Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
The Associated Press -
Martedì 17 gennaio 2006
WASHINGTON (AP) – Martedì la Corte Suprema ha
rifiutato di bloccare le cause intentate a nome di migliaia di
zingari, serbi e ed ebrei, che esigono dalla Banca Vaticana i soldi
che i fiancheggiatori del nazismo avrebbero rubato loro durante la II
guerra mondiali.
Gli avvocati della Banca Vaticana, braccio finanziario della
Chiesa Cattolica, hanno sostenuto che i tribunali americani non
dovrebbero occuparsi dei reclami.
“La risoluzione giudiziaria della querela causerebbe un
potenziale imbarazzo, perché in contraddizione con la
precedente politica dell'esecutivo, che ha sempre affrontato le
richieste relative alla II guerra mondiale con la diplomazia invece
che con la controversia” hanno detto ai giudici.
La nona Corte d'Appello degli Stati Uniti, nel 1999 ha consentito
che il caso fosse portato avanti. La giudice Margaret McKeown, ha
scritto per la corte d'appello che i sopravvissuti “affrontano
una strada in salita nel continuare i loro reclami” perché
i documenti sono vecchi di decenni e potrebbero “essere
invalidati per cause procedurali e giurisdizionali”.
The cases are Order of Friars Minor v. Alperin, 05-326, and
Istituto Per Le Opere Di Religione v. Alperin, 05-539.
Di Fabrizio (del 21/01/2006 @ 12:30:45, in Italia, visitato 1590 volte)
Una notizia di cronaca, che potete leggere da due diverse campane
(QUI
e QUI).
Molto cinicamente: non è morto nessuno. Molto stancamente:
ogni inverno le cronache riportano tra i 3 e i 10 casi simili, per
cui mi pare inutile fare polemiche politiche.
A meno che... la politica non mostri per una volta che non si
occupa di gestire poltrone e consigli di amministrazione, ma di
affrontare i problemi.
Sul dopo, lascio a destra e sinistra di scegliere se
infischiarsene o palesare commozione.
Sapete perché abbiamo fatto il callo a questi incendi
invernali? Perché si continua a pensare che in fondo in fondo,
riguardano pochi sfigati.
E' almeno da questa estate, che qui si è sollevato il caso
degli sgomberi dei terreni di proprietà, dove spesso le
famiglie che hanno scelto di non vivere nei campi hanno sistemato
case mobili o rifugi che non sono baracche. Come nel caso della Gran
Bretagna, queste famiglie sono state prima spinte dai comuni ad
acquistare i terreni dove accamparsi, e da quest'anno gli stessi
comuni non rinnovano loro il permesso di sosta e provvedono allo
sgombero forzato. Quanti? La stampa
parla di 5000 casi, la maggior parte nel nord Italia. Fatta una
rapida stima, tra le 50 e le 100.000 persone che da un momento
all'altro rischiano di tornare sulla strada, e di finire in
situazioni di fortuna come il gruppo di quei Rom di Chiaravalle.
Cittadini italiani, in gran parte, quindi non espellibili, che dalla
sicurezza di un rifugio dignitoso passeranno a riscaldarsi con mezzi
di fortuna.
Come si può pretendere di aver la capacità di
affrontare il problema dell'emigrazione extra-EU, quando ancora chi è
nato in Italia vede la propria situazione sempre più in
pericolo?
Cari amici, desidero informarvi che stasera al Tg5 in una sezione chiamata TERRA alle 23,50, trasmetteranno un'intervista del Presidente Nazionale dell'OPera NOmadi Massimo Converso sullo sterminio dei Rom, Sinti e Camminanti da
parte del Nazi-fascismo. Ciao e a presto, Marco Nieli, vicepresidente Opera Nomadi di Napoli
Sarà presente in studio Eva Rizzin, Sinta Italiana, che ha iniziato il dottorato all'Università di Trieste sul tema delle politiche nazionali ed europee a favore delle Minoranze Etniche e Linguistiche Sinte e Rom ed ha appena terminato uno stage al Parlamento Europeo. riportato su Sucar Drom
Di Fabrizio (del 21/01/2006 @ 03:35:58, in Europa, visitato 2363 volte)
Premessa: quella degli sgomberi in Gran Bretagna è una vertenza che dura da anni. QUI un riassunto degli ultimi sviluppi. Tra l'altro, ci sono diversi punti di contatto con la situazione in Italia (vedi)
Da: Dale Farm
Cari amici!
