Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 31/10/2007 @ 09:09:35, in sport, visitato 2587 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
http://www.uefa.com/uefa/keytopics/kind=2/newsid=607987.html
La UEFA si è unita alla Federazione Calcio Croata nel fornire supporto ad
un campionato mondiale di giocatori Rom.
Il torneo si è svolto a Spalato ed ha schierato otto nazionali - Austria,
Bosnia-Herzegovina, Brasile, Croazia, Ungheria, Italia, India e Slovenia.
L'associazione nazionale Croata ha supportato l'evento come parte delle attività
contro il razzismo nel progetto UEFA Unite Against Racism. La Bosnia-Herzegovina
ha vinto la finale ai rigori contro la forte squadra ungherese, dopo che la
partita era terminata 1-1. Il trofeo è stato consegnato dall'ambasciatore
Indiano della Croaziia.
[...] "L'evento è stato un primo passo per una migliore integrazione della
comunità Rom nel calcio istituzionalizzato" ha detto Patrick Gasser, che
rappresentava la UEFA all'evento a Spalato.
©uefa.com 1998-2007. All rights reserved.
Di Fabrizio (del 30/10/2007 @ 09:14:29, in Regole, visitato 2239 volte)
Il tribunale regionale ha sancito che gli ex poliziotti Marek Vrastil e Karel Berousek devono le loro scuse ad una famiglia Rom per essersi introdotti nel loro appartamento e aver attaccato alcuni dei suoi componenti.
Non dovranno però pagare il rimborso di 300.000 corone, come richiesto dalla famiglia.
Assieme ad un terzo uomo, i due ex poliziotti si erano introdotti a forza nell'appartamento nel 2003. Per questo, nel 2005 erano stati sospesi dal servizio.
Secondo il verdetto odierno, Vrastil e Berousek dovranno fare scuse scritte alla madre e al figlio, ma non alla figlia.
Dice il giudice Vera Adamkova: "Vrastil deve scusarsi con i due membri della famiglia per essersi illegalmente introdotti nell'appartamento, averli attaccati verbalmente e fisicamente, oltre ad averli insultati."
"Berousek deve scusarsi per essersi introdotto nell'appartamento e aver osservato passivamente il comportamento di Vrastil," aggiunge Adamkova.
[...] Vrastil è stato condannato a 20 mesi di carcere e alla sospensione per quattro anni. Tuttora insiste a dichiararsi innocente.
Berousek è stato condannato a 12 mesi e alla sospensione per tre anni.
Di Fabrizio (del 29/10/2007 @ 21:58:08, in Italia, visitato 2561 volte)
Ricevo da Dijana Pavlovic
PRIMI IMPORTANTI RISULTATI DEL DIGIUNO PER I BAMBINI ROM DOMANI, MARTEDÌ 30 OTTOBRE, LA PROTESTA CONTINUA. I DIGIUNANTI INCONTRERANNO DAVANTI A PALAZZO MARINO IL SEGRETARIO GENERALE CGIL ONORIO ROSATI. Venerdì scorso, 26 ottobre, abbiamo annunciato alla stampa l’iniziativa del digiuno per i bambini Rom Silvia, Adelina, Sincera, Decibal. I quattro bambini e la loro madre Simona dal venerdì precedente, 19 ottobre, erano stati espulsi dal dormitorio pubblico di viale Ortles, in quanto si erano assentati due giorni. Per la cronaca: si erano dovuti recare a Roma per trovare un parente malato. Sabato 27 ottobre sia il “Corriere della Sera” sia “la Repubblica”, sia agenzie di stampa avevano dato notizia dell’iniziativa di protesta. Lo stesso sabato la Casa della Carità, su richiesta dell’assessore Mariolina Moioli, ha deciso di accogliere i quattro bambini e la loro madre, che da una settimana erano costretti all’addiaccio. Quest’oggi, lunedì 29 il primo gruppo di digiunanti si è ritrovato in Piazza della Scala, davanti al Comune di Milano, dando comunque vita all’iniziativa