Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 28/07/2011 @ 09:19:06, in blog, visitato 1657 volte)
Niente di nuovo, il fenomeno è visibile ed analizzato da
anni, adesso si sveglia anche la stampa mainstream. Rimane un mistero: se viene
citato Le Pen, perché in Italia i grandi media continuano a tacere sul ruolo
della Lega come "regista dell'odio"?
Dai razzisti ungheresi ai populisti francesi, è una rete unita
ALESSANDRO ALVIANI
Le motivazioni della strage di venerdì in Norvegia restano tutte da
verificare. Eppure, se dovesse trovare conferma l'immagine del trentaduenne Anders Behring Breivik che la Rete sta lentamente restituendo, le autorità di
sicurezza norvegesi potrebbero aver avuto drammaticamente ragione. A febbraio,
nel loro ultimo rapporto, avevano lanciato l'allarme su un'«accresciuta
insicurezza» nel Paese e avevano pronosticato per quest'anno un aumento delle
attività interne dell'estrema destra. Dal 2009 Anders Behring Breivik era membro
di un forum neonazista svedese, chiamato Nordisk, che si autodefinisce un
portale su «identità, cultura e tradizioni nordiche» e conta circa 22.000
iscritti.
La scena neonazista norvegese è piuttosto debole, quella svedese «è molto più
forte», spiega il professor Hajo Funke, esperto di estremismo di destra presso
la Freie Universität di Berlino. Eppure, ricorda, in Norvegia si assiste alla
diffusione del populismo di destra incarnato dal Partito del Progresso, che ha
superato il 20% dei consensi. Non che tale partito sia corresponsabile
dell'attentato, precisa, eppure la sua propaganda fornisce un «terreno fertile»
per la diffusione di idee e risentimenti anti-islam e anti-immigrati. Sembra che
lo stesso Breivik avesse preso la tessera, salvo poi abbandonare la formazione
perché la considerava troppo moderata. Sebbene deboli dal punto di vista
organizzativo e numerico, «gli estremisti di destra norvegesi sono in contatto
tanto con quelli svedesi, tanto con altri gruppi di estrema destra in Europa»,
si legge nel rapporto diffuso a febbraio dalle autorità norvegesi.
La scena dell'estrema destra europea è molto frastagliata e i passaggi sono a
volte fluidi. Ci sono i populisti alla Le Pen, i neonazisti ungheresi, la Npd
tedesca, «il più radicale partito di estrema destra» nell'Europa occidentale,
come la definisce il professor Funke. Non esiste un coordinamento centralizzato,
una sorta di «regia» a livello europeo, spiega Funke, eppure i contatti
personali a livello sovranazionale sono all'ordine del giorno. E si sviluppano
attraverso canali multipli, non da ultimo la musica. I concerti di «white power
music» rappresentano una piattaforma di incontro e scambio per gli estremisti e
«attirano centinaia di militanti da tutta Europa», scrive l'Europol nel suo
ultimo rapporto. Le performance si svolgono in località segrete e vengono
annunciate soltanto su Internet.
Non a caso: il Web - soprattutto il Web 2.0 - si sta trasformando nel megafono
privilegiato dei neonazisti. «Gli estremisti di destra sono sempre più attivi
nei social network, per raggiungere le generazioni più giovani», nota l'Europol.
Ciò rappresenta «una nuova dimensione» della minaccia che l'estremismo di destra
può costituire in futuro per l'Europa. Secondo uno studio presentato giovedì, ad
esempio, in Germania nel 2010 sono stati caricati su Facebook, Youtube e altri
social network 6000 post dal contenuto di estrema destra, il triplo rispetto
all'anno prima. Il potenziamento delle attività sul Web è però soltanto un
aspetto che contraddistingue tali ambienti. I neonazisti puntano a metter sempre
più piede nella società, provando a sfruttare un insidioso mix fatto di paure
xenofobe, reazioni anti-islam e preoccupazioni economiche. E sono pronti a
cambiar volto, pur di diventare più «presentabili».
È quanto avviene in Germania, un Paese che conta 219 organizzazioni di estrema
destra con un totale di 25.000 membri e in cui si osservano due fenomeni
concentrici. Il primo: negli ambienti neonazisti cresce la presenza delle donne,
usate come esche per far passare richieste che, se fossero strillate da una
testa rasata, verrebbero subito respinte. Il secondo: una trasformazione nel
modo di presentarsi. In passato lo skinhead era immediatamente riconoscibile
dalla testa rasata e dagli stivali. Oggi, invece, lo stile classico degli
skinhead «è ormai obsoleto», scrivono i servizi segreti tedeschi nel loro ultimo
rapporto annuale. In pubblico i neonazisti preferiscono «capi di abbigliamento o
marche orientate ai trend comuni della moda giovanile e che segnalano in modo
meno evidente l'appartenenza alla scena» dell'estrema destra. A prendere sempre
più piede, specie tra i più giovani, sono i cosiddetti «Autonomi nazionalisti»,
che riprendono abbigliamento e forme di azione dai gruppi di estrema sinistra.
