Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 30/07/2011 @ 09:06:16, in Italia, visitato 1496 volte)
Di Fabrizio (del 30/07/2011 @ 09:11:25, in Regole, visitato 2088 volte)
Reggionline.com giovedì 28 luglio 2011 - Il primo intervento alle prime
luci dell'alba a Roncocesi, seguito da molti altri blitz. Si indaga su una serie
di furti
REGGIO - Intervento dei carabinieri di Parma, questa mattina, nel campo nomadi
di via Ancini, a Roncocesi. La retata - iniziata alle prime luci dell'alba - si
è protratta per molte ore, per concludersi poco dopo le 11.
Sul posto sono arrivate almeno 3 volanti e una camionetta: i carabinieri non
hanno voluto rivelare ulteriori particolari sul tipo di intervento effettuato.
Le famiglie sono state svegliate presto, le roulotte setacciate: le forze
dell'ordine avrebbero requisito materiale, ma al momento non è dato sapere se si
tratti di armi o altro.
Guarda la
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In un primo momento, era sembrato che i militari stessero cercando armi
all'interno del campo di via Ancini - dove vive anche il pastore della locale
comunità evangelica - ma col passare delle ore si è venuto a sapere che quello
di Roncocesi è stato solo uno dei nove interventi compiuti dai militari in
altrettanti campi nomadi tra Reggio e provincia: i carabinieri sono intervenuti
anche in due accampamenti di Modena e in uno della provincia di Milano, a Senago.
Nell'operazione, denominata "Raiders", si stanno cercando i responsabili dei
numerosi furti avvenuti tra il marzo del 2009 e il febbraio del 2011 in ville
isolate, condomini e casali di campagna nei Comuni di Parma, Neviano Degli
Arduini, Langhirano, Lesignano de' Bagni e Traversetolo.
Le indagini sui colpi, partite dai carabinieri di Neviano, nel parmense, hanno
cercato di far luce su una sequela impressionante di ruberie, avvenute tutte con
la stessa modalità: i ladri entravano nelle case per poi tagliare e vuotare le
casseforti.
Nessuno, tra le decine di persone controllate, è stato arrestato. Sono però
stati sequestrati diversi oggetti in oro, gioielli e orologi ritenuti rubati,
oltre ad alcune ricevute emesse da negozi che acquistano oro e che ora sono al
vaglio degli investigatori.
Tra gli oggetti sequestrati anche numerosi attrezzi, come flessibili, trapani
elettrici e armi da scasso; i carabinieri hanno portato via anche alcune pistole
scacciacani.
Le perquisizioni di oggi sono state eseguite con l'impiego complessivo di 140
carabinieri e l'ausilio di unità cinofile e di un elicottero: iniziate alle
prime luci dell'alba, le operazioni terminate in tarda serata.
La protesta dei nomadi
Il giorno dopo il blitz dei carabinieri, i nomadi contestano alle forze
dell'ordine i modi del loro intervento. Lo ha riportato "La Gazzetta di Reggio".
A parlare, per loro, è Vladimiro Torre, sinto e presidente dell'associazione
Them Romanò: "Non si può fare di tutta l'erba un fascio. Non siamo ladri: siamo
contro la droga e contro la delinquenza - ha detto Torre - Penso che sia giusto
che chi sbaglia paghi, ma non è corretto spaventare i nostri bambini e le donne
arrivando alle 5 del mattino e buttando tutti fuori dalle nostre roulotte".
Torre, in contatto con diverse realtà del Comune di Reggio, racconta della
voglia di integrazione della comunità: "Io penso che sia giusto fare controlli,
giusto fermare chi non si comporta bene, ma non è possibile che si arrivi
all'alba in un luogo dove vivono tanti bambini e tante donne - continua - Ci
hanno sequestrato le cassette degli attrezzi, i trapani che usiamo per la
manutenzione delle roulotte e penso che questo non sia corretto. Noi vogliamo
integrarci. L'ho detto tante volte al sindaco Graziano Delrio e all'assessore
Matteo Sassi che non vogliamo più essere discriminati, accusati di essere quello
che non siamo. Eppure nonostante tanti sforzi, non cambia niente".
Un mediatore culturale, secondo Torre, potrebbe aiutare il processo di
integrazione: "Ho proposto più volte di nominarne uno - conclude - ma non sono
mai stato ascoltato".
