Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 20/06/2012 @ 09:38:30, in Europa, visitato 1559 volte)
Giovedì 21 giugno alle 18.30 inaugura, presso la
Fondazione Forma per la Fotografia la mostra Zingari di Josef Koudelka.
All'evento sarà presente l'autore.
Periodo
dal 22 giugno al 16 settembre 2012
Orario
tutti i giorni dalle 11 alle 21
Giovedì e Venerdì dalle 11 alle 23
lunedì chiuso
Costo biglietto
Intero: 7,50 euro
Ridotto: 6 euro
Scuole: 4 euro
Elenco delle riduzioni
Per informazioni
02.5811.8067
02.8907.5419
© Josef Koudelka, Moravia, 1966
Zingari è senza dubbio uno dei lavori fotografici più
celebri del Novecento.
La mostra presentata a Forma, in prima mondiale, rispecchia fedelmente la
sequenza e il menabò del volume Cikáni (zingari in ceco) che lo stesso Koudelka
aveva progettato nel 1970, prima di lasciare la Cecoslovacchia, e rimasto a
lungo inedito.
Quel volume, riproposto da Contrasto, testimonia la spettacolare teatralità
visiva che Josef Koudelka aveva concepito intorno al suo lavoro di ricognizione
fotografica delle comunità gitane dell'Est Europa.
In esposizione le 109 immagini del libro, sontuosamente stampate (sotto la
stretta sorveglianza dell'autore) appositamente per la presentazione di Forma.
Da un lato, le immagini raccontano la quotidianità delle comunità gitane negli
anni Sessanta in Boemia, Moravia, Slovacchia, Romania, Ungheria e in alcuni casi
in Francia e Spagna. Dall'altro, testimoniano lo sguardo penetrante e insolito
dell'autore, la sua capacità di fermare, in momenti unici per la perfetta
composizione formale e la pregnanza dell'azione, scene di vita familiare,
momenti di festa, di gioco e di ritualità collettiva.
Una dopo l'altra, le immagini compongono un vero affresco visivo di grande
potenza e con poetica malinconia registrano la fine di un'epoca, la fine di un
viaggio: quello del nomadismo zingaro in Europa.
Riferimento essenziale "di culto" per generazioni di fotografi, Zingari mantiene
nel tempo la sua forza e conferma la grandezza del suo autore, Josef Koudelka,
tra i più grandi fotografi viventi.
La mostra è presentata in collaborazione con Magnum Photos
Biografia
Josef Koudelka nasce in Moravia nel 1938. Inizia la sua carriera come ingegnere
aeronautico e diventa fotografo professionista verso la fine degli anni
Sessanta. Nel 1968 fotografa l'invasione sovietica di Praga, pubblicando le sue
fotografie con le iniziali P. P. (Prague Photographer, fotografo di Praga).
Per queste fotografie, nel 1969 riceve da anonimo il premio Robert Capa dell'Overseas
Press Club. Nel 1970 lascia la Cecoslovacchia per cercare asilo politico e, poco
dopo, entra a Magnum Photos.
Nel 1975, viene pubblicata la prima edizione di Gypsies, il primo di una lunga
serie di libri di questo fotografo, incluso Exiles (1988), Chaos (1999),
Koudelka (2006) e Invasione Praga 68 (2008).
Nel corso della sua carriera Koudelka ha vinto svariati premi come il Prix Nadar
(1978), il Grand Prix National de la Photographie (1989), il Grand Prix
Cartier-Bresson (1991), e l'Hasselblad Foundation International Award in
Photography (1992). Le sue fotografie sono state esposte al Museum of Modern Art
e all'International Center of Photography di New York, all'Hayward Gallery di
Londra, allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al Palais de Tokyo di Parigi, alla
Fondazione Forma di Milano e al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 1992 ha
ricevuto la nomina di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero
della Cultura francese. Oggi vive fra Parigi e Praga.
(foto da Il Giorno.it)
sabato 23 giugno 2012, alle 15,00, al CAM Garibaldi - Corso Garibaldi 27/A
angolo Via G. Strehler, 2 (già Via degli Angioli) a Milano - Ingresso libero e
gratuito
POESIE DAL CARCERE "NEL MARE
DELL’INDIFFERENZA", Edizione 2012, organizzata dall'Associazione La Conta, con
il contributo ed in collaborazione con il Consiglio di Zona 1 del Comune di
Milano.
