Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Conoscere non significa limitarsi ad accennare ai Rom e ai Sinti quando c'è di mezzo una disgrazia, ma accompagnarvi passo-passo alla scoperta della nostra cultura secolare. Senza nessuna indulgenza.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 23/03/2010 @ 09:05:41, in Kumpanija, visitato 2048 volte)

Colgo l'occasione fornita da Isabella sul gruppo Facebook Livorno con i Rom, per conoscere meglio una persona che spesso ha scritto e segnalato articoli sulla Mahalla

mgm.operemissionarie.it - Venerdi, 26 Febbraio 2010

La testimonianza di Don Agostino Rota Martir che abita in un campo Rom fuori dalla bella città di Pisa da ormai una quindicina d'anni, e oltre che essere un prete diocesano fa parte del cammino ecclesiale dell'UNPReS.
Al campo abitano circa 150 Rom, sono quasi tutti Musulmani e di varie nazionalità Slave.

CHI È IL SACERDOTE IMPEGNATO CON I ROM E CHE VIVE CON LORO? - Il "mio" impegno è quello di vivere con i Rom! Nella domanda c'è già parte della risposta...non mi considero "impegnato", termine che a volte può nascondere ambiguità e tranelli, nel senso di fare, realizzare tutta una serie di attività, di impegni per altri, per aiutare chi è nel bisogno. Quando si parla di Rom è inevitabile pensare ad una realtà lontana, distante da noi, un mondo da tenere a bada, sotto controllo, da integrare con le buone o con le cattive: è difficile "amare" qualcuno a distanza di sicurezza. Oggi vedo tanti operatori "impegnati" a favore dei Rom ma distanti da loro, incapaci di relazionarsi alla pari, di guardarli nei loro volti, più preoccupati a mantenere i ruoli ben distanti e chiari, e alla caccia di risultati da sbandierare. È un peccato perché non si rendono conto di cosa perdono: i veri poveri sono loro!
A volte si fanno anche dei Progetti per i Rom con il risultato di creare ulteriori esclusioni e divisioni e senza rendersi conto del grave danno che si sta facendo sulle vite dei Rom.
Vivere con i rom è completamente diverso da chi vive "impegnato" a favore dei Rom...innanzitutto perché le distanze pian piano si avvicinano, arrivano a toccarsi, a volte fino anche a confondersi senza che tu te ne accorga.

CHE CI FA UN PRETE TRA I ROM? - È la domanda che mi sento rivolgere una infinità di volte sia da credenti, praticanti, religiosi, non credenti o di altre religioni. Alla radice di questo interrogativo c'è la convinzione ormai acquisita da tutti che per un sacerdote, un religioso è ammirevole che spenda la sua vita per i poveri, per il loro riscatto sociale, umano...ma quale "tornaconto" se questi vive tra i Rom? Ne vale la pena? Per non parlare della sua "dignità sacerdotale" facilmente compromessa agli occhi di non pochi, per cui sei visto come uno poco affidabile , perché troppo dalla parte dei Rom, una credibilità condizionata, a punti come il permesso di soggiorno in discussione in questi giorni per gli immigrati.

L'AMORE DEL FRAMMENTO È UNA SCUOLA TEOLOGICA - Una grazia che i Rom mi hanno offerto in tutti questi anni è proprio quella di cercare di "vivere il margine", non come un handicap, un incidente di percorso, oppure come un territorio da salvare, ma di interiorizzarlo come luogo di vita, come spazio dal quale e attraverso il quale sono chiamato a leggere e scoprire frammenti di santità: l'amore del frammento è una "scuola teologica" perché educa e cura il nostro sguardo, sempre tentato a far credito su ciò che è maestoso, palpabile, eclatante o piacevole.
Invece allenare i nostri occhi per leggere quel frammento come momento di Grazia, di Gratuità, di Bellezza attraverso il quale Dio passa e visita questo popolo. Se la nostra società guarda i rom come una minaccia, Dio continua a guardarli (nonostante tutto) con tenerezza e con il sorriso. Noi preti, religiosi che abitiamo tra i Rom e Sinti lo facciamo perché arriviamo a scoprire che "il loro punto di vista" merita di essere conosciuto e che è una ricchezza per tutti.

COME SEI STATO ACCOLTO? - A volte ci può essere il rischio e la tentazione di costruire la nostra "santità" sulla pelle dei poveri che si vuole assistere: più sono disgraziati più veniamo santificati! Sono riconoscente a tanti Rom che mi hanno accolto per come sono, mi hanno aperto la porta per entrare nella loro vita, a volte facendomi sentire come parte della loro stessa vita, condividendo anche momenti intensi di gioia, di dolore, di amarezze e speranze...questo mi ha dato la possibilità di raccogliere frammenti di autentica santità, che mi aiutano a leggere e ridire il Vangelo e la mia fede sotto una luce nuova. Farci santi insieme: se sono prete tra i Rom è anche per lasciarmi fare dalla loro "Santità".
Ecco, cerco di vivere il mio sacerdozio attraverso la Grazia di Dio che a volte si manifesta con la stessa generosità e bellezza anche dentro la vita dei Rom, come all'interno delle nostre bellissime cattedrali.

COME VIVI LE TUE GIORNATE? - Credo che la maggioranza sia convinta che al campo io viva pieno di impegni, di attività, di iniziative...quando racconto come passo il mio tempo molti rimangono quasi delusi perché mi vorrebbero preso a "strappare" dai Rom tutto quello che ai nostri occhi appare come un problema, un disagio. A chi vede i rom come un problema si applica bene quello che dice un proverbio Africano: "a guardare sempre dalla stessa parte il collo si irrigidisce".
Credo che a volte solo lo "stare dentro" è un annuncio del Vangelo rivolto alla mia società, esser lì presente evitando la tentazione di cercare scappatoie o ansiosi di trovare vie d'uscita comode e veloci. Non è certo facile spiegare, che almeno per me il problema non sono tanto i Rom con i loro stili di vita diversi dal nostro. Il problema che sento più vero ora , è il nostro sguardo su di loro; è uno sguardo quasi sempre indagatore, arrogante, malato e irrigidito, a volte anche quando li avviciniamo con l'intenzione aiutarli. Quanto vorrei allora, che la mia presenza, la mia amicizia con i Rom servisse soprattutto a cambiare questo nostro sguardo malato che rischia di contagiare l'intera nostra società. Mi piace allora pensare che la mia "missione tra i Rom" sia rivolta soprattutto verso la nostra società, la nostra Chiesa stessa quando non mostra sufficiente coraggio per ispirarsi al Vangelo di Gesù e che per non disturbare troppo l'opinione della nostra gente, rimane in disparte e in silenzio, anche di fronte alla nostra cattiveria che maltratta, umilia, calpesta con disinvoltura i Rom nelle nostre città, allora "piango perché voi non piangete" (Santo curato d'Ars).

