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Stupri italiani
Di Fabrizio (del 15/02/2009 @ 11:40:02, in Italia, visitato 2398 volte)

Ricevo da Roberto Malini

Un utente mi chiede un parere sugli stupri di Roma e Bologna: stranieri violentano ragazze italiane e Alemanno tuona contro il "pericolo Rom".

Credo che dobbiamo attendere la fine delle indagini, prima di esprimere un giudizio. E' un evento strano, quello di Roma, e penso che lascerà alcuni dubbi. In ogni caso, non sono aumentati gli stupri e non è aumentata la percentuale di violentatori stranieri, che rappresenta il 10%. Oggi un Rom è stato bruciato vivo in una baracca, a Roma, ma non ne parla nessuno: questo è per me incredibile. Si scatena ancora una volta la caccia al Rom e allo straniero. A Pesaro, dove vivo attualmente, la gente sembra impazzita e vede in chi ha la pelle un po' più scura il diavolo in persona. Dimenticano che gli italiani hanno raggiunto a fine 2008 il record di fatturato della criminalità nel mondo: 500 miliardi di euro. Ma non si combatte questo fenomeno: si combattono i poveri, i migranti, i Rom. Mi dispiace per chi viene stuprato (nelle carceri, circa 250 giovani maschi vengono stuprati ogni anno e circa 30 di loro si suicidano nelle loro celle; nelle case, un numero impressionante di bambine e donne viene violentato da familiari e persone "di famiglia"; nelle strade, oltre alle donne italiane, molte giovani Romnì vengono molestate e stuprate quando restano senza rifugio; nelle mani delle autorità e nelle comunità rieducative, ragazzini e ragazzine Rom e stranieri, secondo le molte segnalazioni, subiscono abusi di varia natura), ma la civiltà stessa è stuprata ogni giorno, in Italia. La nostra anima è violentata. Sono tuttavia altri stupri (altrettanto dolorosi, certo), che - strumentalizzati - troviamo nelle prime pagine dei quotidiani e nei telegiornali.

Roberto Malini

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