Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Conoscere non significa limitarsi ad accennare ai Rom e ai Sinti quando c'è di mezzo una disgrazia, ma accompagnarvi passo-passo alla scoperta della nostra cultura secolare. Senza nessuna indulgenza.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 01/10/2012 @ 09:18:32, in conflitti, visitato 2266 volte)

Realizzato con la collaborazione di Davide Zaccheo

L'ENNESIMO ATTO BARBARICO DI ALEMANNO E BELVISO NEI CONFRONTI DEI ROM DI TOR DE CENCI di Davide Zaccheo

foto di Serena Masci durante le operazioni di sgombero (cliccare sull'immagine per scaricarla a grandezza personale)

La mattina del 28 settembre 2012 un dispiegamento di forze della polizia municipale di Roma Capitale affiancati da tre cellulari della polizia di stato, due pullman da 50 posti cadauno adibiti al trasporto di persone, due camion con sopra due ruspe per la demolizione, irrompevano senza preavviso nel campo nomadi di Tor de Cenci a Roma e procedevano sotto gli occhi dei bambini che erano già saliti sul pullman del comune di Roma che li avrebbe portati a scuola, alla demolizione dei container rimasti e al trasferimento delle restanti 170 persone del campo. Di fronte ad una azione cosi minacciosa tutti i bambini sono scesi dal pullman per rimanere con le loro famiglie.

Tutto ciò all'indomani della sentenza di primo grado del Tar che annullava il ricorso fatto da alcune famiglie rimaste al campo alla fine di luglio in seguito alla consegna dell'ordinanza di sgombero da parte del sindaco Alemanno e dopo il trasferimento nel nuovo campo nomadi della Barbuta della maggioranza dei rom residenti.

La notte tra domenica 23 e lunedì 24 un'intera comunità di bosniaci che erano stati trasferiti alla Barbuta un mese e mezzo prima, aveva fatto ritorno a Tor de Cenci dopo aver denunciato pubblicamente le minacce dal gruppo storico residente nel nuovo campo situato tra il Comune di Roma e quello di Ciampino. Questo gruppo ha dormito per circa 5 giorni all'aperto sulle stesse piazzole dove erano situati i container che il comune gli aveva demolito. I loro figli non sono andati a scuola per circa una settimana a causa della mancanza di acqua per lavarsi.

Le ruspe hanno abbattuto i container delle famiglie rimaste davanti agli occhi inermi dei bambini del campo. Gli agenti della polizia municipale di Roma Capitale non hanno usato nessun tipo di precauzione, il tutto è avvenuto dall'inizio alla fine davanti ai bambini e alle donne che piangevano.

Monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas Diocesana di Roma, intervenuto durante le demolizioni ha gridato "Barbari" a chi in quel momento dirigeva le operazioni al fine di radere al suolo il campo. Un volontario della comunità di Sant'Egidio e due operatori dell'Arci Solidarietà venivano fermati e identificati dalla polizia municipale semplicemente perché stavano scattando delle fotografie durante l'abbattimento dei container.

Oltre al danno anche la beffa. Ai rom rimasti senza container è stato comunicato il trasferimento temporaneo in un centro di accoglienza del Comune di Roma dove dovranno restare per circa 10 giorni in attesa che finiscano i lavori dell'area di Castel Romano dove dovrebbero essere trasferiti definitivamente e dove già vivono 900 rom.

Nel centro di accoglienza i rom sono stati sistemati in due stanzoni con brande e materassi. Le condizioni di vita del centro sono ai limiti della decenza, con bagni chimici e docce poste all'esterno dell'edifici. Tra loro ci sono donne incinte, una anziana di 80 anni malata di cuore e una donna sempre anziana da poco uscita dall'ospedale a causa di un ictus.

I Rom di Tor de Cenci trasferiti nel centro di accoglienza del comune di Roma hanno deciso per Lunedì 1 ottobre 2012 uno sciopero della fame per protestare contro le condizioni disumane i cui sono stati collocati, condizioni che calpestano qualsiasi tipo di diritto umano fondamentale.

