L'essere straniero per me non è altro che una via diretta al concetto di identità. In altre parole, l'identità non è qualcosa che già possiedi, devi invece passare attraverso le cose per ottenerla. Le cose devono farsi dubbie prima di potersi consolidare in maniera diversa.
Di Fabrizio (del 31/05/2010 @ 09:52:34, in Italia, visitato 2449 volte)
Le tre "barachine" ritratte qua sotto da Lorenzo Mandelli non si differenziano da
quelle dei tanti campi "irregolari", tranne che per un piccolo importante
particolare.
Qual è?? (se non lo scoprite da soli, domani la soluzione)
Di cicciosax (del 31/05/2010 @ 09:48:33, in casa, visitato 2444 volte)
venerdì 28 maggio 2010
Per la seconda volta nel giro di un mese, a Palermo una coppia di rom, con sei
figli, prima nella graduatoria per l'emergenza abitativa, non è riuscita a
prendere possesso di un appartamento assegnato dal Comune sembra per
l'opposizione di alcuni inquilini, contrari all'ingresso nel condominio della
famiglia che al momento abita in un camper nel campo nomadi della Favorita. La
coppia di kosovari, che ha ottenuto asilo politico e vive in città da 18 anni,
ieri si è presentata agli uffici del comune per ricevere le chiavi
dell'appartamento, situato in un palazzo in corso Calatafimi. Ma il settore
patrimonio del Comune ha rinviato la consegna dell'abitazione senza fornire al
momento una data né una spiegazione. Secondo indiscrezioni, però, anche in
questo condominio alcune persone si sarebbero lamentate per l'arrivo della nuova
famiglia. Il primo episodio si era verificato a fine aprile. La famiglia aveva
ottenuto un appartamento di 180 metri quadrati confiscato alla mafia in via Bonanno, nella zona di via Libertà, in pieno centro città, ma la protesta di
alcuni condomini scesi in strada con lo striscione ‘Palermo ai palermitani',
aveva indotto il comune a trovare un'altra sistemazione. "E' grave – dicono il
consigliere comunale del Pd, Davide Faraone e la capogruppo dei democratici alla IV Circoscrizione, Serena Potenza – il tentennamento del Comune su questa
vicenda". I due esponenti Pd sottolineano che si tratta di una "famiglia
integrata: l'uomo fa lo stagionale in agricoltura, la donna lavora come badante
mentre i figli frequentano la scuola". "Chiediamo l'immediata assegnazione
dell'appartamento – aggiungono – e le scuse del sindaco Diego Cammarata per il
ritardo della consegna".
Di Fabrizio (del 30/05/2010 @ 09:10:47, in media, visitato 2422 volte)
Segnalazione di Maria Gabriella De Luca
Terre di Confine e FareReteCatanzaro presentano
6 GIUGNO -ore 21.30
c/o IL CAFFE' DELLE ARTI Centro Polivalente per i Giovani - via Fontana Vecchia
- Catanzaro Breve viaggio nella storia e nella cultura Rom
Proiezione del video "Seppellitemi in piedi" La voce del popolo Rom
"Nessuno libera nessuno, nessuno si libera da solo, gli uomini si liberano
insieme" (Paulo Freire)
Di Sucar Drom (del 30/05/2010 @ 09:03:42, in blog, visitato 2130 volte)
Roma, Trenitalia vuole schedare i passeggeri se sono Rom
Segnalare e contare "eventuali passeggeri di etnia rom" che salgono e scendono
dal treno alla fermata di Salone, tra Roma Tiburtina e Avezzano. La "selezione"
è affidata a controllori e capotreni alle prese con un modulo prestampato di
Trenitalia (in foto), secondo l'azienda però mai in pratica utilizzato, che non
menziona pas...
Roma, le FS prendono provvedimenti disciplinari ma i razzisti sono sempre in
agguato
Ferrovie dello Stato rende noto che si sono conclusi i lavori della Commissione
interna d'inchiesta, riunitasi il 7 e 8 maggio scorsi, "in relazione
all'indebita produzione e distribuzione di un modulo per la segnalazione di
passeggeri di etnia Rom sui treni della linea FR2". L'inchiesta ha rilevato che
ta...
