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Maxi-retata in 9 campi rom di Reggio e provincia. Le foto
Di Fabrizio (del 30/07/2011 @ 09:11:25, in Regole, visitato 2088 volte)

Reggionline.com giovedì 28 luglio 2011 - Il primo intervento alle prime luci dell'alba a Roncocesi, seguito da molti altri blitz. Si indaga su una serie di furti

REGGIO - Intervento dei carabinieri di Parma, questa mattina, nel campo nomadi di via Ancini, a Roncocesi. La retata - iniziata alle prime luci dell'alba - si è protratta per molte ore, per concludersi poco dopo le 11.
Sul posto sono arrivate almeno 3 volanti e una camionetta: i carabinieri non hanno voluto rivelare ulteriori particolari sul tipo di intervento effettuato.
Le famiglie sono state svegliate presto, le roulotte setacciate: le forze dell'ordine avrebbero requisito materiale, ma al momento non è dato sapere se si tratti di armi o altro.

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In un primo momento, era sembrato che i militari stessero cercando armi all'interno del campo di via Ancini - dove vive anche il pastore della locale comunità evangelica - ma col passare delle ore si è venuto a sapere che quello di Roncocesi è stato solo uno dei nove interventi compiuti dai militari in altrettanti campi nomadi tra Reggio e provincia: i carabinieri sono intervenuti anche in due accampamenti di Modena e in uno della provincia di Milano, a Senago.
Nell'operazione, denominata "Raiders", si stanno cercando i responsabili dei numerosi furti avvenuti tra il marzo del 2009 e il febbraio del 2011 in ville isolate, condomini e casali di campagna nei Comuni di Parma, Neviano Degli Arduini, Langhirano, Lesignano de' Bagni e Traversetolo.
Le indagini sui colpi, partite dai carabinieri di Neviano, nel parmense, hanno cercato di far luce su una sequela impressionante di ruberie, avvenute tutte con la stessa modalità: i ladri entravano nelle case per poi tagliare e vuotare le casseforti.
Nessuno, tra le decine di persone controllate, è stato arrestato. Sono però stati sequestrati diversi oggetti in oro, gioielli e orologi ritenuti rubati, oltre ad alcune ricevute emesse da negozi che acquistano oro e che ora sono al vaglio degli investigatori.
Tra gli oggetti sequestrati anche numerosi attrezzi, come flessibili, trapani elettrici e armi da scasso; i carabinieri hanno portato via anche alcune pistole scacciacani.
Le perquisizioni di oggi sono state eseguite con l'impiego complessivo di 140 carabinieri e l'ausilio di unità cinofile e di un elicottero: iniziate alle prime luci dell'alba, le operazioni terminate in tarda serata.

La protesta dei nomadi

Il giorno dopo il blitz dei carabinieri, i nomadi contestano alle forze dell'ordine i modi del loro intervento. Lo ha riportato "La Gazzetta di Reggio".
A parlare, per loro, è Vladimiro Torre, sinto e presidente dell'associazione Them Romanò: "Non si può fare di tutta l'erba un fascio. Non siamo ladri: siamo contro la droga e contro la delinquenza - ha detto Torre - Penso che sia giusto che chi sbaglia paghi, ma non è corretto spaventare i nostri bambini e le donne arrivando alle 5 del mattino e buttando tutti fuori dalle nostre roulotte".
Torre, in contatto con diverse realtà del Comune di Reggio, racconta della voglia di integrazione della comunità: "Io penso che sia giusto fare controlli, giusto fermare chi non si comporta bene, ma non è possibile che si arrivi all'alba in un luogo dove vivono tanti bambini e tante donne - continua - Ci hanno sequestrato le cassette degli attrezzi, i trapani che usiamo per la manutenzione delle roulotte e penso che questo non sia corretto. Noi vogliamo integrarci. L'ho detto tante volte al sindaco Graziano Delrio e all'assessore Matteo Sassi che non vogliamo più essere discriminati, accusati di essere quello che non siamo. Eppure nonostante tanti sforzi, non cambia niente".
Un mediatore culturale, secondo Torre, potrebbe aiutare il processo di integrazione: "Ho proposto più volte di nominarne uno - conclude - ma non sono mai stato ascoltato".

Daniele Paletta