Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 27/10/2008 @ 09:27:10, in Italia, visitato 1726 volte)
Ricevo da
Eugenio Viceconte
Festa Anti Razzista: E’ una festa di autofinanziamento.
Siete invitati e potete invitare chi desiderate…
è giovedì 30 ottobre alla Locanda Atlantide in via dei Lucani 22
(San Lorenzo, Roma).
Dalle 19.30 invitiamo a cena con un menu multi etnico, il costo è di 15 euro e
comprende il concerto con i Pura Utopia e The Sessiosn Voices, durante la serata
proietteremo video e foto della manifestazione. Se invece vuoi venire dopo cena
e goderti il concerto il biglietto è di 5 euro.
Importante: comunicare il numero delle persone che verranno a cena al più
presto.
Per segnalare le adesioni
stoprazzismo@libero.it
Di Fabrizio (del 27/10/2008 @ 09:29:45, in Regole, visitato 2011 volte)
di Luigi Spezia - Il giorno stesso in cui è stata pubblicata su
Repubblica la lettera di denuncia di una passeggera, l'Atc ha sospeso dal
servizio e dallo stipendio il controllore che ha trattato un gruppo di rom,
adulti e bambini, con frasi ingiuriose e razziste. "Comportamenti estranei ad
Atc", dice una nota dell'azienda di trasporti. L'episodio era accaduto martedì
scorso alle ore 8 di mattina sulla linea 35, quando tre controllori sono
saliti a bordo in via dello Scalo.
La signora Linda Serra ha raccontato con molta accuratezza le frasi che uno dei
tre controllori (numero di matricola 09043) ha rivolto ai rom e che hanno
evidentemente trovato riscontro in una rapida istruttoria eseguita dai superiori
del dipendente Atc. Proprio mentre stava verificando il biglietto della signora,
il controllore ha iniziato col dire "adesso vi liberiamo di un po' di puzza",
poi rivolto ad una coppia rom con un bambino ha detto, sempre secondo la lettera
della signora, "tu sacco di pulci o cacci il biglietto oppure vieni in questura"
e alla donna "ma stai zitta tu e vai a farti una doccia" e ancora "vieni adesso
ti dico anche dove abito così quando vieni a casa ti punto la doppietta che ho
nel cassetto, vieni con i tuoi amici che ho i cani che hanno fame... tornate al
tuo paese sacco di pulci... adesso andiamo in questura e vediamo che ti
succede... te la faccio passare io la voglia di venire in Italia". Un uomo si è
ribellato e dopo aver ammesso di non avere il biglietto ha chiesto che cosa
avessero fatto di male, ma l'altro l'avrebbe rintuzzato: "Dovete rispondere
delle offese che ci avete fatto, ci avete offeso". La signora Serra a questo
punto è intervenuta e ha preso le difese delle persone insultate: "Siete voi che
state offendendo e ci state sottoponendo ad una scena degradante".
La scena è stata ricostruita dai responsabili del settore verifiche dell'Atc che
hanno preso molto a cuore il caso e hanno emesso un primo verdetto molto duro
nei confronti del dipendente: "Il fatto segnalato è molto grave e a seguito di
questa segnalazione il verificatore che dovrà rendere conto sul piano
disciplinare del comportamento tenuto, è stato comunque da subito sospeso dal
servizio e dalla retribuzione. Frasi come quelle riportate non sono tollerabili
da Atc che per suo mestiere e tradizione offre il servizio di trasporto
indiscriminatamente a tutte le persone, alle quali è richiesto solamente di
essere in regola con le norme di utilizzo di biglietti e abbonamenti sul bus".
Atc non si identifica con il titolo attribuito alla lettera pubblicata
("Razzismo Atc") "essendo essa stessa danneggiata da un comportamento
individuale di cui è chiamato a rispondere personalmente il dipendente che se ne
è reso responsabile. Generalmente i verificatori espletano il loro lavoro con
riconosciuta professionalità e dovuta cortesia".
(24 ottobre 2008)
Di Fabrizio (del 27/10/2008 @ 16:23:12, in scuola, visitato 2186 volte)
Foggia, 27 OTTOBRE 2008.