Stiamo affrontando una nuova crisi.
Vi scrivo in parte per informarvi sulle novità e in parte per richiedere il vostro aiuto in vista della prossima riunione del Comitato per lo Sviluppo di Basildon, quando si discuterà dell'ormai imminente rasa al suolo del nostro villaggio.
La riunione si terrà il 24 gennaio alle 19.30. Lo stesso giorno alle 18.30 organizzeremo un picchetto con delle candele. Potete partecipare al nostro picchetto anche virtualmente comunicando la vostra adesione al leader dei Tory: Malcolm.buckley@members.basildon.gov.uk e buckleymr@btinternet.com inviandocene copia a dale.farm@ntlworld.com (per i media).
I nostri avvocati nel contempo stanno preparando il ricorso al tribunale previsto il 14 marzo ed assieme di ribaltare la decisione presa dal comitato comunale, che non ha niente a che vedere con la Cintura Verde ambientale, ma è soltanto razzista.
L'alternativa che ci è stata proposta del sito di Pitsea NON si trova nella Cintura Verde ed è stata un'area di sosta autorizzata negli anni '70 - ma il comune SI OPPONE anche a questa soluzione e non intende concedere i permessi di sosta.
Quasi sicuramente, il comitato di sgombero riaffermerà la decisione di impiegare la compagnia privata di sicurezza Constant & Co, che costerà alle casse comunali due milioni di sterline.
Ma ci sono almeno quattro nuovi fattori da considerare:
-
sarà usata violenza a donne e bambini,
-
le conseguenze psichiche per quanti assisteranno alle violenze,
-
gli effetti di generale impoverimento, specialmente per i più giovani, di chi sarà costretto a tornare per strada,
-
le difficoltà di chi ha problemi di salute o bisogno di cure mediche (se dovrà tornare per strada)
Inoltre:
Il vice primo ministro John Prescott, nel suo lavoro di mediazione, ha impegnato il governo per una moratoria dello sgombero di un'area di 10 yards, che diventerebbero 40 se sarà accolto l'appello in discussione il 27 febbraio, e la moratoria varrebbe due anni. Ha poi messo a disposizione un'area alternativa, a Pitsea appunto, che il comune di Basildon non vuole concedere. Infine attualmente Dale Farm da un lato è stata circondata da filo spinato e valli artificiali, dall'altro i residenti sono pronti a resistere in modo non-violento allo sgombero.
In un recente articolo di Jon Austin, Vanessa Redgrave rilanciava l'idea di una catena umana attorno al campo per prevenire lo sgombero. Per quanti di voi non potessero prendervi parte, mi permetto di fornire alcuni suggerimenti per una lettera da inviare al consiglio comunale:
[Cliccando su “consiglio comunale, dovrebbe aprirsi il
vostro lettore di posta, con il testo in inglese che riporto qui
sotto e che riassume quanto esposto nell'articolo. Se non vi aggrada,
cambiatelo pure. Potrete così inviare una lettera al consiglio
comunale e una al comitato degli occupanti di Dale Farm (se funziona
il link, ovviamente) NDR]
The Commission for Racial Equality, in
seeking a judicial review of Basildon's decision to deny planning
permission for Dale Farm and instead to drive the 600 residents from
their own land by force, has implied that it actions are racially
motivated.
Wickford Primary Care Trust have
expressed their fears that if bulldozers are sent in to destroy the
90 homes women and children will be injured. For this reason I
continue to oppose the use of force. But in the changed circumstances
now prevailing it make no sense to employ Constant & Co, the
bailiff company, which has a dubious reputation as self-styled Gypsy
eviction specialists.
In view of Deputy Prime Minister John
Prescott's proposal that an alternative site be provided at Pitsea,
will the committee please consider postponing enforced action against
Dale Farm until full consideration of the Pitsea site, including a
planning appeal, has been given.
