Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
L'essere straniero per me non è altro che una via diretta al concetto di identità. In altre parole, l'identità non è qualcosa che già possiedi, devi invece passare attraverso le cose per ottenerla. Le cose devono farsi dubbie prima di potersi consolidare in maniera diversa.

Wim Wenders
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 12/05/2010 @ 09:10:33, in scuola, visitato 1455 volte)

Segnalazione di Tahar Lamri

Conferenza dei Rettori delle Università italiane 

(Aprile 2010) L'UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e la CRUI bandiscono per il quarto anno un premio per dottorati di ricerca con l'obiettivo di diffondere negli Atenei italiani la cultura della partià di trattamento e delle pari opportunità.

Il premio è destinato alle tre migliori tesi di dottorato di ricerca, già discusse con esito positivo a partire dall'anno 2008, aventi a tema studi finalizzati ad accrescere la conoscenza e l'approfondimento scientifico dei temi della promozione della parità di trattamento indipendentemente dalla razza o dall'origine etnica o dall'appartenenza culturale o religiosa e del contrasto ad ogni forma di discriminazione razziale, con particolare riguardo ai luoghi di lavoro, alle periferie urbane, alle giovani generazioni.

Bando completo

Domanda di partecipazione
(scadenza 31 maggio 2010)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 12/05/2010 @ 09:19:11, in Kumpanija, visitato 1795 volte)

Segnalazione di Alessandra Meloni

(clicca sulla foto per vedere anche le altre immagini)

Ha festeggiato ieri cento anni nel campo di via Germagnano Nefa Husenovic, «la nomade più vecchia del mondo», azzardano gli operatori del Comune presenti alla cerimonia, spiegando che l'età media dei rom non supera i cinquantacinque anni.

Tra i regali ricevuti anche il permesso di soggiorno, portato dagli operatori dei Servizi sociali della Circoscrizione 6.

Nefa sta bene e fino a qualche mese fa andava da sola in centro, davanti alla Consolata, a fare «mangel», cioè a chiedere l'elemosina. È nata suddita di Francesco Giuseppe imperatore d'Austria e quand'era bambina, alle porte di casa sua, l'ex Jugoslavia, premeva l'Impero Ottomano.

Terribili i ricordi delle due guerre mondiali: soprattutto la Seconda, durante la quale ha passato insieme al marito Chamil e alla famiglia cinque anni nascosta nei boschi della Bosnia.

Nefa è venuta in Italia negli Anni 70, prima a Milano, poi a Torino, ma parla pochissimo l'italiano. Oggi vive in una casetta del campo, attorniata e accudita soprattutto dai nipoti (sono circa un centinaio) e pronipoti.

Il campo di via Germagnano è nato nel 2004 in sostituzione di quello dell'Arrivore ed è abitato da duecentocinquanta rom slavi. «È un campo tra i più tranquilli - dice don Fredo Olivero, direttore dell'ufficio migranti della diocesi - gli uomini lavorano recuperando ferro vecchio coi loro furgoni, ma non sono più così attenti alle tradizioni, che vengono ancora custodite dalle donne». Negli ultimi anni sono stati segnalati solo alcuni furti commessi dai membri di questa comunità.

«L'integrazione però è un affare complicato - dice Eligio Benci dell'ufficio nomadi di Palazzo Civico - e i contatti con il quartiere sono minimi, anche perché la zona è isolata»: accanto al campo ci sono solo i rifiuti della discarica e la superstrada per Caselle.

I bambini rom frequentano le scuole, soprattutto quelle di Barriera, la Novaro e le succursali Levi e Abba, mentre all'interno del campo è stato allestito in micronido dove alcune educatrici si prendono cura dei più piccoli insieme alle mamme nomadi.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 12/05/2010 @ 09:40:44, in Italia, visitato 1606 volte)