    Pensavamo che fosse la solita giornata: ..... arrivi al campo e li trovi l'autobus o comunque arriverà, sai che a breve all'orizzonte vedrai i primi bambini che sorridendo gioiosi entusiasti ti corrono incontro, questa mattina il rituale non è stato completato.
    Il primo fotogramma: tre cellulari della polizia, e un silenzio spezzato dalle sirene prima in lontananza e poi sempre più assordanti, all'improvviso sul volto dei bambini espressioni attonite e di smarrimento, per loro quella doveva essere una mattina uguale a tante altre, si sale sull'autobus e si va a scuola; ma cosi non è stato. Lo spettacolo ignobile che è stato allestito davanti ai loro occhi si è aperto con l'arrivo di un mezzo pesante che dotato di braccio meccanico si è accanito sulle loro "case" e le ha ridotte in macerie senza dare il tempo sufficiente per portare fuori tutta la loro vita e ad ogni "casa" che veniva giù, le espressioni sui visi dei bambini sempre più marcate attonite spaurite, e spaventate e il pianto che via via aumentava.
    Nessuno si è soffermato a spiegare loro cosa stava succedendo e perché con tanto accanimento stavano abbattendo le loro case, tutto è avvenuto nella più totale indifferenza. Nessuno si è fermato a prestare la doverosa e appropriata attenzione a quei bambini, la stessa attenzione che si presta a qualsiasi altro bambino che vive però al di la del cancello che delimita il confine tra degno di tutela e indegno di esserlo. Nessun gesto di rassicurazione di sostegno di supporto per attenuare il pesante carico di un avvenimento che loro non riescono a comprendere a pieno perché si percepiscono dei bambini come tanti altri; e chi e con quale coraggio riuscirebbe a guardargli negli occhi e dirgli visto che sei uno zingarello/a non puoi abitare troppo vicino a noi, mai dalle labbra di nessuno uscirebbero tali parole, ma quello che è avvenuto davanti ai loro occhi anche se non è stato detto e stato fatto, sempre nella più totale imperturbabilità.
    Quello che chi non era li non vedrà mai e a cui nessun blog darà mai rilievo saranno gli occhio colmi di lacrime di quei bambini, la giovane madre costretta a cambiare il pannolino di suo figlio sul parabrezza di una macchina, le lacrime che scendono sul volto delle giovani donne che sotto gli occhi impauriti dei loro figli preparano velocemente un enorme fagotto, l'espressione attonita della giovane madre che stinge tra le braccia la sua secondogenita nata solamente una settima addietro, che con lo sguardo inquieto cerca il marito per trovare rassicurazioni dopo che gli viene detto che deve abbandonare la sua casa, l'anziana donna che non parla una parola di italiano che con il viso affranto si porta le mani alle tempie e ripete da prima a voce alta quattro o cinque parole fino a quando il fiato non gli si strozza in gola; e quando tutto è concluso enormi fagotti sparsi in diversi punti, e intere famiglie sedute accanto che si guardano intorno e attendono di essere deportate al centro di accoglienza. Queste sono immagini che pesano, e pesano ancor di più visto che l'istituzione che doveva garantire e tutelare questi bambini con assoluta impassibilità ha predisposto una azione fredda e rapida e senza preavviso, incuranti delle ripercussioni sui bambini dovuti alla privazione di punti di riferimento e dei luoghi in cui sono nati e cresciuti e di cui si sentono ormai parte.
    Sotto il cumulo di lamiere non ci sono solo utensili vestiti giochi ma anche i diritti fondamentali e inviolabili dei bambini e adulti a cui per l'ennesima volta non viene data voce, e che per l'ennesima volta vengono calpestati sempre nella più completa indifferenza.

Tor de' Cenci, i rom alla Fiera di Roma "Da lunedì sciopero della fame"


Infanzie che non tornano:

E' stato tanti anni fa, ero ancora bambino (un bravo bambino, allora). Sotto casa mia il cantiere della metropolitana in costruzione, poco più in là una fabbrica che stava per essere demolita. Io, tre anni, passavo i pomeriggi incantato a guardare i camion e le ruspe al lavoro.
Oggi, 50 anni dopo, la ruspa è tornata a trovare un bambino di 3 anni, a Tor de Cenci. Poi se n'è andata, forse a cercare qualche altro bambino.
A Tor de Cenci, i piccoli vagano tra le macerie, cercando qualcosa da salvare. Tra cocci di vetro e pezzi di plastica, una scarpa, un quaderno strappato, un orsacchiotto di peluche con un occhio solo, il cuscino del nonno, quello straccio con attaccate due perle forse era il vestito da sposa della sorella più grande. Accendini, l'altoparlante della radio, una busta con dentro i documenti... la lunga fatica per essere normali che anche stavolta si muta in fumo.

Fabrizio Casavola

Nel frattempo in Francia, a Marsiglia, i soliti BRAVI CITTADINI davano alle fiamme un insediamento rom. La foto è tratta da TeleFrance1, e tutto sembra legarsi, qualcosa di già visto, già sentito, già odorato, dimenticato troppo in fretta.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 01/10/2012 @ 09:12:20, in casa, visitato 1194 volte)
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 30/09/2012 @ 09:19:22, in Europa, visitato 1721 volte)

Accordeon.org [...]

Il Musée de la Musique (Paris 19e) sta preparando un'importante mostra dedicata al chitarrista Django Reinhardt (1910-1953) e alla sua epoca. La mostra intitolata "Django Reinhardt, Swing de Paris" si terrà dal 6 ottobre 2012 al 20 gennaio 2013.

Il progetto Django Reinhardt fa parte di un ciclo di esposizioni presentate e prodotte al Musée de la Musique, dedicate ai grandi musicisti popolari del XX secolo, come Jimi Hendrix, John Lennon, e più recentemente Miles Davis, Georges Brassens, e Bob Dylan.

Un'opera giudicata essenziale per questa esposizione, è conservata nelle collezioni del Polo Fisarmoniche a Tulle. Si tratta di una fisarmonica cromatica modello Chroma 348, marca Maugein Frères, fabbricata nel 1928, di colore verde marmorizzato. Queste le sue caratteristiche tecniche:

  • destra: 3 file, 34 bottoni, 3 voci
  • sinistra: 4 file, 48 bassi, 4 voci.

