Reggionline.com giovedì 28 luglio 2011 - Il primo intervento alle prime
luci dell'alba a Roncocesi, seguito da molti altri blitz. Si indaga su una serie
di furti
REGGIO - Intervento dei carabinieri di Parma, questa mattina, nel campo nomadi
di via Ancini, a Roncocesi. La retata - iniziata alle prime luci dell'alba - si
è protratta per molte ore, per concludersi poco dopo le 11.
Sul posto sono arrivate almeno 3 volanti e una camionetta: i carabinieri non
hanno voluto rivelare ulteriori particolari sul tipo di intervento effettuato.
Le famiglie sono state svegliate presto, le roulotte setacciate: le forze
dell'ordine avrebbero requisito materiale, ma al momento non è dato sapere se si
tratti di armi o altro.
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In un primo momento, era sembrato che i militari stessero cercando armi
all'interno del campo di via Ancini - dove vive anche il pastore della locale
comunità evangelica - ma col passare delle ore si è venuto a sapere che quello
di Roncocesi è stato solo uno dei nove interventi compiuti dai militari in
altrettanti campi nomadi tra Reggio e provincia: i carabinieri sono intervenuti
anche in due accampamenti di Modena e in uno della provincia di Milano, a Senago.
Nell'operazione, denominata "Raiders", si stanno cercando i responsabili dei
numerosi furti avvenuti tra il marzo del 2009 e il febbraio del 2011 in ville
isolate, condomini e casali di campagna nei Comuni di Parma, Neviano Degli
Arduini, Langhirano, Lesignano de' Bagni e Traversetolo.
Le indagini sui colpi, partite dai carabinieri di Neviano, nel parmense, hanno
cercato di far luce su una sequela impressionante di ruberie, avvenute tutte con
la stessa modalità: i ladri entravano nelle case per poi tagliare e vuotare le
casseforti.
Nessuno, tra le decine di persone controllate, è stato arrestato. Sono però
stati sequestrati diversi oggetti in oro, gioielli e orologi ritenuti rubati,
oltre ad alcune ricevute emesse da negozi che acquistano oro e che ora sono al
vaglio degli investigatori.
Tra gli oggetti sequestrati anche numerosi attrezzi, come flessibili, trapani
elettrici e armi da scasso; i carabinieri hanno portato via anche alcune pistole
scacciacani.
Le perquisizioni di oggi sono state eseguite con l'impiego complessivo di 140
carabinieri e l'ausilio di unità cinofile e di un elicottero: iniziate alle
prime luci dell'alba, le operazioni terminate in tarda serata.
La protesta dei nomadi
Il giorno dopo il blitz dei carabinieri, i nomadi contestano alle forze
dell'ordine i modi del loro intervento. Lo ha riportato "La Gazzetta di Reggio".
A parlare, per loro, è Vladimiro Torre, sinto e presidente dell'associazione
Them Romanò: "Non si può fare di tutta l'erba un fascio. Non siamo ladri: siamo
contro la droga e contro la delinquenza - ha detto Torre - Penso che sia giusto
che chi sbaglia paghi, ma non è corretto spaventare i nostri bambini e le donne
arrivando alle 5 del mattino e buttando tutti fuori dalle nostre roulotte".
Torre, in contatto con diverse realtà del Comune di Reggio, racconta della
voglia di integrazione della comunità: "Io penso che sia giusto fare controlli,
giusto fermare chi non si comporta bene, ma non è possibile che si arrivi
all'alba in un luogo dove vivono tanti bambini e tante donne - continua - Ci
hanno sequestrato le cassette degli attrezzi, i trapani che usiamo per la
manutenzione delle roulotte e penso che questo non sia corretto. Noi vogliamo
integrarci. L'ho detto tante volte al sindaco Graziano Delrio e all'assessore
Matteo Sassi che non vogliamo più essere discriminati, accusati di essere quello
che non siamo. Eppure nonostante tanti sforzi, non cambia niente".
Un mediatore culturale, secondo Torre, potrebbe aiutare il processo di
integrazione: "Ho proposto più volte di nominarne uno - conclude - ma non sono
mai stato ascoltato".
Daniele Paletta