Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 16/02/2009 @ 09:12:41, in Italia, visitato 1547 volte)
Ricevo da Maria Grazia Dicati
ROMA (15 febbraio) - Possibile che "per lei, sindaco di Roma, ogni tipo di
criminalità che accade a Roma è sempre riconducibile a rom e sinti? Ormai questi
sono diventati dei capri espiatori". Lo afferma in una lettera aperta a Gianni
Alemanno, Nazzareno Guarnieri, presidente della Federazione rom e sinti, in
riferimento allo stupro della quindicenne romana. Guarnieri critica le
affermazioni di Alemanno sul fatto che i due stupratori sarebbero rom perché
hanno la carnagione scura.
Critica anche l'ipotesi avanzata sulla stabilizzazione dei campi nomadi entro
l'anno. "Ci chiediamo per farne cosa? Lei è consapevole che finché la scelta
politica sarà il travaso dei campi nomadi non cambierà nulla, semmai si
aggraverà?". Guarnieri ricorda di aver presentato al sindaco di Roma un progetto
a costo zero per lo smantellamento dei campi nomadi per favorire l'integrazione:
"i campi nomadi devono essere subito smantellati e subito impegnate le risorse
destinate a questa disastrosa scelta per fare una adeguata politica abitativa,
costruire case anche per Rom e Sinti", utilizzando magari le risorse destinate
per gli stessi campi. Ma non solo - prosegue Guarnieri - "lei non ha mai
risposto alla nostra richiesta di collaborazione gratuita per migliorare le
condizione di vita di Rom e Sinti a Roma, e questo ci porta ancora a credere che
Rom e Sinti sono un capro espiatorio perfetto per la ricerca del consenso e per
mettere in atto solo politiche clientelari e di assistenzialismo culturale per
Rom e Sinti".
PS: La lettera aperta è riportata anche dall'ANSA.
Nel frattempo
4 rumeni sono stati feriti durante un assalto a qualche centinaio di metri
da dove è accaduto lo stupro. Nella stessa zona poco prima si era svolta per le
vie del quartiere una manifestazione di Forza Nuova
Di Fabrizio (del 15/02/2009 @ 11:40:02, in Italia, visitato 2398 volte)
Ricevo da Roberto Malini
Un utente mi chiede un parere sugli stupri di Roma e Bologna: stranieri
violentano ragazze italiane e Alemanno tuona contro il "pericolo Rom".
Credo che dobbiamo attendere la fine delle indagini, prima di esprimere un
giudizio. E' un evento strano, quello di Roma, e penso che lascerà alcuni dubbi.
In ogni caso, non sono aumentati gli stupri e non è aumentata la percentuale di
violentatori stranieri, che rappresenta il 10%. Oggi un Rom è stato bruciato
vivo in una baracca, a Roma, ma non ne parla nessuno: questo è per me
incredibile. Si scatena ancora una volta la caccia al Rom e allo straniero.
A Pesaro, dove vivo attualmente, la gente sembra impazzita e vede in chi ha la
pelle un po' più scura il diavolo in persona. Dimenticano che gli italiani hanno
raggiunto a fine 2008 il record di fatturato della criminalità nel mondo: 500
miliardi di euro. Ma non si combatte questo fenomeno: si combattono i poveri, i
migranti, i Rom. Mi dispiace per chi viene stuprato (nelle carceri, circa 250
giovani maschi vengono stuprati ogni anno e circa 30 di loro si suicidano nelle
loro celle; nelle case, un numero impressionante di bambine e donne viene
violentato da familiari e persone "di famiglia"; nelle strade, oltre alle donne
italiane, molte giovani Romnì vengono molestate e stuprate quando restano senza
rifugio; nelle mani delle autorità e nelle comunità rieducative, ragazzini e
ragazzine Rom e stranieri, secondo le molte segnalazioni, subiscono abusi di
varia natura), ma la civiltà stessa è stuprata ogni giorno, in Italia. La nostra
anima è violentata. Sono tuttavia altri stupri (altrettanto dolorosi, certo),
che - strumentalizzati - troviamo nelle prime pagine dei quotidiani e nei
telegiornali.
