Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 02/07/2011 @ 09:18:02, in blog, visitato 1757 volte)
Segnalazione di Erica Rodari
Nasce Romagazine.eu, un portale europeo curato da giovani provenienti
dalle comunità di tutta Europa. Un mosaico di 10 milioni di persone che oggi,
grazie al web e alle nuove tecnologie, possono conoscersi e farsi conoscere più
facilmente di Andrea Gerli da Rassegna Sindacale
Un'idea interessante, un vuoto da colmare, un popolo che vuole farsi conoscere e
tanti, tanti giovani ansiosi di imparare e lavorare per abbattere
pregiudizi, creare un dibattito e progettare un futuro. Così nasce
www.romagazine.eu, un
magazine online per tutte le comunità Rom d'Europa, frutto dell'impegno di
GSI Italia, ong dal '97 attiva con progetti di cooperazione internazionale e
solidarietà territoriale, con la collaborazione di Informatici Senza Frontiere.
Il progetto si chiama "Let the roma youth be heard!", ed è stato
finanziato dalla Commissione Europea per decisione del vicepresidente Viviane
Reding: "Io credo – ha detto la Reding - che la comunità Rom rappresenti una
parte importante della popolazione dell'UE, ed è di primaria importanze che gli
stessi siano bene integrati in tutti gli Stati membri. L'integrazione di
circa 10 milioni di Rom è una priorità degli Stati membri, delle Istituzioni
europee, dei suoi Programmi, e dei soggetti che operano all'interno dei singoli
Stati."
Così i rappresentanti delle maggiori associazioni per la difesa della cultura
Rom di tutta Europa si sono riuniti a Spoleto, in provincia di Perugia, per un
breve corso di giornalismo e per creare il nuovo magazine online. Tanti giovani
da Spagna, Grecia, Germania, Francia, Romania, Italia, Ungheria, Turchia.
"Dobbiamo unire le nostre forze, lavorare insieme per creare un dibattito sul e
nel nostro popolo – afferma Israel, referente del gruppo spagnolo –. E'
l'occasione per fare qualcosa di nuovo, per far sì che scompaiano i pregiudizi,
per farci conoscere e partecipare alla vita sociale e politica dei paesi in cui
viviamo. Dobbiamo unire i nostri sforzi".
Sono tanti, sono giovani, e hanno voglia di imparare, di conoscere, di lavorare
insieme per il proprio futuro. In un attimo i 40 rom della quattro giorni di
Spoleto spazzano via pregiudizi lunghi un'eternità. Come il nomadismo o le
difficoltà ad integrarsi: la maggior parte di loro vive in case normali,
studia e vuole integrarsi. Merve, ad esempio, studia business administration
nella più rinomata università di Istanbul. Beatrìs, invece, è Ungherese, vuole
fare la giornalista e da tempo studia e lavora per diventarlo. Tutti hanno
partecipato con grande interesse alla quattro giorni di Spoleto, e scrivono ora
su Romagazine.eu.
Si tratta forse di un'avanguardia, dei giovani più interessati e più
appassionati a queste tematiche, che vive in condizioni diverse dagli altri
giovani rom, spesso nell'impossibilità di ricevere un'istruzione dignitosa.
Giovani in lotta contro le difficoltà economiche e sociali che trovano nei loro
Paesi, ma anche contro alcuni esponenti delle loro comunità che stentano ad
aprirsi alle altre culture, che non ritengono l'istruzione importante e non
vedono di buon occhio progetti e attività di questo tipo, secondo loro inutili
alla comunità. Ma questi giovani sono il sintomo di un'energia nuova, capace di
diffondersi in tutte le comunità Rom d'Europa. Sono giovani cittadini europei.
Vogliono viaggiare, conoscere e crearsi un solido retroterra culturale moderno,
magari riunificando le tradizioni rom di tutte le comunità europee.
"Let the roma youth be heard!", il titolo del progetto, pone l'accento su due
aspetti fondamentali: l'ascolto e la gioventù. Così www.romagazine.eu diventa un
portale di informazione per intessere relazioni, favorire progetti, riunificare
virtualmente le tradizioni e le aspirazioni di un popolo, i Rom, la più
grande minoranza etnica d'Europa. Una minoranza che affonda le proprie
radici in una tradizione antica, che nei secoli è stata sparpagliata per il
Vecchio Continente e non solo. Un mosaico di migliaia di comunità che oggi,
grazie al web e le nuove tecnologie, possono conoscersi e farsi conoscere più
facilmente.
Di Sucar Drom (del 09/07/2011 @ 09:53:37, in blog, visitato 1541 volte)
Firma la petizione per la "Giornata internazionale delle donne rom"
L'8, 9 e 10 Ottobre 2010 si è tenuto a Barcellona il primo Congresso
Internazionale delle donne Rom "Un'altra donna". Le "altre donne" non sono le
donne in ambito accademico, ma quelle che normalmente non vengono invitate per
il dialogo, il dibattito e le competenze specifiche. Riunite in questa...
