Da
Roma_und_Sinti
The Vancouver Sun Agence-France Presse - sabato 9 agosto 2008
GINEVRA - Un esperto sul razzismo delle Nazioni Unite, ha ammonito venerdì che
il razzismo e la xenofobia nella politica austriaca sono una "seria
preoccupazione" e lo stato dovrebbe mostrare più determinazione nell'affrontare
il problema.
Ion Diaconu, relatore sull'Austria del Comitato ONU per lo Sradicamento della
Discriminazione Razziale (CERD), ha detto che le tendenze razziste e xenofobe
erano evidenti nelle campagne politiche, nei media e nelle attitudini
pubbliche.
"La persistenza di discorsi razzisti contro Musulmani, Ebrei, Africani e
persone appartenenti a minoranze etniche nei circoli politici, nei media, su
Internet... è stato un aspetto di grave preoccupazione," ha detto al comitato
che sta rivedendo il caso austriaco.
L'Austria provocò un uragano nell'Unione Europea all'inizio del decennio
quando il leader dell'estrema destra Joerg Haider formò il governo assieme ai
Cristiano Democratici.
I leader europei hanno snobbato il governo austriaco fin quando Haider fece
parte della coalizione.
Haider, 58 anni, all'inizio del mese ha annunciato il suo ritorno alla
politica nazionale, dicendo che guiderà il nuovo partito BZO nelle elezioni
politiche del prossimo mese.
L'esperto ONU ha detto che il razzismo non infetta solo la politica ma anche
i media e la più ampia sfera sociale - citando articoli razzisti su differenti
pubblicazioni come anche che in diverse occasioni ad Africani o Latino Americani
è stato proibito di entrare nei bar o in altri spazi pubblici.
Diaconu ha detto anche che l'Austria ha bisogno di sviluppare un più "vasto"
processo di istruzione per permettere ai suoi cittadini di fare i conti col
passato nazista e rigettare le manifestazioni di nazionalismo estremo.
L'Austria fu parte del "Reich" nazista dal 1938 al 1945, e Adolf Hitler
nacque lì.
Dopo la guerra, molti Austriaci hanno provato a farsi passare come vittime
dei nazisti, ma la polemica scoppiò negli anni '80 quando emerse che il
presidente - ed ex segretario generale ONU - Kurt Waldheim, aveva celato
dettagli sul suo ruolo come ufficiale della Wehrmacht durante la guerra.