Di Fabrizio (del 24/07/2011 @ 09:07:23, in blog, visitato 2165 volte)
Luglio 2001, non ero in piazza a Genova, mi trovavo a casa mia. Da poco avevo un
collegamento internet, e fu forse il primo avvenimento che seguii da casa
praticamente in tempo reale (il secondo fu l'attentato alle torri gemelle, a
distanza di qualche settimana): vale a dire, le notizie arrivavano con un flusso
continuo tramite dirette radio, televisione, i primi siti online dei quotidiani,
i forum e i gruppi di discussione.
Proprio per questo, mi ricordo alcune cose di allora:
- la reazione di chi sentiva scosse le sue sicurezze di tranquillo
democratico in pantofole (siete per sempre coinvolti, diceva
qualcuno): qui siamo in Italia, queste cose non possono succedere. Magari in
Argentina, o in Iraq, o in Corea. Eppure succedevano, ma il nostro
cervello è più forte dei fatti e allora è come se ci fossimo autoconvinti
che fosse un film. Noi, la TV, i giornali, sapevamo – ma nel contempo
QUALCUNO NON VOLEVA SAPERE;
- ma già da subito chi voleva, sapeva. Molto più dei media ufficiali,
Internet iniziava a dimostrare le sua potenzialità con brutte foto scampate
ai manganelli, i forum dove chi scriveva aveva visto la mattanza con i suoi
occhi;
- come conseguenza (so di dire una cosa impopolare) il permanere,
l'evolversi di una forma di incomunicabilità: per cui le ragioni di chi
riusciva a vedere solo un esagitato armato di estintore non riuscivano ad
incontrarsi con quelle di chi descriveva il comportamento FASCISTA dello
stato, e viceversa.
Cosa resta, dopo 10 anni? E' lecito (pensando ai silenzi infiniti, ad
esempio, sulle strategie stragiste in Italia), aspettarsi VERITA' e GIUSTIZIA su
chi fu responsabile?
Per questo, occorre rendersi che molto è stato scritto, ma tutto ciò ha
soltanto mascherato un grande silenzio da parte di chi allora giocò un ruolo
determinante. Non parlo dei soliti politici, della "casta", parlo degli eroi
negativi di pasoliniana memoria; o meglio, vi invito a leggere questa riflessione
sull'Unità.
Vorrei aggiungere ancora qualcosa sul perché Genova è stata possibile,
nonostante anni di presunta democrazia in Italia
La civiltà e la democrazia di un popolo si giudicano da come tratta chi
non può difendersi. Non ricordo le parole esatte e chi le abbia dette, ma il
concetto è quello.
Sarebbe troppo semplice dare la colpa di quel che è successo alla polizia!
Dimenticandosi che dopo Bolzaneto ci furono realmente i poliziotti che dissero
che quello che era successo lì era uno schifo, o semplicemente che i poliziotti
li vedo tutti i giorni, dall’altra parte del banco alle file degli immigrati per
il permesso di soggiorno. Qualcuno riesce persino ad essere gentile, e non è
facile, quando hai davanti tutto il giorno chi non parla l’italiano e puzza
perché ha viaggiato tutta notte e forse è in coda da tre giorni per un pezzo di
carta!
QUESTO E' SOLO UN LATO DELLA MEDAGLIA.
Sembrerà poca cosa rispetto a 10 anni fa: nel 2008
Mahalla e soprattutto U
VELTO, provarono a denunciare un fatto simile. Avvenimento di portata minore
e col difetto di vedere vittime "solo degli zingari", il tutto passò nell'indifferenza quasi assoluta dei media e della rete. Eppure, i meccanismi repressori
erano molto simili, e discuterne allora forse avrebbe aiutato a riportare il
discorso su quanto avvenne a Genova.
E poi, mi ricordo al campo parecchi anni fa, X..., 18 anni appena compiuti, un
occhio nero, lividi e quattro denti lasciati in commissariato. D'accordo, X... non
era del tutto innocente, ma avremmo dovuto capirlo che se in caserma qualcuno
(chiunque) poteva essere conciato così, senza che nessuno fiatasse, prima o poi
avremmo sbattuto il muso su Bolzaneto. Anche allora (e più di adesso) NON
VOLEMMO SAPERE.
