Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Blog INDIPENDENTE di informazione e divulgazione

-

Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 18/03/2011 @ 09:00:24, in sport, visitato 1603 volte)

Segnalazione di Marco Brazzoduro

Rom, Romani, Rumeni,
concittadini di tutto il mondo,
inizia la Primavera.....
camminiamo?

Camminare ci piace, ci fa incontrare gli altri e ci rende consapevoli di dove viviamo...
Quest'anno vorremmo camminare anche per la Costituzione, davanti ai non più tollerabili soprusi del potentato politico, economico e mafioso.
Camminiamo perché la nostra esperienza si trasformi in proposta, il nostro sdegno in protesta, il nostro stupore in progetto.
Camminiamo perché è ora di cambiare il mondo.

iniziamo Domenica 20 marzo
Primaveraromana 2011


Quest'anno camminiamo anche in Sicilia.... sulle tracce della Marcia della Sicilia Occidentale che ebbe luogo dal 6 all'11 marzo 1967 promossa da Danilo Dolci e che vide la vasta partecipazione delle popolazioni del Belice e di molti intellettuali italiani.

Mercoledi 16 Marzo ore 18.00
ESC. Via dei Volsci 159. San Lorenzo
incontro pubblico di presentazione, discussione e condivisione della
Marcia per un Mondo Nuovo
per i diritti e i beni comuni. che si terrà da Menfi a Palermo dall'11 al 17 aprile
promossa da Stalker con Associazioni, Comuni e Movimenti siciliani
con videodocumenti della marcia del '67 e la partecipazione di Carola Susani

Oggi so che la mia voce è la voce di ciascun siciliano sensato, di ciascun italiano di buon senso di ciascun uomo al mondo consapevole se dico: Non si può continuare così.
Il vecchio mondo è finito, (...) non possiamo non vedere che un nuovo mondo ci occorre, nel quale possiamo svilupparci da uomini veramente vivi, cioè tutti coraggiosamente, attivamente, organicamente fratelli tra noi. (...)
Sappiamo che un enorme lavoro attende ciascuno di noi se vogliamo riuscire - con l’attenzione, l’intelligenza e l’impegno necessari - ad essere vivi come ci occorre a farci un mondo nuovo. (...) Sappiamo che dobbiamo produrre ciascuno fatti nuovi, costruire ciascuno un sano rapporto con gli altri, il suo pezzo di mondo nuovo.(...) Se noi riusciamo ad essere la vita, chi ci può fermare?
(Danilo Dolci, sabato 11 marzo 1967 piazza Kalsa, Palermo)

 
Di Fabrizio (del 10/04/2011 @ 09:58:23, in sport, visitato 1541 volte)

Si chiamano "Ercolini": settanta bambini nomadi esordienti che si allenano a calcio tra sgomberi e indifferenza. Presto ci sarà anche una squadra femminile da Redattore Sociale

Nel campo rom di via Salone, c'è una nuova sfida da affrontare: fornire magliette e scarpini alla nuova squadra di pulcini ed esordienti. Sono i nuovi "Ercolini" una squadra di calcio composta dai ragazzi rom del campo di Tor di Quinto, che oggi estende il suo potenziale anche ai giovani e giovanissimi del campo di via Salone.

Avventura iniziata nel 2004, che deve il nome al presidente della squadra don Giovanni D'Ercole (Segreteria di Stato del Vaticano) e il vigore a Salvatore Paddeu, arbitro ma anche allenatore, gli "Ercolini" sono per i promotori e i sostenitori dell'iniziativa, «una valida alternativa» per chi non ha altra possibilità di vita che non sia un campo rom. Iscritti regolarmente al campionato giovanile, gli "Ercolini", per lo più giovanissimi compresi tra i 14 e i 16 anni, provengono dalla Macedonia, dall'ex Jugoslavia, ma anche dalla vicina Romania.

«Dopo 7 anni di attività al campo di Tor di Quinto, prossimo allo sgombero – spiega Paddeu – siamo ancora qua. Inizia una nuova sfida al campo di via Salone in zona Tiburtina». Sono 70, ad oggi, i giovani e giovanissimi che hanno aderito alla squadra. Quello che manca è il personale sportivo (allenatori, volontari) e il materiale (scarpini, magliette, palloni). «Presto si aggiungerà, a grande richiesta, anche la squadra femminile – scrive ancora Paddeu – allenata dal sottoscritto a causa di assenza totale di volontarie e allenatrici. Siamo sempre alla ricerca di materiale sportivo, ma il passaparola è sempre molto efficace. Inoltre, sarebbero molto utili due porte da calcio, perché le attuali sono poco stabili e molto pericolose».

La squadra degli "Ercolini", oggi è una realtà sportiva che gode di piccoli sponsor e tanta solidarietà ed è la dimostrazione pratica di come regole, educazione e normalità possano passare anche attraverso lo sport.

