Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Blog INDIPENDENTE di informazione e divulgazione

-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 01/04/2009 @ 09:38:54, in casa, visitato 2008 volte)

Da Roma_Daily_News

Sulukule per noi era Parigi, questa è una prigione: i Rom raccontano

ISTANBUL - Nel progetto per salvare Sulukule, l'Amministrazione per lo Sviluppo dell'Alloggio ha offerto case pubbliche per sistemare i Rom dal loro quartiere. Tuttavia, sino ad oggi soltanto 27 delle famiglie vivono nelle nuove case costruite a Taşoluk perché gli altri non potrebbero permetterselo.

La maggior parte delle 300 famiglie rom che sono state spostate da Sulukule a Taşoluk non sono state capaci di adattarsi al loro nuovo ambiente a causa di difficoltà finanziarie. Dopo sei mesi, restano solo 27 famiglie.

Le famiglie rilocate nelle nuove case, costruite dall'Amministrazione per lo Sviluppo dell'Alloggio (o TOKI), hanno di fronte un debito di 15 anni. Rate accumulate ed elettricità, gas ed acqua non pagate li hanno messi sulla strada degli uffici di riscossione del debito.

Le famiglie stanno trasferendo i loro diritti su case i cui prezzi variano da 3.000 a 35.000 lire turche e stanno andandosene. Ci sono solo 27 famiglie Rom rimaste a Taşoluk.

Vivendo alla soglia della fame

Normalmente, TOKI include nei suoi contratti standard una clausola che impedisce il trasferimento degli alloggi per un anno, ma i contratti stipulati con le famiglie rom non la contengono, aprendo la strada a trasferimenti a basso costo.

F. A., un Rom che ha vissuto alla soglia della fame prima di essere spostato a Sulukule, ha detto: "Ci hanno portato qui, dicendo che siamo poveri, ed ora ci stanno trattando come se fossimo ricchi. Non potremmo pagare i nostri debiti; vengono dall'ufficio riscossione. Così di giorno stiamo a Fatjh e non verranno a prendere la nostra roba."

Un'altra donna ha detto, "Sulukule per noi era Parigi. Questa è una prigione. Diventiamo nevrotici. Moriamo lentamente."

Gürkan Tokay, un altro residente, ha descritto la morte di suo padre.

"Qui non c'è un centro sanitario; è a 2 km. da qui. Mio padre si è ammalato pochi mesi fa. Penso fosse un attacco di cuore. Siamo corsi al centro sanitario, che era chiuso perché era notte. Così l'abbiamo portato ad Arnavutköy. Là c'è un ospedale, privato. Mio padre è morto prima che potessero intervenire. Hanno voluto 250 lire. Ci hanno chiesto dei soldi per il morto e non hanno rilasciato il corpo."

TOKI ha costruito le case per gente in difficoltà finanziarie nel 2008. Di 1.402 case, 450 sono state riservate ai Rom rilocati da Sulukule. E' stata organizzata una lotteria e sono state scelte 300 famiglie sono state scelte per vivere negli appartamenti da 280 a 425 lire al meseper 15 anni. Il comune di Fatih ha sistemato due autobus di linea per il trasporto: uno da Taşoluk a Fatih, che arriva alle 7 di mattina ed uno da Fatih a Taşoluk che arriva alle 8.

Non è lasciata nessuna solidarietà

Sükrü Pendük, presidente della Fondazione per lo Sviluppo della Cultura di Sulukule, ha detto: "La mia gente è stata bandita dalle proprie case, dove vivevano assieme al vicinato, per questi edifici di cemento. Avevamo una cultura di quartiere con solidarietà sociale che teneva in piedi le famiglie."

C'è una sola drogheria a Taşoluk, che non vende a credito. L'unico posto dove socializzare è la casa del tea condotta da Göksel Küçükatasayan, che ne aveva una anche a Sulukule. Ma è vuota anche nei fine settimana.

"Non posso fare affari, sono in debito," ha detto Küçükatasayan."Ce ne andremo da qui. E' fuori dalle nostre mani."

Non ci sono scuole superiori. I bambini che hanno iniziato la scuola primaria con due mesi di ritardo, stanno avendo problemi di adattamento. Alcuni di loro non sono stati accettati a scuola con la giustificazione che erano sotto programma.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 01/04/2009 @ 09:24:39, in Kumpanija, visitato 1605 volte)

Ricevo da Agostino Rota Martir

Proprio così, vale la proprio la pena di pensarci un pochino sopra e... diffonderlo.
Ciao Ago

"Non molesterai il forestiero né lo opprimerai perché voi siete stati forestieri in terra di Egitto" (Esodo, 22,20)

Noi missionari/e sentiamo il dovere di reagire e protestare contro la strage in atto nel Mediterraneo e le leggi razziste contro gli immigrati che arrivano sulle nostre coste. È una tragedia questa, che non ci può lasciare indifferenti: migliaia e migliaia di africani che tentano di attraversare il Mare nostrum per arrivare nell’agognato "Eden". Un viaggio che spesso si conclude tragicamente. Dal 2002 al 2008 sono morti, in maggioranza scomparsi in mare, 42 mila persone, secondo la ricerca condotta a Lampedusa da Giampaolo Visetti, giornalista di La Repubblica. Trecento persone al giorno! Il più grande massacro europeo dopo la II Guerra Mondiale che si consuma sotto i nostri occhi.