Ricevo da Roberto Malini

Pesaro, 7 maggio 2010. Basta cercare su google "Pesaro" e "Rom" per rendersi conto di come sia difficile, per le famiglie Rom, sopravvivere nella città di Rossini! E pensare che proprio il grande operista scrisse in una lettera di trovare grande ispirazione osservando il modo di vivere semplice e creativo degli "zingari"! Dopo tanti sgomberi senza alternative di alloggio, dopo i lutti e i drammi umanitari causati dalle politiche anti-Rom attuate dalle autorità pesaresi, che hanno destato preoccupazione da parte dell'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani e del Consiglio d'Europa, dopo tanta intolleranza, un nuovo episodio mette in dubbio persino i diritti basilari dell'infanzia. Elisabetta (nella foto con le figlie) e il marito Zeljko sono Rom di origine iugoslava, fuggiti da una condizione di povertà ed emarginazione nel loro Paese. Vivono da diversi anni a Pesaro, dove l'uomo ha lavorato duramente, sconfiggendo con l'impegno e l'onestà il clima di intolleranza e riuscendo a vivere dignitosamente in una casa. Le loro due bambine sono nate nel capoluogo marchigiano. "Mio marito, però, ha perso il lavoro," racconta fra le lacrime Elisabetta, "e non è più riuscito a trovare un'occupazione. Così abbiamo perso tutto. Ci hanno dato lo sfratto ed è venuto l'ufficiale giudiziario a intimarci di lasciare la casa entro sette giorni. Il comune non ci aiuta e non sappiamo come fare. In altri Paesi le famiglie con bambini vengono aiutate a superare i momenti difficili, ma per noi non c'è niente. Se non ci dessero una mano alcuni cittadini pesaresi, non avremmo neanche un po' di pane e latte con cui sfamare le bambine". La famiglia è disperata. Si è data da fare in ogni modo per superare il drammatico frangente. "Siamo disposti a lavorare per metà della  paga che darebbero a un italiano," continua Elisabetta, "ma nessuno ci dà un'opportunità. Se il comune ci aiutasse solo per un po', finché mio marito non trova un altro lavoro, saremmo grati al sindaco per tutta la vita. Invece niente. Abbiamo anche provato a chiedere l'elemosina, perché con due bambine non importa neanche la nostra dignità. Ma non c'è più speranza". La famiglia ha deciso, così, di tornare a Belgrado, da dove fuggì anni fa. Preferisce affrontare un futuro incerto piuttosto che trovarsi in mezzo alla strada, esposta alle politiche anti-Rom, come tante sfortunate famiglie e ad aggressioni da parte di razzisti, sempre più frequenti nel nostro Paese. Il Gruppo EveryOne è vicino alla famiglia e avvia oggi una raccolta fondi urgente per consentire ai genitori e alle due bambine di rinnovare i documenti e tornare a Belgrado. "Chiunque voglia aiutare la famiglia a tornare in Iugoslavia ci contatti," concludono gli attivisti, "all'indirizzo email info@everyonegroup.com o al telefono 331 3585406. Forniremo ai donatori nome e cognome di uno dei genitori, cui è possibile inviare l'offerta con Western Union o MoneyGram".

[...]

Per ulteriori informazioni: Gruppo EveryOne +39 331 3585406 :: +39 393 4010237  info@everyonegroup.com :: www.everyonegroup.com

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/05/2010 @ 09:12:48, in musica e parole, visitato 2009 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

[Tomislav Georgiev/SETimes] SETimes.com 03/05/2010

"Una Zingara della città di Skopje", come si definisce, Esma Redzepova ha dietro di sé oltre 40 anni di canzoni e di azioni umanitarie.

Nata nel 1943, Esma Redzepova ha eseguito oltre 8.000 concerti in 30 paesi per raccogliere denaro per le sue cause. Ha inciso 108 single, 20 album e sei film. Ha raccolto sotto il suo tetto cinque bambini, e ne ha adottati altri 47, che la chiamano la loro mamma e papà. Esma ha parlato col Southeast European Times sui suoi punti di vista e sugli sforzi umanitari, le sue canzoni e la vita in generale.

SETimes: Quali sono le principali cause che appoggi e perché?

Esma Redzepova: Aiutare i bambini con esigenze particolari è la mia causa umanitaria più importante. Li vedo come il gruppo con la più alta priorità. Credo che tutti dovrebbero aiutarli, nell'ambito delle loro possibilità e capacità, naturalmente.

SETimes: Il presidente macedone Gjorge Ivanov recentemente ti ha premiata con l'Ordine di Merito della Macedonia (vedi QUI ndr). Questo riconoscimento cosa rappresenta per te?

