Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Gli Zingari fanno ancora paura?

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 23/01/2012 @ 09:49:19, in media, visitato 1658 volte)

Da NO(b)LOGO - Jan. 19th, 2012 at 3:49 PM

Oggi Andrea Cuomo de ilgiornale.it pubblica una NON notizia :
Quella rete di coperture tra rom che frena le indagini

Nell'articolo non un solo fatto ma una tesi finalizzata ad alimentare l'odio razziale: i rom sono omertosi e delinquono proteggendosi tra loro.

Un articolo tanto più odioso quando a Torino sono la magistratura e le forze dell'ordine che si rendono conto che la possibilità di chiamare alla propria responsabilità gli italici autori del pogrom della Cascina Cantinassa è impedita da: Un muro di omertà sul rogo delle Vallette - stampa.it (vedi anche QUI ndr.)

Ma occorre entrare nel merito dell'articolo di Andrea Cuomo per rendersi conto di come, per il giornale, vada versato veleno sulla base di niente se c'è una campagna di disinformazione da mandare avanti.

L'articolo ovviamente parte dalla giusta ondata di sdegno derivante dalla barbara uccisione del vigile Savarino con l'evidente proposito di alimentare l'odio razziale, ma invece di raccontare i fatti di milano rinvanga l'episodio simile dell'omicidio stradale di Quarto Oggiaro di qualche mese fa.

Al giornalista non passa proprio per la testa di ricordare che nel doloroso caso di Milano gli omicidi sono stati assicurati alla giustizia in tempi rapidissimi proprio grazie alla collaborazione del uomo investito per primo, rom calabrese, e degli altri della comunità di giostrai che erano presenti.

    LA TESTIMONIANZA - Gli investigatori sono arrivati ai sospettati anche grazie alla testimonianza dell'anziano giostraio colpito di striscio dall'auto poco prima della tragedia di giovedì. Agli agenti della polizia locale avrebbe fornito il numero di un cellulare di uno dei due. Hanno messo sotto controllo le celle telefoniche e hanno intercettato alcuni messaggi importanti per l'indagine.

(c'è perfino un altro articolo de ilgiornale che racconta come ci sia sta collaborazione nei campi rom).

Non passa neanche l'idea di confrontare l'episodio con quello dei giovani di Aosta, identificati dopo un mese e mezzo dall'omicidio stradale di Caselle cui erano colpevoli.

    Ma prima di approdare ad Aosta, nel garage dove era nascosta la Clio modello Ventesimo Anniversario, gli agenti della polizia municipale hanno seguito tante piste fasulle. Almeno quaranta controlli a vuoto: segnalazioni anonime ma «potenzialmente attendibili». E «informazioni confidenziali». Blitz in campi nomadi, carrozzerie, sfasciacarrozze, discariche. Dopo l’incidente sono arrivate 4 lettere misteriose. Una firmata da «Anonimo 66», spedita da fuori Torino. Una signora di Grugliasco, convinta di aver trovato il pirata, «denuncia» il suo vicino di casa: «Ha un ritmo di vita anormale, dorme di giorno e vive di notte. Ha un amico con una Clio nera». Tutti vicoli ciechi.

Mica si ricorda il giornalista che all'arresto di Romulus Mailat si arrivò grazie alla testimonianza di una romnì del campo Tor di Quinto.

Ma la vera chicca dell'articolo è ritirare in ballo l'episodio della Caffarella ed i nomi di Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz.
Al giornalista mica viene in mente di controllare l'esito del giudizio o gli archivi del suo giornale. Gli basta RI-SBATTERE il MOSTRO in prima pagina.

Allora ricordiamo al giornalista che i due poveri diavoli da lui tirati in ballo erano INNOCENTI e sono stati assolti per l'episodio.
Ed anche ai fini delle tesi razziste del giornalista l'episodio non va bene, il povero Karol Racz fu ritrovato dalla polizia quando tutti lo indicavano come il "mostro faccia da pugile" proprio in base alla civica segnalazione della comunità rom di Livorno che gli dava ospitalità.

Ovviamente il giornalista è molto più garantista quando gli imputati non sono Rom, e magari gli passano lo stipendio.

Per futura memoria, anche nel caso che Loyos e Racz vogliano chiedere spiegazioni al giornalista ed alla testa, una copia conforme della pagina è stata salvata.

All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di un'avventura.
E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame.
E fu il calore di un momento
poi via di nuovo verso il vento
poi via di nuovo verso il sole
dietro alle spalle un pescatore.
Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
ed è il rimpianto di un aprile
giocato all'ombra di un cortile.
Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino.
Ma all'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 23/01/2012 @ 09:54:46, in Kumpanija, visitato 1389 volte)

Da Czech_Roma

Annega violinista del Concordia, dopo aver aiutato i bambini ad indossare i giubbotti di salvataggio Italy, 19.1.2012 21:19, (ROMEA)

 Sandor Feher: video da Youtube

Una delle persone recentemente identificate come vittime del capovolgimento della nave Concordia, è il trentottenne violinista Sandor Feher. Il ministero degli esteri ungheresi ne ha confermato la nazionalità.

Sandor Feher, la prima vittima dell'incidente identificata ufficialmente, lavorava sulla nave come violinista. L'Associated Press riferisce che sua madre l'ha identificato in Italia.

