Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Sucar Drom (del 14/08/2008 @ 10:28:52, in blog, visitato 1693 volte)
Impronte, visita segreta del ministro Maroni al cardinale Angelo Bagnasco
Era il momento più caldo della questione rom, il periodo del fuoco incrociato
sul ministro leghista Roberto Maroni che aveva delegato ai prefetti di Roma,
Milano e Napoli la schedatura dei "campi nomadi" e il rilevamento delle impronte
digitali anche per i minorenni. In quella fase, estremamente del...
Milano, sgomberi e presenze
Venti persone sono state sgomberate da una baraccopoli, che poi è stata
abbattuta, durante la mattinata di venerdì 8 luglio in via Console Marcello,
periferia nord di Milano. Lo rende noto il vicesindaco di Milano Riccardo De
Corato. L'intervento è stato condotto dagli agenti del Nucleo proble...
Verona, militari e mendicanti
La presenza dei 75 militari nel centro di Verona con funzione di ordine pubblico
(appiedati, accompagnati da polizia e carabinieri), è insieme tragica e
ridicola. Tragica per lo stravolgimento delle funzioni costituzionali; ridicola
perché è evidente che questo provvedimento è d...
Il Presidente spazzino nel "paese da marciapiede"
Bene fa il Governo a prendere provvedimenti su annosi problemi. Ma riuscirà a
fugare il sospetto che quando è al potere la destra i ricchi si impinguano e le
famiglie si impoveriscono? È un "Paese da marciapiede" quello che sta consumando
gli ultimi giorni di un’estate a...
La CRI è controllata dal Governo italiano
Noi di sucardrom già a luglio avevamo accennato che la Croce Rossa Italiana non
era l’organizzazione più indicata per il cosiddetto “censimento” dei Sinti e dei
Rom che vivono nei "campi nomadi", oggi argomentiamo meglio le nostre
perplessità. In Italia fino a pochi anni fa la Croce Rossa era...
Bimbi rom censiti senza impronte
Le impronte ai bambini rom, alla fine, non sono state prese. Il lavoro dei
prefetti Gian Valerio Lombardi (Milano), Carlo Mosca (Roma) e Alessandro Pansa
(Napoli), nominati commissari ad hoc dal Governo e chiamati a gestire l'emergenz...
Roma, Mosca: dialogo e partecipazione
Il caso Roma per i Rom è uno dei più spinosi. Le cronache raccontano di tensioni
a volte dure e difficili da risolvere. Come per il Casilino 900, campo non
autorizzato e teatro di proteste contro i rom a causa di una serie di incendi di
pneumatici. Carlo Mosca, prefetto della capitale,...
Madrid, manifestazione davanti all'Ambasciata italiana
«Gitanos europeos contra el racismo»: era questo lo striscione che apriva il
corteo che si è svolto a Madrid il 7 agosto scorso per concludersi sotto
l'ambasciata italiana, in Calle Lagasca. Circa 400 gitani hanno sfidato il caldo
che sta attanagliando in questi giorni la capitale spagnola, per manifestare il
proprio sdegno verso le notizie che...
Famiglia Cristiana respinge le accuse di 'cattocomunismo'
Famiglia Cristiana respinge le accuse di 'cattocomunismo' piovute sul
settimanale paolino all'indomani di un nuovo editoriale che contesta la linea
scelta dal governo Berlusconi sulla sicurezza. “E' l'accusa di chi non ha
argomenti. Non c'è una linea politica, abbiamo sempre affrontato i problemi del
Paese e più che essere i...
Gli eroi del Carroccio sono Rom
Sono facce da “zingari” quelle dei milanesi di 900 anni fa. Giovani e vecchi,
magri e muscolosi, che difendevano con le unghie e coi denti, combattendo a
colpi di spadone, catapulte, palle infuocate, olio bollente, la città assediata
dai barbari del temibile imperatore Federico I di Svevia detto "Il Barbarossa".
Chissà che facce avevano davver...
