Di Fabrizio (del 17/07/2012 @ 09:19:24, in media, visitato 1517 volte)
Leggere la cronaca con attenzione, perché il titolo potrebbe
essere fuorviante. C'è la parola ZINGARI, ma non è dato sapere
se i ladri lo siano oppure no. La signora si è fatta truffare da due falsi
incaricati, ANCHE perché per entrarle in casa hanno fatto leva sulla diffusa
paura degli zingari. Risultato: cassaforte ripulita. (Qualcosa di simile accade
quando sui giornali leggiamo un titolo con la parola ZINGARI; in realtà
dei non-zingari ci stanno distraendo per fregarci in qualche modo) NdR
BolognaTodayOltre il danno la beffa per un 83enne derubata nel suo appartamento in zona
Emilia Levante da due truffatori: spacciandosi per tecnici del gas e
allertandola contro presunte ruberie in zona ad opera dei nomadi i due hanno
conquistato la sua fiducia... di Redazione[]// 13/07/2012
Oltre il danno la beffa per un 83enne bolognese ieri derubata nel suo
appartamento in via Cassino, zona Emilia Levante, da due truffatori.
15 mila
euro in gioielli il bottino racimolato dai malviventi, che sono riusciti a
mettere a segno il colpo.
LA TRUFFA. La malcapitata è stata avvicinata da due soggetti che l'hanno messa
in guardia su presunti furti nelle case ad opera degli zingari. Uno dei due l'ha
infatti avvicinata davanti al portone, dicendo di essere un tecnico del gas e
offrendosi di aiutarla a portare in casa la spesa. Con alcune chiacchiere e
qualche consiglio per difendersi dai ladri, l'uomo ha conquistato la sua fiducia
e, una volta nell'appartamento, ha fatto entrare il complice. Questi, mentre il
primo teneva impegnata la vittima, ha trovato le chiavi della cassaforte e l'ha
ripulita di tutto, rimettendo poi a posto la chiave.
Prima di andarsene, un'altra beffa: uno dei malviventi ha riconsegnato alla
pensionata un portafogli e un portagioie vuoti, oggetti che lei ricordava di
avere messo in cassaforte. Sorpresa, la donna è andata subito a controllare e ha
scoperto di essere stata derubata, ma i due si erano già allontanati.
Thenews.pl
20.06.2012 Ripresa la leggendaria poetessa rom per lo schermo d'argento
- PR dla Zagranicy -
Nick Hodge
Sono in corso le riprese di un videoracconto su Papusza, leggendaria
poetessa zingara del secondo dopoguerra, respinta dalla sua comunità dopo aver
raccolto le lodi dell'elite letteraria polacca.
Il veterano regista Krzysztof Krauze, che descrive il progetto come "una
storia epica", ha nel cast del film alcuni attori rom dilettanti.
"Sono attori fantastici", ha detto alla radio polacca.
"Sono molto cordiali, pieni di vita e di mentalità aperta," dice entusiasta.
Aggiunge: "In questo film abbiamo cercato di trattare gli zingari come una
nazione, e non solo come una fonte di colorato folclore."
Il racconto si sposta dalla nascita della poetessa nel 1910, sino alla morte
di suo marito nel 1970.
Rivela Krauze: "Mostreremo i pogrom, la guerra, la stanzializzazione forzata
e le minacce della polizia."
E poi: "Una simile storia sugli zingari non è mai stata raccontata prima."
Papusza (Bronislawa Wajs-Papusza) venne scoperta dallo scrittore Jerzy Ficowski,
che visse tra i Rom dopo la II guerra mondiale.
Come ufficiale veterano dell'esercito clandestino polacco nella II guerra
mondiale, Ficowski era a rischio di arresto da parte delle autorità comuniste, e
tra il 1948 ed il 1950 viaggiò con i Rom.
Ficowski nel film viene interpretato dall'attore polacco Antoni Pawlicki,
mentre il celebre poeta Julian Tuwim, che aiutò a far conoscere Papusza, da
Andrzej Walden.