Avvenire intervista l'artista Bruno Morelli
Durante le celebrazioni per la commemorazione del beato Ceferino Gimenez Malla,
detto Zeffirino, il quotidiano Avvenire ha intervistato Bruno Morelli (in foto
davanti alla sua scultura), artista eclettico appartenente alla minoranza
linguistica dei rom abruzzesi...
La Notte della Rete continua...
La Notte della Rete, a cui hanno aderito Sucar Drom e l'ICS, continua a Domus
Talenti. E' la manifestazione nata contro la delibera dell'Agcom in materia
del diritto d'autore che oggi viene discussa dall'Autorità e che coinvolge
politici, artisti, blogger, imprenditori, giornalisti, giuristi...
Milano, progetti europei per il futuro dei sinti e rom
Lunedì 4 luglio, la Consulta Rom e Sinti di Milano si è incontrata a palazzo
Marino con l’assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. Erano
presenti tutte le comunità dei campi regolari (mancava solo la comunità di via
Chiesa Rossa) ed esponenti della comunità rumena di ex Triboniano e dei campi
irregolari...
I Gogol Bordello sono in Italia
I Gogol Bordello sono in Italia. Il loro tour italiano è iniziato ieri sera a
Rimini al Velvet Club, questa sera sono a Milano al Circolo Magnolia, venerdì 8
sono a Bari a L'Acqua In Testa Festival e sabato 9 sono al Castello Scaligero di
Villafranca (VR). L'ultima volta che abbiamo visto Eugene Hütz ed il suo...
Buccinasco (MI), ma non c’è pace per il Terradeo?
A fine maggio è stata annullata la delibera n.183/2010 della passata
amministrazione, che riavviava per la terza volta negli ultimi cinque anni una
procedura di regolarizzazione del Quartiere Terradeo, persegu...
Quinto Vicentino (VI), i sinti vivono in uno stato di disagio abitativo
Da anni le famiglie sinti di Quinto Vicentino, vivono in stato di disagio
abitativo, dietro al cimitero del paese. Unico accesso è attraverso una stradina
che porta sul retro del campo santo. Le famiglie risiedono sotto una antenna
della telefonia mobile, in un appezzamento di modeste dimensioni, contornato da
un fossato i cui argini sono sottoposti a frenatura, senza servizi igienici e...
Sinti e Rom? Il nazionalsocialista: cacciamoli! Il comunista: assimiliamoli!
In questi giorni sto rileggendo un libro di Guenter Lewy che tratta della
persecuzione nazista subita dai Cittadini tedeschi ed austriaci appartenenti
alle minoranze dei sinti e dei rom. Un libro molto documentato ma
contraddittorio nelle conclusioni. Ne riparlerò...
L'Italia ha le carte in regola per sedere nel Consiglio ONU per i Diritti Umani?
Il 19 giugno scorso il nostro Paese è entrato a far parte, per la seconda volta,
nel Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Questo organismo è stato
istituito cinque anni fa (sostituisce la Commissione per i Diritti Umani) ed è
composto da 47 Paesi eletti dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. E' un
organismo importante che deve promuovere e garan...
Bologna, Corte d'appello: "È rom, normale che non vada a scuola"
Ha fatto scalpore la sentenza della Corte d'Appello di Bologna che risposto
picche alla Procura dei Minori che le chiedeva di affidare una bambina rom ai
servizi sociali per darle una vita migliore in comunità di accoglienza. La
bambina vive a Parma nell'area residenziale isti...
Próxima Estación: Milano
Qualche anno dietro, ma sembra passato un secolo, Berlusconi, Bossi, Fini & C.
riuscirono a conquistare larga parte del proprio consenso elettorale sui temi
legati alla "sicurezza". Anni tristi per l’Italia. Anni in cui abbiamo
completamente sma...
Di Fabrizio (del 16/07/2011 @ 09:18:41, in blog, visitato 1144 volte)
Rileggevo per caso un
alto pezzo di letteratura di qualche anno fa, già
commentato da Isabella a suo tempo.
Un giorno bisognerà chiedere agli aspiranti stregoni, che trovo insopportabili
da quando hanno scoperto la parola "casta" e vogliono sostituirsi a partiti,
sindacati ecc., dove vogliono andare a parare.
Ma non si tratta di razzismo, di fascismo... Mi sembra piuttosto un modo di
dire, tipicamente italiano, tutto e il suo contrario - un colpo al cerchio e uno
alla botte - nella speranza di passare osservati in qualche modo, non importa
quale.
Qualcuno dice: comunque, non bisogna confondere il "profeta" con chi fa parte
del suo movimento; come se dovesse esistere una parte buona e una cattiva del
fenomeno. Probabilmente questo qualcuno ha le sue ragioni, ma a leggere i
commenti a
quel post c'è da farsi cadere le braccia: anche qua non per razzismo o
fascismo, ma perché si scrive (male) di tutto, tranne che dell'argomento in
questione. Insomma, la quantità dei commenti non ha niente a che fare con la
qualità, piuttosto c'entra con una malsana voglia di essere visibili, di essere
saliti su un carro.