COME I ROM TI AIUTANO A RISCOPRIRE LA TUA VOCAZIONE SACERDOTALE? - Come per i monaci il convento diventa il loro "luogo per abitare se stessi", per me lo è il campo dove vivo da anni, è il luogo dove devo imparare a fare attenzione, ad avere cura, a ricostruire legami spezzati, a vivere la pazienza e la fedeltà al Vangelo, a leggere il mondo. Dentro questo luogo sono chiamato a contemplare la Pazienza di Dio, capace di dispensare il bello e il buono ovunque, anche là dove nessuno investirebbe un briciolo di un suo talento.
L'anno sacerdotale coincide con i miei 25 anni di sacerdozio, spesso i chiedo come sarebbe stato se non avessi incontrato in questo cammino i Rom e la Chiesa che vive in mezzo a loro. Penso che sarebbe stato più povero spiritualmente ed umanamente!
So solo che hanno contribuito molto a cambiarmi dentro, mi hanno "sbendato", ad esempio, del "ruolo di prete" che spesso non aiuta a relazionarci alla pari con chi incontriamo. Spesso perché noi preti pensiamo di essere troppo in vetrina. Mi educano a saper vivere nella provvisorietà e a dar valore a ciò che è veramente essenziale nella vita, come ad esempio a dare importanza alla relazione, all'ascolto, dell'altro e a non fermarmi all'apparenza... Una caro nostro amico, un sacerdote francese "zingaro" Claude Dumas, ci disse questa estate riguardo il rapporto Rom-Chiesa: "...invita la Chiesa a ridere con i poveri, a cantare con gli emarginati, a giocare con i delinquenti...chi non ha compreso che invitare alla tavola della festa è più importante che dare da mangiare, chi non ha recepito che il tempo delle condivisioni, della gratitudine, del sorriso è più importante del dono di beni di consumo...". Per me prete uno dei doni più belli ricevuto dal cammino con i Rom, e che in un certo senso mi aiuta a rileggere la mia vocazione sacerdotale, è proprio questo sedersi con loro-ridere-piangere-condividere-insieme anche a mani vuote, perché la "Parola di Dio abiti tra voi nella sua ricchezza" (Colos. 3,16)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 23/03/2010 @ 09:27:32, in scuola, visitato 1731 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

BBC News - C'è una diffusa preoccupazione sulla marginalizzazione dei Rom in Europa

La Corte Europea dei Diritti Umani ha stabilito che la Croazia ha discriminato gli studenti rom [...] mettendoli in classi per soli rom.

Lo stato croato ha replicato che le classi separate erano intese per aiutare i Rom a mettersi in pari con gli altri studenti.

Quindici ex studenti di origine rom hanno testimoniato che la sistemazione era una forma di discriminazione razziale e violava il loro diritto all'istruzione.

Alla Croazia è stato chiesto di pagare 4.500 €u. [...] ad ognuno di loro per danni.

Nel 2008, la Corte Europea dei Diritti Umani aveva rigettato gli argomenti degli ex studenti, ma martedì il verdetto è stato capovolto dalla corte d'appello.

"Gruppo svantaggiato"

Sono passati otto anni da quando il caso è sta presentato in Croazia - che attualmente sta negoziando l'accesso all'Unione Europea.

Tutti hanno lasciato la scuola, ed hanno avuto dei figli a loro volta, riporta per la BBC Nick Thorpe (leggi anche QUI ndr) dalla Croazia.

Gli ex studenti hanno frequentato la scuola pubblica nei villaggi di Macinec e Podutren nella Croazia settentrionale, in periodi differenti tra il 1996 e il 2000.

Il tribunale ha verificato che il tasso di abbandono della scuola primaria tra i bambini rom era dell'84%.

"La corte ha ritenuto che non siano state messe in atto adeguate salvaguardie in tempo appropriato per assicurare cure sufficienti ai bisogni speciali dei richiedenti in quanto membri di un gruppo svantaggiato," recita il giudizio.

Il tribunale ha trovato che la Croazia ha sbagliato nell'indirizzare le presunte deficienze degli ex studenti nella lingua croata attraverso un apprendimento speciale.

L'assegnazione degli ex studenti a classi per soli rom è stata fatta sulla base di valutazioni "psico-fisiche", piuttosto che su test linguistici, continua il giudizio.

Il tribunale ha anche detto che la Croazia ha violato i diritti dei querelanti ad un equo processo, dato che i procedimenti giudiziari sono stati condotti per un periodo "eccessivo".

Published: 2010/03/16 14:24:24 GMT

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 24/03/2010 @ 09:03:16, in Italia, visitato 1730 volte)

Segnalazione di Isabella

PisaNotizie

La lettera di Marco Della Pina e di Giorgio Gallo, docenti del Corso di Laurea in Scienze per la Pace dell'Università di Pisa

Sono passati diversi giorni dallo sgombero del campo rom delle Bocchette, ma alcune riflessioni possono essere ancora utili. Il tempo allontana le emozioni. Non tutte però: certamente continua a fare male aver visto quasi in diretta su internet la ruspa che demoliva le abitazioni. E vederle demolire davanti alle stesse famiglie, con i bambini che guardavano impauriti l’impotenza e l’umiliazione dei propri genitori.

Ciò che colpisce nell'accaduto alle Bocchette, così come in casi precedenti, è l'apparente mancanza da parte delle istituzioni di una capacità di vedere i problemi nella loro complessità. L'esistenza di comunità rom ed il problema che esse hanno di trovare spazi per una vita dignitosa, sono dati di fatto che non possono essere affrontati con le ruspe e con provvedimenti di sicurezza.

