Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Notizie in italiano dai Rom, Sinti, Kalé, Pavees di tutto il mondo

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 21/10/2008 @ 08:58:18, in Italia, visitato 2023 volte)

Un lungo ed interessante articolo del 19 ottobre tratto da CITYROM, lo stesso giorno e' apparso li' un altro post sul campo di via Idro, di cui purtroppo c'e' solo la fotografia aerea

Visita al villaggio solidale di Rho e conversazione con Maurizio Pagani di Opera Nomadi e alcune abitanti.

(@2008 google - Immagini @2008 digitalGlobe, Cnes/Spot image, GeoEye)

Il 29 novembre 2007, con alcuni studenti (1) e Maurizio Pagani dell'Opera Nomadi, abbiamo visitato il "Villaggio solidale" di Rho.Situato alla periferia della cittadina, nei pressi dell'area industriale, il villaggio e' costituito da un�undici casette-container, ciascuna con un proprio spazio all'aperto, sistemato a orto o giardino e il posto-auto, spesso occupato da roulotte utilizzate come dependance della casa. In un edificio di lamiera realizzato da Opera Nomadi e utilizzato come spazio comune e laboratorio, abbiamo incontrato alcune donne, intente a cucinare, a cucire delle borse di tela e a realizzare della bigiotteria artigianale. Abbiamo rivolto a loro e a Maurizio Pagani alcune domande sulla storia del villaggio e sulle loro condizioni di vita.

Maurizio Pagani: Questo e' un campo nomadi comunale realizzato nell'aprile di quest'anno dopo una lunga trattativa che ha contrapposto l'amministrazione comunale, anzi le amministrazioni comunali precedenti, e una parte della comunita' rom che da oltre dieci anni abita in questo comune. Sono rom di etnia Kanjaria provenienti dalla Serbia e in parte dalla Croazia. Rom che avevano acquistato dei terreni agricoli su cui avevano poi costruito delle abitazioni ,cominciando un lungo contenzioso amministrativo con il Comune. Comune che pero' che nel corso di questi ultimi 10 anni ha cercato anche di favorire l'integrazione sociale di questa comunita' agendo sopratutto sul versante scolastico. Si e' infatti partiti da una condizione iniziale in cui i bambini andavano poco e per poco tempo a scuola alla situazione attuale in cui moltissimi bambini sono iscritti alla scuola materna, alla scuola elementare ed alcuni stanno per licenziarsi alla scuola media. Una situazione che tende a ribaltare i dati statistici a livello nazionale. Normalmente a scuola i bambini dei campi rom ci vanno per poco tempo e nell'ordine del 20-30% della popolazione complessiva. Qui invece abbiamo un altissimo livello di scolarizzazione.

Hanno lasciato i loro terreni, famiglia per famiglia...

Abitante: Erano terreni privati! Comprati con i nostri soldi! Poi non so cosa ha fatto il Comune... loro dicono che quei terreni erano agricoli ma noi non lo sapevamo. Noi li abbiamo comprati per abitarci e per non vivere sempre sotto la minaccia degli sgomberi. Abbiamo venduto la casa a Zagabria per comprare il terreno qui in Italia.

Maurizio Pagani: Hanno pagato dei terreni agricoli ad un prezzo dieci volte superiore al loro valore...

Abitante: Ho pagato 150 milioni di lire. E adesso il Comune cosa mi ha dato? Questa casa per me e mio figlio con un'unica stanza e il bagno. Per questo motivo ho costruito questo spazio in piu', dove possiamo mangiare..

Prima di arrivare qui dove abitavate?

Abitante: Eravamo a Muggiano

Quando siete partiti da Zagabria?

Abitante: Siamo partiti tanti anni fa, era ancora vivo mio marito. Sono passati ventisette anni da quando mio marito ha avuto un incidente a Zagabria ed e' morto. La mia figlia maggiore oggi ha trentasei anni, quando siamo venuti in Italia aveva sei mesi.

Avete lasciato Zagabria trentasei anni fa?

Abitante: Non l'abbiamo lasciata del tutto. A Zagabria abbiamo ancora le case. Quando mio marito e' morto io sono tornata a Zagabria a vivere con i miei figli. I due figli maschi andavano a scuola e le figlie femmine erano con me a casa. Quando i miei bambini sono cresciuti sono tornata in Italia. Qui c'erano tutti i miei parenti, a Zagabria ero sola con i miei bambini. All'inizio vendevamo i fiori e le pentole. Noi siamo dei Kalderasha... Eravamo sempre in giro. Poi abbiamo deciso di comprare dei terreni. Per nove anni siamo rimasti sui nostri terreni. I bambini andavano a scuola e tutto era tranquillo. Poi e' venuto il Comune e' ci ha cacciati. Adesso anche da qui vogliono cacciarci! Il Comune non ci ha pagato il terreno. Ci ha dato in cambio solo questa casa con un po' di giardino e basta.

Maurizio Pagani: Il Comune ha requisito il terreno ripristinandolo all'uso iniziale, agricolo. Il terreno e' stato sequestrato ed e' passato di proprieta' del Comune. Sui terreni c'era un abuso edilizio conclamato, che non era possibile sanare e di fatto secondo l'attuale legislazione e' stato possibile espropriarlo al legittimo proprietario.

Nel progetto originario, questo insediamento - che adesso e' stato attrezzato con dei container che sono dignitosi ma insufficienti - prevedeva delle casette di tipo rurale, molto piu' ampie, con una superficie di 80/100mq, che avrebbero consentito a loro di vivere meglio.

Perche' i campi vengono costruiti in questo modo, con container, come se fossero una soluzione temporanea d'emergenza?

