Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 29/05/2009 @ 09:22:13, in media, visitato 2030 volte)
Sul sito della campagna "Giornalisti
contro il razzismo" chiunque può segnalare episodi di cattiva informazione
sui migranti, simili a quelli stigmatizzati nell'appello che ha dato il via alla
campagna. Il modulo di segnalazione presente in questa pagina serve per citare
episodi concreti e circostanze specifiche di servizi giornalistici che possono
alimentare la paura, il razzismo e la violenza. L'obiettivo non è la delazione,
ma l'esercizio del "consumo critico" di informazione da parte dei cittadini,
affinché le redazioni degli organi di informazione non siano soggette solamente
alla pressione che arriva dall'alto dei poteri politici, ma anche alla pressione
democratica che la società civile è in grado di esercitare dal basso.
Di Fabrizio (del 29/05/2009 @ 08:54:17, in blog, visitato 1891 volte)
Da
Rom Sinti @ Politica
Gli ultimi anni sono stati terribili per la popolazione immigrata, rom e
sinta, scelte e comportamenti sbagliati del passato e del presente hanno
determinato un clima di odio e di rifiuto contraddistinto da violenze e da forme
istituzionali di illegalità e di discriminazione.
Ma le reazioni agli atti di violenza e di discriminazione istituzionale pongono
in evidenza una questione sostanziale: l’incapacità di “produrre” cultura,
restando “incarcerati” all’interno di “gabbie culturali” di riferimento che
minano la credibilità per un rapporto vivo con la società.
Un rapporto vivo con la società, per produrre cultura, impedirà la morte della
propria cultura che per sua natura è dinamica.
E’ quindi necessario un lavoro culturale per innescare percorsi di reazione
positiva al confronto e allo scambio culturale.
Un lavoro culturale per far emergere un orientamento verso la partecipazione
attiva, verso una democrazia interculturale e passare dalla mediazione alla
partecipazione.
Ma cosa si intende per partecipazione attiva?
Altre volte in questo blog ho affrontato la questione della partecipazione
attiva di Rom e Sinti individuando due livelli di partecipazione:
Come un mezzo personale e strumentale.
Come un fine che investe processi di trasformazione di vasta
portata per produrre cambiamenti collettivi.
Infatti la partecipazione come un fine è un processo di azioni
attraverso le quali gli individui, le comunità e le organizzazioni guadagnano
padronanza sulle loro vite per migliorare l’equità e la qualità di vita.
La forma e la sostanza della partecipazione come un fine devono
avere una credibilità.
Un approccio partecipativo come un fine presuppone processi di
formazione alla partecipazione (capacity building), cioè lo sviluppo delle
capacità, affinché la partecipazione attiva sia efficace ed efficiente nel
perseguimento degli obiettivi.
Chi pensa che possa esserci una partecipazione attiva per tutti e per chiunque a
tutti i livelli e senza capacity building, purché si appartenga a quel
determinato gruppo, commette un grave errore che troppo spesso impedisce
il passaggio dalla mediazione alla partecipazione attiva e di conseguenza da una
statica democrazia multiculturale ad una dinamica democrazia interculturale.
La popolazione Rom e Sinta in Italia se vuole migliorare la propria condizione
di vita ed uscire dalla condizione di emarginazione ed esclusione sociale e
culturale deve investire tutto sulla partecipazione attiva sia delegando le
personalità Rom e Sinte in possesso di strumenti in grado di far crescere una
credibilità al dialogo diretto, attivo e propositivo, sia attivando processi di
di empowerment delle persone per produrre cambiamenti, un processo di
formazione alla partecipazione (capacity building).
Le associazioni amiche di Rom e Sinti devono investire in questo processo se
vogliono veramente essere utili alla popolazione Rom e Sinta ed alle loro
organizzazioni.