A S.E PREFETTO
AL SIG. SINDACO:
Assessorato alla P.I
Assessorato Servizi Sociali
AL SIG. QUESTORE:
Ufficio Minori
Ufficio Immigrazione
Al Comandante Prov.le Carabinieri
AL SIG. PRESIDENTE AMM.NE PROVINCIALE:
Assessorato Sicurezza Sociale
Garante Pro.le per l’Infanzia
Opera Nomadi
Provveditorato Studi
Unicef
Caritas Diocesana
Dott.ssa Anna Laura De Giorni, Consigliere Giuridico – Legale ACSI
Oggetto: Scolarizzazione Minori Rom Macedoni.
L’indagine conoscitiva compiuta da quest’associazione nel periodo 15 / 31
Ottobre 2008, ha registrato che il 30,6% degli scolareschi macedoni hanno
cessato o frequentano occasionalmente la scuola.
I frequentatori erano 114 nel 2005, 84 nel 2007 e 42 nel 2008.
Su 137minori censiti solo 42 alunni frequentano quasi regolarmente i corsi.
Alcuni hanno registrato; senza conseguenze; fino a 100 assenze.
La pedofilia e l’accattonaggio sono il gran problema.
I genitori non controllano (malgrado che loro hanno ricevuto il permesso di
soggiorno grazie alla scolarizzazione dei figli), i servizi sociali non seguono
le famiglie.
L’ACSI ringrazia le scuole di Foggia per gli sforzi profusi a favore di tutti i
minori stranieri e chiede, gentilmente, a chi di dovere di intervenire.
IL PRESIDENTE NAZIONALE A.C.S.I
Habib SGHAIER
ASSOCIAZIONE COMUNITA’ STRANIERE IN ITALIA.
ASSOCIACION COMUNIDADES EXTRANJERAS EN ITALIA.
ASSOCIACAO COMUNIDADES ETRANGERES da ITALIA
ASSOZIATION ITALIENSCHE GEMEINSCHAFTEN ETRANGERES
ASSOCIATION DES COMMUNAUTES ETRANGERES EN ITALIE
FOREIGN COMMUNITIES ASSOCIATION IN ITALY
SHOQATE KOMUNITET HUAJ NE ITALIA
ASOCIATIA COMUNITARIA A STRAINILOR IN ITALIA
Onlus
Registrata all’Anagrafe delle Onlus dell’Agenzia delle Entrate di Bari
Via Federico Spera, 95/ 97 /99 – 71100 FOGGIA (Italy)
Tel. (39) 3497239108 - Fax: (39) 0881200015.
Codice Fiscale - Partita IVA 01740400716
E.mail: acsi.h@libero.it;
com.stran@yahoo.it;
morzuk@hotmail.com;
AssComStrItalia@katamail.com;
«Io non condivido le tue idee ma lotterò con tutte le mie
forze perché tu, come me, possa liberamente esprimere il tuo pensiero». Voltaire
Di Fabrizio (del 28/10/2008 @ 08:35:38, in media, visitato 1966 volte)
Da
Romanian_Roma
20/10/2008 - Secondo un comunicato stampa, questo mese inizierà una campagna
di informazione pubblica sulla vita dei Rom in Romania, con lo scopo di ridurre
i preconcetti su questa comunità, sotto il nome di "Conosci i Rom prima di
giudicarli".
La campagna è organizzata assieme al Dipartimento per le Relazioni
Interetniche e l'Agenzia Nazionale per i Rom - Governo di Romania.
La campagna di informazione consiste nella produzione di cinque cortometraggi
che saranno presentati e discussi da personalità pubbliche Rom e no in programmi
TV sui canali nazionali.
La campagna include anche la produzione e la messa in onda di spot radio/TV
che riporteranno lo slogan della campagna - "Conosci i Rom prima di giudicarli"
all'attenzione pubblica. Gli spot diventeranno l'introduzione ai programmi dove
verranno presentati e discussi i cortometraggi.
La campagna intende far crescere la consapevolezza nel pubblico generale
(specialmente i giovani) e tra le autorità pubbliche locali riguardo alla
storia, la specificità locale, come pure sui vari problemi affrontati dalla
minoranza Rom in Romania.
DIVERS – www.divers.ro
Di Fabrizio (del 28/10/2008 @ 09:23:12, in Italia, visitato 2921 volte)
Segnalazione di
Eugenio Viceconte
(speriamo in bene, sin dai tempi di Roberto Costa, quando scrivo di Opera Nomadi
diventano tutti nervosi...)