Daniele Paletta
Di Sucar Drom (del 31/07/2011 @ 09:43:49, in blog, visitato 1740 volte)
USA, all'asta i diari di Joseph Mengele: l'angelo della morte
La casa d'asta statunitense Alexander Autographs, rimetterà in vendita il 21
luglio i diari di Joseph Mengele, ufficiale delle SS e medico nazista che operò
ad Auschwitz-Birkenau nel Zigeuner Familienlager, dove erano...
Il racconto di Alma Azović dopo l'incontro con Papa Benedetto XVI
Il racconto di Alma Azović, (mediatrice culturale rom a Torino) sull'udienza
concessa a sinti e rom da Papa Benedetto XVI, domenica 11 giugno 2011 in
occasione del 150esimo anniversario della nascita del beato Ceferino Gimenez
Malla (1861-1936), catechista kalè di origine spagnola, mar...
Reggio Calabria, un successo lo spettacolo "Nomadi per decreto"
Il 17 luglio scorso l'Associazione Culturale Multietnica "Terra senza confine"
in collaborazione con la Cooperativa ROM 1995 ha presentato lo spettacolo
"Nomadi per decreto" che fa parte del progetto "ImmigrArte"...
Brat (fratello), cantieri per un'opera rom
Cantieri Teatrali Koreja e Centar Za Kulturu di Smederevo (Serbia) hanno
prodotto e stanno portando in giro in Italia lo spettacolo "Brat (fratello),
cantieri per un'opera rom" che ha vinto il Premio Internazionale Teatro
dell'Inclusione 2010, dedicato a Teresa...
Roma, Minorities Stereotypes on Media
I risultati del monitoraggio sulla rappresentazione delle minoranze sui mezzi di
informazione italiani. Il 58,6% dei casi riguarda gli immigrati, poi vengono
gay, lesbiche, transessuali, che ottengono un'attenzione 'significativa" pari al
13,8% dei casi, le minoranze etno-cu...
Roma, il Comune non tutela i rom sgomberati ma tutela gli animali
Nei giorni scorsi don Franco De Donno, da anni responsabile della Caritas di
Ostia, denunciava pubblicamente lo sgombero senza alternative abitative dei rom,
oggi leggo che la Giunta capitolina ha stabilito che per gli animali (cani e
gatti) dei rom sgomberati sarà predisposto un sistema di a...
Il sogno di Ciprian
Si chiamava Marian Danila, ma per tutti era Ciprian, ed aveva solo 13 anni.
Ciprian aveva un amore che lo aspettava in Italia, a Pesaro. Ciprian aveva un
sogno, sempre lo stesso, quello che da sempre accompagna intere generazioni di
migrant...
Massa Carrara, "Homo migrans" prima nazionale
Lunedì 25 luglio 2011 all'Anfiteatro di Luni (Massa Carrara) si terrà la prima
nazionale di HOMO MIGRANS, racconto teatrale e musicale di Marco Rovelli. Regia
di Renato Sarti (assistente alla regia Marco Di S...
Sinti e Rom descritti dal Parlamento italiano
Una nuova sezione di approfondimento è stata inserita nella parte destra di U
Velto. La nuova sezione ha come titolo: "Parlamento italiano, XVI legislatura"
ed offre tutto il materiale che le due Camere legislative it...
Vicenza, il Pastore Davide Casadio: «Non chiamateci nomadi, non vogliamo i campi
ma micro aree per famiglie»
Prende posizione la Comunità sinta dopo le polemiche per il presunto "campo" che
doveva nascere in Gogna. Un terreno sequestrato dalla polizia locale, una
massicciata, la posa di tubazioni e di condotte per l'allacciamento idrico, un
contatore elettrico comparso in un fondo agricolo...
Di Fabrizio (del 31/07/2011 @ 09:49:03, in Italia, visitato 1657 volte)
Utilizzando la mascherina è possibile segnalare casi di discriminazione e di
razzismo subiti direttamente o di cui si è stati testimoni. I casi saranno
inseriti nel nostro database ma, soprattutto, provvederemo a darne comunicazione
all'Unar e, quando possibile, a operatori che possano intervenire a tutela delle
vittime.
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Di Fabrizio (del 01/08/2011 @ 09:01:46, in Italia, visitato 1846 volte)
Ricevo da Rosi Mangiacavallo
Spero di farvi cosa gradita inviandovi i link degli ultimi documenti che lo
European Roma Rights Centre ha prodotto sull'Italia:
- un
report sulla condizione delle donne rom in Italia presentato alla
Commissione CEDAW delle Nazioni Unite;
- un
rapporto/sintesi sulla situazione dei bambini rom in Italia presentato
al Comitato dei Diritti dell'Infanzia delle Nazioni Unite.