Nazzareno Guarnieri
Di Fabrizio (del 28/05/2009 @ 13:47:34, in Italia, visitato 2046 volte)
L’associazione per i diritti umani critica pacchetto sicurezza,
respingimenti e atteggiamento verso i rom
Roma – 28 maggio 2009 - "L'anno scorso Amnesty aveva avvertito che l'Italia
stava scivolando lungo una pericolosa china razzista. Quest'anno purtroppo
dobbiamo constatare che il paese ha ormai intrapreso questo cammino. La
repressione sui rom, con sgomberi e aggressioni da parte di privati cittadini, è
stato solo l'inizio di questo processo".
Così la presidente di Amnesty International, Christine Weise, che ha presentato
a Roma il rapporto 2009 dell’associazione per i diritti umani.
Amnesty punta il dito contro le aggressioni a rom e sinti "che ancora non
vengono riconosciuti come minoranze nazionali" e contro gli "sgomberi forzati
illegittimi", mentre ai prefetti sono stati accordati poteri speciali per
controllare gli insediamenti rom. Anche un gruppo di esperti dell’Onu, ricorda
il rapporto, ha commentato con "sbigottimento la retorica aggressiva e
discriminatoria usata da alcuni leader politici, tra cui membri del governo, nel
riferirsi alle comunità rom".
Quanto al pacchetto sicurezza, denuncia il rapporto 2009, “non fa altro che
aumentare l'insicurezza delle persone che già sono in grandissime difficoltà".
Weise ha contestato l’aggravante di clandestinità, che "fa distinzione fra i
reati commessi da italiani o da immigrati irregolari", e ha parlato di
"criminalizzazione dei gruppi minoritari, elemento tipico di ogni campagna
elettorale".
"La politica dell'immigrazione italiana e i respingimenti dei rifugiati che
arrivano con le barche in alto mare – ha aggiunto Weise - e' espressione di un
disprezzo dei diritti umani e delle persone veramente disperate che qui cercano
solo aiuto". "L'Italia –ricorda Amnesty - sarà ritenuta responsabile di quanto
accadrà ai migranti e richiedenti asilo riportati in Libia", dove non esiste
"una procedura d'asilo'' e non viene offerta "protezione a migranti e
rifugiati".
Leggi
Amnesty International: I diritti umani in Italia
Di Fabrizio (del 28/05/2009 @ 09:22:16, in Italia, visitato 3703 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
fotografie di Simona Caleo, Giorgio de Finis, Max Intrisano e Massimo
Percossi
a cura di Michele Carpani e Max Intrisano
al Padiglione 2B. Facoltà di Architettura Roma Tre. Via Aldo Manuzio 72 (Ex
Mattatoio di Testaccio)
dal 5 al 15 giugno 2009 - Inaugurazione 5 giugno ore 18.30
Quattro fotografi raccontano attraverso i loro diversi sguardi il progetto di
ricerca transdisciplinare "Campus Rom, oltre i campi nomadi", attivato
dal 2007 insieme a diverse comunità rom di Roma, da Stalker –
Osservatorio Nomade in collaborazione con la ricerca "Nomadismo e Città" del
Dipartimento di Studi Urbani dell’Università di Roma Tre, volto ad
affrontare l’emancipazione civile, culturale, economica, sociale e abitativa dei
Rom, verso il superamento della realtà dei campi nomadi in Italia. Le foto
saranno montate sui pannelli dell’installazione "?" di
Stalker-Osservatorio Nomade presentata all’ultima Quadriennale di Roma, e
saranno accompagnate dai due film documentari, "Rom to Roma, diario nomade"
di Giorgio de Finis e "Savorengo Ker, la casa di tutti" di
Fabrizio Boni, e dalla presentazione dei cinque numeri della rivista "Roma
Time" che raccontano il percorso della ricerca svolta fino ad oggi. La
mostra ospita inoltre due percorsi volti all’autorappresentazione e
all’autopromozione dei Rom:
- Romané Chavé laboratorio/concorso di fotografia rivolto ad
adolescenti Rom e Sinti, promosso da Roma Onlus e Casa dei Diritti
Sociali – Focus, e condotto da Fulvio Pellegrini.