Milano, scontri in via Triboniano
Circa 150 persone, tra Rom e attivisti dei centri sociali, si sono scontrati,
nel pomeriggio di giovedì, a Milano con le forze dell'ordine fuori dal campo rom
di via Triboniano. I Rom volevano raggiungere Palazzo Marino, per manif...
Milano, scontri e feriti in via Triboniano
Lancio di sassi, manganellate e auto in fiamme. Gli scontri fra alcune decine di
Rom del campo regolare di via Triboniano e le forze dell'ordine sono scattati
alle quattro del pomeriggio. I Rom volevano raggiungere Palazzo Marino, sede del
Comun...
Milano, i video degli scontri in via Triboniano
Scene di guerriglia urbana in via Barzaghi a Milano, vicino al campo rom di via
Triboniano. Giovedì pomeriggio i Rom si sono scontrati con le forze di polizia
in assetto anti-sommossa e hanno lanciato sassi e bastoni contro gli agenti. Le
violenze sono cominciate intorno alle 16.30, quando è...
Milano, tensione altissima in via Triboniano dopo gli scontri
Dopo la sassaiola, gli scontri con la polizia e i disordini di giovedì sera
(guarda il video...) la tensione rimane alta nel campo rom di via Triboniano a
Milano, presidiato dalle forze di polizia. A farne le spese, denuncia don
Virginio Colmegna, sono stati gli operatori della Casa della Carità, che da anni
operavano tra i nomadi del campo assicurando, oltre alla solidarietà, anche
un...
Milano, basta strumentalizzare i Rom!
Gli scontri di giovedì a Milano sono un fatto grave, frutto dell’incapacità del
Comune di Milano di costruire un dialogo con i Rom. L’Amministrazione comunale
ha abdicato al suo ruolo istituzionale e ha lasciato un vuoto che è stato
occupato da persone che stanno usando i Rom p...
Ascoli Piceno, l'identità sommersa
Sabato 29 maggio sarà presentato ad Ascoli Piceno il libro “l’identità sommersa”
a cura di Francesca Innocenzi, edito da Edizioni Progetto Cultura. L’evento
inizierà alle ore 18.00 nella Sala Conferenze della Libreria Rinascita in piaz...
Il Governo italiano dice no al riconoscimento dei Sinti e dei Rom
No all’introduzione del crimine di tortura nel codice penale. No al
riconoscimento dello status di minoranza linguistica alle comunità rom e sinte
presenti in Italia. Sì alla costituzione di una istituzione nazionale
indipendente per la promo...
Rom e Sinti, siamo indignati!
Il prossimo 9 giugno, in occasione dell’esame periodico (universal periodical
review) a Ginevra, il Governo italiano dovrà rispondere alle raccomandazioni
poste al nostro Paese dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite...
Di Fabrizio (del 29/05/2010 @ 11:39:32, in Italia, visitato 3131 volte)
21:49 - CRONACA- 26 MAG 2010
7 giugno al via lavori recinzione decisi da giunta centrosinistra
Milano, 26 mag. (Apcom) - Si accende la polemica politica sul progetto di
costruzione di un muro lungo 500 metri e alto quasi tre con il quale il Comune
di Sesto San Giovanni (Milano) intende cingere una vasta area demaniale dismessa
divenuta da anni luogo di insediamento dei nomadi, con conseguenti, continui,
sgomberi. L'opera, già soprannominata "muro anti-rom" e il cui cantiere partirà
il prossimo 7 giugno, è stata decisa dalla giunta di centrosinistra al governo
del piccolo Comune alle porte del capoluogo lombardo, che per costruirla ha
anche ottenuto un corposo finanziamento ministeriale. Sulla costruzione del muro
in via Luini, al confine con Monza e Cinisello nei pressi della ferrovia e
vicina all'area ex Falck, oggi è intervenuto il vicesindaco e assessore alla
Sicurezza del Comune di Milano Riccardo De Corato che, sottolineando
l'"assordante silenzio della sinistra", ha ricordato come l'Amministrazione
meneghina "lo scorso ottobre fosse stata messa alla berlina solo per aver deciso
di mettere un semplice rilevato di terra come dissuasore della sosta abusiva dei
camper e delle roulotte dei plurirecidivi sinti siciliani di via Cusago".