Da
Tarantolati Sud Magazine
L’Opera Nomadi nazionale nasce nel 1966 per la tutela dei diritti civili e la
salva-guardia della cultura dei Rom/Sinti, da una evoluzione dell’Opera Nomadi
di Bolzano nata nel 1963. Riconosciuta "Ente Morale" con Decreto Presidenziale
nel 1970 l’Opera Nomadi è presente su tutto il territorio nazionale con 30
sezioni o gruppi collaboratori da Bolzano alla Sicilia con oltre 500 soci.
L’Ente è un’organizzazione democratica che ha il fine di salvaguardare e
valorizzare con ogni possibile forma d’intervento, diretto o indiretto, il
patrimonio sociale e culturale delle popolazioni rom, sinte e camminanti,
comunemente – e spesso dispregiativamente - denominate zingare, nomadi e
viaggianti, nonché di fornire concreti strumenti di sostegno a favore delle
stesse popolazioni. L’Ente per il perseguimento dei suoi scopi sociali assume
come metodo la partecipazione diretta dei Rom, dei Sinti e dei Camminanti a
tutti i livelli. L’Ente è aconfessionale, apartitico e non ha fini di lucro: è
una organizzazione non lucrativa di utilità sociale.
I Rom, Sinti e Camminanti in Italia sono oltre 170.000, vale a dire la
percentuale più bassa – rispetto al complesso della popolazione gagì –
dell’intera Europa. I gruppi più numerosi sono i Rom Rumeni, i Sinti Giostrai ed
ex-Giostrai di antico insediamento, i Rom dalla Jugoslavia, i Rom
Centro-meridionali di antico insediamento.
> "In primo luogo occorre un "PATTO DI RICONCILIAZIONE NAZIONALE"
con la minoranza più discriminata d’Europa che preveda degli ammortizzatori
sociali per facilitarne l’integrazione. E quindi il riconoscimento dei Rom/Sinti
come minoranza etnica e linguistica (come i 30.000 Ladini, o i 1000 "Catalani"
di Sardegna, per esempio). Da qui occorre creare un ‘Tavolo di lavoro
Interministeriale con il Governo italiano per il popolo dei Rom/Sinti’ che
istituisca un Ufficio Governativo che si avvalga indispensabilmente di mediatori
Rom/Sinti, che valuti, coordini, orienti le politiche ed i finanziamenti
pubblici, per conoscere le esigenze verso l’integrazione sociale e la completa
autonomia dei Rom/Sinti. Rispetto al resto d’Europa abbiamo pochissimi veri
mediatori culturali Rom e Sinti riconosciuti anche dalle loro comunità.
> In secondo luogo la questione LAVORO.
Occorre attuare un censimento qualitativo delle presenze, delle esigenze, e
delle politiche attuabili nei diversi territori. Un rapporto che deve precisare
anche quali mestieri svolgono o che intendano intraprendere i Rom/Sinti, ed in
quale habitat si trovano o intendano vivere. Nelle maggiori città, al minimo in
tutti i Capoluoghi di Provincia, va attivato uno sportello di avviamento al
lavoro per Rom e Sinti, in quanto la difesa dei vecchi mestieri da rilanciare
realisticamente sul mercato e soprattutto l’avviamento al lavoro (in primis :
favorire la legalizzazione del commercio ambulante, legalizzare ovunque il nuovo
mestiere di raccolta differenziata dei rifiuti ingombranti, legalizzare tutti i
musicisti di strada) costituiscono la strada maestra per prevenire la sempre più
dilagante devianza nelle Comunità dei Rom/Sinti e Camminanti in Italia.
> In terzo luogo SCUOLA ed ISTRUZIONE ADULTI
bisogna attuare il Protocollo sulla Scolarizzazione, firmato il 26 giugno 2005 a
Roma tra Ministero dell’Istruzione e Opera Nomadi (in via di rinnovo), per
favorire l’inserimento scolastico dei bambini come momento . Occorre investire
sui bambini perché sono gli uomini e le donne (i Rom/Sinti e le Romnià/Rumrià)
di quella generazione che dovrà farsi parte dirigente del proprio popolo senza
scorciatoie demagogiche o buonismi. La rappresentanza politico-sociale autonoma
dei Rom/Sinti resta l’obiettivo di fondo dell’Opera Nomadi.
> In quarto luogo la questione HABITAT.