4 aprile 2011

 
Di Fabrizio (del 08/08/2011 @ 09:32:39, in sport, visitato 2197 volte)

Esiste un'antica tradizione di campioni di boxe tra i Romanichals. E purtroppo, come nella letteratura di genere, un lungo elenco di "vite bruciate"... (per chi fosse interessato, Tyson Fury è anche su Facebook)

The Indipendent domenica, 17 luglio 2011 By Alan Hubbard, Boxing Correspondent Boxe: La Furia Zingara è pronta al trono
Suo padre combatteva a mani nude e lo chiamò Tyson. Il peso massimo britannico non vuole limitarsi a tirare pugni, aspira ad essere il primo campione mondiale romanì

"Sono orgoglioso di quel che sono, cioè un Traveller," dice Tyson Fury. "Vi dirò quello che fa di te un Traveller: è come nascere neri" - GETTY IMAGES

Max Clifford si è fatto un nome, muovendosi come pochi sanno fare, salvando la reputazione di qualcuno e creandone di nuove. Gli piace dire che lavora nel campo della promozione e della protezione. Non che il suo ultimo pupillo ne avesse bisogno. Alto 6 piedi e nove e pesante 18 stone (oltre 2 metri e 10 per oltre 114 Kg. ndr), Tyson Fury è abbastanza grosso per prendersi cura di sé come evoca il suo soprannome, soprattutto dato che è un peso massimo che aspira a diventare il primo campione mondiale romanì.

Anche così. fa comodo avere Clifford al proprio angolo quando è il momento delle celebrità, come quando Fury sfiderà sabato a Wembley il londinese Dereck Chisora per il titolo britannico e del Commonwealth e una borsa di £185.000 (incontro vinto ai punti lo scorso 23 luglio ndr). Oltre a garantire al gigante zingaro di tenergli pulito il naso, mentre fa sanguinare quello degli avversari, cosa vede in lui Clifford? Fury può contare sul fattore Max, ma avrà il fattore X?

"Mi piace pensare che Tyson sia il prossimo grande nella boxe - di sicuro è alto abbastanza," dice il guru PR che in passato ha lavorato con Muhammad Ali ed è stato lui stesso un pugile dilettante da giovane. "E' un bravo ragazzo, va regolarmente in chiesa, e naturalmente ha un grande valore. Il suo retroterra romanì significa che è un personaggio pittoresco, con un grande seguito. E' un ragazzo orgoglioso e molto modesto. Dato che è un buon combattente, il tempo dirà dove può arrivare."

Intendiamoci, Clifford deve rivolgergli una forte ammonizione: in seguito ad un'esplosione di cattivo gusto, Fury ha minacciato di "uccidere" Chisora sul rimg, chiamandolo "un piccolo cazzo arrogante" e "cesso"; cosa che ha spinto il manager di Chisora, Frank Warren, a denunciarlo al Consiglio di Controllo. Difficile immaginare che i progetti di Clifford lo prevedessero.

Tyson Fury non è solo un nome da osservare, ma da evocare. Proviene da una stirpe di combattenti che risale al XIX secolo. Suo padre, 48 anni - conosciuto come Gypsy John, ha combattuto a lungo a mani nude , ma fu anche concorrente per il titolo dei pesi massimi britannici, perdendo nel 1991 contro Henry Akinwande. Fury senior chiamò Tyson suo figlio, quasi 23 anni fa, in onore di Iron Mike.

Come un'altra giovane stella nascente, l'olimpionico Billy Joe Saunders (vedi QUI ndr), Fury è intriso del folklore dei combattenti romanì, un discendente dei pugili a mani nude che si esibivano negli accampamenti e nelle fiere. Travellers/Viaggianti  può essere una definizione impropria, dato che entrambi vivono in siti permanenti sin dall'infanzia - Fury ha la sua casa a Styal, un elegante villaggio del Cheshire - ma rimangono immensamente leali alle loro radici romanì.

"Sono orgoglioso di quello che sono, cioè un Traveller," dice Fury. "Sono irlandese d'origine, nato a Manchester, ma non sono Irlandese o Inglese, sono uno zingaro. Vi dirò cosa rende Traveller: è come nascere neri. Per me è irrilevante dove vivere: in una casa, un caravan o una tenda."

Fury è sposato e ha due figli. Con rito zingaro, ma non un grande grasso matrimonio (serie televisiva GB ndr). Gli piace vivere tranquillo e, come dice Clifford, non è un cattivo ragazzo, anche se probabilmente ne conoscerà almeno un paio. Suo padre sta scontando una lunga prigionia per aver causato la perdita di un occhio ad un uomo, dopo una lite in un auto mercato. "Sono distrutto, è stata autodifesa," dice Fury junior.

Nato ad agosto 1988, prematuro di otto settimane e solo un chilo e mezzo di peso, Fury è diventato una delle più emozionanti promesse del pugilato, vincendo 30 dei 34 incontri da dilettante, 26 per KO e, come Chisora, tutti e 14 i match da professionista. Nonostante il nome di Tyson, non è questi l'ispirazione pugilistica di Fury: "Guardo piuttosto a Lennox Lewis e Larry Holmes."