Venezia, avanti tutta con i lavori per il villaggio ma qualche ombra emerge
Entro settembre 2009 i Sinti veneziani dormiranno nel nuovo villaggio. Nella
settimana più deserta dell’anno, quando la maggior parte dei cantieri sono
chiusi e gli operai si godono il meritato riposo, in via Vallenari si lavora per
recuperare il tempo perso e i giorni in cui il cantiere è rimasto fermo per via
delle proteste. Ieri pomeriggio...
Speriamo non rinasca il fascismo
Il settimanale Famiglia Cristiana torna all'attacco sulla politica del governo
in materia di sicurezza, augurandosi che "non sia vero il sospetto" che in
Italia stia rinascendo il fascismo "sotto altre forme". La rivista dei Paolini,
che lunedì scorso aveva attaccato l'esecutivo per la "fi...
Di Fabrizio (del 14/08/2008 @ 17:35:21, in lavoro, visitato 2237 volte)
Ricevo da
Maria Grazia Dicati
Forse per sviare l'attenzione del disagio che la politica attraverso i
suoi informatori ci nega, si può pensare di inserire l’intervento del Prefetto
Mosca: sembra che l’unico problema in Italia siano i Rom!
Voglio proprio vedere se questo interesse per la formazione dei bambini rom
rimane acceso quando riapriranno le scuole e quali saranno gli interventi che
verranno adottati.
di Flavia Amabile -
La Stampa
E se mandassimo i giovani rom davanti ai supermercati a fare i
lustrascarpe? L'idea è del prefetto di Roma Carlo Mosca e non si può dire
che abbia riscosso grandi consensi. «Quello che è importante - spiega - non è
etichettare un lavoro o un altro, ma consentire di avere quelle possibilità che
hanno tutti ed eventualmente in quei mestieri e in quelle arti che oggi non sono
più praticate dai ragazzi italiani. Se il termine sciuscià non ricorda il
periodo del dopoguerra? Ci sono anche italiani che fanno ancora questo lavoro
basta andare dietro piazza S. Lorenzo in Lucina per trovare un negozio di
lustrascarpe. L’importante è garantire il diritto di lavorare e creare una senso
di responsabilità nuovo e l’idea deve essere condivisa con le comunità Rom. La
mia proposta prevede ovviamente il rispetto delle leggi italiane sul lavoro, è
una proposta che riguarda solo chi è sopra i 14 anni».
Il prefetto insomma difende la sua idea. Ma non tutti sono d'accordo con
lui. «Il linguaggio e la proposta del prefetto Mosca sono inaccettabili. È una
trovata singolare e sbagliata. L’integrazione e l’accoglienza devono passare
attraverso l’educazione alla legalità delle popolazioni rom e attraverso forme
di lavoro adeguate», sostiene il ministro ombra Pd della Giustizia, Lanfranco
Tenaglia. «Penso che ci siano altri tipi di lavoro molto più adeguati non siano
quello di sciuscià».
Anche Savino Pezzotta dell'Udc trova che pulire le scarpe non sia la
soluzione migliore. «Conosco il prefetto di Roma ed è una persona che stimo
molto. Lui esprime la volontà di dare una possibilità, tramite il lavoro, ai
rom. Ma non è che gli si debba far fare lo sciuscià, che non riesco nemmeno a
capire che mestiere è... Non è che un ragazzo rom non possa inserirsi nel mondo
del lavoro e per lui bisogna trovare delle figure lavorative strane. Bisogna
capire la loro cultura, lavorare per l’integrazione che deve cominciare dalla
scuola. Il rischio invece è quello di favorire un certo tipo di emarginazione».
Niente applausi dall'Osservatorio sui Diritti dei Minori. «Forse il
prefetto scherzava... La sua comunque non è stata una buona idea. Una proposta
come questa, tanto più nel 2008, non è accettabile - osserva il presidente,
Antonio Marziale - Un giovane di etnia diversa dalla nostra - prosegue Marziale
- deve avere gli stessi diritti e doveri di un italiano, se si trova nel nostro
Paese, a patto che rispetti la cultura e le regole vigenti. Assegnare un destino
predeterminato a un giovane rom è inopportuno. Sia data loro la possibilità di
progredire come tutti i ragazzi. Precostituire per loro un avvenire da sciuscià
è un pò azzardato».