(i link sono in inglese, NDR)
Di Fabrizio (del 01/08/2011 @ 09:27:56, in Regole, visitato 1509 volte)
DOMU DËKK BI corso Buenos Aires, 45, 20124 Milano, Italy
Lun: 10.00 - 13.00
Mar: 15.00 - 18.00
NEGLI ALTRI GIORNI E' POSSIBILE FISSARE UN APPUNTAMENTO.
STUDIO IMMIGRAZIONE - CABINET DE CONSEIL POUR LES IMMIGRANTS - CONSULTING FIRM
FOR IMMIGRATION
progetto di consulenza professionale rivolta ai cittadini immigrati sui temi dei
diritti, della cittadinanza, della convivenza CON LO SCOPO DI PROMUOVERE UN
APPROCCIO CONSAPEVOLE SULLA LEGGE PER CIASCUNO.
Cari amici,
siamo un gruppo di professionisti, esperti di pratiche e leggi
dell'immigrazione, che desiderano mettere le loro conoscenze a disposizione di
chi ne ha bisogno.
Abbiamo alle spalle circa dodici anni di esperienza sul campo, di politica e di
lotte a fianco degli immigrati, a Milano e a livello nazionale.
Il progetto si chiama DOMU DËKK BI, che in wolof significa cittadino per
diritto, per affetto, per convivenza e condivisione con i cittadini, e questo è
quello in cui crediamo.
Ci occupiamo delle pratiche dei visti e del permessi di soggiorno, della
compilazione del KIT POSTE per il rinnovo, di orientare le persone perché non
perdano tempo tra un ufficio e l'altro, di ricongiungimenti famigliari, di asilo
politico, di orientamento al lavoro e ai servizi sociali, siamo accreditati in
Questura e in Prefettura e al Consolato Senegalese e a quello dello Sri Lanka a
Milano, e presto anche presso gli altri consolati.
Ci occupiamo anche di orientare chi desidera costituire un'associazione per
sostenere i progetti nel proprio paese.
Offriamo corsi di formazione sulla legge e sulle pratiche burocratiche
dell'immigrazione.
In questa pagina cercheremo di raccogliere tutte le informazioni utili,
reperibili on-line, ma riteniamo che il colloquio vis-à-vis sia il modo
migliore per lavorare insieme alle persone che ci portano i loro probemi e ci
chiedono di risolverli, perché ogni persona ha una sua specificità da tutelare.
Benvenuti nella nostra pagina
su Facebook!
CRISTINA SEBASTIANI
Trasporti pubblici
MM1 fermata LIMA
E-mail progettodomu@gmail.com
Telefono
+39.0240047261
Molti dei lettori della Mahalla conoscono il significato
della data "2 agosto": anche se per molti (me compreso) la memoria torna alla
bomba alla stazione di Bologna nel 1980, Rom e Sinti lo ricordano per il
massacro di 3.000 di loro nel campo di Auschwitz nel 1944. Di questa memoria se ne è
scritto
in passato. Resta lungo e difficile ricostruire l'eredità "reale"
di questa memoria, che ha portato alla situazione attuale; alle discriminazioni
che continuano, ai campi sosta comunali cintati da sbarre e sorvegliati dalle
telecamere, in Germania ai nazisti colpevoli di esperimenti aberranti riciclati
come esaminatori delle richieste dei danni patiti da Rom e Sinti...
Storie dimenticate che continuano a pesare. Quest'anno il 2 agosto lo
ricordo con un libro:
LIBRI INCHIESTA JORGE CAMARASA
Josef Mengele fu riconosciuto colpevole della morte di 400 mila deportati ad
Auschwitz. Era «superbo e antisemita». Non esitava a mettere in questione «la
capacità intellettuale degli ebrei». Si sentiva un bell'esemplare ariano e
beveva molto (forse troppo) caffè. Il suo più imperdonabile errore è stato
confondere il sadismo con la scienza. Adesso questo piccolo libro riferisce
quanto occorre sapere di Mengele, criminale nazista che non esitò a far di
bambini, ebrei e zingari cavie da sacrificare senza pietà. Jorge Camarasa,
ricercatore e giornalista argentino, fa incominciare la sua narrazione nel cuore
d'una notte del gennaio 1945. Josef Mengele, il cui nome vale da solo come
titolo di richiamo per queste pagine (Mengele. L'angelo della morte in
Sudamerica , Garzanti), lascia Auschwitz incalzato dall'avanzare dell'Armata
Rossa. Porta con sé, in due valige di cartone e una borsa di cuoio, tutto quanto
crede utile conservare per documentare il suo lavoro. A solo ricordarlo, quel
lavoro, fa venire la pelle d'oca! Mengele in persona, alias l'«Angelo della
Morte», accoglieva le sue future vittime all'arrivo dei vagoni piombati.