Chisora avrebbe dovuto combattere contro Wladimir Klitschko, saltatogli in match contro Haye, e se vincesse si farà l'incontro. Chisora, 27 anni - nato in Zimbabwe, è più basso di 20 cm. e ha tendenze più "tysonesche" di Fury in altezza, stile e temperamento. L'anno scorso venne sospeso cinque mesi per aver morso l'orecchio di Paul Butlin. "M'ero scocciato," disse.

Tyson Fury onorerà il suo nome? O è solo un'altra meteora, piena di rumore e, ehm, furia? Lo scopriremo contro Chisora, che è il favorito. Credo che "Del Boy" (soprannome di Chisora ndr) vorrà buttarla in rissa, ma in ogni modo intravedo un verdetto ai punti e possibilmente controverso.

[...]

Re zingari sul Ring

Gypsy Jack Cooper

Conosciuto come il miglior combattente zingaro. La leggenda romanì combatté contro Iron Arm Cabbage nel 1823 per oltre 30 round. Fu uno dei più selvaggi incontri a mani nude della storia.

Bartley Gorman

Il più noto tra i moderni combattenti a mani nude, supremo nel mondo della boxe illegale, nelle cave, alle fiere di cavalli, in accampamenti ed una volta in una miniera. Morì nel 2002 a 57 anni.

Johnny Frankham

Nel 1975 vinse e poi perse il titolo dei massimi-leggeri britannici contro Chris Finnegan. Ora ha 62 anni, è in prigione per frode.

Billy Joe Saunders

Ex olimpionico a Pechino, conosciuto come "The Caravan Kid", imbattuto dopo sei incontri da professionista nella categoria dei pesi medi. 22 anni, è pronipote del famoso campione zingaro di boxe a mani nude Absolom Beeney. Anche suo padre Tom ammette di essere coinvolto nella boxe a mani nude perché "è il modo di risolvere le cose alla maniera della comunità viaggiante".

 
Di Fabrizio (del 02/09/2011 @ 09:04:54, in sport, visitato 1642 volte)

Da Bulgarian_Roma

YAHOO! News - 23 agosto 2011

Bucarest, 23/08/2011 - Il Consiglio Rumeno di Lotta alla Discriminazione si è rivolto alla UEFA dopo i commenti "razzisti" formulati dal presidente del club bulgaro di calcio CSKA Sofia contro i giocatori rom.

"Il Consiglio Nazionale di Lotta alla Discriminazione (CNCD) apprende con preoccupazione le dichiarazioni razziste di Dimitar Borisov, presidente del CSKA Sofia, a proposito dell'etnia dei giocatori di calcio della squadra dello Steaua Bucarest", ha detto Csaba Astzalos, presidente del CNCD, in una lettera inviata a Michel Platini, presidente della UEFA.

I commenti risalgono a settimana scorsa dopo la partita di Europa League tra Steaua Bucarest e CSKA Sofia, vinta dalla squadra rumena per 2-0.

"Il contesto in ci sono state usate le parole -spazzatura- e -sporco- riferite alla squadra dello Steaua ed in particolare ai due giocatori di origine rom, è critico tanto della comunità rumena che di quella rom, creando un'atmosfera ostile, degradante, umiliante ed offensiva," dice Astzalos nella lettera ottenuta da AFP.

Secondo il CNCD Borisov avrebbe detto: "I Rumeni chiamano star due sporchi calciatori. Li impiegherei nella mia azienda a raccogliere la spazzatura. Si inserirebbero perfettamente!"

Bulgaria e Romania contano importanti minoranze rom. Secondo l'Unione Europea e diverse OnG, l'etnia rom in tutta Europa affronta numerose discriminazioni.

Il CNCD ha chiesto agli organi di governo del calcio europeo di "prendere misure appropriate per prevenire e combattere la discriminazione" ed "eliminare questo tipo di comportamenti".

 
Di Fabrizio (del 12/10/2011 @ 09:42:05, in sport, visitato 1573 volte)

Uno dei miti di quando ero bambino: Dragan Džajić, stempiata ala sinistra della nazionale jugoslava, che nel 1968 vidi perdere l'Europeo di calcio contro l'Italia (foto tratta da Aoutravisao.wordpress.com)

Settimana scorsa gli occhi degli appassionati di calcio erano puntati sulla partita Serbia-Italia, e molti esprimevano le loro giustificate preoccupazioni, visto cos'era successo nella partita dell'andata a Genova. Ricordate?

Come accade spesso parlando dell'Europa dell'est, la Serbia per i nostri mezzi d'informazione diventa il capro espiatorio di una situazione di disagio comune a tutta la regione. E di una serie di spinte politiche-sociali "giocate" dagli attori più controversi, incapaci di scegliere i loro futuri padroni, mentre continuano le faide riemerse da un passato di oltre 70 anni fa.

