Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Desideri, disperazioni e voglia di normalità dalla periferia più periferica.

-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 12/07/2007 @ 11:19:13, in sport, visitato 2193 volte)

Per "frasi razziste" nei confronti di altri pugili

Da Rai Sport

11 luglio 2007 - Il consiglio della federazione pugilistica italiana ha deferito il campione europeo dei pesi massimi leggeri, Vincenzo Cantatore. L'accusa mossa a Cantatore e' quella di aver rilasciato dichiarazioni 'razziste' nei confronti di altri pugili tesserati in Italia. "Portano sul ring ex criminali e zingari": e' questa la frase incriminata, rilasciata da Cantatore. A questo punto tocchera' al giudice sportivo valutare gli estremi disciplinari da applicare per questo tipo di dichiarazioni.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/07/2007 @ 09:19:13, in Italia, visitato 2195 volte)

In occasione del Meeting Antirazzista che si terrà a Cecina dal 21 al 28 luglio è in programma una giornata incentrata sul popolo Rom, all'interno del tema più generale del meeting: Città aperte o chiuse?

Il tema della giornata è: “Immaginare il futuro tra memoria e presente

Al mattino dalle ore 10 alle 13 si riunirà l'assemblea plenaria del Comitato Rom e Sinti Insieme.
I rappresentanti discuteranno tre documenti che verranno presentati nel seguito della giornata. Il primo sulle problematiche legate all'immigrazione, il secondo sulla legge per il riconoscimento delle minoranze linguistiche in particolare dei rom e sinti ed il terzo per la costruzione della rappresentanza politica e la cittadinanza. L'assemblea sarà aperta a tutti gli interessati.
Alcuni partecipanti: Yuri Del Bar, Nazzareno Guarnieri, Radames Gabrielli, Eva Rizzin, Dijana Pavlovic, prof. Santino Spinelli,Demir Mustafa, Davide Casadio, Elvis Ferrari, Graziano Halilovic, Bruno Morelli, Loris Levak, Bajram Osmani, Torre Vladimiro.
Contributi esterni: Roberto Ermanni, Zoran Lapov, Nando Sigona, Carlo Berini.

Dalle ore 15:30 alle ore 17:30
Nel primo pomeriggio è prevista, alla presenza della sottosegretaria Cristina De Luca, di alcuni parlamentari italiani e di molti amministratori locali di Regioni e Comuni, la presentazione di buone prassi politiche e progettuali con interventi di Arci, Osservazione e Fondazione Michelucci. Inoltre ci sarà la restituzione dei documenti discussi la mattina dal Comitato Rom e Sinti Insieme.

Contestualmente avrà luogo la presentazione della pubblicazione con Dvd “Immaginare il Futuro tra Memoria e Presente” prodotta da Arci Toscana che documenta l'esperienza del Progetto Rom Toscana, metodologie e proposte per il futuro.

Dalle ore 17:30 alle ore 19:30
Tavola Rotonda: il superamento dei “campi nomadi”
La discussione approfondirà i temi dell'accoglienza, della discriminazione e dell'illusione securitaria. Saranno presenti, con vari interventi, amministratori e funzionari locali.
Interverranno: Gianni Salvadori (assessore Regione Toscana); Lucia De Siervo (assessora Comune di Firenze; e altri assessori e funzionari delle delle Regioni e Comuni italiani (Sicilia; Lazio, Puglia; Campania, Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino)

Alle ore 21 Spazio Cinema
proiezione del cortometraggio “Kher” prodotto da Arci Toscana sul tema Progetto Rom Toscana e il superamento dei Campi Nomadi.

Ore 21:30 concerto
Esma Redzepova (da confermare)

Info: meeting.toscana@arci.it
tel. +39 0586.684929
http://meeting.accoglienzatoscana.it

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/07/2007 @ 10:18:26, in Italia, visitato 2236 volte)

conferenza stampa martedì 17 luglio, ore 11

‘LA SAPIENZA’ UNIVERSITA’

Facoltà di Scienze Statistiche, aula 3, III piano

piazzale Aldo Moro 5

I rappresentanti delle Comunità Rom di Roma parleranno in una conferenza stampa delle gravi condizioni abitative in cui versano da decenni. Stileranno una piattaforma comune per opporsi ai

Patti per la Sicurezza e ai Villaggi della Solidarietà

Intervengono:

i Rappresentanti delle Comunità Rom di Roma:

Meo Hamidovic - Campo di Castel Romano

Mirko Grga - Campo Salviati 1

Najo Adzovic - Campo Casilino 900

Graziano Halilovic - Campo La Barbuta

Zoran Maximovic - Campo Via di Gordiani

Aldo Hudorovich - Campo Saxa Rubra

Decebal - Campo Quintiliani

Sevla Sejdic - ex Campo Vicolo Savini

Hasko - Campo Tor de’ Cenci

Dumitru Miclescu - campo Candoni

Najdan Iovanovic - Campo Via Dameta

Nazareno Guarnieri - Pescara

Partecipa il Coordinamento per Roma Democratica e Solidale

Modera Prof. Marco Brazzoduro

presentazione

SLEEP OUT #2

Campo Rom di Castel Romano

19 luglio 2007 dalle ore 19

promosso da stalker/osservatorionomade

stalker/osservatorionomade e la comunità Korahanè di Castel Romano invitano a visitare e passare la notte al campo rom “attrezzato”.