Si dice che il violinista abbia aiutato a fornire di giubbotti di salvataggio i bambini che piangevano durante l'evacuazione. Sia poi tornato in cabina per recuperare il suo violino. Il pianista Joszef Balog avrebbe confermato che indossava anche lui un giubbotto di salvataggio mentre decideva di tornare in cerca del suo strumento.

Feher proveniva da una famiglia di musicisti. Anche suo padre e suo nonno erano violinisti. Iniziò a suonare a sei anni e si laureò nel 1998 all'Accademia Musicale Franz Liszt di Budapest. Ha trasmesso l'arte del violino ai suoi allievi, insegnando a bambini tra i 6 e i 20 anni col metodo "ABC" sviluppato dal suo maestro, László Dénes, e da altri musicisti. Il sistema è molto conosciuto in Germania ed Ungheria, e Sandor lo descriveva come un metodo che comprende canzoni folk da tutto il mondo. Il violinista stava progettando di insegnare violino all'estero e "usare questo metodo per formare una nuova generazione di violinisti".

iDNES.cz, violinist.com, ih, translated by Gwendolyn Albert

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 24/01/2012 @ 09:06:14, in Italia, visitato 1831 volte)

Segnalazione di Alessandro Morazzini

PAESE SERA

Dal 2004 la onlus di Medicina Solidale e delle Migrazioni cura a Tor Bella Monaca gli strati più sofferenti della società. I partiti di centrosinistra in un sit in sotto il policlinico di Tor Vergata chiedono che il servizio venga spostato dalle strade del quartiere all'interno del Policlinico di Tor Vergata. Questioni di igiene, dicono. A loro Lucia Ercoli responsabile del sevizio risponde. "Provo una grande pietà" DI M. CARTA

"Noi siamo un ospedale del popolo. Per chi ci contesta provo solo pietà". Con poche semplici parole, Lucia Ercoli, responsabile della Onlus di Medicina Solidale e delle migrazioni, commenta il sit in promosso dall'Api, dal Pd e dall'Idv per chiedere lo spostamento del servizio dai locali dell'ex Centro anziani 'Ai pini' in via Amico Aspertini (Tor Bella Monaca) al Policlinico di Tor Vergata. Secondo il consigliere municipale dell'Api, Valter Mastrangeli "non è ammissibile che, in un appartamento abbandonato di circa 100 mq, senza sicurezza e senza controlli, si vadano a curare malattie particolari: infettive, Hiv, tossicodipendenza e, nello stesso tempo, vi sia una zona per l'ostetricia, pediatria e ginecologia''.

Nata nel 2004 all'interno della parrocchia di Santa Maria del Redentore, a Tor Bella Monaca, la Onlus di Medicina Solidale e delle Migrazioni, patrocinata dal Policlinico di Tor Vergata, è un servizio sanitario rivolto alle fasce più bisognose della città: stranieri, senzatetto, famiglie sull'orlo dell'indigenza, soprattutto donne e bambini. "Abbiamo circa 80 pazienti al giorno – precisa la Ercoli, che assieme a un' equipe di medici e psicologi volontari si prende cura dei malati– di cui un buon 30% sono italiani. Ogni anno curiamo circa 15000 persone". Da quando nel settembre del 2009 il sindaco Alemanno assegnò i locali comunali dell'ex Centro anziani 'Ai Pini', al servizio di Medicina Solidale, tante sono state le proteste per il quartiere. Il municipio in più di una occasione ha espresso parere contrario a questa decisione del sindaco, così come i partiti di opposizione. Uno schieramento trasversale che parte dal Pd passando per Idv, Api e Lista Civica fino ad arrivare anche a Forza Nuova, che in maniera autonoma, in passato, ha contestato la struttura.



"Nessuno di questi signori però è mai venuto a vedere cosa realmente facciamo" dice la Ercoli citando un manifesto a firma Pd in cui si chiedeva la chiusura "del centro dei clandestini". "Queste persone devono fare pace col cervello e chiedersi di cosa abbia veramente abbia bisogno la gente e non montarla sull'onda della paura verso gli stranieri" incalza la Ercoli. "A chi parla di luogo inadatto – prosegue la Ercoli - ribadisco che qui vengono rispettati tutti i protocolli. Questo è un servizio ad accesso diretto, totalmente gratuito, previsto anche dai piani sanitari: esistono i centri di cura primari, o case della salute, basate sull'integrazione fra sociale e sanità. Qui viene gente che in molti casi ha difficoltà a rivolgersi alle strutture convenzionali, che già ora, come nel caso del Pronto Soccorso del Policlinico di Tor Vergata, sono al collasso. Curo un bambino e lo mando via nudo perché non ha neanche i vestiti? O curo un mal di stomaco di una persona che non mangia da tre giorni e poi lo lascio morire di nuovo di fame?"