Insomma lo sport è la cartina di tornasole del vaso di Pandora che si è aperto oltre 20 anni fa con la caduta dei regimi di allora, spesso impresentabili ma che erano un fattore di stabilità. Rimane, come al tempo della cortina di ferro, un elemento di lotta nazionalista, vedi i recenti (esagerati) entusiasmi per la conquista del titolo europeo di pallavolo della Serbia. Ne scrive quest'articolo di Repubblica.

Ma, proprio perché Repubblica s'è distinta spesso in polemiche anti-serbe, ripeto: la Serbia è solo un pezzetto dell'ennesimo puzzle balcanico.

Dove ogni singolo stato è differente, per storia, popolazioni, economia ecc. ma i fenomeni sociali si rimbalzano similmente, quasi ci fosse un tam-tam da un paese all'altro:

  • In Bulgaria, sono stati ancora i tifosi di calcio a dare inizio alle violente manifestazioni anti-rom, che si sono diffuse rapidamente a macchia d'olio in tutto il paese. Gli sciacalli, gli ultra-nazionalisti di Ataka intendo, si sono fatti vivi solo a cose fatte, giusto in tempo per rivendicarsene il merito.
  • Sempre in Bulgaria, tanto i tifosi quanto i dirigenti delle squadre di calcio, non fanno fare un bella figura del loro paese all'estero.

Altri tre esempi li trovo citati in Osservatorio dei Balcani e Caucaso:

  • In Bosnia Erzegovina (che per fare da contrappunto alla "cattiva" Serbia, consideriamo per pigrizia come uno stato vittima della storia), le partite di calcio tra squadre di calcio che "rappresentano" etnie diverse, si svolgono in un clima di emergenza continua. Appena un attimo più calma la situazione in Croazia, ma anche lì il calcio è terreno di scontro di interessi contrapposti, e relative violenze.
  • In Kosovo anche lo sport vive una sua situazione particolare di isolamento, specchio delle sue contraddizioni politiche. Sempre dal Kosovo, si ricorda come anche la nazionale serba di pallavolo venga arruolata nell'oltre decennale conflitto etnico, ancora non pacificato. Come accade spesso leggendo gli articoli di Osservatorio dei Balcani e Caucaso, bisogna anche scorrere i commenti per avere il quadro delle polemiche che si ripetono da decenni come un vecchio ed abusato copione.

Considerazioni finali:

  • Non solo in Italia, ma anche nei Balcani, parlare di sport purtroppo prescinde dalla bontà della sua pratica, per portarci ad esaminare gli sporchi interessi che stanno dietro.
  • Se la Serbia piange, gli altri non ridono.
 
Di Marylise Veillon (del 19/10/2011 @ 09:37:34, in sport, visitato 2242 volte)

Brutto come la fame, ecco come attaccare bottone con un Rom rumeno : - D. Da Roma_Francais

(Crédits photo: Marianne Rigaux) Lesinrocks.com Banel Nicolita, il Rom del calcio francese

Insultato quanto acclamato in Romania, Banel Nicolita tenta di integrarsi in Francia, nel suo club del Saint-Etienne.

Un Rom benvenuto in Francia? La stampa inglese non si lascia ingannare. "Il Saint-Etienne compra un gitano allorché la Francia li paga per andare via." E' il titolo del quotidiano The Guardian in seguito al trasferimento del calciatore Banel Nicolita, che ha firmato per tre anni all'Asse, il 31 agosto, lasciando lo "Steaua Bucarest" dopo sei stagioni.
Segno particolare: è l'unico giocatore rom a giocare nella selezione della nazionale rumena. Un "exploit" in un paese in cui i rom sono molto discriminati.

"Banel è un'eccezione. Può darsi che possa cambiare l'immagine dei rom in Francia e in Romania" auspica Valeriu, il suo uomo di fiducia. Un augurio pio, soprattutto quando un ministro della Repubblica non cessa di puntare alla "delinquenza rumena".

Durante l'allenamento, il rumeno salta su ogni palla, sotto l'occhio attento di Valeriu, che funge anche da interprete, da agente, da guardia del corpo e da coinquilino. "Resterò con lui i primi tempi. Non è facile integrarsi senza parlare francese". Nicolita sorride molto ma non è chiacchierone. Abbrevia l'intervista dicendo che "è molto contento di stare qui". La sua famiglia – sei fratelli e sorelle – è "molto orgogliosa" di lui, dal suo villaggio di Faurei (duemila anime). Trova Saint-Etienne "molto calma".

"Non ama parlare delle sue origini"

La situazione dei rom in Francia? Il giocatore elude la questione. Avrà forse ricevuto istruzioni di bypassare l'argomento? Valeriu interviene: "non ama parlare delle sue origini". Al comune di Saint-Etienne l'argomento viene evitato: questione sensibile. Dall'estate, la municipalità socialista ha fatto espellere diversi occupanti di "squat" (alloggi occupati ndr.) e, regolarmente, militanti e rom si riuniscono sulle gradinate del comune per esigere nuovi alloggi. "Ovviamente quando si riesce nel mondo dello sport, si è subito accolti meglio." nota, amareggiata Anne Sara dell'associazione Solidarietà Rom di Saint-Etienne.

