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La pelota unisce gitani e payos a Sestao
Di Marylise Veillon (del 11/02/2012 @ 09:09:40, in sport, visitato 1575 volte)


Una coppia di giocatori di pelota di etnia rom, membri del club Laguna Artea, disputerà sabato la finale del torneo Enkarterriak. SILVIA OSORIO - SESTAO. 08/02/2012

Lo sport intreccia legami e unisce le culture. A Sestao, qualcosa di così locale come la pelota è riuscito a unire gagé e rom. Una coppia di giocatori di pelota, di etnia rom è riuscita a classificarsi per potere disputare la finale della categoria cadetti del Torneo Enkarterrik, uno dei campionati più importanti a livello territoriale, per le categorie inferiori. L'appuntamento storico, organizzato dalla Federazione Vizcaina di Pelota, avrà luogo questo sabato, a partire dalle 16.30, nel campo Txikito di Gallarta, dove misureranno le loro forze nella squadra di Bilbao e dovranno essere all'altezza dei loro berretti da campioni.

Dani e Mariano sono i protagonisti di questa lotta, che è servita a buttare all'aria gli stereotipi ai quali è sottoposta la comunità rom alla quale loro appartengono. Permetterà di fare un passo avanti riguardo all'integrazione di questa collettività, perché non ci sia nessun rifiuto da parte di chicchessia verso chicchessia. "Siamo molto soddisfatti" ha dichiarato a questo periodico Xabier Sainz de la Maza, presidente del club Lagun Artea, al quale appartengono i due giocatori.

Ambedue giovani, residenti nella zona industriale, fecero i loro primi passi in questa disciplina nel campo del Parco del Sole. Lì è frequente vedere squadre di giovani di etnia rom, che giocano a pelota per ammazzare il tempo. L'estate scorsa, durante la celebrazione delle gare sportive organizzate ogni anno dalla municipalità di Sestao proprio in questo campo, un allenatore del club Lagun Artean notò l'abilità dei due, e li esortò ad avvicinarsi al campo di Las Llanas, per guardare gli allenamenti degli altri membri della squadra.

Cinque mese di sforzi

Così fecero, e da allora, non hanno più lasciato la pelota. Nel mese di settembre, iniziarono a prepararsi, sottoposti alla disciplina della squadra. Dani e Mariano frequentavano la scuola la mattina, e due sere alla settimana si dedicavano a perfezionare la tecnica sul campo. Passano cinque mesi durante i quali combinano lo studio con duri allenamenti e competizioni. Però lo sforzo ne è valso la pena, e gli ha portati a ritrovarsi nella finale del Torneo Enkarterriak. "Si vede che sono molto impegnati e che desiderano vivere una vita come qualsiasi giovane della loro età" spiega il massimo rappresentante del club di Sestao.

Ma la loro integrazione nel gruppo non è stato un lavoro facile. I responsabili del Lagun Artea ammettono che l'arrivo dei due giocatori rom al club, destò all'inizio "un po' di sospetto in mezzo agli altri giocatori." Però con il passare del tempo, vedendo l'impegno e la predisposizione dimostrati da ambedue, i pregiudizi iniziali sono svaniti e la loro integrazione nel gruppo è avvenuta in modo ottimale.