Noi chiediamo che i grandi concentramenti di Rom e Sinti vengano superati,
sostituendoli con l’assegnazione di case o con le microaree residenziali (anche
auto-costruite) a seconda delle specifiche esigenze dei Rom/Sinti. Soltanto in
Italia esistono "campi-nomadi". La nostra politica rifiuta i dannosissimi "campi
nomadi" che si trasformano in sacche di emarginazione, in veri e propri centri
di separazione sociale, spesso produttori di devianza e criminalità. Occorre
quindi attuare una politica della casa (per le Comunità dei Rom/Sinti che la
desiderano) che deve tenere conto di una redistribuzione sul territorio e
soggetta ad un patto sociale (i Rom/Sinti con le Istituzioni) che preveda regole
precise per i Rom/Sinti ed una parallela politica di avviamento al lavoro
prioritaria rispetto a qualsiasi altro contenuto".
Queste questioni costituiscono tutte un percorso parallelo, per un intervento
efficace, per favorire l’integrazione sociale di questi gruppi e per imparare a
conoscere e conoscersi.
I ns. indirizzi: Opera Nomadi Nazionale - via di Porta Labicana n° 59 – 00185
Roma tel. 06/44704749 fax. 06/49388168
Posta elettronica:
operanomadinazionale@virgilio.it
i ns. siti: www.romlavoro.it
Nei giorni tra il 23 ed il 27 ottobre, si è tenuto a
Zagabria il VII Congresso Mondiale dei Rom, al cui termine, è stato eletto
Segretario Generale il giurista e giornalista Bajram Haliti. Ecco alcune
note tratte da
Roma_Daily_News:
(immagine suggeritami da Elisabetta Vivaldi, da
Banjara
Times)
[...] Bajram Haliti è nato nel 1955 a Gnjilane in Kosovo. E' uno dei più
apprezzati studiosi sulla posizione dei Rom in Europa e nel mondo. Ha
partecipato a molti incontri internazionali sui Rom, [...] ed è un nome
preminente nell'area degli esperti della comunicazione pubblica. Nel 1985 ha
fatto ingresso nel giornalismo, passando tutti i livelli di sviluppo - dal
praticantato sino a direttore in capo dei programmi romanì. Si è manifestato con
grande successo sia nel giornalismo scritto che parlato, e come pubblicista.
Haliti ha numerosi studi, articoli, commenti e documentari. Sia come giurista
che come letterato e saggista, attraverso i suoi lavori scritti, ha parlato di
un mondo in cui saranno sorpassati l'odio e l'ineguaglianza, citando esempi da
tempi antichi e meno. E' autore del documentario "Auschwitz, mai più", una
approfondita genesi sul genocidio dei Rom.
Il libro di Bajram Haliti "I Rom prima del muro della morte di Auschwitz"
vinse il primo premio alla XII manifestazione letteraria "Amico Rom", che si
tiene ogni anno nella città di Lanciano (CH). A questo concorso erano stati
presentati 600 opere letterarie romanì, giudicate da 14 critici eminenti.
Ha passato la gran parte della sua vita professionale e lasciato un segno
profondo nei programmi radio e TV, seguendone lo sviluppo sia con la sua
creatività personale come pure con la qualificazione esperta di diverse
generazioni di associati romanì. E' stato segretario provinciale per
l'informazione sul Kosovo e capo gabinetto nel Governo della Repubblica di
Serbia.
Ora è direttore in capo della rivista d'informazione in lingua serba e romanì
"Ahimsa - Non-violenza", presidente dell'agenzia informativa dei Rom di Serbia,
giurista, membro dell'Associazione dei letterati di Kosovo e Metohija, membro
dell'Associazione dei letterati della Repubblica di Serbia.
L'8 aprile 2002, Giorno Mondiale dei Rom, Haliti ottenne la targa "Slobodan
Berberski" per la letteratura ed il giornalismo, istituita quell'anno dalla
Repubblica Federale di Jugoslavia, ottenne il premio "Pace e tolleranza" per il
suo contributo alla lotta per la pace, la tolleranza e la comprensione tra i
popoli e le nazioni, "per meriti e contributi speciali nel miglioramento della
vita culturale ed educativa dei Rom, come pure per i successi nello sviluppo
della cultura Rom nella Repubblica di Serbia, per l'aiuto spassionato e la
cooperazione nello sviluppo ed il lavoro dell'Associazione", ha ottenuto la
Targa per la creatività straordinaria della parola scritta e la promozione della
cultura del Consiglio Nazionale della minoranza Romanì e lode per la
collaborazione del Consiglio Nazionale della minoranza Romanì.