Roberto Malini
roberto.malini@annesdoor.com
info@everyonegroup.com
www.annesdoor.com
www.everyonegroup.com
Di Fabrizio (del 14/02/2009 @ 08:58:16, in Italia, visitato 1435 volte)
Da
Hidden Side
Un animalesco e fascista esponente di forza nuova dice:
Perciò - conclude l’esponente FN - nel ribadire il mio più fermo sconcerto e
disgusto per una contromanifestazione a difesa di una animalesca e violenta
comunità etnica, annuncio sin d’ora che nei prossimi giorni depositerò presso la
Questura di Pescara una richiesta per un corteo da svolgersi sempre a
Montesilvano e sempre contro la comunità stanziale rom
Abruzzo Liberale - Montesilvano/ Forza Nuova minacciata rilancia, “Comunità rom
è animalesca”
Di Fabrizio (del 14/02/2009 @ 00:23:45, in Italia, visitato 1446 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
14 febbraio 2009 dalle 20.00 in poi
Festa del primo anno di occupazione a via delle Cave di Pietralata
Cucina rom, musica e balli
Interverrà Sara Modigliani e il Circolo Gianni Bosio
Nel corso della serata sarà presentata l'associazione Grifina, costituita dagli
occupanti e dalle associazioni che appoggiano l'occupazione
Il 14 febbraio 2008 una comunità di Rom rumeni lascia le baracche in cui vive e
occupa un fabbricato abbandonato a via delle Cave di Pietralata (di fronte al
civico 81), dando una risposta alla necessità fondamentale dell'abitazione
Promuovono Arci, Assolastrada, Diversamente, Bottega del commercio equo,
Tutti giù per terra, Popica onlus
Metro B fermata Quintiliani
Via delle Cave di Pietralata (subito dopo largo Beltramelli, il cancello prima
del benzinaio)
Da
Sucar Drom
L’associazione
Sinti Italiani, in collaborazione con le associazioni
Nevo Drom e
Sucar Drom, invita tutti
ad aderire e a partecipare alla manifestazione che si terrà martedì 17 febbraio
a Milano per protestare contro i ddl n. 733 sulla “sicurezza”. La manifestazione
inizierà alle ore 14.00 a Piazzale Loreto.
La manifestazione ha l’obiettivo di sensibilizzare i Parlamentari, il
Presidente della Repubblica e tutta l’opinione pubblica su alcune norme
contenute nella proposta di legge sulla “sicurezza”, votata la scorsa settimana
dal senato.
In particolare gli articoli 42 (ex art. 36) e 50 (ex art. 44) colpiranno
tutti i Cittadini italiani che vivono in roulotte, case-mobili, carovane o che
vivono in ben immobili (appartamenti) che non hanno tutti i requisiti igienico
sanitari, indicati dalle diverse leggi.
Tutti questi Cittadini italiani perderanno l’iscrizione anagrafica dal loro
luogo di residenza e saranno schedati in un registro apposito dal Ministero
dell’Interno: il registro dei senza fissa dimora.
Se questa proposta di legge fosse approvata in maniera definitiva da un giorno
all’altro migliaia di Cittadini italiani si potranno vedere cancellata
l’iscrizione anagrafica dai Comuni dove vivono per essere schedati in un
apposito registro come “senza fissa dimora”.
Il registro separerà l'iscrizione anagrafica dagli abituali luoghi di vita,
con effetti imprevedibili sul reale accesso ai servizi. Un esempio? Se una
famiglia italiana di Venezia dovesse avere qualsiasi tipo di problema, dovrà
rivolgersi ai servizi sociali della sua città o direttamente a Roma?
Inoltre, non è da sottovalutare la dizione che sarà scritta sulle Carte
d’Identità: “senza fissa dimora”. Questa dizione limiterà in maniera notevole le
possibilità di vita sociale e lavorativa. Infatti, con tale dicitura sulla Carta
d’Identità sarà difficile anche solo ottenere una tessera per noleggiare dei
video.
Di fatto con l’approvazione degli articoli 42 e 50 la stragrande maggioranza
dei Sinti italiani ma anche tantissimi altri Cittadini saranno cancellati dai
luoghi di residenza e saranno tutti inseriti in un unico registro nazionale.