- Romanò Hapé progetto gastronomico di economia solidale rivolto a
donne Rom e Sinte
promosso da Roma Onlus e Stalker Osservatorio Nomade, condotto da
Giulia Fiocca e Paola Marotti.
Durante l’inaugurazione si potrà gustare una cena preparata da Romanò Hapè.
Breve biografia dei fotografi:
SIMONA CALEO: fotografa e giornalista, ha lavorato per il Gruppo
Espresso, il Gruppo Epolis e attualmente collabora con il World Food Programme.
Le sue foto sono state pubblicate dai maggiori quotidiani e magazine italiani.
Ha collaborato con Stalker/On e con lo European Roma Right Center.
GIORGIO DE FINIS: antropologo, regista, fotografo. Le sue fotografie sono
state esposte alla IX e alla XI Mostra internazionale di Architettura della
Biennale di Venezia, al Museo Nazionale della Cina, alla Triennale di Milano, e
nell'ambito di FotoGrafia, edizione 2008. Di recente ha pubblicato per le
edizioni Postcart il libro fotografico Aut not Out. Ritratti di bambini con
autismo.
MAX INTRISANO: fotografo professionista affianca all'attività di
ritrattista la ricerca sullo spazio urbano, ha pubblicato su molti magazine e
curato campagne internazionali nel settore musicale, attualmente collabora con
varie case editrici, e con Stalker/ON.
MASSIMO PERCOSSI: fotoreporter, da anni documenta la cronaca della
capitale per le maggiori agenzie giornalistiche. Attualmente collabora con
l'Ansa.
Per informazioni: campusrom.foto@gmail.com
Michele Carpani Mob. 328.6744087, Max Intrisano Mob. 347.6405448
Di Fabrizio (del 28/05/2009 @ 09:18:38, in casa, visitato 2702 volte)
Da
Roma_Francais (delle demolizioni in Russia se ne è scritto
QUI,
QUI,
QUI,
QUI,
QUI e
QUI)
Il reporter di FRANCE 24 è andato in Russia per incontrare gli zingari.
Considerati cittadini di seconda classe, sono vittime di numerose
discriminazioni.
Il rapporto è stato filmato a Chudovo, a sud di San Pietroburgo.
venerdì 22 maggio 2009, By FRANCE 24 (text) / Ilhame TAOUFIQI (video)
LINK
FRANCE 24 si è incontrata con gli zingari di Chudovo, una città situata circa
100 km. a sud di San Pietroburgo. La comunità di 2.000 individui si è
insidiata là nel 1986, subito dopo il disastro di Chernobyl, ma senza permessi
scritti.
Per 20 anni, le autorità locali non si sono preoccupate della loro presenza,
ma col collasso dell'Unione Sovietica ogni cosa è cambiata. Ora il terreno dev'essere
registrato e occorre pagare. Nella primavera del 2007, poliziotti e soldati
hanno agito per demolire le case degli zingari. Oggi, sembrano nuovamente sotto
minaccia.
Dal 2005, l'amministrazione ha irrigidito le leggi sull'occupazione delle
terre. Per esempio, ha ordinato la demolizione di uno dei campi zingari
installato a pochi metri da una fabbrica d'asfalto chiusa cinque anni fa, per
ragioni di salute pubblica. Ma le case dei Russi situate 50 metri più in là non
sono minacciate [di demolizione].
La prossima primavera, gli Zingari dovranno spostarsi. Pagando 4.000
rubli per registrare il terreno, avranno il permesso di installarsi in un
terreno paludoso schiacciato tra l'autostrada e la ferrovia, con nessuna scuola
vicina. Qui, la gente è piuttosto ostile. "Conosciamo molto bene cosa fanno.