Redzepova: Significa molto. Dopo tutto, ci si sente felici quando ti apprezzano in patria, quando è rispettato il proprio lavoro e contributo. Ho ricevuto moltissimipremi e riconoscimenti, ma quest'ultimo e quello che mi diede il presidente Tito sono i miei favoriti.

SETimes: Il mese scorso hai partecipato con le leader donne d'affari macedoni alla sessione della Commissione ONU sullo Status delle Donne. Qual è il clima per lo sviluppo degli attività delle donne in Macedonia?

Redzepova: Il clima degli affari in Macedonia ha iniziato lentamente a cambiare, ci sonopiù donne in posizione di comando. Anche il numero delle donne legislatore sta crescendo. Nelle ultime elezioni presidenziali [marzo] abbiamo avuto uno donna candidata [Miruse Hoxha]. Credo ce sia stato un evento ancora più importante perché era di etnia albanese. Così non avevo più senso lo stereotipo che le donne albanesi sono casalinghe il cui unico scopo è di crescere i figli. Sono molto orgogliosa di Hoxha, e spero che un giorno una donna prenderà le redini della Macedonia.

SETimes: Sul tuo sito si dice che speri che qualcosa cambierà nel paese. Quali cambiamenti vorresti vedere? Come sarebbe secondo te una Macedonia cambiata?

Redzepova: Vorrei che cambiasse il mondo, non solo la Macedonia. Un giorno, mi piacerebbe vedere il mondo funzionare in base ad eguaglianza e tolleranza, eliminare le frontiere, così da potersi muovere liberamente e vivere dove si vuole o dove si consideri buono un posto.

Penso che questi siano i diritti dell'umanità, ed è perciò che ho detto molte volte che gli animali sono avanti agli umani perché possono andare dove vogliono, e nessuno chiede loro un passaporto. Non dipendono dalla benevolenza di qualcuno. Persino il serpente più velenoso va dove gli pare.

SETimes: Sei membro del Consiglio della Città di Skopje. Il tuo lavoro civico come aiuta i Rom in Macedonia?

Redzepova: Sono membro di VMRO-DPMNE, il principale partito del paese, e come membro, sono consulente del Consiglio della Città di Skopje. Col mio impegno politico, volevo soprattutto [mostrare] che una donna rom può essere socialmente attiva - e che questo non un privilegio delle sole donne macedoni. Penso che parzialmente ho avuto successo, dato che vedo un numero crescente di ragazze che frequentano la scuola. Se fossi riuscita, col mio esempio, ad aiutare l'emancipazione delle donne rom almeno un poco, sarei molto felice.

SETimes: Pensi che i tuoi figli continueranno le tue attività e la tua eredità umanitaria, per aiutare più gente a fare una differenza tangibile?

Redzepova: Chiaro, mi piacerebbe che i miei figli raccogliessero la mia eredità. Penso che con l'educazione che gli ho dato, ho installato in loro l'amore per la gente. I miei figli sanno come dare, o come organizzare un concerto umanitario. Spero che continuino da dove mi fermerò.

SETimes: Pensi che la cultura possa servire come forza unificante per l'Europa del Sud Est?

Redzepova: La cultura è sempre stata, e sempre sarà, il ponte che collega i popoli di credo e nazionalità differenti, perché non tiene conto dei confini nazionali. Non importa chi tu sia,, ognuno canta e danza alla sua maniera. Non penso che le canzoni siano una forza unificante solo per la gente del'Europa del Sud Est, ma per il mondo.

SETimes: Sei stata influenzata da altre cantanti, come Billie Holliday o Bessie Smith?

Redzepova: Riguardo alla musica, non ho mai seguito un esempio specifico, ne sono stata influenzata da cantanti maschi o femmine. Il mio mentore e marito, Stevo Teodosievski, ha voluto trasformarmi in un capolavoro. Non ho mai seguito l'esempio di nessuno. Ho lavorato duro per diventare quella che sono ora, ma ha sempre insistito perché fossi "me stessa" e nessun'altra. Penso che, insieme, ce l'abbiamo fatta.

SETimes: Qualcuna delle tue canzoni parla del pregiudizio contro i Rom? Sei mai stata criticata per aver usato la parola "zingaro" in un titolo?