Per queste ragioni invitiamo tutti ad aderire e a partecipare alla
manifestazione di Milano con appuntamento per tutti a Piazzale Loreto alle ore
14.00. Per i tuoi diritti, per i diritti di tutti.
Informazioni e adesioni: pastore Davide Casadio, telefono 334 2511887, e-mail
casadio1970@libero.it
Di Fabrizio (del 13/02/2009 @ 09:24:40, in Italia, visitato 1768 volte)
Nessun intervento delle forze dell'ordine nonostante la scadenza del termine
per abbandonare l'area di Via Islanda fissato alla mezzanotte di ieri. Gerardi (Sucar
Mero): "lo sgombero sarebbe un abuso".
| 11 febbraio 2009 | Ospite, questa mattina, della trasmissione Tempo Reale, in
onda su Radio Icaro e Icaro Rimini Tv, Gerardi - esponente dell'associazione
culturale Sucar Mero e membro della comunità Sinti, da anni nel campo di Via
Islanda - mette in guardia le istituzioni dal compiere atti affrettati.
"Penso che non possano fare niente - osserva -. Lo sgombero dei romeni potrebbe
essere un abuso di potere da parte del Comune: lì vivono famiglie che lavorano
onestamente e hanno residenza la da 7-8 anni. Non è giusto mandarli in mezzo a
una strada come vuole fare il Comune: comunque - aggiunge - penso che prima di
fare dei passi si accerteranno bene se possono farli".
Anche perche', puntualizza ancora, "queste famiglie rischiano anche di perdere
il posto di lavoro. Stanno a casa ad aspettare l'intervento delle forze
dell'ordine e non abbandonano" le loro dimore "per paura di non ritrovarle".
Guardando all'area di Via Islanda, dove i Sinti vivono da tempo, Gerardi invita
le istituzioni a trovare soluzioni alternative, in particolare la creazione di
micro-aree. Da anni, argomenta, "chiediamo la chiusura del campo nomadi e
l'apertura di micro-aree. In tanti comuni d'Italia è stato fatto. In 16 comuni
come Modena Guastalla, Bologna, Reggio Emilia, Bolzano" si è scelta questa
soluzione. "Abbiamo inviato una lettera aperta al prefetto, al sindaco,
all'assessore Vitali - prosegue ancora Gerardi -. Sono due anni che non ci
vogliamo incontrare e la motivazione non si sa. Dicono di avere fatto e forse
hanno fatto per le famiglie Rom slave. Vitali ci aveva promesso che avrebbero
sistemato anche il campo di via Islanda - conclude -: chi ha colpa si deve
mettere la mano sul cuore".
Di Fabrizio (del 13/02/2009 @ 08:55:44, in Italia, visitato 1340 volte)
Bologna, 10 feb. - (Adnkronos) - Ammonta complessivamente a 199.468 euro la
somma di spesa che la giunta comunale di Bologna ha approvato oggi per
l'affidamento della gestione delle aree di sosta nomadi nei quartieri Borgo
Panigale, Navile e Savena. La cifra fa riferimento al quadriennio 2009-2012. In
particolare, per il 2009 sono gia' stati messi a bilancio 42.226 euro. Per il
2010 sono previsti 67.000 euro, cui se ne aggiungono altrettanti per il 2011 e
23.124 per il 2012. Per gli anni successivi (in caso di rinnovo della gestione
fino al 2015) la previsione di spesa e' invece di ulteriori 208 mila euro.
Di Fabrizio (del 13/02/2009 @ 08:51:24, in Italia, visitato 1658 volte)
Da
Rom Sinti & Politica
Si invita tutti a dare la massimo diffusione a questo appello. Vi
chiediamo di sottoscriverlo telefonando allo: 3409608652 simone 3396091673 marta.
Venerdì 6 febbraio il campo delle Bocchette a Pisa è stato travolto dal
nubifragio: fango e acqua hanno devastato le precarie abitazioni, costringendo
16 famiglie Rom a sfollare. Di fronte all’impossibilità di trovare un’altra
soluzione, il 7 febbraio si sono rifugiate presso una struttura pubblica dimessa
Scuola dell’infanzia di via Puccini a Ghezzano. Una struttura vuota sulla quale
non esiste una immediata necessità di utilizzo.
