Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 24/09/2012 @ 09:18:24, in Italia, visitato 3387 volte)
Giornalista, poeta, scrittore, fotografo, regista e
antropologo di fama internazionale, ma anche ex pugile e giocatore di football
americano...
Agli inizi degli anni '90 inizia un lungo percorso di ricerca sulle origini
della propria famiglia, durante il quale scopre documenti che permettono di
riportare alla luce l'esistenza del campo di concentramento di Lety, in
Repubblica Ceca, che oggi è un allevamento di maiali. Le testimonianze raccolte
lo rendono inviso al governo ceco.
Nel 1999 viene ingaggiato dalle Nazioni Unite e inviato nel Kosovo come
intermediario tra le istituzioni e i gruppi rom perseguitati. Lotterà per 11
anni perché i Rom, cacciati dagli estremisti albanesi, possano uscire dai campi
profughi, costruiti su terreni altamente inquinati da piombo e metalli pesanti.
Nel 2004 è insignito del premio Human Rights Award, consegnatogli direttamente
da Günter Grass. Nel 2005 il suo film-documentario Gipsy Blood, visibile su
youtube, è premiato al Golden Wheel International Film Festival di Skopje.
Attualmente risiede a Nish, in Serbia, dove prosegue la sua attività per i
diritti umani, tramite l'associazione Kosovo Roma Refugee Foundation.
- Sabato 29 settembre: ore 13,00-14,30 Circolo Vereda,
via De' Poeti 2/E "Poesia per restare umani", reading di Paul Polansky
& Co, nell'ambito dell'evento "100 Thousand Poets For Change"
100 Thousand Poets For Change a Bologna
Coordinamento:
Marina Mazzolani, italiana autoctona amante della diversità.
Pina Piccolo, italo-americana, figlia della migrazione.
Antar Marincola, somalo-italiano, figlio del colonialismo.
Gassid Babilonia, iracheno, figlio delle guerra.
Nell'ambito di 100 Thousand Poets for Change, unendosi simultaneamente a 700
iniziative sparse per il mondo in 115 nazioni, i bar, le librerie, i giardini, i
luoghi storici di Bologna si aprono a oltre 80 poeti e alla poesia per costruire
insieme nuove visioni di un mondo non straziato da guerre, diseguaglianze,
ignobili distribuzioni delle ricchezze, sfruttamento insensato della Terra.
Bologna in mani ai poeti: Sono coinvolti più ottanta poeti in questo evento,
poeti famosi e altri giovani, poeti che credono nella possibilità del
cambiamento globale, cercano con il loro linguaggio di dimostrare la loro
indignazione verso un mondo considerato, erroneamente, libero, democratico e
difensore dei diritti umani.
In tempi di crisi globale l'urgenza di cambiamento a livello sociale, politico
ed ecologico si avverte ancora di più ed i poeti , che spesso captano i
cambiamenti nello "spirito dei tempi" e lo trasmettono con la perizia dei propri
versi possono contribuire in maniera efficace al movimento verso il nuovo.
I poeti hanno sempre scritto e gridato per la pace, i diritti umani, la
convivenza universale e tanti altri ideali, ma si faceva sempre in modo
personale, o a livello di piccoli gruppi. E' la prima volta, nella storia umana,
che i poeti si sono uniti tutti quanti per gridare in coro contro l'ingiustizia,
contro le guerre, contro la diseguaglianza, contro il razzismo, contro la fame e
contro tutti gli ideali sbagliati di un mondo che ormai sta andando alla rovina.
I cambiamenti si fanno a piccoli passi, e non si fanno a passi di uragano,
perché un uragano lascia sempre disastri dietro. A piccoli passi cerchiamo di
cambiare un mondo che è stato cambiato verso il male a piccoli passi.
A questo appello possono rispondere anche gli altri artisti di tutti i generi
d'arte, e tutte le persone che credono nella possibilità del cambiamento, in
modo da coinvolgere assolutamente tutti.
Itinerario delle letture poetiche:
Ore 10,00-14,00 Sala Borsa, Piazza Maggiore
Ore 11,00-12,00 Libreria Coop Ambasciatori, via Orefici 19
Ore 13,00-14,30 Circolo Vereda, via De' Poeti 2/E "Poesia per restare umani", reading di Paul Polansky & Co.