"Nell'immaginario dei soliti buonisti e benaltristi quel nostro 'non-muro' era
diventato una muraglia, un simbolo addirittura della volontà del Comune di
chiudere le porte all'integrazione" ha proseguito De Corato, evidenziando come
"la decisione del sindaco Oldrini ha avuto il pregio di scoperchiare le
contraddizioni del centrosinistra: capace periodicamente di evocare i fantasmi
inesistenti della discriminazione per certe decisioni prese da Palazzo Marino e
di mettere la testa sotto la sabbia quando sono i sindaci amici ad attuare
analoghi provvedimenti".
Di Fabrizio (del 29/05/2010 @ 11:33:32, in Kumpanija, visitato 2953 volte)
Ciao Fabrizio
Ti racconto un po' come è andata in Camargue.
Non è facile raccontare o scrivere di queste cose, vanno vissute... comunque ci
provo.
Sabato ventidue ho caricato mio figlio Pietro all'uscita di scuola e poco
dopo l'una siamo partiti.
Tirata unica, ci siamo fermati il tempo di riempire il serbatoio e vuotare la
vescica: siamo arrivati verso le otto di sera. La chiesa era aperta, ma la
cripta chiusa, e non siamo riusciti a salutare santa Sara. Abbiamo fatto un giro
per il paese: tantissimi musicisti, uno più bravo dell'altro. Ci siamo
innamorati di un gruppo di trombettisti moldavi (Fanfare Vagabontu).
Abbiamo dormito in macchina nel parcheggio del centro, il mattino dopo ci siamo
mossi prima delle otto: dopo le otto si paga. Abbiamo deciso di fare un giro a
les Salines, con corsa in macchina sulla lunghissima spiaggia. Questa spiaggia è
misteriosa, ogni volta che vado è diversa: questa volta ci si corre in auto per
chilometri senza piantarsi; l'anno scorso ci si affondava, come se fossero
sabbie mobili, anche a piedi.
La spiaggia è piena di baracche e roulottes, da un certo punto in poi inizia la
zona riservata ai nudisti. I nudisti, contrariamente a quello che ci si
immagina, non sono dei fricchettoni con i capelli rasta di vent'anni, ma dei
distinti signori di cinquanta, sessanta anni che girano completante nudi.
Dopo un secondo passaggio a les Salines, dove abbiamo visto una confusa (da dove
si parte? Dove si arriva?) ma simpaticissima parata tradizionale, siamo
ripartiti per les Saintes Maries. Il richiamo di santa Sara è sempre più forte.
Il paese incomincia a riempirsi di gente, in centro non si parcheggia più.
L'incontro con S. Sara è sempre emozionante, non si riesce a trattenere la
commozione. Non so se qualcuno è mai riuscito a capire come mai santa Sara è
diventata la patrona dei gitani, ma se uno viene in questa chiesa il 24 di
maggio capisce che non potrebbe essere diverso.
Durante la giornata si gira per il paese ascoltando questi musicisti fantastici,
e si fanno diversi passaggi nella cripta, a salutare la nostra patrona, a dire
una preghiera o ad accendere un cero (che come sempre abbondano).
Durante la serata si canta e si balla, si ascolta musica e si incontra gente.
Girando per i campi si incontrano gruppi e famiglie che suonano, mangiando
piatti di ricchissima paella e bevendo vino bianco.
Il pellegrinaggio raduna sempre tanti fotografi (forse troppi), da qualche anno
richiama anche una serie di "personaggi alternativi", come artisti di strada,
buskers e giramondo.