Maurizio Pagani: Per ragioni politiche certamente, ma sopratutto perche' costano poco. Sistemare delle persone in luoghi come questo costa molto, ma molto di meno che sistemarli in qualunque altra situazione: casa popolare, ecc.

Abitante: Noi non vogliamo che i nostri figli seguano la nostra strada. Per questo abbiamo comprato i terreni. Io devo sistemare i miei nipoti, i miei figli. Loro lavorano, vanno a scuola, studiano. Io non riesco a capire perche' ci vogliono mandare via. Tutti i giorni ci vengono a controllare. Non ci aiutano in niente. Hanno detto che ci avrebbero aiutato a trovare lavoro, ma nulla. Anche la Caritas non ci ha aiutato... Tutti vogliamo lavorare. Io ho 65 anni e anch'io, se mi dessero un lavoro, andrei a lavorare. Noi siamo nomadi Kanjaria, da piu' di trent'anni siamo in Italia. Fino a quando non sono arrivati gli albanesi, i rumeni, i bulgari, noi eravamo ritenuti bravi. Noi non siamo tutti come veniamo percepiti. I nomadi non sono tutti uguali!

Maurizio Pagani: C'e' una difficolta' oggettiva. La loro immigrazione e' iniziata circa trent'anni fa. La maggior parte dei ragazzi, anche quelli maggiorenni che a loro volta hanno avuto dei figli, sono nati in Italia ma non sono cittadini italiani e nemmeno cittadini stranieri. Non hanno i documenti e questo e' uno dei motivi per cui quando un ragazzo decide di andare a lavorare non ha la possibilita' di farlo in regola. Non ha una carta d'identita', un passaporto e non ha neanche il riconoscimento di apolide. Non ha un'identita'. All'interno della loro condizione che e' gia' tanto difficile per diversi motivi, ci sono tanti problemi che riguardano la cittadinanza che sono aumentati e si sono complicati nel corso del tempo.

Una delle cose che gli abitanti di questo campo stanno facendo oggi - e non e' l'unica - e' quella di partire dalle proprie competenze, (per es. sapere cucire, lavorare con le mani, ecc.) per inventarsi un lavoro. In qualsiasi parte del mondo questo sarebbe visto come qualcosa di dignitoso, noi invece tendiamo a disprezzarlo e a non riconoscerlo come lavoro.

Le politiche sociali stanno cambiando e gli zingari che vivono all'interno di questo campo comunale, dovrebbero oggi dimostrare di essere dei bravi cittadini perche' mandano i bambini a scuola, lavorano, osservano le leggi. E' quello che tutti noi siamo tenuti a fare perche' siamo sottoposti alle leggi su cui si fonda la coesione sociale. Ma per noi e' scontato e per loro no. In quanto appartenenti ad una minoranza che noi guardiamo con sospetto e con allarme, devono in qualche modo dimostrare attraverso l'osservanza di regolamenti particolari di essere davvero dei buoni cittadini.

A nessuno poi interessa vedere che la mattina stipano i bambini sui mezzi che hanno e li portano a scuola, perche' evidentemente lo avvertono come qualcosa di importante per i loro figli. E fino a qualche anno fa non era cosi', la scuola veniva guardata con sospetto. Qui siamo di fronte a persone che hanno un problema concreto: come faccio io a portare i bambini a scuola? Che hanno bisogno di un bene strumentale e che sono capaci di organizzarsi. Mentre noi ci ostiniamo a pensare che abbiano bisogno d'altro. Diverso e' il problema per esempio di Giuliana e Jessica che vanno alla scuola media. Ci sono difficolta' che queste ragazze incontrano: vivere in un contesto in cui hai i genitori che non sono andati a scuola e che quindi non riescono ad aiutarti, oppure tornare a casa e non avere un posto dove mettersi a studiare. Loro studiano qui (nel locale comune realizzato da Opera Nomadi) allo stesso tavolo dove Federica lavora e le altre donne cucinano. Per loro c'e' bisogno di un aiuto in piu' che per altri non e' necessario, per stare meglio a scuola e imparare come gli altri. E' una forma di intervento rispettosa che noi cerchiamo di offrire: fare insieme alle persone quello che serve alle persone ma senza avere la presunzione che quello che tu decidi di fare sia la cosa giusta.

Abitante: Una volta i bambini non andavano a scuola perche' eravamo sempre in giro. E poi gli anziani e le nostre madri non ci lasciavano andare perche' avevano paura che incontrassimo i ragazzi...

Maurizio Pagani: E' vero. C'era anche paura e diffidenza

Abitante: Non solo, c'erano tanti motivi. Gli italiani guardavano con molta differenza i nostri bambini. Anche oggi ci sono molti problemi. Ancora oggi succede che i nostri bambini vengono discriminati. I nostri bambini si sentono diversi e anche se vorrebbero integrarsi non ne hanno la possibilita' perche' vengono sempre attaccati.

Maurizio Pagani: Per esempio Erica ha seguito quest'anno un corso per mediatrici culturali rom. A Milano da tanti anni ci sono una quindicina di donne che vivono in questi insediamenti e lavorano come mediatrici culturali; che hanno iniziato a studiare e che attualmente svolgono la loro professione all'interno delle scuole, dei servizi sanitari. Queste esperienze sono pero' pochissime. Purtroppo normalmente nessuno investe per fare in modo che tante persone abbiano la possibilita' di maturare un esperienza professionale e culturale stando qua dentro. Perche', se il medico, l'assistente sanitaria viene qua e fa la propria lezione, dice come ci si dovrebbe comportare ma non c'e' nessuno all'interno del campo che raccoglie quello che e' stato detto e discutendo e vivendo insieme alla gente, lo traduce, magari modificandolo secondo le sue esigenze, quegli insegnamenti non hanno nessun valore e nessun senso. Questa e' la funzione piu' importante che hanno i mediatori culturali. Eppure dopo tanti anni, dopo tante iniziative, quasi mai si costruiscono percorsi di sviluppo per le comunita' e questo e' un grande handicap.

