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Cartoonia, 15 luglio 1999
Cari amici,
sono un fumetto. Scusatemi se ci saranno errori di stimpa, ma come potete immaginare, non ho abitudine a scrivere lunghi periodi. Da noi va di moda l'essenziale, magari qualche SUONO fuori dal normale, un po' come da voi la pubblicità. 

Volete sapere perché mi state leggendo? Abbiate un attimo di pazienza: proverò a spiegarlo. Tanti anni fa, non c'erano ancora COMPUTER, VIDEOGIOCHI, neanche la TELEVISIONE, a chi credete che davano la colpa se un ragazzo non studiava o andava male a scuola? A noi, naturalmente. Con gli anni e con generazioni di insegnanti cresciuti con Topolino o Tex Willer, il parere della gente su di noi è cambiato, oggi c'è anche chi afferma che i fumetti sono una forma d'arte...Chissà... intanto, i ragazzi continuano a leggere più fumetti che libri di scuola, senza immaginare che magari hanno sotto gli occhi una futura opera d'arte. Come nasce un fumetto? Non vi parlerò dell'idea di base, neanche dei MEGA STUDIOS americani, partirò proprio da un foglio e una matita.
Nelle lettere che vi scriverò, qualcuno troverà nozioni di geometria, storia, scienze, anche italiano...lo so, si studiano anche a scuola, ma non fatene una malattia.
Voglio solo ricordare l'ultima cosa: saper disegnare NON E' IMPORTANTE!

Un suggerimento: usate pure termini come:

naso di corvo, fronte a patata, bocca a fagiolo, capelli a spinacio, ecc.

Potete anche disegnare una faccia solo con ortaggi, oppure raffigurare una persona come un animale...ecco, siete a buon punto!

Dite che un pittore l'ha già fatto?

Non voglio discutere sulla data di nascita dei primi fumetti, ma provate a pensare a cosa disegnavano gli Egiziani 6000 anni fa. A questo punto passiamo per gradi dalla sola faccia a tutto il corpo.

Cominciamo:

La parte più caratteristica di una persona, come di un fumetto, è il viso.

Basta osservare qualcuno di noi fumetti per capire che non abbiamo niente in comune con un ritratto o una fotografia. Noi dobbiamo far ridere, emozionare, farci ricordare.
Per questo siamo delle CARICATURE
Come disegnare una caricatura? Si può fare un gioco, con 3 o multipli di tre giocatori -
IL GIOCO DELL'IDENTIKIT:
Uno sta nascosto, un altro descrive la faccia di chi è nascosto e il terzo (che non deve vedere il primo) deve disegnarlo ascoltando bene la descrizione
UN ESEMPIO>>>>>>>>>

Con i segni geometrici ci sono infinite variazioni

Con due rettangoli...

un muso di cane,

ma con due mele il bulldog wpe3A.jpg (1483 byte)

anche disegnare con le nuvole è facile:

 

wpe3B.jpg (1811 byte)puoi fare la criniera di un leone,

oppure...

I cerchi sono più facili

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Osservate con attenzione i cerchi. Servono a capire come muovere il personaggio. Se non avete Goldrake o Mazinga per ripassare com'è articolato il corpo, usate lo schema qui sopra.

COSI' QUANDO UN DISEGNO SEMBRA DIFFICILE, LO SI RIDUCE A FORME SEMPLICI

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C'è una ragione per studiare l'anatomia? Perché è una delle tecniche (non la sola) che permette al fumetto il movimento. Avete presente i burattini? Se ricostruiamo i corpi (cioè: i cerchi) e uniamo le parte con una puntina o un fermaglio, vediamo che il "pupazzo" non solo inizia ad agire, ma può anche variare la propria espressione. Un'altra caratteristica dei cartoni animati è che possono animarsi anche senza movimenti... per essere più chiari: anche gli oggetti rigidi, inanimati, prendono vita, assumono espressione, combinano disastri e dispetti. Tra l'altro: la capacità che hanno gli oggetti di ribellarsi ai loro creatori e di poter disporre della propria esistenza, è proprio una delle ragioni che ci ha reso nemici per tanto tempo (forse ancora oggi) di stuoli di genitori, educatori, capiufficio, ecc. Dovremmo scomodare anche la psicanalisi ma non chiedete anche questo a un povero disegno di cartone...
NATURALMENTE avere fantasia aiuta

a scoprire nuove combinazioni. Non solo le storie, ma anche i personaggi che le animano sono incredibili. Passiamo dai segni geometrici agli oggetti di uso comune (che è la stessa cosa)...