La storia di Banel Nicolita è infatti quella di un'ascensione fulminea. Nel 2008 all'età di 26 anni incarna la migliore speranza del calcio rumeno. Deve aspettare tre anni prima di potere essere comprato dall'Asse per soli 700.000 euro. Guadagnerà 35.000 euro al mese, cioè il doppio che con il Steaua, ma meno dello stipendio medio di un giocatore di serie A. Come Thierry Henry prima di lui, Banel Nicolita è stato nominato ambasciatore contro il razzismo, dalla FIFA. Un titolo simbolico, ma non veramente invidiabile, poiché riservato ai giocatori maggiormente insultati durante la loro carriera.

"Il giorno in cui ha ricevuto la fascia dal capitano dello Steaua, fu per costui uno smacco: la fascia a un rom! Era inconcepibile per alcuni!" Ricorda il giornalista che lo seguiva all'epoca.
Idem, anche peggio il giorno in cui segnò contro il suo campo, facendo vincere il Real Madrid. Ogni volta Nicolita ha molto fair-play e fa buon viso a cattivo gioco. Perfino quando, dalle tribune dello stadio Ghencea di Bucarest salgono dei "Zingaro! Zingaro!" -insulto supremo da quelle parti. Paradossalmente sarebbe anche il rom più popolare della Romania, abbondantemente acclamato dalla stampa locale. "E' molto amato da tutti" assicura Valeriu. La sua prossima sfida: diventare il rom più amato di Francia.

Marianne Rigaux

 
Di Fabrizio (del 06/02/2012 @ 09:00:46, in sport, visitato 2111 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

Perlopiù i Rom praticano calcio o boxe, perché sono i due sport considerati per la gente povera... è il ragionamento di Ljubomir Oshavkovski, giornalista del quotidiano "Makedonski sport"

23/01/2012 - Calcio e pugilato da anni sono gli sport tradizionalmente praticati dai Rom in Macedonia. Il fatto è confermato dai giornalisti sportivi del paese, ma anche dalla ricerca effettuata da EDNO a Kumanovo, Shtip, Skopje e Prilep, dove il 90% degli atleti rom sono calciatori o pugili. Nel periodo in cui l'attenzione pubblica in Macedonia è dedicata ai campionati europei di pallamano in Serbia, o tornando all'estate 2011, quando il paese celebrava il successo ai campionati di basket in Lituania, ci siamo chiesti perché le nazionali di pallamano e di basket non abbiano rappresentanti rom.

Ljubomir Oshavkovski, giornalista del "Makedonski sport" osserva che i Rom praticano soprattutto calcio e boxe, perché sono i due sport generalmente considerati "per poveri".

- Sono sport in cui non è necessario grande talento, predisposizione e le condizioni per avere successo. I Rom sono considerati gente povera, che non hanno le condizioni per allenarsi a tennis, per esempio, quindi la maggior parte sceglie il calcio o la boxe. Anche da noi i Rom si allenano in squadre rom locali e difficilmente questo si nota, anche se alcuni di loro hanno talento. Anni fa c'erano pochi Rom nei club più conosciuti. Per esempio, Erol Demir, nel Vardar, ma oggi non saprei nominare un solo giocatore, dice Oshavkovski, aggiungendo:

- Riguardo alla boxe, col tempo è diventata una tradizione per i Rom. Anche se non seguo questo sport, conosco almeno dieci pugili, alcuni dei quali hanno partecipato ai Giochi Olimpici e vinto delle medaglie. Al momento il più famoso è Veli Mumin, il migliore nella sua categoria in Macedonia.

Oshavkovski riconosce che ci sono pregiudizi e discriminazioni nello sport macedone riguardo ai Rom. Secondo lui ci sono difficoltà per gli atleti rom nel fare progressi nel quadro europeo, cosa che non succede agli altri atleti del paese.

- Dice: Penso che non ci siano assolutamente possibilità per i Rom macedoni di compiere progressi nel quadro europeo, esclusi forse i pugili, ma è molto difficile per loro. Primo, perché sono poche le persone che vorrebbero essere manager di un atleta rom, ed in secondo luogo perché non ci sono abbastanza Macedoni di successo in Europa e nel mondo. Sinceramente, non conosco molti atleti rom di successo, in realtà l'unico che conosco è il calciatore Hose Antonio Rejes, di Siviglia in Spagna, che ha giocato nel Real Madrid, poi nell'Arsenal e dieci giorni fa è tornato nel Siviglia. Ha giocato anche nella nazionale spagnola.

I tornei sportivi possono rivelare talenti

Roman Demirov, ex pugile con 20 anni di esperienza in questo sport, conferma anche lui che la situazione per gli atleti ed i club sportivi rom non è rosea. E' stato in società pugilistiche di Shtip, Kumanovo, Skopje e della Serbia ed ora ha smesso. Si guadagna da vivere con un'impresa privata.