E qual è la risposta del governo? Chiudere le frontiere e bloccare questa "invasione". E per questo il "nostro" governo ha stipulato accordi con la Libia e la Tunisia. Il 5 gennaio 2009 infatti il Senato ha approvato il Trattato con il governo libico di Gheddafi per impedire che le cosiddette carrette del mare arrivino a Lampedusa. Com’è possibile firmare un trattato con un paese come la Libia che tratta in maniera così vergognosa gli immigrati in casa propria?

Il 27 gennaio 2009 il ministro Maroni si è incontrato con il ministro degli Interni tunisino per la stessa ragione. Il regime di Ben Ali in Tunisia non è meno dittatoriale di quello libico. Questi tentativi italiani per bloccare l’immigrazione clandestina, sono sostenuti dal Frontex, l’Agenzia Europea per la difesa dei confini, che ha ricevuto oltre 22 milioni di euro per tali operazioni.

Ci dimentichiamo però che questa pressione migratoria è dovuta alla tormentata situazione africana, in particolare dell’Africa Centrale e Orientale. Le situazioni di miseria e oppressione, le guerre troppo spesso dimenticate dell’Eritrea, Etiopia, Somalia, Sudan, Ciad sospingono migliaia di persone a fuggire attraverso il deserto per arrivare in Tunisia e Libia dove sono trattate come schiavi: lunghi anni di lavoro in nero per ottenere i soldi per la grande traversata (soldi che andranno alle mafie). E se riusciranno (pagando 3-4000 euro) ad attraversare il Mediterraneo ed arrivare a Lampedusa, verranno rinchiusi in un vero e proprio campo di concentramento, il Centro di "accoglienza" trasformato il 24 gennaio in Cie (Centro di identificazione ed espulsione): un vero lager che può ospitare 900 persone ed invece ne contiene 1900! Di qui le drammatiche rivolte di questi giorni con i tentati suicidi di parecchi tunisini che non vogliono essere rimpatriati perché sanno quello che li attende.

Tutto questo grazie alla solerzia del nostro ministro Maroni che ha detto che bisogna essere "cattivi" con gli immigrati. E il suo Pacchetto Sicurezza è la "cattiveria trasformata in legge", come afferma il settimanale Famiglia Cristiana. Infatti nel Pacchetto Sicurezza il clandestino è dichiarato criminale. Una legislazione questa che ha trovato un terreno fertile, preparato da un crescente razzismo della società italiana (così ben espresso dalla Lega!) e da una legislazione che va dalla Turco-Napolitano (l’idea dei Centri di permanenza temporanea) all’immorale e non-costituzionale Bossi-Fini, che non riconosce l’immigrato come soggetto di diritto, ma come forza lavoro pagata a basso prezzo, da rispedire al mittente quando non ci serve più.

La legge infatti prevede, fra le altre cose, la possibilità che i medici denuncino i clandestini ammalati, la tassa sul permesso di soggiorno (dagli 80 ai 200 euro!), le "ronde", il permesso di soggiorno a punti, norme restrittive sui ricongiungimenti familiari e i matrimoni misti, il carcere fino a 4 anni per gli irregolari che non rispettano l’ordine di espulsione. Maroni ha pure deciso di costruire una decina di Centri di identificazione e di espulsione, ove saranno rinchiusi fino a 6 mesi i clandestini. Questa è una legislazione da apartheid: il risultato di un mondo politico di destra e di sinistra che ha messo alla gogna lavavetri, ambulanti, Rom e mendicanti. È una cultura xenofoba e razzista che ci sta portando nel baratro dell’esclusione e dell’apartheid. Tutto questo immemori di essere stati noi "forestieri in terra di Egitto" quando così tanti italiani oltre al doloroso distacco dalla propria terra, hanno sperimentato l’emarginazione, il disprezzo e l’oppressione.

Per questo noi chiediamo:

ai missionari/e, religiosi/e, laici/che impegnati con il Sud del mondo:

  • di schierarsi dalla parte degli immigrati contro una "politica miope e xenofoba" e che fa "precipitare l’Italia, unico paese occidentale, verso il baratro di leggi razziali", come afferma Famiglia Cristiana.
  • di organizzare una processione penitenziale, per chiedere perdono a Dio e ai fratelli migranti per il razzismo, la xenofobia, la caccia al musulmano che, come forza diabolica, sono entrate nel corpo politico di questa Italia.

alla Conferenza Episcopale Italiana:

  • di chiedere la disobbedienza civile a queste leggi razziste. È quanto ha fatto nel 2006, in situazioni analoghe, il cardinale R. Mahoney di Los Angeles, California, che ha chiesto nell’omelia del mercoledì delle Ceneri a tutti i cattolici americani di servire tutti gli immigrati, anche quelli clandestini.

alla Chiesa cattolica in Italia e alle altre Chiese:

  • di riprendere l’antica pratica biblica, accolta e praticata anche dalle comunità cristiane di fare del tempio il luogo di rifugio per avere salva la vita, come indicato nel libro dei Numeri 35,10-12. Su questa base biblica negli anni ’80, negli USA, nacque il Sanctuary Movement che oggi viene rilanciato.

