Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Non un altro blog - giornale o chissacosa ma: 1. raccogliere notizie direttamente dalle fonti; 2. far conoscere come la pensano i diretti interessati.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 28/12/2013 @ 09:04:55, in Italia, visitato 1914 volte)

Botta - Risposta e ritorno a Mahalla

Da Città Ideale

Siamo nelle festività, il periodo meno adatto per discutere di un tema sociale come quello della Comunità sinti a Buccinasco. Perché sono anni che Buccinasco ha investito sulla integrazione della Comunità . Si sono impegnati amministratori e società civile; l'associazione Apertamente ha quale attenzione principale, se non unica, la Comunità sinti.

Succede proprio in questi giorni che la Comunità sinti (forse non tutti di Buccinasco ma anche di persone che hanno residenza nel nostro campo sinti) sono oggetto di cronache preoccupate per vicende truffaldine ben organizzate (VEDI il CorrieredellaSera). Secondo Repubblica tutti i sei componenti arrestati vivono nel campo sinti di Buccinasco; tutti, dicono i giornali con precedenti penali.

Tutti arrestati; con reati diversi. L'attività agli inquirenti appare organizzata e condotta da persone "esperte", per cui si teme una organizzazione più ramificata, con anziani soli truffati e danneggiati o a rischio di esserlo. Da qui l'invito a prestare attenzione, a non fidarsi di sconosciuti (e sconosciute) incontrati per la strada che offrono aiuti diversi per introdursi in casa.

Questa la vicenda che parla di 22 truffati ed un "bottino" di 300mila euro. Qui a Buccinasco qualche precisazione diventa inevitabile. Il Corriere riporta nomi e funzioni svolte fra cui una signora che non ha residenza al campo sinti e che nel suo appartamento di Buccinasco curava la raccolta della refurtiva e il suo smistamento, oltre a trattare cocaina in quantità non marginale, con le dosi pagava anche i sinti. Sembrerebbe punto di riferimento di tutto il sistema (quello scoperto).

La signora in questione, vedova di un confinato a Buccinasco dagli anni settanta. Lui (dai famigliari con precedenti penali ripetuti), considerato componente della malavita organizzata nel Sud Ovest Milano. Insomma, il quadro che sembra delinearsi è quello che vede i sinti come "manovalanza esperta" che opera a supporto di pezzi di malavita ben più organica.

Scenario che non può e non deve lasciare indifferenti a Buccinasco. Le forze dell'ordine certo; ma è situazione sulla quale ci si deve interrogare nella nostra Comunità: chi stiamo aiutando con elargizioni a vario titolo? Tutte le persone coinvolte, scrivono i giornali, risultano disoccupate e senza alcun reddito. Vivono forse di sostegni erogati con i danari della nostra Comunità?

Il processo di integrazione vive di un modello codificato e testato? (posto che ci sia, a Buccinasco). E' evidente che si stanno denunciando buchi preoccupanti. Che l'impegno delle amministrazioni succedutesi sembra essersi limitato a una sorta di carità compassionevole, per il resto affidata all'impegno volontaristico di qualche Cittadino: certo meritevole di apprezzamento. Il tutto però drammaticamente insufficiente, visto quanto appare da questa vicenda.

Sarebbe facile ora l'accusa alla amministrazione per la vicenda sugli abusi all'Enel Sole e il suo rincorrere comportamenti non leciti e cercare di tamponarli, sminuirli, quasi di nasconderli. Si dimostra come non mai insufficiente la motivazione di non parlarne per non rinfocolare un rifiuto dal sapore razzista. Tenere nascoste le magagne è sbagliato: occorre che si guardino con la necessaria responsabilità, chiarezza e serietà. Amministrare comporta dar conto delle decisioni e della loro utilità: la compassionevole carità è cosa altra e diversa.

Il problema è reale e merita la massima attenzione della Comunità, a cominciare dai nostri amministratori. Convinti che la soluzione non può essere l'allontanamento ma anche che qualsiasi insediamento stabile (come è aspirazione programmatica del mandato Maiorano), è fuori discussione: sarebbe un ghetto. Centro di degrado sociale e malavita, che così si radicherebbe ancora di più.