- Ci sono molti bambini rom che giocano a basket o a pallamano, non solo per le strade. I club sportivi rom sono morti, nessuno vuole finanziarli. Se fossero organizzati tornei tra i giovani, si scoprirebbero molti talenti e non solo nel calcio, considera Demirov.

Lui stesso, dice, si proporrebbe per sollecitare ed organizzare manifestazioni simili, se solo ci fosse uno sponsor.

Uno dei più giovani e promettenti talenti del football [...] , si chiama Enis Asanovski e viene da Prilep. Gioca nel "Proleter", che è una delle poche squadre rom in Macedonia. Enis ci gioca già da due anni.

- Dice: Mi sono allenato nel "Pobeda" e nel "Shampion" e gioco anche in nazionale. Non faccio altro se non giocare a calcio. Ma non ne vale a pena. A meno di andare via e giocare in un club straniero.

[...]


Da Roma_Italia

Romedia Foundation

Andrea Pirlo, Ricardo Quaresma, Jose Antonio Reyes e Rafael van der Vaar hanno in comune più del calcio. Sono pure apprezzati giocatori, rispettivamente di Italia, Portogallo, Spagna e Olanda, ma condividono anche origini romanì.

Si discute spesso di football e di Rom, riferendosi ai teppisti di destra in Europa dell'Est ed alle loro invettive contro le comunità rom. Tuttavia, il collegamento tra i Rom ed il calcio è qualcosa che dovrebbe essere riconosciuto e può agire da ispirazione per molti giovani.

Moderni talenti rom del calcio hanno incantato i più grandi stadi del mondo, dal Nou Camp di Barcellona a San Siro di Milano, ed il quartetto di sopra è stato selezionato tra quanti, tra gli attuali giocatori rom, hanno avuto le carriere più illustri e di successo.

Presentiamo un profilo per ogni giocatore, prima di porre la fatidica domanda: Chi è il più grande giocatore rom di tutti i tempi?

 

ANDREA PIRLO

Nato in una famiglia sinti a Flero, nel nord-est della Lombardia, Pirlo è ampliamente riconosciuto come il miglior regista calcistico della sua generazione. Gli Italiani lo scoprirono adolescente a Brescia, prima che nel 1998 l'Inter lo comprasse a peso d'oro. Durante questo periodo, la sua progressione stagnava a livello di club, ma a livello internazionale stava nascendo una stella.

Agli Europei under-21 del 2000, Pirlo, capitano per l'Italia, non solo fu capocannoniere ma venne anche votato come miglior giocatore del torneo e ricevette il premio Golden Player.

Tuttavia, nell'Inter continuava a non essere valorizzato e venne venduto ai grandi rivali del Milan nell'estate del 2001. Fu una grande perdita per l'Inter e un grande acquisto per il Milan, come venne dimostrato qui sotto, con l'esecuzione di uno dei suoi leggendari calci di punizione, durante il derby milanese.

Pirlo divenne un componente integrante di un eccellente Milan, vincendo la Champions League alla sua seconda stagione, battendo i colleghi della Juventus nella finale del 2003.

L'anno seguente il Milan vinse il campionato, col creativo centrocampista alla base di quel successo.

Contemporaneamente giocando in nazionale, Pirlo ebbe un ruolo fondamentale nella straordinaria vittoria dell'Italia nella Coppa del Mondo 2006. Dopo aver battuto la Germania in semifinale, l'Italia vinse ai rigori contro la Francia in finale. Pirlo alzò il trofeo e venne premiato col Pallone di Bronzo, dopo essere stato votato il terzo miglior giocatore del torneo.

Mentre alza la Coppa UEFA vinta dal Milan nel 2007

Nel 2007 vinse per la seconda volta un trofeo europeo, sempre con il Milan, e rappresentò l'Italia all'Euro 2008 e nei Mondiali 2010, prima di terminare la sua carriera decennale al Milan nel 2011, contemporaneamente alla vincita in campionato dopo sette anni di digiuno.

Ora, a 32 anni, Pirlo gioca nella Juventus, dove sperano che la sua classe ed esperienza riportino il club più premiato d'Italia agli antichi fasti.

RAFAEL VAN DER VAART

Proveniente da Heemskerk, Olanda settentrionale, van der Vaart è sopravvissuto ad una carriera turbolenta per diventare uno dei più prolifici centrocampisti d'attacco in Europa. Nato da madre spagnola e padre olandese, van der Vaart è cresciuto giocando a calcio nei campi per roulotte in giro per l'Olanda.

Esordì nell'Ajax dove rapidamente divenne uno dei più ricercati centrocampisti d'Europa. Aveva talento nel segnare gol spettacolari, e segnarne molti. Durante il periodo dell'Ajax vinse il Johan Cruyff Prijs per il Dutch Football Talent of the Year, prima di vincere due scudetti nel 2002 e nel 2004.

In seguito, fini all'Amburgo nel 2005, dove la forma eccellente crebbe ancora, alzando ulteriormente il suo profilo internazionale e facendogli ottenere un ricco contratto presso i giganti spagnoli del Real Madrid nell'estate del 2008.