In particolare parteciperanno all’incontro: alcuni DETENUTI del laboratorio di
poesia del carcere di Bollate che presenteranno le loro più belle e
significative poesie, ANNA MARIA CARPI e MADDALENA CAPALBI - poetesse che
coordinano detto laboratorio di poesia, che ci parleranno del loro lavoro in
carcere. Interverranno altresì: DIANA BATTAGGIA – direttrice della Casa Editrice
"La vita felice" e GERARDO MASTRULLO – Editore de "La vita felice" che ci
parleranno delle sinergie che si realizzano tra il carcere e la società civile.
Concluderà l’incontro GEORGE MOLDOVEANU - Violinista - che presenterà una
selezione dei più bei brani tradizionali per violino tratti dal repertorio dei
Paesi dell’Est Europa.
Durante la conferenza verranno esposti alcuni disegni,
francobolli ed opere d’arte in vetro realizzate dai detenuti nei laboratori
artigianali del Carcere di Bollate, a cura di Santo Tucci.
Vi saremo grati se vorrete dare diffusione elettronica all'iniziata di cui sopra
e/o diffondere la stessa tra le persone che ne possono esservi interessate. Vi
ringraziamo in anticipo.
Di Fabrizio (del 19/06/2012 @ 09:14:17, in casa, visitato 1831 volte)
Segnalazione di Mary Obrien
Un introduzione, magari non necessaria: di Dale Farm negli anni scorsi
ne ho
scritto molto e la storia la conoscete. Uno dei motivi del
brutale
sgombero di massa dell'autunno scorso fu che i Traveller avevano costruito in
quella che viene definita la fascia verde di
rispetto
Questo è l'ingresso di Dale Farm che accoglieva i visitatori l'estate
scorsa
Così si presenta oggi. Senza parole.
(foto thisistotalessex.co.uk)
Anzi no, la mente corre a qualcosa visto a
gennaio 2011, stavolta alle porte di casa. E
anche a questo.
Total Essex - A Dale Farm paura per i rifiuti tossici -
14 giugno 2012 Billericay Gazette
Volpi, ratti, escrementi umani e rifiuti scaricati illegalmente sono
ammassati presso la ex dimora di centinaia di Traveller.
Circa otto mesi fa, dopo che il consiglio di Basildon aveva liquidato Dale
Farm in un'operazione costata all'autorità 4,8 milioni di sterline, un attivista
traveller afferma che lo stesso consiglio potrebbe essere costretto a
riasfaltare quanto distrutto dagli esecutori dello sgombero l'ottobre scorso.
Sostiene che sono stati rinvenuti rifiuti tossici nel sito di Crays Hill -
incluso asbesto - che sarebbe stato depositato in maniera illegale "almeno dagli
anni '70 sino al 1994".
E' noto l'uso in precedenza all'insediamento di Dale Farm come
sfasciacarrozze, meno si sa su come venisse adoperato per gettare i rifiuti.
All'ex proprietario dell'area, Ray Bocking, è stata notificata nel 1994 dal
consiglio di Basildon una sanzione per l'uso dell'area come discarica.
Dopo le contestazioni di Bocking, in un rapporto del 1994, l'Ispettorato
della Pianificazione notava che l'angolo occidentale di Dale Farm era usato per
"stoccare ed eliminare rifiuti metallici..."
Si dice che i 100.000 metri cubi di rifiuti sono stati depositati dal
consiglio di Dale Farm.
In seguito l'area venne livellata e ricoperta dal consiglio nel 1995, in
quello che Bocking definisce un tentativo di "distruggere le prove".
Dopo aver scavato sino a due metri e mezzo di profondità, all'indomani dello
sgombero, si dice siano state rinvenute sostanze esposte, tra cui amianto.
Secondo l'attivista traveller Stuart Hardwicke Carruthers, l'Agenzia per
l'Ambiente dovrebbe individuare il terreno contaminato, perché i Traveller
rivolgano un'azione legale contro l'amministrazione.
Dice Carruthers: "[Durante lo sgombero] il consiglio è venuto sul nostro
terreno a nome degli zingari.
"Se agli zingari fosse stato detto di ricoprire [con l'asfalto] i rifiuti,
potrebbero citare in giudizio il consiglio, per l'uso da loro fatto del sito,
dopo aver chiesto esattamente l'opposto."
Carruthers ha scritto all'Agenzia per l'Ambiente richiedendo un piano di
chiusura del sito per "terreno contaminato da discarica non regolamentare
ristabilta dal consiglio distrettuale di Basildon."