Crediamo opportuno e indifferibile un approfondimento serio sul tema sinti. Erogare a pioggia contributi diversi senza che questi siano legati a un percorso preciso e deciso di normalizzazione e integrazione civica, è uno spreco. Soprattutto dannoso per i destinatari; contributi così erogati consolidano comportamenti devianti, estranei alla società civile.


In risposta all'ennesimo articolo di Saccavini su "CITTA' IDEALE":
Buccinasco: i sinti, l'assistenza e un progetto di integrazione

 

Apertamente è una Associazione di volontariato, formata da Sinti e non, da dieci anni opera per la realizzazione di un Progetto di "Inclusione Sociale" della locale Comunità sinta residente a Buccinasco dall'inizio degli anni '80. Intenzione dichiarata di tale Progetto è innanzitutto contribuire al raggiungimento del soddisfacimento di bisogni primari come: Salute, istruzione, casa, lavoro.

Nel rispetto delle comuni leggi nazionali ed internazionali ricordando che in caso di inosservanza delle leggi penali e civili la responsabilità è sempre individuale: a Buccinasco, al Q.re Terradeo, come ovunque.

Per il raggiungimento di questo obiettivi Apertamente si è dovuta negli anni confrontare con due Amministrazioni locali (Carbonera, Cereda), con il nominato Commissario Straordinario (Iacontini) e attualmente con l'Amministrazione Maiorano. Con le Amministrazioni Provinciali: Colli, Penati ed ora Podestà, e ben 4 Direttori del Parco Agricolo Sud Mi (Ceriani, Ghiringhelli, Cioffi e ora a interim De Cataldo)
Ogni volta che uno di questi interlocutori cambia, si ricomincia da capo per quanto riguarda i contatti per la presentazione, discussione realizzazione dei nostri Progetti.

Dall'inizio della nostra esperienza di Associazione abbiamo cercato e trovato collaborazione con quanto si muoveva nel sociale sul territorio del comune e comuni limitrofi (Associazioni, Caritas Decanale, le Parrocchie, le Cooperative Sociali). Abbiamo da circa cinque anni per operare con maggior efficacia come Apertamente, preso contatto con altre associazioni aventi finalità simili alla nostra (Caritas, Naga, Comunità di S.Egidio, Padri Somaschi, Casa della Carità, Opera Nomadi, Amnesty International, Avvocati per niente, ecc.) raggruppate nel Tavolo Rom e Sinti di Milano. Inoltre collaboriamo con dipartimenti dell'Università Bicocca e di Pavia con le quali abbiamo partecipato all'organizzazione di eventi sui temi riguardanti queste minoranze etniche.

Recentemente abbiamo promosso a Buccinasco un pubblico evento sul tema "Crisi economica, lavoro che manca.. alcune proposte".
Pensiamo di fare cosa utile, portare a vostra conoscenza la riflessione riportata qui sotto (il ritorno a Mahalla, ndr.), che interamente condividiamo. Essa ben descrive il contesto nel quale quotidianamente ci troviamo ad operare.

Per Associazione Apertamente di Buccinasco
Ernesto Rossi, Augusto Luisi
Buccinasco 27.12.2013

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 29/12/2013 @ 09:04:03, in lavoro, visitato 1956 volte)

Romedia Foundation - 27 dicembre 2013

Pinze dentali, foto © The Pitt Rivers Museum, Oxford. Per scoprire il significato dell'immagine, continua a leggere...

    Dato che l'immigrazione dei Rom nell'Europa Occidentale continua a causare panico nei media, Damian Le Bas considera la storia dei traffici romanì e l'incredibile varietà di lavori che l'Europa e l'Asia hanno af fidato ai propri "zingari".

Sono scrittore e regista: scrivo e faccio film per vivere, la scrittura e i film sono ciò che mi danno da mangiare. Cosa che potrebbe non essere particolarmente sorprendente per qualcuno, per me lo è ancora.

Da giovane ho provato ad immaginarmi come scrittore, ma era davvero difficile da credere. Era una vaga aspirazione, non un'ambizione tangibile. E l'ambizione più sensata che potessi avere non era comunque "un'ambizione": era fare quello che facevano tutti gli altri, lavorare per mettere del cibo sulla tavola.