Alla fine a sostenere l'idea non sono molti. Fra i favorevoli, la
Comunità di sant'Egidio. «Sarei d’accordo con una proposta del genere - commenta
il portavoce della Comunità di S.Egidio, Mario Marazziti - come su altre mille
possibilità di dare lavoro reale e protetto ai rom, assieme a un percorso che
deve partire dal rilascio dei documenti e della cittadinanza italiana, a Roma
per almeno centinaia di bambini, figli di rom nati nella ex Jugoslavia e che
adesso non hanno più cittadinanza».
Di Fabrizio (del 15/08/2008 @ 08:53:56, in blog, visitato 1569 volte)
Per ferragosto (auguri a chi è in ferie e chi no) un breve racconto pubblicato
l'11 agosto scorso
da
RomSinti@Politica, penso che l'autore sia Alain Goussot:
E' estate , siamo in agosto e la spiaggia non è piena come gli altri anni. I
ragazzi immigrati ambulanti che passano dicono di fare pochi affari, tempi duri
per tutti. E' anche arrivato Marco da Seraing , città belga vicino Liegi. Marco
ha 24 anni, è stato diagnosticato "insufficiente mentale grave"; parla spesso da
solo, fa dei gran gesti nell'aria, porta la maglietta di bagnino anche se pesa
circa 90 kili.
Marco ha anche un fischietto che usa per richiamare i bagnanti sulla spiaggia;
solo che l'altro giorno richiamò un funzionario della capitaneria di porto in
divisa. Fischiava e diceva , in francese, "venez ici, infraction" ; il
signor della capitaneria di porto non capiva e mancò poco che denunciasse Marco
per oltraggio a pubblico ufficiale.
Il padrone dello stabilimento si avvicinò e spiegò la situazione ma questo non
sembrava fermare Marco che continuava a fischiare e a dire "infraction". Alla
fine il signor ufficiale se ne andò con un lieve sorriso sulle labbra e Marco
continuò a fischiarlo. Faceva un caldo torrido alle ore 15; personalmente ero
sotto lo stabilimento a prendere un po' di fresco e leggevo Jankélévitch e il
terzo volume della sua opera intitolata "Il non so che e il quasi nulla";
guardando Marco che continuava a girare osservando all'orizzonte verso il mare
con un cannocchiale mi venne in mente il collegamento tra quello che scrive il
filosofo francese sull'ineffabile e l'atteggiamento di Marco: per tutti i
sistemi di classificazione diagnostica Marco è un disabile intellettivo assai
grave mentre per il filosofo è solo un "gaffeur", uno che commette "gaffes" e
spiazza tutti.
Per l'esperto di neuropsichiatria si tratta di un disturbo serio del
funzionamento cognitivo, per il filosofo è l'espressione di una forma d'ironia
non prevedibile . Per il neuropsicologo vi è problema di funzionamento delle
sinapsi, per il nostro filosofo si tratta solo di una forma di "ironia divina"
che sbaraglia continuamente le false situazioni e il modo artificiale di stare
nelle norme relazionali. Per Jankélévitch è piuttosto "l'enigma dello
sconosciuto".
Marco è esattamente come il gaffeur dei conti di Tolstoi e di Andersen; è quello
che crea sconcerto e per qualcuno anche scandalo; è quello che gira con gli
occhiali scuri da sole e usa il fischietto per richiamare i bagnanti parlando un
dialetto wallone che nessuno capisce; nella testa di Marco vi sono i fumi delle
acciaierie di Liegi e le onde del garbino che lo fanno diventare rosso come un
pomodoro. Passa il bambino Rom sulla spiaggia, sudatissimo, suona la
fisarmonica, si sentono commenti negativi: questi Rom che sfruttano i bambini!
Il ragazzino aspetta una monetina, molti si girano dall'altra parte. Arriva
Marco con il suo fischietto e comincia a parlare in dialetto wallone, parla
dell'ultima partita del Seraing contro il Charleroi: "Tu as vu? Il a gagné 5 à
0". Esagerato! Poi m'infastidisce perché io sono del Charleroi e dico : "N'exagérons
pas!". Il piccolo Rom rumeno ci guarda divertito e si mette a parlare rumeno; si
siede e Marco va a prendere un bicchiere d'acqua! Si fa prestare la fisarmonica
e prova a suonare mentre beve il piccolo Doran.
Vi è qui come un paradosso: la gente "normale" tiene alla larga il piccolo
suonatore Rom osservandolo anche con fastidio, Marco "l'anormale" fa amicizia
con lui e gli fa vedere i tesori che tiene nella sua borsina: la maglietta della
squadra di calcio, un pezzo di legno indefinito, un guanto (chi sa a cosa
serve!), una micromachine (di quelle di una volta) e una figurina di Obelix, il
famoso eroe dei fumetti di Uderzo e Goscinny, rigorosamente belgi. Fa vedere a
Doran che ha poggiato la fisarmonica sul tavolo; si capiscono benissimo anche se
uno viene definito "ritardato mentale" e l'altro visto in cagnesco perché
"zingaro".
Non v'è dubbio Marco , secondo il nostro filosofo e non secondo il medico, è
maldestro, crea scompiglio, è enorme come Obelix, ha la forza di un toro ma non
lo sa, parla da solo indicando spesso il cielo, lo fa in un dialetto
incomprensibile per la gente in spiaggia, spesso disturba il riposo dei bagnanti
perché soffia nel fischietto del bagnino che si arrabbia, eppure ha un senso
profondo dell'umanità, tiene per la mano il piccolo Doran che sorride di fronte
a questo ragazzone di 24 anni che è un misto tra Obelix e l'orso morsicano del
Parco nazionale d'Abruzzo.
Doran riprende la sua fisarmonica e si rimette in cammino sotto il solo, Marco
lo segue per un po' e poi soffia nel fischietto del bagnino (ormai esaurito)
come per dirgli ciao amichetto, arrivederci presto! Doran suona di nuovo e
sembra più sereno!
Di Fabrizio (del 15/08/2008 @ 16:00:42, in blog, visitato 1269 volte)
Ferragosto di lavoro, ma dovrei essere riuscito finalmente a debellare
il
virus che affliggeva questo blog. Grazie a tutti quanti mi hanno scritto.
Fatemi sapere se ci sono ancora delle
anomalie.
Di Fabrizio (del 16/08/2008 @ 09:27:58, in Europa, visitato 1739 volte)
Da
Roma_und_Sinti
The Vancouver Sun Agence-France Presse - sabato 9 agosto 2008
GINEVRA - Un esperto sul razzismo delle Nazioni Unite, ha ammonito venerdì che
il razzismo e la xenofobia nella politica austriaca sono una "seria
preoccupazione" e lo stato dovrebbe mostrare più determinazione nell'affrontare
il problema.
Ion Diaconu, relatore sull'Austria del Comitato ONU per lo Sradicamento della
Discriminazione Razziale (CERD), ha detto che le tendenze razziste e xenofobe
erano evidenti nelle campagne politiche, nei media e nelle attitudini
pubbliche.
"La persistenza di discorsi razzisti contro Musulmani, Ebrei, Africani e
persone appartenenti a minoranze etniche nei circoli politici, nei media, su
Internet... è stato un aspetto di grave preoccupazione," ha detto al comitato
che sta rivedendo il caso austriaco.
L'Austria provocò un uragano nell'Unione Europea all'inizio del decennio
quando il leader dell'estrema destra Joerg Haider formò il governo assieme ai
Cristiano Democratici.
I leader europei hanno snobbato il governo austriaco fin quando Haider fece
parte della coalizione.
Haider, 58 anni, all'inizio del mese ha annunciato il suo ritorno alla
politica nazionale, dicendo che guiderà il nuovo partito BZO nelle elezioni
politiche del prossimo mese.
L'esperto ONU ha detto che il razzismo non infetta solo la politica ma anche
i media e la più ampia sfera sociale - citando articoli razzisti su differenti
pubblicazioni come anche che in diverse occasioni ad Africani o Latino Americani
è stato proibito di entrare nei bar o in altri spazi pubblici.