Di Sucar Drom (del 19/07/2011 @ 09:02:32, in blog, visitato 1437 volte)
L'European Roma Rights Centre cerca tirocinanti
L'European Roma Rights Centre (Centro Europeo dei Diritti dei Rom) sta cercando
tirocinanti per il periodo Settembre 2011-Febbraio 2012. Verranno selezionati
sia tirocinanti rom e sinti che non rom e sinti, ma soltanto ai tirocinanti
sinti e rom verrà corrisposto uno stipendio...
UE, un quindicenne su cinque ha problemi di lettura
In Italia il 21% dei quindicenni incontrano difficoltà a leggere, come del resto
in Europa dove in media un quindicenne su cinque - ma con punte del 40% per
Bulgaria e Romania - non sono in grado di leggere adeguatamente. E' quanto
emerge da uno studio elaborato...
San Nicolò Arcidano (OR), un'incendio distrugge le abitazioni dei rom ma pronta
è stata la solidarietà
Hanno lavorato sino a notte fonda i volontari della Protezione civile impegnati
a San Nicolò d'Arcidano, nell'Oristanese, nelle operazioni di soccorso alla
comunità rom, in grande difficoltà dopo l'incendio che ieri ha distrutto le
baracche dove vivevano alla periferia del paese. Nel campo sportivo com...
Accordo UE e COE per formare 1.000 mediatori sinti e rom
Il Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland e la Commissaria
europea a Educazione, cultura, multilinguismo e gioventù Androulla Vassiliou
hanno siglato una dichiarazione congiunta nella quale approvano l’accordo
raggiunto in occasione del Comitato dei ministri del Cons...
Campobasso, la favola "zingari rapitori" colpisce ancora...
Ci risiamo, quando un bambino scompare rispunta inevitabilmente nel nostro Paese
la pista degli “zingari”, come vengono chiamati in maniera etnocentrica e
dispregiativa le persone appartenenti alle minoranze linguistiche sinte e rom.
In questo caso le bambine sono due, Alessia e Livia, e sono scomparse con il
papà lo scorso 28 gennaio...
L'ammazza-Internet è ancora un rischio
Dopo mesi di annunci, smentite, polemiche, autorevoli e comunicati stampa,
questa mattina, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha, finalmente -
non perché se ne avvertisse il bisogno ma perché ciò varrà almeno a consentire
un confronto più obiettivo e meno emotivo - pubblicato la delibera contenente lo
schema...
Roma, scintille tra Alemanno e la Caritas sul piano rom (2)
Dilettanti allo sbaraglio. Non sembra esserci espressione più appropriata per
definire l’ondivago e claudicante procedere della giunta Alemanno su qualsiasi
tema che abbia un minimo di impatto sociale e mediatico. A tornare per qualche
ora sotto i riflettori è stato stavolta il famoso “piano rom”, più volte
sbandierato dal primo cittadino della capitale come un esem...
Napoli, torna l'incubo dei pogrom
Paura a Poggioreale dopo il raid di una decina di persone che hanno seminato il
terrore fra donne e bambini nell'insediamento rom. Il 'commando' ha minacciato
le famiglie di ritornare se non avessero abbandon...
Bari, Nichi Vendola ha incontrato Jeroen Schokkenbroek
Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (in foto) ha incontrato il 15
luglio a Bari Jeroen Schokkenbroek, il giurista olandese nominato rappresentante
speciale del nuovo segretario generale del Consiglio d'Europa...
Palermo, terreni confiscati alla mafia per le famiglie rom
Trasferiti in terreni confiscati alla mafia, nelle zone più periferiche di
Palermo lontani da viale del Fante. A Palermo potrebbe essere questo il futuro
dei rom che vivono da anni in città. Il degrado profondo che caratterizza ogni
angolo del cosiddetto...
Di Fabrizio (del 16/07/2011 @ 09:18:41, in blog, visitato 1143 volte)
Rileggevo per caso un
alto pezzo di letteratura di qualche anno fa, già
commentato da Isabella a suo tempo.
Un giorno bisognerà chiedere agli aspiranti stregoni, che trovo insopportabili
da quando hanno scoperto la parola "casta" e vogliono sostituirsi a partiti,
sindacati ecc., dove vogliono andare a parare.
Ma non si tratta di razzismo, di fascismo... Mi sembra piuttosto un modo di
dire, tipicamente italiano, tutto e il suo contrario - un colpo al cerchio e uno
alla botte - nella speranza di passare osservati in qualche modo, non importa
quale.