Da bambino, "quello che facevano gli altri" significava o la vendita di fiori, o il lavoro nelle costruzioni o sui tetti. Queste erano le scelte ragionevoli, ed anche quelli nella mia famiglia che avevano aspirazioni dovevano seguire strade sensate. Mio madre e mio padre erano artisti, ma l'arte non pagava le bollette. Tuttora continuano a vendere fiori per arrivare alla fine del mese. Così pensavo che una volta cresciuto avrei venduto fiori o fatto il carpentiere. C'erano altre opzioni che sembravano un poco più esotiche, ma comunque ragionevoli: vendita di cavalli, riparare motori o compravendita di rottami; ma l'idea di vendere parole scritte da me o di film girati da me, mi suonava realistica come quella di aprire un negozio di fiori nello spazio infinito.

Nella cultura romanì è forte l'idea che si debba fare "il proprio lavoro", "lavoro da zingari" o "romani buki" o comunque si voglia chiamarlo. Perché non dovrebbe essere così? Possiamo pensare a quanto sia comune in qualsiasi cultura stabilire un "affare di famiglia", un mestiere per cui tu e la tua Vitsa siete conosciuti e rispettati. Ma creare un negozio proprio in un lavoro che valorizza i tuoi punti di forza, non è lo stesso dell'avere un ruolo nel mondo del lavoro sulla base di ciò che gli altri si aspettano da te, o perché tu non credi di poter fare qualcosa di differente.

Fuori dalla cultura romanì, l'idea dei "lavori da zingari" probabilmente è ancora più forte. Allora, quali lavori bisogna fare? Presumo, che possano essere classificati in diverse maniere. Ci sono lavori che sono lavori, e sono utili alla società; lavori che sono lavori, e non sono utili alla società, e lavori che non sono lavori - ma attività criminali. Così, per esempio, nel primo gruppo abbiamo i lavori agricoli (nelle fattorie), nel secondo gruppo la chiromanzia e nel terzo il furto. C'è un ipotetico prisma paradigmatico tripartito generato esternamente nel vedere il lavoro romanì. O, in inglese, un outsider's way of looking al lavoro romanì.

Perché simili punti di vista continuino a prevalere, quando chiaramente hanno un effetto negativo sull'autopercezione dei Romanì stessi e del loro potenziale (come succederebbe a chiunque), e chiaramente non riuscendo a descrivere la varietà di lavori che svolgiamo e, anche, che abbiamo sempre svolto? Sì, avete letto bene: che abbiamo sempre svolto.

Nel Pitt Rivers Museum della Oxford University, mia madre incrociò il paio di forbici dentali mostrate nell'immagine iniziale. Il cartellino che è attaccato recita:

    "Forbici dentali realizzate da ZINGARI locali. In ferro, con un lungo e sottile manico curvo: le due piccole pinze terminano con due denti su ogni lato.
    Popolo: Zingari albanesi. Località: Scutari, Albania.
    Raccolto dalla signora ME Durham, 1911. Acquisizione: tramite lei stessa, 1933"

Informazioni importanti, ma non così tanto come successivamente ha spiegato il professor Thomas Acton. Il popolo romanì ("Zingari albanesi") che realizzò quelle forbici non solo aveva fabbri di talento per realizzare strumenti medici, ma facevano anche gli odontoiatri. Questo, almeno 80 anni fa, e questi "zingari" erano dentisti.

Questo è solo un esempio della varietà che menzionavo sopra, ma almeno è un esempio didattico. Non riesco a spiegare completamente perché questa scoperta mi fece sorridere così tanto, ma in parte proverò a spiegarlo. Ho sorriso - come quando lessi per la prima volta di Helios Gomez, artista e pensatore politico che era anche gitano - perché mi fece capire che, provenendo da una famiglia romanì e con una buona contezza del mio patrimonio culturale, c'era ancora moltissimo che non conoscevo, che la maggior parte di noi non conosce, di tutta la varietà di cose che il nostro popolo ha fatto per sopravvivere. I libri di storia hanno la cura di sottolineare una delle ragioni per cui i Rom nel mondo islamico facevano mestieri come il dentista: in quanto gli altri li consideravano mestieri impuri, informazione per me del tutto secondaria. La cosa principale è che l'intraprendenza e le capacità di questi Rom li ha portati su questa strada, e questa storie di flessibilità, e di abilità, non sono abbastanza valutate nel discorso attuale sull'immigrazione romanì.