programmata. Se è infatti vero che si è trovata una sistemazione a Silvia, Adelina, Sincera, Decibal e Simona, è altrettanto vero che nella loro precedente condizione, quella dell’addiaccio, si trovano numerosi altri bambini. Così come è vero che la sistemazione si è resa disponibile solo dopo l’annuncio del digiuno di protesta. Al presidio di quest’oggi davanti al Comune, con i digiunanti, erano presenti anche Silvia, Adelina, Decibal, Sincera con il loro padre, Luciano: pur se ora loro hanno ottenuto un posto per dormire al coperto, sanno bene che centinaia di altri bambini sono ancora costretti a vivere in situazioni inaccettabili, prodotte dalla violenta politica degli sgomberi senza alternative messa in atto da mesi dal Comune di Milano. Nel pomeriggio, i digiunanti, i quattro bambini e alcuni rom sono entrati a Palazzo Marino per assistere al consiglio comunale. L’altro risultato ottenuto dalla mobilitazione è che quattro consiglieri comunali (Patrizia Quartieri, Basilio Rizzo, Marco Granelli, Aldo Brandirali), in difformità dal previsto ordine del giorno, sono intervenuti, chi per associarsi alla nostra denuncia, chi per prenderne atto. Domani, martedì 30 ottobre, proseguiremo la protesta e il digiuno, trovandoci nuovamente in Piazza della Scala a partire dalle ore 12. Alle 12,20 i digiunanti incontreranno il segretario generale della Camera del Lavoro di Milano, Onorio Rosati
Di Fabrizio (del 29/10/2007 @ 09:00:10, in media, visitato 2428 volte)
OPERA GAGIA
Prosegue il ciclo “Contro l’identità contro” con un docu-film sulla vicenda dei
rom a Opera
Martedì 30 ottobre 2007, ore 21
Auditorium San Fedele
Via Hoepli 3/B – Milano
Martedì 30 ottobre Popoli organizza una serata tutta dedicata alla cultura
rom con la proiezione del documentario Opera Gagia di
Antonio Bocola (regista di Fame Chimica). Il documentario racconta l’arrivo
di un gruppo di rom, nel dicembre 2006, nel comune di Opera e le reazioni
della popolazione. La proiezione del video, prodotto dalla Provincia di Milano,
sarà seguita da un dibattito con la partecipazione dello stesso regista, di
Tommaso Vitale, docente di Sociologia nell’Univeristà di Milano-Bicocca, di
esponenti della Caritas Ambrosiana, della Casa della Carità, della Comunità di
Sant’Egidio, dell’Opera Nomadi e rappresentanti delle comunità rom di Milano.
L’evento, realizzato in collaborazione con il mensile di ricerca e intervento
sociale Aggiornamenti Sociali, avrà luogo nell’Auditorium San Fedele,
in via Hoepli 3/B, a Milano. La serata è a ingresso libero.
L’iniziativa è il secondo appuntamento del ciclo di incontri che Popoli,
il mensile internazionale dei gesuiti, propone con l’obiettivo di
incontrare e conoscere le diverse culture presenti sul nostro territorio. Lo
scopo è andare oltre la frequente strumentalizzazione del concetto di identità,
usato per giustificare arroccamenti e chiusure. “Contro l’identità contro”,
questo il titolo della serie di serate, rifiuta questo approccio e intende
invece promuovere una “identità aperta”: aperta a conoscere, riflettere,
con-vivere.
Il ciclo si è aperto con lo spettacolo di “cabaretnico” Strangers in the
night, realizzato dagli attori stranieri del laboratorio di Zelig Cabaret, e
si concluderà mercoledì 7 novembre con una tavola rotonda dedicata
all’incontro-scontro tra Occidente e Islam. Gli eventi hanno il contributo della
Provincia di Milano e di Banca Etica e il patrocinio della Regione Lombardia.