Redzepova: No, le mie canzoni sono sulla tradizione e cultura rom, non su come gli altri ci vedono. Riguardo alle critiche, rifiuto di riceverle. Non importa cosa dicono gli altri, l'ho superato da tempo. Quando iniziai ad andare a scuola, mi accorsi che per gli altri ero differente. Da quando i bambini mi soprannominarono "zingara", e non volevano sedersi accanto a me. Tornai a casa piangendo, ed una delle mie zie mi spiegò che siamo differenti perché veniamo da un paese chiamato India, dove splende sempre il sole, ed è per questo che abbiamo la pelle bruna.

SETimes: Nel documentario "Romani Soul", reincontri la storia del popolo rom sino alle antiche origini. Senti una stretta parentela con l'India e la sua cultura? Ha esercitato un'influenza diretta sulla tua musica e lavoro creativo?

Redzepova: Certamente mi sento vicina all'India e al suo popolo, specialmente con una provincia dell'India dove circa 28 milioni di persone parlano la mia lingua, e posso capirli perfettamente. Ha rafforzato la mia convinzione che i Rom siano originari dell'India.

SETimes: La musica è diventata troppo commerciale? La musica tradizionale può essere presentata ad un pubblico di massa senza perdere qualcosa di essenziale?

Redzepova: Se è creata sulla base della musica tradizionale, sicuramente si possono ottenere buoni effetti. Però, quello che sempre più si vende oggi è nudità sul palco, mentre la qualità e la buona voce si vendono di meno.

SETimes: Tu hai fatto migliaia di concerti in una carriera lunga decenni. Provi ancora la stessa energia ed entusiasmo quando sali sul palco? Cosa ti fa continuare?

Redzepova: Sì, ci vado ancora con la stessa passione. Provo ancora una positiva paura prima di un concerto, quando mi rendo conto che ci sono oltre 10.000 persone tra ilpubblico o, come a Sydney, 200.000 ad Hyde Park. Ciò che mi motiva è il mio amore per le canzoni e la musica.

Questo contenuto è stato commissionato per SETimes.com

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/05/2010 @ 09:56:07, in Italia, visitato 1943 volte)