Uno degli effetti principali della comunicazione umana è quello di non farsi
capire. Ne è prova il fatto che, quando comunichiamo (o proviamo a farlo),
passiamo almeno la metà del tempo a cercare di spiegare cosa intendevamo dire
veramente con i nostri messaggi. Molto spesso, l'incomprensione è un risultato
puntuale anche di tanta comunicazione su argomenti seri e complessi, come è
quello dell'immigrazione. Il manuale "Comunicare l'immigrazione" prova a
fornire, a quelli che lo desiderano, qualche importante strumento per attenuare
questo rischio. Il manuale, realizzato dalla
Cooperativa Lai-momo (editrice
della rivista Africa e Mediterraneo) e dal
Centro Studi e Ricerche Idos (Roma),
è rivolto agli operatori dell'informazione. Il volume contiene dati aggiornati
sui fenomeni migratori nel nostro Paese e numerosi esempi di buone pratiche di
comunicazione in questo campo.
Di Fabrizio (del 04/06/2012 @ 09:10:32, in media, visitato 2274 volte)
Segnalazione di Enzo Viscuso
Sinopsi
Quando arriva il carnevale in città, il vecchio fabbro aiuta a riparare la
giostra, e vivrà un ricongiungimento con la sua vita itinerante passata e con la
famiglia che lo salvò tanti anni fa.
Anteprima
Mercoledì 6 giugno, h. 21.00 | Brooklyn Heights Cinema
Venerdì 8 giugno, h. 18.00 | indieScreen Dopo la proiezione la regista Mariangela Fasciocco sarà disponibile per
rispondere alle domande
GENERE: short-movie CREW: soggetto e sceneggiatura: EMANUELA FAIAZZA E MARIANGELA FASCIOCCO prodotto da: OfficinART in collaborazione con: Cineforum Teramo e
FederArteRom
regia: MARIANGELA FASCIOCCO -
mariangelafasciocco@gmail.com direttore della fotografia: GIANNI CHIARINI montatore: LORENZO LOI musiche e arrangiamenti: ALEXIAN SANTINO SPINELLI & ALEXIAN GROUP direttore di produzione: SERENA ALFIERI presa diretta: FLORINDO CIMEI ED EMANUELA COLTELLESSA scenografia: SILVIA STELLABOTTE trucco e costumi: GIULIA BERARDINELLI
CAST:
BEPPE CHIERICI
DAVID DI SABATINO
ALEXIAN SANTINO SPINELLI
SABRINA DI DONATO
e con:
Paolo D'Agostino
Gianni Berardinelli
Paolo Ranalli
Paolo Candelori
Dante Di Furia
GianPiero Fasciocco
Mauro Berardinelli
La regista: Mariangela Fasciocco è una regista italiana freelance.
Si è laureata al DAMS di Bologna nel 2007. In quel periodo iniziò a lavorare
come assistente sul set ed in seguito come regista. Nel 2004 ha scr4itto e
diretto il suo primo cortometraggio "La seconde peau" (La seconda pelle)
prodotto dalla
Saint Dénis Université Paris VIII. Nel 2007 ha scritto e diretto il video
musicale "American B" per la band Jazzspteppa! e nel 2008 ha scritto e diretto
l'EPK (kit per la stampa) per la band Rosa Alchemica e diretto "Glue" un corto
prodotto da
Tensecond Production. Nel 2011 Mariangela ha girato "I VIAGGIATORI DELLA LUNA"
in lingua romanes, che è stato in concorso in numerosi festival in Italia.
Di Fabrizio (del 29/05/2012 @ 09:07:49, in media, visitato 1624 volte)
Segnalazione di
Paolo Terruzzi. Scusate, ma a me quelli di
Libero me fanno morì ...