Parla e scrive fluentemente serbo, inglese, russo ed albanese [...]
Di Fabrizio (del 29/10/2008 @ 08:41:58, in Europa, visitato 2223 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
Le vittime dei traffici umani sono per lo più donne e bambini sotto i 9
anni di età. La Croazia sta diventando un paese di destinazione per la gente
sfruttata.
Negli ultimi sei anni, ci sono stati 74 casi registrati di traffico di
persone, principalmente donne, è stato riportato oggi durante la celebrazione
del Giorno Europeo Contro il Traffico di Esseri Umani.
Jadranka Kosor, vice-presidente del Governo Croato, ha detto di fronte al
comitato nazionale per la soppressione del traffico di umani, che il Gabinetto
sta lavorando su questi problemi da sei anni.
Oltre ai piani d'azione ed al programma nazionale, Kosor ha sottolineato che
il governo ha sviluppato alcune misure importanti nella legge criminale per
proteggere le vittime di traffici umani.
"Durante l'anno corrente, secondo le statistiche, ci sono state cinque
vittime nella nostra regione. Il governo sta tentando con le sue misure di
fermare una delle più grandi malvagità" ha detto Kosor. Ha aggiunto che è stato
creato un nuovo programma nazionale nel tentativo di sopprimere questo problema.
Croazia - un paese di destinazione per la gente sfruttata
Ruzica Mandicha detto di fronte alla rete di OnG PETRA che la Croazia è
l'ultimo paese della regione che ha iniziato a fronteggiare il problema dei
traffici umani. Mandic ha spiegato che la Croazia per un certo periodo non è
stata strettamente un paese di transito, ma è un paese di destinazione in cui la
gente viene sfruttata.
Quando è stato chiesto se PETRA è soddisfatta del lavoro della polizia e
delle altre autorità che dovrebbero sopprimere il problema, Mandic ha risposto
che non sono soddisfatti della loro efficienza.
Le vittime hanno meno di nove anni
"PETRA è qui come correttivo delle istituzioni statali. Spesso le vittime dei
traffici, la maggior parte donne, sono conosciute per essere definite come
vittime della prostituzione. Vogliamo chiarire la differenza tra prostituzione e
traffico di persone, e fermare le punizioni di donne prostitute che non cadono
volontariamente in quel girone" ha spiegato Mandic. Secondo le statistiche, le
vittime più frequenti hanno tra i 17 ed i 24 anni, ma il traffico di bambini sta
diventando sempre più popolare.
"Sono soprattutto i bambini Rom, e l'età si sta abbassando, cosicché adesso
abbiamo vittime di traffici tra i sette e i nove anni" ha detto Mandic.
PETRA ha istituito una linea telefonica dedicata dal 2002 (0800-77-99) dove
si può riferire di ogni attività sospetta, e dove le vittime possono cercare
aiuto.
"Ogni anni riceviamo circa 4.000 chiamate, di cui il 20% sono informazioni
utili. Sono soprattutto le famiglie delle ragazze disperse a chiamare, e poi i
dati vengono inviati al Ministero degli Interni" ha spiegato Mandic.
Published: October 18, 2008 16:33h
Da
Mundo_Gitano
MADRID: Gli Zingari hanno lasciato un villaggio spagnolo dopo che la folla
aveva assaltato con lanci di pietre le loro case, in seguito ad una collutazione
tra giovani, ha comunicato ieri un'associazione gitana.
Un gruppo della comunità di circa 90 zingari è ritornato ieri alle loro case
a Castellar, con la polizia che proteggeva la lor presenza, ha detto Juan
Luis Munoz, presidente di Romani Chungalo, locale gruppo per i diritti degli
zingari.
Ha detto Munoz che poco dopo la collutazione di sabato notte, gli abitanti
del paese hanno tirato pietre alle case ed alle macchine degli zingari del
paese, che ospita 3.800 persone per lo più impegnate nella produzione olearia
della provincia di Jaen nella Spagna meridionale.
"Hanno colpito molte famiglie. Le hanno anche minacciate. E' razzismo," ha
detto.