Per l’occasione sarà imbottigliata l’Acqua della Fonte della Solidarietà, acqua non potabile, distribuita una sola volta al giorno a mille e cinquecento persone. Solo uso esterno e fanghi.

La serata prevede musiche e poesie delle culture rom di Roma

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/07/2007 @ 09:24:21, in Kumpanija, visitato 2797 volte)

LOS GITANOS EN BRASIL[1]

Por: CRISTINA DA COSTA[2]

Secondo dati della Unión Romaní Internacional, esistono attualmente in America Latina circa un milione e mezzo di Gitani, dei quali ottocento mila vivono in Brasile. A cominciare da questo considerevole numero, la maggior parte di loro non ha risvegliato l'esigenza di affermarsi come popolo. Molti nascondono la loro origine, altri preferiscono affermare in forma romantica che "fintanto che nel cielo ci sarà una stella, ci saranno Gitani nel mondo".

Il nascondersi, lo sappiamo bene, viene dai pregiudizi che si sono avuti contro questo popolo nel corso della Storia nei più diversi paesi.

Il Brasile non fu differente

Il primo Gitano che arrivò in Brasile fu Joao Torres, nel 1574, che era stato espulso dal Portogallo. Seguirono molti altri, tutti accompagnati dallo stigma della persecuzione di cui erano stati oggetto in tutta Europa. In Brasile si succedettero editti, leggi e decreti che cercavano di controllare i Gitani: regolamentazioni professionali, sulla residenza, proibizione dell'uso dei costumi tipici e dell'uso del romanó-kaló, la vecchia proibizione di essere Gitani.

Durante i secoli  XVI e XVII i Gitani andarono espandendosi per tutto il Brasile, principalmente negli stati di Río de Janeiro, Sao Paulo, Bahía, Minas Gerais e Pernambuco.

Dal 1808, con l'arrivo della famiglia reale portoghese, un gran numero di Gitani nella corte di Joao VI a Rio de Janeiro esercitavano come artisti per l'intrattenimento delle feste reali, dei signori e dei merinos (officiali di giustizia). Inoltre, i Gitani furono i primi ufficiali di giustizia nel paese, e molti del gruppo Kalón esercitarono questa professione nel Forum della città di Río de Janeiro.

Risulta interessante che uno dei più famosi organizzatori di feste di Corte era il Gitano Conde de Bofia, che oggi da il nome a una via di questa città.

Sino allora arrivavano in Brasile Gitani provenienti dal Portogallo e, più raramente, dalla Spagna (los Kalóns). A partire dal 1882, con l'indipendenza del Brasile, arrivarono i Rom (non iberici).

Pluralità dei gruppi Gitani

La divisione per gruppi che meglio riflette la realtà della presenza dei Gitani in Brasile, è la seguente:

1. Rom:

- Kalderash: E' il sottogruppo più prestigioso del Brasile. Sono calderai e alcuni sono riusciti nell'ascesa economica e professionale.

- Khorakhane: Originari di Grecia e Turchia.

- Macwaia: Quelli che di più negano la loro origine Gitana..

- Rudari: Provenienti principalmente dalla Romania.

- Lovara: Si autodefiniscono come emigranti italiani.

2. Kaló:

- Gitani iberici. A Rio de Janeiro e San Paolo si identificano come emigranti portoghesi e spagnoli e in maggioranza sono commercianti, tassisti e, alcuni, universitari.

Struttura sociale

La situazione dei Gitani in Brasile è la stessa che in altri paesi del mondo: pregiudizi dei gadye (payos), che comportano a volte perdite successive delle proprie caratteristiche culturali. Il deceduto Juscelino Kubitscheck de Olivera, uno dei maggiori presidenti del paese (1956-1960), mai menzionò la propria origine gitana.

I nomadi sono una minoranza e si trovano abbastanza emarginati. Sono quelli che soffrono i pregiudizi della popolazione locale dove si accampano, in quanto le loro baracche, i cavalli e i vestiti li identificano immediatamente come Gitani. Gli uomini vivono del commercio di cavalli e, a volte, di automobili usate, della riparazione di utensili di cucina e dell'artigianato del rame. Le donne praticano la chiromanzia: girano per le strade offrendo la loro lettura delle linee della mano.

Quello brasiliano è un popolo estremamente mistico, dovuto questo alla forte presenza nella struttura sociale di afrodiscendenti e indigeni, entrambe popoli che coltivano queste pratiche millenarie. E'per questa via che i Gitani incontrano con una certa facilità la forma per penetrare nella società brasiliana.

Tra i nomadi, i matrimoni sono concertati previamente ed i fidanzati si sposano ancora adolescenti (dodici anni anni per le ragazze e quindici per i ragazzi). Oggi esistono matrimoni misti tra i nomadi.