Se passerà il riconoscimento della lingua, i Sinti pronti a invadere i
media (immagine tratta da
Pitypetefans.forumfree.it, mentre l'articolo originale lo trovate
QUI)
Tra i benefici della legge ci sono l'insegnamento della lingua Rom a scuola,
i documenti in tribunale tradotti in Romanes, radio e tv
L'insegnamento della lingua Rom a scuola, i documenti in tribunale tradotti in Romanes, una radio e una televisione per l'etnia Sinti. Lo scenario si prospetta
sempre più vicino e reale. La Commissione Affari Esteri e comunitari della
Camera ha approvato uno specifico emendamento nell'ambito della ratifica della
Carta europea della lingue minoritarie. Gli onorevoli Matteo Mecacci (Radicali)
e Jean Leonard Touadi (Pd) hanno proposto di inserire le lingue parlate da Rom e
Sinti tra quelle riconosciute e tutelate in ambito nazionale. E la norma è
passata nonostante il governo, tramite il Ministero dell'Interno, avesse
espresso parere contrario. Ma in Commissione tutti hanno votato a favore, tranne
la Lega Nord.
Nuova legge? - La discussione passerà ora al voto del Parlamento, dove si
profila un fronte comune tra Pd e parte del Pdl. Ci sono, quindi, buone
possibilità che la linea pro-Rom diventi legge. Il popolo Sinti avrà tutti i
benefici del caso, mentre le minoranze lombarde, venete e piemontesi continuano
a non essere minimamente considerate. Il riconoscimento è prima di tutto
simbolico ma porterà anche dei benefici giuridici ed amministrativi. Come spiega
Dijana Pavlovic, attrice serba di etnia Rom e candidata al Parlamento nel 2008
con Sinistra Arcobaleno, questa decisione «di includere la nostra lingua
nell'elenco di minoranze linguistiche tutelate, previsto dalla legge 482,
potrebbe aprire la possibilità di insegnare la lingua Romanes nelle scuole con
studenti Rom, ma anche la nascita di radio e televisioni per la nostra
minoranza. O, più in piccolo, il riconoscimento dei nostri funerali e la
traduzione degli atti legali in tribunale».
La presenza in italia - I Rom e Sinti presenti al momento in Italia sarebbero
tra i 150 e i 200mila, secondo le stime più attendibili. Sono sparsi in tutto il
territorio, al contrario di molte altre minoranze che si concentrano invece in
una specifica area geografica. Questo può portare ulteriori difficoltà, perché
ogni regolamentazione si dovrà applicare in ambito nazionale e non locale. Ma la
Pavlovic promette: «Ci mobiliteremo in Aula per far passare questo
riconoscimento».
La reazione leghista - L'approvazione della norma ha già scatenato le prime
reazioni politiche. La Lega Nord ha infatti già annunciato battaglia e
l'onorevole Matteo Salvini, eurodeputato e segretario in pectore del partito in
Lombardia, spiega il suo disappunto: «Abbiamo già pronta un'interrogazione da
presentare a Bruxelles. Vogliamo infatti che le minoranze lombarde vengano
riconosciute ed è folle che invece venga data la precedenza ai Rom. Questa
corsia preferenziale non è una novità, capita anche per alcuni contributi
pubblici. Non capisco in base a che cosa vengano stabilite le priorità. Comunque
sono scettico sulla possibilità che possano nascere emittenti televisive o
radiofoniche dedicate ai Rom senza finanziamenti delle istituzioni. E in quel
caso, Pisapia, che cosa fara?». Dello stesso parere anche l'onorevole Riccardo
De Corato del Pdl: «Non voterò mai questa legge in Parlamento: se si devono
riconoscere delle minoranze bisognerebbe dar la precedenza ai veneti e ai
lombardi. In Italia finora i Rom hanno creato poca integrazione e molti
problemi, al contrario di molte altre minoranze. La decisione della Commissione
mi sembra un'iniziativa del tutto demagogica. In ogni caso, la radio e la tv non
la apriranno con i soldi del governo, al massimo con i contributi di qualche
associazione no profit». Radio Rom, se mai nascerà, non avrà vita facile. Le
minoranze in coda per avere un briciolo di attenzione sono tante. Ma come è
noto, in Italia la fila non la rispetta quasi nessuno.