Milano, 25 ottobre 2007
Per informazioni:
Popoli 02.86.352.1
ufficiostampa@popoli.info -
www.popoli.info
Marta Zanella
Ufficio stampa Popoli e Aggiornamenti Sociali
02.86.352.583
Da
Romanian_Roma
Bucarest - Lunedì (scorso ndr) il presidente rumeno Traian Basescu ha presentato tre Rom
sopravvissuti all'Olocausto consegnando loro una medaglia.
Solo dal 2003 la Romania ha un giorno per ricordare le oltre 400.000 vittime
dell'Olocausto.
Il 9 ottobre Basecu ha consegnato un'onorificenza simile ad 11 membri della
comunità ebraica sopravvissuti alle deportazioni.
Sino al 2004, le autorità negavano che fosse possibile parlare di un
Olocausto in Romania.
Ma un rapporto internazionale ha trovato che le autorità di allora fossero
state responsabili della morte da 280.000 a 380.000 ebrei rumeni nelle regioni
amministrate dalla Romania.
Lo stesso rapporto documenta il destino di 25.000 Rom rumeni deportati
durante l'Olocausto - la metà dei quali perì.
In Romania vivono circa 1,5 milioni di Rom e 11.000 ebrei.
Di Sucar Drom (del 28/10/2007 @ 10:09:15, in blog, visitato 2970 volte)
Reggio Emilia, il Sindaco non si arrende...
Il sindaco Graziano Delrio dopo una riflessione durata alcuni giorni riprende in
mano la questione micro aree e in Consiglio Comunale ribadisce le proprie idee.
"Realizzeremo il progetto «dal campo alla città per l'inclusione sociale dei
nomadi»” ha dichiarato scatenando le urla e le proteste di AN e del resto del
centrodestra. Del Rio ha poi aggiunto "sulle micro-aree la giunta di Reggio non
ha fatto alcuna retromarcia. Abbiamo soltanto deciso di compiere un passo per
...
Gad Lerner, le infamie razziste di Radio Padania
“Io lo vado a prendere in sinagoga per il collo”, anzi, “mi chiedo perchè gli
ebrei non lo espellano dalla loro comunità”, quel “nasone ciarlatano”. Per avere
ricordato in tv all’Infedele che molti degli argomenti scagliati oggi contro i
rom ricordano maledettamente la propaganda con cui fu giustificata la
persecuzione degli ebrei 70 anni fa,mi sono preso una raffica di insulti via
etere da un...
Strasburgo, si preparano al genocidio culturale dei Rom e dei Sinti in Italia
Questa mattina nella sala stampa del Parlamento europeo di Strasburgo, si é
tenuto l'incontro organizzato dal capodelegazione di AN al Parlamento europeo e
relatore per la strategia sui minori, Roberta Angelilli, dal titolo "Sicurezza,
Integrazione, Solidarietà". L'argomento centrale dell'iniziativa é stato la
condizione dei minori di strada, in particolare dei bambini Rom (dispersione
scolastica, racket dell'accattonaggio, sf...
New York si ribella al nazi-rock di Marko Perkovic
Il cantante brandisce una spada, le canzoni parlano di odio e pulizia etnica, il
pubblico mostra il suo entusiasmo con il saluto nazista. Con questi ingredienti,
il concerto newyorkese della rock star croata Marko Perkovic, previsto per il
mese prossimo, non poteva passare sotto silen...
Budapest, tornano le svastiche in strada
Ci eravamo abituati a quei fantastici ragazzini della Via Pal che, usciti dalla
penna dello scrittore Ferenc Molnar, avevano conquistato le strade della vecchia
Budapest con i loro giochi e le loro passioni.
Cambiano i tempi e i “ragazzi” di oggi - in un’Ungheria che ha messo in archivio
l’esperienza del campo socialista - ricordano quell’ottobre del ’56. Ma
alcuni...
