Anche in Italia le case costruite da soli
Di Fabrizio (del 16/07/2007 @ 09:40:38, in casa, visitato 1686 volte)
Da
Repubblica
Il progetto arriva dal Nord Europa: recuperare e creare appartamenti
Giovani, immigrati e precari: lavorano nei giorni liberi e abbattono i costi
Anche in Italia le case costruite da soli
E il ministro promette una legge
di CARLOTTA MISMETTI CAPUA
I nostri bisnonni l'hanno sempre fatto. Si rimboccavano le maniche e si
costruivano la propria casa da soli. Allora si poteva fare, non c'erano troppi
permessi da chiedere, le pietre si trovavano nei campi dei vicini, la
speculazione edilizia non esisteva.
Oggi rinasce questa pratica, in chiave sociale. Arriva dal Nord Europa un
progetto semplice, innovativo: si chiama “auto-costruzione”, e nasce dal basso.
Ci si mette insieme con altri lavoratori, o amici, o immigrati, o vicini di
casa. Le amministrazioni offrono dei sussidi o pratiche burocratiche
semplificate. E la casa si costruisce collettivamente, lavorando il fine
settimana e nelle feste comandate. A costruirsi la casa da soli si abbattono i
costi del 40%, e si sfugge agli speculatori.
Il progetto sembra talmente innovativo che la Provincia di Napoli e il comune di
Padova stanno provando a replicarlo con i Rom. Altre comunità ci stanno
lavorando: i Sinti veneti stanno costruendo un intero villaggio. L'associazione
Alisei si occupa di auto-costruzione e ha cantieri aperti in Umbria, Emilia
Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana e nelle Marche. Totale: 400 alloggi in
auto-costruzione. La stessa Banca Etica ha finanziato cantieri a Ravenna e
Perugia con oltre 7 milioni di euro per 86 alloggi. In Lombardia la Regione ha
messo a disposizione un fondo per finanziare fino al 20% del costo del progetto,
da restituire dopo 10 anni dal termine lavori. Iniziative lungimiranti: in
Irlanda l'auto-realizzazione arriva a coprire il 25% dell'edilizia popolare, per
dire.
In Italia il ministro Ferrero sta pensando ad una legge nazionale. Finora tutte
le cooperative al lavoro sono tutte inter-etniche, e per questa ragione il
ministro le considera molto importante anche come strumento di coesione sociale.
In Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia stanno lavorando a progetti di legge
regionali: si pensa ad una agevolazione fiscale sull'Ici o a finanziamenti da
restituire in dieci anni. “Al momento abbiamo un tavolo informale, una sorta di
gruppo di lavoro. Stiamo cercando di capire come possiamo sostenere questa
pratica” dicono dal ministero. La legge nazionale ci sarà, forse con un fondo
per sostenere i programmi di auto-costruzione (per ora c'è un fondo di
inclusione per gli immigrati a disposizione). “Riteniamo che questa politica
debba uscire dalla sperimentazione, e diventare diffusa” dice il ministro
Ferrero. “E' una risposta concreta per chi cerca un abitazione e non ha un
grande reddito: ma è anche un modello di solidarietà, per imparare a fare le
cose insieme”.
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