Come missionari/e facciamo nostro l’appello degli antropologi italiani: "Quell’antropologia impegnata dalla promessa di ampliare gli orizzonti di ciò che dobbiamo considerare umano deve denunciare il ripiegamento autoritario, razzista, irrazionale e liberticida che sta minando le basi della coesistenza civile nel nostro paese, e che rischia di svuotare dall’interno le garanzie costituzionali erette 60 anni fa, contro il ritorno di un fascismo che rivelò se stesso nelle leggi razziali. Forse anche allora, in molti pensarono che no si sarebbe osato tanto: oggi abbiamo il dovere di non ripetere quell’errore".

Viviamo un tempo difficile, ma carico di speranza nella misura in cui siamo capaci di mettere in gioco la nostra vita per la Vita.

Napoli, 9 marzo 2009

Comunità Comboniana - Rione Sanita (Napoli)
Alex Zanotelli e Domenico Guarino
Missionari Comboniani-Castelvolturno (Caserta)
Casa Rut – Suore Orsoline, Caserta
Casa Zaccheo – Padri Sacramentini, Caserta
Missionarie Comboniane – Torre Annunziata (Napoli)

Per adesioni cliccare su http://www.nigrizia.it/doc.asp?id=11879&.IDCategoria=108 

Aderiscono: padre Fernando Zolli (comboniano), Giovani impegno missionario Campania, Nigrizia,

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Franco Bonalumi (del 01/04/2009 @ 09:03:41, in conflitti, visitato 1405 volte)

Da Roma_Francais

Nel 1939, cercando di sfuggire alla guerra civile seguita al colpo di stato fascista del generale Franco, un milione di rifugiati varca il confine francese con la Spagna.

Fra di essi vi sono anche molte famiglie rom, che giunte in territorio francese finiscono nelle mani delle autorità locali e vengono rinchiuse in campi di concentramento lungo le spiagge del Mar Mediterraneo, in luoghi oggi divenuti meta di villeggiatura per i francesi. Da questi campi, tra il 1940 ed il 1944, gli uomini vengono trasferiti dalle autorità francesi verso i campi nazisti. Molti di essi riescono però a fuggire e a dare vita ad un movimento di resistenza contro il fascismo, del quale pochi anni dopo i soli francesi, alla vigilia della Liberazione, prenderanno tutto il merito.

Le donne ed i bambini rimangono a soffrire la fame, il freddo, le malattie e la furia del mare, che regolarmente ne inghiotte a centinaia fra le sue onde. Nel 1944, dovendosi infine sbarazzare dei campi di concentramento, le autorità francesi li rispediscono in Spagna dentro a carri bestiame.

Oggi, un produttore cinematografico catalano, Felip Solé, ha deciso di ricreare gli eventi di questa "storia infame" in una pellicola con un budget limitato. Ha chiesto ai figli, alle figlie e ai nipoti di quei rifugiati di partecipare alla produzione di tale documento.

Molti di essi hanno risposto positivamente all'appello, e tra questi vi è mia sorella a rappresentare la nostra famiglia.

Al telefono mi ha solo detto che: "... è stata un'esperienza tremenda, avvolti dal freddo e dalla neve durante le riprese, alla fine nessuno di noi riusciva a parlare; rom o no, ci gettavamo tutti nelle braccia gli uni degli altri, e piangevamo...".

Lolo Del Carders

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 01/04/2009 @ 08:51:32, in media, visitato 2133 volte)

Da Roma_Francais (Ne avevo scritto sul mio vecchio blog Pirori quattro anni fa - i link del test sottostante sono in francese)

mercoledì 25 marzo per Gregory Salomonovitch

Yves Calvi è comparso ultimamente davanti al TGI (Tribunal de grande instance ndr) per "incitamento all'odio razziale" riguardo la trasmissione "C dans l'air" sulla delinquenza ed i rom diffusa l'11 febbraio 2005

Con due dei suoi invitati presenti quel giorno in studio, Xavier Raufer e Yves-Marie Laulan, l'animatore-produttore di France 5 è accusato di aver proferito propositi "a carattere apertamente razzista". Era stata depositata una querela da alcune associazioni rom - tra cui La Voix des Roms che ha dedicato un sito a questa vicenda - la LICRA, la LDH e il MRAP.

I querelanti accusano una "confusione costante" tra rom, Rumeni, zigani e gens du voyage durante la trasmissione. I "ladri di polli" come lo riassume Yves Calvi. Ma anche un "amalgama" tra i Rom e gli atti di delinquenza: furto, mendicità, prossenitismo e prostituzione. Sollevano anche la mancanza di un contraddittorio: in studio non era presente nessun rappresentante dei rom. Fatto ugualmente denunciato da CSA e dal Consiglio d'Europa.