L'artista gitano e pensatore politico di sinistra, Helios Gomez

C'è un altro avvertimento da tutta questa discussione, che prospera sulla presunzione di pigrizia e irresponsabilità dei Romanì. Nella maniera più semplice: in un gran numero di angoli di solito nascosti dagli occhi selettivi della storia ufficiale, l'Europa si è arricchita col secolare lavoro dei Romanì, il problema è che non sono mai stati riconosciuti, retribuiti o rispettati come esseri umani. Grandi aziende di successo (voi sapete quali) sono nate in questo modo e continuano a prosperare su queste radici, ed il minimo che possiamo chiedere è che questo sia reso palese e rispettato come parte della storia del nostro continente.

"In ogni fatica c'è profitto, ma la mera parola porta solo alla povertà" ci dice il libro biblico dei Proverbi. E' una bella citazione con un semplicità audace, in cui potreste ritrovarvi pure voi. Io l'ho fatto. Poi ho pensato alla realtà, ad una in particolare: la schiavitù. E' improbabile che l'autore (o il compilatore) del libro dei Proverbi fosse uno schiavo: gli schiavi istruiti erano pochi e si trovavano soprattutto in Medio Oriente. Comunque, è nella fatica della schiavitù risiede il profitto, solo che al profitto non capita di andare verso chi fatica duramente.

By Damian Le Bas

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 30/12/2013 @ 09:01:20, in blog, visitato 1663 volte)

(post sconsigliato a vegani & similia)

Dunque, un giornale che non lo è (il link lo metto solo se mi pagano - cash), ha uno scoop da Udine, nota città finlandese: dei Rom si sarebbero rapiti una renna e l'avrebbero mangiata, con corna e zoccoli. Dove? All'Auchan locale. Peccato che Udine, oltre a essere cronicamente sprovvista di renne, manca anche di Auchan.

L'unica cosa certa (anche in MAHALLA abbiamo i nostri scoop) è che a Udine ci sono dei Rom, sono amici mia e hanno parenti a Milano. La renna gli ha stuzzicato l'appetito, mi chiedono se nei dintorni non gli recuperiamo qualche animale della fauna locale: canguri, elefanti, babbi natale, un paio di liocorni, si accontentano di tutto.

Vi assicuro: è tutto vero! Credo che ogni tanto bisognerebbe disintossicarsi da internet, magari con un rave a base di LSD e slivo

(saluti dalla renna)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 31/12/2013 @ 09:09:00, in Italia, visitato 1920 volte)

Al Prefetto di Palermo
Al Sindaco di Palermo
Alla Giunta e al Consiglio Comunale di Palermo
Al Presidente della II Circoscrizione di Palermo
All'UNAR.

Apprendiamo dalla comunità Rom dell'imminente sgombero coatto dell'asilo nido di via XXVII Maggio, nel quartiere Sperone, nel quale risiedono da circa quattro anni 10 famiglie Rom, composta da 25 adulti e 15 minori.

In una situazione generale della città che presenta, da troppo tempo, una carenza di appartamenti, non comprendiamo quali siano i motivi d'urgenza dello sgombero, perché non sussistono problemi di “ordine pubblico” o di “insostenibile stato di degrado”, soprattutto nel periodo più freddo dell'anno, mettendo per strada interi nuclei familiari. Sono stati tagliati tutti gli allacci alla rete idrica, così come è stato danneggiato il generatore di corrente di loro proprietà, quindi costringendoli al buio, al freddo e senza acqua.

Non comprendiamo, inoltre, le pressioni fatte dai residenti del quartiere o da singoli consiglieri di circoscrizione, dato che non esiste un progetto a breve di utilizzo o intervento sull'immobile in questione, di fatto abbandonato al degrado da anni.