Le famiglie sgomberate finiranno per ricostruire altrove un precarissimo campo, o ritorneranno nello stesso luogo e intanto qualcuno avrà perso il lavoro e molti bambini avranno lasciato le scuole con l'interruzione di percorsi limitati, ma fondamentali per una progressiva integrazione.

Rischiamo così di omologarci ad una realtà nazionale dove le politiche nei confronti dei migranti e dei rom sembrano rispondere solo ad esigenze securitarie, se non a logiche razziste. E questo in una Toscana che ha una buona legge sull'immigrazione.

È anche essenziale una politica nuova per case popolari, problema delle abitazioni sfitte e degli affitti in nero. Sono politiche non particolarmente mirate ai rom, ma che se portate avanti possono aiutare a risolvere anche il loro problema. Farebbe emergere gli interessi comuni fra i cittadini italiani senza casa, gli studenti sfruttati dal mercato irregolare, gli immigrati o i rom che non trovano casa. Sarebbero politiche "generali", basate sui diritti di cittadinanza sociale e non indirizzate ad un particolare gruppo etnico. Si eviterebbero le discriminazioni e diminuirebbe quel clima di lotta tra poveri, inasprito dalla crisi economica.

In questo contesto si aprirebbe anche uno spazio per un'opera di mediazione sociale, in generale tra cittadini e immigrati. Una mediazione che faccia crescere la consapevolezza dei propri diritti, nell'ascolto delle ragioni degli altri, e porti al superamento dei conflitti.

A Pisa abbiamo una ricchezza che potrebbe essere sfruttata, il corso di laurea in "Scienze per la Pace: cooperazione, mediazione, prevenzione e trasformazione dei conflitti", che proprio nella mediazione sociale e nella trasformazione creativa del conflitto ha uno dei suoi temi centrali, e che potrebbe ulteriormente valorizzare il rapporto tra la città e la sua università.

Marco Della Pina - Giorgio Gallo (docenti del Corso di Laurea in Scienze per la Pace dell'Università di Pisa)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 24/03/2010 @ 09:36:31, in Italia, visitato 2036 volte)

Segnalazione di Barbara Stazi


Da venerdì 26 marzo 2010 alle ore 19.00 a venerdì 9 aprile 2010
Padova, via san Pietro 3

Si inaugura il 26 marzo alle ore 19 la mostra fotografica "INTERNO ROM" di Alessandra Quadri.

Questo progetto è stato realizzato dal settembre 2006 fino al febbraio 2010, periodo della chiusura del campo Casilino 900, il più grande campo abusivo d’Europa. Queste immagini documentano la vita familiare delle popolazioni rom di Roma, dal “Residence Bravetta” a diversi campi attrezzati e abusivi. Il lavoro si colloca in due significative fasi di transizione per i Rom d’Italia: una politica, che ha portato alla chiusura di molti campi, e una culturale, che con l’avvento di nuove generazioni sta portando a una graduale perdita dell’identità etnica rom. Avendo instaurato un rapporto di fiducia con alcune famiglie, ho potuto documentare momenti spontanei di vita quotidiana, comuni a tutte le popolazioni del mondo, concentrandomi sull’interno delle abitazioni e sull’intimità familiare. Nonostante le indubbie peculiarità della cultura rom, ho cercato di non indugiare sul mito romantico gitano, soffermandomi piuttosto sulle relazioni interne, nel tentativo di conservare la memoria di una comunità varia e in continuo mutamento che, nonostante i preconcetti che la circondano, è sempre più integrata ai costumi della società di oggi.

L'esposizione rimarrà aperta fino al 9 aprile presso Sabspace, contenitore di arte contemporanea
Dal martedì al sabato dalle ore 16.30 alle 19.30

L'appuntamento su Facebook

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 24/03/2010 @ 09:44:02, in Europa, visitato 2016 volte)

Osservatorio Balcani e Caucaso (leggi anche QUI ndr)

Risto Karajkov da Skopje

Quello che sembrava un esodo di massa da Serbia e Macedonia verso l'Unione europea, grazie alla liberalizzazione del regime dei visti, si è rivelata una truffa in grande stile. False agenzie di viaggio trasportavano migranti verso Bruxelles in cambio di poche centinaia di euro

Le tensioni causate dalla notizia del crescente numero di cittadini macedoni che hanno richiesto asilo politico in vari paesi dell'Unione europea dall'inizio del 2010, soprattutto in Belgio, sembrano essersi lentamente smorzate.

Giovedì 11 marzo sono arrivati a Skopje i primi autobus carichi di delusi “aspiranti rifugiati” provenienti da Bruxelles. Il Belgio è stato uno dei paesi più segnati dall'onda di migranti che hanno sperato di assicurarsi un futuro migliore nella ricca Unione attraverso la richiesta di asilo. Gli autobus, pagati dal governo belga e con a bordo funzionari degli uffici addetti alle questioni migratorie, hanno riportato a casa anche molti cittadini serbi.

Nei prossimi giorni si aspetta la partenza di nuovi autobus non solo dal Belgio, ma anche da altri paesi europei. Gli sviluppi della questione sembrano aver calmato le acque, dopo che nelle settimane scorse i media avevano surriscaldato il panorama politico europeo con notizie che parlavano di ondate massicce di emigranti richiedenti asilo dalla Macedonia a dalla Serbia.

A inizio marzo, dopo essere stata sollecitata dal governo belga, la Commissione europea ha reso nota l'esistenza del fenomeno. La stessa Commissione ha poi richiesto esplicitamente ai governi dei paesi balcanici che hanno recentemente beneficiato della liberalizzazione del regime dei visti (Macedonia, Serbia e Montenegro) di spiegare ai propri cittadini non solo i diritti, ma anche gli obblighi che derivano dal nuovo regime senza visti.

Michele Cercone, portavoce della direzione Giustizia, Libertà e Sicurezza della Commissione ha fatto il punto sulla situazione, parlando di fenomeno migratorio dovuto a motivi economici, sottolineando poi che le reali chance di ottenere asilo sono estremamente basse per la maggior parte dei richiedenti.