Diaconu ha detto anche che l'Austria ha bisogno di sviluppare un più "vasto"
processo di istruzione per permettere ai suoi cittadini di fare i conti col
passato nazista e rigettare le manifestazioni di nazionalismo estremo.
L'Austria fu parte del "Reich" nazista dal 1938 al 1945, e Adolf Hitler
nacque lì.
Dopo la guerra, molti Austriaci hanno provato a farsi passare come vittime
dei nazisti, ma la polemica scoppiò negli anni '80 quando emerse che il
presidente - ed ex segretario generale ONU - Kurt Waldheim, aveva celato
dettagli sul suo ruolo come ufficiale della Wehrmacht durante la guerra.
Di Fabrizio (del 16/08/2008 @ 09:37:30, in Europa, visitato 3294 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
IPS
By Vesna Peric Zimonjic
BELGRADO, 12 agosto (IPS) - Alcune settimane fa, la Serbia ha dato l'addio al
cantante folk
Saban Bajramovic, morto per arresto cardiaco all'età di 72 anni nella
città meridionale di Nis. Con un gesto insolito, il Presidente serbo Boris Tadic
ha partecipato al funerale, dando l'ultimo tributo al "Re della Musica Zingara"
Ma la presenza del Presidente non è stata l'unica cosa insolita.
"E' triste che (Bajramovic) se ne sia andato," ha detto a IPS Osman Balic,
attivista Rom. "Ma è anche un miracolo che sia vissuto così a lungo. Sono sicuro
che nella sua città natale di Nis non ci sono Rom di quell'età." Si ritiene che
a Nis vivano 25.000 Rom.
I Rom sono un popolo che migrò in Europa dall'India sin dal XIV secolo. Si
stima che 12 milioni vivano in Europa, affrontando deprivazioni e
discriminazioni.
Secondo gli studi di diversi gruppi Rom per i diritti umani, soltanto un Rom
serbo su 60 vive sino al 60° compleanno, e molti non superano l'età di 50.
"La più corta aspettativa di vita è tra i riciclatori di materiali, (un
commercio) popolare tra i Rom come mezzo per sopravvivere," ci ha detto Balic.
"La loro aspettativa di vita è di circa 45 anni, causa le condizioni
estremamente dure che li circondano."
La Serbia ha recentemente assunto la presidenza del "Decennio dell'Inclusione
Rom", l'iniziativa internazionale volta a migliorare lo status dei Rom tra il
2005 e il 2015. Nove paesi sono stati coinvolti nel progetto - Bulgaria,
Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia e
Slovacchia.
Il mese scorso, si è aggiunta l'Albania, mentre la Bosnia-Herzegovina e la
Spagna stanno per farlo. La Slovenia ha la posizione di osservatrice.
Gli sforzi sono centrati sul miglioramento delle condizioni socio-economiche
di questo gruppo altamente marginalizzato, con punti prioritari all'istruzione,
impiego, sanità ed alloggio.
"Non c'è bisogno delle statistiche per vedere la povertà che prevale tra i
Rom," ha detto il vice Primo Ministro Bozidar Djelic in una recente conferenza
stampa. "Ci sono 593 insediamenti Rom attorno alle grandi città della Serbia,
senza nessuna infrastruttura o normali standard di vita."
Djelic ha detto che il nuovo governo che ha assunto la direzione in luglio
vorrebbe assegnare 500 milioni di dinari (10 milioni di dollari) invece dei 2,4
milioni programmati in precedenza, per misure per migliorare le condizioni di
vita dei Rom.
Ma la Serbia, come molte altre nazioni dell'ex Yugoslavia, non conosce il
numero esatto dei Rom nel paese. La Serbia ha una popolazione di 7,5 milioni. Il
censimento del 2002 pone il numero dei Rom in 108.000, ma Djelic puntualizza che
si ritiene che solo un Rom su tre ammette di appartenere a questo gruppo etnico.
In Bosnia-Herzegovina, il censimento del 1991 contava 6.868 Rom tra la
popolazione anteguerra di 4,3 milioni. Ma secondo il Comitato per i Rom interno
al Consiglio nazionale dei Ministri (governo federale), il numero è vicino a
70.000.