Ore 15,00-18,30 Bar L'Ortica, via Mascarella 25
Ore 16,00-17,30 Mural "500 anni dalla conquista", via Zamboni, Piazza Scaravilli,
lettura di poesie latino-americane
Ore 16,30-18,00 Bar Linea, sotto il Palazzo di Re Enzo
Ore 18,00-20,00 Nuova Arena Orfeonica, v. Broccaindosso 50
Ore 18,30-20,30 Poeti in cammino, da P. Maggiore a P. Verdi
Ore 18,00-20,30 Libreria delle Moline, via delle Moline 3/a
Ore 20,00-23,00 Giardino del Guasto, "Omaggio a PierPaolo Pasolini - una panca,
poesia e musica", con il sax di Guglielmo Pagnozzi
Ore 20,30-23,00 Bar La Scuderia, Piazza Verdi
Ore 21,00-23,00 Bottega del Mondo "Potosì", via Mascarella 35/a
Ore 21,00-24,00 Antico Bar dei Licei, via Broccaindosso 69/A
Vi preghiamo di diffondere l'evento, e anche di seguirlo, perché pubblicheremo
le locandine dei singoli eventi corrispondenti ai diversi posti.
SETTIMANA MILANESE
- 1 ottobre Ore 21.00 Reading presso CAM Ponte delle Gabelle, via
san Marco 45 (ingresso libero).
- 2 ottobre Ore 21.00 Reading presso circolo
"Via d'Acqua", viale Bligny 84 PAVIA (ingresso con tessera
Arci ed offerta libera a sostegno per l'iniziativa)
- 3 ottobre Ore 16.00 visita agli insediamenti rom in zona Cavriana-Forlanini. Ore 21.00 Reading presso
Libreria Popolare in via Tadino
18 (ingresso libero).
- 4 ottobre Pomeriggio (orario da definire): visita al
villaggio rom di via Idro, seguita da Reading alle ore 21.00 (ingresso libero).
Alle 20.00 sarà possibile cenare al Social Rom (cena solo su
prenotazione, 347-717.96.02 oppure info@sivola.net).
- 5 ottobre Pomeriggio (orario da definire): visita al
campo sinti
Terradeo a Buccinasco. Ore 21.00 Reading a Corsico presso la
Biblioteca comunale di via Buonarroti n. 8 (ingresso libero).
- 6 ottobre Pomeriggio (orario da definire): visita al
campo di Monte Bisbino (Milano-Baranzate).
- 7 ottobre Ore 21.30 Reading all'enoteca Ligera via Padova 133 (ingresso libero).
Organizzano: LA CONTA di Milano, ApertaMente
di Buccinasco, FAREPOESIA di Pavia e Mahalla con il concorso delle
comunità rom e sinte locali - per informazioni:
347-717.96.02 oppure info@sivola.net
Di Fabrizio (del 23/09/2012 @ 09:17:34, in media, visitato 3505 volte)
... e voglio condividerle!
Luoghi comuni, felice intuizione di Luca Klobas che ne ha
scritto l'introduzione, può significare il "sentito dire" che domina
nell'informazione e nella divulgazione attuale, ma anche quei posti che sono
sotto l'occhio di tutti, e per qualche strana ragione nessuno osserva.
I Luoghi comuni sono però ricolmi di gente, raccontano
storie, possono stimolare la fantasia, celano amicizie e rapporti. Tra loro, un piccolo campo sosta comunale alla periferia estrema di Milano. Dove
il nostro cronista si perde, gira con attenzione tra le piazzole, prova a
vincere le diffidenze reciproche che lo dividono dagli abitanti.
Il resoconto che ne nasce è del tutto simile ad una guida turistica, con tutte le ovvie
indicazioni su come arrivarci (anche in canoa o paracadute!), su come anche
questo insediamento abbia i propri centri e le sue periferie. Non è un luogo
anonimo e miserabile, ma è possibile differenziare i vari punti, addirittura
individuare monumenti e punti di aggregazione.
Il Palaidro dei concerti, l'ex stadio sommerso dal Lambro, le attività
lavorative, la scuola, gli spettacoli per bambini, persino un cinema, un
possibile agriturismo e un caffè letterario... metteranno a dura prova i
pregiudizi di molti, anche di chi si è sempre proclamato antirazzista, ma non è
mai venuto a contatto "dal vivo" con una simile realtà.