Dall'inizio del 2010 le autorità belghe hanno registrato un netto aumento delle richieste di asilo da parte di cittadini macedoni e serbi. Vari i numeri tirati in ballo dai media: secondo alcune stime sarebbero circa 400 i macedoni ad aver chiesto asilo in Belgio dall'inizio dell'anno, un numero nettamente maggiore se confrontato con le statistiche dell'anno scorso.

Altre fonti stampa hanno scritto di 300 richiedenti asilo dalla Serbia solo a febbraio, soprattutto albanesi e rom provenienti dalle regioni meridionali del paese. Richieste di asilo sono aumentate anche in altri paesi dell'Ue. Sarebbero state 160 quelle presentate a febbraio da cittadini macedoni in Svizzera, un numero tre volte maggiore a quelle sottoposte nell'intero 2009. Secondo i media macedoni, un migliaio di rom provenienti soprattutto dalla Serbia meridionale, ma anche da Macedonia e Montenegro sarebbero entrati in Svezia via autobus. In questo caso, però, molti sarebbero riusciti ad ottenere asilo e assistenza da parte del paese ospitante.

Fin da subito, comunque, la vicenda ha mostrato molti aspetti poco chiari e difficilmente spiegabili. Senza il regime di visti, infatti, i migranti potrebbero semplicemente entrare in Unione europea come semplici turisti, scegliendo poi di restare illegalmente nel paese prescelto e nascondendosi alle autorità, magari per anni.

Quello che invece è successo in queste settimane, con decine di “aspiranti rifugiati” pronti a dichiarare immediatamente la propria presenza in Belgio alle autorità di Bruxelles per sottoporre la richiesta di asilo, non sembra la situazione tipo dell'emigrazione clandestina spinta da motivi economici.

Una serie di indagini giornalistiche in Macedonia ha cominciato a portare un po' di luce sull'inspiegabile fenomeno. Gli “aspiranti rifugiati”, persone provenienti dalle fasce più deboli della popolazione, poveri e spesso analfabeti, sono stati ingannati da truffatori che li hanno convinti che, con la richiesta di asilo, avrebbero potuto godere dell'assistenza sociale del paese di arrivo. A molti dei migranti era stato detto che i ricchi paesi dell'Ue avrebbero garantito loro un appartamento dove vivere e un assegno mensile.

I giornalisti che si sono occupati del caso sono presto arrivati a individuare delle “agenzie di viaggio”, spesso senza alcuna licenza, che hanno trasportato i disperati verso Bruxelles e altre destinazioni europee per 100 euro. Il prezzo, oltre al biglietto, comprendeva un ricco assortimento di bugie, ritagliato su misura per convincere i propri clienti a partire in cerca di un'opportunità di vita migliore.

Per molti degli sfortunati “aspiranti rifugiati” 100 euro rappresentavano i risparmi di una vita. In seguito alle reazioni provenienti dall'Ue e ai reportage pubblicati sui media, il governo di Skopje ha reagito in fretta, mettendo fine all'attività delle “agenzie di viaggio” implicate.

Il premier belga Ives Leterme è arrivato in Macedonia l'8 marzo, per aiutare le autorità locali a fare chiarezza sulle mistificazioni diffuse nel paese. Leterme ha ribadito che il suo paese non concede asilo politico per motivi economici. Il premier belga ha poi chiesto al suo omologo macedone, Nikola Gruevski, di diffondere informazioni precise ai propri cittadini. Il giorno seguente funzionari belgi, guidati dal Segretario di stato per l'immigrazione Melchior Wathelet, hanno visitato la regione di Lipkovo, nel nord della Macedonia, luogo di origine di molti richiedenti asilo.

Il governo macedone ha iniziato una campagna sui media per mettere i propri cittadini in guardia da false promesse. Per molti giorni vari ministri hanno fatto dichiarazioni a riguardo sui media nazionali. L'azione ha portato presto a risultati visibili, e il flusso di autobus diretti a vari paesi dell'Ue si è interrotto.

Come detto, il primo autobus in direzione opposta è arrivato l'11 marzo. Le autorità giudiziarie hanno già cominciato le indagini: la speranza è che si arrivi a punire chi ha approfittato delle speranze dei più poveri tra i poveri.

Quello che all'inizio è stato descritto come un esodo di massa, in grado addirittura di mettere a rischio l'appena ottenuta liberalizzazione dei visti, si è rivelato una truffa in grande stile. I governi della regione balcanica, così come quelli dell'Ue combattono contro il traffico di persone da anni. E' una lotta difficile, contro avversari organizzati e scaltri. Vista la natura di quanto accaduto, i severi ammonimenti di Bruxelles sulle possibili future ripercussioni sul regime dei visti sembrano esagerate.

I media hanno avuto il merito di portare alla luce la natura truffaldina di quanto accaduto, indicando gli organizzatori e aiutando le possibili future vittime a orientarsi e ad evitare di essere sfruttate. C'è però anche chi, come Alexandra Stiglmayer dell'European Stability Initiative (ESI), ha sottolineato come molti media abbiano in realtà gonfiato irresponsabilmente la vicenda.

“Ci sono stati abusi in tempo di visti, ed è chiaro che ce ne saranno anche in regime di liberalizzazione. E' un peccato che alcuni media abbiano esagerato nei toni nel raccontare questa vicenda”, ha dichiarato la Stiglmayer.

“Si tratta di un problema amministrativo, non politico”, ha dichiarato in un'intervista alla tv macedone “A1” Pavel Gantar, presidente del parlamento sloveno. La Slovenia è stato uno dei più convinti sponsor della nuova politica di liberalizzazione verso Macedonia, Serbia e Montenegro.