Il censimento 2001 in Croazia trovò 9.463 Rom su una popolazione di 4,4
milioni. Le organizzazioni Rom dicono che il numero reale è tra 30.000 e 40.000,
e la maggior parte non ha una fonte permanente di reddito.
I gruppi locali dei diritti hanno patito un colpo a luglio quando la Corte
Europea dei Diritti Umani ha stabilito che la
Croazia non discriminava gli studenti Rom mettendoli in classi separate di
solo Rom, pratica frequente nei Balcani.
"Questa regola potrebbe avere un impatto su molti paesi in Europa," ha detto
Anita Danka del Centro Europeo per i Diritti dei Rom alla belgradese B92 RTV.
"La Corte non è stata capace di vedere che l'istruzione segregata può avere una
varietà di manifestazioni, inclusa la segregazione nelle scuole principali."
La segregazione esiste anche in Serbia, dove i bambini Rom per decenni sono
finiti in scuole speciali.
Le statistiche del Centro Informazione Rom mostrano che il 60% dei Rom
lasciano la scuola all'età di 10anni. Soltanto il 4% dei bambini Rom in Serbia
hanno frequentato la pre-scuola o gli asili.
La nascita di solito non viene registrata, dicono gli attivisti. La Serbia il
mese scorso ha lanciato una campagna per fornire documenti ai Rom.
"La linea di tendenza è la politica di fornire un'esistenza decente per i Rom
dopo molti anni di negligenza," ha detto Luan Koka dell'Organizzazione della
Stategia Nazionale per i Rom a IPS. (END/2008)
Di Fabrizio (del 17/08/2008 @ 01:32:04, in blog, visitato 7479 volte)
Da circa tre settimane sono in lotta con un trojan - dialer che si carica(va) ogni volta che si apre la Mahalla.
Ho scoperto (finalmente, spero) che dipendeva da un reindirizzamento del mio contatore visite, che ho subito cancellato.
Di chi è la colpa? Di un sito che fornisce gratuitamente contatori per il vostro sito: Specialstat, gratuiti, ma con la sorpresa di trasmettere virus e reindirizzamenti a siti a pagamento. Ho anche scoperto che la cosa era già stata denunziata più di due anni fa, eppure questa compagnia continua ad infettare impunita i computer. Chi volesse saperne di più, può fare una ricerca su google delle parole "specialstat dialer"
Attenzione, anche i servizi offerti da;
Freestat.ws Statistiche.ws Webmobile.ws Superstat.info Megastat.net Hiperstat.com Mystat.ws Puntostat.com Webmeter.ws Webmobile.ws Megastat.net Superstats.info Ninestats.com
(e sono tanti...) hanno la stessa sorpresa!
Il dialer installato da Specialstat o dai sui fratelli (se non è segnalato dall'antivirus), si trasmette se usate Windows e Internet Explorer, sino alla versione 5 (Firefox ne è esente). Inoltre provoca danni se avete una connessione via Modem (non con l'ADSL). Consiglio comunque questa lettura su come riparare il danno.
Termino, chiedendo comunque scusa a tutti quanti posso aver creato inconvenienti.
Di Fabrizio (del 17/08/2008 @ 08:50:04, in scuola, visitato 1891 volte)
Da
Czech_Roma
Breclav, Sud Moravia, 11 agosto (CTK) - Il sindaco ha detto a CTK che il
municipio di Breclav e la branca locale della governativa Agenzia per
l'Integrazione Sociale vogliono selezionare studenti tra i bambini Rom che
frequenteranno le scuole secondarie a Brno, nello sforzo di aumentare il numero
degli ex studenti tra i Rom.
Attualmente, solo 36 sui giovani Rom del posto hanno istruzione secondaria o
hanno completato il ciclo di studi. Ha detto il sindaco Dymo Piskula che l'anno
prossimo, gli insegnanti nelle scuole locali selezioneranno gli studenti Rom che
frequenteranno le scuole secondarie a Brno.
L'agenzia governativa ha iniziato le sue attività a Breclav questa
primavera. Opera in altre 11 città in Boemia e Moravia.
La coesistenza con i Rom è un frequente argomento di discussione tra i
residenti e i politici di Breclav.