Qualcuno dice: comunque, non bisogna confondere il "profeta" con chi fa parte
del suo movimento; come se dovesse esistere una parte buona e una cattiva del
fenomeno. Probabilmente questo qualcuno ha le sue ragioni, ma a leggere i
commenti a
quel post c'è da farsi cadere le braccia: anche qua non per razzismo o
fascismo, ma perché si scrive (male) di tutto, tranne che dell'argomento in
questione. Insomma, la quantità dei commenti non ha niente a che fare con la
qualità, piuttosto c'entra con una malsana voglia di essere visibili, di essere
saliti su un carro.
Uno dei pochi commenti attenti, però descrive perfettamente questo "grillismo
di massa":
CARO BEPPE non riesco a capire dall'articolo se difendi questa misera
situazione o la condanni; articoli fa dicevi basta con questi stranieri che
rubano ammazzano stuprano mendicano, oggi dici poracci sti bambini(per
banbino si intende un ladruncolo in erba che da grande allargherà le sue
attività con stupri e violenze: insomma che dobbiamo fare?PAGARE LE TASSE
PER CRESCERE QUESTI QUI O CHE ALTRO?
Nel frattempo, vecchi e nuovi
pregiudizi continuano a far danni.
Di Sucar Drom (del 09/07/2011 @ 09:53:37, in blog, visitato 1541 volte)
Firma la petizione per la "Giornata internazionale delle donne rom"
L'8, 9 e 10 Ottobre 2010 si è tenuto a Barcellona il primo Congresso
Internazionale delle donne Rom "Un'altra donna". Le "altre donne" non sono le
donne in ambito accademico, ma quelle che normalmente non vengono invitate per
il dialogo, il dibattito e le competenze specifiche. Riunite in questa...
Avvenire intervista l'artista Bruno Morelli
Durante le celebrazioni per la commemorazione del beato Ceferino Gimenez Malla,
detto Zeffirino, il quotidiano Avvenire ha intervistato Bruno Morelli (in foto
davanti alla sua scultura), artista eclettico appartenente alla minoranza
linguistica dei rom abruzzesi...
La Notte della Rete continua...
La Notte della Rete, a cui hanno aderito Sucar Drom e l'ICS, continua a Domus
Talenti. E' la manifestazione nata contro la delibera dell'Agcom in materia
del diritto d'autore che oggi viene discussa dall'Autorità e che coinvolge
politici, artisti, blogger, imprenditori, giornalisti, giuristi...
Milano, progetti europei per il futuro dei sinti e rom
Lunedì 4 luglio, la Consulta Rom e Sinti di Milano si è incontrata a palazzo
Marino con l’assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. Erano
presenti tutte le comunità dei campi regolari (mancava solo la comunità di via
Chiesa Rossa) ed esponenti della comunità rumena di ex Triboniano e dei campi
irregolari...
I Gogol Bordello sono in Italia
I Gogol Bordello sono in Italia. Il loro tour italiano è iniziato ieri sera a
Rimini al Velvet Club, questa sera sono a Milano al Circolo Magnolia, venerdì 8
sono a Bari a L'Acqua In Testa Festival e sabato 9 sono al Castello Scaligero di
Villafranca (VR). L'ultima volta che abbiamo visto Eugene Hütz ed il suo...
Buccinasco (MI), ma non c’è pace per il Terradeo?
A fine maggio è stata annullata la delibera n.183/2010 della passata
amministrazione, che riavviava per la terza volta negli ultimi cinque anni una
procedura di regolarizzazione del Quartiere Terradeo, persegu...
Quinto Vicentino (VI), i sinti vivono in uno stato di disagio abitativo
Da anni le famiglie sinti di Quinto Vicentino, vivono in stato di disagio
abitativo, dietro al cimitero del paese. Unico accesso è attraverso una stradina
che porta sul retro del campo santo. Le famiglie risiedono sotto una antenna
della telefonia mobile, in un appezzamento di modeste dimensioni, contornato da
un fossato i cui argini sono sottoposti a frenatura, senza servizi igienici e...
Sinti e Rom? Il nazionalsocialista: cacciamoli! Il comunista: assimiliamoli!
In questi giorni sto rileggendo un libro di Guenter Lewy che tratta della
persecuzione nazista subita dai Cittadini tedeschi ed austriaci appartenenti
alle minoranze dei sinti e dei rom. Un libro molto documentato ma
contraddittorio nelle conclusioni. Ne riparlerò...
L'Italia ha le carte in regola per sedere nel Consiglio ONU per i Diritti Umani?
Il 19 giugno scorso il nostro Paese è entrato a far parte, per la seconda volta,
nel Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Questo organismo è stato
istituito cinque anni fa (sostituisce la Commissione per i Diritti Umani) ed è
composto da 47 Paesi eletti dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. E' un
organismo importante che deve promuovere e garan...