Che tipo di relazioni avete con il territorio di Rho?

Abitante: Portiamo i bambini a scuola, andiamo a fare la spesa, chi non ha lavoro va a mendicare...

Avete rapporti con altri genitori?

Abitante: Si, i bambini hanno amici e amiche. Ci sono tante maestre che vengono a trovarci e ad aiutarci.

Maurizio Pagani: Da due anni a questa parte si e' formato un piccolo gruppo musicale che sia chiama "I musicanti", composto da ragazzi che abitano a Rho e da un musicista che abita qui al campo.

(1) dei corsi di "Urban Design Workshop" della Laurea specialistica in Architettura/Master of Science in Architecture del Politecnico di Milano e di Urbanistica della Laurea in Scienze Umane dell�Ambiente, del Territorio e del Paesaggio, dell�Universita' Statale di Milano.

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/10/2008 @ 08:43:15, in Regole, visitato 1619 volte)

Ricevo da Maria Grazia Dicati

Dall'Unità 20 ottobre 2008

Da tempo si difendeva dicendo: sì, mi hanno condannato in primo grado, ma in appello vincerò. E invece no.

Anche la corte d'appello di Venezia ha condannato a due mesi di reclusione, pena sospesa, il sindaco di Verona Flavio Tosi per violazione della Legge Mancino. Assieme ad altri cinque esponenti leghisti, Tosi è stato riconosciuto colpevole di propaganda di idee razziste per aver dato vita nell'estate 2001 a una raccolta di firme per sgombrare un campo nomadi abusivo nel capoluogo scaligero.

Tosi, all'epoca dei fatti consigliere regionale, era stato querelato da sette nomadi sinti e dall'Opera Nazionale Nomadi (Onn) assieme a Matteo Bragantini, Barbara Tosi (sorella di Flavio), Luca Coletto, Enrico Corsi e Maurizio Filippi. Già in primo grado, nel dicembre 2004 i sei erano stati condannati per discriminazione razziale a sei mesi.

Il 30 gennaio del 2007 la Corte d'Appello di Venezia aveva ridotto le pene a due mesi, assolvendoli dall'accusa di odio razziale. Il verdetto era stato poi parzialmente annullato dalla Cassazione - con il mantenimento però dell'assoluzione per l'ipotesi di odio razziale - e rinviato a nuovo esame, sempre a Venezia.

A carico degli esponenti leghisti anche un risarcimento danni di 2500 euro per ognuno dei sinti costituitisi parte civile e di cinquemila euro a favore dell'Onn.

Ricorrerà in Cassazione il sindaco di Verona Flavio Tosi. Lo ha annunciato lo stesso Tosi non appena informato della decisione dei giudici lagunari. «Avevano ragione - osserva il sindaco - quanti mi dicevano che sarebbe stato ben difficile che una sezione della Corte d'Appello smentisse un'altra. Alla fine sarà di nuovo la Cassazione a pronunciare la parola definitiva su questa vicenda». Tosi non ha dubbi sulla correttezza giuridica del proprio operato: «rifarei tutto ciò che ho fatto per difendere i miei concittadini - spiega - Purtroppo devo constatare come nella magistratura ci sia ancora chi non sa distinguere fra chi delinque e chi difende le persone oneste».

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/10/2008 @ 20:30:19, in Italia, visitato 1607 volte)

LE LEGGI RAZZIALI DELLA LEGA NORD: OFFESE ALLA DIGNITA' DEGLI SCOLARESCHI IMMIGRATI, RONDE E DISCRIMINAZIONI DEGLI AMMALATI STRANIERI.

Foggia, 20 Ottobre 2008. Nell'ambito della discussione in Senato del cosiddetto "Pacchetto Sicurezza", in commissione congiunta Giustizia ed Affari Costituzionali, e' stato depositato dalla Lega Nord un emendamento che mina radicalmente la garanzia d'accessibilita' ai servizi per i cittadini stranieri irregolari cosiddetti clandestini.

Cominciamo dal comma 5, la cui cancellazione e' di estrema gravita':esso infatti attualmente prevede che l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero "clandestino" non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita',salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto,a parita' di condizioni con il cittadino italiano.

L'ACSI ritiene pertanto inutile e dannoso il provvedimento in quanto:

  1. spingera' all'incistamento sociale, rendendo invisibile una popolazione che sfuggira' ad ogni forma di tutela sanitaria e di contatto sociale legittimo;
  2. Potra' produrre percorsi sanitari ed organizzazioni sanitarie parallele al di fuori del sistema di controllo ( rischio d'aborti clandestini, gravidanze non tutelate, minori non assistiti etc)
  3. Avra' ripercussione sulla salute collettiva con il rischio di diffusione d'eventuali focolai di malattie trasmissibili;
  4. produrra' un aumento dei costi in quanto comunque le prestazioni di pronto soccorso dovranno essere garantite e le condizioni di arrivo saranno significativamente piu' gravi e necessiteranno di interventi piu' complessi e prolungati.

L'ACSI chiede a chi di dovere ed in particolare ai Senatori e Deputati della provincia di Foggia in particolare, ed a quelli della Puglia; in generale; di avviare un serrato dibattito perche' sia ritirato l'emendamento razzista della Lega Nord.

IL PRESIDENTE: Habib SGHAIER.