Rubano la legna per il fuoco, causano problemi dappertutto," dichiara la decana
del villaggio, che intende inviare una petizione a Mosca contro gli zingari e
dice che farà tutto il possibile per fermare il trasferimento.
La comunità zingara non è trattata meglio dalle autorità locali.
L'amministrazione rurale si rifiuta di registrarli. Così perdono l'accesso
all'assistenza sanitaria, tutti gli aiuti familiari e quindi ogni esistenza
legale.
La città di Chudovo non è un caso isolato. Dal 2006, mezzo milione di zingari
russi sono stati vittime di espulsioni forzate. Nonostante la condanna dei
gruppi dei Diritti Umani e un ammonimento dell'ONU, la Federazione Russa sinora
non ha fatto niente per risolvere il problema.
Di Fabrizio (del 28/05/2009 @ 09:14:27, in Europa, visitato 3461 volte)
Ricevo da Dijana Pavlovic
Sono una romni, nata in Serbia nel 1976, cittadina italiana, di professione
faccio l’attrice di teatro. Impegnata per il riconoscimento dei diritti
fondamentali del mio popolo, ho partecipato alla costituzione della Federazione
Rom e Sinti Insieme, sviluppando in particolare l’iniziativa culturale con
spettacoli teatrali, traduzioni della letteratura rom, collaborando a l’Unità.
Ho costituito l’associazione culturale Uprè Roma, che in lingua romanès
significa “alzatevi uomini” in ricordo di come un Rom in un congresso
internazionale chiuse il suo discorso: “Seppellitemi in piedi, per tutta la vita
sono stato in ginocchio.” Adesso in ginocchio non sono solo i Rom ma la vita
democratica del Paese. La destra che governa mette sì in ginocchio un intero
popolo, quello Rom e Sinto, con leggi razziste, ma criminalizza gli immigrati,
nega diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione e dal diritto
internazionale, dallo studio, alla salute, alla libertà di culto, mentre su un
altro versante attacca i diritti del lavoro e precarizza la vita di intere
generazioni.
Ho iniziato l’impegno politico come candidata alle elezioni comunali 2006 nella
lista di Dario Fo, poi alle politiche 2008 con la sinistra Arcobaleno, mi
candido ora con il PRC convinta che compito dell’Europa sia difendere i diritti
degli ultimi per difendere i diritti di tutti.
Di Fabrizio (del 27/05/2009 @ 14:34:33, in Italia, visitato 1775 volte)
Ricevo da Ernesto Rossi
La chiamano moral suasion. Non osano dirlo in italiano, ma quel "moral",
grida scandalo, detto dagli amministratori più immorali –dal governo in giù.
Giù, giù giù- che l’Italia abbia mai avuto. "Persuasione morale", vuol dire. Che
c’è di persuasivo in uno sgombero? La ruspa? Gli agenti in divisa antisommossa?
Grate e sbarramenti antizingari, realizzati coi soldi dell’Unione Europea (anche
nostri), dati per migliorare le loro condizioni?
Che c’è di…morale? in centoventi sgomberi in due anni e mezzo? spesso
operati sulle stesse persone e famiglie a ripetizione?
Le parole sono importanti: oggi gli azzeccagarbugli parlano un’altra lingua, in
casa, per non farsi capire. Che sia un residuo di vergogna? Ma no, ecco una
parola che non capiscono, neanche detta in italiano.
Un'altra area restituita ai milanesi e alla citta'. Ne parlano come se si
trattasse di cantieri liberati da mafia e 'ndrangheta (robe siculo-calabresi,
come ognuno sa), come un’operazione di derattizzazione. Restituiamo aree,
fisiche e morali, alla legalità: quella vera, che vale per tutti.