Il nostro corpo, però, non è solo muscoli e carne.

A partire da Tiraemolla e l'uomo di gomma Michelin, per arrivare ai supereroi che cambiano e potenziano il loro corpo, gli oggetti (gomma, fuoco, acciaio, il trionfo della civiltà industriale) sono parte integrante di noi.

INVENTIAMONE ALTRI:

wpe4D.jpg (2015 byte) la pennellessa vichinga di Munari
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una pipa a vapore

 
wpe50.jpg (1576 byte) Picasso stavolta:
una mucca costruita con una sella e
un manubrio
di bicicletta

Scomporre un oggetto

e ricomporlo in modo diverso può essere divertente e durare anche a lungo.

una caffettiera a razzo

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spazzettone ROCK

Ma la fantasia non è mai fine a se stessa: l'oggetto iniziale deve sempre essere riconoscibile. Quando inventiamo qualcosa, dobbiamo spiegare come è stata inventata.

Quando scrivo che i fumetti tengono a sovvertire le regole, non intendo che le regole nel nostro mondo non esistono...di solito anzi i cattivi sono più malvagi che da voi e i buoni, se mancano di senso dell'umorismo, sono dei tremendi rompiscatole. Rispetto agli "umani" abbiamo delle caratteristiche fisiche differenti, che ci danno vantaggi e intoppi... ad esempio, un fumetto può fare molte cose che a voi non sono permesse, ma... potrebbe farle senza un disegnatore, senza un autore? Questo per noi è un problema che ci rende tuttora malinconici.
E poi: che fine fanno tutti quei disegni malriusciti che sono scartati e che buttate nel cestino?
Adesso accenniamo al linguaggio: usate pure tutti quei disegni che vi sono venuti male, le frasi sbagliate dei temi, vedrete che possono essere utili.
Non cercate di essere razionali, oppure fatelo quando vi sentirete esperti.

Se qualcuno trovasse

difficoltà coi giochi di prima, provi a guardarsi intorno.
La realtà insegna meglio di qualsiasi altra cosa.

I giochi, pardon, i disegni sono fatti,resta ancora un cosa
semplicissima:

FARLI PARLARE!!!
Ci possono essere tanti modi, intanto suggerisco questo:

si gioca a coppie

uno disegna

1

poi uno scrive il fumetto wpe61.jpg (3901 byte)
wpe60.jpg (3592 byte) un altro in venta il fu metto

2

e l'altro pensa al disegno

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Fate una prova con una rivista: un gruppo ritaglia delle figure, e un altro le frasi. Cosa succede mettendole insieme?
Volendo, si possono anche mischiare frasi e disegni, trovando la soluzione più buffa.
Con un po' d'allenamento, le parole possono offrire occasioni di divertimento come i disegni.

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Ho descritto il mondo dei fumetti come un gioco, anche se dando alcune nozioni di tecnica. Queste sono solo le basi... un accenno delle basi.
A questo punto, se vuoi continuare puoi scegliere due strade:
  • sai disegnare bene, ma non hai idee...potrai sempre essere un illustratore, magari la tecnica è sufficiente
  • se queste pagine ti hanno risvegliato la fantasia...

È esaltante realizzare una storia, un racconto, sia che lo si faccia da soli o lavorando in gruppo. Poi volendo, si può animare il tutto, oppure sfruttare i disegni solo per studiare alcuni particolari.
Come sceneggiare?
Alcuni suggerimenti pratici, fermo restando che il racconto lo mettete voi...
Chi mi ha seguito nelle puntate precedenti, cominci con il GIOCO DELL'IDENTIKIT, cioè isoli i piccoli particolari dell'avvenimento, poi riduca le sequenze a momenti semplici (seconda lezione), alla fine lavori sull'ANIM-AZIONE, renda vivi i protagonisti. L'ultima lezione: legare la parola all'immaginazione.
Non è facile, ma per partire può bastare.

una STORIA!

a proposito di storie, cliccate qui

Non è detto che la prossima storia nasca leggendo, magari saranno le immagini a farla nascere, o, perché no? un brano musicale, un gioco...
Se vi garba, ecco qualcosa da leggere: