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Shuto Orizari, vicino a skopje, citta' di 40mila abitanti
I Rom? Hanno un Comune e un sindaco
In Macedonia l'unico insediamento al mondo diventato un municipio. E con
quartieri divisi per etnie
SKOPJE (Macedonia) - Tra la prigione e il cimitero, Shuto Orizari:
l’unico insediamento rom al mondo diventato Comune, con tanto di regolari
elezioni per il sindaco, scuole, ospedale, centri religiosi, collegamenti via
bus per il centro della vicina Skopje. E infatti "Shutka", come viene chiamato
da tutti, non è un ghetto o un campo nomadi. Ma "un Comune dove la gente sceglie
di vivere, e vi si stabilisce perché è libera di seguire la way of life rom in
libertà", come spiega Sheny, giovane rom di 26 anni che lavora come taxista nel
centro e frequenta una delle università della capitale della Macedonia.
ZONE ETNICHE - L’insediamento di Shutka (uno dei più grandi a livello
europeo) nasce nel 1963, quando il terremoto che colpì Skopje distrusse, fra
l’altro, il vecchio quartiere rom. Oggi il Comune, fondato nel 1996, conta circa
40.000 abitanti e si divide in diversi quartieri che rispecchiano, in miniatura,
le divisioni della società macedone: c’è la zona dei rom macedoni, quella dei
rom albanesi (con rispettive scuole, dove si tengono lezioni in albanese ed in
macedone). Ma camminando per le vie del centro si sentono lingue di tutta
Europa, e anche lo stile delle case rispecchia quello dei vari Paesi di
provenienza degli abitanti di Shutka. Pluralità che si declina anche sul
versante religioso: il 60% delle persone che vivono a Shutka segue i dettami
dell’Islam (e infatti, sta per essere completata la costruzione di una grande
moschea, che si dice finanziata con donazioni di Amdi Bajram, rom eletto al
Parlamento macedone, e fondi provenienti dalla Turchia), il restante un mix di
religioni "ereditate" dai Paesi di provenienza.
DIFFERENZE SOCIALI - Molti dei rom di Shutka lavorano nel mercato del
centro, il "bazaar", particolarmente frequentato anche dagli abitanti della
vicina Skopje per i bassi prezzi degli articoli. Anche se quello della
disoccupazione, come anche quello della bassa scolarità, è uno fra i problemi
principali degli abitanti del Comune. Si sussurra che sia il sindaco Erduan
Iscini a pagare, di tasca propria, l’elettricità; mentre in estate acqua e luce
sono razionate. In certe strade, case modeste e povere fronteggiano eleganti
villette con giardino: il livello medio dei rom che abitano a Shutka è basso, ma
quelli che hanno fatto fortuna non mancano, e lo testimonia anche l’alto numero
di automobili di buona qualità parcheggiate sui marciapiedi del centro.
Attaccamento alle radici? Certo. Ma anche consapevolezza che vivere a Shutka,
conviene: i costi in genere sono piuttosto contenuti, ci si può permettere
qualche lusso in più rispetto ad altre zone intorno a Skopje.
VOTO PER IL SINDACO - Il prossimo weekend, a Shutka, sarà "election
day": si va al ballottaggio per le presidenziali macedoni, e i cittadini saranno
chiamati anche a votare il nuovo sindaco. La carriera politica, in Macedonia,
non è preclusa ai rom: oltre ad un parlamentare rom, Amdi Bajram, è stato
nominato anche un ministro rom, senza portafoglio, Nezdet Mustafa. E c’è chi
guarda con interesse alla vicina Bulgaria, dove il leader del partito di
centrodestra GERB e sindaco di Sofia Boyko Borissov ha recentemente dichiarato,
in attesa delle elezioni politiche che si terranno entro la fine dell’estate, di
stare riflettendo sulla possibilità di creare un Ministero che rappresenti la
popolazione rom presente nel Paese.
Greta Sclaunich - 30 marzo 2009