E ancora, i file rubati da Wikileaks sui rapporti tra il campo rom ed i
vicini studi della Mediaset (una storia oscura di elicotteri e panini).
Inoltre: dati e storia dei Rom Harvati che lo popolano.
Tutto questo in una trentina di pagine che l'autore si è divertito a
scrivere, sperando di divertire, interessare e far riflettere anche i lettori.
Prezzo assolutamente abbordabile anche alle tasche provate dalla crisi: 5 euro.
Dimenticavo: tutto il ricavato della vendita (esclusi i costi di stampa)
andranno a finanziare le attività proposte dalla locale comunità rom.
LUOGHI COMUNI
prima edizione
32 pagine in bianco e nero
Stampato in proprio
prezzo 5 euro
Distribuzione:
Social Rom, via Idro 62, Milano
Enoteca Ligera, via Padova
133, Milano
Libreria Popolare, via Tadino 8, Milano
oppure Fabrizio Casavola, 347-717.96.02
Di Fabrizio (del 21/09/2012 @ 09:15:50, in Italia, visitato 2262 volte)
dalla rassegna stampa di Elena Cesari
Legnano (MI). Questa settimana, non senza conseguenze rilevanti, si è
alzato un polverone mediatico sulle comunità rom presenti nel quartiere San
Paolo: Legnano,
rom a San Paolo. Nuovo sgombero nel quartiere (Giorno Legnano, 7/9).
Uno sgombero quello dei rom di San Paolo a cui hanno fatto curiosamente seguito
la comparsa di scritte ingiuriose sui muri:
Rabbia rom a Legnano "Italiani bastardi" (Libero
Milano, 12/9). Scritte la cui paternità è attribuita immediatamente da media e
rappresentanti politici di destra alle persone rom. Oggi il razzismo purtroppo
non è una pianta che necessita di molte cure; una volta seminato grazie a un
pretesto qualunque si riproduce rapidamente attraverso il web. Su Twitter e
su Facebook (alla pagina "Questa è Legnano"), molte persone
commentano le scritte sui muri presumibilmente lasciate dai rom. Ne approfittano
anche Movimento Sociale e Fiamma Tricolore, affermando di non poter permettere
"che certi stranieri, residenti tra l’altro in un campo abusivo, insultino tutti
noi italiani". Ragione sufficiente per "affiggere uno striscione che riportava
«rom nelle galere»": Rom:
"Stop alle polemiche" (Prealpina, 14/9). Fiamma Tricolore ha annunciato
una manifestazione "con gli italiani e per gli italiani" davanti al Comune di
Legnano. Tardiva la smentita della polizia sull’origine delle scritte "anti
italiane": Scritte
anti-italiane sui muri. I vigili: non sono stati gli zingari
(Giorno Legnano, 14/9). Secondo il comandante della Polizia locale "La modalità
con cui sono apparse le scritte, quindi i caratteri utilizzati […] ci fanno dire
con un buon grado di sicurezza che non può trattarsi di loro […] perché
conosciamo uno a uno queste persone e sappiamo bene che sono analfabeti.
Attribuire ai rom questo fatto equivale giungere a una conclusione immotivata e
strumentale". Dopo lo scatenamento, meticolosamente costruito dai media,
dell’"emergenza rom", arriva la risposta repressiva delle istituzioni: Dopo
le proteste anti Rom i militari a San Paolo per calmare gli animi
(Giorno Legnano, 18/9). Infine, tardivamente, Prealpina pubblica un articolo in
cui emergono i dubbi sull’effettiva necessità di un intervento militare. In
proposito "il quartiere è diviso": Rom,
a San Paolo aspettando i militari (Prealpina,
19/9).
segnalazione di Alessandra Meloni ed Ernesto Rossi
PRESIDIO ANTIFASCISTA
Come gruppo consiliare Sinistra Legnanese invitiamo tutti i cittadini e le forze
democratiche di Legnano ad aderire e partecipare al presidio antifascista che si
terrà VENERDI' 21 SETTEMBRE dalle 17.30 nel quartiere San Paolo, via Ponzella,
vicino alla chiesa, per manifestare contro il corteo organizzato contro i rom
dal movimento fascista Fiamma Tricolore.