Le comunità Rom sono stremate, in condizioni igienico-sanitarie pessime, sottoposte a sgomberi e criminalizzazioni di fronte all'opinione pubblica che vanificano ogni loro tentativo di costruire una vita degna che permetta loro una reale integrazione. In questa situazione è facile promuovere l'odio tra la popolazione, sfociando in una guerra fra poveri.

Non vogliamo trovare soluzioni univoche e immediate, ma lavorare a lungo termine, collaborando assieme, mettendo in moto tutte le capacità e le risorse a disposizione, puntando ad una vera inclusione di questa Comunità, in coerenza con la Strategia Nazionale di Inclusione Rom, Sinti e Caminanti.

Ci rivolgiamo al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale, al Presidente della II circoscrizione, per chiedere:

di far revocare lo sgombero e concordare delle alternative, attraverso il dialogo, che consentano di trovare una soluzione costruttiva.

Firmatari:

  • Idea Rom - sezione di Palermo
  • Idea Rom Onlus Torino
  • Opera Nomadi RC


Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 01/01/2014 @ 09:07:21, in musica e parole, visitato 1696 volte)
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 02/01/2014 @ 09:05:45, in Europa, visitato 1372 volte)

Il "villaggio attrezzato" della Cesarina, a Roma - ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO lunedì, 30 dicembre, 2013

"Veniamo trattati come "pacchi", spostati da una parte all'altra della città senza essere interpellati, e nel timore di essere dimenticati all'interno di un centro segregato, dove gli spazi sono angusti e asfittici, le condizioni igienico-sanitarie difficili e dove ci è proibito ricevere visite".

Si sono rivolte direttamente al Commissario Europeo per i Diritti Umani Nils Muizhnieks alcune delle famiglie rom che nelle scorse settimane sono state trasferite dal "villaggio attrezzato" della Cesarina al centro per soli rom di via Visso, a Roma.

Con la lettera a Strasburgo, i rom vogliono portare all'attenzione del Commissario la "grave condotta da parte dell'Amministrazione di Roma" nei loro confronti dopo che, il mese scorso, lo stesso Muizhnieks aveva esortato la Giunta Marino ad individuare "soluzioni abitative ordinarie" per rom e sinti nella Capitale.

Il 16 dicembre, i 180 rom della Cesarina sono stati trasferiti nel centro di accoglienza per soli rom di via Visso 12, denominato "Best House Rom" e dove già vivono altri 180 rom. Nella lettera al Commissario le famiglie rom denunciano come all'interno del "villaggio attrezzato" le condizioni di vita fossero effettivamente "inaccettabili", a causa di "condizioni alloggiative totalmente inadeguate e dei ripetuti episodi vessatori" ai quali erano sottoposte.

La soluzione individuata dall'Amministrazione capitolina, tuttavia, è stata il trasferimento nell'ennesimo luogo di segregazione per soli rom. Un trasferimento, secondo le famiglie rom firmatarie, avvenuto peraltro senza alcuna consultazione adeguata.

"Contestiamo fortemente la totale assenza di consultazioni e il fatto che non si sia esplorata alcuna ulteriore alternativa rispetto all'unica opzione messa a disposizione dal Comune, che riteniamo inadeguata dato che replica una condizione di segregazione, essendo riservata a soli rom", si legge nella lettera al Commissario Muizhnieks.

"Inoltre - proseguono i rom - non solo veniamo trattati come "pacchi", spostati da una parte all'altra della città, ma ci ritroviamo anche in una condizione di estrema incertezza riguardo al futuro nostro e dei nostri figli".

Nelle intenzioni del Comune, il trasferimento sarebbe una misura temporanea in attesa del rifacimento del "villaggio attrezzato" della Cesarina. Tuttavia, scrivono i rom al Commissario, nessuna tempistica sulla loro permanenza nel centro è stata loro comunicata dall'Amministrazione né tantomeno sull'inizio dei lavori di rifacimento del "campo".

Tutto ciò alimenta "il nostro timore di venire dimenticati all'interno di un centro segregato e inadeguato per chissà quanto tempo, come già successo ad altre persone rom che in precedenza sono state trasferite in questo e in altri centri di accoglienza per soli rom della città di Roma".