E' soprattutto il titolo della trasmissione che sarà discusso a lungo in Tribunale: "Delinquenza: la via dei Rom". Questo titolo, esposto durante tutta la trasmissione, era un gioco di parole, s'è difeso Calvi: "Non un solo istante si è voluto fare allusione a niente". Se la parola "Rom" appariva nel titolo è "perché due terzi della trasmissione sono stati consacrati ai rom", spiega "non si voleva fare sembrare questo come una componente della trasmissione". Avrebbero anche potuto titolare: "Delinquenza: tutte le piste portano ai Rom"...

Tra razzismo ordinario e incompetenza

Il tribunale è in presenza di propositi xenofobi? Numerosi passaggi della trasmissione sono incriminati, come anche il tono con cui sono stati proferiti. Yves-Marie Laulan, assente all'udienza, è accusato di essere quello che si è spinto più oltre: "Non li si può integrare in una società come la nostra, si possono integrare i bambini [...] nel lungo termine, a condizione di donare loro un'istruzione corretta e di portarli fuori dall'ambiente familiare", aveva detto. Portare via i bambini ai loro genitori, questo vi ricorda niente?

Quando Xavier Raufer, "criminologo", già membro di movimenti di estrema destra, prende la parola a sua volta, è per denunciare il "massacro" delle sue parole nella trasmissione ed una "denigrazione", "al limite del tentativo d'intimidazione". Fa ugualmente allusione alle tecniche utilizzate da alcune reti mafiose per attaccare legalmente quanti li combattono sotto la copertura di una associazione. Un'insinuazione che ha provocato l'indignazione delle parti civili.

Rom e mezzi d'informazione

L'avvocato Braun, per le associazioni, fustiga da parte sua presentazioni dei Rom fatte nei media: "smettetela, smettetela di stigmatizzare!" grida in destinazione del banco - quasi vuoto - dei giornalisti. Denuncia ugualmente il cameratismo che ha avuto luogo in "C dans l'air" ed aggiunge in direzione degli accusati: "sono nulli ed incompetenti, è incontestabile!" Questo provocherà i fulmini dell'avvocato del criminologo, che fa il gesto di alzarsi e di uscire dalla sala dell'udienza urlando: "è insopportabile!". Al limite del ridicolo.

Viene di seguito il turno dei querelanti, e qui, il dibattito si allarga: "quello che domandiamo è il rispetto". I rom sono "sistematicamente ignorati in maniera costante e voluta dai media e dagli osservatori", "si è già sottolineato abbastanza come abbiano una cattiva immagine!", "perché non fare una trasmissione sui loro aspetti migliori?", stimano gli uni e gli altri.

Per l'avvocato della Lega dei Diritti dell'Uomo, se c'è stato uno scivolamento da una "trasmissione di carattere pedagogico verso un'ora di pregiudizi razzisti", è perché "il titolo è diventato il soggetto"."Voi siete un eccellente giornalista, signor Calvi, ma questa volta avete sbandato" aggiungerà l'avvocato della Lega Internazionale Contro il Razzismo e l'Antisemitismo. Il magistrato ha richiesto la condanna dell'animatore e dei due invitati, come quella di Marc Tessier, direttore all'epoca di France Télévisions, e di Laurent Souloumiac, responsabile del sito internet di France 5. Tuttavia non è stata specificata alcuna pena precisa.

"L'onore" di Yves Calvi

Calvi, alla barra come nel suo studio, tenta di condurre il dibattimento, con un filo di nervosismo. Giustifica le opinioni presentando il principio stesso di "C dans l'air": "noi trattiamo dei soggetti d'attualità". Il tema era: "la delinquenza è legata alle settori rumeni", un soggetto "mediatico" all'epoca. Di seguito precisa la "scelta irreprensibile" degli intervenuti e spiega che "è la questione delle vittime che è al cuore della nostra trasmissione". Il suo "onore di giornalista" sarebbe in gioco, inoltre, questo non è niente! Per tutta la durata del processo, con una grande attenzione ha in ogni caso ascoltato gli argomenti degli uni e degli altri. "Non comprendo bene cosa mi è successo" ammette, "accetto le osservazioni ma non di essere complice d'incitamento all'odio razziale".

Questa udienza è stata anche una maniera di mobilitare l'opinione pubblica sulla discriminazione subita dai rom e dalle associazioni. Bakchich è l'unico media ad aver assistito all'intero processo, quando sono stati per questo inviati 800 comunicati stampa.

Il Tribunale rimetterà il suo giudizio il prossimo 7 maggio.


Chi vuole, trova notizie anche sull'Humanité

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 31/03/2009 @ 11:44:32, in blog, visitato 2306 volte)

Napoli, nessun rischio di infezioni e di malattia tubercolare
Nessun rischio di infezioni e di malattia tubercolare nella succursale di Mergellina a Napoli dell'istituto comprensivo Fiorelli dopo il caso della bambina rom di otto anni alla quale era stato diagnosticato nelle settima...

Lo spettacolo diventa risarcimento
Giusto così. La prima apparizione tv di Karol Racz toccava a Bruno Vespa, che da tempo svolge un ruolo di supplenza istituzionale: ora con funzione legislativa, ...