Segnalazione di Alessandra Meloni

La Repubblica Dweb di Giacomo Papi

Alcuni bambini sono perseguitati (coi soldi pubblici) perché esistono
Amiamo i bambini. Glorifichiamo l'infanzia. È una delle poche cose per cui siamo orgogliosi del nostro tempo. Ma è un orgoglio che placa e ci acceca, facendoci distogliere gli occhi. Ciao, come stai? Bene! Quanti anni hai. Dieci. Ti piace la scuola? Sì, però mi piace di più la maestra, i compagni, scrivere e matematica. Da grande voglio fare la maestra. Sai leggere? Anche in corsivo. Ma quando sono andata a scuola non sapevo niente di italiano, adesso ho anche amici italiani, delle volte vado a casa loro a giocare. Della Romania non mi ricordo tanto. Sei contenta di essere in Italia? Sì, perché mi date la scuola. Tipiace la tv? Sì, però non ce l'ho. Se avevo una casa guardavo, però non ho. La baracca di questa bambina è stata rasa al suolo dalla polizia all'alba del 19 dicembre 2009, vigilia della Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia. Da allora ha dormito in dodici posti diversi, ma ogni volta è stata sgomberata. Oggi vive in una fabbrica abbandonata senza muri, senza soffitto, il pavimento pieno di erbacce e vetri rotti. Nel campo dove viveva, intorno alle ruspe, scorrazzano decine di ratti quasi domestici, ormai abituati all'uomo perché la Nettezza urbana, per non riconoscere gli abitanti, non è mai arrivata. Per un po' non ha potuto andare a scuola, poi - grazie alla famiglia, ai volontari della Comunità di Sant'Egidio (santegidio.rubattino@gmail.com) e alle maestre - è tornata. A Milano città i minori in campi abusivi sono circa 300. In quante scuole sei stata negli ultimi mesi? Due. Perché? Perché hanno sgomberato. Adesso dove dormi? In una tenda che ci ha regalato la maestra. Com'è? È grande? È verde. Un pochino piccola e un pochino grande. Hai dei giocattoli dentro? No. Mi spieghi com'è uno sgombero? Arriva la polizia nella notte o nella mattina presto, prendono le baracche e ci distruggono le cose, e poi non ci abbiamo dove dormire. Per questo di notte ho sempre paura. Mi hanno portato via anche la mia maglietta della Carica dei 101. Sono gentili i poliziotti? No, lo dicono male che noi andiamo via, urlano le parolacce e hanno i cani che abbaiano e mi fanno paura. Tu sai perché succede questo? Perché non vogliono lasciare questi romeni a vivere qua. Mi racconti una cosa bella? La vacanza in montagna con i bambini stranieri e italiani. Abbiamo giocato e fatto i compiti. Siamo andati a trovare gli anziani. Potevo fare la doccia tutti i giorni, avevo il mio letto e non mi portavano via le mie cose. Abbiamo anche cantato: "Alla scuola della pace puoi ballare e puoi cantare. Vuum! Puoi venire se vuoi". Hai avuto avuto freddo questo inverno? Molto, è male questa vita. Era il 1937, Nathaniel Simmons, uno degli ideologi del Ku Klux Klan, scriveva: "Niente è più pericoloso che fare male a un bambino. Perché quel male sarà rilasciato, moltiplicato, ogni giorno della sua vita. Il loro male di oggi è il nostro male futuro. Per stare tranquilli, l'unica è ucciderli". Oggi, a Milano, capitale morale d'Italia (ma altrove è lo stesso), ci sono bambini che vengono perseguitati perché esistono. Legalmente e con soldi pubblici, ed è ancora più grave. Dal 1 gennaio 2010 a Milano sono avvenuti 68 sgomberi, con punte di quattro al giorno. Alle associazioni che chiedevano di fermarsi almeno in inverno, il sindaco Letizia Moratti ha risposto: "La legalità non conosce stagioni". Qualche tempo dopo un suo consigliere è stato arrestato per corruzione. Il 13 marzo un altro bambino, Emil, è morto bruciato nell'incendio della sua baracca. Il giorno dopo avrebbe compiuto 13 anni. Per fortuna è arrivata la primavera.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/05/2010 @ 23:59:54, in media, visitato 2297 volte)

Il Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza e la Biblioteca Innocenti-Library Alfredo Carlo Moro, insieme all'Istituto Stensen e con la collaborazione di Fabula Film, hanno il piacere di invitarLa alla proiezione del film "Sotto il Celio Azzurro" di Edoardo Winspeare che si terrà venerdì 14 maggio alle ore 21 presso l'Auditorium Stensen (viale Don Minzoni 25, Firenze).

Il film, presentato fuori concorso all'ultima edizione del Festival del film di Roma, racconta quattro stagioni in una scuola per l'infanzia del quartiere Celio di Roma frequentata da 45 bambini di 32 paesi diversi. Winspeare, già autore di altre opere dedicate ai più piccoli, racconta un'esperienza di integrazione e intercultura per molti versi straordinaria, dando conto però della quotidianità della vita scolastica, seguendo con attenzione tanto le storie dei bambini quanto quelle dei genitori e degli educatori, non eliminando problemi e difficoltà, ma sottolineando le loro abilità pedagogiche, lo spirito comunitario e le convinzioni che guidano i loro passi. Sotto il Celio Azzurro è un film che entra nel vivo delle dispute sul mondo della scuola che stanno animando in questi mesi il dibattito pubblico e politico italiano.

Al termine della proiezione interverranno:
Enzo Catarsi, Professore Ordinario di Pedagogia Generale nella Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Firenze
Massimo Guidotti, responsabile Celio Azzurro
Paolo Carnera, direttore della fotografia di Sotto il Celio Azzurro

Fabrizio Colamartino
Consulente
Centro Nazionale di documentazione e analisi sull'infanzia e l'adolescenza
Istituto degli Innocenti
50122 Firenze
p.za SS. Annunziata, 12
tel. 340 7718927
tel. 055 20371

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/05/2010 @ 09:19:18, in Italia, visitato 1915 volte)

Corriere della sera Roma/cronaca

La Cgil in piazza. I nomadi: «Sembra di tornare ai tempi del nazismo, dove facevano lo stesso con gli ebrei»

ROMA - «No al fotosegnalamento dei rom! Sull'integrazione ci metto la faccia». È questo lo slogan dell'iniziativa targata Cgil di Roma e Lazio, andata in scena giovedì mattina in segno di protesta contro l'iniziativa del Comune di Roma, prevista nel Piano nomadi, di schedatura e fotosegnalamento di tutti i rom residenti nei campi della Capitale.