Uno dei pochi commenti attenti, però descrive perfettamente questo "grillismo
di massa":
CARO BEPPE non riesco a capire dall'articolo se difendi questa misera
situazione o la condanni; articoli fa dicevi basta con questi stranieri che
rubano ammazzano stuprano mendicano, oggi dici poracci sti bambini(per
banbino si intende un ladruncolo in erba che da grande allargherà le sue
attività con stupri e violenze: insomma che dobbiamo fare?PAGARE LE TASSE
PER CRESCERE QUESTI QUI O CHE ALTRO?
Nel frattempo, vecchi e nuovi
pregiudizi continuano a far danni.
Di Sucar Drom (del 19/07/2011 @ 09:02:32, in blog, visitato 1438 volte)
L'European Roma Rights Centre cerca tirocinanti
L'European Roma Rights Centre (Centro Europeo dei Diritti dei Rom) sta cercando
tirocinanti per il periodo Settembre 2011-Febbraio 2012. Verranno selezionati
sia tirocinanti rom e sinti che non rom e sinti, ma soltanto ai tirocinanti
sinti e rom verrà corrisposto uno stipendio...
UE, un quindicenne su cinque ha problemi di lettura
In Italia il 21% dei quindicenni incontrano difficoltà a leggere, come del resto
in Europa dove in media un quindicenne su cinque - ma con punte del 40% per
Bulgaria e Romania - non sono in grado di leggere adeguatamente. E' quanto
emerge da uno studio elaborato...
San Nicolò Arcidano (OR), un'incendio distrugge le abitazioni dei rom ma pronta
è stata la solidarietà
Hanno lavorato sino a notte fonda i volontari della Protezione civile impegnati
a San Nicolò d'Arcidano, nell'Oristanese, nelle operazioni di soccorso alla
comunità rom, in grande difficoltà dopo l'incendio che ieri ha distrutto le
baracche dove vivevano alla periferia del paese. Nel campo sportivo com...
Accordo UE e COE per formare 1.000 mediatori sinti e rom
Il Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland e la Commissaria
europea a Educazione, cultura, multilinguismo e gioventù Androulla Vassiliou
hanno siglato una dichiarazione congiunta nella quale approvano l’accordo
raggiunto in occasione del Comitato dei ministri del Cons...
Campobasso, la favola "zingari rapitori" colpisce ancora...
Ci risiamo, quando un bambino scompare rispunta inevitabilmente nel nostro Paese
la pista degli “zingari”, come vengono chiamati in maniera etnocentrica e
dispregiativa le persone appartenenti alle minoranze linguistiche sinte e rom.
In questo caso le bambine sono due, Alessia e Livia, e sono scomparse con il
papà lo scorso 28 gennaio...
L'ammazza-Internet è ancora un rischio
Dopo mesi di annunci, smentite, polemiche, autorevoli e comunicati stampa,
questa mattina, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha, finalmente -
non perché se ne avvertisse il bisogno ma perché ciò varrà almeno a consentire
un confronto più obiettivo e meno emotivo - pubblicato la delibera contenente lo
schema...
Roma, scintille tra Alemanno e la Caritas sul piano rom (2)
Dilettanti allo sbaraglio. Non sembra esserci espressione più appropriata per
definire l’ondivago e claudicante procedere della giunta Alemanno su qualsiasi
tema che abbia un minimo di impatto sociale e mediatico. A tornare per qualche
ora sotto i riflettori è stato stavolta il famoso “piano rom”, più volte
sbandierato dal primo cittadino della capitale come un esem...
Napoli, torna l'incubo dei pogrom
Paura a Poggioreale dopo il raid di una decina di persone che hanno seminato il
terrore fra donne e bambini nell'insediamento rom. Il 'commando' ha minacciato
le famiglie di ritornare se non avessero abbandon...
Bari, Nichi Vendola ha incontrato Jeroen Schokkenbroek
Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (in foto) ha incontrato il 15
luglio a Bari Jeroen Schokkenbroek, il giurista olandese nominato rappresentante
speciale del nuovo segretario generale del Consiglio d'Europa...
Palermo, terreni confiscati alla mafia per le famiglie rom
Trasferiti in terreni confiscati alla mafia, nelle zone più periferiche di
Palermo lontani da viale del Fante. A Palermo potrebbe essere questo il futuro
dei rom che vivono da anni in città. Il degrado profondo che caratterizza ogni
angolo del cosiddetto...
Di Fabrizio (del 24/07/2011 @ 09:07:23, in blog, visitato 2165 volte)
Luglio 2001, non ero in piazza a Genova, mi trovavo a casa mia. Da poco avevo un
collegamento internet, e fu forse il primo avvenimento che seguii da casa
praticamente in tempo reale (il secondo fu l'attentato alle torri gemelle, a
distanza di qualche settimana): vale a dire, le notizie arrivavano con un flusso
continuo tramite dirette radio, televisione, i primi siti online dei quotidiani,
i forum e i gruppi di discussione.