Nella risposta alla lettera di novembre inviata da Strasburgo al sindaco Marino, l'Assessore al Sostegno Sociale e Sussidiarietà Rita Cutini aveva garantito al Commissario Muizhnieks che "la volontà e i passi intrapresi dalla nostra amministrazione vanno nella direzione di una piena attuazione delle indicazioni contenute nella Stratega nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti, abbandonando definitivamente l'approccio emergenziale in favore di una gestione di sistema del fenomeno".

Nella loro lettera, però, i rom mettono in evidenza un'altra realtà: "Come le ha recentemente scritto l'Assessore Cutini, anche noi - scrivono i rom a Muizhnieks - le inviamo il nostro invito a venire a visitarci nel nuovo centro per riscontrare di persona la condizione in cui siamo stati costretti dalle autorità della città di Roma: spazi angusti e asfittici, proibizione di ricevere visite, condizioni igienico-sanitarie difficili, regolamenti vessatori".

LEGGI ANCHE:

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 03/01/2014 @ 09:08:19, in Europa, visitato 1389 volte)

Damian Draghici, funzionario rom, dice che la Gran Bretagna dovrebbe essere più preoccupata dai "furti dei banchieri, invece che dai mendicanti del suo paese By MARTIN ROBINSON - Daily Mail

[...] Damian Draghici, consigliere del primo ministro rumeno, ritiene che i migranti del suo paese debbano avere la possibilità di stabilirsi nel Regno Unito.

Rom, 43 anni, dice di aspettarsi che siano in pochi a muoversi verso la GB, quando si aboliranno il 1 gennaio le restrizioni sul movimento di Rumeni e Bulgari in Europa.

Draghici dice che non gradirebbero la Gran Bretagna per il troppo freddo, e prevede che questo inverno solo 2 o 3.000 potrebbero recarsi nel Regno Unito.

"I mendicanti rom per le strade sono evidenti, perché sono visibili, chiedono una sterlina o un euro e per questo ci danno fastidio. Eppure alcune persone nelle banche stanno rubando miliardi di euro, ma nessuno li vede3 perché sono al 60 piano" ha detto al Times.

"Il 70% dei Rom che hanno lasciato la Romania negli ultimi 10 anni sono integrati. Hanno figli che vanno a scuola e si comportano da cittadini e contribuenti attivi."

Ha aggiunto che i gruppi che in diverse occasioni l'anno scorso si erano accampati in Park Lane sono stati "l'eccezione".

[...]

La Romania conta circa due milioni di Rom e ce ne sono 750.000 in Bulgaria, anche se molti sono già partiti per l'Europa Occidentale da quando quei paesi hanno aderito alla UE nel 2007.

Draghici dice che il rigido clima britannico terrà lontano i migranti, e si aspetta che dopo il 1 gennaio saranno circa in 3.000 ad entrare in GB

I migranti da questi paesi in arrivo in GB per Capodanno potrebbero mettere una pressione enorme su case, scuole ed ospedali, avvertiva un importante rapporto la scorsa settimana.

Dice uno studio dell'Institute for Public Policy Research, di centro-sinistra, che la maggior parte dei nuovi arrivati si insedierebbero a Londra e nel Sud-Est - quindi sarebbero i servizi pubblici di quelle aree i più interessati.

Viene detto che la Gran Bretagna settimana prossima potrebbe vedere un aumento di comportamenti antisociali, accattonaggio aggressivo, pernottamenti all'addiaccio e criminalità.

E che i tanto annunciati cambiamenti di David Cameron a regole e benefici sono "altamente simbolici" e produrranno poca o nessuna differenza.

