Segnalazione di Roberto Malini
Milano, 13 maggio 2010. «Bambini rom costretti a rubare» è
un'inchiesta sulla vita dei bambini Rom prodotta da Bbc This
World (2009) e realizzata da Liviu Tipurita, che sarà
trasmessa su Current Tv domenica 16 maggio alle ore 23. Si
tratta di un documentario-farsa, preparato a tavolino per
rinfocolare pregiudizi atavici nei confronti del popolo Rom.
Come faccio ad affermarlo? Semplice: la produzione mi
contattò più volte, prima di girarlo. Il reporter romeno
aveva maturato l'idea di realizzare un'inchiesta-choc dopo
aver preso visione di un articolo apparso sul Corriere della
Sera (articolo che ho già commentato) dove si vedono bambini
Rom (fra i quali il famoso "Bobi") in posa davanti
all'obiettivo di un fotografo, nell'atto di compiere - ora
con la mano destra, ora divenendo improvvisamente mancini -
borseggi nei pressi della Stazione Centrale di Milano,
davanti ai passanti che osservano quelle "performance" senza
manifestare il minimo turbamento. Dopo l'arresto, il piccolo
"Bobi", secondo le autorità e il giornalista del Corriere,
avrebbe chiesto di essere allontanato dai genitori-aguzzini
e affidato a una brava famiglia italiana. Nella realtà, il
piccolo è stato sottratto alla famiglia e affidato a
comunità in attesa di essere inserito in nuclei familiari
italiani per ben trenta volte (sic!), ma ogni volta è
fuggito per tornare dai suoi, preferendo la povertà di una
baracca - ma insieme ai suoi cari - agli agi promessi dalle
assistenti sociali e dai tanti amici della "legalità". Ho
spiegato con chiarezza alla produzione la mia perplessità
sulle foto apparse sul quotidiano italiano, così come sui
numerosi casi in cui persone di etnia Rom venivano accusate
di crimini efferati, al fine di provocare intolleranza nel
popolo italiano e rendere possibile la grande operazione di
pulizia etnica che avrebbe successivamente ridotto i Rom in
Italia da circa 180 mila agli attuali 40 mila. Ho spiegato
all'entourage di Tipurita che i Rom solo in casi rari di
devianza picchiano i loro bambini e che l'elemosina era il
solo mezzo con cui le famiglie potevano procurarsi mezzi di
sopravvivenza. Ho proposto loro di incontrare la famiglia di
"Bobi", che si trovava in un insediamento a Pioltello, e di
intervistare alcune giovani Rom costrette dalla povertà e
dall'emarginazione a vivere mendicando. I responsabili di
produzione, però, non accoglievano alcuna delle mie
proposte. "Vogliamo qualcosa di diverso," mi chiedevano.
"Non potrebbe consentirci di incontrare Rom che comprano e
vendono bambini, genitori Rom che seviziano i figli per
costringerli a mendicare, prostitute Rom minorenni o
ladruncoli Rom?". Erano inutili i miei tentativi di spiegare
loro che il popolo Rom presenta la stessa percentuale di
ladri e di genitori indegni che hanno gli altri popoli, che
nei campi avrebbero trovato indigenza, malattie, esclusione
sociale, ma anche tanta solidarietà, una grande unione, uno
spirito pacifico e un amore infinito per i bambini. A tale
proposito, riportai loro un proverbio conosciuto dai Rom di
tutto il mondo: "Tanti bambini, tanta gioia". Ho offerto ai
collaboratori di Tipurita tutto il materiale relativo ai
nostri studi sui Rom ("Grazie, non si dia pena di
inviarcelo") e l'opportunità di conoscere personaggi che
danno lustro al popolo più discriminato d'Europa: Santino
Spinelli, Rebecca Covaciu, Dijana Pavlovic, Goffredo
Bezzecchi e altri. "Se questa è la sua posizione," mi
rispondevano, "non è di nostro interesse incontrarla. Noi
abbiamo un'altra visione riguardo ai Rom". E chiudevano così
la conversazione. La loro "visione" è diventata una delle
più oscene calunnie mai diffuse dai media. La conosceremo
nei dettagli domenica prossima.
Link correlato: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_maggio_13/current-bambini-rom-costretti-rubare-1703012864280.shtml
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