Di certo la vicenda ha rappresentato il primo test importante per la politica di liberalizzazione, che per i tre paesi sopra indicati è cominciata a partire dallo scorso 19 dicembre. Bosnia Erzegovina e Albania dovrebbero essere i prossimi paesi a godere della possibilità di viaggiare senza visto già nel 2010. Sempre che le polemiche di queste settimane non si riflettano negativamente su un'ulteriore apertura da parte dell'Ue.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/03/2010 @ 09:01:43, in Regole, visitato 2008 volte)

Ricevo da Tommaso Vitale

CONVEGNO INTERNAZIONALE
LA CONDIZIONE GIURIDICA DI ROM E SINTI IN ITALIA

MILANO 16-18 GIUGNO 2010
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA E ASGI (ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI GIURIDICI SULL’IMMIGRAZIONE)
RAPPRESENTANZA A MILANO DELLA COMMISSIONE EUROPEA

La situazione delle persone che si riconoscono, dal punto di vista linguistico o culturale, come rom o sinti che si trovano in Italia appare precaria sotto molti punti di vista. La complessità della condizione giuridica delle persone appartenenti a gruppi rom e sinti esige un approfondimento sistematico e sereno. Il convegno mira proprio a svolgere per la prima volta in Italia questo complessivo approfondimento giuridico con i maggiori esperti italiani e stranieri. Il convegno mira altresì ad indicare azioni giudiziarie antidiscriminatorie utili nella pratica professionale degli avvocati e a dare anche spunti per la pratica professionale degli assistenti sociali e degli educatori. Perciò, in collaborazione con gli ordini professionali, la partecipazione al convegno sarà certificata ai fini della formazione professionale richiesta per gli avvocati e per gli assistenti sociali.

Principali destinatari: Avvocati, magistrati, rappresentanti di associazioni italiane e straniere, dirigenti della pubblica amministrazione, assistenti sociali, operatori sociali, assessori e consiglieri, insegnanti, studiosi italiani ed esteri.

Temi delle sessioni plenarie:
ASPETTI STORICI E GIURIDICI GENERALI

ASPETTI DI DIRITTO COMUNITARIO E INTERNAZIONALE E DI DIRITTO DEGLI STRANIERI

UNO SGUARDO ALLA LEGISLAZIONE DI ALTRI STATI EUROPEI

EGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONI E AZIONI LEGALI

INTEGRAZIONE, PARTECIPAZIONE E COMUNICAZIONE

I DIRITTI A CIRCOLARE, A SOGGIORNARE E AD ABITARE

I DIRITTI LINGUISTICI, CULTURALI E DELL’ISTRUZIONE

FAMIGLIA E DIRITTI DEI MINORI

IL DIRITTO ALLA SALUTE

ASPETTI PENALI E PROCESSUALI

LE SFIDE PER IL FUTURO

VERSO UNA LEGGE ITALIANA PER LA TUTELA DI ROM E SINTI

Il comitato scientifico (Paolo Bonetti, Alessandro Simoni, Tommaso Vitale) spera che il convegno possa essere di interesse per tutti i lettori del sito web Mahalla. Per tutto il convegno sarà attivo un servizio di traduzione simultanea dall’inglese all’italiano. La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi al convegno per ragioni organizzative. Per richiedere il programma e per ulteriori informazioni: condizionegiuridica.rom@unimib.it . Le iscrizioni apriranno il 2 aprile 2010.

Sostengono il Convegno, oltre ai promotori, anche Open Society Justice Initiative, Fondazione Cariplo, Fondazione UnIdea, Commissione Pari Opportunità e Rettorato dell’Università di Milano-Bicocca.

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/03/2010 @ 09:35:16, in Italia, visitato 2297 volte)

In attesa della chat di stasera, ricevo da Paolo Cagna Ninchi

La Lombardia è ragione della nostra infelicità politica. Regno quasi incontrastato di un mix terrificante composto dal modello di potere di Formigoni e della Compagnia delle opere e dalla pervasività  sul territorio della politica xenofoba della Lega, ha da anni il contraltare di una sinistra, oggi impersonificata da Penati, che ha assorbito la sindrome del perdente e scelto come una unica alternativa quella di inseguire l’avversario politico sul suo stesso terreno non avendone però né le alleanze forti, né il radicamento sociale che anzi si smarrisce sempre più nella scelta di chiudere con la sinistra politica e sociale per inseguire illusorie e perdenti alleanze al centro. Non si possono dimenticare di Penati il contributo alla devastazione di un territorio già divorato come quello della provincia di Milano, l’accettazione della perdita del valore sociale del lavoro, le dichiarazioni sulla subalternità della politica non ai bisogni ma agli stati d’animo agli umori, indotti o meno, nella popolazione e quindi dagli anche tu con la caccia al rom, diventato, nella sua fragilità, il perfetto capro espiatorio.

Qualcuno ha detto che con questi dirigenti la sinistra non va da nessuna parte. Non è vero purtroppo: va verso un deserto culturale e civile dal quale sarà ben difficile riemergere perché ben radicato nel senso comune. Sentire di appartenere a una comunità che condivide beni comuni, riconoscere il diritto dell’altro, essere solidale con chi ha meno non fa più parte dei connotati di gran parte anche delle giovani generazioni.

Anche queste elezioni in Lombardia nascono quindi nel segno di una sconfitta annunciata e anche accettata, ma non da noi che sappiamo quanto determinante sia coltivare la speranza che il mondo nel piccolo come nel grande possa e debba cambiare. Allora bisogna gettare i semi di una visione del mondo radicalmente alternativa, che ridia senso all’appartenenza a una comunità solidale, che condivida valori di giustizia sociale, di apertura verso tutto quello di diverso il mondo ci porta e può arricchire la nostra vita, ricordando come le nostre radici siano nutrite da tante culture diverse tra loro.

Gettiamo questo seme, facciamo gesti significativi in questa direzione. Contro la barbarie della Lega, la criminalizzazione degli immigrati, la devastazione culturale e sociale della giunta Formigoni, la subalternità delle candidature alla Penati, vi chiediamo un voto per mandare una “zingara”  al Pirellone, Dijana Pavlovic, candidata per la Federazione della sinistra - rom serba, attrice, attivista zigana - come segno del valore della diversità, del riscatto delle minoranze per il riscatto di tutti, non come una concessione al politically correct  ma come lievito per far crescere  il pane del futuro.