Di Fabrizio (del 03/05/2012 @ 09:49:44, in media, visitato 1369 volte)
Articolo di
Skinews (Tutte le notizie dal mondo della neve).
Cronaca da Argenta (che non mi risulta una
stazione sciistica, ma poco importa) con quattro capitoletti - oltre al
titolo e all'occhiello, 15 righe in totale - su una serie
di rapine nella cittadina.
In tutto questo spazio, furto da parte di zingari slavi viene
ripetuto 4 volte, 2 volte si aggiunge il
termine o albanesi, 3 volte si mette un forse
all'inizio.
I carabinieri mettono i sigilli a un’emettente di Scandicci. Indagato il
proprietario e un collaboratore per le sparate su rom ed extracomunitari
Roma – 26 aprile 2012 - "Zingari che campano rubando'', stranieri che meritano
''una scarica di botte'', perchè ''vengono a romperci i ...''.
È con frasi come queste che Guido Gheri, consigliere comunale a Scandicci per la
lista civica di destra Voce al Popolo, animava una trasmissione della sua Radio
Studio 54. Ieri carabinieri della cittadina toscana hanno sequestrato le
apparecchiature dell’emettente, il cui patron, insieme a un collaboratore è
indagato dalla procura di Firenze per istigazione all’odio razziale e
diffamazione.
Tutto è nato da una denuncia di un x collaboratore, conduttore di una rubrica
sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, che una volta andato via dalla radio è
stato offeso e deriso più volte nel corso delle trasmissioni. Alcuni ascoltatori
avevano chiesto poi l’intervento della magistratura dopo le sparate contro rom
ed immigrati andate in onda tra gennaio e aprile 2011.
"Sono accuse false, completamente infondate" sostiene Gheri."Io faccio parlare
tutti, faccio parlare il popolo. Siamo di fronte al primo caso in Italia di
radio chiusa perche' ospita una trasmissione, la mia, che va contro il sistema,
non importa se di destra o di sinistra". Il suo avvocato, Paolo Florio, liquida
le battute incriminate come "frasi grossolane, che non sono state dette con
l'intenzione di istigare l'odio razziale nè con spirito razzista".
Sembra che non manchi mai qualcuno che confonde le "scariche di botte" con la
libertà di pensiero...
Gonews.itCasaPound: "Il sequestro di Radio Studio 54 è eccessivo. E' una voce libera in
una zona asservita a una parte politica" 26/04/2012 - 18:14
"Se è stato commesso un reato ne dovrebbe rispondere soltanto le persone che
hanno violato la legge e non un'intera struttura fatta di persone che lavorano
onestamente"
"Riteniamo il provvedimento di sequestro a dir poco eccessivo", specifica in una
nota il Direttivo di CasaPound Italia Firenze, "nei confronti di una radio che
si è distinta in questi anni per essere sempre stata una voce libera in una zona
geografica generalmente asservita ad una parte politica".
"Ci chiediamo", prosegue la nota di CPI Firenze, "se Radio Studio 54 dava troppo
fastidio in una terra, la Toscana, che qualcuno sostiene essere la terra del
libero pensiero. Ci chiediamo, altresì, se tale libertà valga solo per certe
radio e non per altre".
"Se, e ribadiamo il 'se', è stato commesso qualche reato", termina CasaPound
Firenze, "ne dovrebbero rispondere soltanto le persone che hanno violato la
legge e non un'intera struttura fatta di persone che lavorano onestamente per
portare a casa uno stipendio. Ribadiamo la nostra solidarietà a Guido Gheri e a
tutti i suoi collaboratori".
Di Fabrizio (del 20/04/2012 @ 09:35:12, in media, visitato 1639 volte)
Lettera di Antonio Piazzi
Cari amici di Radiopop lunedì mattina in Via Marino 7 (gruppi consiliari) un gruppo di associazioni ha
tenuto una conferenza stampa per presentare ufficialmente un progetto per la
riqualificazione (manutentiva, sociale, umana) del campo rom (che noi vorremmo
chiamare più propriamente "villaggio solidale"...i "campi" ci ricordano
esperienze, anche di un recente passato, non proprio positive) regolare e
autorizzato (senza nulla togliere a quelli irregolari et abusivi dove trova
rifugio un'umanità altrettanto, se non più, bisognosa di aiuto) di Via Idro.