Associazione Comunita' Straniere in Italia ( A.C.S.I.)
Via Federico Spera,95 71100 FOGGIA
Fax 0881200015 Mobile 3497239108
E.mail com.stran@yahoo.it acsi.h@libero.it

"Io non condivido le tue idee, ma lottero' con tutte le mie forze perche' tu, come me, possa liberamente esprimere il tuo pensiero". (Voltaire)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/10/2008 @ 09:36:13, in casa, visitato 1973 volte)

Da Roma_Daily_News

Cari amici,
Firmate per favore la petizione sotto riportata, per appoggiare il piano locale alternativo che mostra che un'altra Sulukule è possibile contro il progetto di "borghesizzazione" della municipalità...

STOP
No Fronteirs Autonomous Planners


Nota: Causa problemi tecnici sono andate perse oltre 500 firme. Stiamo cercando di recuperarle e speriamo di farle apparire appena possibile sul nostro sito web...

Un'altra Sulukule è possibile. Non è troppo tardi per far ripartire il processo di rinnovamento di Sulukule!

Sulukule è il più antico quartiere Rom del mondo. Ha ospitato per secoli la comunità Rom. Come conseguenza dello sviluppo di politiche di rinnovamento urbano, la municipalità del distretto di Fatih ha iniziato a sgomberare centinaia di persone dalle loro case.

Di conseguenza, gli inquilini sono stati rilocati a Taşoluk, 40 km dalla città, dove non potranno rimanere a lungo, primo, perché è per loro impossibile accollarsi i debiti e secondo, perché non possono condurre uno stile di vita secondo le loro tradizioni e cultura...

Così i proprietari hanno venduto le loro case a prezzi molto bassi, causa la paura di esproprio o stanno cercando nuovi alloggi comprando case nell'area ma con prezzi  alti.

Come conseguenza di questo progetto, non soltanto i Rom sono dispersi nella città e la loro cultura viene persa, ma anche la povertà viene trasferita in altre regioni di Istanbul, senza sviluppare alcuna reale soluzione nella zona. Viene inoltre ignorato che le nuove case offerte hanno costi troppo alti per i Rom.

Dal 2005, Sulukule è stato uno degli argomenti più discussi in Turchia ed in tutto il mondo. Per molto tempo, il pubblico e le istituzioni locali, nazionali ed internazionali hanno atteso una soluzione basata su un accordo tra le due parti.

Seguono alcune riflessioni:

  • Il Comitato UNESCO per il Patrimonio Mondiale, nel suo incontro in Quebec-Canada di luglio, ha dato alla Turchia il termine di febbraio 2009 per risolvere il problema. Il Comitato ha posto Sulukule tra i punti principali riguardo le aree storiche di Istanbul. Nel rapporto, si sottolinea come Sulukule sia soggetta ad un programma di "borghesizzazione" e la comunità Rom sia di fronte allo sgombero forzato. Si deve sviluppare una soluzione che bilanci le istanze di conservazione con i bisogni sociali ed identitari della comunità locale.
  • L'AGFE ONU Habitat si è incontrata il 1 settembre 2008 ed il primo articolo in agenda era Sulukule, assieme ad Ayazma, che riguarda un'altro progetto sull'area di Istanbul. L'AGFE ha deciso di inviare una missione ad Istanbul nei prossimi giorni.
  • La Commissione ONU per i Diritti Umani ha ricontattato il governo della Repubblica di Turchia riguardo a Sulukule.
  • La Commissione di Helsinki USA-OCSE ha scritto la sua seconda lettera ufficiale al governo della Repubblica di Turchia riguardo a Sulukule nell'estate 2008.
  • Il Rapporto sul Progresso della Turchia EU 2007 ha chiesto al governo turco di correggere i problemi nel Piano di Rinnovamento di Sulukule.
  • La Commissione Governativa sui Diritti Umani di Istanbul ha presentato un rapporto globale al Primo Ministro riguardo alle violazioni a Sulukule.
  • Le OnG locali ed internazionali assieme alle iniziative civiche continuano le loro reazioni con varie attività.

E' POSSIBILE UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA PER SULUKULE

Recentemente, un gruppo di volontari ha sviluppato un piano alternativo per Sulukule.

Questa squadra  interdisciplinare include circa 30 professionisti ed accademici, si chiama STOP (abbreviazione turca per "Pianificatori Autonomi Senza Frontiere") ha lavorato sul "Piano di Sviluppo Locale di Sulukule" e presentato i propri progetti al pubblico ed alla Municipalità di Fatih nell'ultima settimana di settembre.

STOP ha considerato tutte le analisi e le proposte della municipalità, assieme agli studi internazionali e locali civili ed accademici. Questi studi hanno determinato un'alternativa con un metodo differente che conserva il modello storico mantenendo la comunità locale nel quartiere senza farne delle vittime, fornendo sviluppo economico e sociale ed individuando migliori azioni costruttive. Nel farlo, STOP dice che Sulukule può essere rigenerata assieme alla sua comunità esistente.

STOP dichiara i seguenti vantaggi di questo piano:

Vantaggi finanziari:
Il piano è basato su di un modello finanziario più razionale ed è più economico da realizzare. Il metodo di miglioramento evita la demolizione degli edifici usabili e diminuisce i costi tanto delle demolizioni che delle costruzioni. Vengono proposte unità abitative più economiche che stanno tuttora accrescendo la qualità di vita della comunità locale. Gli hotel ed i centri commerciali-culturali proposti dai progetti esistenti vengono spostati e viene generato un meccanismo di reddito più sostenibile ed amichevole per la comunità locale con nuove opportunità di lavoro. Le caratteristiche storiche e culturali del quartiere vengono sfruttate nel contesto del turismo culturale.

Vantaggi per il modello fisico spaziale e culturale storico:
STOP conserva il modello storico e culturale del quartiere. Vengono create più aree verdi e spazi pubblici. I valori storici e archeologici, incluse le mura, sono conservati d'accordo con le restrizioni del piano di conservazione della regione.

