Rileggevo per caso un
alto pezzo di letteratura di qualche anno fa, già
commentato da Isabella a suo tempo.
Un giorno bisognerà chiedere agli aspiranti stregoni, che trovo insopportabili
da quando hanno scoperto la parola "casta" e vogliono sostituirsi a partiti,
sindacati ecc., dove vogliono andare a parare.
Ma non si tratta di razzismo, di fascismo... Mi sembra piuttosto un modo di
dire, tipicamente italiano, tutto e il suo contrario - un colpo al cerchio e uno
alla botte - nella speranza di passare osservati in qualche modo, non importa
quale.
Qualcuno dice: comunque, non bisogna confondere il "profeta" con chi fa parte
del suo movimento; come se dovesse esistere una parte buona e una cattiva del
fenomeno. Probabilmente questo qualcuno ha le sue ragioni, ma a leggere i
commenti a
quel post c'è da farsi cadere le braccia: anche qua non per razzismo o
fascismo, ma perché si scrive (male) di tutto, tranne che dell'argomento in
questione. Insomma, la quantità dei commenti non ha niente a che fare con la
qualità, piuttosto c'entra con una malsana voglia di essere visibili, di essere
saliti su un carro.
Uno dei pochi commenti attenti, però descrive perfettamente questo "grillismo
di massa":
CARO BEPPE non riesco a capire dall'articolo se difendi questa misera
situazione o la condanni; articoli fa dicevi basta con questi stranieri che
rubano ammazzano stuprano mendicano, oggi dici poracci sti bambini(per
banbino si intende un ladruncolo in erba che da grande allargherà le sue
attività con stupri e violenze: insomma che dobbiamo fare?PAGARE LE TASSE
PER CRESCERE QUESTI QUI O CHE ALTRO?
Nel frattempo, vecchi e nuovi
pregiudizi continuano a far danni.