Bologna, Corte d'appello: "È rom, normale che non vada a scuola"
Ha fatto scalpore la sentenza della Corte d'Appello di Bologna che risposto
picche alla Procura dei Minori che le chiedeva di affidare una bambina rom ai
servizi sociali per darle una vita migliore in comunità di accoglienza. La
bambina vive a Parma nell'area residenziale isti...
Próxima Estación: Milano
Qualche anno dietro, ma sembra passato un secolo, Berlusconi, Bossi, Fini & C.
riuscirono a conquistare larga parte del proprio consenso elettorale sui temi
legati alla "sicurezza". Anni tristi per l’Italia. Anni in cui abbiamo
completamente sma...
Di Fabrizio (del 02/07/2011 @ 09:18:02, in blog, visitato 1756 volte)
Segnalazione di Erica Rodari
Nasce Romagazine.eu, un portale europeo curato da giovani provenienti
dalle comunità di tutta Europa. Un mosaico di 10 milioni di persone che oggi,
grazie al web e alle nuove tecnologie, possono conoscersi e farsi conoscere più
facilmente di Andrea Gerli da Rassegna Sindacale
Un'idea interessante, un vuoto da colmare, un popolo che vuole farsi conoscere e
tanti, tanti giovani ansiosi di imparare e lavorare per abbattere
pregiudizi, creare un dibattito e progettare un futuro. Così nasce
www.romagazine.eu, un
magazine online per tutte le comunità Rom d'Europa, frutto dell'impegno di
GSI Italia, ong dal '97 attiva con progetti di cooperazione internazionale e
solidarietà territoriale, con la collaborazione di Informatici Senza Frontiere.
Il progetto si chiama "Let the roma youth be heard!", ed è stato
finanziato dalla Commissione Europea per decisione del vicepresidente Viviane
Reding: "Io credo – ha detto la Reding - che la comunità Rom rappresenti una
parte importante della popolazione dell'UE, ed è di primaria importanze che gli
stessi siano bene integrati in tutti gli Stati membri. L'integrazione di
circa 10 milioni di Rom è una priorità degli Stati membri, delle Istituzioni
europee, dei suoi Programmi, e dei soggetti che operano all'interno dei singoli
Stati."
Così i rappresentanti delle maggiori associazioni per la difesa della cultura
Rom di tutta Europa si sono riuniti a Spoleto, in provincia di Perugia, per un
breve corso di giornalismo e per creare il nuovo magazine online. Tanti giovani
da Spagna, Grecia, Germania, Francia, Romania, Italia, Ungheria, Turchia.
"Dobbiamo unire le nostre forze, lavorare insieme per creare un dibattito sul e
nel nostro popolo – afferma Israel, referente del gruppo spagnolo –. E'
l'occasione per fare qualcosa di nuovo, per far sì che scompaiano i pregiudizi,
per farci conoscere e partecipare alla vita sociale e politica dei paesi in cui
viviamo. Dobbiamo unire i nostri sforzi".
Sono tanti, sono giovani, e hanno voglia di imparare, di conoscere, di lavorare
insieme per il proprio futuro. In un attimo i 40 rom della quattro giorni di
Spoleto spazzano via pregiudizi lunghi un'eternità. Come il nomadismo o le
difficoltà ad integrarsi: la maggior parte di loro vive in case normali,
studia e vuole integrarsi. Merve, ad esempio, studia business administration
nella più rinomata università di Istanbul. Beatrìs, invece, è Ungherese, vuole
fare la giornalista e da tempo studia e lavora per diventarlo. Tutti hanno
partecipato con grande interesse alla quattro giorni di Spoleto, e scrivono ora
su Romagazine.eu.
Si tratta forse di un'avanguardia, dei giovani più interessati e più
appassionati a queste tematiche, che vive in condizioni diverse dagli altri
giovani rom, spesso nell'impossibilità di ricevere un'istruzione dignitosa.
Giovani in lotta contro le difficoltà economiche e sociali che trovano nei loro
Paesi, ma anche contro alcuni esponenti delle loro comunità che stentano ad
aprirsi alle altre culture, che non ritengono l'istruzione importante e non
vedono di buon occhio progetti e attività di questo tipo, secondo loro inutili
alla comunità. Ma questi giovani sono il sintomo di un'energia nuova, capace di
diffondersi in tutte le comunità Rom d'Europa. Sono giovani cittadini europei.
Vogliono viaggiare, conoscere e crearsi un solido retroterra culturale moderno,
magari riunificando le tradizioni rom di tutte le comunità europee.