Vantaggi per lo sviluppo sociale ed economico
L'approccio di STOP allo sviluppo sociale ed economico è basato sulla comunità locale ed alle sue tendenze di solidarietà che si sono sviluppate nel processo del piano di rinnovamento. Di conseguenza, la vicinanza viene integrata col resto della città, l'istruzione, la sanità e gli altri problemi sociali sono dati in carico ai centri civici, la rigenerazione economica viene fornita creando nuovi lavori che sono rilevanti per le possibilità sociali e culturali della comunità, incluso il turismo culturale, la floricoltura, i contratti per la fabbricazione di tessuti e di scarpe, così che i costi della vita vengono ridotti.

La Municipalità di Fatih ha fatto un passo positivo ascoltando il progetto alternativo e promuovendo a breve un incontro tra esperti. D'altra parte, non ha promesso di interrompere le demolizioni che sono tuttora una minaccia per il quartiere e anche per gli sforzi di riconciliazione.

IN BREVE
Considerando che Sulukule diventerà uno tra i primi posti ad essere visitati per la valutazione dell'UNESCO del febbraio 2009 ed anche per Istanbul 2010, la Municipalità di Fatih, quella di Istanbul e TOKI (Amministrazione Totale dell'Alloggio) dovranno fare le loro scelte tra:

  • Un esempio, con la prospettiva decadente degli anni '60 e '70, che demolisce totalmente la struttura fisica e costruisce un nuovo complesso senza proteggere niente
  • Un piano di sviluppo locale prodotto da una pianificazione moderna ed una concezione protettiva, un piano che pone le persone al centro, un piano partecipatorio capace di risolvere i problemi della località.

Noi , i sottoscritti firmatari chiediamo un processo partecipativo, incluse la municipalità, le università, TOKI, le camere professionali, le OnG, le iniziative civiche ed i rappresentanti locali,  che sviluppi il piano alternativo di STOP e riveda il piano esistente. Invitiamo tutte le autorità, compreso il Presidente della Repubblica, il Primo Ministro, TOKI, i sindaci di Istanbul, la Municipalità di Fatih ed il comitato conservativo ad essere più sensibili alle tematiche di Sulukule ed a stabilire una piattaforma comune per continuare questo processo di piano alternativo con un approccio riconciliativo ed egualitario.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/10/2008 @ 08:47:07, in blog, visitato 1543 volte)

Ieri mattina stavo leggendo quest'articolo di quiBrescia (il primo giornale telematico di Brescia e provincia!), e la lettura mi ha provocato una notevole incazzatura. Il resto della mattinata per fortuna è passato davvero bene, e così m'ero anche dimenticato dell'articolo.

Adesso ci sto ripensando, per fortuna non vale la pena arrabbiarsi due volte. Anche perché ho poi letto questo post di NO(b)LOGO, di cui condivido ogni virgola (spero solo che la profezia finale sia sbagliata!):

Leggo su una testata on-line di Brescia, l'intervista di Elisabetta Reguitti al sindaco leghista di Chiari, tal Sandro Mazzatorta.
E' una fotografia dal vero di come possa essere insensato ed odioso il modo di gestire la cosa pubblica facendo sfoggio di razzismo e di gratuita crudeltà.

Credo che l'articolo sia tutto da leggere, come sono da leggere i precedenti articoli pubblicati dalla stessa testata ... uno spaccato della peggiore Italia.

Ma leggere una frase detta dal sindaco edi Chiari mi hanno fatto fare un salto sulla sedia e ricordare un episodio di cui avevo parlato in questo Blog a Maggio riprendendo una notizia data su Sucar Drom.

Il sindaco che ha cacciato con le ruspe le famiglie Sinti che abitavano in prefabbricati del comune su un suolo concesso dalla precedente giunta comunale, quel sindaco che non permette a cinque bambini la frequenza scolastica, si vanta dicendo:

Noi per esempio, ci siamo occupati di affidare l'ultimo bambino nato in quella famiglia a un nucleo che gli garantisse una vita più normale.

In pratica si vanta di aver portato via un bambino ad una madre perché la famiglia non ha una casa ... dopo aver buttato la madre e gli altri fratelli in mezzo ad una strada.

Il punto di vista di una madre, uguale a quello di qualsiasi altra madre, lo potete leggere in questo articolo di Sucar Drom.

Io, fuori dai denti, dico che sono stufo di questa ipocrisia razzista, ho sempre più forte il sospetto che, oltre all'ignoranza, la stupidità, al razzismo, oltre alla convenienza politica, ci siano degli interessi predatori.

Una pelosa lobby "dell'adozione" che preme per depredare le famiglie rom e sinti dei bambini.

Si sta addensando un vero e proprio genocidio,
che avrà gli stessi metodi usati in Australia per i bambini aborigeni
ed i Svizzera per quelli Jenisch.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/10/2008 @ 09:25:04, in musica e parole, visitato 2002 volte)

Da La Repubblica.it

SPETTACOLI & CULTURA
PASSAPAROLA/Parla Pina Varriale, autrice di un romanzo su una bambina Rom, tema scomodo e di grande attualità
di SILVANA MAZZOCCHI

Pina Varriale

Sevla, bambina rom alle soglie dell'adolescenza si sente invisibile. Ignorata dai suoi coetanei, attira su di sé la diffidenza e il sospetto che circonda gli zingari, e sono l'unica forma di attenzione che conosce. Un giorno incontra Vanda, una donna rude e solitaria che finalmente la fa sentire una ragazzina come tutte le altre. Ma una notte alcuni uomini circondano il campo dove vive e a Sevla toccherà fare i conti con la sopraffazione e con la violenza imposte da chi non riconosce dignità ai diversi e non sa guardare al di là dei pregiudizi...