Proprio per questo, mi ricordo alcune cose di allora:
- la reazione di chi sentiva scosse le sue sicurezze di tranquillo
democratico in pantofole (siete per sempre coinvolti, diceva
qualcuno): qui siamo in Italia, queste cose non possono succedere. Magari in
Argentina, o in Iraq, o in Corea. Eppure succedevano, ma il nostro
cervello è più forte dei fatti e allora è come se ci fossimo autoconvinti
che fosse un film. Noi, la TV, i giornali, sapevamo – ma nel contempo
QUALCUNO NON VOLEVA SAPERE;
- ma già da subito chi voleva, sapeva. Molto più dei media ufficiali,
Internet iniziava a dimostrare le sua potenzialità con brutte foto scampate
ai manganelli, i forum dove chi scriveva aveva visto la mattanza con i suoi
occhi;
- come conseguenza (so di dire una cosa impopolare) il permanere,
l'evolversi di una forma di incomunicabilità: per cui le ragioni di chi
riusciva a vedere solo un esagitato armato di estintore non riuscivano ad
incontrarsi con quelle di chi descriveva il comportamento FASCISTA dello
stato, e viceversa.
Cosa resta, dopo 10 anni? E' lecito (pensando ai silenzi infiniti, ad
esempio, sulle strategie stragiste in Italia), aspettarsi VERITA' e GIUSTIZIA su
chi fu responsabile?
Per questo, occorre rendersi che molto è stato scritto, ma tutto ciò ha
soltanto mascherato un grande silenzio da parte di chi allora giocò un ruolo
determinante. Non parlo dei soliti politici, della "casta", parlo degli eroi
negativi di pasoliniana memoria; o meglio, vi invito a leggere questa riflessione
sull'Unità.
Vorrei aggiungere ancora qualcosa sul perché Genova è stata possibile,
nonostante anni di presunta democrazia in Italia
La civiltà e la democrazia di un popolo si giudicano da come tratta chi
non può difendersi. Non ricordo le parole esatte e chi le abbia dette, ma il
concetto è quello.
Sarebbe troppo semplice dare la colpa di quel che è successo alla polizia!
Dimenticandosi che dopo Bolzaneto ci furono realmente i poliziotti che dissero
che quello che era successo lì era uno schifo, o semplicemente che i poliziotti
li vedo tutti i giorni, dall’altra parte del banco alle file degli immigrati per
il permesso di soggiorno. Qualcuno riesce persino ad essere gentile, e non è
facile, quando hai davanti tutto il giorno chi non parla l’italiano e puzza
perché ha viaggiato tutta notte e forse è in coda da tre giorni per un pezzo di
carta!
QUESTO E' SOLO UN LATO DELLA MEDAGLIA.
Sembrerà poca cosa rispetto a 10 anni fa: nel 2008
Mahalla e soprattutto U
VELTO, provarono a denunciare un fatto simile. Avvenimento di portata minore
e col difetto di vedere vittime "solo degli zingari", il tutto passò nell'indifferenza quasi assoluta dei media e della rete. Eppure, i meccanismi repressori
erano molto simili, e discuterne allora forse avrebbe aiutato a riportare il
discorso su quanto avvenne a Genova.
E poi, mi ricordo al campo parecchi anni fa, X..., 18 anni appena compiuti, un
occhio nero, lividi e quattro denti lasciati in commissariato. D'accordo, X... non
era del tutto innocente, ma avremmo dovuto capirlo che se in caserma qualcuno
(chiunque) poteva essere conciato così, senza che nessuno fiatasse, prima o poi
avremmo sbattuto il muso su Bolzaneto. Anche allora (e più di adesso) NON
VOLEMMO SAPERE.
Di Fabrizio (del 28/07/2011 @ 09:19:06, in blog, visitato 1658 volte)
Niente di nuovo, il fenomeno è visibile ed analizzato da
anni, adesso si sveglia anche la stampa mainstream. Rimane un mistero: se viene
citato Le Pen, perché in Italia i grandi media continuano a tacere sul ruolo
della Lega come "regista dell'odio"?
Dai razzisti ungheresi ai populisti francesi, è una rete unita
ALESSANDRO ALVIANI
Le motivazioni della strage di venerdì in Norvegia restano tutte da
verificare. Eppure, se dovesse trovare conferma l'immagine del trentaduenne Anders Behring Breivik che la Rete sta lentamente restituendo, le autorità di
sicurezza norvegesi potrebbero aver avuto drammaticamente ragione. A febbraio,
nel loro ultimo rapporto, avevano lanciato l'allarme su un'«accresciuta
insicurezza» nel Paese e avevano pronosticato per quest'anno un aumento delle
attività interne dell'estrema destra. Dal 2009 Anders Behring Breivik era membro
di un forum neonazista svedese, chiamato Nordisk, che si autodefinisce un
portale su «identità, cultura e tradizioni nordiche» e conta circa 22.000
iscritti.
La scena neonazista norvegese è piuttosto debole, quella svedese «è molto più
forte», spiega il professor Hajo Funke, esperto di estremismo di destra presso
la Freie Universität di Berlino. Eppure, ricorda, in Norvegia si assiste alla
diffusione del populismo di destra incarnato dal Partito del Progresso, che ha
superato il 20% dei consensi. Non che tale partito sia corresponsabile
dell'attentato, precisa, eppure la sua propaganda fornisce un «terreno fertile»
per la diffusione di idee e risentimenti anti-islam e anti-immigrati. Sembra che
lo stesso Breivik avesse preso la tessera, salvo poi abbandonare la formazione
perché la considerava troppo moderata. Sebbene deboli dal punto di vista
organizzativo e numerico, «gli estremisti di destra norvegesi sono in contatto
tanto con quelli svedesi, tanto con altri gruppi di estrema destra in Europa»,
si legge nel rapporto diffuso a febbraio dalle autorità norvegesi.