La città del martire partigiano Mauro Venegoni non può rimanere inerte di fronte
alle derive xenofobe e razziste di un gruppo neofascista che sfrutta un problema
reale e sentito per miseri fini propagandistici.
Siamo certi che gli abitanti di San Paolo non si faranno strumentalizzare da
chi, in tutti questi anni, si è distinto per l'assoluta assenza rispetto al
quartiere e per la totale indifferenza nei confronti dei suoi problemi.
Non cediamo una fetta della nostra città a individui a cui non importa nulla di
proporre soluzioni o di dare risposte, ma solo di promuovere la loro ideologia,
che in questo Paese ha già portato abbastanza lutti e guerre.
Venerdì la Legnano antifascista sarà a San Paolo.
Gruppo consiliare SINISTRA LEGNANESE
Di Fabrizio (del 20/09/2012 @ 09:00:04, in Italia, visitato 1644 volte)
Giovedì 27 settembre alle 17.30. Villaggio Rom quartiere Japigia, Bari (nei
pressi del Palaghiaccio)
Presentazione di
- Rom oltre il campo. Esperienze di inclusione e formazione, di Matteo Magnisi
(Stilo Editrice);
- Educare al consumo. Il Commercio Equo e solidale per una cittadinanza attiva,
di Corsina Depalo (Stilo Editrice).
Presenta:
Luisa Santelli Beccegato | già docente di Pedagogia interculturale presso
l'Università degli Studi di Bari
Interviene
Vito Lacirignola | direttore editoriale Stilo Editrice
*** I LIBRI
***
Matteo Magnisi
ROM OLTRE IL CAMPO
Storie di inclusione e formazione
ISBN 978-88-6479-063-3
giugno 2012
128 pp.
€ 13,00
Destinatari: mediatori culturali, interessati ai temi dell'intercultura,
dell'immigrazione e della società multietnica, formatori, cittadinanza attiva
OPERA Tra tutte le minoranze etniche che abitano il nostro territorio nazionale,
quella dei rom è - molto probabilmente - la più vessata. Atavici pregiudizi e
una mai sopita intolleranza accompagnano la storia di questa comunità senza
patria che - nei secoli - ha fatto della libertà e dell'erranza la propria
bandiera. Tuttavia il progredire della Storia ha determinato nelle esigenze e
nei desideri dei rom un mutamento a cui gli Stati che li ospitano non hanno
saputo adeguarsi. Partendo dal caso della comunità rom rumena arrivata a Bari
nel 2000 e dalla nascita del primo campo stanziale sorto nel quartiere Japigia,
l'autore - con passione umanitaria e disincantata obiettività - allarga il
raggio del suo sguardo alle tappe storiche, politiche e sociali raggiunte da
questo popolo, soffermandosi in particolar modo sugli aspetti della formazione e
dell'educazione su cui deve riflettere chi - a vari livelli - è chiamato ad
accogliere e a favorire l'inclusione: istituzioni, scuola, volontari e semplici
cittadini.
Corsina Depalo
EDUCARE AL CONSUMO
Il Commercio Equo e Solidale per una cittadinanza attiva
ISBN 978-88-6479-052-7
Aprile 2012
112 pp.
€ 13,00
Destinatari: docenti, formatori, genitori.
OPERA È inevitabile oggi trasformarsi in consumatori compulsivi? In che modo si può
insegnare ai bambini l'importanza dell'acquisto consapevole, della riflessione
sulla provenienza dei beni comprati? Nell'educare al consumo la famiglia, la
scuola e tutte le agenzie di socializzazione frequentate dai bambini devono
collaborare alla formazione di piccoli cittadini attivi, di consumAttori.
Questo libro fornisce una panoramica teorica in campo educativo, approfondimenti
sull'educazione sociale e il resoconto di un'esperienza di avvicinamento al
Commercio Equo e Solidale condotta dall'autrice con alunni di una scuola
primaria. I risvolti del progetto ‘Educare al consumo' rendono chiara la
disponibilità dei bambini alla conoscenza di un'«altra via d'uscita»: è quindi
importante poterne fornire una.