LE RAGIONI DEGLI ULTIMI SONO LE RAGIONI DI TUTTI. MANDIAMO UNA “ZINGARA” AL PIRELLONE Dario Fo e Franca Rame, Moni Ovadia, Giorgio Bezzecchi (Associazione RomanoDrom), Nelly Diop e Daimarely Quintero Tumbarell (promotrici del movimento 1° marzo), Yuri Del Bar (Associazione SucarDrom), Radames Gabrielli (presidente Federazione Rom e Sinti insieme), Ivana Kerecki (Coordinamento nazionale per la Jugoslavia), Pap Khouma (scrittore), Wejdane Majeri (docente Politecnico), Tatiana Olear (regista)

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/03/2010 @ 09:41:57, in scuola, visitato 2426 volte)

Da Czech_Roma

Radio Praha 18-03-2010 Rob Cameron

Il Ministro dell'Istruzione ha proposto l'introduzione nelle scuole di lezioni di lingua e cultura romanì, per incoraggiare gli studenti rom e rafforzare l'integrazione nella società. Il piano, riportato questa settimana dal giornale Lidové noviny, è ancora ai primi passi - il ministro intende lanciare un progetto pilota in alcune scuole. Ma è stato ben accolto dalle OnG che lavorano per il miglioramento degli standard educativi tra i Rom.

La lingua e la cultura romanì non caratterizzano i curriculum scolari della scuola ceca. Un gruppo di illuminati incaricati del Ministero dell'Istruzione vogliono un cambio, ed hanno scelto diverse scuole con un'alta percentuale di studenti rom per un progetto pilota. Tramite questo schema, gli studenti potranno scegliere una classe accessoria di lingua, storia e cultura romanì.

Lo schema non è inteso solo perché gli studenti rom diventino più coscienti della loro cultura; il Ministero dell'Istruzione vuole che le classi siano disponibili anche ai ragazzi non-Rom. Il ministero ritiene che se gli altri ragazzi impareranno di più sul retroterra dei loro compagni di classe, questo contribuirà a rompere le barriere nella società ceca tra i Rom e la società maggioritaria.

E' una meta ambiziosa [...]. Però non è chiaro nella pratica quanto successo avrà l'iniziativa.

Si stima che vivano nella Repubblica Ceca 250.000 Rom, ma è una comunità definita da tutti i segni dell'esclusione sociale: alta disoccupazione, povera salute, aspettative di vita più corte e bassi standard educativi. Diversi governi hanno tentato di affrontare l'ultimo problema, con poco successo.

Molti ragazzi rom finiscono nelle scuole speciali per chi ha difficoltà d'apprendimento. Quanti riescono a rimanere nel sistema educativo regolare spesso si trovano a frequentare classi di soli Rom, in quanto i genitori "bianchi" disiscrivono i loro figli da quelle che percepiscono come "scuole di zingari".


Apro una parentesi, con una poesia di Paul Polansky, tratta da "Undefeated" - Multimedia Edizioni

UNA SCUOLA SPECIALE

Ho sempre saputo che mia figlia era brillante,
Faceva disegni pieni di dettagli,
memorizzava tutte le canzoni dei nostri antenati,
suonava il piano prima di avere cinque anni.

Per cui fui sorpreso quando l'insegnante venne
a casa nostra e ci disse
che nostra figlia non era pronta per la scuola.

Il suo ceco non era abbastanza buono,
aveva bisogno di aiuto con la grammatica.

Il preside accettò di incontrarci.
Disse che nostra figlia era una bella bambina,
ma sarebbe stata l'unica zingara nella sua classe.

Alla fine acconsentimmo.
Firmammo il foglio.
Non volevamo che la nostra bambina fosse maltrattata.

Ma ora quando la porto a piedi a scuola,
e vedo la targa sull'edificio,
mi si spezza il cuore.

Perché non ci hanno detto
che la sua scuola speciale
era un centro per

ritardati mentali.

...e chiudo la parentesi: Paul Polansky è stato tra i primi a  testimoniare il saccheggio del Kosovo e la distruzione della sua comunità rom. Si deve a lui se è venuto alla luce lo scandalo dell'avvelenamento da piombo nei campi profughi del Kosovo. Poeta, romanziere, antropologo conosciuto in tutto il mondo, settimana scorsa era a Milano, tra l'indifferenza generale e 15 persone ad ascoltarlo. A maggio tornerà in Italia, e vorrei preparargli un'accoglienza migliore.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 26/03/2010 @ 09:12:17, in Italia, visitato 1979 volte)

Ferrara, 25/03/2010. All'interno del Festival dei Diritti 2010 "A scuola di diritti", sabato 27 marzo alle ore 9:30, presso la Sala Estense di Ferrara si terrà  la performance "Parole sulla soglia di un campo Rom", una lettura spettacolo sul romanzo "Il circo capovolto". L'evento organizzato da IBO Italia, avrà  come protagonisti Milena Magnani, autrice del libro, Andrea Lupo e David Sarnelli, rispettivamente attore Teatro delle Temperie di Crespellano e fisarmonicista e insegnante alla scuola Ivan Ilich di Bologna. Ad introdurre la mattinata sarà  il Prof. Dimitris Argiropoulos dell'Università  di Bologna e come pubblico d'eccezione ci saranno gli alunni di alcune scuole superiori di Ferrara che nel mese di marzo hanno seguito laboratori proprio sui diritti dei popoli senza terra, rom e sinti. Un momento per parlare anche del progetto di IBO Italia a Panciu, in Romania e della comunità  sinta presente sul territorio ferrarese.

Giacomo Locci - IBO Italia
Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione
Via Montebello 46/a 44121 Ferrara
Tel +39.0532.243279 - 247396
Fax +39.0532.245689
Cell.+39.328/2311925
skype contact: giacolocci
E-mail: promozione@iboitalia.org
www.iboitalia.org

"Comunicare affinché i popoli della terra possano comprendersi, rispettarsi e decidere insieme un modello di società  più giusto e rispettoso dei diritti di tutti, soprattutto dei più deboli" E. Margelli

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 26/03/2010 @ 09:27:15, in blog, visitato 2436 volte)

Di seguito il testo della lunga intervista collettiva a Dijana Pavlovic di ieri sera.

Franco Marchi
Buona sera a tutti sono Franco. Penso che uno degli spazi dove bisogna agire nelle comunità sinte e Rom sia la scolarità e la cultura, ripetendo anche percorsi fatti da altri come Senghor nella sua Africa. La cultura è una delle forme più belle e non violente di lotta di un popolo. Ho letto interventi dove si ipotizzava anche la scuola parentale. Cosa ne pensi? La regione che dovrebbe fare per agevolare questo percorso?