Alleggerimento, questo è il termine usato –uno sfoltimento, insomma,
sfumatura bassa- per l’eliminazione di un po’ di famiglie dai campi rom
comunali. Qui siamo quasi bucolici, a parlar di campi. Invece a Triboniano non
c’è un filo d’erba e l’unica ombra, tolta quella di container e roulotte, è data
dal traliccio dell’alta tensione. Mmmh, che nostalgia.
Ernesto Rossi
MILANO: CON SGOMBERO EX MARCHIONDI ALLONTANATI 40 ROM (2)
Adnkronos) - ''Un'altra area restituita ai milanesi e alla citta' ", commenta il
vicesindaco Riccardo De Corato. "Si tratta del ventesimo intervento da inizio
anno. Che si aggiunge ai 100 sgomberi effettuati negli ultimi due anni. Un
impegno importante che ha permesso di ridurre il numero dei rom in citta',
stimati attualmente in circa 3000 presenze. Al 31 marzo, secondo i dati della
Polizia locale, risultano infatti 1331 occupanti nei campi autorizzati dal
Comune e 1745 abusivi".
"L'azione di moral suasion proseguira' con altri interventi gia' programmati a
cominciare da un'area privata di viale Sarca. Verranno poi abbattute strutture
sorte abusivamente in via Cusago, via Predil e via Trasimeno. Contemporaneamente
procederemo all'alleggerimento dei campi autorizzati. Come prevede il nuovo
regolamento cominceremo da chi ha procedimenti interdittivi o sentenze di
condanna oppure ha recato grave turbamento alla cittadinanza''.
"In base alla convenzione stipulata -aggiunge De Corato- il Politecnico si
impegna a realizzare l'intervento di recupero dell'ex Istituto minorile
Marchiondi Spagliardi in vista dell'insediamento di una residenza universitaria
che sorgera' su una superficie complessiva di 10.971 metri quadrati e sara' in
grado di ospitare circa 240 posti letto, un multicentro socio-culturale, spazi
accessori e parcheggi".
Di Sucar Drom (del 27/05/2009 @ 09:13:50, in blog, visitato 1732 volte)
Marsala, si chiude l'inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone
Si avvia a conclusione la lunga e infruttuosa indagine sulla scomparsa di Denise
Pipitone, sparita nel nulla mentre giocava di fronte alla casa della nonna, all'eta
di quattro anni, il 1° settembre del 2004. Denise Pipitone è stata cercata
ovunque,...
Il rischio che si stia sviluppando una cultura xenofoba c’è tutto
"Il rischio che si stia sviluppando una cultura xenofoba c’è tutto". Lo dichiara
don Federico Schiavon (nella foto di Hidden Side), responsabile della pastorale
per i Rom e i Sinti della conferenza episcopale italiana, che aderisce alla
Giornata di preghiera e digiu...
Napoli, il Sindaco: «Hanno colpe anche gli italiani»
«Con tutto il rispetto per chi è morto, ma qualche colpa c’è anche da parte
italiana. Questo ragazzo arrestato è stato sfruttato anche sessualmente.
Questo non giustifica assolutamente nulla, ma permette di non dividere i popoli
in buoni e cattivi». Lo ha detto il sindaco di Napo...
Napoli, in 10mila per ricordare i fatti di Ponticelli
Ad un anno dai pogrom contro i Rom di Ponticelli, e dopo tanti episodi di
intolleranza che si sono succeduti in questi mesi nella città di Napoli, la
Comunità di Sant´Egidio ha promosso una marcia per la pacifica convivenza a
Napoli...
Roma, il 1° giugno scatterà il piano "nomadi"
Lavori e vigilanza nei campi regolari dal 1° giugno, più fondi dal governo per
concretizzare un lavoro che punta «a coniugare legalità e integrazione». Il
piano “nomadi” per Roma entra nella fase dell’applicazione concreta...