In relazione ai loro morti, i nomadi hanno il costume di versare del vino nella fossa dove depositano il defunto, così come di tornare sempre nel luogo dove fu interrato.

Piace loro ballare e cantare, anche se la loro arte musicale si è parecchio mescolata con i ritmi delle città dell'interno del Brasile.

Quanti si sono invece già sedentarizzati, anche da diverse generazioni, mantengono alcune tradizioni degli antenati europei.

Svariate professioni

I Gitani dello stesso gruppo tendono a concentrarsi nello stesso quartiere, in case vicine o nel medesimo edificio. Per la strada camminano assieme e si incontrano a gruppi per le piazze delle città. Tra loro ci sono avvocati,medici, commercianti di tappeti ed automobili, circensi, industriali, professori, musici o cartomanti, cioè esercitano le più varie professioni. Il  loro comportamento è uguale a quello di qualsiasi altri cittadino, escluso il fatto di che nelle loro case sono tutti Gitani.

I matrimoni vengono sempre concertati in anticipo - rarissimamente avvengono al di fuori della loro razza - e durano tre giorni. Il secondo giorno, una volta la verginità della sposa, i padri dei ragazzi portano la vestaglia nel mezza di canti e balli, mentre la famiglia della sposa impugna orgogliosamente la vestaglia insanguinata in segno di giubilo.

La musica dei sedentari, compreso il gruppo del gruppo dei Rom - a base di violino - che del gruppo Kalón - su abse di viola accompagnata dal battito delle mani del flamenco - non differisce molto da quella dei Gitani europei. I Gitani brasiliani sedentarizzati hanno convertito in una questione di onore il fatto di mantenere la propria tradizione musicale.

La pomana, il rito funebre, si svolge in Brasile tre giorni dopo la morte e si ripete dopo quarantun giorni, sei mesi e un anno, quando ha luogo il termine delle celebrazioni. Le cerimonie avvengono sempre di sabato e raccolgono parenti ed amici del morto venute da tutte le parti del paese.

Feste religiose

I Gitani hanno feste religiose proprie, basate sulla santa protettrice di determinate famiglie. In questo senso si svolge la slava, cerimonia in cui omaggiano una santa e servono un banchetto. Amici e parenti ballano attorno alla tavola. Questa festa deve aver luogo sempre prima della morte del patriarca della famiglia; dopo la sua morte, il figlio più giovane sarà obbligato a continuare la festa sino a che non abbia un figlio.

Quanto alla religione, ci sono Gitani cattolici, protestanti, ortodossi e frequentano le chiese più diverse. Inoltre, mantengono nelle loro case, pratiche mistiche come la chiromanzia, la cartomanzia o la lettura della fortuna col gioco delle monete.

Perla sua somiglianza a santa Sara, accomunata dal colore della pelle, i Gitani brasiliani onorano, tra le altre, Nuestra Señora Aparecida,  che si festeggia il 12 ottobre. Anche san Giorgio, san Nicola o santa Barbara. Anche se non si può parlare di una religione gitana, si può affermare che i Gitani hanno un sentimento di religiosità molto forte.

Le questioni economiche, le separazioni e altre situazioni sono risolte dal padre di famiglia, dal leader del gruppo o, in casi estremi, dalla Kriss Romaní o Consiglio di Giustizia Parallelo, composto dai Gitani più anziani e rispettati.

La maggioranza dei Gitani non permette ai figli di frequentare la scuola per molto tempo. In questo senso, in relazione ai nomadi, la Pastorale dei Nomadi del Brasile ha realizzato un eccellente lavoro, guidato dal padre italiano Renato Rosso, che battezza, alfabetizza e sposa le persone del gruppo che lo desiderino. Per quanto riguarda i sedentari, molti ritengono che l'insegnamento dei gadye non ha niente a che vedere con la visione del mondo dei Gitani e che così si allontanano i giovani dalla tradizione. Credono che sia necessario il solo apprendere a leggere, scrivere e avere alcune nozioni di matematica "per non essere ingannati dai gadye (payos)".

Una minoranza all'Università

Una minoranza, senza dubbio, ha acceduto già all'università e vedono gli studi e il miglioramento intellettuale come l'unica uscita del popolo Gitano per la sopravvivenza nella società maggioritaria.

Folclore a parte, il Gitano alla fine del secolo XX cercano di mantenere le loro tradizioni, altrimenti, in pochi anni, sarà un popolo ricordato appena dalla letteratura, dal cinema, la musica o la memoria delle persone.

Dalla metà circa degli anni '80 esiste il Centro di Studi Gitani del Brasile (CEC), che vuole mostrare la realtà del popolo Gitano in questo paese, tramite conferenze, video, interviste a periodici e stazioni radio e televisive, pubblicazioni di libri e presentazioni musicali. Si intende cosi rafforzare l'identità culturale gitana, nella condivisione con la realtà che li circonda. Il CEC è presieduto dal Gitano Mio Vacite, violinista di professione.

Nel maggio 1989, il CEC ha conseguito che il prefetto di Itaguaí (municipio dello stato di Río de Janeiro), cedesse un terreno ai nomadi che passano frequentemente da lì e che altrimenti incontravano difficoltà ad accamparsi. Speriamo che altri prefetti ne seguano l'esempio.

C'è molto da fare, posto che il CEC non è affiliato a nessuna entità governativa e [...] tenendo conto che siamo in un paese del sud.

Quello che si spera è che più Gitani brasiliani prendano coscienza della necessità di questo movimento per la sopravvivenza come popolo in Brasile.

Note di pie di página
[1] Tomado de: I Tchatchipen. No. 13. Enero–Marzo–Diciembre . 1996. Barcelona.
[2] Escritora brasileña.

Bibliografía
CRISINA DA COSTA. Povo Cigano. Río de Janeiro. Edición de Autor. 1986.
CRISINA DA COSTA. Os Ciganos continuam na estrada. Río de Janeiro. Edición de Autor. 1989.
MELO MORALES FILHO. Os Ciganos no Brasil. Sao Paulo. VSP. 1981.
ATICO VILAS-BOAS DA MOTA. Os Ciganos do Brasil. Río de Janeiro. FGV. 1984. En: El Correo de la UNESCO.

PRORROM

PROCESO ORGANIZATIVO DEL PUEBLO ROM (GITANO) DE COLOMBIA / PROTSESO ORGANIZATSIAKO LE RROMANE NARODOSKO KOLOMBIAKO

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/07/2007 @ 09:40:38, in casa, visitato 1676 volte)

Da Repubblica

Il progetto arriva dal Nord Europa: recuperare e creare appartamenti
Giovani, immigrati e precari: lavorano nei giorni liberi e abbattono i costi

Anche in Italia le case costruite da soli
E il ministro promette una legge

di CARLOTTA MISMETTI CAPUA

I nostri bisnonni l'hanno sempre fatto. Si rimboccavano le maniche e si costruivano la propria casa da soli. Allora si poteva fare, non c'erano troppi permessi da chiedere, le pietre si trovavano nei campi dei vicini, la speculazione edilizia non esisteva.

Oggi rinasce questa pratica, in chiave sociale. Arriva dal Nord Europa un progetto semplice, innovativo: si chiama “auto-costruzione”, e nasce dal basso. Ci si mette insieme con altri lavoratori, o amici, o immigrati, o vicini di casa. Le amministrazioni offrono dei sussidi o pratiche burocratiche semplificate. E la casa si costruisce collettivamente, lavorando il fine settimana e nelle feste comandate. A costruirsi la casa da soli si abbattono i costi del 40%, e si sfugge agli speculatori.

Il progetto sembra talmente innovativo che la Provincia di Napoli e il comune di Padova stanno provando a replicarlo con i Rom. Altre comunità ci stanno lavorando: i Sinti veneti stanno costruendo un intero villaggio. L'associazione Alisei si occupa di auto-costruzione e ha cantieri aperti in Umbria, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana e nelle Marche. Totale: 400 alloggi in auto-costruzione. La stessa Banca Etica ha finanziato cantieri a Ravenna e Perugia con oltre 7 milioni di euro per 86 alloggi. In Lombardia la Regione ha messo a disposizione un fondo per finanziare fino al 20% del costo del progetto, da restituire dopo 10 anni dal termine lavori. Iniziative lungimiranti: in Irlanda l'auto-realizzazione arriva a coprire il 25% dell'edilizia popolare, per dire.

In Italia il ministro Ferrero sta pensando ad una legge nazionale. Finora tutte le cooperative al lavoro sono tutte inter-etniche, e per questa ragione il ministro le considera molto importante anche come strumento di coesione sociale. In Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia stanno lavorando a progetti di legge regionali: si pensa ad una agevolazione fiscale sull'Ici o a finanziamenti da restituire in dieci anni. “Al momento abbiamo un tavolo informale, una sorta di gruppo di lavoro. Stiamo cercando di capire come possiamo sostenere questa pratica” dicono dal ministero. La legge nazionale ci sarà, forse con un fondo per sostenere i programmi di auto-costruzione (per ora c'è un fondo di inclusione per gli immigrati a disposizione). “Riteniamo che questa politica debba uscire dalla sperimentazione, e diventare diffusa” dice il ministro Ferrero. “E' una risposta concreta per chi cerca un abitazione e non ha un grande reddito: ma è anche un modello di solidarietà, per imparare a fare le cose insieme”.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/07/2007 @ 10:00:08, in Italia, visitato 1858 volte)

Da Roma_Daily_News

Strasburgo, 11 luglio 2007 - L'European Roma and Travellers Forum (ERTF) ha reagito alle notizie apparse sui media italiani, secondo i quali ci sono attualmente circa 50.000 bambini mendicanti in Italia, la maggior parte dei quali a Roma. L'ANSA, che per prima ha riportato la notizia, afferma che il business è molto lucrativo, e riporta quanto espresso dalla European Union Agency for Fundamental Rights (FRA). L'agenzia stampa aggiunge che FRA ha appena lanciato una campagna europea contro lo sfruttamento dei bambini mendicanti.