All the best
Grattan
01206 523528
Di Daniele (del 20/01/2006 @ 11:31:16, in Italia, visitato 1716 volte)
Molte le iniziative in provincia per celebrare il giorno della memoria
MACERATA - Gli appuntamenti non si limiteranno al solo 27 gennaio, giorno della ricorrenza, ma cominceranno lunedì prossimo (23 gennaio) e termineranno martedì 7 febbraio.
La Provincia di Macerata, i Comuni e l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea stanno coordinando un programma di iniziative per celebrare anche quest’anno la “Giornata della memoria”, coinvolgendo scuole e comunità locali. Gli appuntamenti non si limiteranno al solo 27 gennaio, giorno della ricorrenza, ma cominceranno lunedì prossimo (23 gennaio) e termineranno martedì 7 febbraio. Questo, nel dettaglio, il calendario.
Lunedì 23 gennaio. A Macerata, ore 9.40, l’Istituto tecnico per Geometri “Bramante” ospita un incontro-dibattito su “Le stragi dimenticate”, cui partecipano il giornalista Franco Giustolisi, il sindaco di Marzabotto, Edoardo Masetti, l’ex sindaco di Sant’Anna di Stazzema, Gianpiero Lorenzoni, e il testimone della strage di Fivizzano, Roberto Oligeri. Alle ore 10, invece, a Tolentino la Biblioteca comunale Filelfica inaugura la mostra sulla Shoah “L’infanzia rubata” che, curata dall’Istituto storico della Resistenza, rimarrà aperta al pubblico fino al 28 gennaio. Infine, alle ore 17, la Galleria degli antichi forni, a Macerata, apre le sue porte per un’altra mostra, dedicata alla cultura e all’olocausto del popolo Rom: “Tu taj me – Io e te per vincere il pregiudizio”. Sarà visitabile fino al 28 gennaio (ore 9.30-12.30 e 16-18.30).
Mercoledì 25 gennaio. A San Severino, ore 9.30, l’Itis “E. Divini” presenta la mostra su “La rosa bianca – Volti di un’amicizia”. Resterà aperta fino a sabato 28.
Venerdì 27 gennaio. E’ la “Giornata della memoria”: diverse saranno le iniziative organizzate in provincia. Quelle coordinate dall’Istituto storico della Resistenza sono cinque. Alle ore 10, al cineteatro “Divina Provvidenza” di Porto Potenza verrà proiettato il film “Jona che visse nella balena”; interverrà un rappresentante della comunità ebraica di Ancona. Sempre alle ore 10, al teatro “Durastante” di Monte San Giusto si svolgerà un dibattito con i ragazzi delle scuole sul tema dell’olocausto e sarà proiettato il film “La rosa bianca”; parteciperà Franca Foà Ascoli, presidente della comunità ebraica di Ancona. La visione del film sarà poi replicata alle 21.30 per tutta la cittadinanza (ingresso gratuito). Nel pomeriggio, alle ore 17.30, si terrà invece a Civitanova Marche (cineteatro “Cecchetti”) un incontro con il prof. Andrea Caspani, dell’università Cattolica di Milano, e con un rappresentante della comunità ebraica di Ancona. Infine, alle 21.15, nell’auditorium “Scarfiotti” di Potenza Picena ci sarà lo spettacolo di musica e poesia sulla Shoah, proposto dagli alunni del luogo.
Sabato 28 gennaio. Alle ore 10, l’Istituto tecnico commerciale “Gentili” di Macerata proietterà il film “Romani Rat – La notte dei Rom”, incentrato sull’olocausto dei Rom; seguirà un dibattito. Sempre a Macerata, alle 21.30, concerto di musica Rom all’Asilo Ricci con “Alexian group” (ingresso libero).
Dal 31 gennaio al 6 febbraio. Il palazzo comunale di Civitanova Marche ospita la mostra fotografica su “La rosa bianca – Volti di un’amicizia”.