I rappresentanti del sindacato hanno montato un piccolo gazebo a piazza Santi Apostoli, «fotosegnalando» loro stessi e qualche passante incuriosito o sensibile alla questione. «Questo è un fatto incivile e razzista, la Federazione della Sinistra e i cittadini rom sono qui oggi per sostenere l'iniziativa della Cgil», ha dichiarato Fabio Nobile, portavoce Fds, nel sottolineare che «anche loro vanno perseguiti solo in caso di reati, come tutti i normali cittadini italiani. Rischiamo un effetto devastante su un piano culturale già abbastanza devastato di suo».

I ROM CHIEDONO INTEGRAZIONE - I fotosegnalamenti, come ha spiegato Mirsad, portavoce della comunità bosniaca del campo di via Candoni, vengono eseguiti più volte negli stessi accampamenti e ripetuti sugli stessi soggetti: «Ma noi siamo già tutti in regola, abbiamo lavoro e documenti- ha detto - Siamo terrorizzati da questo comportamento, non è assolutamente giusto: o tutti, o nessuno». Dietro al Piano nomadi, secondo Claudio Graziani, responsabile immigrazione di Arci Roma e Lazio, ci sarebbero «meccanismi di carattere elettorale», perché si potrebbe «benissimo agire in modo diverso, allentando la tensione con progetti di integrazione all'interno di un vero e serio piano». Per Umica, che rappresenta 170 rom del campo di via Cesare Lombroso, il «governo italiano si dovrebbe vergognare, lo fanno solo per mettersi in bella mostra, per dire che ci tengono in pugno e ci controllano», sembra di «tornare ai tempi del nazismo, dove facevano lo stesso con gli ebrei». I politici che governano Roma, conclude polemica Umica, «o non hanno una coscienza, o prima di andare a dormire si sciacquano la bocca con l'acqua santa». (Fonte Dire)

13 maggio 2010

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/05/2010 @ 09:30:59, in casa, visitato 2347 volte)

Segnalazione di Paolo Teruzzi

Sos fornace

La vicenda del campo regolare di via Sesia sta arrivando a una conclusione che con ogni probabilità si consumerà con una serie di sgomberi prima della fine dell’estate. Attualmente nell’area sono rimasti sette nuclei familiari e nei giorni scorsi i conflitti interni alla maggioranza tra la Lega Nord e il sindaco hanno fatto emergere con chiarezza il destino di queste persone.

Il 15 aprile scorso il Comune ha inviato una lettera a due famiglie con la quale le accusa di aver consumato indebitamente la corrente allacciandosi abusivamente alla centralina comunale – quella che serve a fornire energia elettrica all’impianto di illuminazione dell’area – chiede il rimborso di somme spropositate per il consumo effettuato e dichiara la violazione del regolamento del campo [che prevede come sanzione l'allontanamento]. Le famiglie in questione sono quella di Jovica Jovic, il famoso musicista che ha ricevuto un permesso di soggiorno straordinario da Maroni il marzo scorso e quella di suo figlio Petar.
Quanto contestato è totalmente pretestuoso perché fin dal loro ingresso al campo le persone in questione hanno fatto domanda per avere un contatore autonomo [senza ricevere alcun riscontro]. Il fatto che utilizzassero la corrente pagata dal Comune è dovuto a un errore dell’amministrazione, infatti, l’estensione del campo era stata ridimensionata rispetto al progetto originario perché i cantieri della TAV – che passa li vicino – avevano occupato abusivamente una parte del terreno destinato alla costruzione del campo. Questo ha comportato una riduzione del numero di moduli abitativi con la conseguenza che a Jovica e Petar sono stati assegnati due prefabbricati che all’inizio avrebbero dovuto ospitare le associazioni che avevano firmato la convenzione per la gestione del campo [Caritas e Opera Nomadi] e che avrebbero utilizzato, quindi, delle utenze intestate al comune. Ovviamente, l’amministrazione si è accorta dell’errore solo adesso che ha intenzione di sgomberare queste famiglie.