I bambini invisibili, di Pina Varriale, dal 21 ottobre in libreria per Piemme, racconta una storia inventata che è un pezzo di cronaca contemporanea e che apre una finestra su una realtà che pochi conoscono e che tutti giudicano con gli occhi della paura, spesso generata dall'ignoranza. Napoletana, Pina Varriale ha al suo attivo vari libri con protagonisti adolescenti, tutti molto letti dagli adulti ed è già autrice di Ragazzi di camorra, scritto sulla base di un'esperienza sul campo. Con I bambini invisibili affronta ancora una volta un tema scomodo e di grande attualità, con un linguaggio diretto e frugale che coinvolge e appassiona.

Sevla è rom e non viene accettata dai suoi compagni perché percepita come diversa?
Inizialmente Sevla non è accettata dai suoi compagni perché è percepita come "diversa", in quanto appartenente a una cultura di cui sia i ragazzi che gli adulti sanno ben poco. Basta fare qualche domanda per accorgersi di quanta confusione e ambiguità ci sia sul termine "Rom" che i più ritengono una abbreviazione di "romeno". Sono davvero pochi quelli che sanno che la parola "Rom" significa in realtà "Uomo", nel senso di essere appartenente alla specie umana. I Rom sono arrivati nel nostro Paese da moltissimo tempo, sono stati a lungo artigiani e fabbri, giostrai e allevatori di cavalli. L'industrializzazione e la rapida evoluzione della nostra società li ha portati inevitabilmente a essere degli esclusi, anche dal punto di vista lavorativo, non avendo più ragione d'essere il tipo di attività da loro praticato per vivere. Un destino, quello dei Rom, originari della lontana India e non della Romania, comune a tutte le culture "chiuse", che difendono la propria identità come unico fattore di appartenenza al proprio popolo. Sevla è orgogliosa di essere una Rom, lei per prima, in classe tende a isolarsi dai "gagé" perché, come le hanno insegnato i genitori e i parenti, gli "altri", in questo caso noi, sono sciocchi, superstiziosi e irascibili. La diffidenza e il "razzismo" non si trova su un unico fronte e se è vero che i compagni di classe non accettano Sevla e anche vero che Sevla fa altrettanto. Le cose cambiano soltanto con la conoscenza reciproca ed è esattamente questo che sperimenteranno Sevla e gli altri ragazzi.

I pregiudizi sono degli adulti prima che dei ragazzini, dei genitori prima che dei figli. A chi è rivolto il tuo libro?
Innanzitutto ai ragazzi e utilizza di proposito un linguaggio semplice e scorrevole che vuole essere accattivante e, al tempo stesso, di stimolo alla lettura. I bambini invisibili tuttavia, così come è accaduto per altri testi che ho scritto, si rivolge anche agli adulti e, in particolar modo ai genitori e agli educatori. Non si può infatti pensare di chiarire, spiegare, facilitare i rapporti con le culture "altre" se, noi per primi, ignoriamo la storia e le tradizioni di popoli diversi dal nostro e, in questo caso, dei Rom che al pari dei Sinti, sono presenti sul nostro territorio da almeno due secoli. L'intolleranza, la xenofobia, il razzismo affondano le loro radici proprio nell'ignoranza e, se il sostrato su cui devono contare i nostri figli è costituito dal pregiudizio e dalla paura del confronto con esperienze e culture differenti, è ovvio che i ragazzi manifesteranno diffidenza e timore nei confronti di coloro che sono stati indicati non solo come diversi ma potenzialmente pericolosi. Sevla, nel libro, non si fida dei gagé, i non Rom, li considera degli esseri strani e cattivi, scopre presto che sono anche dei bugiardi e che non bisogna fidarsi delle loro promesse. Sarà invece un problema comune sia ai Rom che ai gagé ad accomunare i compagni di classe di Sevla, ma non c'è da meravigliarsi perché i ragazzi, a differenza degli adulti, quasi sempre sanno mettere da parte i preconcetti e ragionare con la propria testa.

Ragazzi di camorra conteneva tracce di storie vere, e I bambini invisibili?
In tutte le storie che racconto c'è sempre una traccia di vero. In Ragazzi di camorra sono partita da un'esperienza personale vissuta con dei ragazzini a rischio per i quali, insieme a pochi volontari, mettemmo su un laboratorio che, in realtà, era solo un pretesto per strapparli alla strada proponendo qualcosa a cui non erano abituati: uno spazio e un tempo solo per... essere dei ragazzi. Nel caso di quest'ultimo romanzo I bambini invisibili non sarà difficile, anche al lettore più distratto, ravvisare episodi di cui, purtroppo, la cronaca di questi ultimi mesi ci ha messo a conoscenza. I roghi nei campi Rom, soprattutto nella zona del napoletano, hanno riempito le pagine dei quotidiani nazionali e gli episodi di intolleranza e di xenofobia hanno segnato una pagina non solo triste, ma senz'altro vergognosa della nostra cosiddetta "civiltà".

Il romanzo, non a caso, è dedicato a Cristina e a Violetta, due piccole Rom annegate questa estate nel mare di Torregaveta, tra l'indifferenza e l'evidente fastidio dei bagnanti "costretti" a prendere il sole coi due corpicini abbandonati sulla sabbia. Le foto di quell'episodio, per il quale non trovo parole adeguate per descrivere lo sdegno e l'orrore, hanno fatto il giro del mondo, ma di certo non hanno restituito alle famiglie le loro due bambine. Questo libro non è dedicato soltanto a loro, ma a tutte quelle migliaia di bambini "invisibili" che piangono, soffrono e muoiono, ogni giorno, tra l'indifferenza di un mondo che sembra non dare più alcun valore alla vita umana.