Il consigliere cittadino Tomas Nepras (Scelta per la Città) è stato criticato
l'anno scorso per le sue dichiarazioni poco lusinghiere sui Rom. Durante un
incontro in municipio descrisse i Rom come "neri plebei". Più tardi si scusò per
le sue dichiarazioni dicendo che era stato frainteso.
Le autorità di Breclav stanno preparando diversi progetti con l'aiuto
dell'Unione Europea che vuole soprattutto focalizzarsi sull'istruzione dei
giovani.
"Le assenze senza giustificazione pongono un grande problema. Oltre il 50%
dei bambini sotto i 15 anni hanno molte ore di assenze ingiustificate," ha detto
Piskula.
Janicek ha aggiunto che i genitori sono largamente responsabili della
frequenza scolastica dei loro figli e che il municipio e le agenzie impegnate
vogliono lavorare anche con i genitori. Si aspettano che li aiutino a sviluppare
il progetto di istruzione secondaria per i Rom.
Piskula ha detto che il comune spera che i genitori siano illuminati
abbastanza da non proibire ai loro figli di andare a Brno per frequentare le
scuole secondarie.
Janicek ha detto che ci saranno degli assistenti per aiutare l'istruzione dei
bambini Rom nelle scuole elementari. D'altro canto, il comune non ha ancora
deciso come lavorerà questo sistema. Intende consultare i direttori scolastici
sul problema, ha detto Janicek.
Da
British_Roma
Ustiben report I "CHAVEYS" (RAGAZZI) DI DALE FARM ELEGGONO I
LEADER DELLA GIOVENTU' By Grattan Puxon
La foto
è tratta da
24dash.com
Mentre i membri del consiglio di
Basildon devono discutere il mese prossimo sul rafforzamento delle azioni
contro il Centro San Cristoforo di Dale Farm, questa settimana (12 agosto) i più
giovani si sono riuniti nell'edificio per formare la loro organizzazione.
Sotto la guida ispiratrice degli attivisti Angie e Bluey Jones, hanno eletto
il gruppo che unirà tutti i giovani della più grande comunità di Viaggianti, che
da sette anni è sotto assedio. Hanno intitolato il loro nuovo gruppo Dale
Farm Chaveys.
"Sono amico di tutti," ha detto Jimmy Harbour, il primo presidente dei
Chaveys. "Ci sarà spazio per tutti nella nostra nuova organizzazione."
Condivide la presidenza Lily Williams, scelta tra i membri fondatori, di
un'età tra i nove e i tredici anni. Hanno concordato di affiliarsi alla Gypsy Council Youth Division.
E' stato eletto un comitato di dieci, la più giovane ha nove anni e si chiama Eileen O'Brien.
Eileen, che si distingue per essere nata l'8 aprile, giorno internazionale dei
Rom, apporterà le sue capacità nell'uso del computer come segretaria dei media.
Motivati dalla partecipazione del pugile Romanì
Billy Joe
Saunders alle Olimpiadi di Pechino, i ragazzi sperano di includere la
formazione pugilistica nelle attività del gruppo.
"La boxe piace a molti di noi," ha commentato il vice-presidente Tommy Connors. "Inviteremo
Francy Barrett, un altro pugile olimpico del nostro gruppo, a visitarci a Dale
Farm."
Katie Goldsmith, segretaria della Gypsy Council Youth Division, che ha
contribuito a tenere la riunione, dice di aspettarsi molto di più quando simili
gruppi giovanili saranno formati in GB.
I giovani hanno completata la giornata piantando una quercia per ricordare la
fondazione dei Dale Farm Chaveys. Sperano che il loro centro ed il nuovo
club siano visti come un positivo successo e di ottenere aiuto per allargare il
numero dei membri e le attività
Nel contempo, Basildon ha emanato un ordine per radere al suolo San
Cristoforo, lamentando che l'edificio non ha un permesso di edificazione.
Tuttavia, la ditta fornitrice dice che essendo una struttura temporanea non
necessita di permessi.
"Questo è il terzo centro che costruiamo nella nostra campagna per i diritti
civili che dura da cinquant'anni," ha detto Richard Sheridan, presidente del
Consiglio Zingaro. "Il primo venne bruciato dalla Dublin Corporation. Ma Dio
volendo questo non verrà distrutto deliberatamente."