Grazie anche al numero sempre crescente di volontari, da circa tre anni la Onlus si occupa della distribuzione di 300 pacchi viveri al mese, mentre da qualche mese, in collaborazione con il centro sociale el Che di Tor Bella Monaca, ha avviato dei corsi di danza per bambini con problemi psichici "Se la prendono con noi perché siamo una delle poche cose che funziona a Tor Bella Monaca. Questo è un ospedale del popolo, perché rispondiamo ai bisogni primari delle persone. Una volta il partito comunista aveva le case del popolo, forse se le è scordate - riflette la Ercoli che conclude - Alimentare la paura dello straniero è idiota. Mi chiedo se chi si professa di sinistra abbia mai letto Gramsci o abbia mai sentito parlare di internazionalizzazione. Dicono di essere contro le ingiustizie e poi impediscono di curarsi alle persone che muoiono in mare per i nostri respingimenti. Provo solo una grande pena".

di Marco Carta - Giovedì, 12 Gennaio 2012

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 24/01/2012 @ 09:47:45, in Kumpanija, visitato 1437 volte)

Il consiglio di Zona 4 per il Giorno della Memoria - Due importanti iniziative promosse dalla Commissione Cultura:

WOW Spazio Fumetto – Museo del fumetto – viale Campania, 12 - dal 21 gennaio al 5 febbraio 2012 – due percorsi-espositivi che - utilizzando il linguaggio del fumetto – parlano della tragedia delle persecuzioni nazi-fasciste.
Verranno esposti - attraverso una selezione e lettura ragionata di un significativo numero di pagine - "Maus – Racconto di un sopravvissuto" di Art Spiegelman e "Giorgio Perlasca – Un uomo comune" di Ennio Buffi e Marco Sonseri.
La presentazione del materiale selezionato ha un taglio intenzionalmente didattico, per facilitare la comprensione di un periodo tra i più dolorosi della storia.

Nell'ambito delle esposizioni, domenica 22 alle ore 16 si terrà un incontro con le Associazioni che rappresentano i deportati nei campi di steminio e sopravvissuti alla Shoah.

Data la particolarità dei temi affrontati, l'ingresso alle suddette esposizioni sarà gratuito.

Venerdì 3 febbraio – Teatro della XIV – via Oglio 18 – ore 20,45
Musica e Parole dal Mondo un ciclo di spettacoli, un filo conduttore: le tante voci, le diverse anime e la preziosa pluralità di culture che popolano Milano promosso dalla Commissione Cultura del Consiglio di Zona 4, presenta
PORRAJMOS DIMENTICATO
in occasione della Giornata della Memoria incontro con la Comunità Rom di Zona 4
Introduzione musicale di Alessio Lega
Presentazione a cura di Opera Nomadi e del Museo del viaggio "Fabrizio De André" di Rogoredo
con Mirko e Giorgio Bezzecchi e Maurizio Pagani
Proiezione di Porrajmos, filmato sulla deportazione Rom e Sinti nei campi di internamento e di sterminio e di un documentario storico sulla famiglia Bezzecchi negli anni '50 a Milano.
Esibizione del gruppo musicale I Muzikanti di Balval diretti dal Maestro fisarmonicista Jovic Jovica che animerà l'incontro con musiche e balli della tradizione balcanica.

Ingresso libero

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/01/2012 @ 09:24:32, in Italia, visitato 1411 volte)

Centro Studi e ricercAzioni CILICLO' Trifuoggi: "Isolate i soggetti dannosi e rivendicate la vostra dignità."

Pescara: Venerdì 20 gennaio nel primo pomeriggio presso la sala polifunzionale di Madonna del Fuoco in via Stradonetto i Rom sono scesi in campo per reagire al clima di crescente intolleranza e discriminazione nei loro confronti.

Si è concluso, come da programma, intorno alle 18:30 con il buffet offerto dalle donne Rom e dalla Fattoria Sociale Bravalipé, il convegno realizzato presso la sala polifunzionale di Madonna del Fuoco a Pescara. L'evento, trattante i temi dell'integrazione e della discriminazione nei confronti della cittadinanza Rom, ha visto una partecipazione di oltre 200 persone, delle quali più del 70% appartenenti alla Comunità Rom locale. A presiedere vi erano i rappresentanti degli Enti promotori dell'incontro: Caritas Diocesana con Don Marco Pagniello; Centro Studi e Ricerche Ciliclò con Teodoro Rotolo; Federazione Romanì e Associazione RomSinti con Nazzareno Guarnieri; e Fattoria Sociale Bravalipè con Francesco Ciattoni. I lavori sono stati aperti e moderati da Nazzareno Guarnieri il quale si è dichiarato commosso dalla numerosa partecipazione della comunità Rom: «Nel corso di questi anni» afferma Guarnieri «ho parlato davanti a platee molto più numerose di queste. Oggi però difficilmente trattengo l'emozione, perché è la prima volta che parlo davanti ad una partecipazione Rom così sentita e numerosa». L'iniziativa ha visto anche l'intervento, fuori programma, del Procuratore Capo della Repubblica di Pescara Nicola Trifuoggi: «Con immensa gioia» commenta Trifuoggi «vedo riunita una così considerevole fetta della comunità Rom. Da parte delle istituzioni» continua il Procuratore Capo della Repubblica «c'è la piena consapevolezza che è una minoranza dei cittadini Rom a macchiarsi di atti criminosi. Purtroppo per colpa di pochi ne va di mezzo la reputazione di tutti. L'invito che faccio alla vostra comunità è quello di isolare i soggetti dannosi e continuare in questo percorso teso a rivendicare la vostra dignità» Fra gli interventi fuori programma anche quelli dell'assessore alle Politiche Sociali di Pescara Guido Cerolini Forlini, la Consigliera regionale Marinella Sclocco, e l'Assessore Regionale con delega alla legalità e sicurezza del territorio Carlo Masci.