La scena dell'estrema destra europea è molto frastagliata e i passaggi sono a
volte fluidi. Ci sono i populisti alla Le Pen, i neonazisti ungheresi, la Npd
tedesca, «il più radicale partito di estrema destra» nell'Europa occidentale,
come la definisce il professor Funke. Non esiste un coordinamento centralizzato,
una sorta di «regia» a livello europeo, spiega Funke, eppure i contatti
personali a livello sovranazionale sono all'ordine del giorno. E si sviluppano
attraverso canali multipli, non da ultimo la musica. I concerti di «white power
music» rappresentano una piattaforma di incontro e scambio per gli estremisti e
«attirano centinaia di militanti da tutta Europa», scrive l'Europol nel suo
ultimo rapporto. Le performance si svolgono in località segrete e vengono
annunciate soltanto su Internet.
Non a caso: il Web - soprattutto il Web 2.0 - si sta trasformando nel megafono
privilegiato dei neonazisti. «Gli estremisti di destra sono sempre più attivi
nei social network, per raggiungere le generazioni più giovani», nota l'Europol.
Ciò rappresenta «una nuova dimensione» della minaccia che l'estremismo di destra
può costituire in futuro per l'Europa. Secondo uno studio presentato giovedì, ad
esempio, in Germania nel 2010 sono stati caricati su Facebook, Youtube e altri
social network 6000 post dal contenuto di estrema destra, il triplo rispetto
all'anno prima. Il potenziamento delle attività sul Web è però soltanto un
aspetto che contraddistingue tali ambienti. I neonazisti puntano a metter sempre
più piede nella società, provando a sfruttare un insidioso mix fatto di paure
xenofobe, reazioni anti-islam e preoccupazioni economiche. E sono pronti a
cambiar volto, pur di diventare più «presentabili».
È quanto avviene in Germania, un Paese che conta 219 organizzazioni di estrema
destra con un totale di 25.000 membri e in cui si osservano due fenomeni
concentrici. Il primo: negli ambienti neonazisti cresce la presenza delle donne,
usate come esche per far passare richieste che, se fossero strillate da una
testa rasata, verrebbero subito respinte. Il secondo: una trasformazione nel
modo di presentarsi. In passato lo skinhead era immediatamente riconoscibile
dalla testa rasata e dagli stivali. Oggi, invece, lo stile classico degli
skinhead «è ormai obsoleto», scrivono i servizi segreti tedeschi nel loro ultimo
rapporto annuale. In pubblico i neonazisti preferiscono «capi di abbigliamento o
marche orientate ai trend comuni della moda giovanile e che segnalano in modo
meno evidente l'appartenenza alla scena» dell'estrema destra. A prendere sempre
più piede, specie tra i più giovani, sono i cosiddetti «Autonomi nazionalisti»,
che riprendono abbigliamento e forme di azione dai gruppi di estrema sinistra.
Di Sucar Drom (del 31/07/2011 @ 09:43:49, in blog, visitato 1740 volte)
USA, all'asta i diari di Joseph Mengele: l'angelo della morte
La casa d'asta statunitense Alexander Autographs, rimetterà in vendita il 21
luglio i diari di Joseph Mengele, ufficiale delle SS e medico nazista che operò
ad Auschwitz-Birkenau nel Zigeuner Familienlager, dove erano...
Il racconto di Alma Azović dopo l'incontro con Papa Benedetto XVI
Il racconto di Alma Azović, (mediatrice culturale rom a Torino) sull'udienza
concessa a sinti e rom da Papa Benedetto XVI, domenica 11 giugno 2011 in
occasione del 150esimo anniversario della nascita del beato Ceferino Gimenez
Malla (1861-1936), catechista kalè di origine spagnola, mar...
Reggio Calabria, un successo lo spettacolo "Nomadi per decreto"
Il 17 luglio scorso l'Associazione Culturale Multietnica "Terra senza confine"
in collaborazione con la Cooperativa ROM 1995 ha presentato lo spettacolo
"Nomadi per decreto" che fa parte del progetto "ImmigrArte"...
Brat (fratello), cantieri per un'opera rom
Cantieri Teatrali Koreja e Centar Za Kulturu di Smederevo (Serbia) hanno
prodotto e stanno portando in giro in Italia lo spettacolo "Brat (fratello),
cantieri per un'opera rom" che ha vinto il Premio Internazionale Teatro
dell'Inclusione 2010, dedicato a Teresa...
Roma, Minorities Stereotypes on Media
I risultati del monitoraggio sulla rappresentazione delle minoranze sui mezzi di
informazione italiani. Il 58,6% dei casi riguarda gli immigrati, poi vengono
gay, lesbiche, transessuali, che ottengono un'attenzione 'significativa" pari al
13,8% dei casi, le minoranze etno-cu...