Sorridente, selezionava i deportati raggruppandoli in due file: una formata «da
uomini, donne e bambini destinati immediatamente alle camere a gas, l'altra
composta da meno fortunati... che lui stesso sceglieva per i suoi esperimenti»
in laboratori che erano vere camere di tortura. Basti dire che Mengele fu più
tardi riconosciuto colpevole della morte di quattrocentomila deportati nel lager
di Auschwitz. Leggendo Camarasa risulta chiaro che la fuga e l'esilio di Mengele
furono favoriti da scandalose complicità neonaziste. Il mostro di Auschwitz
diventa prima un insignificante Helmut Gregor. Con un passaporto intestato a
questo nome, dopo essere stato ospitato a Roma «in un convento di via Sicilia»,
si imbarca per l'Argentina. Sapendosi ricercato dalle polizie di mezzo mondo e
soprattutto dal temutissimo Simon Wiesenthal, cambia molti indirizzi e assume
nuove identità. Soggiorna in Paraguay e Brasile. Fra un viaggio e l'altro Beppo,
come lo chiamavano gli amici, ha modo di continuare i suoi delittuosi
esperimenti sui gemelli. Un indizio più che eloquente? A Candido Godòi, un
villaggio popolato all'80 per cento di immigrati tedeschi, dopo una visita del
boia in camice bianco i parti di gemelli monozigoti biondi e con occhi azzurri
hanno un'impennata. Un fenomeno scientificamente inspiegabile. Quando è morto
Mengele? Oggi Beppo avrebbe cent'anni, era nato nel marzo 1911. L'età lascia
dunque sperare che di lui rimangano solo cenere e vermi. Nel 1979 fu comunque
data notizia della sua fine, un po'banale perché dovuta a annegamento mentre
l'ex SS faceva una nuotatina nelle acque antistanti la località balneare di
Bertioga. A non credere però nell'avvenuto decesso furono, fra gli altri, la sua
dentista e Simon Wiesenthal. Chissà! Anche i mostri, come gli eroi, fanno di
tutto per garantirsi un finale da leggenda!
Il libro: Jorge Camarasa, «Mengele. L'angelo della morte in Sudamerica», Garzanti,
traduzione di Stefania Cherchi, pagine 138, 18
Di Fabrizio (del 02/08/2011 @ 09:57:54, in casa, visitato 1531 volte)
Il presidente del consiglio comunale richiede una motivazione scritta da
allegare alla proposta presentata dall'opposizione - Ven, 29/07/2011 - 09:11 —
La Redazione
Alla fine si è conclusa con un nulla di fatto la richiesta dei gruppi
d'opposizione (Pdl, Lega, Rilanciare Montemurlo e La Destra) per l'istituzione
di una commissione d'indagine sull'occupazione del "villaggio per la residenza
dei Sinti" in via Prato a Montemurlo. Il consiglio comunale, infatti, non ha
votato il punto per la totale mancanza di motivazioni a corredo della proposta.
Il gruppo del Pd ha lasciato la sala consiliare facendo venir meno il numero
legale: "non si può votare contro il nulla", ha spiegato Antonio Russo,
capogruppo del Pd, che più volte durante la discussione del punto ha invitato i
colleghi dell'opposizione a motivare la richiesta dell'istituzione di una
commissione d'indagine in modo tale da poter esprimere un voto. Già alcune
settimane fa il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forastiero, aveva
scritto ai proponenti dell'ordine del giorno, facendo rilevar loro che nella
richiesta mancava del tutto "la parte istruttoria e la proposta deliberativa",
una mancanza che di fatto impediva la sua votazione in consiglio. Elementi che,
però, non sono stati forniti dal capogruppo della Destra, Roberto Ulivi che ha
precisato"La richiesta ha lo scopo di far chiarezza- in maniera riservata-
sull'eventuale responsabilità di dipendenti e politici sull'occupazione abusiva
del campo di via Prato. In un primo momento pensavo che la responsabilità fosse
da attribuire tutta ai Sinti, ma successivamente ho ritenuto opportuno accertare
altre responsabilità. Da qui la richiesta di una commissione d'indagine." Anche
il sindaco nel suo intervento ha sottolineato che "la richiesta non possa essere
accettata per la mancanza di motivazioni" ed ha poi ricordato come i Sinti si
siano assunti pubblicamente e pienamente la responsabilità del gesto
dell'occupazione del campo di via Prato.