Napoli, tra i quartieri Ponticelli e Poggioreale i nuovi tre "campi nomadi"
Sarebbero tutte nell'area orientale della città, al confine tra i quartieri
Ponticelli e Poggioreale, le zone dove verranno allestiti i centri di
accoglienza per i nomadi utilizzando i fondi messi a disposizione dal Governo.
Spazi dove sono in costruzione anche diversi centri comm...
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, il portoghese Antonio
Guterres, replica al governo italiano
Il colpo annunciato è puntualmente arrivato: l’Alto Commissario delle Nazioni
Unite per i Rifugiati, il portoghese Antonio Guterres, replica al governo
italiano. Dalle cui file - con argomenti e toni variegati - erano giunte
reazioni negative alle critiche dell’Unhcr verso la linea di Roma in materia di
immigrazione clandestina...
Mantova, presentazione dell'antologia “Il rumore degli occhi”
Sabato 23 maggio, alle ore 18:30 nella sala delle Capriate, in piazza Leon
Battista Alberti(*) a Mantova, verrà presentata l’antologia di racconti “Il
rumore degli occhi” (Edizioni Creativa, Torre del Greco, 2008), opera prim...
Milano, non più sgomberi ma alleggerimenti...
Ieri il Ministro Maroni ha incontrato alcuni Sindaci del Nord Italia, guidati da
Letizia Moratti per discutere redistribuzione dei rifugiati accolti in questi
anni. Nell’incontro, presente anc...
Il progetto su “Etnie e Culture del Mediterraneo” si occupa anche di Sinti e Rom
Pierfranco Bruni (in foto), esperto, del MiBAC, in Storia e Letteratura delle
Minoranze Linguistiche ed Etniche è stato nominato Coordinatore del Progetto
sulle “Culture storiche delle comunità Zingare: dai Rom ai Sinti” e Coordinatore
delle “Presenze culturali della...
Berlusconi e l'ipocrisia razzista
Una tegola pesantissima, anche se attesa, è caduta sul Presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi. David Mills “ha agito certamente da falso testimone da un
lato per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l'impunità dalle
accuse, o, almeno, il mantenimento degli ingent...
Napoli, anche una storia sui Rom tra i vincitori del Premio Elsa Morante
Si aspettano i risultati della giuria popolare composta da circa 1500 studenti
campani che in queste ore leggono i tre libri vincitori del Premio Elsa Morante.
Ragazzi scelti dalla giuria presieduta da Dacia Maraini...
Zagabria, quale giorno della vittoria per le donne? Memorie traumatiche e
narrazioni di resistenza
L’8 e 9 maggio scorso si è svolto a Zagabria il convegno internazionale “Imaju
li zene svoj pobjede? Zenska traumatska sjecanja i naracije otpora” – “Quale
giorno della vittoria per le donne? Memorie traumatiche e narrazioni di
resistenza”, organizzato dal Centro di studi femminili...
Alghero, sgombero imminente per una famiglia rom
Potrebbe essere solo questione di ore. Nel primo pomeriggio di oggi, infatti,
potrebbe essere dato corso all' ordinanza di sgombero dello stabile di Maria Pia
(in foto), per la famiglia rom che...
Roma, ritorna in servizio il carabiniere che uccise Fabio Halilovic
Pena ridotta di un anno dal Tribunale di Appello per il carabiniere D. S.,
imputato di omicidio colposo e condannato in primo grado a tre anni di
reclusione per aver ucciso un ragazzo rom, Fabio Halilovic di 16 anni che si
trovava a bordo di un'automobile rub...
Milano, noi, agenti di polizia locale, diciamo "no" al grande inganno
securitario
Caro direttore, ti chiediamo di pubblicare questo nostro appello, affinché si
sappia che anche tra le forze dell'ordine vi è un ampio tessuto democratico che
ha bisogno di solide sponde per potersi esprimere al meglio...