Di Fabrizio (del 19/09/2012 @ 09:13:21, in Italia, visitato 1318 volte)
Premessa: Ne avevo già scritto a
metà luglio, la regione Emilia Romagna intende mettere dei
fondi (non parole) per la ristrutturazione degli insediamenti rom e sinti nella
regione. Precisazione: insediamenti già esistenti, a
forte rischio di degrado, con le ricadute che questo può avere su TUTTA la
popolazione, non
solo tra gli abitanti dei campi. C'è un partito che vi sta opponendo
strenuamente, come suo diritto, ma non avendo in Regione né numeri né alleanze
per quagliare un tubo, ha promosso una specie di "sollevazione" contro rom,
sinti e presidente della Regione (tutti nel mucchio... altrimenti che
opposizione sarebbe?) dei propri amministratori locali. Ho ricordato settimana
scorsa il caso di
Lugo di Romagna, dove la protesta non è condivisa neanche dagli
alleati locali. La prossima segnalazione arriva da Faenza, dove si protesta, ma
il campo NON ESISTE neanche; esiste soltanto l'area di Corleto, che non è un
campo, ma una microarea destinata ad UNA sola famiglia, che quindi NON possiede
i requisiti per essere finanziata. Buona lettura
Si ringrazia Rita Laghi per la collaborazione.
Monti (Lega Nord) presenta un'interpellanza al Sindaco Malpezzi sui 27.509
euro per il campo nomadi - lunedì 17 settembre 2012
La Lega Nord ha presentato una interpellanza, riguardo la ristrutturazione del
campo nomadi a Pieve Corleto, che il Comune di Faenza intende fare e spendendo
la somma di 27.509 euro.
"La Lega Nord denuncia, e ovviamente si oppone, a questo vero e proprio spreco
di denaro pubblico, considerato che le casse Comunali sono sempre più vuote, e
il Sindaco di Faenza ha fatto tagli drastici ai servizi e ai bisogni dei
cittadini.
Senza batter ciglio impegna invece questa somma ai nomadi, che nel corso degli
anni hanno già distrutto varie aree a loro destinate, l'area di Via Batticuccolo
distrutta, impianti sanitari divelti con pagamento, da parte del Comune, di 25
milioni delle vecchie lire di bollette di consumo acqua, l'area camper
completamente distrutta anche quella, ecc.ecc
Ma quel che lascia più allibiti sono le motivazioni e le condizioni per la
ristrutturazione di questa area.
Le motivazioni che il testo cita: 'L'inclusione della popolazione Rom e Sinte
rientrano nella priorità di crescita intelligente, ecc. ecc.' , si commentano da
sé, un vero e proprio schiaffo alla intelligenza ed educazione dei Faentini.
Le condizioni lasciano esterrefatti, sono a carico del Comune le spese inerenti
le utenze di acqua, corrente elettrica a sevizio dell'area e degli apparati di
fibra ottica (gli danno anche internet?) quindi tutti i consumi, senza limiti li
pagano i Faentini.
Il comune di Faenza sosterrà i costi per interventi di manutenzione ordinaria
e/o straordinaria che si renderanno necessari per la fruibilità dell'area,
quindi possono spaccare, sporcare, distruggere quanto vogliono, tanto pagano i
faentini.
La ciliegina sulla torta è nelle modalità di accesso: 'L'accesso al servizio è
regolato dal Comune di Faenza che assegna l'area ad uno o più nuclei rom, tenuto
conto della capacità ricettiva'.
Conclusione, possono venire Rom da ogni parte e luogo senza limiti e le
conseguenze sono ben intuibili.
Per queste semplici e logiche motivazioni, la Lega Nord ha presentato una
interpellanza, affinchè questa delibera venga annullata e le somme vengano
destinate per interventi in ambito sociale ai Faentini bisognosi".
Mauro Monti - Consigliere Comunale Lega Nord Romagna
Di Fabrizio (del 18/09/2012 @ 09:13:57, in media, visitato 1549 volte)
Clicca sull'immagine per leggere cosa è un BIBLIOTECA VIVENTE
Sabato 22 e domenica 23 settembre a Milano, dalle 16.30 alle 19.30 presso la
Cascina San Gregorio, ingresso da via Feltre.
Questa edizione, organizzata con ABCittà, rientra nell’ambito di Cascine
Aperte 2012; accanto alla Biblioteca Vivente, la Cascina presenta le iniziative
più varie: musica, mercato, happy hour, ecc. A presto!