Pescara 21/01/2012 - Uff. Stampa Centro Studi e Ricerche Ciliclò

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/01/2012 @ 09:36:18, in Italia, visitato 1882 volte)

28 gennaio 2012 ore 14.30 Casa della Cultura, via Borgogna 3

In Europa crescono le formazioni di estrema destra che mescolano populismo, nazionalismo e neonazismo dichiarato. La crisi economica facilita la presa di parole d'ordine che individuano un nemico cui attribuire tutte le colpe: rom, gay, ebrei, musulmani e stranieri in genere.
In Italia l'estrema destra e la destra istituzionale hanno denominatori comuni politici e culturali: dal rifiuto dell'uguaglianza e della società multietnica al nazionalismo, dalla concezione del rapporto uomo-donna al rifiuto dell'omosessualità. Comune a tutte le destre è il tentativo di superare la Costituzione e l'antifascismo, lo sdoganamento delle formazioni neofasciste e il tentativo di riscrivere la storia.
Nell'estrema destra italiana si rafforzano le posizioni razziste e antisemite e l'acquisizione di miti e modelli del nazismo. Sono cresciute le aggressioni a militanti di sinistra, immigrati, omosessuali e zingari. La Lega fa la sua parte e già nel 2004 è stata segnalata dall'Osservatorio europeo dei fenomeni razzisti e xenofobi.
A Milano le amministrazioni di centro-destra in questi anni hanno coperto e sostenuto le formazioni neofasciste e neonaziste. In questa città si gioca una partita importante. Bisogna costruire un argine contro il neofascismo e il razzismo attraverso la mobilitazione che ne impedisca l'azione, ma anche con una battaglia culturale che smascheri l'ideologia neofascista. E' necessario riconoscere e valorizzare le esperienze che sul territorio, a partire dalle periferie, sono nate a difesa della democrazia e della partecipazione.

-Presentazione di Rete Antifascista Milanese, Anna Miculan, Adesso Basta!
-Saluto di Basilio Rizzo, presidente del Consiglio Comunale di Milano
-Saluto di Roberto Cenati, Presidente provinciale Anpi
-I caratteri peculiari delle destre italiane, Giorgio Galli, politologo
-Le destre e la crisi economica, Onorio Rosati, segretario Camera del Lavoro Metropolitana di Milano
-Il vero volto della Lega nord, Roberto Biorcio, docente Scienze Politiche Università Milano Bicocca
-Le destre radicali e populiste in Europa, Elia Rosati, collaboratore Università Statale Milano
-Il caso ungherese, Roberto Festa, giornalista
-Il passato che non passa: l'antisemitismo, messaggio filmato di Moni Ovadia
-Il neofascismo a Milano, Saverio Ferrari, ricercatore
-L'antifascismo nelle periferie milanesi, Aaron Paradiso, Comitato antifascista Zona 8
-L'intolleranza, Ernesto Rossi, presidente Unione Rom e Sinti

Promuove Rete Antifascista Milanese: Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, Adesso Basta! Arci Milano, Associazione culturale Punto Rosso, Associazione nazionale di amicizia Italia Cuba, Circolo Arci 26x1, Comitato Antifascista Zona 8, Memoria Antifascista, Teatro della Cooperativa.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 26/01/2012 @ 09:26:46, in casa, visitato 1877 volte)

Da British_Roma

this is SOUTH WALES Dove potremo andare se ci costringeranno ad uscire dalle nostre case? - 18 gennaio 2012 Llanelli Star

Il sito di Sandy Bridge a Llanelli

UNA COMUNITA' di viaggianti di fronte alle possibili minacce di sgombero dalle loro dimore a Llanelli ha chiesto il permesso di rimanere.

Le famiglie che vivono nel sito sotto Sandy Bridge dicono di aver messo radici nella comunità e non vogliono essere cacciate.

Hanno richiesto una licenza edilizia retroattiva perché alcune roulotte possano rimanere su terreni precedentemente adoperati per lo stoccaggio, ma temono che possa partire uno sgombero dopo che l'Agenzia per l'Ambiente ha sollevato timori di possibili inondazioni.

Il consiglio del Carmarthenshire dovrebbe valutare la soluzione.

Uno dei viaggianti del sito, che ha chiesto di rimanere anonimo, dice di aver vissuto per 22 anni in quella zona.

"E' casa nostra - lotterò fino in fondo," dice.

"Sono arrivato qui quando ero piccolo, con mio padre e mia madre. E' un sito residenziali ed in 50 anni non c'è mai stato un alluvione."

Il viaggiante aggiunge che anche suo fratelli ed i loro figli hanno sempre vissuto lì.

"Non vogliamo mettere per strada i nostri bambini," dice.

"Quest'area abbandonata era in vendita e la comprammo, ampliando il parco roulotte per i nostri figli."

"Veniamo da una comunità di viaggianti, ma i nostri figli vanno a scuola qui."