Di Fabrizio (del 03/08/2011 @ 09:23:57, in blog, visitato 4996 volte)
Il testo che segue appare su
MAHALLA e
U VELTO. Invitiamo
i lettori a verificare quanto pubblicato e, se lo ritengono, a contribuire a far
circolare queste informazioni. Grazie
Fra le tante cause che concorrono alla diffusione del razzismo e delle paure
verso ciò che è sconosciuto, c'è la circolazione di notizie non verificate
spacciate come verità universali. Da anni circola in rete il testo di un
fantomatico "Codice
degli zingari", le cui prime segnalazioni risalgono addirittura agli anni
'20 del secolo scorso.
Da un po' di tempo è apparsa in rete
questa mail (riportiamo la parte iniziale):
"Le bande di malviventi, i Rom e i ladri stanno escogitando vari
stratagemmi perchè gli automobilisti (soprattutto donne) fermino il proprio
veicolo e ne scendano (in zone isolate)."
Altro non è che la versione di un
testo in francese, apparso già l'anno scorso. Riportiamo anche in questo
caso la parte iniziale:
"Alors que je roulais sur une route départementale un soir pour
rentrer chez moi, j'ai vu un enfant dans un siège auto, sur le bord de la
..."
Ne scrive il sito
Hoaxbuster, specializzato in bufale su Internet. Nel caso francese la
segnalazione sembrerebbe arrivare da un poliziotto, che stranamente invita a
segnalare casi simili non ai centralini della polizia francese (17), ma al
numero internazionale dei vigili del fuoco (112).
L'anno scorso la notizia in Francia venne inizialmente diffusa da un ragazzo,
probabilmente uno "spammer" francese, che contattato via mail rispose soltanto
di sapere che avvenivano fatti simili, senza fornire ulteriori spiegazioni. In
seguito le associazioni francesi di difesa dei Rom e dei Sinti presentarono
denuncia per incitamento all'odio razziale.
Abbiamo fatto una ricerca su Google riguardo al testo in italiano, ricevendo
sinora 104 risultati. Un fatto curioso: abbiamo trovato due casi in cui le
autrici ne parlano come di un'esperienza personale, descrivendola con le
medesime parole. In un caso la firma è di "Alessandra
Savio, Purchase Department", nell'altro viene firmata da una dipendente
dell'amministrazione provinciale di Padova.
A questo punto si è voluto conoscere se esistesse veramente questa persona
nell'amministrazione padovana. Una nuova ricerca in rete ha restituito pochi
risultati, anche se appare con due cognomi simili ma diversi.
Venerdì 29 luglio siamo riusciti a parlare con questa persona, che ci ha
chiesto di rimanere anonima. Per telefono ci ha detto di aver inizialmente
inoltrato a 5 amiche una mail arrivatale da un altro mittente - per sua
leggerezza senza cancellare la propria firma, di essere stata informata in
seguito delle falsità che vi erano contenute, di aver indagato sul caso
attraverso diversi forum in rete (ed aver scoperto anche una versione in
inglese), di aver provato a scusarsi personalmente con i destinatari per quanto
era successo.
Purtroppo, il più delle volte le scuse non bastano ad arginare la diffusione
in rete di queste menzogne, che rimangono in circolazione per anni. Perciò
abbiamo provato a smontare questa bufala.
Aggiungiamo a questo punto alcune raccomandazioni finali:
- se possibile, verificate le notizie che vi giungono, prima di
contribuire alla diffusione di informazioni false;
- diffidate delle notizie spacciate come sensazionali, e nel contempo come sconosciute
perché "qualcuno" non vorrebbe che circolassero;
- diffidate altresì delle notizie dove non vengono specificate date certe,
anche i luoghi citati non sono indicati con precisione, in cui l'autore
originario dell'informazione è citato in maniera generica.