L'European Roma and Travellers Forum ha chiesto alla FRA notizie in merito, ed è stato risposto che non era mai stato scritto un rapporto simile. L'Agenzia ha svolto proprie ricerche, venendo a scoprire che la fonte della campagna mediatica era un rapporto della parlamentare italiana Roberta Angelilli, di Alleanza Nazionale, con un proprio rapporto presentato pochi giorni prima a Roma (qui in formato pdf).

La rappresentante di estrema destra, che è anche la coordinatrice dell'Ufficio Nazionale per i Problemi dei Minori di Alleanza Nazionale, ha comunque adoperato materiale fornito da FRA, riguardo all'allarmante situazione di donne e bambini Romani, che li rende vittime naturali delle reti criminali. Il rapporto, che è tempestato di immagini di donne e bambini mendicanti è parte di una campagna contro l'accattonaggio per le strade che ultimamente bersaglia Roma.

L'Italia è stata nuovamente al centro di una campagna razzista contro i Rom. Non più di due mesi fa Roma, seguita da altre città, ha annunciato i piani per rialloggiare i Rom fuori dalla città, nei cosiddetti "villaggi della solidarietà" vigilati dalla polizia. Due settimane fa il sindaco Walter Veltroni è volato a Bucarest per firmare un accordo con le autorità rumene per gli stranieri illegali. Come parte di questo accordo i primi agenti rumeni sono arrivati a Roma ed aiuteranno i loro colleghi sulle tematiche dei minori, della prostituzione e dei campi rom (vedi il rapporto qui sotto).

"Siamo estremamente preoccupati sulla perdurante campagna contro i Rom in Italia" scrive in una lettera Rudko Kawczynski, Presidente di ERTF a Beate Winkler, direttrice della Fundamental Rights Agency, puntualizzando i collegamenti tra la campagna mediatica e le recenti iniziative contro i Rom. Chiede a Ms. Winkler di adoperare il proprio diritto di correzione per impedire che il nome di Fundamental Rights Agency non venga mal adoperato per danneggiare ulteriormente le comunità Rom in Italia.

ERTF

Italy tells Romania: We don't want your Roma

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 18/07/2007 @ 09:09:39, in Italia, visitato 1789 volte)

Ricevo da Tommaso Vitale

''Acqua non potabile'': imbottigliata e distribuita per denunciare il degrado del campo rom di Castel Romano

E' quella del pozzo del campo dove vivono circa 1000 persone, l'unica disponibile per il migliaio di persone, molti i bambini. “Alcuni dei nostri bambini si sono già ammalati di epatite”

ROMA - "Acqua non potabile”. In confezioni da due litri, imbottigliata e distribuita a Castel Romano, al chilometro 20 della via Pontina, a Roma. L'acqua è delle più torbide e sul fondo della bottiglia precipita il terriccio in sospensione. L"etichetta raccomanda: "solo uso esterno e fanghi”. E più sotto specifica: “Acqua non potabile  distribuita un'ora al giorno a 1.500 persone”. E" l'acqua del pozzo del campo rom di Castel Romanoi. L'unica disponibile per il migliaio di persone, molti i bambini, ospitati nella struttura aperta nel settembre 2005. I rappresentanti della comunità Korahanè del campo, l'hanno imbottigliata e ne faranno omaggio alle autorità responsabili per denunciare la situazione di degrado del campo. “Alcuni dei nostri bambini si sono già ammalati di epatite, per aver bevuto quell'acqua”, dice Luigi, un trentenne residente nel campo, che aggiunge: “Come è possibile che, in Italia, mille persone siano tenute senza acqua potabile? Ho sempre lavorato, sono in Italia da vent'anni, come tanti altri. Eppure lo stato ci costringe ad essere nomadi”. I Korahanè di Castel Romano invitano quindi tutti i cittadini di Roma a visitare il campo della Pontina giovedì 19 luglio a partire dalle 19:00, e a passarvi la notte per “richiedere un intervento urgente da parte delle autorità teso al ripristino delle condizioni di vivibilità e sicurezza per le 1.000 persone che vi abitano”. (vedi lancio successivo) (gdg)

© Copyright Redattore Sociale

''Non siamo cani'': i rom si ribellano ai patti di sicurezza di Amato e Veltroni

Prevedono il trasferimento di migliaia di famiglie in 4 nuovi grandi campi attrezzati, che sorgeranno fuori dal raccordo anulare. Najo Adzovic: ''E' tempo di reagire". Dure critiche alle associazioni che gestiscono i campi

ROMA - Non siamo nomadi. Basta con i campi, vogliamo una casa. Le comunità rom di Roma si schierano contro i patti di sicurezza sottoscritti da Amato e Veltroni lo scorso maggio, e che prevedono il trasferimento in massa di migliaia di famiglie in 4 nuovi grandi campi attrezzati, che sorgeranno fuori dall'autostrada del raccordo anulare.
"E" tempo di reagire - dichiara Najo Adzovic (Campo Casilino 900) - non possono deportarci e recintarc come cani”. Dure le critiche alle associazioni e cooperative che gestiscono i campi "Basta lucrare sulle nostre spalle – dice Graziano Alilovic (Campo La Barbuta) –. Vogliamo case, non campi. Le associazioni ci dicano da che parte stanno”.