Dijana Pavlovic
Ho fatto la mediatrice culturale in una scuola elementare di Milano ed è lì che ho capito l'importanza della cultura a partire dai più giovani per farli crescere in un mondo migliore. Per quanto riguarda cosa può fare la regione penso che si debbano assolutamente evitare per i Rom come per tutti gli altri le classi separate, che inducono a vedere il mondo diviso sin da piccoli. Dovrebbe inoltre favorire la formazione anche degli adulti per farne dei cittadini consapevoli dei propri diritti.

Franco Marchi
Infatti l'integrazione è reciproca, spesso si parla di integrazione a senso unico. Rom fra gli "italiani" o stranieri fra i locali. Dall'integrazione nascono scambi che arricchiscono i gruppi. L'integrazione a senso unico è assimilazione.

Dijana Pavlovic
Sono assolutamente d'accordo perché l'integrazione a senso unico è una perdita di ricchezza culturale, di conoscenza e di crescita civile.

Mahalla
Franco però poneva anche un'altra domanda, riguardo alle attività curriculari fuori da scuola.

Franco Marchi
Mi riferivo ad un convegno credo di Rom e Sinti Insieme.

Dijana Pavlovic
Se si riferisce ai giovani, mi sembra determinante garantire loro la possibilità di non essere esclusi nei gradi superiori della scuola, cosa che per i Rom è praticamente la norma. Inoltre, quando penso alla formazione anche degli adulti, penso a corsi di educazione civica per renderli consapevoli dei loro diritti, sulla base di una conoscenza delle leggi. Affrontiamo nel rispetto ognuno della sua cultura i percorsi che riguardano il lavoro, la scuola e l'abitare. Parliamo concretamente di che cosa si può fare, mentre sappiamo che le istituzioni fanno poco o nulla.

Franco Marchi
E' corretto non escludere gli adulti

Mahalla
Ti faccio una domanda suggeritami da Isabella da Livorno: Per te cosa significa la parola integrazione? Quale percorso ritieni debba essere intrapreso e quali azioni debbono essere fatte sia dalla parte delle istituzioni, sia dalla parte dei Rom?

Dijana Pavlovic
C'è da ricordarsi inoltre che prima di tutto per essere inseriti e non integrati bisogna partire dalle condizioni materiali in cui sono costrette le comunità Rom.

Mahalla
Quindi quale sarebbe un percorso possibile?

Dijana Pavlovic
Ripeto, prima di tutto partiamo dalla situazione dei campi. Finché ci sono persone costrette a vivere nelle baraccopoli, è difficile parlare di integrazione, ma solo di disgregazione. Quindi affrontiamo nel rispetto della cultura di ognuno i percorsi che riguardano il lavoro, la scuola e l'abitare. Parliamo concretamente di che cosa si può fare, mentre sappiamo che le istituzioni fanno poco o nulla.

Mahalla
A tale proposito, sempre Isabella chiede: Personalmente ritengo irrinunciabile la presenza dei Rom quando si debba decidere su cose che li riguardano. Sembra invece che le istituzioni spesso decidano cose sui Rom, senza che questi siano presenti, in certi casi con la scusa che non hanno la capacità di comprendere bene la lingua e quello che viene detto e deciso e che la loro presenza sarebbe solo di facciata. Con quali forme ritieni si possa garantire la rappresentanza al popolo Rom, sempre che anche tu la ritenga una priorità.

Dijana Pavlovic
Il mio amico Jovica, un maestro di fisarmonica dice che ha trenta allievi italiani, imparano a suonare la musica rom, dice che si vogliono bene e che secondo lui questa è la vera integrazione: volersi bene.

Franco Marchi
Passare dal "per" al "con"

Dijana Pavlovic
Giusto, basta con l'assistenzialismo e aiutiamo i Rom ad essere padroni di se stessi.

Mahalla
Isabella si riferiva a come coinvolgere i Rom e i Sinti nelle decisioni che li riguardano.

Franco Marchi
Credo che, almeno nelle comunità sinte, uno dei possibili strumenti del lavorare "con" sia l'impegno di alcuni dei pastori evangelici che rappresentano le loro comunità non solo religiose.

Dijana Pavlovic
Invitarli a partecipare in tutte le occasioni in cui ci si occupa di loro a tutti i livelli, istituzionali, amministrativi, ecc.

Mahalla
A tale proposito: Il comune di Milano e anche quello di Roma vogliono chiudere i campi nomadi. Che ne pensi?

Dijana Pavlovic
Va bene chiudere i campi ma non per creare altri ghetti peggiori degli attuali. E' la volta che si vedrà veramente se si vogliono risolvere i problemi dei Rom. A Milano per esempio dei 13 milioni stanziati, 9 se ne vanno in "sicurezza", il resto va alle associazioni che dovrebbero gestire al chiusura e avviare percorsi di lavoro e abitazione; ma è evidente che con quei soldi non si farà. Anche in questa occasione parlano tutti tranne gli interessati che non sanno che fine faranno e nessuno gli dice niente. Bisogna uscire da questa logica per cui i Rom sono come bambini ai quali altri devono accudire.

Mahalla
Prima di continuare, volevo sapere se c'era qualcun altro in linea, o se Franco aveva altre domande

Franco Marchi
Grazie al prefetto sta andando meglio a Verona. 1,4 milioni di euro e solo 200.000 in sicurezza, dove sono comprese alcune azioni positive.

Dijana Pavlovic
Beh, mi toccherà mica dire viva la lega?! Manderemo De Corato, il vicesindaco dei 200 sgomberi a imparare da Tosi, questo vuol dire che non siamo messi molto bene.

Franco Marchi
È Perla Stancari quella che ha i meriti, con l'appoggio del prefetto di Venezia. Sarebbe bene chiedere a Davide Casadio se è nato un dialogo. In settembre Tosi rifiutò di incontrarlo.

Masilia Amieri
Ciao a tutti sono Masilia Amieri. Zingara Rom Italiana, non vivo a Verona, ma vi seguirò nel discorso.

Dijana Pavlovic
Bene, la inviteremo al convegno che stiamo preparando a Milano sulle esperienze positive.

Mahalla
Ciao Masilia, hai domande?