"Non intendiamo andarcene. Se ci mandano via, dove possiamo andare? Dovremo vendere i nostri prefabbricati e comprarci delle roulotte per muoverci tra i laghi e Llanelli, causando problemi al consiglio. Non lasceremo Llanelli."

Pericoloso

Il motivo di queste preoccupazioni risiede in una dichiarazione dell'autorità, che intende respingere la domanda sul parere dell'Agenzia per l'Ambiente gallese (EAW).

Un portavoce della EAW ha detto: "Le inondazioni sono pericolose, devastanti e dolorose per chi vi è coinvolto, e ci opporremo a qualsiasi azione che possa aumentare per le case e le aziende il rischio di inondazioni. Questo è concorde alle linee guida del governo gallese (note tecniche TAN 15 ndr).

"In questo caso, quello degli sviluppi vulnerabili, la Valutazione sulle Conseguenze dell'Inondazione non ha calcolato il rischio per quanti vivano in loco o possano essere coinvolti."

"Se questa dichiarazione terrà conto di tutte le nostre preoccupazioni e si affronterà il rischio di inondazioni, faremo cadere le nostre obiezioni."

L'assessore Sian Caiach ha detto che la situazione è complicata, dato che i viaggianti hanno i permessi edilizi su parte del sito.

Ha aggiunto che in 10 anni come assessore ha ricevuto una sola lamentela sul sito, perché dei cani abbaiavano.

Un portavoce del consiglio ha dichiarato: E' stata ricevuta un'obiezione dall'Agenzia per l'Ambiente e quindi l'autorità rifiuterà la concessione di premessi retroattivi. Il caso è in discussione e probabilmente non verrà esaurito prima di febbraio o marzo, quando poi passerà ai poteri delegati."

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 26/01/2012 @ 09:45:17, in Italia, visitato 2068 volte)

BUSTO ARSIZIO (due articoli)

Speroni: "Saremo carogne contro i nomadi"
Scontro in commissione sicurezza su un'interrogazione del leghista Unfer che chiede di eliminare definitivamente il problema. Il resto dei consiglieri fa muro. Fantinati: "Nessun estremismo ma il problema c'è"

"Incarognirsi" contro i nomadi, rendergli impossibile la sosta nei campi con grossi tronchi, mettergli alle calcagna agenzie di recupero crediti se non pagano le multe:la ricetta di Francesco Speroni per risolvere il problema. In commissione sicurezza ieri, giovedì, il tema caldo della presenza sul territorio di Busto di gruppi stanziali e nomadi di rom o sinti ha visto contrapporsi la Lega Nord contro tutto il resto del consiglio comunale. Pdl, Movimento 5 Stelle, Pd e Manifattura Cittadina, Indipendenti di Centro hanno arginato le posizioni definite "estremiste" da tutti i consiglieri presenti. Proprio il presidente della commissione Adriano Unfer (Lega Nord) aveva presentato la mozione di cui si è discusso chiedendo di eliminare "definitivamente" il problema del passaggio dei nomadi e dei rom o sinti, presenti in modo stanziale in città come, ad esempio, la famiglia Bianchi alla quale è stata data una residenza in una via che non esiste (tra l'inceneritore e un cementificio).

La parola "definitivamente" ha fatto arrabbiare, in particolare il consigliere Gian Pietro Rossi che ha sottolineato che "già un certo Adolfo aveva pensato ad eliminarli definitivamente senza, peraltro, riuscirci". Il senatore ha tracciato la sua via parlando di vicini rumorosi da contenere e controllare giornalmente durante le loro presenza temporanea o stanziale che sia. Gianpaolo Sablich, invece, ha chiesto dati più precisi sulla presenza a Busto e ha poi lanciato l'idea di attrezzare un'area di sosta camper dedicata ai nomadi per poterli controllare e contenere in modo da evitare che sporchino prati e terreni con i loro mezzi. Marta Tosi ha, invece, apprezzato il discorso iniziale dell'assessore alla sicurezza Claudio Fantinati che ha parlato di risposte celeri, ogni volta che si presenta un nuovo gruppo, con la consapevolezza che fenomeni come questi non si possono nè fermare, nè eliminare definitivamente come vorrebbe Unfer: "La Lega ingigantisce un problema che non esiste - ha detto la consigliera di Manifattura Cittadina - queste persone sono diverse? Anche i disabili hanno delle diversità fisiche ma non per questo li cacciamo via. Quindi allo stesso modo bisognerebbe aiutarli ad integrarsi".

Se la parola definitivamente ha fatto drizzare i capelli a tanti, la parola integrazione fa saltare sulla sedia i leghisti che con Unfer sottolineano: "Non esiste integrazione per questa gente - ha sbottato - è da secoli che ci si prova ma non ne vogliono sapere". A dar manforte al presidente c'era anche Marco Albertini, sempre della Lega che chiude: "Loro non pagano la luce o non pagano le multe? Allora da domani lo farò anche io, vediamo con chi se la prenderanno prima gli enti preposti".


I giovani del Pdl: "Per i nomadi un campo attrezzato"
Giovane Italia attraverso Sabba critica il comportamento dei consiglieri leghisti: "Hanno contraddetto la linea del segretario cittadino"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Giovane Italia in merito al tema discusso in commissione sicurezza giovedì che riguarda dati sulla presenza di nomadi in città e luoghi dove questi sostano.