Quella del diritto alla casa è la prima delle richieste del coordinamento dei rom, riunitosi questa mattina all'università La Sapienza in un incontro con la stampa. “Chiediamo al sindaco case popolari”, dice Meo Hamidovic (Campo Castel Romano). Hamidovic vive al campo di Castel  Romano dal 14 settembre 2005. Allora venne sgomberato il campo di vicolo Savini, a Ponte Marconi. Mille persone trasferite a Castel Romano, in quello che si annuncia come prototipo dei villaggi della solidarietà proposti dai patti di sicurezza firmati a maggio, a Roma, dal sindaco Walter Veltroni, da Enrico Gasbarra, Piero Marrazzo e dal Prefetto Serra - oltre al ministro Amato. Undici milioni di euro in tre anni dalla Regione Lazio, quattro milioni dal Comune di Roma e un ulteriore contributo da parte della Provincia di Roma, per rivedere l'assetto dei campi rom. Seimila persone – dichiara il professor Marco Brazzoduro (La Sapienza) - rischiano la “deportazione” in località periferiche e isolate, che saranno definite entro il 23 luglio.

Nel campo rom di Castel Romano vivono mille persone, confinate in 220 container al confine tra Roma e Pomezia, nel mezzo della riserva naturale di Decima-Malafede. Il luogo è talmente isolato che per spegnere un incendio divampato nel campo due giorni fa, a nulla è servito la chiamata ai vigili del fuoco, che non sono riusciti a raggiungere la zona con le autobotti. Il campo è gestito dall'Arci, per una convenzione che ammonta a 750.000 euro annui. “Il villaggio non è attrezzato, siamo senza acqua potabile, non c'è un solo posto all'ombra per i nostri bambini”, si lamenta Hamidovic. L'unica distribuzione idrica, per due ore al giorno, è realizzata con acqua di pozzo non potabile e inquinata. “Alcuni dei nostri bambini si sono già ammalati di epatite, per aver bevuto quell'acqua”, dice un trentenne residente al campo. Il primo centro abitato dista 8 km dai container, e le scuole dove i bambini erano iscritti prima dello sgombero da vicolo Savini, distano 20 km. Molti hanno abbandonato gli studi. Anche perché, denuncia Hamidovic, le scuole del XII municipio rifiutano di accogliere i nostri figli.

I rom criticano anche l'atteggiamento securitario con cui si sentono giudicati. “La società dei gage (i non rom, ndr) porta all'annullamento dell'identità – dice Bruno Morelli -. I problemi di microcriminalità esistono, ma sono legati alle condizioni di miseria dei campi e non alla cultura”. Morelli si è quindi appellato ai media, perché diano voce alle istanze di “una minoranza etnica e linguistica mai riconosciuta in Italia” e sostengano la lotta dei rom contro i campi, “rimasti soltanto in Italia”. Intanto l'amministrazione capitolina va in direzione opposta. Lo scorso 8 luglio, sono infatti arrivati a Roma i cinque funzionari prestati dalle forze dell'ordine romene. Rimarranno per tre mesi, per favorire l'identificazione dei rom. (gdg)

© Copyright Redattore Sociale h 16.48 17/07/2007

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/07/2007 @ 10:20:25, in Italia, visitato 3034 volte)

LUNEDÌ 23 LUGLIO DALLE 18 ALLE 20 IN PIAZZA SCALA
INCONTRO CON I ROM DEI CAMPI DI MILANO

ROM E SICUREZZA: E’ QUESTO IL VERO PROBLEMA DI MILANO?

Un’emergenza si è abbattuta sulla città e la provincia di Milano: l’invasione dei rom. Per rispondere a questa calamità presunta le amministrazioni comunali provvedono a sgomberi senza né capo né coda perché non offrono alternative: uomini, donne e bambini vengono semplicemente abbandonati a se stessi costringendoli a cercare rifugi di fortuna in condizioni sempre più precarie.

La scoperta che la sicurezza è un diritto dei cittadini e che la legge e la polizia devono intervenire per impedire sfruttamento e infrazioni del codice penale è la scoperta dell’acqua calda visto che la legge dovrebbe valere per tutti, rom e non rom. Ma soprattutto nasconde la cattiva coscienza di chi in questi anni ha lasciato crescere l’impunità in tutti i campi – dalle grandi speculazioni immobiliari all’evasione fiscale, alla mancata politica contro traffico e inquinamento -, costruendo le condizioni di una sensazione generale di insicurezza e frustrazione.

Una politica responsabile e degna di un Paese civile non insegue il malcontento e il pregiudizio ma costruisce le condizioni di diritti e doveri uguali per tutti per una convivenza pacifica, sicura e rispettosa delle diverse culture, sconfiggendo gli imprenditori della paura, le forze politiche più reazionarie e razziste, che su questo terreno costruiscono le loro fortune elettorali.