"Let the roma youth be heard!", il titolo del progetto, pone l'accento su due
aspetti fondamentali: l'ascolto e la gioventù. Così www.romagazine.eu diventa un
portale di informazione per intessere relazioni, favorire progetti, riunificare
virtualmente le tradizioni e le aspirazioni di un popolo, i Rom, la più
grande minoranza etnica d'Europa. Una minoranza che affonda le proprie
radici in una tradizione antica, che nei secoli è stata sparpagliata per il
Vecchio Continente e non solo. Un mosaico di migliaia di comunità che oggi,
grazie al web e le nuove tecnologie, possono conoscersi e farsi conoscere più
facilmente.
Di Sucar Drom (del 01/07/2011 @ 09:06:59, in blog, visitato 1599 volte)
Festival Khamoro, l'Alexian Group conquista Praga
L'Alexian group ha rappresentato l'Italia nella 13° edizione del Festival
Internazionale Khamoro che si è svolto a Praga dal 22 al 28 maggio scorso,
ottenendo un grande successo di critica e di pubblico sia durante la sfilata
inaugurale per il centro della capitale...
Cronaca di ordinario razzismo
In questi giorni nel mio consueto lavoro di rassegna stampa per l'Istituto di
Cultura Sinta mi sono imbattuto in una notizia da Milano e ho provato a
confrontarla con altre due notizie simili che ho rintracciato, al contrario
della prima, non senza difficoltà. I quotidiani sono: CronacaQui, la Gazzetta di
Reggio e il...
Sant'Egidio: "Quella dei campi è una vergogna tutta italiana"
I campi sosta sono amati dai rom e dai sinti come, nel dopoguerra, le baracche
di periferia dai calabresi o dagli abruzzesi, partiti a cercare fortuna
nelle metropoli italiane. I pochi gruppi che qualche decennio fa ancora
viaggiavano si sono sedentarizzati da tempo. Per l'opinione pubb...
Napoli, newsrom: informare senza pregiudizi
Oltre 100 giornalisti, studenti, operatori dell’informazione per l’ultimo
appuntamento di Newsrom, informare senza pregiudizi. Un grande successo per
l’iniziativa di sensibilizzazione sulle tematiche relative alle minoranze rom e
sinte...
WikiLeaks, Ambasciata Usa preoccupata per l'offensiva contro i sinti e i rom
L'Espresso ha pubblicato alcuni stralci di un documento dell'ambasciatore Usa
Ronald Spogli in cui si esprime preoccupazione per l'offensiva contro i sinti e
i rom del Governo italiano nel 2008, l'anno delle impronte digitali. "La
maggioranza di centrodestra considera la sicurezza un te...
Roma, Alemanno e la solidarietà razzista
E' iniziato e terminato giovedì 22 giugno lo sgombero delle famiglie rom,
profughe dalla ex Yugoslavia, che da alcuni anni abitavano in in parcheggio in
via Marchetti, alla Muratella. Durante le operazioni di sgombero erano presenti
anche il Sindaco Alemanno, l'Assessore comunal...
Meeting Internazionale Antirazzista, i sinti e i rom sono esclusi
L'ARCI ha dato il via sabato scorso al Meeting Internazionale Antirazzista e
come è di consuetudine nel programma non è previsto nessun intervento di sinti e
rom o di organizzazioni sinte e rom. Ma naturalmente si parlerà di sinti e
rom...
Mascarimirì in Gitanistan
Parlare di rom di questi tempi non è semplice. Specie se si vuol indagare
approfonditamente il ruolo, imprescindibile e vitale, che hanno svolto nella
rielaborazione e reinterpretazione delle tradizioni popolari dei luoghi d'Italia
dove si sono stabiliti...
UE, strategie nazionali di integrazione dei rom e dei sinti fino al 2020
Un mese fa, il 13 maggio 2011, l'Unione Europea ha adottato le conclusioni sul
"Quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al
2020", in cui si invitano gli Stati membri a perseguire obiettivi in materia di
istruzione, occupazione, assistenza sanitaria e alloggi...
Django's Clan in The Bibiena Concert
L'Istituto di Cultura Sinta è lieta di annunciare l'uscita del disco "The
Bibiena Concert" del Django's Clan. Al decimo anno di attività del Django's Clan
questo disco rappresenta ad un tempo una svolta e un grande racconto. La svolta
del Django's Clan è il passaggio dalla storica...
Di Fabrizio (del 28/06/2011 @ 09:41:48, in blog, visitato 2074 volte)
Da
FULOG
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni procede spedita verso il 6
luglio, data probabile di approvazione del regolamento su internet e diritto
d'autore.