Consiglio d'Europa e Onu, garantire il diritto dei rom all’abitazione
I governi facciano maggiori sforzi per garantire il diritto dei rom
all’abitazione: lo hanno chiesto, in una dichiarazione congiunta,il commissario
per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, e Miloon Kothari,
rappresentante dell’ufficio Onu per la politica dell’alloggio. Sono numerose le
lamentele che giungono da circa 20 Paesi, tra cui Albania, Bosnia, Bulgaria,
Repu...
Padova, ultimo Natale nel "campo nomadi"?
Per le famiglie sinte che vivono in via Longhin il prossimo potrebbe essere
l’ultimo Natale nel “campo nomadi”. Il comune di Padova partecipa ad un bando
del ministero della Solidarietà Sociale per risolvere il disagio abitativo delle
comunità Rom, Sinte e Camminanti. Ovvero individuare micro-aree dove trasferire
queste persone all’interno di casette prefabbricate, trasformandole in residenti
...
Di Fabrizio (del 28/10/2007 @ 09:34:01, in Europa, visitato 2749 volte)
Atene. Lunedì la sezione greca di Amnesty International ha consegnato al
governo una petizione firmata da oltre 56.000 persone che condanna la
discriminazione contro immigrati e Rom in Grecia.
Gli attivisti di Amnesty hanno esposto uno striscione di protesta ricoperto
di firme sulla recinzione del governo mentre una delegazione era ricevuta [...]
Maro Pantazidou, rappresentante di Amnesty, ha detto: "La Grecia ha un
numero molto alto di casi di violenza della polizia contro Rom e migranti, che
sono automaticamente trattati come cittadini di seconda classe."
Ha aggiunto che le firme sono state raccolte in tutta Europa, principalmente
in festival musicali.
Secondo Amnesty, i migranti che entrano illegalmente in Grecia - minori
inclusi - sono detenuti per lunghi periodi in squallide condizioni, ed i
richiedenti asilo sono quasi sistematicamente rimpatriati, anche in paesi in
guerra.
Il gruppo ha detto che i Rom in Grecia sono oggetto di attacchi razzisti e di
sgomberi continui dai loro insediamenti.
Di Fabrizio (del 27/10/2007 @ 09:27:31, in casa, visitato 2389 volte)
Vi invio un appello firmato dalla comunità Rom di via S. Dionigi. Per favore,
diffondete.
Dijana Pavlovic
AL SINDACO DI MILANO
AL PREFETTO DI MILANO
Per fax
APPELLO DELLA COMUNITA’ ROM DI VIA SAN DIONIGI
Noi, comunità rom sgomberata da via S. Dionigi il 5 settembre scorso, chiediamo
al Comune e al prefetto di Milano una soluzione al problema della casa che
consenta alle nostre famiglie di tornare a vivere insieme.
Dopo lo sgombero l’assessore alle politiche sociali ha garantito il ricovero di
donne e bambini presso il dormitorio comunale di via Ortles, mentre gli
uomini sono stati aiutati dalla Casa della carità ma con soluzioni provvisorie.
Da quel giorno siamo divisi, ospiti di qualcuno: molte donne e i bambini al,
tutti gli altri – circa 40 persone – in vari luoghi, presso varie associazioni.
Alcune donne si sono già spostate dal dormitorio tornando a vivere con i loro
mariti in campi abusivi.
Questa situazione deve terminare: i nostri figli frequentano le scuole al
Corvetto, molti di noi hanno un lavoro, regolare o in nero, le madri devono
poter seguire i loro figli in una casa.
Chiediamo quindi una soluzione che ci riunisca nuovamente prima dell’inverno:
una o due aree in affitto, attrezzate con luce e acqua, non lontane dalla scuola
dei figli; anche due cascine abbandonate da sistemare, con il nostro impegno
all’affitto o alla ristrutturazione con la creazione di una cooperativa di
lavoro, oppure, per chi ha i titoli, l’accesso alle case popolari.
Diffondiamo questo appello anche alla cittadinanza per sensibilizzare tutti
della situazione insostenibile in cui ci troviamo dal 5 settembre scorso.