Lunedì mattina ci svegliamo già elettrizzati: facciamo una colazione veloce,
offerta da una famiglia di gitani che vengono da un paese dell'est che non sono
riuscito a individuare e che hanno dormito in furgone di fianco a noi, ci
vestiamo eleganti, e si parte per la chiesa. Per non rimanere fuori bisogna
entrare in chiesa verso le due, per sicurezza entriamo all'una, forse un po'
troppo in anticipo, ma abbiamo tutto il tempo di prepararci.
Questo è il momento per cui vale la pena fare quasi duemila chilometri e dormire
in macchina per tre notti. La preparazione è straordinaria, ognuno porta una
veste, un drappo, un fiore, il gioco di un bambino, le foto dei propri cari (io
le foto di mia moglie e dei figli) per abbellire la santa, e perché vengano
portati in processione. E' un momento molto forte, più di uno si fa prendere
dall'emozione.
Le casse con le reliquie delle sante vengono fatte scendere dalla cripta
superiore, il vescovo e i preti devono dire qualcosa (forse troppo?), qualcuno
piange, qualcuno sviene e qualcuno strilla.
La santa viene caricata in spalla dai portantini, si parte. La gente è veramente
troppa, i fotografi, i turisti, i cavalli… tutti spingono per seguire la santa.
Una delle cosa che mi ha sempre colpito è la processione che si ferma ogni volta
che un anziano o un malato chiede di poter toccare la santa. Il rispetto per le
persone malate, invalide o anziane che hanno i gitani è da imparare.
Si raggiunge il mare, seguiti dai cavalli e dai musicisti (urs karpaz) che
dedicano un pezzo alla santa.
Il ritorno è più tranquillo, e nell'ultimo tratto la santa viene portata a
spalle dalle donne gitane. Forse è vero che la società gitana è maschilista, ma
non so in quante processioni hanno questa attenzione.
La processione finisce, santa Sara viene riaccompagnata alla cripta.
Un ultimo saluto, un cero, una preghiera per gli amici e le persone care, e
siamo pronti per rimetterci in strada.
Subito dopo la processione si sente la smania di ripartire, nel giro di poche
ore il paese si svuota: il popolo viaggiatore sente bisogno di rimettersi in
marcia.
Mi sono fatto l'idea che il rischio peggiore in questo periodo per il popolo
gitano sia perdere le proprie tradizioni e la propria identità. Il
pellegrinaggio di santa Sara, il fatto di incontrarsi e di festeggiare assieme,
la musica, i costumi e i balli danno ai gitani la possibilità di ricordarsi e
ri-incontrare questa identità, la fede in santa Sara dà loro un'identità che
altrimenti sarebbe troppo facile perdere.
Come sempre non ho fatto foto, un po' perché non sono capace e sicuramente in
internet se ne possono trovare di migliori di quelle che farei io, un po' perché
vado a les Saites Maries come pellegrino, non da "turista" che deve tornare con
dei souvenirs.
Il ritorno è stato più rilassato, con varie tappe qua e là.
Mi son scritto queste note un po' per me, per non dimenticarmi, e un po' per
te: se vuoi inserirle nel blog fai pure (magari taglia, fai un po' te…).
Ciao, [...]
Marco[Beri]
Di Fabrizio (del 28/05/2010 @ 09:51:49, in Italia, visitato 2623 volte)
Segnalazione di Tahar Lamri
Dal 4 al 6 giugno - Ravenna - Artificerie Almagià. Via dell'Almagià 2
La Dichiarazione Universale dell’Unesco sulla diversità culturale, Adottata
all'unanimità a Parigi durante la 31esima sessione della Conferenza Generale
dell'UNESCO, Parigi, 2 novembre 2001 afferma nel Primo articolo "Identità,
diversità e pluralismo", che : "La cultura assume forme diverse nel tempo e
nello spazio. La diversità si rivela attraverso gli aspetti originali e le
diverse identità presenti nei gruppi e nelle società che compongono l'Umanità.
Fonte di scambi, d'innovazione e di creatività, la diversità culturale è, per il
genere umano, necessaria quanto la biodiversità per qualsiasi forma di vita. In
tal senso, essa costituisce il patrimonio comune dell'Umanità e deve essere
riconosciuta e affermata a beneficio delle generazioni presenti e future."