Il 6 luglio si colloca a ridosso dell'anniversario dell'indipendenza americana (
il 4 luglio) ma segnerà per il web italiano una data da ricordare per ben altri
motivi rispetto a quelli "nobili" dei legislatori statunitensi.
Nel frattempo, guardate bene quello che è successo in questi giorni ( e quello
che accadrà).
Caso numero 1.
Sono un'associazione di consumatori con un canale Youtube frequentato da
migliaia di Consumatori.
Qualcuno chiama l'emittente televisiva Mediaset e le dice che ho messo sul mio
canale due frammenti di video protetti da diritto d'autore.
Mediaset si attiva e segnala a Youtube la violazione del diritto d'autore
(domani all'AGCOM).
Dove sono i Server di Youtube?
In Irlanda.
Ahia non si può fare la rimozione selettiva dei files perché i siti non sono in
Italia.
Cosa si fa allora?
Si cancella l'intero canale su Yotube.
Fantadiritto?
No, è quello che è successo due mesi fa all'Unione Nazionale Consumatori, la più
antica Associazione di tutela dei Consumatori, che si è vista dall'oggi al
domani cancellare il canale sul quale erano presenti qualche spezzone di
trasmissione di programmi Mediaset.
I video in questione denunciavano alle Iene e a striscia la notizia alcune
truffe ai danni dei consumatori che sono poi stato oggetto di indagine della
Magistratura..
Peraltro all'interno del canale c'erano anche video autoprodotti con campagne
informative a favore di categorie disagiate.
Tutto sparito.
Puf!
Sulla base della segnalazione di violazione del diritto d'autore.
Ora, dal 6 luglio ad organizzare la "sparizione" sarà l'AGCOM con tutti i suoi (
potenti…) mezzi.
Caso numero 2
Guardate un po' qui cosa è successo:
"Vado in vacanza torno e metto un video su youtube con i filmini della scorsa
estate per farli vedere agli amici… Un bel videomontaggio… macchiato dall'unica
pecca di avere, in sottofondo e coperto dalle voci dei protagonisti, la hit di
Shakira e di qualche altro artista… pochi secondi per ogni brano, giusto il
primo loop del ritornello (tanto per ricordare i tormentoni estivi)…
Improvvisamente me li trovo CANCELLATI…!!
Youtube mi notifica questa mattina con una mail:
"Il tuo video Aprile Maggio 2010 potrebbe contenere materiale di proprietà
o concesso in licenza da WMG.
Non è richiesta alcuna azione da parte tua; se ti interessa sapere come ciò
influirà sul tuo video, visita la sezione "Corrispondenze ID video" del tuo
account per ulteriori informazioni."
Poi di fatto il video non era stato cancellato, ma avevano tolto l'audio…
Sembrava un muto di Charlie Chaplin
Ripenso ai vecchi 8mm, i SUPEROTTO di mio padre, quando faceva i montaggi con le
pellicole e ci metteva in sottofondo INTERE canzoni dei Platters. Cosa sarebbero
quelle scene di quando avevo 3 anni senza "Only You" o "Smoke gets in your eyes"…
LA NOSTRA STESSA STORIA è composta dalla musica… Un po' come togliere le canzoni
di battaglia agli eserciti o la canzone di amore alla scena di un bacio…"
http://avvangelogreco.blogspot.com/2010/12/youtube-ci-vuol-togliere-la-nostra.html
Anche questo già succede e succederà sempre di più a partire dal 6 luglio.
Caso numero 3
Il mio sito o il mio blog sono situati su server esteri.
"Posso stare tranquillo, io rispetto la legge sono un cittadino modello di cosa
debbo preoccuparmi?".
E invece no.
PUF!
Il mio sito sparisce senza che io ne sappia nulla perché magari sono in vacanza
oltre i cinque giorni.
E non ho ricevuto nulla, oppure perché per qualche motivo non mi è arrivata
alcuna comunicazione.
Chiamo disperato il provider che non mi sa dare alcuna spiegazione.
Ma come può essere stato possibile?
Anche questo è successo nelle scorse settimane.
Per un errore dell'Amministrazione Americana ottanquattromila siti che non
svolgevano alcuna attività illecita, siti di ricette di cucina, associazioni
bocciofile, imprese e blog privati, organi di informazione on line sono
scomparsi dall'oggi al domani, scambiati per siti pedopornografici e
semplicemente cancellati senza preavviso.
Quando è stato scoperto l'errore migliaia di siti non sono più tornati on line,
persi nell'inferno delle cancellazioni tecnologiche "mirate" e tutto ciò grazie
ad una delle procedure tecniche che l'AGCOM italiana intende introdurre, ovvero
l'inibizione dei DNS per i siti esteri, che impedirà a milioni di cittadini
italiani di vedere tali siti, senza la consapevolezza del perché questo stia
accadendo.