Radiopop non era presente alla conferenza. Radiopop non ha trovato uno spazio di
qualche minuto nel palinsesto informativo per notiziare i radio-ascoltatori.
Evidentemente capiterà tutti i giorni che a Milano, dove fino all'altro giorno
imperavano la Lega e De corato (e non si può dire che predicassero nel deserto),
un gruppo di cittadini, di associazioni, di comitati insieme alla comunità rom
di Via Idro abbiamo collaborato per proporre un modello di villaggio che nel
rispetto della cultura e delle abitudini dei cittadini rom cerchi anche di
offrire un tentativo di integrazione con il quartiere in cui la comunità rom
vive da 20 anni.
Radiopop era assente anche quando il 29 dicembre scorso c/o Villa Pallavicini si
tenne una partecipata assemblea, con la presenza dell'Ass. Granelli, del
Presidente del CdZ 2, della Cons. Comunale P. Quartieri e di Paolo Limonta
dell'Ufficio per la Città: un centinaio di persone rappresentanti di comitati,
associazioni e singoli cittadini che chiedevano all'Amministrazione Comunale di
risolvere subito alcune emergenze (mancanza di luce elettrica, pullman per i
bambini che vanno a scuola, ecc) e di adoperarsi per migliorare le condizioni di
vita della comunità di Via Idro. Il 29 dicembre, durante l'assemblea, non si
alzò una sola voce "contro" i rom ...tutti chiedevano al Comune di fare di
più ...tutti chiedevano alla giunta "arancione" di dare attuazione a quanto
previsto nel programma elettorale su questo specifico argomento. Da parte di Radiopop nessuna informazione: evidentemente vi capiterà spesso di avere notizia
di assemblee pubbliche dove i cittadini chiedono alle A.C. di fare di più per i
rom?
So bene che questo è un argomento scabroso....mi rendo conto che non è facile
per l'attuale Giunta affrontare questo tipo di situazioni....si rischiano
frizioni, forse spaccature....l'argomento si presta a interpretazioni diverse,
ecc. ecc.
Noi non pensiamo di avere la verità in tasca. Noi stiamo cercando di percorrere
una strada che tenga conto dei diritti di tutti. Noi crediamo che possiamo stare
meglio, se stanno meglio tutti. Noi pensiamo che l'errore più grande sia quello
di non fare nulla, noi pensiamo che lasciare le cose come stanno sia la
soluzione peggiore per tutti.
Noi pensiamo che questa sia una notizia "da radiopopolare", noi pensiamo che
Radiopop potrebbe/dovrebbe seguire quanto succede/succederà nei prossimi tempi
in Via Idro (anche a prescindere dal progetto che abbiamo presentato lunedì
scorso).
Grazie per l'attenzione.
Un bel saluto. Antonio P. (a titolo personale)
PS: ...così tanto per aggiornarvi (siete o non siete una radio di
informazione?): le emergenze che l'Assessore il 29/12/2011 aveva promesso di
risolvere immediatamente, sono ancora lì che attendono...
Di Fabrizio (del 05/04/2012 @ 09:50:09, in media, visitato 1408 volte)
Sempre di (piccola) cronaca nera si parla, su
"L'esame di guida? Tu paghi e noi lo facciamo al posto tuo", ma per una
volta tanto il giornalista mette la provenienza di tutti gli arrestati, in un
bel quadretto etnico: un tecnico di Foggia già pregiudicato, un fattorino
torinese e due giovani sinti.
Mi resta un dubbio: senza gli ultimi due, sarebbe stata lo stesso una notizia
di cronaca? Ma visto che non so rispondere, mi limito a registrare la cosa.
