Ricevo da Roberto Malini
Un utente mi chiede un parere sugli stupri di Roma e Bologna: stranieri
violentano ragazze italiane e Alemanno tuona contro il "pericolo Rom".
Credo che dobbiamo attendere la fine delle indagini, prima di esprimere un
giudizio. E' un evento strano, quello di Roma, e penso che lascerà alcuni dubbi.
In ogni caso, non sono aumentati gli stupri e non è aumentata la percentuale di
violentatori stranieri, che rappresenta il 10%. Oggi un Rom è stato bruciato
vivo in una baracca, a Roma, ma non ne parla nessuno: questo è per me
incredibile. Si scatena ancora una volta la caccia al Rom e allo straniero.
A Pesaro, dove vivo attualmente, la gente sembra impazzita e vede in chi ha la
pelle un po' più scura il diavolo in persona. Dimenticano che gli italiani hanno
raggiunto a fine 2008 il record di fatturato della criminalità nel mondo: 500
miliardi di euro. Ma non si combatte questo fenomeno: si combattono i poveri, i
migranti, i Rom. Mi dispiace per chi viene stuprato (nelle carceri, circa 250
giovani maschi vengono stuprati ogni anno e circa 30 di loro si suicidano nelle
loro celle; nelle case, un numero impressionante di bambine e donne viene
violentato da familiari e persone "di famiglia"; nelle strade, oltre alle donne
italiane, molte giovani Romnì vengono molestate e stuprate quando restano senza
rifugio; nelle mani delle autorità e nelle comunità rieducative, ragazzini e
ragazzine Rom e stranieri, secondo le molte segnalazioni, subiscono abusi di
varia natura), ma la civiltà stessa è stuprata ogni giorno, in Italia. La nostra
anima è violentata. Sono tuttavia altri stupri (altrettanto dolorosi, certo),
che - strumentalizzati - troviamo nelle prime pagine dei quotidiani e nei
telegiornali.
Roberto Malini
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