Ieri abbiamo assistito alla commissione sicurezza che aveva all'ordine del giorno anche un argomento sul quale abbiamo più volte espresso la nostra opinione: nomadi a Busto Arsizio. Questo calato in un quotidiano aumentare di tentativi di furto nelle abitazioni cittadine, che a volte, vedono come protagonisti proprio loro.

L'assessore Fantinati ha affrontato molto bene il problema postogli dai commissari leghisti, che nel loro testo chiedevano solo lo status attuale sui fenomeni migratori nomadici in città. Su questo c'è poco da dire: l'amministrazione fa il suo dovere allontanando il prima possibile gli avventori, poi per il discorso delle sanzioni è veramente complicato venirne a capo.

In realtà il problema degli accampamenti a Busto è ben altro e non veniva toccato dai punti all' ODG, fortunatamente poi nella discussione è venuto fuori: per ammissione degli stessi leghisti non sono più tollerabili tutti quei comportamenti che creano discrimine tra i cittadini di Busto, che regolarmente
pagano tutto ciò che è dovuto (e se non succede vengono perseguiti) e quelli che risiedono in baracche abusive all'interno di campi con destinazione agricola.

"Sono contento - afferma sarcasticamente Sabba - che durante la discussione in commissione, i consiglieri leghisti abbiano contraddetto in tutto e per tutto la linea che la loro segreteria politica bustocca aveva fino a pochi mesi fa a riguardo e che non rendeva giustizia alle linee politiche che il loro partito esprime in altre città, come l'esempio di Verona e il suo Sindaco Flavio Tosi"

Anche l'Autorità per l'Energia si è resa conto dell'anomalia e infatti ha dichiarato illegali tutti quei contratti forfettari stipulati agli ex nomadi stanziali, anche tramite la mediazione dei comuni. Questo è un punto fondamentale della vicenda: "Cosa intendono fare le giunte a fronte di questa decisione? - si chiede Sabba - Cosa intende fare il Sindaco Farioli di fronte a delle minacce come quelle fatte dagli stanziali di Busto, che con fermezza hanno chiesto di avere ancora quei contratti illegali, per non essere costretti a rubare?"

La sinistra, nei suoi due concetti espressi, continua a chiudere un occhio:con quello aperto analizza il comportamento della Lega di Busto, che dato ilsenso di accerchiamento, ha bisogno di mostrarsi dura e pura; con l'occhio chiuso invece continua a non vedere la realtà del problema in discussione e si astrae sempre più da quelli che sono i bisogni e i sentimenti della gente.

La Giovane Italia ha più volte espresso la sua idea a riguardo: le strade sono due:

1) il divieto assoluto di vivere in aree con destinazione d'uso diversa da quella residenziale, che comporterebbe o la migrazione di queste persone o l'iscrizione alle liste d'attesa ALER per ricevere
un'abitazione;

oppure

2) la costruzione di campi attrezzati con tutti servizi necessari per vivere civilmente e che in qualsiasi momento possano essere sottoposti a controlli delle autorità. In questi campi regolari si dovrebbe dichiarare l'identità di chi vuole alloggiare e per quanto tempo, ma soprattutto pagare per i servizi che si useranno. Ciò è evidente che comporterebbe una spesa da parte del Comune, ma a fronte della risoluzione di un problema.

Tra le due opzioni è solo la politica che può scegliere, magari con la concertazione dei cittadini. Comunque sia è indubbio che ognuna di esse migliorerebbe la situazione attuale. Nel frattempo i cittadini che vivono nei pressi degli accampamenti continuano quotidianamente a subire, per questo fino a che non si troverà il coraggio di fare delle scelte, bisognerà intensificare controlli di ogni i tipo: sanitari, stradali, fiscali, urbanistici, etc...

21/01/2012
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 27/01/2012 @ 09:14:31, in conflitti, visitato 1922 volte)

Franzmagazine.com
Il racconto di Zijo Ribic è agghiacciante ma a colpire chi lo ascolta sono soprattutto le conclusioni a cui è giunto questo ventisettenne bosniaco musulmano di etnia rom, a cui i nazionalisti serbi hanno sterminato l'intera famiglia. «Non so se li odio – dice – forse perché non mi hanno insegnato a odiare e allora questo sentimento non mi appartiene». A chi gli obietta dopo quello che gli è accaduto l'odio a prima vista sembrerebbe la reazione più naturale Zijo risponde in modo lucido: «Il fatto che venga fatta giustizia per me è secondario, mi interessa invece che venga affermata la verità, che si sappia quello che è successo perché noi rom non siamo animali ma persone». In questi giorni Zijo Ribic è a Bolzano su invito della Fondazione Langer, da anni impegnata nell'ambito dell'iniziativa Adopt Srebrenica, non solo a sostenere il ricordo del genocidio avvenuto negli anni'90 nella ex Jugoslavia, ma anche nell'aiuto concreto di chi come Zijo ha avuto la vita segnata in maniera indelebile da fatti che hanno poco di umano, ma che sono avvenuti a poche centinaia di chilometri da noi. Zijo Ribic sarà protagonista domani 13 gennaio (ore 20, Sala Giuliani del Teatro Cristallo) di un incontro pubblico in cui verrà anche presentato un documentario inedito sulla sua storia. Incontriamo Zijo nella sede della Fondazione Langer ed iniziamo la nostra intervista cercando di immaginare che razza di vita sia quella delle persone che, come lui, per poter trovare aiuto sono condannate a ricordare quotidianamente gli orrori che stanno scritti nella propria storia.