Federalismo fiscale, il mio no in nome della Costituzione
Pubblichiamo il testo della dichiarazione di voto dell’onorevole Furio Colombo (in foto) alla Camera dei deputati, prima della votazione di ieri sul federalismo fiscale...

Partecipa anche tu alla costruzione dell’Almanacco Clandestino di Carta
Sorpresa! Nell’uovo di Pasqua l’Almanacco Clandestino di Carta. Il 10 aprile, il venerdì prima di Pasqua, uscirà un numero di Carta molto speciale, che resterà per due settimane: 100 pagine, tema monografico di grande urgenza, ovvero i migranti, i rom, il ...

Un quadro europeo per promuovere il microcredito
Nell'UE vi è una domanda potenziale significativa per il microcredito «che non è ancora stata soddisfatta». E' quanto afferma la relazione di Zsolt Becsey (PPE/DE, HU) che, approvata con 574 voti favorevoli, 23 contrari e 12 astensioni, chiede alla C...

Novara, Maroni: «Investire ancora di più nella figura del sindaco come titolare della sicurezza sul territorio»
Il ministro dell'Interno è intervenuto a Novara al Convegno su amministratori locali e sicurezza organizzato dall'Anci. Il ministro ha accolto con favore la proposta avanzata dagli ...

L'Italia che dorme
Nello spazio web RomSinti@Politica, gestito da Nazzareno Guarnieri (in foto) è stato pubblicato oggi un post con una breve riflessione e alcune domande. Questo post si riallaccia a quanto ha dichiarato il...

Rom e Sinti nella letteratura/6 - IL ROMANTICISMO
Nel 1824, Aleksander Pushkin, più grande poeta russo di tutti i tempi ed esponente del movimento romantico, realizza il sogno di tanti intellettuali suoi contemporanei aggregandosi per un ce...

Sulle strade dei Rom rumeni
Nella strada Judetul Gorj del paese di Tintareni, dintorni di Craiova in Romania, vivono solo rom. Sono 600, ovvero il 10% dei 6mila abitanti: il resto sono romeni, abitano lontano da Judetul Gorj e mai ci mettono piede...

Milano, continuano a litigare...
L'uno, ossia il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati (in foto), punta il dito perchè, secondo lui, "il Prefetto di Milano viene sistemticamente scavalcato"; l'altro, il vicesindaco Riccardo De Cora...

Rimini, i Sinti manifestano
Oggi l’associazione Sucar Mero ha indetto una manifestazione davanti alla sede dell’amministrazione comunale, in Piazza Cavour, dalle ore 13.00 alle ore 16.00. Alla manifestazione participeranno Davide Gabrieli, Presidente di Sucar Drom e Bernardino Torsi, Vice Presidente di...

Angelica ed il coraggio del dubbio
“Non ci siamo mai innamorati di quella leggenda popolare che guarda ai rom come ai ladri dei bambini, se questo è il sospetto. Anzi, eravamo così coscienti del rischio di avallare un tale pregiudizio, che abbiamo mess...

Grande Fratello 9, Ferdi è "spinto" dagli autori?
Rilanciamo la cronaca dell’ultima puntata del Grande Fratello 9, andata in onda ieri sera, che sta entrando nel vivo, dopo undici settimane. Sembra che Ferdi (in foto) sia la persona su cui il Grande Fratello stia punta...

Roma, questa mattina scatta il secondo censimento a Castel Romano
“Piano nomadi”, si va avanti a piccoli passi. Il regolamento varato dal Prefetto 40 giorni fa per ora resta inattuato. Il Casilino 900 resta lì dov’è da 10 anni. Questa mattina è previsto il censimento dei rom nel campo di Castel Romano, sulla Pontina, dopo quel...

Rimini, il Sindaco risponde ai Sinti
Sono tornati in piazza per chiedere un incontro con le Istituzioni i Sinti riminesi che da anni vivono una situazione di disagio al “campo nomadi” di via Islanda. Sempre le stesse le proteste degli ultimi mesi: la mancata chiusura del campo dove mancano servizi igienici ...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di cicciosax (del 31/03/2009 @ 10:45:30, in Europa, visitato 5472 volte)

Corriere.it

Shuto Orizari, vicino a skopje, citta' di 40mila abitanti
I Rom? Hanno un Comune e un sindaco
In Macedonia l'unico insediamento al mondo diventato un municipio. E con quartieri divisi per etnie

SKOPJE (Macedonia) - Tra la prigione e il cimitero, Shuto Orizari: l’unico insediamento rom al mondo diventato Comune, con tanto di regolari elezioni per il sindaco, scuole, ospedale, centri religiosi, collegamenti via bus per il centro della vicina Skopje. E infatti "Shutka", come viene chiamato da tutti, non è un ghetto o un campo nomadi. Ma "un Comune dove la gente sceglie di vivere, e vi si stabilisce perché è libera di seguire la way of life rom in libertà", come spiega Sheny, giovane rom di 26 anni che lavora come taxista nel centro e frequenta una delle università della capitale della Macedonia.