Il problema va affrontato su diversi piani, assumendo l’obiettivo della convivenza tra cittadini che fanno parte della stessa comunità con una visione più generale del complesso problema dell’immigrazione. Ma c’è un piano che va affrontato immediatamente ed è quello che riguarda, in questo momento, le condizioni di vita di queste persone, uomini donne e bambini che cercano, come tutti, un angolo di pace, di serenità e di sicurezza sociale e per i quali si prospetta una vera e propria emergenza umanitaria.

  • Per il superamento della politica dei campi nomadi, che diventano ghetti e come tutti i ghetti possibile fonte di degrado umano e sociale

  • Per una moratoria sugli sgomberi nella città di Milano e in Provincia,

  • Per la costituzione di tavoli di concertazione reale del Comune, della Provincia, della Regione,

  • Per un investimento sistematico sulle comunità per sviluppare professionalità in ambiti "imprenditoriali" e formare figure come i mediatori culturali,

  • Per contrastare il "razzismo istituzionale" e il trattamento discriminatorio nella pubblica amministrazione e nei servizi, vere e proprie violazioni dei diritti umani

LUNEDÌ 23 LUGLIO DALLE 18 ALLE 20 IN PIAZZA SCALA

INCONTRO CON I ROM DEI CAMPI DI MILANO

Con testimonianze di Renato Sarti, Bebo Storti,

messaggi di Dario Fo e Moni Ovadia letti da Dijana Pavlovic,

più musica rom e altro

HANNO ADERITO ALL’APPELLO:
Acea Onlus, Accesso coop. sociale, Mario Agostinelli, Alfredo Alietti, Salvatore Amura, Massimiliano Andretta, ARCI Milano, Paola Arrigoni, Associazione Altropallone, Associazione Aven Amenza-Unione rom e Sinti, Associazione Cittadini dal mondo, Associazione Comitato italiano contro la schiavitù moderna, Associazione Oltre il Campo, Associazione OsservAzione, Associazione Guerre&Pace, Associazione culturale Punto rosso, Associazione Rom Sinti @Politica, Associazione Liberi, Associazione NAGA, Associazione Sinistra critica, Associazione Sucar drom, Associazione Todo Cambia, Associazione Unaltralombardia, Daniele Barbieri, Gabriella Benedetti, Pierluigi Branca, Massimo Bricocoli, Mariano Bottaccio, Vando Borghi, Paolo Cagna Ninchi, Grazia Casagrande, Fabrizio Casavola, Marco Cavedon, Circolo migranti PRC-SE, Comitato per le libertà e i diritti sociali, ConGES Consorzio Giusto Etico Solidale, Bruno Cousin, Anna Paola Cova, Sergio Cusani, Bianca Dacomo Annoni, Giorgio D’Andrea, Fabio de Nardis, Deafal ong, José Luis Del Roio, Massimo Donati, Stefano Femminis, Festa dei popoli di Opera, Diario Fo, Cecilia Gallotti, Jole Garuti, David Gentili, Massimo Gentili, Alberto Giasanti, Marina Gori Sanremo, Roberto Guizzi, Raffaella Lavanga, Giovanna Malgaroli, Marcello Maneri, Ezio Mancini, Marina Mariani, Guido Martinotti, Pietro Maria Maestri, Ainom Maricos, Andrea Membretti, Giovanni Merlo, Enzo Mingione, Carlotta Mozzana, Luciano Muhlbauer, Giuseppe Natale, Alfonso Navarra, Giorgio Nobili, Opera nomadi Milano, Opera nomadi nazionale, Officina Soc. Coop. Osadonna, Moni Ovadia, Michele Papagna, Stefano Panigada, Luigia Pasi, Maurizio Pagani, Simonetta Pavan, Dijana Pavlovic, Fabio Quassoli, Franca Rame, Valentina Rossi, Anna Maria Satta, SDL intercategoriale, Sergio Segio, Bebo Storti, Atomo Tinelli, Antonio Tosi, Pino Vanacore, Roberto Veneziani, Gigliola Vicenzo, Tommaso Vitale, Enrico Vitale

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/07/2007 @ 12:26:52, in Italia, visitato 1811 volte)