Pina Varriale, I bambini invisibili
Piemme - Pag 192, euro 12,50.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/10/2008 @ 09:07:28, in Italia, visitato 1558 volte)

Ricevo da Marco Brazzoduro

Radames Gabrielli, sinto
Lista Sinistra dell'Alto Adige - Linke für Südtirol

Sono un sinto,
spregiativamente uno "zingaro" come mi chiamerebbero in molti. La mia famiglia vive da generazioni in Alto Adige, qui sono nato e cresciuto, così come i miei figli e nipoti.

Ho conosciuto sulla mia pelle i problemi delle famiglie numerose e senza un reddito fisso, discriminate nella vita di tutti i giorni, nella ricerca di un lavoro e nel trovare un'abitazione adeguata.

Adesso voglio fare qualcosa per chi come me non vuole più essere discriminato, per chi vuole la possibilità di un lavoro adatto, per chi desidera un'abitazione dignitosa.

E questo sarà il mio impegno per voi:

  • tutelare i diritti delle famiglie in disagio;
  • favorire la ricerca di soluzioni abitative adeguate;
  • incentivare la creazione di opportunità lavorative;
  • combattere il razzismo dilagante in tutte le sue forme.

Votami perché sono come te.
Votami perché sono diverso da te.

Articolo Permalink Commenti Oppure (4)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/10/2008 @ 08:58:56, in conflitti, visitato 1736 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

 14 ottobre 2008 | 17:13 | Source: Beta, Glas Srpske - BANJA LUKA - Sono state scoperte in un cimitero cattolico a Bosanski Dubocac due tombe collettive contenenti i corpi di Rom uccisi a Skelane e Srebenica.

L'ordine dell'eccidio sarebbe stato dato da alcuni generali dell'Armata Croata, tra cui Ante Prkacin, lo sostiene Nijaz Causevic Medo, ex alto ufficiale dell'Armata Croata, come riportato da Glas Srpske, giornale di Banja Luka.

"Ho informato Marko Grabovac, presidente dell'Unione per la Ricerca dei Soldati Catturati e dei Civili Dispersi, di Brod, sulla posizione delle tombe. Sono pronto, se mi sarà garantita la sicurezza, a testimoniare sul fatto davanti ai tribunali della Bosnia Erzegovina." il giornale riporta le parole di Causevic, che attualmente risiede a Slavonski Brod in Croazia.

Slavko Krulj, Procuratore Distrettuale di Doboj, dice che il suo ufficio sta lavorando senza interruzione per localizzare le due tombe, che si ritiene contengano i corpi di circa 200 Rom di Skelane e Srebenica, trasportati lì prima dell'esecuzione da due/quattro autobus.

Testimoni ricordano che gli autobus arrivarono nella città di Brod, da lì sparirono tutte le tracce dei passeggeri.

Una squadra operativa sulle persone scomparse dalla Repubblica Srpska ha informazioni su un autobus che riuscì ad attraversare il ponte tra Brod in Bosnia Erzegovina e la sua omonima in Croazia, mentre gli altri tre rimasero sul suolo bosniaco.

In quel periodo, le forze armate croate avevano occupato il municipio di Brod in Bosnia Erzegovina.

I testimoni, incluso Causevic, ricordano che le autorità croate proibirono all'autobus di passare attraverso il suo territorio.

Causevic dice che più tardi fece deviare gli autobus verso Dubocac, così che potessero essere trasferiti via traghetto sul fiume Sava attraverso la Croazia.

"Ho sentito che neanche là permisero agli autobus di passare attraverso la Croazia. Invece, tutti i passeggeri vennero tirati giù dagli autobus ed uccisi," ricorda Causevic.

Quattro anni fa furono portati alla luce 59 corpi, si ritiene di Rom da Srebenica e Skelane dello stesso bus.

Tra le salme c'erano gli scheletri di 23 bambini, mentre le altre vittime erano per lo più donne.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 18/10/2008 @ 15:00:28, in scuola, visitato 1242 volte)

Da Opera Nomadi Padova

La Lega sembra davvero “avere molto a cuore” la sorte dei figli dei migranti o di rom e sinti; qualche mese fa la schedatura dei minori rom per promuovere la scolarizzazione e, in questi giorni, il ritorno a classi-ghetto per favorire l’integrazione, “prevenire il razzismo, educare alla legalità e alla cittadinanza”. Nel concreto vogliono istituire delle classi riservate ai figli dei migranti e dei rom che non sono giudicati idonei alla scuola degli italiani per scarsa conoscenza della nostra lingua.

Le chiamano classi-ponte, in realtà sono classi differenziali.

Già nel 1965 lo Stato italiano si dotava di uno strumento istituzionale costituito dalle classi speciali “Lacio drom” (Buon Cammino), ghettizzando i bambini rom e i sinti all’interno delle scuole, in locali appartati, non idonei e isolati. Fortunatamente nel 1974 venne dichiarata l’eccezionalità di tali classi e nel 1982 ci fu la loro definitiva soppressione. Nel 1986, poi, il Ministero diede nuove disposizioni in materia di scolarizzazione di minori rom e sinti, disposizioni che precorrevano la Risoluzione Europea del Consiglio dei Ministri dell’ Educazione del 22/05/1989. Il Ministero, dopo aver richiamato la scuola materna, elementare e media al principio dell’obbligo scolastico che non è solo obbligo per i ragazzi a frequentare la scuola, ma anche obbligo della scuola ad assicurare il massimo possibile di apprendimento a tutti i frequentanti, prescriveva ad essa l’impegno di offrire un servizio adeguato nel “massimo rispetto dell’identità culturale dei soggetti interessati e il dovere di predisporre, per quanto possibile, un’ organizzazione, proficua, soddisfacente e rispondente ai reali bisogni degli stessi”.