Parlando alla Billericay Gazette, dice Carruthers: "Una volta che una
discarica è all'aperto, occorre il permesso dell'Agenzia dell'Ambiente per
coprirla."
L'agenzia ha confermato che sta analizzando i rapporti sulla contaminazione a
Dale Farm.
"Il problema di Tony Ball [leader del consiglio] è che una discarica svaluta
la proprietà peggio che avere un sito zingaro," dice Carruthers.
"Tutti hanno interesse nella causa, perché chiunque viva ad Oak Road ha visto
dimezzati i prezzi delle case, avendo una discarica comunale in fondo al
giardino, ma senza nessuna licenza edilizia."
La casa di
Len Gridley su Oak Road confina con Dale Farm. Il cinquantatreenne sta citando
in giudizio il consiglio per la svalutazione della sua proprietà.
Gridley, che ha installato trappole per topi attorno alla sua casa, per
fronteggiare un'esplosione di parassiti dopo lo sgombero, dice: "Nessuno metterà
in vendita la sua casa ad Oak Road, per la semplice ragione che perderebbe
i suoi soldi. Siamo condannati a restare qui."
"Il consiglio mi ha messo in questa prigione, questa è la ragione per cui
intendo combatterli in tribunale."
Attorno all'ex sito sono abbondanti immondizia abbandonata ed escrementi
umani, perche i Traveller sulla strada non hanno servizi igienici adeguati.
Escrementi
Durante lo sgombero sono andati distrutti anche bagni e fognature. Questo ha
portato un'evidente esplosione di ratti, topi e malattie tra la popolazione
traveller.
28 milioni di sterline, e gli sgomberati all'inizio dell'inverno sono
tornati alle loro piazzole distrutte, piazzandosi a i margini della strada
La foto è tratta da
http://alefarm.files.wordpress.com/2011/09/ariel-scrape-yard-df001.jpg
Mostra com'era il terreno di Dale Farm, prima che i Travellers lo acquistassero
e bonificassero: una discarica.
Di Fabrizio (del 18/06/2012 @ 09:22:44, in casa, visitato 1261 volte)
Da
Roma_Francais
Incolpato di discriminazione contro i Rom
Il sindaco di un comune del sud della Croazia è stato accusato dal
procuratore locale di "discriminazione razziale", dopo aver fatto pressioni su
una famiglia rom, forzandola a lasciare il villaggio
Il tribunale regionale di Zara dice in un comunicato di aver accusato un
"cittadino croato di Skabrnja, nato nel 1949", senza rivelarne il nome, di
"discriminazione razziale". Secondo la televisione nazionale HRT, si tratterebbe
di Luka Skare, sindaco di Skabrnja, piccola località non lontana da Zara.
"Davanti a diverse persone, che avevano chiesto minacciandola alla famiglia
rom di lasciare
Skabrnja, il sindaco ha invitato gli abitanti a prepararsi per un assalto dopo
che la polizia se ne fosse andata," precisa l'accusa.
Queste minacce "sono state accolte con ansia e paura tra i Rom, che per
questo hanno lasciato la città," dice la medesima fonte.
Proteste degli abitanti
L'incidente è successo all'inizio di maggio, quando una famiglia rom si era
stabilita su un terreno da lei acquistato a Skabrnja. I circa 2.000 abitanti
della località avevano protestato violentemente ed avevano cintato il terreno
con una rete metallica.
Malgrado la reazione della stampa e delle istituzioni locali incaricate della
protezione dei diritti umani, i 17 componenti della famiglia rom hanno lasciato
Skabrnja dopo qualche giorno di tensione.
Secondo il censimento del 2001, vivono circa 9.500 Rom in Croazia, su una
popolazione totale di 4,2 milioni di abitanti. Tuttavia, il governo stima che la
comunità conti tra le 30.000 e le 40.000 persone, mentre le associazioni rom
avanzano una cifra superiore alle 60.000.
Di Fabrizio (del 17/06/2012 @ 09:16:22, in scuola, visitato 1603 volte)
Segnalazione di Marco Brazzoduro
Popica onlus
"Chi sono gli zingari?" Con questa domanda, lapidaria e lessicalmente
scorretta, cominciavamo i laboratori con i ragazzi e le ragazze delle terze
medie della scuola San Benedetto, nel quartiere popolare e storicamente a forte
densità rom di Centocelle, periferia est di Roma. Le risposte, molto spesso
politicamente scorrette, introducevano il tema degli incontri, un rimosso della
storiografia ufficiale delle democrazie occidentali: il Porrajmos.
