Ieri mattina stavo leggendo quest'articolo di
quiBrescia (il primo giornale telematico di Brescia e provincia!), e la
lettura mi ha provocato una notevole incazzatura. Il resto della mattinata per
fortuna è passato davvero bene, e così m'ero anche dimenticato dell'articolo.
Adesso ci sto ripensando, per fortuna non vale la pena
arrabbiarsi due volte. Anche perché ho poi letto questo post di
NO(b)LOGO,
di cui condivido ogni virgola (spero solo che la profezia finale sia
sbagliata!):
Leggo su una testata on-line di Brescia, l'intervista di
Elisabetta Reguitti al sindaco leghista di Chiari, tal Sandro Mazzatorta.
E' una fotografia dal vero di come possa essere insensato ed odioso il modo di
gestire la cosa pubblica facendo sfoggio di razzismo e di gratuita crudeltà.
Credo che l'articolo sia tutto da leggere, come sono da leggere i precedenti
articoli pubblicati dalla stessa testata ... uno spaccato della peggiore Italia.
Ma leggere una frase detta dal sindaco edi Chiari mi hanno fatto fare un salto
sulla sedia e ricordare un episodio di cui avevo parlato in questo Blog a Maggio
riprendendo una notizia data su Sucar Drom.
Il sindaco che ha cacciato con le ruspe le famiglie Sinti che abitavano in
prefabbricati del comune su un suolo concesso dalla precedente giunta comunale,
quel sindaco che non permette a cinque bambini la frequenza scolastica, si vanta
dicendo:
Noi per esempio, ci siamo occupati di affidare l'ultimo bambino nato
in quella famiglia a un nucleo che gli garantisse una vita più normale.
In pratica si vanta di aver portato via un bambino ad una madre perché la
famiglia non ha una casa ... dopo aver buttato la madre e gli altri fratelli in
mezzo ad una strada.
Il punto di vista di una madre, uguale a quello di qualsiasi altra madre,
lo potete leggere in questo articolo di Sucar Drom.
Io, fuori dai denti, dico che sono stufo di questa ipocrisia razzista, ho
sempre più forte il sospetto che, oltre all'ignoranza, la stupidità, al
razzismo, oltre alla convenienza politica, ci siano degli interessi
predatori.
Una pelosa lobby "dell'adozione" che preme per depredare le famiglie rom e
sinti dei bambini.
Si sta addensando un vero e proprio genocidio,
che avrà gli stessi metodi usati in Australia per i bambini aborigeni
ed i Svizzera per quelli Jenisch.