Sono persone, quelle rifugiate nell’ex asilo: sono padri che lavorano nei
paesi del territorio, sono madri, sono bambini; non vogliono ne’ possono tornare
nel campo delle Bocchette. Ormai lì non ci sono neanche le baracche di lamiera
mentre è preannunciato un drastico abbassamento delle temperature.
Chiediamo che sia attivato un meccanismo di protezione umanitaria e che non si
proceda ad uno sgombero forzato che, gettando in strada famiglie con bambini,
verrebbe meno a qualunque principio etico ed umanitario, nonché alla logica e al
buonsenso.
- LEGAMBIENTE PISA
- COMITATO GENITORI E INSEGNANTI PER LA DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
- GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE
- ARCIRAGAZZI
- CONFEDERAZIONE COBAS
- CASA DELLA DONNA
- REBELDIA
- AFRICA INSIEME
- UNIVERSITA’ 2.0
- FEDERAZIONE ROM E SINTI INSIEME
- PAOLO BALDACCI, PRESIDENTE CIRCOLO UTOPIA
- GILBERTO VENTO COORDINATORE DI ZONA RIFONDAZIONE COMUNISTA
- LUCA BARBUTI SEGRETARIO PROVINCIALE RIFONDAZIONE COMUNISTA
- CALUDIO BOLELLI, CONSIGLIERE COMUNALE PRC S.GIULIANO TERME
- MARTINA BATTAGLIA, CONSIGLIERE COMUNALE PRC S.GIULIANO TERME
- ANTONIO CECCHERINI, CONSIGLIERE COMUNALE S.GIULIANO TERME
- DON AGOSTINO ROTA MARTIR
- MARCO CARIONI, CONSIGLIERE COMUNALE PdCI S.GIULIANO TERME
Di Fabrizio (del 11/02/2009 @ 09:53:18, in Italia, visitato 1266 volte)
Ricevo da
Interprete
A proposito del censimento, voluto dal Sindaco Alemanno, dei rom del campo
di Tor de Cenci. (vedi)
Lunedì 3 febbraio alle ore 08.30, presso il campo rom di Tor de Cenci, si
sono presentati decine di poliziotti con unita cinofile, militari della Folgore,
vigili urbani e alcuni rappresentanti della sala operativa sociale del Comune di
Roma, comandati dal Vice Questore R: Clemente, per una operazione di controllo
al fine di censire gli abitanti del campo come disposto dalla Prefettura e dal
Comune di Roma.
Gli operatori dell’Arci Solidarietà Lazio addetti al progetto di scolarizzazione
dei minori rom, in convenzione con L’XI Dip. Del Comune di Roma sono rimasti
per presenziare all’operazione, su richiesta dei rom per garantire che il tutto
si svolgesse in tutta tranquillità.
Gli operatori lamentavano l’inopportunità di chiudere le entrate e le uscite dei
rom residenti durante tutta la durata dell’intervento, cosi come disposto dai
responsabili di Polizia, protestando vivamente alle ore 15.00 allorquando veniva
impedito a 4 operatori rom dell’Arci, di uscire per svolgere il servizio di
riaccompagno dei minori dalla scuola al campo.
Solo dopo mezz’ora ci è stato consentito di uscire con l’intervento del
Coordinatore del progetto, e verso le 16.30 le forze dell’ordine interrompevano
l’operazione, dicendoci che sarebbero ritornati all’indomani per terminare
l’intervento.