"Cos'è il Porrajmos?" Questa strana parola risuonava nelle classi di fronte gli
occhi interrogativi e curiosi dei ragazzi. Sui libri di storia, dove presenti,
solo pochissime parole per liquidare lo sterminio dei rom ad opera del
nazifascismo, mezzo milione di donne uomini e bambini torturati e uccisi nei
lager e nei rastrellamenti.
Più che una lezione di storia negata - l'Olocausto dei rom è stato definito da
qualcuno "il genocidio dimenticato" - gli incontri con i ragazzi e le ragazze
sono stati un momento di stimolo per chiunque, per loro e per noi.
Abbiamo scelto di svolgere gli incontri con un'impostazione frontale e dinamica,
per non annoiare con freddi numeri e dati e soprattutto per far esprimere
liberamente gli studenti, consentendogli sempre di dar sfogo anche alle proprie
critiche e obiezioni. In quanto il problema dell'esclusione sociale, della
discriminazione, del pregiudizio, della disinformazione, della persecuzione dei
rom è tutt'altro che risolto. La lavagna si riempiva di ciò che il termine
"zingaro" evocava nelle menti degli studenti e, ogni volta, per ogni classe, la
discriminazione, il pregiudizio e la disinformazione emergevano feroci. Ma da lì
a poco le certezze crollavano, di fronte ai video proiettati, alle immagini di
personaggi famosi (grande successo per Pirlo e Ibrahimovic) di origine romanì,
fino alle importanti testimonianze dirette di chi ha vissuto e vive nelle
baraccopoli di Roma, subendo sgomberi e blitz polizieschi. Uomini e donne che
potevano parlare delle loro esistenze da una cattedra di una scuola avvolti
dalla rispettosa quanto interessata attenzione dei ragazzi e delle ragazze. Una
presenza non scontata ai nostri laboratori, quella di uomini e donne costretti
ogni giorno a sbattersi per la città con lavori faticosi e in nero. Rinunciare a
ore di lavoro per essere in classe a raccontarsi vuol dire perdere quel po' di
denaro con la vendita al chilo del ferro raccolto che si può mettere insieme.
Per i mesi di aprile e maggio 2012 Popica Onlus e scuola San Benedetto hanno
collaborato intensamente e proficuamente, con due incontri per classe di un'ora
e mezza ciascuno, in orario di lezione.
Gli alunni hanno dimostrato interesse per l'argomento, ma la partecipazione si è
spesso estesa ai professori, a loro volta in buona parte esclusi
dall'informazione e dalle nozioni sui libri di storia di fronte a questo tema.
Il tutto è culminato in un interessante incontro con il Comitato genitori della
scuola, il 18 maggio.
Un'esperienza positiva ed importante che abbiamo voluto sviluppare a titolo
assolutamente gratuito, fuori dai mille progetti destinati ai rom o alla loro
inclusione, in quanto fermamente consci del nostro ruolo di attivismo e convinti
dell'importanza di iniziare la battaglia contro le discriminazioni proprio nella
culla della cultura, nella scuola, e proprio in quelle scuole, come la San
Benedetto, che, più di altre, sono attente alla formazione umana dei loro alunni
e delle loro alunne.
Christian Picucci e Gianluca Staderini
LO SCHEMA DEGLI INCONTRI IN CLASSE |
Temi |
Lezione-
durata |
Tipologia |
- Conosci gli zingari?
- Zingari o Rom
- I tuoi pregiudizi sui Rom
- I pregiudizi del mondo sui
Rom
|
Prima
parte:
60 minuti |
- Frontale / Dinamica /
Introduttiva
- Stimolare gli studenti ad
esprimere liberamente la propria
opinione.
- Spazio per domande degli
studenti.
|
- Porrajmos
|
Seconda
parte:
30 minuti |
|
- L'ideologia fascista e le
sue implicazioni razziali, prima
del 1938 e dopo.
