Botta - Risposta e ritorno a Mahalla
Da
Città Ideale
Siamo nelle festività, il periodo meno adatto per discutere di un tema
sociale come quello della Comunità sinti a Buccinasco. Perché sono anni che
Buccinasco ha investito sulla integrazione della Comunità . Si sono impegnati
amministratori e società civile; l'associazione Apertamente ha quale attenzione
principale, se non unica, la Comunità sinti.
Succede proprio in questi giorni che la Comunità sinti (forse non tutti di Buccinasco ma anche di persone che hanno residenza nel nostro campo sinti) sono
oggetto di cronache preoccupate per vicende truffaldine ben organizzate (VEDI
il CorrieredellaSera). Secondo Repubblica tutti i sei componenti arrestati vivono
nel campo sinti di Buccinasco; tutti, dicono i giornali con precedenti penali.
Tutti arrestati; con reati diversi. L'attività agli inquirenti appare
organizzata e condotta da persone "esperte", per cui si teme una organizzazione
più ramificata, con anziani soli truffati e danneggiati o a rischio di esserlo.
Da qui l'invito a prestare attenzione, a non fidarsi di sconosciuti (e
sconosciute) incontrati per la strada che offrono aiuti diversi per introdursi
in casa.
Questa la vicenda che parla di 22 truffati ed un "bottino" di 300mila euro. Qui
a Buccinasco qualche precisazione diventa inevitabile. Il Corriere riporta nomi
e funzioni svolte fra cui una signora che non ha residenza al campo sinti e che
nel suo appartamento di Buccinasco curava la raccolta della refurtiva e il suo
smistamento, oltre a trattare cocaina in quantità non marginale, con le dosi
pagava anche i sinti. Sembrerebbe punto di riferimento di tutto il sistema
(quello scoperto).
La signora in questione, vedova di un confinato a Buccinasco dagli anni settanta.
Lui (dai famigliari con precedenti penali ripetuti), considerato componente
della malavita organizzata nel Sud Ovest Milano. Insomma, il quadro che sembra
delinearsi è quello che vede i sinti come "manovalanza esperta" che opera a
supporto di pezzi di malavita ben più organica.
Scenario che non può e non deve lasciare indifferenti a Buccinasco. Le forze
dell'ordine certo; ma è situazione sulla quale ci si deve interrogare nella
nostra Comunità: chi stiamo aiutando con elargizioni a vario titolo? Tutte le
persone coinvolte, scrivono i giornali, risultano disoccupate e senza alcun
reddito. Vivono forse di sostegni erogati con i danari della nostra Comunità?
Il processo di integrazione vive di un modello codificato e testato? (posto che
ci sia, a Buccinasco). E' evidente che si stanno denunciando buchi
preoccupanti. Che l'impegno delle amministrazioni succedutesi sembra essersi
limitato a una sorta di carità compassionevole, per il resto affidata
all'impegno volontaristico di qualche Cittadino: certo meritevole di
apprezzamento. Il tutto però drammaticamente insufficiente, visto quanto appare
da questa vicenda.
Sarebbe facile ora l'accusa alla amministrazione per la vicenda sugli abusi
all'Enel Sole e il suo rincorrere comportamenti non leciti e cercare di
tamponarli, sminuirli, quasi di nasconderli. Si dimostra come non mai
insufficiente la motivazione di non parlarne per non rinfocolare un rifiuto dal
sapore razzista. Tenere nascoste le magagne è sbagliato: occorre che si guardino
con la necessaria responsabilità, chiarezza e serietà. Amministrare comporta dar
conto delle decisioni e della loro utilità: la compassionevole carità è cosa
altra e diversa.
Il problema è reale e merita la massima attenzione della Comunità, a cominciare
dai nostri amministratori. Convinti che la soluzione non può essere
l'allontanamento ma anche che qualsiasi insediamento stabile (come è aspirazione
programmatica del mandato Maiorano), è fuori discussione: sarebbe un ghetto.
Centro di degrado sociale e malavita, che così si radicherebbe ancora di più.
Crediamo opportuno e indifferibile un approfondimento serio sul tema sinti.
Erogare a pioggia contributi diversi senza che questi siano legati a un percorso
preciso e deciso di normalizzazione e integrazione civica, è uno spreco.
Soprattutto dannoso per i destinatari; contributi così erogati consolidano
comportamenti devianti, estranei alla società civile.
In risposta all'ennesimo articolo di Saccavini su
"CITTA' IDEALE":
Buccinasco: i sinti, l'assistenza e un progetto di integrazione
Apertamente è una Associazione di volontariato,
formata da Sinti e non, da dieci anni opera per la realizzazione di un Progetto
di "Inclusione Sociale" della locale Comunità sinta residente a Buccinasco
dall'inizio degli anni '80. Intenzione dichiarata di tale Progetto è
innanzitutto contribuire al raggiungimento del soddisfacimento di bisogni
primari come: Salute, istruzione, casa, lavoro.
Nel rispetto delle comuni leggi nazionali ed internazionali ricordando che in
caso di inosservanza delle leggi penali e civili la responsabilità è sempre
individuale: a Buccinasco, al Q.re Terradeo, come ovunque.
Per il raggiungimento di questo obiettivi Apertamente si è dovuta negli anni
confrontare con due Amministrazioni locali (Carbonera, Cereda), con il nominato
Commissario Straordinario (Iacontini) e attualmente con l'Amministrazione
Maiorano. Con le Amministrazioni Provinciali: Colli, Penati ed ora Podestà, e
ben 4 Direttori del Parco Agricolo Sud Mi (Ceriani, Ghiringhelli, Cioffi e ora a
interim De Cataldo)
Ogni volta che uno di questi interlocutori cambia, si ricomincia da capo per
quanto riguarda i contatti per la presentazione, discussione realizzazione dei
nostri Progetti.
Dall'inizio della nostra esperienza di Associazione abbiamo cercato e trovato
collaborazione con quanto si muoveva nel sociale sul territorio del comune e
comuni limitrofi (Associazioni, Caritas Decanale, le Parrocchie, le Cooperative
Sociali). Abbiamo da circa cinque anni per operare con maggior efficacia come
Apertamente, preso contatto con altre associazioni aventi finalità simili alla
nostra (Caritas, Naga, Comunità di S.Egidio, Padri Somaschi, Casa della Carità,
Opera Nomadi, Amnesty International, Avvocati per niente, ecc.) raggruppate nel
Tavolo Rom e Sinti di Milano. Inoltre collaboriamo con dipartimenti
dell'Università Bicocca e di Pavia con le quali abbiamo partecipato
all'organizzazione di eventi sui temi riguardanti queste minoranze etniche.
Recentemente abbiamo promosso a Buccinasco un pubblico evento sul tema "Crisi
economica, lavoro che manca.. alcune proposte".
Pensiamo di fare cosa utile, portare a vostra conoscenza la riflessione
riportata qui sotto (il ritorno a
Mahalla, ndr.), che interamente
condividiamo. Essa ben descrive il contesto nel quale quotidianamente ci
troviamo ad operare.
Per Associazione Apertamente di Buccinasco
Ernesto Rossi, Augusto Luisi
Buccinasco 27.12.2013