Il programma completo Cascine Aperte 2012 è
scaricabile qui
Di Fabrizio (del 17/09/2012 @ 09:20:59, in casa, visitato 1476 volte)
Corriere della Sera Dura dichiarazione del vice sindaco, che su Tor de'
Cenci attacca anche il Tar: "Non si sostituisca al potere politico". I dubbi
delle Nazioni Unite sul Piano nomadi di Roma
Lo sgombero di un insediamento Rom nella Capitale (Jpeg)
ROMA - "Case popolari ai Rom? Se le scordino". Il vicesindaco di Roma Sveva Belviso scivola sulla questione dei campi nomadi. Nell'affrontare il tema dei
contestati trasferimenti di rom dal campo autorizzato di Tor de' Cenci - "Siamo
in attesa della sentenza del Tar sul ricorso fatto da alcuni nomadi" -
l'esponente del Pdl ha dichiarato che "una soluzione alternativa ai campi non
c'è - ha detto -. Inoltre non c'è alcuna intenzione di creare corsie
preferenziali per dare case ai rom, discriminando i cittadini italiani nelle
liste. Se le possono scordare". Un no secco ad ipotesi di intervento sul modello
di quelli adottati dalla Germania. Propri mentre la stessa Belviso esprime una
critica preventiva nei confronti del tribunale amministrativo: "Stiamo
attendendo che la magistratura si esprima, nella speranza che essa non voglia
sostituirsi al potere di governo politico".
Rom bosniaci nel campo di Tor de' Cenci (Proto)
RACCOLTA DI FIRME - Intanto sono salite a oltre duemila le firme raccolte per
dire no agli sgomberi di rom e sinti nella Capitale. Una delegazione dell'
Associazione 21 Luglio, le ha depositate in Campidoglio a sostegno dell'appello
"Il diritto all'alloggio non si sgombera" lanciato già il 4 marzo dalla stessa
associazione. Molti i firmatari illustri: da i premi Nobel Rita Levi Montalcini
e Dario Fo, agli scrittori Erri De Luca e Susanna Tamaro, fino ad arrivare a
Moni Ovadia e Ascanio Celestini. Nell'appello si chiede lo stop a ogni forma di
sgombero che non sia accompagnata da un serio piano di accoglienza ai nuclei
familiari.
Bambini rom a Tor de Cenci
IL COSTO DEGLI SGOMBERI - L' Associazione 21 Luglio ha presentato alle autorità
un rapporto riepilogativo sui numeri degli sgomberi dal 31 luglio 2009 - data di
avvio del Piano Nomadi - all'estate 2012. Secondo le stime dell'associazione i
450 sgomberi di insediamenti informali effettuati dal Comune negli ultimi tre
anni, sono costati 6.750.000 euro. Dieci volte più di quanto il Campidoglio ha
speso per l'inclusione lavorativa dei rom nello stesso periodo. Nella stima sono
comprese le spese per la rimozione dei rifiuti, per l'impiego delle forze
dell'ordine e per l'utilizzo delle unità mobili di strada.
Il cardinal Vallini a Tor de' Cenci (Omniroma)
480 FAMIGLIE SPOSTATE - Le famiglie rom ripetutamente coinvolte negli sgomberi
sono state 480 (circa 2.200 persone). La spesa per famiglia sfora i 14.000 euro.
Il calcolo è stato effettuato applicando a Roma le stesse voci di spesa che a
Milano sono state rese note da Letizia Moratti all'epoca del suo mandato. A Roma
l'ultimo grande sgombero in ordine di tempo, il 450° dall'avvio del Piano
nomadi, era stato eseguito l'11 agosto sulla collina di Valle Aurelia.
MODELLO ESTERO E ITALIANO - "In questi tre anni il comune ha “bruciato”
tantissimi soldi per gli sgomberi - dice Carlo Stasolla, presidente di 21 Luglio
-, ma paesi come la Germania dimostrano la possibilità di accedere a soluzioni
alternative. Nelle città tedesche non esistono rom accampati per strade, perché
i nuclei familiari sono stati alloggiati in strutture di accoglienza adeguate
nel rispetto della loro dignità di esseri umani". Secondo Stasolla esiste
un'alternativa virtuosa al Piano Nomadi del Comune.