Recentemente Zucchetti ha ribadito che "la presenza dei rom a Rho è una presenza ostile", ma che ci sono "nuclei che vogliono uscire da certe modalità" e per questo ha firmato un accordo con la prefettura per dare la casa a 4 famiglie residenti in via Sesia. Noi pensiamo che anche l’attuale Sindaco sia una presenza ostile per Rho visto che pensa più agli interessi suoi e dei suoi amici – come ampiamente dimostrato dalle vicende del Rebora, del Piano Alfa e del PGT – invece che a quelli della città, ma ciò non toglie che debba garantire un’abitazione a tutte le famiglie di via Sesia e, soprattutto, alla famiglia di Johnny Milenkovic – un cittadino italiano di etnia rom sgomberato ingiustamente dalle case di via Magenta l’inverno scorso – evitando, però, di elargire l’ennesima prebenda ai suoi amici della Compagni delle Opere, ma garantendo la trasparenza e l’imparzialità nell’erogazione del contributo attraverso una regolare gara d’appalto.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/05/2010 @ 09:04:59, in media, visitato 2454 volte)

Segnalazione di Roberto Malini

Milano, 13 maggio 2010. «Bambini rom costretti a rubare» è un'inchiesta sulla vita dei bambini Rom prodotta da Bbc This World (2009) e realizzata da Liviu Tipurita, che sarà trasmessa su Current Tv domenica 16 maggio alle ore 23. Si tratta di un documentario-farsa, preparato a tavolino per rinfocolare pregiudizi atavici nei confronti del popolo Rom. Come faccio ad affermarlo? Semplice: la produzione mi contattò più volte, prima di girarlo. Il reporter romeno aveva maturato l'idea di realizzare un'inchiesta-choc dopo aver preso visione di un articolo apparso sul Corriere della Sera (articolo che ho già commentato) dove si vedono bambini Rom (fra i quali il famoso "Bobi") in posa davanti all'obiettivo di un fotografo, nell'atto di compiere - ora con la mano destra, ora divenendo improvvisamente mancini - borseggi nei pressi della Stazione Centrale di Milano, davanti ai passanti che osservano quelle "performance" senza manifestare il minimo turbamento. Dopo l'arresto, il piccolo "Bobi", secondo le autorità e il giornalista del Corriere, avrebbe chiesto di essere allontanato dai genitori-aguzzini e affidato a una brava famiglia italiana. Nella realtà, il piccolo è stato sottratto alla famiglia e affidato a comunità in attesa di essere inserito in nuclei familiari italiani per ben trenta volte (sic!), ma ogni volta è fuggito per tornare dai suoi, preferendo la povertà di una baracca - ma insieme ai suoi cari - agli agi promessi dalle assistenti sociali e dai tanti amici della "legalità". Ho spiegato con chiarezza alla produzione la mia perplessità sulle foto apparse sul quotidiano italiano, così come sui numerosi casi in cui persone di etnia Rom venivano accusate di crimini efferati, al fine di provocare intolleranza nel popolo italiano e rendere possibile la grande operazione di pulizia etnica che avrebbe successivamente ridotto i Rom in Italia da circa 180 mila agli attuali 40 mila. Ho spiegato all'entourage di Tipurita che i Rom solo in casi rari di devianza picchiano i loro bambini e che l'elemosina era il solo mezzo con cui le famiglie potevano procurarsi mezzi di sopravvivenza. Ho proposto loro di incontrare la famiglia di "Bobi", che si trovava in un insediamento a Pioltello, e di intervistare alcune giovani Rom costrette dalla povertà e dall'emarginazione a vivere mendicando. I responsabili di produzione, però, non accoglievano alcuna delle mie proposte. "Vogliamo qualcosa di diverso," mi chiedevano. "Non potrebbe consentirci di incontrare Rom che comprano e vendono bambini, genitori Rom che seviziano i figli per costringerli a mendicare, prostitute Rom minorenni o ladruncoli Rom?". Erano inutili i miei tentativi di spiegare loro che il popolo Rom presenta la stessa percentuale di ladri e di genitori indegni che hanno gli altri popoli, che nei campi avrebbero trovato indigenza, malattie, esclusione sociale, ma anche tanta solidarietà, una grande unione, uno spirito pacifico e un amore infinito per i bambini. A tale proposito, riportai loro un proverbio conosciuto dai Rom di tutto il mondo: "Tanti bambini, tanta gioia". Ho offerto ai collaboratori di Tipurita tutto il materiale relativo ai nostri studi sui Rom ("Grazie, non si dia pena di inviarcelo") e l'opportunità di conoscere personaggi che danno lustro al popolo più discriminato d'Europa: Santino Spinelli, Rebecca Covaciu, Dijana Pavlovic, Goffredo Bezzecchi e altri. "Se questa è la sua posizione," mi rispondevano, "non è di nostro interesse incontrarla. Noi abbiamo un'altra visione riguardo ai Rom". E chiudevano così la conversazione. La loro "visione" è diventata una delle più oscene calunnie mai diffuse dai media. La conosceremo nei dettagli domenica prossima.