- L'ideologia nazista e le sue
implicazioni razziali
- Le fasi di attuazione della
persecuzione antigitani ( cenni
generali e focus sul caso
italiano)
- La soluzione finale
(con riferimenti contestuali
alle fonti scritte di natura
teorica)
|
Terza
parte:
30 minuti |
- Frontale/ teorica con
indicazioni per gli
approfondimenti individuali da
sviluppare successivamente.
|
- I Rom, i campi e gli
sgomberi
|
Quarta
parte:
15 minuti |
|
- Rom oggi a Roma
- La persecuzione oggi
|
Quinta
parte:
45 minuti |
- Testimonianza diretta /
conclusioni
|
Di Fabrizio (del 16/06/2012 @ 09:57:54, in Italia, visitato 1649 volte)
23-24 Giugno 2012- Polo Porta Nuova Pisa
Due giorni di confronto e incontro tra esclusione e diritti di negati.
Sabato 23 Giugno 2012
ore 11:00 in Piazza XX Settembre, sotto il Comune di Pisa presentazione del
libro !Rebeldia Edizioni
"L'uomo del non luogo è criminale in potenza". (I.Kant) .
L'immagine di rom e sinti attraverso un'analisi della stampa locale pisana.
Sarà presente l'autrice Alice Cirucci (Ass.Africa Insieme)
ore 17:00 presso il Polo Porta Nuova
"Sgomberi Rom: Pisa sempre più vicina a Roma. Analisi e comparazione nella
gestione della permanenza rom e sin in Italia."
Partecipano:
- Antonio Ardolino, progetto ControCampo (Roma)
- Massimo Colombo, Fondazione Michelucci (Firenze)
- Fernando Chironda, Amnesty International
dalle ore 16:00 Laboratorio per bambini a cura di ARCIragazzi
ore 20:30 cena e musica tipica "il sapore non si sgombera".
A seguire assemblea con le comunità rom presenti a Pisa.
Domenica 24 giugno 2012
Polo Porta Nuova
ore 11 workshop "Prospettive e soluzioni d'accoglienza: no agli sgomberi" a cura
di Africa Insieme. Partecipano le associazioni toscane impegnate sul campo.
Promuovono: Ass. Africa Insieme, Laboratorio delle disobbedienze-Rebeldia,
Arciragazzi.
Di Fabrizio (del 15/06/2012 @ 09:17:07, in Regole, visitato 1382 volte)
Della sentenza, penso che ne abbiate già letto tutti. Visto che stavolta non
è mancato il clamore mediatico, me ne son stato zitto: non c'erano le solite
storie sconosciute da far conoscere. Ma aspettavo.... sicuro che i miei amici
non mi avrebbero deluso e non sarebbero stati zitti.
Puntuale come una bolletta, difatti è arrivato il
Giornale:
E' vietato dire: "Zingaropoli" Condannati il Pdl e la Lega, ma a
Milano è allarme rom
In campagna elettorale il centrodestra aveva predetto il futuro: "Con
Pisapia Milano diventerà una zingaropoli". Fiocca la condanna, ma i rom sono
triplicati davvero
di Sergio Rame - 13 giugno 2012, 16:04
Guai a usare il termine "zingaropoli"...
Subito doppiato dall'amichetto
Libero. E io da bravo psichiatra dilettante sono
andato a cercare cosa recitava quel manifesto;
é questo, giusto? E' vietato (o meglio è condannato), e questo fa
parte, volente o nolente, della polemica politica, anche se su qualcosa riguardo
ad un anno fa. Però rileggo l'articolo di Sergio Rame (e redazione acclusa) e mi
sembra che "politicamente" manchi una riflessione essenziale:
- La più grande moschea d'Europa, ammesso che
sia un crimine, qualcuno l'ha mai vista?
- + campi nomadi, ma davvero quest'anno sono
aumentati? Ad essere generoso, soltanto ascoltando le lamentele
dei "soliti noti", mi sembra che c'erano prima e ci sono adesso.
Se proprio proprio vogliamo cercare una differenza: adesso in
qualche modo stanno cercando una qualche forma di stanzialità,
ai tempi di De Corato sceriffo erano sempre gli stessi campi
nomadi che facevano il girotondo in città.
Forse al Giornale si sono confusi col grattacielo di
Sucate, quello in via Puppa...
o col nuovo centro residenziale sorto
in un'area verde:
E per finire: un ricordo da Zingaropoli
Era maggio 2011, battute finali della campagna elettorale, festa VIA PADOVA
E' MEGLIO DI MILANO.
Dopo essere stati accusati da Bossi di essersi defilati per le elezioni,
erano scesi in campo in piazza Costantino alcuni volantinatori di CL, con i loro
foglietti su Zingaropoli e l'insicurezza in città.
Assieme a Legambiente si era organizzato un breve percorso sul naviglio
Martesana per una decina di bambini del campo di via Idro.