Il Festival delle Culture di Ravenna, nella sua IVa edizione, fa sua questa
affermazione "la diversità culturale è, per il genere umano, necessaria quanto
la biodiversità per qualsiasi forma di vita" e mette in scena lo scorrere
dell’acqua tramite le performances dei giovani o nella rappresentazione dei
rituali vodù o mettendo semplicemente a confronto le diverse comunità che
compongono il tessuto sociale di Ravenna.
ANTEPRIMA FESTIVAL
Sabato 29 e domenica 30 maggio Ore 21.00 - Teatro Zodiaco - via E. Mattei 28 (Villaggio Anic)
150° anniversario della nascita di Anton Cechov:
"Ehi Vanja, Bisogna vivere!" spettacolo teatrale
ideazione: Evelina Drianovska e Andrea Contarini. Regia: E. Drianovska
Lunedì 31 maggio ore 21.00 - Sala Forum, Circoscrizione Seconda - via Berlinguer 11
Chi siamo? – Testimoni – mediatori culturali raccontano la loro Storia
L’emigrazione italiana attraverso immagini e lettere
Breve spettacolo teatrale sul linciaggio dei salinari italiani in Fracia. Regia
di Vladimira Cantoni/Teatro del Sale
a cura di associazione Integriamoci Insieme
Mercoledì 2 giugno Festa della Repubblica a Lido Adriano, c/o CISIM, viale Parini 48 (Lido
Adriano)
Ore 10.00 Riunione pubblica della redazione della rivista L'Accalappiacani.
Ore 12.00 Parata per le vie di Lido Adriano della Spartiti per Scutari Orkestra.
Ore 17.00 Leggono gli scrittori Paolo Nori, Ugo Cornia, Eraldo Baldini e Lidija
Dimkovska.
Ore 19.00 Cena di carne alla griglia, dalla Romagna ai Balcani.
Ore 21.00 Musica con Spartiti per Scutari Orkestra.
A cura di Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, coop. Libra, Il lato oscuro della
Costa
FESTIVAL DELLE CULTURE 2010
Venerdì 4 giugno Ore 10,00 – Istituto Geometri Camillo Morigia di Ravenna
Teatro Forum del gruppo GIM (Generazioni in movimento) in dialogo e confronto
con gli studenti
Coordina Emanuela Cappellari (Jolly di Teatro dell’Oppresso)
Ore 14.30 - Casa Melandri, via Ponte Marino 4
Sun Wen Long (Associna), Azeb Lucà Trombetta (Crossing Tv) e Meho Sulemanski
(Città Meticcia) presentano: "Generazioni in movimento: le esperienze di Pillole
d’identità, Rete TogethER, Crossing Tv e Juvenilia a confronto" – proiezione di
video e cortometraggi (in collaborazione con Cospe)
- Proiezione del film "Le acque di Chenini" regia: Elisa Mereghetti (durata:
15’): L’oasi di Chenini, nei pressi di Gabès (Tunisia) un piccolo angolo di
paradiso, è in pericolo. I palmeti scompaiono e le sorgenti d’acqua che la
rendono rigogliosa non ci sono più, sostituite dalle pompe che erogano acqua a
caro prezzo.
Ore 17.30
"Iè venu zô cun la fiumâna" a cura del gruppo Generazioni in movimento (i
giovani della Casa delle Culture)
Come lo scorrere dell’acqua nel letto di un fiume giovani creativi di qui e
d’altrove toccheranno e fertilizzeranno le vie della città in performance
itineranti:
(Il flusso sarà scandito da giovani percussionisti senegalesi)
Sorgente: Museo Nazionale/Basilica di San Vitale, Performance di Parkur/acrobazie
di strada
Alveo di scorrimento: via Argentario – via Cavour. Letto di inondazione: Piazza
San Domenico: DIG – Dangerous International Gang presenta: Jerk/Break Dance/Hip
Hop
Alveo di scorrimento: via IV Novembre. Letto di inondazione: Piazza del Popolo -
Jerk, Break Dance, Salsa, Danze russe, Capoeira.