Dove vive oggi Zijo Ribic?
«A uzla, in Bosnia. Per un paio di stagioni ho lavorato anche in Italia, a Rimini. A Tuzla lavoro come cuoco in un albergo ma c'è la crisi e allora da quasi un anno non mi pagano lo stipendio. Vivo in una stanza in affitto che non riesco a pagare. Oggi come oggi non cerco altro che un lavoro qualsiasi che mi permetta di costruirmi una vita normale, una famiglia».

Lei è stato il primo il primo rom ad aver portato in tribunale la questione del genocidio del suo popolo. Un genocidio dimenticato, passato in secondo piano sia durante l'Olocausto della Seconda Guerra Mondiale, che durante le guerre jugoslave degli anni'90.
«Nel 2005 un mio parente mi ha messo in contatto con Natasha Kandic, una sociologa che ha vinto il Premio Langer nel 2000 e che ha fondato a Belgrado un centro attivo fin dal'92 con lo scopo di fare luce sui terribili eventi accaduti durante la guerra. Ho deciso di raccontare la mia storia e denunciare gli autori dello sterminio della mia famiglia e del mio villaggio. Grazie al sostegno e all'assistenza della Kandic e del suo staff sono state quindi avviate delle indagini che hanno portato nel 2009 all'inizio di un processo, tutt'ora in corso, contro gli autori materiali del massacro nella mia città di Skocic».

Quelle persone sono oggi in libertà?
«No. Parte di loro sono in carcere in attesa della sentenza, altre sono agli arresti domiciliari».

Quale forza ci vuole per prendere parte ad un processo contro coloro che hanno assassinato tutta la propria famiglia?
«Innanzitutto bisogna avere i soldi per comprare il biglietto del treno per Belgrado, fatto tutt'altro che scontato. Per fortuna in patria c'è la signora Kandic che mi aiuta e, come vedete, mi sta sostenendo anche la Fondazione Langer».

Cosa accadde quel 12 luglio del 1992?
«Anche dopo tanti anni mi ricordo tutto, come se fosse successo ieri. Mi ricordo quando sono arrivati e ci hanno presi. Prima ci hanno picchiati, cercando oro e armi e dicendo che non avrebbero fatto niente alle donne e ai bambini. Poi invece ci hanno raggruppati tutti davanti alla casa dove hanno violentato mia sorella maggiore Zlatija davanti ai miei occhi. Sono quindi arrivati due camion che ci hanno portati in campagna dove ci hanno fatto scendere uno alla volta conducendoci verso una fossa appena scavata. Io piangevo, chiedendo di vedere mia madre e loro mi rispondevano che l'avrei vista subito. Quando è arrivato il mio turno ho sentito degli spari e il fendente di una lama sul collo. Ho fatto finta di essere morto e mi hanno gettato nella fossa insieme agli altri che avevano appena ammazzato».

Come ha fatto a sopravvivere?
«Dopo un po' sono riuscito a risalire dalla fossa e sono scappato nel bosco. Lì ho trovato una casa abbandonata dove mi sono fermato a dormire. Il giorno ho incontrato un soldato che indossava l'uniforme dell'Esercito Popolare Jugoslavo. Il soldato e un suo commilitone mi hanno aiutato».

Dunque dei serbi le hanno sterminato la famiglia ed altri serbi l'hanno invece aiutata…
«Non sono stati i soli. Mi hanno portato in un'infermeria dove ho visto le stesse persone che la sera prima hanno ucciso i miei familiari. Mi sono aggrappato ai due soldati che mi hanno salvato e non li ho più mollati. Mi hanno allora condotto all'ospedale di una località che si chiama Zvornik, dove sono rimasto per tre anni, protetto da coloro che volevano portarmi via per uccidermi. Ero pesantemente traumatizzato per quello che avevo vissuto e sono stato curato».

E poi?
«Grazie ad un progetto dell'Unicef, sono stato portato in un orfanotrofio in Montenegro. Dopo 5 anni trascorsi lì sono tornato in Bosnia, a Tuzla, ospite di un altro orfanotrofio e mi sono diplomato poi alla scuola alberghiera».

Com'è oggi la situazione in Bosnia?
«C'è la crisi economica anche lì, molto più grave che in Italia. Per quanto riguarda la pacificazione i passi in avanti sono stati molto pochi. In ogni caso la situazione è diversa tra una località e l'altra. A Tuzla dove vivo oggi la situazione è migliore perché anche durante la guerra c'era stato un atteggiamento migliore da parte dei serbi nei confronti dei musulmani. Ma in altre località come Srebrenica è tutto ancora completamente diviso tra le etnie. La pulizia etnica ha fatto il suo corso e ricordare quanto è avvenuto negli anni Novanta è ancora molto doloroso per tutti. La politica poi fa la sua parte, sia in Serbia che in Bosnia, per allungare i tempi all'infinito. Ed il genocidio di noi rom è ancora immerso nell'oblio, quasi come fossimo delle vittime di serie B, di cui non è importante occuparsi. È per questo che ho deciso di raccontare quello che mi è successo a differenza di molti altri».