La mattina di martedì 04.02.09, alle ore 08.45 lo stesso spiegamento si
ripresentava al campo mentre gli operatori dell’Arci erano impegnati
nell’accompagno dei minori rom a scuola, e alle ore 09.00 mentre gli operatori
rom facevano ritorno al campo, venivano fermati all’ingresso dai militari della
Folgore, a quel punto uno di loro veniva preso a pugni da un poliziotto e poi
trascinato in una delle macchine di servizio della polizia. Lì subiva minacce di
ogni tipo, tra cui quella di essere sbranato da uno dei cani delle forze
dell’ordine, poi ha preso altre botte e infine è stato fatto scendere dalla
vettura. Il solerte poliziotto ha proseguito il suo abuso di potere e ha
costretto il malcapitato a sedersi a terra, ben attento a scegliere il punto del
terreno più sporco. A questo punto, dopo avere raccolto un ramo, l’uomo in
divisa, pubblico ufficiale, ha ordinato alla sua vittima di intonare una
canzone. Quando l’uomo ha risposto di non sapere cantare il poliziotto, sempre
brandendo il ramo, lo ha obbligato ad attaccare con “Tanti auguri a te”. Il
“divertimento” dell’agente è stato interrotto da due operatori Arci accorsi in
seguito alla telefonata della moglie dell’operatore rom. Alla vista dei nuovi
arrivati il poliziotto ha ordinato all’uomo di alzarsi in piedi e di smettere di
cantare. Quando gli operatori dell’Arci hanno chiesto spiegazioni al vice
questore è stato loro risposto che il signore rom aveva preso a calci il
poliziotto. Ora sembra quantomeno folle che un rom, tra l’altro in regola, che
da sempre ha a che fare con irruzioni e controlli si metta a prendere a calci un
pubblico ufficiale, durante un controllo a tappeto, con il campo pieno di
militari e polizia.
A quel punto l’operatore rom veniva rilasciato con l’invito di chiudersi dentro
il proprio container e la minaccia di non denunciare l’accaduto altrimenti
sarebbe stato arrestato per spaccio di droga.
L’operazione si concludeva alle ore 15.00 con una decina di provvedimenti di
espulsione a carico di coloro non in regola con i permessi di soggiorno, il
sequestro di 5 automezzi privi di assicurazione, il ritrovamento di alcuni
bossoli da arma da fuoco, di un bilancino e di alcuni grammi di mannite.
Ci sentiamo in dovere di denunciare le modalità di questo nuovo censimento
voluto dal Comune di Roma. Poliziotti e militari che irrompono di mattina,
circondano il campo e impediscono agli abitanti di uscire per oltre otto ore.
Anche dopo l’accertamento dei documenti è stato vietato ad alcuni rom di recarsi
a lavoro, un altro rom sofferente di cuore è stato costretto a sedersi per terra
in attesa di essere autorizzato ad entrare. Repressione, abuso di potere,
maltrattamento di persone. E’ questa la sicurezza tanto declamata da Comune e
Governo? Dovremmo sentirci tranquilli sapendo che ragazzi italiani come nuovo
passatempo bruciano gli stranieri, mentre i poliziotti menano i rom?
Gli operatori di Arci Solidarietà Lazio di Tor de Cenci
Di Fabrizio (del 08/02/2009 @ 09:51:38, in Italia, visitato 1922 volte)
Ricevo da
Eugenio Viceconte:
Complimenti alla Federazione Rom e Sinti Insieme, è l'unica
buona notizia di oggi.
(OMNIROMA)
Roma, 07 feb - Si sono riuniti questo pomeriggio una trentina di giovani
esponenti dei campi rom della Capitale per dare vita a un coordinamento di auto
rappresentazione che darà il via ad alcune iniziative culturali ed elaborerà una
carta dei diritti e dei doveri per gli abitanti degli insediamenti. "Sono venuti
da Casilino 900, Arco di Travertino, Ciampino, Salone e Gordiani per discutere
insieme per la prima volta in maniera autodeterminata di noi stessi e del
nostro futuro - ha detto Graziano Halilovic, ex-abitante del campo rom di
Ciampino, sposato con una donna italiana con cui vive a Tor Lupara - abbiamo
capito che è ora di risvegliarci e di prendere le decisioni per poter superare
quella per molti di noi, discriminati da una vita, il nostro essere rom sembra
quasi una vergogna. Dobbiamo essere fieri di essere rom e per questo porteremo
avanti la nostra battaglia sui nostri diritti ma anche sui nostri doveri". In
calendario ci sono già alcune iniziative: l'8 marzo verrà festeggiata la
Giornata della donna, l'8 aprile, la Giornata internazionale dei rom.
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