Torino, appello in merito al nuovo regolamento delle aree sosta per rom e sinti
e all’annunciato trasferimento del campo di Strada Aeroporto
Le organizzazioni firmatarie esprimono forte preoccupazione in merito alla
proposta di modifica del regolamento delle aree sosta attrezzate per rom e sinti,
attualmente all’esame del Consiglio comunale, nonché alle modalità di attuazione
dell’annunciato trasferimento del campo di Strada Aeroporto...
Pensieri migranti
La discussione di queste settimane sul reato di immigrazione clandestina e in
generale le norme contenute nel “pacchetto sicurezza” mi hanno provocato un
grande senso di rabbia, frustrazione e impotenza...
Praga, il Partito nazionale ceco chiede la "soluzione finale" dei Rom, dure le
polemiche
Il Partito nazionale ceco (Ns), di estrema destra, ha diffuso un video
elettorale in cui suggerisce "la soluzione finale della questione zingara",
evocando quella perseguita dai nazisti con l'Olocausto degli ebrei...
Roma, la lotta all'abusivismo inizia dalla casa di una famiglia rom
In molti ieri hanno visto sui telegiornali nazionali le scene strazianti di un
Rom italiano che minacciava di tagliarsi la gola con un coltello (in foto) se
fosse stata abbattuta la sua casa, costruita abu...
Immigrati, le vittorie negate
All’opposizione di sinistra piace perdere, manifesta un certo gusto per la
sconfitta. Basti considerare l’insieme delle misure su sicurezza e immigrazione,
messe in cantiere dal governo. Rispetto alle proposte iniziali, l’opposizione ha
incassato un sacco di vittorie, ma non le dichiara. Cito quelle più evidenti.
Sull’iniziativ...
La macchia della razza
Anticipiamo qui alcuni passi dal capitolo finale del libro di Marco Aime La
macchia della razza in uscita da Ponte alle Grazie (pp. 96, euro 8): in forma di
lettera aperta a un bambino rom, uno di quelli cui si vogliono prendere le
impronte digitali, spiega come e perché ...
La belva umana
«Devono solo provare a darmi fastidio. Non si devono permettere. Se toccano la "robba"
mia, se toccano mia madre, mia sorella o la mia ragazza, mi faccio giustizia da
solo. Tanto la polizia che viene a fare. Oggi li mettono in galera, domani
stanno fuori. Io s...
Gambolò (PV), il Naga e i Sinti hanno vinto una causa strategica contro le
discriminazioni
Il Naga comunica con soddisfazione la decisione del Tribunale Amministrativo
Regionale per la Lombardia - Milano di sospendere lo sgombero di cittadini
italiani di origine sinta residenti, da gener...
Bolzano, una targa commemorativa in memoria dei Sinti vittime dell’olocausto
Domani 27 maggio 2009, alle ore 11.00, sarà scoperta la targa commemorativa in
memoria dei Sinti vittime dell’olocausto, presso il muro del lager di Via Resia.
L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Nevo Drom. Questo sarà un evento
di grande impo...
Di Fabrizio (del 27/05/2009 @ 09:06:21, in Europa, visitato 2269 volte)
Da
Roma_Francais
PARIGI (AFP) - La morte di un ragazzino sabato in occasione dell'incendio di
un deposito abbandonato a Bobigny (Seine-saint-Denis), dove s'erano installati
un centinaio di membri della comunità della gens du voyage, illustra le
difficoltà di alloggio e di vita quotidiana di questa comunità in Francia.
"Questo dramma spaventoso era prevedibile, è un incendio della precarietà e
dell'indifferenza", ha dichiarato domenica ad AFP Malik Salemkour, vice
presidente della Lega dei Diritti dell'Uomo ed uno degli animatori del
collettivo Rom-Europe.
Ha ricordato che un incendio sempre a Seine-saint-Denis, nel settembre 2008,
aveva fatto due feriti leggeri tra gli 80 occupanti di un campo rom situato
sotto l'autostrada A86 a Saint-Denis.