Cameron ha evitato di richiedere alla UE di estendere i controlli, nonostante i sondaggi mostrino un grande appoggio pubblico per tale richiesta.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 04/01/2014 @ 09:07:47, in scuola, visitato 1901 volte)

di PAOLO GRISERI su Repubblica

La madre racconta: "Ha detto a mio marito che è meglio fare il lavavetri ai semafori che rapinare". La famiglia è arrivata dalla Romania nel 2012, Rinaldo ha 10 anni e vive in un campo nomadi a Torino, vicino a Mirafiori

Ci sono i nastri colorati, le palle rosse e i rami d'argento. È quasi tutto in ordine. Quasi. Perché a ben pensarci qualcosa manca all'albero di Natale di Rinaldo e di sua cugina Sara. Di giorno si nota poco, eppure manca. Certo, ecco che cos'è: mancano le luci, sono spente. Diciamo la verità: accenderle sarebbe uno spreco. Come trascorri la tua giornata, Rinaldo? "Aiuto mia madre". Come l'aiuti? "Metto la benzina nel generatore. Serve per le luci, per caricare i telefonini, per far funzionare il frigorifero". Il campo nomadi di Mirafiori, in fondo al corso della Fiat, è il meno noto, e dunque il più abusivo della città: non compare nemmeno sulle mappe degli accampamenti che circondano Torino. Eppure tra le baracche e il fango vivono a centinaia. Rinaldo è uno di loro. La madre cerca lavoro. Il padre invece un'occupazione ce l'ha: "Lavora al semaforo". Anche Rinaldo ha un progetto per il futuro. L'ha scritto alla maestra Elisa parlando delle sue speranze per il 2014: "Da grande vorrei fare il maestro. Per imparare a non rubare".

Il campo nasce dove finisce la città. A due passi dall'ultimo palazzo di vetro, nuovissimo, magico, a forma di onda. Dentro le volute ci sono gli uffici più moderni, quelli dove si disegnano i nuovi modelli di auto per i produttori di tutto il mondo, dai tedeschi ai cinesi. Rinaldo tutto questo non lo sa. È arrivato qui alla fine del 2012, quando aveva nove anni: "Abbiamo viaggiato in furgone, un giorno e una notte. Veniamo dalla Romania". Per entrare nella baracca si salgono tre scalini di legno che garantiscono una buona distanza tra il pavimento e il fango. Servono anche, i gradini, a tenere lontani gli animali, come si faceva migliaia di anni fa con le palafitte. È successo proprio su quei gradini: "Un giorno Rinaldo ha sbarrato la strada a mio marito. Gli ha detto: "Papà, è meglio che tu vada al semaforo"". Giulia, la madre, racconta la storia sorridendo. Ne ha viste tante. Ha imparato cinque lingue frequentando l'università dei campi nomadi di mezza Europa: "Devi imparare a capire in fretta". È questione di sopravvivenza. Per Rinaldo "leggere e scrivere è importante. Serve a prendere la patente". Ma soprattutto, "serve a trovare un lavoro. E se hai un lavoro non hai più bisogno di rubare". Era stato questo il discorso fatto da Rinaldo a suo padre sugli scalini: "Andare al semaforo è un lavoro, andare al grande magazzino no".

Giulia spiega che "chiedere i soldi tutte le volte che diventa rosso può rendere anche 15 euro al giorno. Ma non è sicuro. E comunque non sono tanti. Certo, chi ruba guadagna molto di più". Rinaldo questo lo sa bene: "Qui nel campo molti rubano. Prendono le borsette, i telefonini, vanno al grande magazzino. Sono senza lavoro, si aggiustano così". Perché allora chiedere alla maestra di imparare a non rubare? "Da grande voglio fare il maestro anche io. Così avrò un lavoro, non avrò bisogno di andare ai grandi magazzini. E potrò insegnarlo agli altri. Per questo ho chiesto alla maestra di insegnare a non rubare". E se non riuscirai a fare il maestro? "Allora voglio fare il poliziotto. Ce n'è uno che viene sempre qui al campo, si chiama Ulisse". Che cosa viene a fare? "A controllare che tutto sia tranquillo".