Roma, il Comune non tutela i rom sgomberati ma tutela gli animali
Nei giorni scorsi don Franco De Donno, da anni responsabile della Caritas di
Ostia, denunciava pubblicamente lo sgombero senza alternative abitative dei rom,
oggi leggo che la Giunta capitolina ha stabilito che per gli animali (cani e
gatti) dei rom sgomberati sarà predisposto un sistema di a...
Il sogno di Ciprian
Si chiamava Marian Danila, ma per tutti era Ciprian, ed aveva solo 13 anni.
Ciprian aveva un amore che lo aspettava in Italia, a Pesaro. Ciprian aveva un
sogno, sempre lo stesso, quello che da sempre accompagna intere generazioni di
migrant...
Massa Carrara, "Homo migrans" prima nazionale
Lunedì 25 luglio 2011 all'Anfiteatro di Luni (Massa Carrara) si terrà la prima
nazionale di HOMO MIGRANS, racconto teatrale e musicale di Marco Rovelli. Regia
di Renato Sarti (assistente alla regia Marco Di S...
Sinti e Rom descritti dal Parlamento italiano
Una nuova sezione di approfondimento è stata inserita nella parte destra di U
Velto. La nuova sezione ha come titolo: "Parlamento italiano, XVI legislatura"
ed offre tutto il materiale che le due Camere legislative it...
Vicenza, il Pastore Davide Casadio: «Non chiamateci nomadi, non vogliamo i campi
ma micro aree per famiglie»
Prende posizione la Comunità sinta dopo le polemiche per il presunto "campo" che
doveva nascere in Gogna. Un terreno sequestrato dalla polizia locale, una
massicciata, la posa di tubazioni e di condotte per l'allacciamento idrico, un
contatore elettrico comparso in un fondo agricolo...
Di Fabrizio (del 03/08/2011 @ 09:23:57, in blog, visitato 4996 volte)
Il testo che segue appare su
MAHALLA e
U VELTO. Invitiamo
i lettori a verificare quanto pubblicato e, se lo ritengono, a contribuire a far
circolare queste informazioni. Grazie
Fra le tante cause che concorrono alla diffusione del razzismo e delle paure
verso ciò che è sconosciuto, c'è la circolazione di notizie non verificate
spacciate come verità universali. Da anni circola in rete il testo di un
fantomatico "Codice
degli zingari", le cui prime segnalazioni risalgono addirittura agli anni
'20 del secolo scorso.
Da un po' di tempo è apparsa in rete
questa mail (riportiamo la parte iniziale):
"Le bande di malviventi, i Rom e i ladri stanno escogitando vari
stratagemmi perchè gli automobilisti (soprattutto donne) fermino il proprio
veicolo e ne scendano (in zone isolate)."
Altro non è che la versione di un
testo in francese, apparso già l'anno scorso. Riportiamo anche in questo
caso la parte iniziale:
"Alors que je roulais sur une route départementale un soir pour
rentrer chez moi, j'ai vu un enfant dans un siège auto, sur le bord de la
..."
Ne scrive il sito
Hoaxbuster, specializzato in bufale su Internet. Nel caso francese la
segnalazione sembrerebbe arrivare da un poliziotto, che stranamente invita a
segnalare casi simili non ai centralini della polizia francese (17), ma al
numero internazionale dei vigili del fuoco (112).
L'anno scorso la notizia in Francia venne inizialmente diffusa da un ragazzo,
probabilmente uno "spammer" francese, che contattato via mail rispose soltanto
di sapere che avvenivano fatti simili, senza fornire ulteriori spiegazioni. In
seguito le associazioni francesi di difesa dei Rom e dei Sinti presentarono
denuncia per incitamento all'odio razziale.
Abbiamo fatto una ricerca su Google riguardo al testo in italiano, ricevendo
sinora 104 risultati. Un fatto curioso: abbiamo trovato due casi in cui le
autrici ne parlano come di un'esperienza personale, descrivendola con le
medesime parole. In un caso la firma è di "Alessandra
Savio, Purchase Department", nell'altro viene firmata da una dipendente
dell'amministrazione provinciale di Padova.
A questo punto si è voluto conoscere se esistesse veramente questa persona
nell'amministrazione padovana. Una nuova ricerca in rete ha restituito pochi
risultati, anche se appare con due cognomi simili ma diversi.
Venerdì 29 luglio siamo riusciti a parlare con questa persona, che ci ha
chiesto di rimanere anonima. Per telefono ci ha detto di aver inizialmente
inoltrato a 5 amiche una mail arrivatale da un altro mittente - per sua
leggerezza senza cancellare la propria firma, di essere stata informata in
seguito delle falsità che vi erano contenute, di aver indagato sul caso
attraverso diversi forum in rete (ed aver scoperto anche una versione in
inglese), di aver provato a scusarsi personalmente con i destinatari per quanto
era successo.
Purtroppo, il più delle volte le scuse non bastano ad arginare la diffusione
in rete di queste menzogne, che rimangono in circolazione per anni. Perciò
abbiamo provato a smontare questa bufala.