Firmato dai consiglieri del campo di via S. Dionigi:
Lucan Constantin
Jon Sadaveanu
Milcea Càldàràreasa
Lucan Dumitru
Milano, 22 ottobre 2007
Di Fabrizio (del 27/10/2007 @ 09:22:18, in Europa, visitato 2708 volte)
Da
Roma_Daily_News
ATHENS, Oct 16 (IPS) - Thomas Hammarberg, venne eletto Commissario per i
Diritti Umani del Consiglio d'Europa nell'ottobre 2005. Gioca un ruolo cruciale
nel promuovere l'implementazione delle raccomandazioni del sistema dei diritti
umani del Consiglio
Il Consiglio d'Europa ha 47 stati membri nella regione europea, ed è la più
antica organizzazione che si occupa dell'integrazione europea. E' separato
dall'Unione Europea (EU) e quindi dal Consiglio della EU.
Thomas Hammarberg è stato eletto dall'assemblea parlamentare del consiglio,
che comprende i membri dei parlamenti nazionali. Apostolis Fotiadis di ISP ha
discusso con lui sui problemi chiave dei Rom, uno dei gruppi che oggi sono più
discriminati nella EU.
IPS: Come spiega il persistente sentimento anti-Rom che si estende
attraverso l'Europa. Quali sono le fonti del problema e come si possono
indirizzare?
TH: Penso sia difficile definire un'eredità razionale. Sono diventati il
capro espiatorio dei problemi delle nostre società. A lungo la gente che
potrebbe rialzarsi e difenderli hanno permesso un'atmosfera in cui i Rom sono
designati come indesiderabili. E' una questione che riguarda anche una lunga
storia. Durante il nazismo oltre mezzo milione furono sterminati, e mai hanno
ricevuto delle scuse.
IPS: Ritiene che la condizione dei Rom in Europa stia peggiorando o
migliorando?
TH: Sono preoccupato. Sembra esserci un cambio verso la polarizzazione.
Alcuni gruppi adottano discorsi anti-Rom che i politici sembrano tollerare. E'
uno sviluppo piuttosto sfortunato perché la disattenzione e l'indifferenza a
volte possono legittimare ulteriore intolleranza. Dobbiamo nuovamente chiedere
ai politici di essere attenti ed essere dalla parte dei Rom piuttosto che unirsi
alle tendenze xenofobe.
IPS: Si può comparare il trattamento delle comunità Rom in paesi
differenti della medesima regione, per esempio Grecia, Bulgaria e Romania?
TH: Evito deliberatamente la discussione su chi sia il migliore. Molti paesi
della regione arrivano da profondi cambiamenti dovuti al passaggio dal periodo
sovietico, quindi ci sono differenti punti di partenza. Il mio quadro è che i
Rom sono discriminati in ogni paese. Questo riguardo l'occupazione, la sanità,
le reali possibilità di partecipazione politica nelle elezioni o nelle strutture
politiche, la situazione è problematica.
IPS: Come si può indirizzare il problema della loro partecipazione
politica?
TH: Molta della responsabilità riguarda la mancanza o il negativo interesse
dei partiti politici. I principali partiti devono aprirsi ai Rom; perché non lo
sono. L'esempio sono le campagne politiche dove i candidati dei principali
partiti fanno dichiarazioni xenofobe invece di andare nelle comunità Rom,
ascoltare i loro bisogni e tentare di rappresentare il loro punto di
vista. Non solo, i Rom devono organizzarsi e cercare di essere meglio
rappresentati.
IPS: Si dovrebbe enfatizzare il loro incorporamento nella vita politica a
livello locale e nazionale?
TH: Sono entrambe importanti, ma per ora dobbiamo focalizzarci a livello
locale. Molte delle decisioni importanti riguardanti i Rom sono prese a questo
livello. In alcuni paesi nelle assemblee locali ci sono posti riservati ai Rom.