Un portavoce della Guardia Civil ha confermato che pietre sono state tirate
contro le case, ed il giornale El Pais scrive che i locali a dozzine hanno
attaccato diverse case di zingari.
Dice sempre il portavoce che domenica, circa 300 persone si sono riunite nel
villaggio per protestare contro la criminalità, da loro imputata agli zingari.
Il sindaco di Castellar non ha risposto alle richieste di ieri mattina di
spiegare cos'era accaduto.
I locali accusano la comunità zingara di comportamenti minacciosi, furti ed
altri piccoli crimini, ha detto una negoziante del paese, che ha richiesto
l'anonimato.
"L'ultima goccia sono stati questi ragazzi che sabato ne colpivano altri, i
genitori sono intervenuti e tutto si è riscaldato. E' il culmine di tante cose.
La gente è al colmo," ha detto per telefono alla Reuters, aggiungendo di non
aver notizia che le famiglie zingare stessero lasciando il paese.
[...]
Reuters
La notizia viene riportata anche da
il Giornale
Di Fabrizio (del 29/10/2008 @ 18:39:46, in Regole, visitato 4716 volte)
Da
BlogStranieri
Nuove disposizioni in materia di ricongiungimenti familiari
Una circolare del Dipartimento per le libertà civili e
l’immigrazione sulle modifiche apportate alla disciplina. Portato a 180 giorni
il termine per ottenere il visto di ingresso in Italia.
Con una circolare del 28 ottobre 2008 il Dipartimento per le
libertà civili e l’immigrazione ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle
nuove disposizioni in materia di ricongiungimento familiare ai sensi
dell’articolo 29 del Testo Unico sull’immigrazione, alla luce
delle modifiche apportate dal decreto legislativo n.160 del 3 ottobre 2008.
Le nuove disposizioni riguardano principalmente i requisiti oggettivi e
soggettivi in capo al richiedente ed ai familiari da ricongiungere, la
cui sussistenza deve essere accertata, rispettivamente, dagli Sportelli
Unici e dalle Rappresentanze italiane all’estero.
In particolare, i requisiti oggettivi in base ai
quali è possibile concedere il nulla osta al ricongiungimento familiare sono
stati così modificati:
Reddito. Lo straniero che chiede il ricongiungimento deve
dimostrare di percepire un reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non
inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale, aumentato della metà per ogni
familiare da ricongiungere (maggiori dettagli nella circolare).
Assicurazione sanitaria. Previsto l’obbligo di stipulare - nel
caso in cui venga richiesto il ricongiungimento per genitori ultra
sessantacinquenni - una assicurazione sanitaria o di provvedere all’iscrizione
al servizio sanitario nazionale (maggiori dettagli nella circolare).
Le novità concernenti i requisiti soggettivi sono:
Coniuge. E’ ammessa l’istanza di ricongiungimento del
coniuge non legalmente separato purché di età non inferiore a diciotto anni.
Figli. Previsti particolari casi di ricongiungimento familiare
con figli maggiorenni in ragione del loro stato di salute.
Genitori. E’ ammessa la richiesta di ricongiungimento familiare
per genitori a carico, qualora non abbiano altri figli nel Paese di origine o
provenienza, ovvero per i genitori ultra sessantacinquenni, qualora gli altri
figli siano impossibilitati al loro sostentamento per documentati e, gravi
motivi di salute.
Rapporti di famiglia e stato di salute - Documentazione probatoria.
Ove gli stati relativi alla sussistenza dei rapporti di parentela e di salute
non possano essere documentati in modo certo mediante certificati o attestazioni
rilasciati da competenti autorità straniere, le rappresentanze diplomatiche o
consolari provvedono al rilascio di certificazioni anche sulla base dell’esame
del DNA.
Infine, viene portato da novanta a centottanta giorni il termine oltre il
quale lo straniero può ottenere il visto di ingresso direttamente dalle
rappresentanze diplomatiche e consolari italiane.
Decreto legislativo 3 ottobre 2008, n. 160
Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 5,
recante attuazione della direttiva 2003/86/CE relativa al diritto di
ricongiungimento familiare
Art. 1.