ZONE ETNICHE - L’insediamento di Shutka (uno dei più grandi a livello europeo) nasce nel 1963, quando il terremoto che colpì Skopje distrusse, fra l’altro, il vecchio quartiere rom. Oggi il Comune, fondato nel 1996, conta circa 40.000 abitanti e si divide in diversi quartieri che rispecchiano, in miniatura, le divisioni della società macedone: c’è la zona dei rom macedoni, quella dei rom albanesi (con rispettive scuole, dove si tengono lezioni in albanese ed in macedone). Ma camminando per le vie del centro si sentono lingue di tutta Europa, e anche lo stile delle case rispecchia quello dei vari Paesi di provenienza degli abitanti di Shutka. Pluralità che si declina anche sul versante religioso: il 60% delle persone che vivono a Shutka segue i dettami dell’Islam (e infatti, sta per essere completata la costruzione di una grande moschea, che si dice finanziata con donazioni di Amdi Bajram, rom eletto al Parlamento macedone, e fondi provenienti dalla Turchia), il restante un mix di religioni "ereditate" dai Paesi di provenienza.

DIFFERENZE SOCIALI - Molti dei rom di Shutka lavorano nel mercato del centro, il "bazaar", particolarmente frequentato anche dagli abitanti della vicina Skopje per i bassi prezzi degli articoli. Anche se quello della disoccupazione, come anche quello della bassa scolarità, è uno fra i problemi principali degli abitanti del Comune. Si sussurra che sia il sindaco Erduan Iscini a pagare, di tasca propria, l’elettricità; mentre in estate acqua e luce sono razionate. In certe strade, case modeste e povere fronteggiano eleganti villette con giardino: il livello medio dei rom che abitano a Shutka è basso, ma quelli che hanno fatto fortuna non mancano, e lo testimonia anche l’alto numero di automobili di buona qualità parcheggiate sui marciapiedi del centro. Attaccamento alle radici? Certo. Ma anche consapevolezza che vivere a Shutka, conviene: i costi in genere sono piuttosto contenuti, ci si può permettere qualche lusso in più rispetto ad altre zone intorno a Skopje.

VOTO PER IL SINDACO - Il prossimo weekend, a Shutka, sarà "election day": si va al ballottaggio per le presidenziali macedoni, e i cittadini saranno chiamati anche a votare il nuovo sindaco. La carriera politica, in Macedonia, non è preclusa ai rom: oltre ad un parlamentare rom, Amdi Bajram, è stato nominato anche un ministro rom, senza portafoglio, Nezdet Mustafa. E c’è chi guarda con interesse alla vicina Bulgaria, dove il leader del partito di centrodestra GERB e sindaco di Sofia Boyko Borissov ha recentemente dichiarato, in attesa delle elezioni politiche che si terranno entro la fine dell’estate, di stare riflettendo sulla possibilità di creare un Ministero che rappresenti la popolazione rom presente nel Paese.

Greta Sclaunich - 30 marzo 2009

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Roma 07 Aprile 2008 -Sala della Protomoteca in Campidoglio dalle 9 alle 13

"STRATEGIE PER COMBATTERE IL RAZZISMO E LE DISCRIMINAZIONI"

Il Coordinamento si riunisce per discutere i seguenti punti all'ordine del giorno:

1) Denuncia degli episodi di razzismo e di discriminazione contro Rom e Sinti;
2) Strategie per combattere il razzismo e le discriminazioni;
3) Celebrazione della Giornata Mondiale della popolazione romanì;
4) Accoglienza nuove associazioni nel Coordinamento;
5) Denuncia dei siti internet anti-Rom e Sinti che incitano all'odio razziale;
6) Varie ed eventuali;

Si accettano proposte e consigli per l'ordine del giorno e per il luogo dove organizzare l'evento a Roma.
Saranno invitati Deputati, Senatori, Europarlamentari ed artisti amici con diritto di parola (10 min.).

Ad ogni associazione del coordinamento, attraverso il suo legale rappresentante, saranno dati 15 minuti per esporre la propria relazione. Gli interventi devono essere prenotati prima del convegno.

Ciascuna associazione metterà a disposizione un volontario per l'organizzazione pratica del Convegno.

BISOGNA ESSERE IN TANTI PER FAR ASCOLTARE MEGLIO LA NOSTRA VOCE!

Articolo Permalink Commenti Oppure (3)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 31/03/2009 @ 09:03:43, in scuola, visitato 2022 volte)

Da British_Roma

Circa 50 teenager a Dale Farm, la comunità dei Viaggianti sotto assedio del consiglio di Basildon, che attualmente non stanno frequentando la scuola, chiedono dei volontari che li possano aiutare.

Dicono che stanno abbandonando le scuole locali a causa del crescente razzismo anti-Zingari, aumento del bullismo, minacce anche con coltelli e droghe.

I ragazzi dicono che l'istruzione primaria funziona bene, grazie agli sforzi extra della Scuola Primaria Crays Hill. La frequentano oltre 80 bambini Viaggianti e generalmente hanno un buon rendimento.