Intervista pubblicata dal quotidiano Alto Adige il 12 gennaio 2012

Luca Sticcotti è autore di musiche, giornalista ed operatore culturale. Come musicista è attivo nei campi della classica, del jazz e dell'elettronica, ma ha realizzato anche colonne sonore. La sua attività giornalistica si sviluppa sia attraverso media tradizionali, con collaborazioni con testate sia locali che nazionali, che utilizzando social network e blogs. Come operatore culturale collabora in veste di consulente con diverse istituzioni ed associazioni culturali altoatesine. Il sito web dove condivide parte del suo lavoro è raggiungibile all'indirizzo www.paupau.it

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 27/01/2012 @ 09:29:35, in Regole, visitato 1588 volte)

Segnalazione di Stojanovic Vojislav

23-01-2012 di Antonio Guarnieri - Recluso alla C.R. di Fossombrone (PU)

Scrivo su queste pagine per raccontarvi una storia che a dir poco ha dell'incredibile. Questa storia vede la mia famiglia, più precisamente la mia consorte, protagonista.

Il giorno 10 novembre dell'anno passato, alle ore 6.00, presso la mia abitazione a Montemarciano (AN) si presentano 7 carabinieri con mandato di arresto nei confronti di mia moglie, accusata ingiustamente di aver commesso il primo di ottobre del 2009, alle ore 13.50 circa, un furto di 200.000 Euro presso l'abitazione di un'anziana signora di Terni, più precisamente di Ferentillo. Premetto che la mia consorte ha 35 anni e l'unico reato da lei commesso risale all'età di 16 anni mentre oggi è madre di quattro figli, nonché nonna di un nipotino.

Quella mattina, di fronte ai figli - tre dei quali minorenni -, i carabinieri l'hanno ammanettata e portata via dopo aver provveduto alla perquisizione, anche nella biancheria intima senza che l'operazione fosse fatta da una donna.

Venne portata in caserma dove mia moglie disperatamente cercò di respingere le accuse. In lacrime cercò di spiegare che avevano sbagliato persona, ma un carabiniere di Terni con parole ed atteggiamento intimidatorio disse "Smettila di fare la sceneggiata di Mario Merola. Visto che hai rubato 200.000 Euro pensavi di farla franca?! Io sono in piedi dalle 2.00 di mattina per venirti ad arrestare".

Dopo essere stata condotta alla CC di Pesaro è stata sottoposta al regime di isolamento in attesa d'interrogatorio.

In sede d'interrogatorio lei ha respinto ogni accusa gridando la sua innocenza. Il PM per tutta risposta le disse: "Dicono tutti così!". Dato che la mia compagna era incensurata l'avvocato chiese quantomeno gli arresti domiciliari in attesa del chiarimento. La richiesta fu rigettata nel mese di novembre dal GIP e dal PM di Terni motivandola con queste parole: "Non credo alla tua innocenza e affinché tu neghi, non si rilascia la scarcerazione", facendo un gioco psicologico che consiste nel distruggere ed annientare mentalmente una persona cercando conferme dove non ci sono.

Preciso ora che io sono detenuto dal 2005 e nell'anno 2009 ero ristretto presso la CC di Ferrara. Mantenendo lucidità mentale sono riuscito a ricordare che in tale periodo di carcerazione effettuavo due colloqui mensili: uno al primo del mese ed uno a metà mese. Ho cercato conferme per far risultare se in tale data la mia compagna mi aveva fatto visita. Ho constatato che il primo ottobre 2009, giorno del reato per cui mia moglie era accusata, era un giovedì, giorno in cui si effettuano le visite familiari; ho allora, con l'aiuto del nostro legale, richiesto alla CC di Ferrara se in tale data avevo usufruito del colloquio con la mia consorte.
La CC di Ferrara ci ha risposto che effettivamente quel giorno mia moglie si trovava lì con me dalle ore 11.30 alle ore 13.30 quindi il tempo materiale per recarsi in 20 minuti a Terni non ci poteva essere.

Martedì 13 hanno scarcerato mia moglie per cause di forza maggiore. Ora mi domando: se anziché trovare conferma che la mia compagna si trovasse al colloquio quel giorno non avessimo trovato nulla e non fossimo riusciti a dimostrare la sua innocenza, lei sarebbe ancora reclusa e sarebbe stata condannata dando per scontato che lei era la colpevole? Sono propenso a pensare che per il GIP ed il PM la sua unica colpa sia quella di essere di etnia Rom.

Questo è quanto accade in Italia. Vengono giudicate persone senza averne le prove, vengono trovati capri espiatori sui casi che non si riescono a risolvere. La giustizia ed i pregiudizi si mescolano e diventano criminogeni.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 16:22:13
script eseguito in 231 ms

 

Immagine
 1995 - redazione del bollettino per le scuole IL VENTO E IL CUORE... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 8258 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source