Il ministro Andrea Riccardi ascolta una nomade (Proto)
CAMPI DA 20 MLN L'ANNO - "Il Campidoglio continua a insistere sulla costruzione
e gestione dei campi, strutture che costano in tutto 20 milioni di euro l'anno -
prosegue -. A Torino è in fase di sperimentazione un progetto che oltre a
prevedere soluzioni abitative più dignitose si fonda sul progressivo inserimento
lavorativo dei rom rumeni riducendo al minimo le spese per il Comune".
L'INTERVENTO INTERNAZIONALE - Secondo gli osservatori di 21 Luglio gli sgomberi
a Roma avvengono, nella maggior parte dei casi, senza un preavviso alle famiglie
interessate e molto spesso, durante le operazioni, interi nuclei familiari sono
costretti ad abbandonare i propri beni personali, senza poterli più recuperare.
Molti bambini, inoltre, sono costretti a causa del trasferimento a interrompere
la frequenza scolastica. Il tutto, secondo l'associazione, viola le
raccomandazioni contro il razzismo e l'intolleranza della Commissione Europea,
che ha esortato le autorità italiane a garantire a tutti in Rom che possono
essere sgomberati un idoneo preavviso.
I DUBBI DELLE NAZIONI UNITE - Anche il Comitato delle Nazioni Unite per
l'eliminazione della discriminazione razziale ha esortato l'Italia "a evitare
gli sgomberi forzati e fornire un alloggio adeguato a queste comunità". Alla
luce dell'intervento dell'Europa e delle Nazioni Unite, l'associazione 21 Luglio
chiede al Comune il rispetto di alcune misure "protettive", qualora si debba
procedere a uno sgombero forzato. Fra queste la possibilità di una consultazione
con gli interessati e un termine di preavviso adeguato.
Redazione Roma Online e Giuseppe Cucinotta -
11 settembre 2012 (modifica il 12 settembre 2012)
Di Fabrizio (del 16/09/2012 @ 09:14:58, in scuola, visitato 1345 volte)
Reggio Calabria - Brescia
OPERA NOMADI DI REGGIO CALABRIA - COMUNICATO STAMPA
La città si trova in un momento di incertezza e di grave crisi . Ma chi pagherà
il prezzo più alto per questa situazione? I bambini e le bambine delle famiglie
più povere, che tra qualche giorno dovranno iniziare la scuola, avranno la
possibilità di studiare?
Ad Arghillà nord, lunedì prossimo quando comincerà la scuola , circa 90
minori non potranno andare a scuola in quanto il Comune ha deciso di non
garantire loro il servizio Scuolabus ( il servizio che serve per portare i
bambini e le bambine a scuola) perché le loro famiglie, che hanno un reddito di
povertà, non hanno pagato la tassa di iscrizione per l'anno scolastico passato.
Da anni, l'Opera Nomadi chiede al Comune di Reggio Calabria di abrogare
questa tassa, non solo per le famiglie rom di Arghillà, ma per tutte le famiglie
reggine che hanno un reddito basso. Alle diverse richieste sono seguite delle
promesse, ma la tassa non è stata abrogata.
Un'amministrazione comunale, a nostro parere, dovrebbe comportarsi come un
buon padre di famiglia che garantisce a tutti i diritti fondamentali,
sostenendo, soprattutto, i cittadini più deboli.
Le famiglie di questi minori vivono senza un reddito fisso e con pochi euro
al giorno, ottenuti da lavori saltuari, devono provvedere al sostentamento del
loro nucleo. Una famiglia, che si trova a vivere in queste condizioni
economiche, se ha un'entrata di pochi euro con questa somma dovrà dare da
mangiare ai figli, non potrà certo utilizzarla per pagare la tassa dello
Scuolabus.
Senza considerare le gravi difficoltà economiche di queste famiglie ( non
solo quelle rom) la Giunta Comunale, tre anni fa , con delibera nr 161 del 3
giugno 2009, ha deciso di imporre anche a loro la tassa di iscrizione al
servizio di Scuolabus.
Questa delibera nei fatti impedisce alle famiglie povere di mandare i propri
figli a scuola.