Roma, 17 lug (Velino) - “Per noi sembra che non ci debba essere nessuna integrazione, ma solo lager in cui perdere la dignità di esseri umani”. A denunciarlo sono i rappresentanti di alcuni dei principali campi nomadi della Capitale che oggi, nella facoltà di Scienze statistiche della Sapienza, hanno organizzato una conferenza stampa per denunciare i pericoli insiti nella “deportazione” dei Rom della Capitale in quattro grandi “Villaggi della solidarietà”, fuori dal raccordo anulare, prevista nel Patto per la sicurezza firmato dal sindaco capitolino Walter Veltroni con il ministro dell’interno Giuliano Amato. Uno dopo l’altro i rappresentanti dei campi hanno raccontato il loro percorso, sottolineando le difficilissime condizioni di vita che si sono protratte per decenni. Il 95 per cento dei Rom presenti nella Capitale è stanziale, con particolare riferimento al grande insediamento di Castel Romano, proposto da alcuni come modello, per struttura e dimensioni, dei “Villaggi” previsti nel Patto per la sicurezza. “Non abbiamo acqua potabile, siamo isolati dal mondo – racconta Luigi, uno dei rappresentanti del campo – ci siamo spostati nel 2005 da vicolo Savini, sradicando i nostri bambini dal tessuto sociale nel quale si erano faticosamente inseriti, in quella che doveva essere un’area ‘attrezzata’. Qui però abbiamo trovato 220 container per oltre mille persone, a otto chilometri dal centro abitato più vicino, senza neanche un filo d’ombra e una fermata dell’autobus. Ma soprattutto nel campo non c’è acqua: l’unica che possiamo avere è quella fornita da un pozzo, per due ore al giorno, che non è potabile ed è inquinata”. Una situazione difficile che verrà raccontata e denunciata nel corso di una manifestazione, giovedì 19 luglio dalle 19, organizzata all’interno del campo, al km 20 della via Pontina, in cui l’acqua del pozzo verrà imbottigliata come “Acqua della fonte della solidarietà” e donata alle autorità politiche e istituzionali responsabili. Gli ospiti verranno accolti con cibi tradizionali, cortei musicali itineranti e poesie delle culture Rom.

In tutti gli interventi della mattinata ci sono attacchi alla amministrazione capitolina e al governo per i contenuti, ma anche per il processo decisionale, del Patto per la sicurezza. “Il processo che ha portato a questo documento – spiega Graziano del campo di Ciampino – è passato sopra le nostre teste. Si tratta di un comportamento degno di uno stato autoritario che ha prodotto un risultato dal sapore ancora più autoritario. Ho sentito le istituzioni parlare spesso di solidarietà e integrazione, ma l’intento mi sembra quello di isolare e nascondere il diverso. Di integrazione non c’è traccia. Stiamo lavorando a un progetto comune, con il comitato “Rom e Sinti insieme” nato a marzo, per presentare delle proposte alternative alla questione a livello nazionale. Deve esserci lasciata la libertà di scelta, ci devono permettere di elaborare vie alternative, altrimenti il pericolo che la situazione si faccia difficile è altissimo”.

Decabel, ragazzo rumeno che vive in un insediamento abusivo, racconta: “Io e la mia famiglia, come le altre nella nostra situazione, ci svegliamo la mattina pensando, anche oggi abbiamo un tetto. Si spendono decine di migliaia di euro per demolire i nostri campi, quando potrebbero essere usate per rendere la situazione più vivibile e garantire un futuro diverso ai nostri figli. Invece Veltroni fa venire in Italia i poliziotti rumeni che hanno distrutto le nostre case vent’anni fa in Romania”. Mentre si teneva la conferenza stampa però, quasi in risposta alle proteste dei Rom, in via Maddaloni, nel VI Municipio, le forze dell’ordine portavano a termine lo sgombero di un insediamento abusivo in cui erano presenti circa 50 tra nomadi e rumeni. Ai minori, sottolinea una nota del VI Municipio, è stata data “un’adeguata sistemazione”.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 20/07/2007 @ 09:02:09, in blog, visitato 1587 volte)

New Sucar Drom Carissimi lettori, siete sul nuovo blog di prova di sucardrom. Fino a qualche giorno fa eravamo su Tiscali ma con il processo di implementazione eseguito la scorsa settimana su quella piattaforma non riusciamo più a garantire il servizio offerto negli ultimi due anni. Come avrete notato...

Per altre vie, donne fra guerre e nazionalismi Labirinto, fra diario, testimonianza e ricerca, registrazione di un percorso personale e collettivo legato alla guerra nei territori jugoslavi. Mosaico di storie, d’incontri, di riflessioni sviluppate con altre donne italiane e jugoslave, attive nell’immaginare e costruire mondi alternativi. Punto di partenza per una riflessione sulle radici delle guerre, sull’ordine patriarcale, sulle antiche culture mediterranee, sulla rinascita degli integralismi, ...

Roma, conferenza stampa dei Rom capitolini Ieri mattina alla Facoltà di Scienze Statistiche della Sapienza di Roma si è tenuta la conferenza stampa del Coordinamento Rom Capitolino che ha denunciato la gravissima situazione vissuta dalle popolazioni sinte e rom. Interventi durissimi di Bruno Morelli e Graziano Halilovic (Comitato Rom e Sinti Insieme)...

Roma, Meo Hamidovic è un leader Giovedì scorso a sucardrom sono arrivate le foto della conferenza stampa, tenuta alla Sapienza dal Coordinamento Rom della Capitale, e devo confessare che mi sono commosso nel vedere la foto di Meo Hamidovic, mentre mostra alla stampa la bottiglia dell’acqua che arriva nelle “case” delle famiglie rom rinchiuse nel campo di CastelRomano.
Mi ero sentito con Graziano Halilovic, avevo letto...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


31/10/2024 @ 04:22:47
script eseguito in 118 ms

 

Immagine
 Manifestazione a Sofia (BG) contro la discriminazione... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 331 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< ottobre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
 
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
     
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source