Fu così che quei volantinatori finirono circondati dal nostro arrivo, con una
morsa a tenaglia: bambini e Legambiente che sbarcavano dalle canoe, le truppe
meccanizzate (cioè le loro mamme munite di pericolosi passeggini) che arrivavano
contemporaneamente sull'altra sponda.
Gli altri partecipanti gagé della festa applaudirono il nostro arrivo. I volantinatori si
guardarono intorno, decisero che non c'era più religione e tornarono in
parrocchia.
il generale Giap mentre studia la situazione dalla sponda del Mekong
Segnalazione di Elisabetta Michelini. Ricordo di
Erasmo Formica
La Provincia Pavese
via bramante PAVIA. Un sinto fuori dal comune, un camminante, ex giostraio, pastore
evangelico e figura di riferimento dei nomadi di via Bramante. È morto a 58 anni
Erasmo Formica, nato il giorno della Festa della Repubblica. Sul suo profilo Facebook, che usava per diffondere iniziative e vincere la diffidenza tra sinti
e stanziali, aveva messo come lingue parlate "Milanese, dialetto pavese and sinti-manouche". Presidente dell'associazione Rom e sinti pavesi, che aveva
cominciato un percorso di stretta collaborazione con le istituzioni, aprendo i
campi alla città per far conoscere queste realtà spesso ignorate, Erasmo -
giostraio e ferrovecchio - si era reinventato e aveva fondato una cooperativa
per il recupero dei toner usati. «È stato il primo e unico sinto di Pavia a
venire in università, a collaborare nelle ricerche, incontrando studenti. Si è
messo in gioco in tanti modi fino all'ultimo», lo ricorda il sociologo Andrea Membretti.
Di Fabrizio (del 14/06/2012 @ 09:32:53, in Italia, visitato 2323 volte)
GIOVEDI' 21 LUGLIO ore 21.00 con ingresso libero e gratuito:
L'associazione La Conta vi invita alla presentazione del libro
"Vicini Distanti (cronache da via Idro)" di Fabrizio
Casavola
Bravissimi musicisti... sensuali ballerine... fieri
residuati di un lontano passato? Oppure: ladri, sporchi, pigri, criminali?
Storie, testimonianze, documenti su chi vive da cinquant'anni in un quartiere
milanese, e di una lunga ricerca verso l'interazione comune.
presso CGIL - Salone Di Vittorio, in Piazza Segesta 4 con ingresso
da Via Albertinelli 14 (discesa passo carraio) a Milano.
Segnalazione di Nazzareno Guarnieri
Una delegazione dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) della
Presidenza del Consiglio dei Ministri si è recata oggi nella prefettura di
Pescara per una serie di incontri istituzionali e con rappresentanti della
comunità Rom.
Obiettivo degli incontri è garantire la piena attuazione della strategia
italiana di inclusione dei Rom sul territorio, mission alla quale sta dando un
grande contributo anche il comune di Pescara. L'attuazione della strategia
inclusiva è legata agli impegni internazionali assunti dal governo italiano in
quest'ambito riguardo all'attuazione della comunicazione della Commissione
europea n.173/2011.
Dopo gli incontri con il questore Passamonti e con il comandante provinciale dei
Carabinieri Galanzi, coordinati dal prefetto Vincenzo D'Antuono, i delegati Unar
hanno avuto un colloquio con esponenti della comunità Rom, che ha condannato con
fermezza l'omicidio del tifoso laziale ucciso la sera del 1° maggio a Pescara
presumibilmente da un gruppo di Rom.
La comunità pescarese, hanno assicurato i suoi rappresentanti, è pienamente
disponibile a partecipare ad un percorso di inclusione socio-lavorativa, le cui
tappe, con le relative iniziative, saranno individuate nell'ambito di un
tavolo
di lavoro permanente.
La prefettura avrà un ruolo di primo piano nell'organismo, che sarà avviato
entro giugno a cura dell'Unar nella sua doppia veste di ente per la prevenzione
e il contrasto delle discriminazioni e di struttura di coordinamento della
strategia europea e italiana di inclusione dei Rom.
In quest'ottica, ci sarà molta attenzione per la funzione dei mezzi di
informazione - La Federazione nazionale della stampa italiana già collabora con
Unar - che possono dare un grande contributo nel promuovere un cambiamento
culturale in vista del superamento di pregiudizi e stereotipi diffusi.
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