E' chiaro che questo provvedimento oltre a essere profondamente ingiusto è,
soprattutto, anticostituzionale perché contraddice quanto stabilisce l'articolo
34 della Costituzione italiana: "l'istruzione inferiore, impartita per almeno
otto anni, è obbligatoria e gratuita".
In tal modo si nega il diritto allo studio a questi minori, diritto già leso
gravemente dalle condizioni di povertà e di emarginazione sociale in cui sono
costretti a vivere.
Ribadiamo che quanto afferma l'associazione non è riferito solo le famiglie
rom di Arghillà, ma a tutte le famiglie reggine che versano in gravi condizioni
economiche per le quali, in questo momento di crisi, il Comune dovrebbe almeno
evitare di gravarle di tasse ingiuste.
Da considerare che queste famiglie con l'inizio dell'anno scolastico dovranno
provvedere anche ad acquistare, oltre il corredo scolastico, anche i libri di
testo. Il Comune non ha saldato ai librai quanto dovuto per i libri di testo
dell'anno 2011 e quindi i librai daranno i testi solo se i genitori li
pagheranno.
Le famiglie che hanno un reddito basso, appena sufficiente per sopravvivere,
come potranno garantire ai loro figli la possibilità di studiare?
La tendenza politica che si sta concretizzando è quella di consentire
l'accesso all'istruzione solo alle famiglie con reddito medio-alto, quelle che
si possono permettere alcune spese, escludendo quelle più povere.
Chiediamo al sindaco Arena e agli assessori di fermare questa tendenza
anticostituzionale, garantendo gratuitamente, a tutte le famiglie a reddito
basso, il servizio Scuolabus e la fornitura dei libri di testo.
L'istruzione per tutti non è solo un diritto individuale sancito dalla
Costituzione ma è un ottimo investimento per il miglioramento della nostra città
.
Reggio Calabria, venerdì 14 settembre 2012
Il presidente Sig. Antonino Giacomo Marino
Corriere della Sera Il Comune taglia il
bus a 90 alunni nomadi
La Cgil: «La Loggia ci ripensi». Rolfi: «Hanno 75 mila euro di arretrati tra
mensa e trasporti»
Il campo nomadi di Brescia (Cavicchi)
Via il servizio bus per novanta alunni che risiedono nel campi nomadi di via
Borgosatollo 19 e di via Orzi nuovi 104. La denuncia arriva da Cgil Brescia,
Opera Nomadi, Arciragazzi e Fondazione Guido Piccinni per i diritti dell’uomo.
«Conosciamo la difficile situazione economica nella quale si trovano gli enti
pubblici ma sappiamo anche che la crisi sta mettendo in difficoltà soprattutto
le famiglie - si legge in una nota congiunta-. Brescia, volenti o nolenti e al
di là delle isterie «sicuritarie», per quasi due decenni ha saputo accompagnare
nell’iter scolastico generazioni di giovani concittadini in difficili condizioni
socio economiche, e tra questi anche i minori dei due insediamenti coinvolti».
Per la Cgil e le altre associazioni questa scelta è innanzitutto politica: «La
scelta di non garantire alcun servizio di trasporto scolastico per i minori in
età scolastica delle strutture comunali di via Borgosatollo 19 e di via
Orzinuovi 104, non può rispondere solo a logiche economiche, ma deve tenere
conto della complessità della situazione». E chiedono al Comune un confronto con
Sinti e Rom propedeutico ad un eventuale passo indietro. Il diritto
all'Istruzione, è sancito dalla Costituzione.
la replica di Rolfi. Per il vicesindaco la polemica è strumentale: «Gli utenti
di etnia rom e sinti che usufruiscono dei servizi scolastici a Brescia sono
attualmente 73. Ma queste comunità hanno una morosità nei confronti del Comune
di Brescia di 75 mila euro accumulata negli anni per servizi di mensa e di
trasporto erogati e mai pagati». Per Rolfi non c'è alcuna discriminazione: «si
tratta di rispettare le norme che le famiglie in questione non hanno mai voluto
concordare. Ricordo alla Cgil che il diritto allo studio non è negato. Anzi, è
un obbligo e pertanto deve essere adempiuto dalle famiglie senza alcuna scusa a
riguardo».
Redazione Online
Di Fabrizio (del 15/09/2012 @ 09:10:02, in casa, visitato 1115 volte)
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