Il Servizio Istruzione per i Viaggianti dell'Essex per diversi anni ha tentato di inserire i teenager nella scuola secondaria, con poco o nessun successo. In particolare, i genitori delle ragazze hanno timore di affidare le loro figlie alle scuole locali. Molti hanno firmato per l'istruzione a domicilio, che significa che in pratica non riceveranno ulteriore assistenza statale per l'istruzione.

"Siamo partiti con il Club Giovanile Chaveys l'anno scorso," ha detto Jim. "Ed abbiamo avuto alcune cose buone, come fotografia e pittura. Ma abbiamo bisogno di aiuto per l'apprendimento. Giusto per continuare a leggere e scrivere come abbiamo imparato a Crays Hill."

Questa settimana presso il centro comunitario san Cristoforo si è tenuta una riunione di giovani, genitori e simpatizzanti e si è formato un gruppo per mettere in piedi immediatamente uno schema educativo.

Un anziano residente, indicando le foto sui muri, ha parlato di mezzo secolo di lotta per i diritti civili e sull'apertura delle due precedenti scuole costruite a san Cristoforo. Ha detto che la cosa migliore che i genitori possono fare oggi è di seguire quegli esempi.

"Stiamo partendo piano e ci espanderemo tanto più i volontari si aggiungeranno," ha detto in seguito un portavoce. "Avremo bisogno di molto aiuto per incontrare le richieste dei giovani di qui. Sono più che intelligenti."

SAN CRISTOFORO HA BISOGNO DI:

  • Volontari (almeno mezza giornata)
  • Materiale scolastico per i ragazzi
  • Donazioni

Cheques to Dale Farm Housing Association, 1 John Harper St., Colchester C01 1RP, UK.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Daniele (del 30/03/2009 @ 15:49:11, in conflitti, visitato 1668 volte)

I ROM invisibili nella ex YUGOSLAVIA (1,2 milioni) - clicca sull'immagine per vederla a grandezza originale e visualizzare le altre foto

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 30/03/2009 @ 09:36:52, in Italia, visitato 2996 volte)

Dal blog del Circolo Pasolini Pavia

(la foto è presa da VolontariatOggi.info Grazie a Tom Welschen per la segnalazione)

Un futuro per otto famiglie rom: da un'emergenza a un'esperienza pilota.