Per tutto il resto, vi consigliamo
questa guida.
Sperando di essere stati utili, vi ringraziamo per l'attenzione.
Oltre alle redazioni di U VELTO e MAHALLA hanno collaborato:
Ivana Kerecki (Sesto San Giovanni - MI), Angela Tropea (Catania), Alberto Maria
Melis (Cagliari) ed Ernesto Rossi (Trezzano sul Naviglio - MI)
Di Fabrizio (del 03/08/2011 @ 09:58:21, in Italia, visitato 1621 volte)
di Radames Gabrielli, Presidente Federazione Rom e Sinti
Insieme
Roma, 28 luglio 2011. Carissimi Sinti, Rom e amici, come tutti sapete quello
che sta succedendo in Italia peggiora ogni giorno di più, siamo ritenuti
colpevoli di tutto quello di cui vogliono incolparci, senza darci nessuna
opportunità a difenderci. Non ci permettono di dire nemmeno la nostra opinione e
verità, gli sgomberi non si fermano mai, non ci permettono di abitare e lavorare
come ogni essere umano esistente su questo mondo. La scuola: è impossibile
che ai nostri figli venga insegnato come ai figli dei gagé, sbattono i nostri
figli all'ultimo banco senza mai insegnargli niente. Prima di farli entrare
nelle scuole li lavano dando la colpa, a noi che non manteniamo puliti i nostri
figli, senza mai ammettere che non ci permettono di abitare in un'area decente e
attrezzata, con almeno i servizi necessari e vitali come l'acqua fredda e calda
per l'inverno.
Ma io avrei un milione di cose da dirvi, cose che voi sapete e state vivendo
ogni giorno, cose diverse per ognuno di noi, chi la scuola, chi il lavoro, chi
l'habitat e chi tanto tanto altro. Sono poche le persone che hanno avuto la
fortuna di trovare quei pochi gagé che hanno voluto aiutare davvero qualche
bambino Rom o Sinto a frequentare le scuole e ad avere un diploma, ma pochi sono
riusciti a trovare il lavoro per cui hanno preso il diploma. Voglio fermarmi qui
e non continuare a parlarne, ma voglio sentire la vostra opinione.
Secondo me oggi è arrivata l'ora di radunarci tutti quanti, Sinti, Rom, gagé,
Camminanti e tutti quelli che lavorano per migliorare la vita di tutti noi,
radunarci per cercare di avere i nostri diritti, diritti che tutti gli esseri
umani hanno su questa terra all'infuori di noi, far vedere e sapere che ci siamo
anche noi. Tutto questo con una grandissima manifestazione, invitando anche
Sinti e Rom da varie parti d' Europa. Una manifestazione con personaggi del
governo di oggi e di domani, ai quali possiamo consegnare dei documenti in cui
ci sia scritto tutto quello che vogliamo e che abbiamo urgentemente bisogno per
migliorare la vita; non la nostra, ma quella dei nostri figli e dei figli dei
nostri figli.
Ho parlato direttamente con parlamentari, onorevoli, assessori di Roma che
conosco, per organizzare questa manifestazione; mi hanno promesso la loro
completa disponibilità se noi riusciamo a fargli vedere che per avere i nostri
diritti siamo pronti a scendere in campo e radunarci tutti quanti in un solo
grande popolo: una grandissima manifestazione davanti a palazzo Chigi o davanti
al Quirinale a Roma, tutti uniti almeno una volta nella vita, uniti per
combattere la discriminazione razziale, per cercare di migliorare almeno un po'
il nostro modo di vita.
Per ottenere davvero qualcosa dobbiamo far vedere che siamo tutti uniti, che
proveniamo da ogni città d'Italia e che diciamo basta a tutti i soprusi che ci
stanno ormai seguendo da migliaia di anni, che i campi di concentramenti,
l'olocausto per noi non sono ancora finiti, che la morte di Adolf Hitler non ci
a portato nessun cambiamento, e tanto tanto altro.
Spero che vi prendiate un po' di tempo per pensarci e mi comunichiate la
partecipazione diretta, non solo adesione, vostra e dei vostri conoscenti alla
manifestazione per i nostri diritti.
Per informazioni:
Radames Gabrielli
Presidente Federazione Rom e Sinti Insieme
Email: radames.gabrielli@gmail.com
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