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Francia
Di Fabrizio (del 18/10/2008 @ 09:40:40, in Regole, visitato 1466 volte)

Da Roma_Francais

La giustizia accorda 300 euro a 60 Rom espulsi - Marylise COURAUD et Vanessa RIPOCHE.

Il 4 luglio la polizia ha sloggiato una sessantina di rom da un campo situato su di un terreno abbandonato di Doulon a Nantes - Marc Roger

E' un giudizio che farà epoca. Un magistrato ha condannato ieri lo Stato a versare i danni e gli interessi a questi Zigani sloggiati il 4 luglio da un terreno non attrezzato a Nantes.

Quel mattino, il sole si era appena levato, poliziotti, e carri attrezzi sono all'opera. Su un terreno abbandonato, nel quartiere di Doulon, a Nantes, alcune famiglie rom impacchettano qualcosa in fretta, prima di lasciare le roulottes. A qualche metro, una donne di Médecins du Monde ed una volontaria della Lega dei diritti dell'uomo assistono all'espulsione, impotenti. Alcuni poliziotti municipali impediscono l'accesso al terreno.

Scene identiche o quasi animano regolarmente l'agglomerato nantese. E gli Zigani spingono sempre un po' più lontano le loro roulottes. Ma quel 4 luglio, le associazioni che non hanno potuto giocare il loro ruolo tradizionale di osservatori, sono sbalordite.

"Umiliazione"

Allora gli avvocati  esaminano più da vicino le condizioni dell'espulsione. Molto in fretta, considerano che la procedura è irregolare. Nella precipitazione, lo Stato avrebbe saltato una tappa.

E' quello che, in effetti, va a confermare il giudice dell'esecuzione, Daniel Castagné. Nel quadro di un'espulsione, è obbligatorio l'ordine di lasciare il posto con una data ed un termine. Ma ai Rom non è stata data che la scadenza del termine.

"Considero che non siano state rispettate le regole," spiega il giudice. "Dev'essere lasciata una scelta agli occupanti diversa dall'intervento delle forze dell'ordine." Questo obbligo "costituisce l'ultima possibilità accordata alle persone per evitare di subire l'umiliazione di una espulsione da parte della forza pubblica," scrive Daniel Castagné. "I Rom non conoscono i loro diritti, così è più facile espellerli," ha spiegato Sylvie Bourjon, in occasione dell'udienza.

Il giudizio emesso ieri non è stato senza conseguenze. Il magistrato ha condannato il ministero dell'Ecologia, proprietario del terreno, a versare 300 € per danni ed interessi a ciascuna persona espulsa. Una sessantina, tra uomini, donne e bambini. "Le famiglie non hanno avuto nessuna scelta. Qual è la libertà di partire quando si è circondati da numerosi poliziotti? Sono stati umiliati dalla forza pubblica," stima Daniel Castagné.

Gli avvocati delle famiglie e le associazioni si dichiarano "estremamente soddisfatti". "E' una primizia. Si spera che questo farà progredire il rispetto dei diritti," osserva Loïc Bourgeois. "E' una popolazione che disturba, di cui ci si vuole sbarazzare il più in fretta possibile. Così, li si espelle senza rispettare le regole della Repubblica." Il ministero potrà appellarsi alla decisione.