Rafael van der Vaart celebra la vittoria dell'Olanda contro l'Inghilterra nel 2006

A questo punto van der Vaart aveva già rappresentato l'Olanda nei Mondiali del 2006 e ai Campionati Europei nel 2008. Nella Coppa del Mondo 2010, divenne capitano della nazionale, anche se perse a Johannesburg la finale con la Spagna per 1-0.

Il ventottenne campione rom gioca ora con il club inglese del Tottenham Hotspur, dove è una figura chiave nella loro corsa verso il successo nazionale ed europeo.

JOSE ANTONIO REYES

Nato in una famiglia di Kalè spagnola nel quartiere Utrera a sud-est di Siviglia, Reyes ha abbagliato i fan sia in Spagna che in Inghilterra, con le sue esecuzioni fulminee e la sua potenza di tiro.

Da ragazzo, Reyes ottenne un enorme successo nell'ambiziosa squadra del Siviglia, segnando 22 goal come ala in 86 partite, prima di essere venduto al club inglese dell'Arsenal nel gennaio 2004, quando aveva 20 anni.

Il giovane kalò era così popolare tra i tifosi del Siviglia, che il presidente decise che sarebbe stato impossibile venderlo ad un'altra squadra spagnola, anche se persino il Real Madrid era molto interessato.

In Inghilterra, Reyes è stato parte dell'invincibile Arsenal che vinse la Premier League nel 2004, a cui seguì la FA Cup nel 2005.

Jose Antonio Reyes con la maglia dell'Atletico Madrid nella UEFA Europa League

Dopo un anno di prestito al Real Madrid, Reyes firmò nel 2007 con i cugini dell'Atletico, e tre anni dopo sollevava la coppa dell'Europa League, dopo aver sconfitto il Fulham nella finale di Amburgo.

A livello internazionale, Reyes ha raccolto 21 presenze nel periodo in cui la Spagna è stata la squadra di maggior talento e successo. Il suo apice è stato ad ottobre 2003, quando segnò due volte con la Spagna nella vittoria di 4-0 contro l'Armenia.

L'ultimo mese, Reyes è tornato alla squadra della sua gioventù, il Siviglia, dove spera di riaccendere non solo le loro fortune ma anche le proprie, con l'Euro 2012 che si avvicina.

RICARDO QUARESMA

Il fiammeggiante attaccante portoghese Quaresma è nato a Lisbona da una famiglia rom. Fece i primi passi nel mondo calcistico nella nativa Lisbona, terrorizzando le difese con i suoi dribbling dove vinse la Primeira Liga nel 2002.

Ricardo Quaresma si esibisce in uno dei suoi marchi di fabbrica per il Portogallo

Di seguito, Quaresma firmò con il forte Barcellona dove trascorse una stagione prima di tornare in Portogallo per giocare nel Porto. Qui aggiunse altre 3 titoli in Primeira Liga al suo medagliere nel 2005, 2006 e 2007.



Il bellissimo goal contro il Belgio nel 2007 fu il primo della carriera internazionale di Quaresma, che sinora ha visto l'ala segnare 31 reti. Durante Euro 2008, il precoce talento segno anche un bel gol nel 3-1 contro la Repubblica Ceca a Ginevra, Svizzera.

Dopo l'Inter ed il Chelsea, ha firmato col la squadra turca del Besiktas nel 2010. In Turchia, è ritornato al livello della sua prima stagione, aggiungendo una Coppa Turca nel 2011 alla sua collezione.

-*-

Questi quattro moderni talenti sono prosperati nel gioco più popolare del mondo, mostrando a tutti esattamente cosa può fare uno sportivo rom. Qui sopra ci sono campioni mondiali, campioni europei ed anche inglesi, italiani, portoghesi ed olandesi.

Questi giocatori hanno lasciato parlare i loro piedi, e così facendo sono stati mille volte più forti di qualsiasi teppista sugli spalti.

Alastair Watt


(Comunque... il mio preferito rimane Banel Nicolita ndr.)

 
Di Marylise Veillon (del 11/02/2012 @ 09:09:40, in sport, visitato 1575 volte)


Una coppia di giocatori di pelota di etnia rom, membri del club Laguna Artea, disputerà sabato la finale del torneo Enkarterriak. SILVIA OSORIO - SESTAO. 08/02/2012

Lo sport intreccia legami e unisce le culture. A Sestao, qualcosa di così locale come la pelota è riuscito a unire gagé e rom. Una coppia di giocatori di pelota, di etnia rom è riuscita a classificarsi per potere disputare la finale della categoria cadetti del Torneo Enkarterrik, uno dei campionati più importanti a livello territoriale, per le categorie inferiori. L'appuntamento storico, organizzato dalla Federazione Vizcaina di Pelota, avrà luogo questo sabato, a partire dalle 16.30, nel campo Txikito di Gallarta, dove misureranno le loro forze nella squadra di Bilbao e dovranno essere all'altezza dei loro berretti da campioni.