Link correlato: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_maggio_13/current-bambini-rom-costretti-rubare-1703012864280.shtml
 

Per ulteriori informazioni:

Gruppo EveryOne
+39 393 4010237 :: 39 331 3585406
Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Dal blog di Luciano Muhlbauer

La Celere di De Corato, cioè i reparti antisommossa dotati di caschi, scudi e manganelli, che la Polizia Locale di Milano sta costituendo, sono impropri ed illegali. Pertanto, oggi mi sono rivolto al Prefetto con una nota scritta, chiedendo il suo urgente intervento affinché venga ristabilita la legalità e scongiurata la costituzione di reparti antisommossa del Comune.

Infatti, da qualche anno il vicesindaco De Corato sta incentivando la formazione di nuclei speciali nell'ambito della polizia municipale milanese, a partire da quelli "problemi del territorio" e trasporto pubblico, che tendono ad assumere compiti e funzioni che si sovrappongono a quelli delle forze dell'ordine, sebbene ciò sia fuori dalla legge nazionale e regionale e gli agenti coinvolti non dispongano di una formazione anche soltanto lontanamente paragonabile a quella delle forze di polizia.

Non c'era dunque da stupirsi che ad un certo punto saltasse fuori anche una specie di reparto antisommossa, vecchio sogno finora proibito del vicesindaco. Era successo sicuramente, come avevamo potuto documentare e denunciare proprio noi, il 9 febbraio scorso, quando lo sgombero dell'insediamento rom di Chiaravalle fu eseguito da un reparto della Polizia Locale equipaggiato con caschi antisommossa, manganelli e scudi con la scritta "Polizia Locale" e in assenza di funzionari di polizia o carabinieri.

Ebbene, oggi l'edizione milanese del quotidiano La Repubblica ha reso noto che all'interno della PL di Milano sono iniziati i corsi di formazione per la celere di De Corato. Prevedono anche esercitazioni pratiche in palestra con l'armamentario antisommossa, anche se il tutto, cioè teoria e pratica messi insieme, non dura più di 24 ore. Cioè, una sorta di lezione in pillole: 24 ore e anche tu puoi fare il celerino.

Complimenti vicesindaco! Dopo l'ennesimo abuso da parte di qualche agente dei reparti antisommossa (vedi il caso Gugliotta), sempre più persone si rendono conto che la formazione, tecnica e civica, andrebbe rafforzata e il nostro buon De Corato se ne esce con l'instant-celerino…

Ma non è soltanto questione di formazione, ma anche e soprattutto di legalità. Il nostro ordinamento e le nostre leggi, nazionali e regionali, prevedono che di ordine e sicurezza pubblica si occupi lo Stato –e dunque Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza- e non i Sindaci, o i Vicesindaci, che dovrebbero invece occuparsi di quello che gli compete e che troppo spesso dimenticano.

Auspichiamo che il Prefetto voglia intervenire in tempi brevi, perché con l'avvio dei corsi di formazione è iniziata la fase della formalizzazione dei reparti antisommossa e questo equivale all'istituzionalizzazione di una situazione illegittima e illegale.

Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 16:00:14
script eseguito in 150 ms

 

Immagine
 Il gruppo Dhoad Gipsy del Rajasthan... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7229 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source