Questo accadeva nel 1989, ora siamo nel 2008 e vengono ripresentate disposizioni in materia scolastica antecedenti al 1965.

Noi crediamo, quindi, che la proposta della Lega sia raccapricciante e pericolosa perché non ha altri effetti che la discriminazione e non consentirà l’integrazione perché gli studenti di origine straniera e rom saranno a contatto solo con altri stranieri e altri rom e, ad anno scolastico iniziato, verranno forse introdotti nelle classi “normali” dove i compagni avranno già socializzato tra loro e l’unica conseguenza sarà essere percepiti come diversi. E tutto ciò non servirà neanche a tenerli al passo con la classe perché non si capisce come faranno a seguire questi “corsi propedeutici” e anche ad avanzare col normale programma. Non si comprende neanche come si potrà conciliare il tutto con i tagli che il governo continua a prevedere per l’istruzione.

È evidente, quindi, che le motivazioni della Lega sono ispirate dal solito profondo razzismo che la caratterizza e costituiscono un attacco al diritto all’istruzione e al principio di non discriminazione, tutelati dalla nostra Costituzione.

I leghisti parlano di integrazione riuscendo ad immaginare al massimo un’assimilazione degli stranieri alla cultura italiana, facendo proposte anacronistiche e senza senso dettate dal timore dell’invasione dei migranti i cui figli, anche se nati in Italia, sono ritenuti colpevoli di rallentare i programmi scolastici dei figli degli autoctoni...

Crediamo che la scuola sia di importanza cruciale per una reale e sensata integrazione e per evitare gli aberranti episodi di razzismo di cui sentiamo parlare sempre più spesso in questi giorni. Sappiamo perfettamente che ci possono essere difficoltà per gli studenti stranieri ma crediamo che siano altre le strade per superarle e molte scuole le stanno già percorrendo mettendo a disposizione: corsi di alfabetizzazione pomeridiani per dare a tutti le conoscenze minime, necessarie per avvicinarsi ai linguaggi specifici di ogni disciplina, corsi di educazione all’ intercultura e ricorrendo anche all’aiuto dei mediatori culturali.

Quello di cui questo paese ha bisogno non è certo una politica dell’apartheid che porterà a classi di serie A e classi di serie B, C etc.. ma occorre mettere a disposizione fondi per avviare progetti che permettano ai docenti di fare il loro lavoro e di rispondere alla complessità del cambiamento in atto, difendendo la diversità come ricchezza e rifiutando l’assimilazione.

[ venerdì 17 ottobre 2008 ]

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 18/10/2008 @ 09:40:40, in Regole, visitato 1466 volte)

Da Roma_Francais

La giustizia accorda 300 euro a 60 Rom espulsi - Marylise COURAUD et Vanessa RIPOCHE.

Il 4 luglio la polizia ha sloggiato una sessantina di rom da un campo situato su di un terreno abbandonato di Doulon a Nantes - Marc Roger

E' un giudizio che farà epoca. Un magistrato ha condannato ieri lo Stato a versare i danni e gli interessi a questi Zigani sloggiati il 4 luglio da un terreno non attrezzato a Nantes.

Quel mattino, il sole si era appena levato, poliziotti, e carri attrezzi sono all'opera. Su un terreno abbandonato, nel quartiere di Doulon, a Nantes, alcune famiglie rom impacchettano qualcosa in fretta, prima di lasciare le roulottes. A qualche metro, una donne di Médecins du Monde ed una volontaria della Lega dei diritti dell'uomo assistono all'espulsione, impotenti. Alcuni poliziotti municipali impediscono l'accesso al terreno.

Scene identiche o quasi animano regolarmente l'agglomerato nantese. E gli Zigani spingono sempre un po' più lontano le loro roulottes. Ma quel 4 luglio, le associazioni che non hanno potuto giocare il loro ruolo tradizionale di osservatori, sono sbalordite.

"Umiliazione"

Allora gli avvocati  esaminano più da vicino le condizioni dell'espulsione. Molto in fretta, considerano che la procedura è irregolare. Nella precipitazione, lo Stato avrebbe saltato una tappa.

E' quello che, in effetti, va a confermare il giudice dell'esecuzione, Daniel Castagné. Nel quadro di un'espulsione, è obbligatorio l'ordine di lasciare il posto con una data ed un termine. Ma ai Rom non è stata data che la scadenza del termine.

"Considero che non siano state rispettate le regole," spiega il giudice. "Dev'essere lasciata una scelta agli occupanti diversa dall'intervento delle forze dell'ordine." Questo obbligo "costituisce l'ultima possibilità accordata alle persone per evitare di subire l'umiliazione di una espulsione da parte della forza pubblica," scrive Daniel Castagné. "I Rom non conoscono i loro diritti, così è più facile espellerli," ha spiegato Sylvie Bourjon, in occasione dell'udienza.

Il giudizio emesso ieri non è stato senza conseguenze. Il magistrato ha condannato il ministero dell'Ecologia, proprietario del terreno, a versare 300 € per danni ed interessi a ciascuna persona espulsa. Una sessantina, tra uomini, donne e bambini. "Le famiglie non hanno avuto nessuna scelta. Qual è la libertà di partire quando si è circondati da numerosi poliziotti? Sono stati umiliati dalla forza pubblica," stima Daniel Castagné.

Gli avvocati delle famiglie e le associazioni si dichiarano "estremamente soddisfatti". "E' una primizia. Si spera che questo farà progredire il rispetto dei diritti," osserva Loïc Bourgeois. "E' una popolazione che disturba, di cui ci si vuole sbarazzare il più in fretta possibile. Così, li si espelle senza rispettare le regole della Repubblica." Il ministero potrà appellarsi alla decisione.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 13:10:30
script eseguito in 423 ms

 

Immagine
 c'era una volta... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7500 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source