Sheridan ha detto di dover tuttavia ammettere che Basildon non ha consegnato
i suoi piani per distruggere l'insediamento di Dale Farm. Se al comune verrà
permesso di farlo, sarà deciso il 5 dicembre in una seduta del Tribunale
d'Appello.
La formazione per il gruppo dirigente dei Chaveys verrà fornita
dell'operatrice per la gioventù
Caroline Flynn. Ha detto in seguito di aver visto raramente giovani così acuti
ed ambiziosi.
"Hanno un grande spirito e andranno lontano," ha detto Caroline. "Dobbiamo
dar loro questa possibilità."
Published by Jon Land
Di Fabrizio (del 18/08/2008 @ 08:54:34, in Italia, visitato 1764 volte)
Ricevo da Roberto Malini
La Croce Rossa definisce le condizioni dei Rom in Italia "peggiori che in
Uganda"
Roma, 17 agosto 2008. Gli effetti del caldo hanno colpito in modo grave gli
insediamenti Rom in Italia, favorendo il diffondersi di infezioni micotiche e
batteriche e aggravando malattie respiratorie, cardiache, dell'apparato
digerente e neurologiche. L'assistenza sanitaria per i Rom è praticamente
inesistente, così come vengono loro negati farmaci essenziali, che solo in
alcuni casi vengono prescritti dai medici, ma a pagamento. Per alleviare gli
effetti di alcune patologie, sarebbe necessario aumentare il consumo
d'acqua, ma nessuna misura è stata presa dalle istituzioni per adeguare gli
insediamenti alle esigenze di acqua potabile. Al contrario, le famiglie Rom
vengono sgomberate a un ritmo quotidiano dai microinsediamenti, rendendo sempre
più grave, fra l'altro, il problema della carenza idrica. E senza acqua, oltre
che senza cibo e farmaci, i bambini, gi anziani, i più deboli si ammalano in
modo grave e muoiono. Massimo Barra, presidente della Croce Rossa Italiana
(organizzazione che solo di rado diffonde notizie sanitarie che possano
incrinare l'immagine delle Istituzioni razziste) ha dichiarato all'AGI che le
condizioni dei Rom nella Capitale sono peggiori di quelle dei villaggi poveri
dell'Uganda: "Recentemente sono andato a visitare un gruppo di donne
sieropositive che vivono alla periferia di Kampala, in Uganda, le ho trovate in
una condizione migliore. L'Italia, però, prosegue una persecuzione che non tiene
conto in alcun modo dei diritti umani dei "nomadi". Anziché adottare - di fronte
all'aumento esponenziale della mortalità, dell'insorgere e dell'aggravarsi delle
patologie da precarietà - misure sociali e sanitarie, continua a dedicare
ingenti risorse all'attuazione di sgomberi senza alternative abitative, di
misure poliziesche e militari, nonché di un'inutile schedatura, effettuata con
approssimazione nei confronti di comunità che vengono cacciate da un luogo
all'altro. La presenza della Croce Rossa dà l'illusione di un programma di
assistenza ai Rom che in realtà non esiste ed è ormai intollerabile che l'Unione
europea e le Nazioni unite, nonostante le parole e i proclami spesi, restino a
guardare - come settant'anni fa - la distruzione di un popolo e di un modello di
civiltà, rispettosa dei diritti umani, che l'Europa vorrebbe incarnare.
*E' un'iniziativa del Gruppo EveryOne rivolta agli attivisti, agli "amici dei
Rom" e soprattutto ai giovani giornalisti che rifiutano l'asservimento
dell'informazione e della cultura al potere e sono disposti a rischiare (anche
la carriera, ma non la coscienza) per mettersi al servizio della verità. Da
parte nostra, offriremo loro la possibilità di incontrare testimoni, visionare
documenti e visitare i luoghi della persecuzione, per riferire ai cittadini ciò
che davvero accade al popolo Rom nel nostro Paese. Tel: (+ 39) 331-3585406 - (+
39) 334-8429527 -
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