Da
Roma_Francais
Incolpato di discriminazione contro i Rom
Il sindaco di un comune del sud della Croazia è stato accusato dal
procuratore locale di "discriminazione razziale", dopo aver fatto pressioni su
una famiglia rom, forzandola a lasciare il villaggio
Il tribunale regionale di Zara dice in un comunicato di aver accusato un
"cittadino croato di Skabrnja, nato nel 1949", senza rivelarne il nome, di
"discriminazione razziale". Secondo la televisione nazionale HRT, si tratterebbe
di Luka Skare, sindaco di Skabrnja, piccola località non lontana da Zara.
"Davanti a diverse persone, che avevano chiesto minacciandola alla famiglia
rom di lasciare
Skabrnja, il sindaco ha invitato gli abitanti a prepararsi per un assalto dopo
che la polizia se ne fosse andata," precisa l'accusa.
Queste minacce "sono state accolte con ansia e paura tra i Rom, che per
questo hanno lasciato la città," dice la medesima fonte.
Proteste degli abitanti
L'incidente è successo all'inizio di maggio, quando una famiglia rom si era
stabilita su un terreno da lei acquistato a Skabrnja. I circa 2.000 abitanti
della località avevano protestato violentemente ed avevano cintato il terreno
con una rete metallica.
Malgrado la reazione della stampa e delle istituzioni locali incaricate della
protezione dei diritti umani, i 17 componenti della famiglia rom hanno lasciato
Skabrnja dopo qualche giorno di tensione.
Secondo il censimento del 2001, vivono circa 9.500 Rom in Croazia, su una
popolazione totale di 4,2 milioni di abitanti. Tuttavia, il governo stima che la
comunità conti tra le 30.000 e le 40.000 persone, mentre le associazioni rom
avanzano una cifra superiore alle 60.000.