Masilia Amieri
Ciao, per ora no ma vi sto seguendo

Dijana Pavlovic
Al convegno che prepariamo vogliamo invitare Rom e Sinti a raccontare la loro situazione e il loro punto di vista.

Masilia Amieri
Mi domando il perché nella mia Regione Marche non ci sono queste problematiche dei campi nomadi?

Dijana Pavlovic
Domandati chi governa a Milano e chi da voi. Ce l'avete la Lega?

Franco Marchi
Milano e Verona sono sovrapponibili, come altre città. Istituzioni chiuse e per fortuna una presenza di associazioni sostenute dalle diocesi (lo scrivo da laico)

Mahalla
Prima si parlava di scuola. Lì nonostante tutto dei progressi son stati fatti. Grossi punti critici riguardano l'accesso ai servizi e al lavoro. Che ne pensi, Dijana?

Dijana Pavlovic
La situazione era critica prima ed è peggiorata con la grave crisi economica. Ai Rom rimangono lavori marginali e sottopagati perché in questo paese nessuno combatte veramente il lavoro nero e i padroni ne approfittano. Inoltre le associazioni fanno più assistenzialismo sulle pratiche che altro.

Mahalla
Corsi professionali, autoimprenditorialità, mettersi in cooperativa... esiste una via d'uscita?

Dijana Pavlovic
Queste sono cose possibili ma ci vuole un impegno non delle associazioni ma delle istituzioni amministrative.

Masilia Amieri
Ma qui nelle Marche noi Rom lavoriamo tutti

Franco Marchi
Condivido, dove non c'è il dramma degli sgomberi il problema è il lavoro. I giovani, ne ho trovati di buona volontà, sono quasi totalmente disoccupati.

Masilia Amieri
Scusatemi tutti ma devo uscire. Buon proseguimento a voi.

Dijana Pavlovic
Ci informi sulla situazione dei Rom nelle Marche: chi sono, quanti sono?

Franco Marchi
Masilia mi sembra che sia uscita...

Dijana Pavlovic
Peccato, ci sarebbe piaciuto parlare con lei.

Franco Marchi
Nelle Marche i Rom sono stanziali da centinaia di anni. Mediamente hanno una scolarità più bassa ma ci sono parecchi laureati ed imprenditori. La punta dell'iceberg è Santino Spinelli, ma tanti sono inseriti professionalmente a livelli elevati.

Dijana Pavlovic
Quindi sono tutti cittadini italiani. Anche i Rom di Milano sono stanziali ma la maggior parte sono immigrati, prima dalla Jugoslavia, ora dalla Romania e provengono ovviamente dalle zone più povere arrivano senza nulla tranne la loro disperazione.

Mahalla
Credo che il discorso su questa differenza, vada affrontato con Masilia e non ora.

Franco Marchi
Infatti, c'è una enorme diversità fra gli ultimi arrivati e anche fra quelli che sono arrivati 30-70 fa. Come molti Rom che erano nella parte occupata dagli italiani nella ex Jugoslavia, che sono italiani da decine di anni.

Mahalla
Parlavi della situazione dei Rumeni, cosa può fare il comune o la regione?

Dijana Pavlovic
Intanto garantire loro i diritti fondamentali come la cura, che non è loro garantita, la scolarità ai loro bambini. Allestendo anche con la protezione civile condizioni di vita accettabili e avviare percorsi di inserimento al lavoro con borse e corsi.

Mahalla
Chi se ne deve occupare? Il comune, la regione, il volontariato?

Dijana Pavlovic
La regione, la provincia, il comune: ognuno secondo le proprie competenze, ricordando anche che esistono fondi europei per promuovere l'inserimento sociale dei Rom e dei Sinti.

Franco Marchi
Soldi che non vengono mai chiesti...

Dijana Pavlovic
Appunto. E questa è una scelta politica per lasciare le cose come stanno e usare gli "zingari" per le campagne elettorali. Bisogna anche dire che è anche responsabilità delle associazioni, che lo sanno ma non li sollecitano.

Mahalla
Un altro punto dolente, è la scarsa trasparenza sulle spese che gli enti pubblici hanno in questi capitoli. Cosa proporresti?
.
Dijana Pavlovic
C'è scarsa attenzione a questo aspetto, basterebbe domandarsi cosa sono costati alle casse pubbliche i 200 sgomberi di De Corato. Bisogna chiedere alla politica di rendere pubblici i capitolati di spesa, anche per ridurre al silenzio chi dice che i Rom sono mantenuti dallo stato.

Mahalla
Franco, o chiunque sia in linea, ci sono altre domande?

Franco Marchi
Stavo pensando alla chat del 2005 di Radames Gabrielli su questo sito e attuale anche oggi. Dijana, pensi che i progetti delle microaree possano interessare anche ai Rom? Oppure per i Rom dei campi di sosta sia più corretto pensare ad altre soluzioni abitative?

Dijana Pavlovic
Certo, rispettano in molti casi le esigenze delle diverse comunità. Le soluzioni abitative non possono essere nei campi di sosta, ma devono poter rispettare le diverse situazioni e le diverse esigenze, pensa a cosa è una famiglia allargata per esempio.

Franco Marchi
È una domanda che mi sono posto più volte, molti Rom di recente immigrazione provengono da realtà stanziali. Come molti Romeni, che a volte sono immigrati alla spicciolata e vivono come i Romeni gagè, svolgendo lavori normali specialmente nell'edilizia.

Dijana Pavlovic
Ma non solo rumeni. In quasi tutti i campi di Milano da anni hanno già fatto la richiesta per la casa popolare.

Mahalla
Il testo di quest'intervista sarà messo online venerdì mattina. Grazie a tutti, se a mente fredda vorrete aggiungere qualcosa, vi chiedo di commentare domani (oggi ndr).

Franco Marchi
Buona serata a tutti.

Dijana Pavlovic
Grazie per le domande e anche per le informazioni. Io penso che sia importante continuare questo lavoro dopo il voto con un impegno comune. Oltre che candidata sono anche mamma di un bambino di 4 mesi che devo nutrire. Buon voto!

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 16:14:27
script eseguito in 138 ms

 

Immagine
 Il gruppo Dhoad Gipsy del Rajasthan... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7912 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source