Di Fabrizio (del 25/03/2012 @ 09:47:40, in media, visitato 1877 volte)
La testata online SANREMOnews tra giovedì e venerdì ha
dedicato ben SEI (6) articoli al fatto che nella città c'è una donna che mendica
con un bambino in braccio.
In realtà l'articolo è uno solo, le altre sono lettere al direttore ripostate
come articoli (fuori stagione Sanremo dev'essere una città davvero noiosa
e
dove non succede mai niente, se un fatto simile suscita tutta l'attenzione della
redazione...)
Purtroppo, è inutile prendersela col razzismo dei lettori, quando è
il giornalista (o la redazione stessa) che hanno, non un atteggiamento razzista,
ma semplicemente fuorilegge.
Dunque: dopo poche righe di descrizione del fatto, mi imbatto in questo
periodo (la divisione in due punti è mia):
La situazione purtroppo è grave e come è noto
l'accattonaggio è un reato punibile dalla legge
in questo caso è ancora più grave se si pensa che viene
fatto con un minorenne. Un modo probabilmente per impietosire ma
anche perchè non ci sono alternative.
Allora: Il reato di accattonaggio è stato abolito il 28 dicembre 1995
(!) eliminando l'art. 670 del CP, che puniva con 3 mesi d'arresto "chiunque
mendica in luogo pubblico e aperto al pubblico". Però è rimasta valida in
tutta Italia la proibizione dell'elemosina "in forma organizzata o causando
molestie o disturbo..." Quindi, la legge non punisce l'accattonaggio, ma il
suo sfruttamento. Se parliamo di sfruttamento, parliamo anche
di sfruttatore. Cosa - chi è sfruttatore? Sicuramente un
racket, piccolo o grande che sia. In assenza di altre prove, che nell'articolo
non ci sono, non mi sento di considerare tale una madre che è OBBLIGATA a
portare con sé il figlio, dato che non ha altro posto dove lasciarlo, se non una
roulotte - una baracca, a rischio sgombero.
Ma... ad oltre 15 anni dall'abolizione dell'art. 670 del CP, non sembra che
nessun legislatore abbia voluto intervenire sulla questione, ponendo così un
problema (molto italiano) di interpretazione della legge secondo i comodi del
più forte. Negli ultimi due anni, le norme del piano Maroni (dichiarato
anticostituzionale lo scorso novembre) hanno così fatto da pretesto per i singoli
sindaci e prefetti nel creare una specie di legislazione locale sui mendicanti,
indipendente dalla legge e dalle norme italiane. Succede qualcosa di simile a
Vipiteno, ma non è l'unico caso.
Non è tollerabile che un bambino stia tutto il giorno in strada a chiedere
l'elemosina con la madre. E' necessario un intervento contro questo fenomeno, in
crescita nella città, non tanto per il decoro ma perchè la strada non è il posto
per un bimbo.
Così termina l'articolo che darà il LA alle risentite reazioni dei
lettori, che se la prendono contro la madre ed il povero destino di suo figlio innocente, facendo
magari un po' di confusione, perché dopo poche righe la preoccupazione diventa
quella PER IL DECORO DELLA CITTA'. Insomma "causando molestie o disturbo..."
al buon vecchio senso comune, di chi un giorno invoca gli sgomberi, e quello
seguente si lamenta se chi non ha casa vaga con la prole appresso.
Ma la questione dell'articolo FUORILEGGE non termina qui: ci sono ben due
foto di una mendicante (ignoro se sia la donna in questione o un'immagine
d'archivio) col volto ben visibile. Credo che un giornalista che si dichiara
tale (non mi interessa la sua paga o la sua età, c'è una firma in coda
all'articolo e tanto basta a considerarlo giornalista), dovrebbe sapere che
gennaio scorso la
Cassazione ha stabilito che non si possono mettere volti di mendicanti sui
giornali e sui media. E se al giornalista la notizia fosse sfuggita, cosa ci sta
a fare il direttore responsabile?
(la risposta è semplice: compito del direttore è farsi inviare delle
lettere, che ripetano quanto suggerito dal giornalista, o presunto tale, e pubblicarle come
articoli!)
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