Una coppia di giocatori di pelota di etnia rom, membri del club Laguna Artea,
disputerà sabato la finale del torneo Enkarterriak. SILVIA OSORIO - SESTAO.
08/02/2012
Lo sport intreccia legami e unisce le culture. A Sestao, qualcosa di così locale
come la pelota è riuscito a unire gagé e rom. Una coppia di giocatori di pelota,
di etnia rom è riuscita a classificarsi per potere disputare la finale della
categoria cadetti del Torneo Enkarterrik, uno dei campionati più importanti a
livello territoriale, per le categorie inferiori. L'appuntamento storico,
organizzato dalla Federazione Vizcaina di Pelota, avrà luogo questo sabato, a
partire dalle 16.30, nel campo Txikito di Gallarta, dove misureranno le loro
forze nella squadra di Bilbao e dovranno essere all'altezza dei loro berretti da
campioni.
Dani e Mariano sono i protagonisti di questa lotta, che è servita a buttare
all'aria gli stereotipi ai quali è sottoposta la comunità rom alla quale loro
appartengono. Permetterà di fare un passo avanti riguardo all'integrazione di
questa collettività, perché non ci sia nessun rifiuto da parte di chicchessia
verso chicchessia. "Siamo molto soddisfatti" ha dichiarato a questo
periodico Xabier Sainz de la Maza, presidente del club Lagun Artea, al quale
appartengono i due giocatori.
Ambedue giovani, residenti nella zona industriale, fecero i loro primi passi in
questa disciplina nel campo del Parco del Sole. Lì è frequente vedere squadre di
giovani di etnia rom, che giocano a pelota per ammazzare il tempo. L'estate
scorsa, durante la celebrazione delle gare sportive organizzate ogni anno dalla
municipalità di Sestao proprio in questo campo, un allenatore del club Lagun
Artean notò l'abilità dei due, e li esortò ad avvicinarsi al
campo di Las Llanas, per guardare gli allenamenti degli altri membri della
squadra.
Cinque mese di sforzi
Così fecero, e da allora, non hanno più lasciato la pelota. Nel mese di
settembre, iniziarono a prepararsi, sottoposti alla disciplina della squadra.
Dani e Mariano frequentavano la scuola la mattina, e due sere alla settimana si
dedicavano a perfezionare la tecnica sul campo. Passano cinque mesi durante i
quali combinano lo studio con duri allenamenti e competizioni. Però lo sforzo ne
è valso la pena, e gli ha portati a ritrovarsi nella finale del Torneo Enkarterriak.
"Si vede che sono molto impegnati e che desiderano vivere una vita
come qualsiasi giovane della loro età" spiega il massimo rappresentante del club
di Sestao.
Ma la loro integrazione nel gruppo non è stato un lavoro facile. I responsabili
del Lagun Artea ammettono che l'arrivo dei due giocatori rom al club, destò
all'inizio "un po' di sospetto in mezzo agli altri giocatori." Però con il
passare del tempo, vedendo l'impegno e la predisposizione dimostrati da ambedue,
i pregiudizi iniziali sono svaniti e la loro integrazione nel gruppo è avvenuta in
modo ottimale.