Chiudersi in se stessi vivendo nella paura dell'altro rende impossibile l'incontro e la condivisione. E' multisfaccettata, ben sintetizzando la sua storia, la casa di Settimo torinese, periferia nord di Torino, ristrutturata da otto famiglie Rom grazie al progetto "Dado" (vedi QUI ndr), ideato dall'associazione Terra del Fuoco, sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e resa possibile grazie alla collaborazione della Provincia di Torino, del Comune di Settimo e di una rete di soggetti pubblici e privati, tra cui il Gruppo Abele e l'Ufficio pastorale migranti, che hanno creduto in una modalità differente di affrontare un'emergenza per molti versi scomoda: «Troppo spesso si fanno strada politiche che, con l'ansia di fare ordine, producono esse stesse disordine - ha affermato Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele, intervenuto alle due giornate inaugurali del ristrutturato "Dado" - vengono calpestati i diritti delle persone, a causa delle generalizzazioni, delle semplificazioni e dei pregiudizi». Era il novembre del 2006 quando il campo rom di frazione Mappano (Borgaro) veniva distrutto da un incendio. Per un centinaio di persone Rom, in maggioranza donne e bambini, iniziava un'odissea alla ricerca di una sistemazione dignitosa, per ricominciare a vivere. Il Comune di Borgaro ebbe molte resistenze a fronteggiare l'emergenza e le associazioni Acmos e Terra del Fuoco, grazie al sostegno tenace del comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana, accolsero nelle loro strutture le famiglie sfollate, in attesa di una soluzione definitiva, giunta solo nel mese di giugno del 2008, dopo quasi un anno di spostamenti, prima in un campo allestito in Strada del Francese, a Torino, poi a Borgaro, in frazione Villaretto. Per circa 40 tra gli abitanti del campo di Borgaro, si profilò allora la possibilità di alloggiare presso l'edificio per l'emergenza abitativa che il Comune di Settimo ha concesso e che viene consegnato a settembre di quell'anno. Da quel momento, viene attivata la collaborazione con la cooperativa sociale "Architettura delle convivenze", che propone un piano di lavori per la realizzare la ristrutturazione dell'edificio, a cura degli stessi abitanti della casa: «Una delle facce del Dado - ha affermato Michele Curto, presidente dell'associazione Terra del Fuoco durante la giornata di convegno internazionale che ha seguito la grande festa inaugurale di domenica 22 marzo - è quella della fatica e delle difficoltà con cui ci siamo scontrati per affermare i diritti delle persone accolte. Quella fatica che ci portiamo addosso anche in questo momento di gioia, in cui le persone che hanno scelto di condividere per noi un percorso di costruzione attiva del proprio futuro, ristrutturando per sé e per i prossimi abitanti una casa, si sentono dire ancora molti no,in particolare nella ricerca di un posto di lavoro dove essere Rom non una fonte di discriminazione».Sul tema Rom e lavoro è intervenuto l'europarlamentare Vittorio Agnoletto, il quale ha presentato il lavoro portato avanti a Strasburgo per l'ottenimento di una maggiore attenzione sulla situazione sociale dei Rom e per un loro più agevole accesso al mercato del lavoro nell'Unione europea: «con la risoluzione approvata dal Parlamento europeo lo scorso 11 marzo - ha spiegato Agnoletto - si apre per il Dado e per esperienze che replicheranno questo modello la possibilità di accedere a fondi europei che consentiranno di proseguire sulla strada che oggi è stata tracciata da Terra del Fuoco e da quanti hanno sostenuto il loro difficile lavoro». La paura nasce anche attraverso la comunicazione mediatica, come ha spiegato Matteo Manzonetto, rappresentante Erio (European Roma Information Office): «in Italia è necessaria un'assunzione di responsabilità da parte del mondo della comunicazione. L'utilizzo di termini come "clandestino", già bandita da alcune agenzie giornalistiche, la modalità con cui al pubblico viene proposta la cronaca di episodi di violenza, di degrado, incidono profondamente sull'opinione pubblica». Una posizione rafforzata dalle dichiarazioni di Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr in Italia: «Nel nostro Paese ci scontriamo con una "procurata emergenza Rom" - ha affermato Boldrini -. È forse oggettivamente possibile che una comunità che non arriva a 150.000 componenti, composta in larga parte da donne e bambini, stia "assediando" un Paese di circa 60 milioni di Italiani?». Ma il Dado è anche un'opportunità, come ha ricordato Rosy Falsetta, Terra del Fuoco, e come hanno sottolineato molti dei relatori intervenuti all'inaugurazione di domenica 22 marzo e al convegno del giorno seguente: «Il Dado è giallo - ha affemato Ostalinda Maya Orvalle, rappresentante dell'ERRC (European Roma Rights Centre di Budapest) - come un raggio di sole che dà speranza nella realizzazione di un modello di politiche sociali differente, di accoglienza anziché emarginazione, di inclusione contro l'esclusione». Dalla Romania è arrivato l'interessante confronto con casi di social housing sperimentati con successo in Romania: «Dall'auto-costruzione o ristrutturazione di case da parte dei gruppi Rom in Romania, abbiamo constatato come i progetti di auto-recupero debbano essere affiancati da interventi di inclusione sociale e dalla creazione di un sistema-comunità. Abbiamo compreso in questo modo l'importanza di spezzare il circolo della povertà e del disagio sociale che emargina i Rom che vivono in Romania. È bello vedere che anche in Italia si sta lavorando in questa direzione e auspichiamo una più stretta collaborazione tra i due Paesi su questi fronti».La necessità di "aprirsi agli altri, aprendo ai diritti" è stata sottolineata da Andrea Olivero, presidente delle Acli e portavoce del Forum del terzo settore. Da Roma, il 18 marzo appena trascorso, è partita una campagna nazionale contro il razzismo, che ha un cuore torinese: proprio nel Dado, infatti, è nato il simbolo di questa campagna: lo "spauracchio", un piccolo fantasmino giallo riprodotto su spillette, adesivi, poster e cartoncini, col significato di tramutare in sorriso e disponibilità all'incontro le paure che impediscono la comunicazione e la comprensione. Il sorriso è anche la chiave dello spot sociale firmato da Mimmo Calopresti, interpretato da Francesca Reggiani, Lello Arena, Salvatore Marino, Cumbo Sall e dal piccolo Viorel Samuel Cirpaciu, uno dei bimbi che abitano al Dado. L'invito per tutti è quello di uscire dalla rete di pregiudizi, accettando il confronto come strumento per sconfiggere la paura.«Speriamo che ci siano molti "Dadi" in futuro - ha affermato Romina, mediatrice culturale del Dado - e che questo modello di social housing sia una modalità progettuale replicabile non solo per le persone Rom, ma per chiunque voglia sperimentare una forte esperienza di convivenza e partecipazione». Per Fredo Olivero, direttore generale dell'Ufficio pastorale migranti: «È il modello dell'inclusione sociale quello vincente. I campi Rom non solo creano emarginazione, ma hanno costi di gestione più elevati per la collettività».Il Dado è dedicato alla memoria di Adriana e Adina Tanase, madre di 33 anni e figlia di solo 20 mesi, che nella notte del 4 marzo 2005, alla periferia di Torino, rimasero uccise nel crollo della palazzina uffici di quelle che una volta erano le fonderie Ferrero. Arrivate in Italia da pochi giorni in cerca di un futuro migliore, si sono trovate sole e sarebbero rimaste senza nome, giustizia, lontane da casa. Le salme di Adriana e Adina sono state riaccompagnate da Terra del Fuoco a Bacau, nel loro paese di origine. Ora la loro storia vive tra le mura del Dado.

Dal sito "Libera"  - di don Ciotti

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 12:51:30
script eseguito in 189 ms

 

Immagine
 popoli e idee in movimento... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 6995 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source