Ricevo da Roberto Malini
La Croce Rossa definisce le condizioni dei Rom in Italia "peggiori che in
Uganda"
Roma, 17 agosto 2008. Gli effetti del caldo hanno colpito in modo grave gli
insediamenti Rom in Italia, favorendo il diffondersi di infezioni micotiche e
batteriche e aggravando malattie respiratorie, cardiache, dell'apparato
digerente e neurologiche. L'assistenza sanitaria per i Rom è praticamente
inesistente, così come vengono loro negati farmaci essenziali, che solo in
alcuni casi vengono prescritti dai medici, ma a pagamento. Per alleviare gli
effetti di alcune patologie, sarebbe necessario aumentare il consumo
d'acqua, ma nessuna misura è stata presa dalle istituzioni per adeguare gli
insediamenti alle esigenze di acqua potabile. Al contrario, le famiglie Rom
vengono sgomberate a un ritmo quotidiano dai microinsediamenti, rendendo sempre
più grave, fra l'altro, il problema della carenza idrica. E senza acqua, oltre
che senza cibo e farmaci, i bambini, gi anziani, i più deboli si ammalano in
modo grave e muoiono. Massimo Barra, presidente della Croce Rossa Italiana
(organizzazione che solo di rado diffonde notizie sanitarie che possano
incrinare l'immagine delle Istituzioni razziste) ha dichiarato all'AGI che le
condizioni dei Rom nella Capitale sono peggiori di quelle dei villaggi poveri
dell'Uganda: "Recentemente sono andato a visitare un gruppo di donne
sieropositive che vivono alla periferia di Kampala, in Uganda, le ho trovate in
una condizione migliore. L'Italia, però, prosegue una persecuzione che non tiene
conto in alcun modo dei diritti umani dei "nomadi". Anziché adottare - di fronte
all'aumento esponenziale della mortalità, dell'insorgere e dell'aggravarsi delle
patologie da precarietà - misure sociali e sanitarie, continua a dedicare
ingenti risorse all'attuazione di sgomberi senza alternative abitative, di
misure poliziesche e militari, nonché di un'inutile schedatura, effettuata con
approssimazione nei confronti di comunità che vengono cacciate da un luogo
all'altro. La presenza della Croce Rossa dà l'illusione di un programma di
assistenza ai Rom che in realtà non esiste ed è ormai intollerabile che l'Unione
europea e le Nazioni unite, nonostante le parole e i proclami spesi, restino a
guardare - come settant'anni fa - la distruzione di un popolo e di un modello di
civiltà, rispettosa dei diritti umani, che l'Europa vorrebbe incarnare.
*E' un'iniziativa del Gruppo EveryOne rivolta agli attivisti, agli "amici dei
Rom" e soprattutto ai giovani giornalisti che rifiutano l'asservimento
dell'informazione e della cultura al potere e sono disposti a rischiare (anche
la carriera, ma non la coscienza) per mettersi al servizio della verità. Da
parte nostra, offriremo loro la possibilità di incontrare testimoni, visionare
documenti e visitare i luoghi della persecuzione, per riferire ai cittadini ciò
che davvero accade al popolo Rom nel nostro Paese. Tel: (+ 39) 331-3585406 - (+
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