Dani e Mariano sono i protagonisti di questa lotta, che è servita a buttare all'aria gli stereotipi ai quali è sottoposta la comunità rom alla quale loro appartengono. Permetterà di fare un passo avanti riguardo all'integrazione di questa collettività, perché non ci sia nessun rifiuto da parte di chicchessia verso chicchessia. "Siamo molto soddisfatti" ha dichiarato a questo periodico Xabier Sainz de la Maza, presidente del club Lagun Artea, al quale appartengono i due giocatori.

Ambedue giovani, residenti nella zona industriale, fecero i loro primi passi in questa disciplina nel campo del Parco del Sole. Lì è frequente vedere squadre di giovani di etnia rom, che giocano a pelota per ammazzare il tempo. L'estate scorsa, durante la celebrazione delle gare sportive organizzate ogni anno dalla municipalità di Sestao proprio in questo campo, un allenatore del club Lagun Artean notò l'abilità dei due, e li esortò ad avvicinarsi al campo di Las Llanas, per guardare gli allenamenti degli altri membri della squadra.

Cinque mese di sforzi

Così fecero, e da allora, non hanno più lasciato la pelota. Nel mese di settembre, iniziarono a prepararsi, sottoposti alla disciplina della squadra. Dani e Mariano frequentavano la scuola la mattina, e due sere alla settimana si dedicavano a perfezionare la tecnica sul campo. Passano cinque mesi durante i quali combinano lo studio con duri allenamenti e competizioni. Però lo sforzo ne è valso la pena, e gli ha portati a ritrovarsi nella finale del Torneo Enkarterriak. "Si vede che sono molto impegnati e che desiderano vivere una vita come qualsiasi giovane della loro età" spiega il massimo rappresentante del club di Sestao.

Ma la loro integrazione nel gruppo non è stato un lavoro facile. I responsabili del Lagun Artea ammettono che l'arrivo dei due giocatori rom al club, destò all'inizio "un po' di sospetto in mezzo agli altri giocatori." Però con il passare del tempo, vedendo l'impegno e la predisposizione dimostrati da ambedue, i pregiudizi iniziali sono svaniti e la loro integrazione nel gruppo è avvenuta in modo ottimale.

 
Di Fabrizio (del 15/02/2012 @ 09:36:08, in sport, visitato 1379 volte)

Da Mundo_Gitano, un caso simile in Italia QUI e QUI (vedi anche QUI). Grazie a Flora Afroitaliani-e per la collaborazione.

 Ideal.es - Non vengono fatti entrare in piscina "perché sono gitani"
Tre cittadini denunciano gli ostacoli che, secondo loro, vengono posti nell'accesso al nuovo complesso sportivo della località - 01.02.12 - 19:10 - DIEGO QUERO | SANTA FE

Un gruppo di abitanti di etnia gitana denunciano la discriminazione patita per il rifiuto di un nuovo centro sportivo nel farli entrare. Dicono che gli sono stati chiesti sino a 106 euro per entrare dal cancello, anche se secondo loro, gli altri utenti devono pagarne solo 34 al mese. Inoltre insistono sul fatto di dover passare, come un filtro, per una lista di attesa.

Uno dei denuncianti è José Campos, consigliere del Partito Popolare e gitano lui stesso, che racconta come gli sono stati chiesti 56 euro, un prezzo speciale secondo lui "per non essere feccia", però ad altri hanno chiesto "106 euro di iscrizione" e sono stai messi "in lista d'attesa". Due di loro, José Tirado e Melchor Tirado, illustrano il caso nel video che accompagna la notizia.

Da parte loro, i responsabili del nuovo spazio sportivo respingono le accuse e assicurano di ammettere tutti quelli che vogliono accedere all'impianto.

 
Di Fabrizio (del 19/02/2012 @ 09:52:21, in sport, visitato 1760 volte)

Precisazione per i lettori che non masticano di sport: quel tipo allegro ritratto qui sopra è un calciatore (fin qui ci arrivavate da soli), pure bravino, sino a qualche mese fa molto amato dai tifosi bergamaschi. Non mi risulta che abbia cromosomi "zingari", come è successo ad altri campioni..

Seconda precisazione: anni fa ho linkato con Google Alert la parola "zingari" per ricevere segnalazioni puntuali sull'attenzione dei media. Ebbene, da qualche mese le segnalazioni sono aumentate notevolmente, ma Rom e Sinti c'entrano una beata cippa. Riguardano, ad ondate regolari, storie legate ad una nuova Calciopoli.

Sintesi: prima o poi qualcuno doveva scriverlo, è toccato a Ticinonews:

    "Voglio però aggiungere una cosa", prosegue Giulini. "Qui si sente parlare di "zingari" e di "slavi" e queste sono reminiscenze che mi ripugnano. E che non fanno bene a nessuno. Secondo me bisogna usare nomi e cognomi".

E se cercate altre notizie di sport, eccovi una settantina di segnalazioni DOC.

 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 20:43:38
script eseguito in 37 ms

 

Immagine
 Usten Romalen!... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 10520 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source