Martedì 7 febbraio. Alle 21.45, il cineteatro “Cecchetti” di Civitanova Marche proporrà il film “La rosa bianca”.
Di Daniele (del 20/01/2006 @ 11:19:40, in blog, visitato 1816 volte)
a free gift from ...
OPERA NOMADI SEZIONE DI MILANO ONLUS
Ente Morale DPR n. 347 del 26.3.1970
Via Archimede n. 13 20129 Milano C.F. 97056140151
Tel 0284891841 - 3393684212
INVITO
In occasione della Giornata della Memoria 2006, l’Opera Nomadi è lieta di invitarla ad assistere alla lettura spettacolo “Porrajmos, voci di uno sterminio dimenticato”
MARTEDI’ 24 GENNAIO 2006 ORE 21,00
c/o Camera del Lavoro di Milano – Sala Di Vittorio
Corso di P.ta Vittoria 43
Porrajmos: distruzione, divoramento. Analogamente al termine ebraico ha – shoah, con questa denominazione convenzionale in romanès si dà un nome ai tragici eventi che portarono all’annientamento nei lager nazisti e nei territori occupati, complici i regimi fascisti, di centinaia di migliaia di Rom.
Ebrei, Rom e Sinti, sarebbero infatti divenuti nel breve volgere di pochi anni, dal ’37 al ’45, vittime di un evento prevedibile e inimmaginabile che sconvolse la Mitteleuropa, ma che affondava le proprie radici in una storia secolare di violenze e persecuzioni.
Storia e memoria. Il popolo dei Rom rimuove il ricordo della sventura, così come le immagini e le cose possedute in vita dai mulè, i morti. Nella lingua parlata, ancora prettamente orale, non esistono i verbi “leggere” e “scrivere” e le tradizioni, le esperienze, si tramandano di generazione in generazione in una dimensione senza tempo.
In Italia, l’assenza di un’esplicita legislazione razziale relativa ai Rom e la scarsità di testimonianze dirette, ha a lungo condizionato il lavoro degli storici, rinviando a tempi più recenti la condanna delle gravi responsabilità della dittatura fascista artefice dell’internamento e della deportazione verso i campi di sterminio di migliaia di Rom e Sinti e dell’appoggio agli efferati crimini contro l’umanità degli Ustasha croati di Ante Pavelic.
In Europa, e in particolare in Germania, la documentazione reperita, precedente in qualche caso al ’42 (decreto di Himmler di internamento nel campo di sterminio ad Aushwitz di tutti gli zingari e poi, quella del 2 Agosto del ’44 che sancisce la liquidazione del campo per famiglie di Auschwitz Birkenau Blocco B3), rendeva intanto nota la volontà di sterminio dei Romà da parte del nazifascismo.
Un popolo destinato a scomparire in quanto tale, come gli ebrei, e non per i presunti comportamenti asociali di cui sarebbe stato portatore.
Il Vicepresidente: Maurizio Pagani
Il Segretario Nazionale: Giorgio Bezzecchi
Trovo una recensione sul weblog di Babsi Jones: Stavo parlando in questi giorni con Mr. Calavera del 17° Trieste Film Festival; chi transita in zona ha qualche serata di pellicole balcaniche da vedere, e rischia di valerne la pena. Registi come Boris Mitić escono da questi festival, a volte sopportare qualche eccentrico cortometraggio è necessario per godersi scoperte straordinarie. Ho visto Lepa Dijana ( Pretty Dyana) e confermo le mie impressioni: Mitić è il degnissimo erede del grande mago pazzo Kusturica, con qualche vantaggio generazionale: strafavorevole alla diffusione di copie pirata e DVX (al punto di ospitare sul suo sito un apposito volantino pro-pirateria), il giovane regista serbo chiude il cortometraggio (che dura 45 minuti) con un esplicito messaggio: colonna sonora e DVX disponibili “at your nearest pirate records”. E-mule vi attende, sappiatelo. Lepa Dijana è un documentario...