Aggiungiamo a questo punto alcune raccomandazioni finali:
- se possibile, verificate le notizie che vi giungono, prima di
contribuire alla diffusione di informazioni false;
- diffidate delle notizie spacciate come sensazionali, e nel contempo come sconosciute
perché "qualcuno" non vorrebbe che circolassero;
- diffidate altresì delle notizie dove non vengono specificate date certe,
anche i luoghi citati non sono indicati con precisione, in cui l'autore
originario dell'informazione è citato in maniera generica.
Per tutto il resto, vi consigliamo
questa guida.
Sperando di essere stati utili, vi ringraziamo per l'attenzione.
Oltre alle redazioni di U VELTO e MAHALLA hanno collaborato:
Ivana Kerecki (Sesto San Giovanni - MI), Angela Tropea (Catania), Alberto Maria
Melis (Cagliari) ed Ernesto Rossi (Trezzano sul Naviglio - MI)
Di Fabrizio (del 10/08/2011 @ 09:54:10, in blog, visitato 1837 volte)
"Siamo sicuri della notizia? Lo dico perché ho verificato
più volte che dietro queste notizie ci sono bufale grandiose. Fabrizio, riesci a
fare su questa notizia una ricerca
come quella che hai appena fatto." Questo mi scriveva settimana scorsa
un'amica e io ci ho provato. Siate clementi nel giudicare il risultato: non sono
uno specialista...
Cani non sterilizzati che partoriscono e che non lasciano sterilizzare,
cuccioli PORTATI VIA IN ROMANIA (nascosti in borsoni)....CANI USATI PER
L'ACCATTONAGGIO, mamme e cuccioli portati per le strade per
impietosire!!! CHIEDIAMO AIUTO A VOI.
Carissimi tutti, siamo un'Associazione di Bari "Legalo al Cuore Onlus",
abbiamo deciso di creare questo album con 2 FOTO SIMBOLICHE per lanciare UN
APPELLO AD ASSOCIAZIONI del nord Italia e privati (previo controllo) per
CHIEDERE AIUTO!!!!! Ci occupiamo da anni di randagismo e come tristemente
saprete QUI AL SUD SALVARE I TANTI ANIMALI maltrattati, randagi ed
abbandonati è DAVVERO DIFFICILE pur mettendoci anima e cuore. Non abbiamo un
rifugio ma se fate un giro sulla nostra bacheca potrete vedere quanti Amici
pelosi accudiamo quotidianamente e salviamo.
A BARI SI STA DIFFONDENDO A MACCHIA D'OLIO UN FENOMENO CHE HA COME SCENARI
CAMPI ROM. Se avremo persone e/o rifugi disponibili A STALLI FINO
ALL'ADOZIONE, NOI CI IMPEGNEREMO A PORTARLI VIA DI VOLTA IN VOLTA. I
cuccioli li faremo partire NOI A NOSTRE SPESE preferibilmente verso il nord,
SVERMINATI, VACCINATI, TRATTATI CON ANTI PARASSITARIO E CHIPPATI A NOME
NOSTRO. Siamo disponibili a test leishmania e filaria e qualsiasi cosa verrà
richiesta, purchè CI AIUTATE A SALVARE QUESTE POVERE VITE!! Le foto sono
state scattate DI NASCOSTO nell'ultimo campo rom segnalato...perchè
minacciati dai rom. Le istituzioni NON AIUTANO....Noi chiediamo aiuto... I
NOSTRI RECAPITI SONO 338.2470747 O info@legaloalcuore.it o palmalisa@legaloalcuore.it.
Al momento preme salvare 4 CUCCIOLI MAMMA SIMIL COCKER NELLA FOTO, 3 FEMMINE
E 1 MASCHIETTO. A settembre vogliono portarli IN ROMANIA. VI PREGO
AIUTATECI.
P.S.
Abbiamo già fatto sequestrare e abbiamo sotto nostra tutele 2 canette dei
rom con rispettivamente 6 e 5 cuccioli.....Le foto sono negli album.
GRAZIE A CHI CI AIUTERA' ANCHE SOLO DIFFONDENDO E TAGGANDO CHIUNQUE!!!
Da quel che ho trovato, non si tratta di bufala. A parte l'abbondanza di MAIUSCOLE e
punti esclamativi, l'associazione esiste, è attiva, i numeri telefonici
corrispondono.
Ma forse, tu volevi chiedermi un parere in merito
all'appello. Riguardo al loro rapporto "conflittuale" con i Rom di Bari, ci sta
tutto. Quello che non posso sapere è di chi sia la responsabilità.
D'abitudine i Rom quando non ti conoscono, non sono dei mostri di simpatia. Di
solito la loro antipatia aumenta (ad esempio) se i leghisti di turno vogliono
manifestare dentro il loro campo, volendo verificare di chi siano macchine,
roulotte, documenti personali ecc. (senza nessun mandato, ovviamente... che già
ti girano quando sono i poliziotti a comportarsi così). Oppure se uno
sconosciuto si presentasse (QUANDO si presenta, ma di solito lo fa
nascondendosi) dicendo di fatto che i Rom sono sub-umani e lui si arroga il
diritto di fregarti il cane. Succedesse a me, potrei diventare violento, ma
questo ignoratelo, per favore.