Mentre parla, Rinaldo tormenta una palla rossa dell'albero di Natale. La rigira tra le mani, la fa dondolare. È agitato, nervoso. Si confessa: "Sai che prima non volevo parlarti? Non avevo tanta voglia di raccontare la mia storia. Poi mia cugina Sara mi ha convinto. In fondo è una bella cosa". Giulia, la madre, ed Elisa, la maestra, annuiscono. Imparare a non rubare non è una cosa di cui vergognarsi. Ma raccontare la propria vita a chi abita fuori dal campo può essere rischioso: "Quelli delle Poste - dice Sara - vogliono mandarci via perché di notte facciamo festa e disturbiamo". Poco distante dal campo c'è effettivamente un grande deposito delle Poste. Non sono certo gli impiegati a protestare. Sono gli abitanti del quartiere che sorge a poca distanza. Alti palazzi, aree verdi, un complesso nato per i colletti bianchi nel cuore dell'ex barriera operaia. Per questo il "Centro Europa", a Mirafiori Nord, è sempre stato considerato il quartiere dei ricchi anche se ricchi non se ne vedono molti. Elisa, la maestra, abita lì e lo dice con un po' di ritrosia: "La petizione è passata anche nel mio palazzo. Un vicino di casa. Ha bussato una mattina, si è presentato con la cravatta verde dicendo: "Vorremmo che lei firmasse la petizione per far chiudere la fontana nei giardini pubblici". Io ho chiesto perché mai si dovesse togliere l'acqua a una fontana che rinfresca chi passa in mezzo al giardino: "Perché quell'acqua la usano gli zingari del campo per andarsi a lavare. Certe mattine dalla finestra li vediamo che si lavano nudi". La petizione ha raccolto un bel po' di firme e per qualche mese Rinaldo e la sua famiglia non hanno potuto lavarsi alla fontanella. Poi qualcuno con un po' più di sale in zucca ha riaperto il rubinetto.

Ma perché fare questa vita? Perché partire dalla Romania su un furgone, girare mezza Europa e finire nel fango a Mirafiori sotto il meraviglioso palazzo a forma di onda? Ha ancora senso fare tutti questi sacrifici per inseguire il mito del nomadismo? "Ma noi non siamo nomadi", sorride Giulia mentre offre il caffè. Qui, al campo, di Tchajkovskji e del fascino zigano non si vede traccia: "In Romania - spiega Giulia - vivevamo in case di muratura, vicino a Timisoara. Poi gli affitti sono saliti e il lavoro è sparito. Siamo venuti in Europa perché cercavamo un modo di sopravvivere". Qui non sembrate averlo trovato: "Piuttosto che trascorrere l'inverno in una casa di lamiera in Romania è meglio farlo qui". Finché si può. Il fantasma che si aggira tra le casupole è quello che Sara e Rinaldo riassumono con efficacia: "Stiamo qui fino a quando non vengono a spaccare il campo". Sara racconta: "A me è già capitato. Una mattina vengono, fanno uscire tutti. Poi arriva un braccio di ferro che rompe la baracca". Anche Rinaldo lo sa: "Per l'anno prossimo spero di continuare ad andare a scuola per imparare a leggere e scrivere. Così magari un giorno riuscirò davvero a fare il maestro. E speriamo che nel frattempo non vengano a spaccare la mia casa".

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 05/01/2014 @ 09:09:19, in blog, visitato 1609 volte)

I deliri dei forconi...

Antisemitismo, i deliri del portavoce dei "forconi"
Gattegna: "Affermazioni intrise dell'antisemitismo più bieco". "Le deliranti affermazioni sull'Italia 'schiava dei banchieri ebrei' e le successive giustificazioni formulate dal portavoce del Movimento dei Forconi, Andrea Zunino, dann...

Roma, la Questura e il tweet razzista
E' di ieri sera il tweet razzista fatto dall'account ufficiale della Questura di Roma. Una battuta vergognosa in cui si paragona la sistemazione del ripostiglio allo sgombero di un campo rom. Il tweet viene subito cancellato ma un'utente risponde e salva l'immagine...

Vicenza, sinto salva donna precipitata con l'auto nel fiume
E' stata salvata dal pronto intervento di un giovane sinto italiano di 23 anni, Sedrik Dori (in foto), una donna italiana di 37 anni che alla guida di un fuoristrada era uscita di strada e, dopo aver sfondato la ringhiera metallica, era finita nel fiume...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/01/2014 @ 09:03:53, in Kumpanija, visitato 1322 volte)
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


23/11/2024 @ 11:24:48
script eseguito in 125 ms

 

Immagine
 Thomas Hammarberg in visita a Milano per verificare la situazione dei Rom... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 6721 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source