In Slovenia hanno un seggio in ogni municipalità dove risiedono i Rom. In
Romania hanno un posto in parlamento. Non è la migliore soluzione, ma qualcosa
bisogna fare.
IPS: Ci sono storie di successo?
TH: Sì, ci sono dei posti nei paesi scandinavi dove il problema della casa è
più o meno risolto. In alcune parte della Slovenia, le comunità sono
ragionevolmente positive nel trattare con i Rom. L'esperienza insegna che quando
le autorità e i politici fanno tentativi, anche se occorre del denaro, è
possibile ottenere soluzioni.
IPS: Ci sono casi dove le pressioni del Consiglio d'Europa possono
aumentare l'efficienza nella protezione delle comunità Rom?
TH: Pressioni politiche addizionali da parte dei membri permanenti del
Consiglio d'Europeo possono avere effetti considerevoli. Deve comprendersi che
la tematica Rom è una pagina nera d'Europa, assumersene la responsabilità e fare
pressione sugli stati membri. E' inoltre necessario aumentare la pressione sulle
autorità locali perché rivedano la loro politica quando si tratta di sgomberi.
Talvolta gli sgomberi possono essere necessari, ma devono essere fatti nel modo
giusto e fornendo soluzioni abitative alternative.
IPS: Cosa potrebbe migliorare nel vostro lavoro?
TH: La cosa importante per noi è sapere come proseguire. Molte volte non
sappiamo, o l'informazione arriva in ritardo. Il centro per i diritti di
Budapest ci aiuta parecchio, come pure diverse OnG. Il punto chiave rimane
ancora che non riusciamo a persuadere le autorità locali ad occuparsi dei
problemi di Rom.
L’Istituto di Cultura Sinta e l’Assessorato Politiche Sociali e Sanitarie
della Provincia di Mantova invitano operatori, insegnati, volontari,
amministratori e la cittadinanza alla presentazione del volume "vivere ai
margini, un'indagine sugli insediamenti rom e sinti in Lombardia".
I rapporti tra le Minoranze Sinte e Rom e la società maggioritaria (in senso
numerico) rappresentano una della contraddizioni più evidenti sia nel Paese che
nella stessa Regione Lombardia.
A Milano e Pavia la presenza di minoranze rom e sinte, provenienti dalla
Romania, ha innescato fenomeni di paura, rifiuto e in alcuni casi di vere e
proprie discriminazioni razziali.
Nelle resto della Lombardia la situazione è sicuramente meno acuta ma persistono
politiche abitative che di fatto segregano le minoranze sinte e rom nei
cosiddetti “campi nomadi”.
Questa prima ricerca, pubblicata dalla Fondazione ISMU, mette in evidenza le
contraddizioni presenti, utilizzando come spazio di ricerca alcuni casi delle
province di Milano, Mantova e Cremona.
La presentazione si terrà a Mantova, lunedì 5 novembre 2007 dalle ore 17.30,
presso il Palazzo del Plenipotenziario in piazza Sordello n. 43.
All’evento interverranno Fausto Banzi (Assessore alle Politiche Sociali
della Provincia di Mantova) e i curatori della ricerca il professore Maurizio
Ambrosini (Università la Bicocca, Milano) e il professore Antonio Tosi
(Politecnico di Milano). Coordinerà la dottoressa Barbara Nardi dell’Istituto di
Cultura Sinta. Al termine sarà dato spazio ad interventi sulla tematica
affrontata dalla ricerca.
L’incontro è organizzato con il contributo e la partecipazione dell’Associazione
Sucar Drom, della Fondazione ISMU e dell’Ente Morale Opera Nomadi, sezione di
Mantova. Ai partecipanti all’evento sarà distribuita gratuitamente una copia del
volume.
Per informazioni
Istituto di Cultura Sinta,
ics@sucardrom.191.it, telefono 0376 360643, fax 0376 318 839
Assessorato Politiche Sociali Provincia di Mantova, telefono 0376 204201, fax
0376 204328, pol.soc@provincia.mantova.it
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