Purtroppo spesso gli animalisti in casi simili si trasformano in
fondamentalisti.
E ragionare con loro non è facile (altro che Rom!)
Circa due settimane fa aggiunsi un commento (breve ed educato) in un loro sito,
ad un articolo che raccontava l'odissea dei cani abbandonati dopo gli sgomberi a
Roma; ricordando che oltre agli animali ci sono anche persone che rimangono
abbandonate a se stesse (vedi
QUI). Il mio commento è ancora in "attesa di moderazione", superato
nel frattempo da tanti altri commenti più recenti
L'unica maniera che mi rimane per rispondere è raccontare alcune brevi storie
sul rapporto tra Rom ed animali:
- Gira una leggenda sul periodo della II guerra mondiale. Un Rom era evaso
(forse da un campo di concentramento). I nazisti gli avevano sguinzagliato
dietro i cani. Non seppero più niente di cani ed evaso, quei nazisti
ignoravano che quel Rom in precedenza era stato un abile addestratore di
cani.
- Ho conosciuto anche Rom che trattavano male i loro animali. Però m'è
rimasta in mente una famiglia conosciuta molti anni fa. Erano talmente
malmessi, che dormivano tutti in una macchina scassatissima. Una gatta scelse
quella macchina per partorire i suoi cuccioli. Per non disturbare mamma e
gattini, la famiglia di Rom dormì diverso tempo per terra, prima di riuscire
a procurarsi una roulotte di quinta mano.
- E per terminare, scombiniamo un po' le carte: con alcuni rom stavamo
facendo un trasloco (regolare! cosa avete capito??). Nella squadra c'era
anche un ragazzo, buono come il pane, ma che solo 3 anni prima aveva steso a
cazzotti due poliziotti. Mentre lavoravamo sudando come porci, questo "superman
de noartri" stette chiuso nell'abitacolo del camion tutto il tempo,
terrorizzato (così disse) dall'alano che girava libero nel cantiere, grosso
e pacifico come una mucca al pascolo. Non ci credette nessuno e ci
trattenemmo la sua parte di paga.
Insomma, bufala o meno, alla fine ho fatto ancora quello che mi riesce
meglio: raccontare qualcosa da parte di chi in questi casi non viene mai
consultato, condannato ad essere colpevole a prescindere.
Di Sucar Drom (del 25/08/2011 @ 09:58:47, in blog, visitato 1427 volte)
Auschwitz-Birkenau, 2 Agosto 1944
Il 2 agosto 1944 ad Auschwitz-Birkenau avviene l'ultima liquidazione dello
Zigeuner Familienlager nel settore BIIe, dove erano internate le famiglie sinte
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Rom e Sinti, prepariamo una grande manifestazione: partecipa anche tu!
Il Presidente della Federazione Rom e Sinti Insieme, Radames Gabrielli (in
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TUTTI UNITI"...
Francia, il razzismo non paga
Un anno fa Nicolas Sarkozy aveva lanciato il cosiddetto "giro di vite" contro i
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L'azione del Presidente francese aveva fatto scattare la reazione dell'Unione
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Nei giorni scorsi la Procura di Parma ha dato ordine alle Forze dell'ordine di
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Libano, i dom sono discriminati
Sono 2,2 milioni in tutto il Medio Oriente, tra Libano, Giordania, Territori
Palestinesi, Turchia, Iran e Iraq. In Libano sono una delle comunità più
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L'ipocrisia italiana e la tragedia infinita
A metà degli Anni Novanta vivevo a Roma ed ogni anno morivano nelle baraccopoli
capitoline tre ma anche quattro bambini. Il copione era sempre lo stesso il
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Amplifica le tue informazioni
In questa pagina offriamo la possibilità di conoscere organizzazioni con cui
collaboriamo e pagine web che riteniamo offrano sguardi interessanti sulla
situazione delle minoranze linguistiche sinte e rom. I blog più aggiornati hanno
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L'Istituto di Cultura Sinta su mandato della Sucar Drom ha pubblicato libri,
cortometraggi, mostre e cd musicali. Alcune pubblicazioni sono disponibili e
possono essere richieste...
Orta Nova (FG), una situazione abitativa inaccettabile
Pubblichiamo la lettera invita venti giorni fa, dall'Associazione di promozione
sociale Noialtri, al Sindaco del Comune di Orta Nova per sensibilizzarlo sulla
grave situazione abitativa vissuta da alcune fa...
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Siamo un gruppo di sacerdoti della diocesi di Pisa che, di fronte alla
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Le cifre ufficiali indicano che ci sono poco più di 500mila persone appartenenti
alla minoranza rom in Romania, ma sono in molti a pensare che i rom siano il
doppio e che quindi ritengono insufficienti le risorse destinate dal Governo
rumeno. "Molte persone di origine rom non dic...
Mantova, Sucar Drom: Relazione Morale (sintesi)
Questa sera, 25 agosto 2011, si terrà a Mantova l'Assemblea Elettiva
dell'Associazione Sucar Drom. Di seguito la sintesi della Relazione Morale del
Presidente Davide Gabrieli che sarà letta, discussa e votata dai Soci...
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