Il corpo del piccolo Diego, 7 anni, è stato ritrovato sabato tra i resti del
deposito dai pompieri, che si erano mobilitati in un centinaio per venire a capo
del sinistro.
Ci sono da 2.000 a 2.500 Rom rumeni e bulgari a Seine-saint-Denis, dove le
espulsioni dalle occupazioni abusive si moltiplicano, ha precisato Salemkour.
"Abbiamo domandato, con altre associazioni, che il problema dell'alloggio dei
Rom sia trattato a livello regionale", ha detto il vice presidente della LDH che
auspica d'altra parte che siano regolate le condizioni d'accesso al lavoro di
questi Rom rumeni e bulgari perché "si sa che vogliono lavorare".
Sabato, il sindaco (PCF) di Bobigny, Catherine Peyge, aveva espresso la sua
"collera" di fronte ad una situazione che "non poteva che finir male".
"Sono stati respinti da una città all'altra per terminare in questo hangar, a
volte soltanto per guadagnare soltanto qualche centinaio di metri su non si sa
che", aveva poi aggiunto.
"Ho scritto mercoledì al prefetto per allertarlo sulla situazione e chiedere
una tavola rotonda per mettere in atto tutte le soluzioni umani e materiali,
sono sempre in attesa di una risposta", aveva affermato.
Dall'inizio di aprile, l'Alta Autorità di Lotta contro le Discriminazioni e
per l'Eguaglianza (HALDE) aveva lamentato che le sue raccomandazioni sulle
discriminazioni, come l'alloggio, riguardando le circa 400.000 persone recensite
come "gens du voyage e rom" in Francia "non hanno ancora avuto effetto".
A febbraio, la Difensora dell'Infanzia, Dominique Versini, aveva denunciato
le condizioni di habitat e di scolarizzazione dei rom e della gens du voyage, in
un rapporto di valutazione dell'applicazione della Convenzione Internazionale
dei Diritti dell'Infanzia (CIDE). Versini aveva allora rilevato che "come le
carovane non sono assimilate ad un alloggio, i loro genitori non accedono agli
aiuti per l'alloggio".
Questi migranti vengono da Romania e Bulgaria, paesi membri dell'Unione
Europea, per fuggire dalla miseria. In Francia, sei ore di accattonaggio
fruttano 15 euro, quattro volte di più di quanto possano sperare di guadagnare
in una giornata in Romania.
I Rom sarebbero circa 10 milioni in Europa, ossia la più grande minoranza. La
comunità conterebbe più di 2 milioni di persone in Romania, 800.000 in Bulgaria
ed altrettanti in Spagna, secondo le cifre più recenti.
[...]
Di Fabrizio (del 26/05/2009 @ 20:46:15, in media, visitato 1594 volte)
del 25/05/2009 di La redazione
Cultura e Spettacolo: Cinema
[...]
Mercoledì 27 maggio è (invece) in programma un evento speciale: "Voci
fuori campo. Storie di adolescenze fuori da un campo nomadi". Seguirà un
dibattito con Sergio Bontempelli di Africa Insieme e Daniela
Lucatti, autrice del libro "Romantica gente" (Magi edizioni
scientifiche). Il Progetto minori romeni e sinti di Lucca (gestito dalla
Caritas diocesana, in collaborazione con la Cooperativa sociale "La cerchia"
e il Comune di Lucca) da anni si occupa degli adolescenti residenti nei due
campi nomadi di Lucca, con un intervento di sostegno educativo e scolastico.
Da questo lavoro quotidiano nasce l'esperienza documentaria di "Voci fuori
campo", nella quale i ragazzi stessi raccontano la loro verità su di sé, le
loro vite, le storie, i sogni, le aspettative.
Un lavoro accorato, attento e sincero che introduce con delicatezza e rispetto
in un mondo pregiudicato. Il punto di inizio per cominciare una discussione
onesta e scartare lo sguardo dalle facili comprensioni.
|