1. All’articolo 29 del testo unico delle disposizioni concernenti la
disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al
decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, come modificato dal decreto
legislativo 8 gennaio 2007, n. 5, recante attuazione della direttiva 2003/86/CE
relativa al diritto di ricongiungimento familiare, sono apportate le seguenti
modifiche:
a) il comma 1 è sostituito dal seguente:
«1. Lo straniero può chiedere il ricongiungimento per i seguenti familiari:
a) coniuge non legalmente separato e di età non inferiore ai diciotto anni;
b) figli minori, anche del coniuge o nati fuori del matrimonio, non coniugati, a
condizione che l’altro genitore, qualora esistente, abbia dato il suo consenso;
c) figli maggiorenni a carico, qualora per ragioni oggettive non possano
provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro
stato di salute che comporti invalidità totale;
d) genitori a carico, qualora non abbiano altri figli nel Paese di origine o di
provenienza, ovvero genitori ultrasessantacinquenni, qualora gli altri figli
siano impossibilitati al loro sostentamento per documentati, gravi motivi di
salute.»;
b) dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:
«1-bis. Ove gli stati di cui al comma 1, lettere b), c) e d), non possano essere
documentati in modo certo mediante certificati o attestazioni rilasciati da
competenti autorità straniere, in ragione della mancanza di una autorità
riconosciuta o comunque quando sussistano fondati dubbi sulla autenticità della
predetta documentazione, le rappresentanze diplomatiche o consolari provvedono
al rilascio di certificazioni, ai sensi dell’articolo 49 del decreto del
Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 200, sulla base dell’esame del
DNA (acido desossiribonucleico), effettuato a spese degli interessati.»;
c) al comma 3, la lettera b) è sostituita dalla seguente:
«b) di un reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore
all’importo annuo dell’assegno sociale aumentato della metà dell’importo
dell’assegno sociale per ogni familiare da ricongiungere. Per il
ricongiungimento di due o più figli di età inferiore agli anni quattordici
ovvero per il ricongiungimento di due o più familiari dei titolari dello status
di protezione sussidiaria è richiesto, in ogni caso, un reddito non inferiore al
doppio dell’importo annuo dell’assegno sociale. Ai fini della determinazione del
reddito si tiene conto anche del reddito annuo complessivo dei familiari
conviventi con il richiedente.»;
d) al comma 3, dopo la lettera b) è aggiunta la seguente:
«b-bis) di una assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo, a garantire la
copertura di tutti i rischi nel territorio nazionale a favore dell’ascendente
ultrasessantacinquenne ovvero della sua iscrizione al Servizio sanitario
nazionale, previo pagamento di un contributo il cui importo è da determinarsi
con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di
concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro il 30
ottobre 2008 e da aggiornarsi con cadenza biennale, sentita la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di
Trento e di Bolzano»;
e) al comma 8 le parole: «novanta giorni» sono sostituite dalle seguenti:
«centottanta giorni».
Di Fabrizio (del 30/10/2008 @ 09:17:17, in scuola, visitato 2007 volte)
Da
Romano Them
La famiglia Bislimi è arrivata in Francia nel 2006. Dopo tre traslochi dovuti
alla precarietà della loro situazione e diverse domande di regolarizzazione
(seguite al rigetto delle domande d'asilo), Kenan, Mirusche ed i loro quattro
bambini Mirem, Skender, Avni e Haldimir sono arrivati al gruppo scolastico
Gaspard Monge il 4 settembre 2008. I bambini hanno bisogno di stabilità per
continuare a progredire nel loro apprendimento, e questo è incompatibile con la
minaccia permanente di espulsione verso il Kosovo, che pesa sulla loro vita
quotidiana.
I Rom, dopo aver subito persecuzioni da parte dei Serbi e degli Albanesi, non
hanno alcun diritto e nessuna prospettiva di futuro, soprattutto dopo la recente
indipendenza del Kosovo. D'altra parte, abbiamo appreso che la madre di Kenan (Mirem,
47 anni) ed i suoi fratelli e sorelle (Hetem, 22 anni, Roki, 19 anni, Mustapha,
16 anni e Sabrina, 9 anni!!!) sono attualmente per strada da settembre perché la
loro situazione non è stata regolarizzata malgrado le domande presentate [...].
Questo rende la scolarizzazione della giovane Sabrina presso la scuola dei
fratelli Chappe quasi inesistente.
Domandiamo quindi al prefetto della Loira, Christian Decharrière, la
regolarizzazione di tutta la famiglia Bislimi ed il rispetto della Convenzione
Internazionale dei Diritti del Fanciullo.
Il comitato di sostegno, 25 ottobre 2008
[...]
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