Semplicemente chi doveva presiedere a questa cancellazione ha sbagliato i DNS e
PUF!
Sono scomparsi ottanquattromila siti e blog di informazione, marchiati
dell'infamia della pedopornografia.
E ad agire lì è stato il Dipartimento della sicurezza interna statunitense,
pensate quando a fare questa cosa sarà l'italica ed organizzata AGCOM!.
Chi risarcirà i blogger, i siti di informazione, le piattaforme di UGC che
scompaiono in caso di errori?
A chi verranno addebitati gli errori dei titolari dei diritti che segnalano una
violazione che non c'è, visto che non esiste alcuna sanzione per chi fa una
notifica non basata sul diritto?
L'AGCOM non ha pensato di rispondere a nessuna di queste semplici domande.
Nel corso dei prossimi giorni indicherò tutti gli altri casi simili che vi
invito a segnalarmi anche attraverso questo blog.
Buon 6 luglio!
Fulvio Sarzana di S. Ippolito
Studio Legale Roma Sarzana &
Associati
ed ancora:
DELIBERA N. 668/10/CONS CHE METTE A RISCHIO LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE VIA
WEB (per info continua a leggere)
ESEMPIO DI TESTO DA INVIARE AI CONSIGLIERI AGCOM: è possibile spedire
questo appello ai Consiglieri AGCOM ai seguenti indirizzi:
c.calabro@agcom.it -
a.martuscello@agcom.it -
s.mannoni@agcom.it -
e.savarese@agcom.it -
r.napoli@agcom.it -
n.dangelo@agcom.it -
m.lauria@agcom.it -
s.sortino@agcom.it -
g.magri@agcom.it
"Vi chiediamo di astenervi dall'adottare la nuova regolamentazione numero 668
2010 che vi darebbe il potere di rimuovere contenuti da siti internet italiani e
di chiudere i siti stranieri, se sospettati di violare il copyright. Nessuna
decisione che sopprime la libertà della rete e i nostri diritti fondamentali di
accedere alle informazioni può essere presa senza la decisione di un giudice. Vi
chiediamo di rimettere la questione al Parlamento, come prevede la nostra
Costituzione."
Cosa prevede la delibera [Tratto dalla sintesi di
www.valigiablu.it]
Secondo la delibera AGCOM, se il titolare dei diritti di un contenuto
audiovisivo dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito
(senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati, blog, a scopo di
lucro o meno) può chiederne la rimozione al gestore. Che, «se la richiesta
apparisse fondata», avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere.
CINQUE GIORNI PER IL CONTRADDITTORIO. Se ciò non dovesse avvenire, il
richiedente potrebbe, secondo la delibera ancora in bozza, rivolgersi
all'Authority che «effettuerebbe una breve verifica in contraddittorio con le
parti da concludere entro cinque giorni», comunicandone l'avvio al gestore del
sito o del servizio di hosting. E in caso di esito negativo, l'Agcom potrebbe
disporre la rimozione dei contenuti. Per i siti esteri, «in casi estremi e
previo contraddittorio», è prevista «l’inibizione del nome del sito web»,
prosegue l'allegato B della delibera, «ovvero dell’indirizzo Ip, analogamente a
quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di
giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, o ancora
per i casi di pedopornografia».
TESTO DELLA DELIBERA:
http://danielelepido.blog.ilsole24ore.com/files/delibera_668-10-cons.pdf
COSA POSSIAMO FARE
http://www.agoradigitale.org/nocensura
ULTERIORI INFORMAZIONI
http://sitononraggiungibile.e-policy.it/it/faq/
Di Sucar Drom (del 15/06/2011 @ 09:23:41, in blog, visitato 1639 volte)
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tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi è stato raggiunto ieri a tarda
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imprenditoriali Confindustria e Rete Imprese. Lo comunica una nota del ministero
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Paola Galli "Storie di donne rom fra tradizione e cambiamento" che registra la
voce dalle donne rom, profughe dalla ex Yugoslavia, che vivono a Firenze nel
villaggio del Poderaccio. Il libro tratta tematiche estremamente attuali
all’interno del contesto della vita i...
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europei. Lo rende noto il Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e
degli itineranti. A...
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Sinti e Rom in Udienza da Papa Benedetto XVI
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Di Sucar Drom (del 25/05/2011 @ 09:39:23, in blog, visitato 1656 volte)
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coraggio delle persone che in ogni parte del Mondo si battono contro gli
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sinti continuano a essere discriminati nel loro diritto...
Milano, il matto è Giuliano Pisapia o è Umberto Bossi?
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