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Francia
Di Marylise Veillon (del 19/10/2011 @ 09:37:34, in sport, visitato 2243 volte)

Brutto come la fame, ecco come attaccare bottone con un Rom rumeno : - D. Da Roma_Francais

(Crédits photo: Marianne Rigaux) Lesinrocks.com Banel Nicolita, il Rom del calcio francese

Insultato quanto acclamato in Romania, Banel Nicolita tenta di integrarsi in Francia, nel suo club del Saint-Etienne.

Un Rom benvenuto in Francia? La stampa inglese non si lascia ingannare. "Il Saint-Etienne compra un gitano allorché la Francia li paga per andare via." E' il titolo del quotidiano The Guardian in seguito al trasferimento del calciatore Banel Nicolita, che ha firmato per tre anni all'Asse, il 31 agosto, lasciando lo "Steaua Bucarest" dopo sei stagioni.
Segno particolare: è l'unico giocatore rom a giocare nella selezione della nazionale rumena. Un "exploit" in un paese in cui i rom sono molto discriminati.

"Banel è un'eccezione. Può darsi che possa cambiare l'immagine dei rom in Francia e in Romania" auspica Valeriu, il suo uomo di fiducia. Un augurio pio, soprattutto quando un ministro della Repubblica non cessa di puntare alla "delinquenza rumena".

Durante l'allenamento, il rumeno salta su ogni palla, sotto l'occhio attento di Valeriu, che funge anche da interprete, da agente, da guardia del corpo e da coinquilino. "Resterò con lui i primi tempi. Non è facile integrarsi senza parlare francese". Nicolita sorride molto ma non è chiacchierone. Abbrevia l'intervista dicendo che "è molto contento di stare qui". La sua famiglia – sei fratelli e sorelle – è "molto orgogliosa" di lui, dal suo villaggio di Faurei (duemila anime). Trova Saint-Etienne "molto calma".

"Non ama parlare delle sue origini"

La situazione dei rom in Francia? Il giocatore elude la questione. Avrà forse ricevuto istruzioni di bypassare l'argomento? Valeriu interviene: "non ama parlare delle sue origini". Al comune di Saint-Etienne l'argomento viene evitato: questione sensibile. Dall'estate, la municipalità socialista ha fatto espellere diversi occupanti di "squat" (alloggi occupati ndr.) e, regolarmente, militanti e rom si riuniscono sulle gradinate del comune per esigere nuovi alloggi. "Ovviamente quando si riesce nel mondo dello sport, si è subito accolti meglio." nota, amareggiata Anne Sara dell'associazione Solidarietà Rom di Saint-Etienne.

La storia di Banel Nicolita è infatti quella di un'ascensione fulminea. Nel 2008 all'età di 26 anni incarna la migliore speranza del calcio rumeno. Deve aspettare tre anni prima di potere essere comprato dall'Asse per soli 700.000 euro. Guadagnerà 35.000 euro al mese, cioè il doppio che con il Steaua, ma meno dello stipendio medio di un giocatore di serie A. Come Thierry Henry prima di lui, Banel Nicolita è stato nominato ambasciatore contro il razzismo, dalla FIFA. Un titolo simbolico, ma non veramente invidiabile, poiché riservato ai giocatori maggiormente insultati durante la loro carriera.

"Il giorno in cui ha ricevuto la fascia dal capitano dello Steaua, fu per costui uno smacco: la fascia a un rom! Era inconcepibile per alcuni!" Ricorda il giornalista che lo seguiva all'epoca.
Idem, anche peggio il giorno in cui segnò contro il suo campo, facendo vincere il Real Madrid. Ogni volta Nicolita ha molto fair-play e fa buon viso a cattivo gioco. Perfino quando, dalle tribune dello stadio Ghencea di Bucarest salgono dei "Zingaro! Zingaro!" -insulto supremo da quelle parti. Paradossalmente sarebbe anche il rom più popolare della Romania, abbondantemente acclamato dalla stampa locale. "E' molto amato da tutti" assicura Valeriu. La sua prossima sfida: diventare il rom più amato di Francia.

Marianne Rigaux