Alveo di scorrimento: via Diaz. Alveo maggiore: Giardini Speyer - "Hello
Nigeria! Part I": Danze acrobatiche in maschera - Afesan Igbabonelimi Dance,
Clapping for the Dead (a cura di Afesan Community). Alveo di scorrimento: viale
Pallavicini – Sottopassaggio – Via Magazzini Anteriori.
Foce: Artificerie Almagià
Ore 19.30: "Le parole sono gesti in comune" sit-theatre. Regia di Matteo
Cavezzali (TeatrOnnivoro).
A seguire
Esibizione di Capoeira (a cura del gruppo Coquinho Baiano)
Ore 20.30: Festa dei maestri e i loro allievi - Danza del leone e del drago.
Arti marziali dei Maestri italiani e cinesi (a cura dell’associazione Qina/Oltre
la muraglia)
Ore 21.00: Dave Kaye mini-concert (etno-folk dall’Australia)
Ore 21.30: Banda del Villaggio Solidale in concerto (Rom big band)
Nata del 2005 in seno alla Casa della Carità dallo sgombro del campo nomadi via
Capo Rizzuto a Milano. La loro musica rispecchia la cultura popolare rumena:
fisarmoniche e voci femminili, ritmi che nascono dall’incontro fra Oriente e
Occidente. Virtuosismo, vivacità, allegria e malinconia.
A cura dell’associazione Romania Mare
Ore 22.30: Quilombo Total in concerto (world music natural remix) Presentazione
dei giovani del gruppo Generazioni in Movimento
Gruppo multietnico (Italia, Argentina, Marocco, Giamaica). Rivisitazione della
musica popolare brasiliana, argentina, arabo andalusa e gnawa.
Sabato 5 giugno Ore 15.00 - Sala Forum, Circoscrizione Seconda - via Berlinguer 11
Seminario su immigrazione e inclusione sociale dell’associazione Noble Service
International
Artificerie Almagià
Ore 18.00 (Spazio tenda berbera) – Presentazione del progetto "Terre di seta",
delle cooperative di donne di Soatanana (Madagascar), di tessitura di sciarpe.
Degustazione cibi del Madagascar. Intervento del presidente dell’Ong Ravinala
Italia, Teresa Pecchini (a cura del Villaggio Globale)
Ore 18.00 - Dal Senegal: Sabar. Nella pura tradizione del Maestro Doudou N’daye
Rose. Il dialogo fra donne e tamburi.
Ore 19.30: Tinikling - Danza delle Filippine (a cura di Mabuhay)
Ore 20.00: Festa dei maestri italiani e cinesi e loro allievi: Taijiquan e
Qigong (a cura dell’associazione Qina/Oltre la muraglia)
Ore 20.30: Apolide & Sule mini-concert. Dedicato a tutti i Mohamed del mondo (etno-indie-rock)
Ore 21.00: Mo’O Me Ndama: Bissima e Match. Spettacolo di danza tradizionale
africana e contemporanea. Coreografo Lazare Ohandja.
Ore 22.00 – "Hello Nigeria! Part II": Mgbidi Amaka in "Igbo Masquerade Dance",
Donne Interculturali di Ravenna in "OdeniIgbo Dance", Edo Comunità presenta:
"Voodoo Rituals", invocazioni degli spiriti per il loro aiuto in favore
dell’ambiente.
Ore 22.30: Iam’S presenta: Hip Hop & Rap a gogo
Con-Fronti. Giovani in palco e in platea su tema del razzismo a cura di T’DO
Da L.E.C.C.E (S.U.D. della Bella Italia): Aban in corcerto
Da mezzanotte:
Shakin’ Generation. La notte dei giovani viventi. Almagià Dance Night.