Di Fabrizio (del 20/01/2006 @ 01:04:38, in Italia, visitato 1968 volte)
sabato 21 gennaio 2006 alle h.17.30 NUDA VITA / VITA NUDA meccanismi di esclusione, campi rom, biopolitica incontro con Marco Revelli, Leonardo Piasere, Daniele Todesco X Marco Revelli è uno di più stimolanti teorici del pensiero della sinistra, tra le sue opere ricordiamo: La politica perduta, Oltre il Novecento (Einaudi), La sinistra sociale, Le due destre, Fuori luogo (Bollati Boringhieri); insegna scienza della politica all’università di Torino. Sul nuovo numero della rivista “Communitas” ha scritto il saggio “Le discariche dell’umano” dove riflette sulle pratiche di segregazione contro i rom e affronta il caso veronese (campo di Boscomantico, occupazione chiesa di S.Tomaso…). Leonardo Piasere si occupa di etnologia e antropologia sociale e storica dei rom e delle relazioni zingari/non zingari. Ha iniziato già negli anni ’70 estese ricerche sul campo su vari gruppi rom. Insegna all’università di Verona, tra i suoi libri: L’etnografo imperfetto, I rom d’Europa (Laterza). Partendo dalla situzione veronese ha scritto “Carmen e i campi rom”, di prossima pubblicazione. Daniele Todesco da vent'anni si occupa del rapporto zingari/non zingari nel territorio veronese e in generale degli "stati di eccezione". Ha scritto "Zingari e territorio. Le pratiche dei Comuni nel veronese", "Le maschere del pregiudizio", "La vita di un'eccezione" (di prossima pubblicazione ne "I quaderni delle Società Letteraria"). Collabora con varie riviste tra cui Medicina Democratica. >>> di seguito, dalle h.20, la Fest/Azione studentesca! al centro sociale occupato autogestito la Chimica macchina immaginativa non omologata piazza Zagata, Borgo Venezia, Verona bus 32 e 33 (serali 92 e 98), o 13 (fermata via Perini) info: http://www.ecn.org/porkospino ogni martedi: h.18-20 Punto San Precario; h.21 assemblea di gestione; ogni venerdi: h.17-19 Copy-left point; h.20 trattoria Fornelli Ribelli; durante concerti-iniziative è aperta la libreria Ubik Books; ogni prima domenica del mese: mercato autogestito t/Terra. x info: marc 3393667470
L'Istituto di Cultura Sinta è stato invitato a dal Comitato Genitori di Marano Vicentino per dialogare insieme sul Porrajmos, la persecuzione razziale subita dalle popolazioni Sinte e Rom, durante il periodo nazi-fasista. La conferenza è all'interno di un ricco programma dal titolo: DIAMO UN FUTURO ALLA MEMORIA.
Vi aspettiamo numerosi Giovedì 26 gennaio 2006, alle ore 20.45 all'Auditorium delle Scuole Medie a Marano Vicentino
Il programma ore 20.45, introduzione a cura del Comitato Genitori
ore 21.00, i Rom e i Sinti in Italia e in Europa Carlo Berini e Fabio Dalla Vecchia, Istituto di Cultura Sinta
ore 21.15, lo sterminio dimenticato documentario sulle persecuzioni razziali subite dai Rom e Sinti tra il 1936 e il 1945 realizzato dall’Associazione Culturale ToniCorti per RAI 3
ore 21.45, Porrajmos Carlo Berini, Istituto di Cultura Sinta
Durante la conferenza saranno tenuti interventi di cultura musicale Sinta
Le altre iniziative a Marano Vicentino
Martedì 24 gennaio “Train De Vie”di Radu Mihaileanu - nella mattinata per gli alunni della Scuola Media - alle ore 20.30 per tutti, presso il Cinema Campana Venerdì 27 gennaio Nazismo e lager Incontro con i ragazzi di terza media, viene messo a disposizione della Scuola il VIDEO “VOCI DEL SILENZIO” realizzato dalla Scuola Media di Sarcedo.
Sarà esposta una mostra sui lager, presso l’atrio della Scuola Media, aperta a tutti gli interessati in orario scolastico.
ADERISCONO ALLE INIZIATIVE: Assessorato della Cultura del Comune di Marano Vicentino Istituto Comprensivo Cinema Campana
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