Conduce Generazioni in Movimento
Domenica 6 giugno Ore 16.00 – Fiera del baratto e del riuso a cura di CittA@ttiva
Ore 18.00: Spazio Tenda Berbera
presentazione del libro di Marina Girardi "Kurden People"
Al porto di Patrasso, sotto un torrido sole estivo, si incrociano la rotta di
Sonia, che sola col suo zaino ritorna da una vacanza a Creta, e quelle dei
ragazzi kurdi in fuga dalle persecuzioni che subiscono nei loro paesi.
(a cura dell’associazione Mirada)
Ore 19.00: Festa dei Maestri italiani e cinesi e loro allievi: Wushu, Kongfu e
Sanda. Accompagnamento armonie musicali con l’arpa. (a cura dell’associazione
Qina/Oltre la muraglia)
Ore 20.00: Estrazione biglietti vincenti della lotteria "Il Terzo Mondo".
Ore 20.30: "Error", musiche e danze dal Bangladesh
Ore 21.00: Consegna del Premio città di Ravenna per l’Intercultura
Ore 21.30: "Hello Nigeria! Part III": Skyladies in "Ugho Dance & Ogieke Dance",
Lover Brothers "Obayangbon Dance", Dynamic Friends International in "Opuruiche
Dance & Ekpo Dance", Ika Union in "Ika Cultural Dance"
Ore 22.30: Andrea Capezzuoli e Compagnia in concerto. Musiche popolari
dall’Italia al Québec
IL FESTIVAL DELLE CULTURE AL RAVENNA FESTIVAL Venerdì 11 giugno, ore 21 – Giardini di San Vitale c’è un luogo, incontriamoci là… (anno secondo)
Voci nella preghiera
Incontro e dialogo tra le tre grandi religioni del Libro – ebraica, cristiana e
musulmana – in uno dei luoghi – la Basilica di San Vitale – forse più
emblematici di un’antica e ancora oggi possibile comunione tra Oriente e
Occidente.
Introduce: Umberto Galimberti. In collaborazione con le associazioni delle
comunità dei cittadini immigrati di Ravenna. Le voci di Tahar Lamri, Reda Zine,
Sidh
Sabato 12 – Domenica 13 giugno "IX Capoeira Festival Coquinho Baiano"
Villaggio del Fanciullo - Via del Pino 102 - Ponte Nuovo – Ravenna
Batizado e Formatura do Instrutor Diony.
12.06. dalle Ore 10:30 - Roda al mare nel Bagno Azzurra
13.06 dalle ore 11.00: lezioni, stage, Rods, formatura
LA MOSTRA
Futuro di sabbia. Mostra fotografica sulla desertificazione
A cura di a cura di Acra, Cospe, Icu, Rc
GASTRONOMIA
Ristorante Marrakech – Specialità maghrebine e mediorientali
Ristorante Araliya – Specialità da India, Sri Lanka e Indonesia
Piandineria&Kebab
SUK
Mercato con prodotti di artigianato africano e asiatico
Solo domenica: fiera del baratto e del riuso
(a cura di Citt@Attiva)
Di Fabrizio (del 28/05/2010 @ 09:07:25, in Italia, visitato 2145 volte)
Siamo lieti di annunciarvi che il sito del convegno di giugno è on line. Oltre
alla possibilità di iscriversi e trovare informazioni sulla conferenza, contiene
una ampia rassegna della normativa e nei prossimi giorni sarà aggiornato
quotidianamente con le relazioni al convegno.
Di Fabrizio (del 27/05/2010 @ 09:56:43, in Italia, visitato 2911 volte)
Segnalazione di Ernesto Rossi
APERTAMENTE di Buccinasco promuove la 4 ^ FESTA DEI SINTI del QUARTIERE TERRADEO Via dei Lavoratori, 2 - Buccinasco SABATO 29 MAGGIO 2010
ore 9,30 Messa nella chiesa di Santa Maria Assunta
ore 11.00 Incontro con le Autorità e la cittadinanza - Sala Consiliare
Relazione sulle attività svolte dall’Associazione
Intervento del Sindaco Loris Cereda
Dibattito
Seguirà rinfresco
ore 14.30 Festa dei bambini e ragazzi Sinti e dei loro amici con giochi vari,
al Terradeo - visita al quartiere
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