Dunque, questa fisarmonica da Tulle andrà in esilio per alcuni mesi nella capitale, per arricchire ed illustrare la mostra del Musée de la Musique.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 29/09/2012 @ 09:16:39, in Italia, visitato 2497 volte)



Il terzo appuntamento del ciclo autunnale di Passeggiate d'Autore, manifestazione organizzata dall'associazione Pluriversi - ci porta in un luogo "classico" ma solitamente inesplorato della geografia urbana, in quel margine dove la città la città e la campagna si confondono. Tenteremo di trasformare un lembo di periferia da non-luogo a territorio popolato da abitanti e segnato da ville storiche, corsi d'acqua, storie e vicende storiche.. E soprattutto, entreremo in un luogo precario ed indefinito per antonomasia: il campo Rom di via Idro, con le sue piccole installazioni (storiche o meno), punti nevralgici, attività ricreative e lavorative: un villaggio inaspettato e risparmiato dalla speculazione edilizia, pieno di bambini, spazi verdi e cavalli alle porte di Milano.
La guida sarà Fabrizio Casavola, che frequenta la comunità Rom locale da oltre 20 anni, autore del libro "Vicini Distanti" (Edizioni Ligera). Sarà anche un'occasione per parlare direttamente con alcuni degli abitanti e conoscere la loro vita, alcune delle tradizioni sopravvissute ai tempi e alle trasformazioni sociali, i cambiamenti che ha vissuto la comunità nella sua permanenza milanese e le loro aspirazioni. Attorno al campo di via Idro, negli ultimi anni si è creata una collaborazione forte con associazioni e volontari, già impegnati in tematiche del quartiere, perché questa piccola comunità possa continuare a vivere in equilibrio tra la vicina città ed il costituendo Parco della Media Valle del Lambro.

L'appuntamento è fissato per sabato 6 ottobre, alle ore 10.00, alla fine di via Padova, all'angolo di Via Idro (lato Martesana).

La Passeggiata si concluderà con un pranzo presso il Marina Social Rom, il nucleo abitativo presso cui viene offerta l'accoglienza e il ristoro nel corso delle iniziative organizzate presso il campo.

L'iniziativa riceve il patrocinio dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

Pluriversi
Viale Monza, 117
20125 Milano
3495712336
passeggiatedautore.blogspot.com
associazionepluriversi.blogspot.com

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 29/09/2012 @ 07:47:23, in conflitti, visitato 1456 volte)

da U VELTO venerdì 28 settembre 2012
Il comunicato della Caritas di Roma e della Comunità di Sant'Egidio sullo sgombero del "campo" di Tor de Cenci avvenuto poche ore fa.

Questa mattina Vigili urbani e polizia di Stato sono arrivati in gran numero presso il "campo nomadi" di Tor de Cenci per realizzare lo sgombero di persone e cose. Senza avvertire preventivamente, senza chiudere l'area, senza allontanare le persone che vi abitavano, hanno iniziato a distruggere i container che fungevano da oltre 15 anni da abitazioni per i rom.

Le ruspe hanno distrutto uno dopo l'altro i circa 50 container collocati lì dalle precedenti amministrazioni e pagati con soldi pubblici. Le ruspe hanno distrutto tutto davanti agli occhi dei bambini che in quelle "case" avevano dormito fino ad un ora prima, esterrefatti, arrabbiati, atterriti, piangenti. Stamattina si erano preparati per andare a scuola - il pulmino li attendeva - ma la storia è andata in altra direzione. Il pianto di quei bambini è un macigno sulla coscienza di chi ha voluto e realizzato lo sgombero in questo modo indegno di una città considerata per secoli communis patria.

I responsabili delle operazioni hanno detto ai rom che saranno trasferiti per una settimana in un centro di accoglienza allestito in modo provvisorio e successivamente nel campo di Castel Romano, sulla via Pontina, dove vivono già oltre 900 Rom.

Sono mesi che si discute del piano nomadi, che ci si confronta su alternative, arrivando anche a ricorsi legali. Posizioni che, su alcuni punti, vedono l'amministrazione capitolina molto distante dalla sensibilità delle organizzazioni che lavorano per l'integrazione dei rom. Quello che ci preme oggi non è tornare su questi argomenti, ma denunciare il modo violento e incivile con cui è stato urlato agli abitanti del campo di andare via e la fretta con cui si è dato seguito allo sgombero senza programmare pronte alternative dignitose. Ciò che colpisce è il trattamento riservato ai minori, di fronte ai quali è stato inscenato uno spettacolo non degno di un'amministrazione di un Paese civile, capitale di uno stato fondatore dell'UE e patria del diritto.

Ciò a cui hanno assistito stamane in prima persona il Direttore della Caritas di Roma, monsignor Enrico Feroci, e i volontari della Comunità di Sant'Egidio presenti al campo è qualcosa che non appartiene alla nostra cultura e al rispetto dei diritti umani e del fanciullo, che vorremmo non appartenesse alla nostra amata città di Roma.

Abbiamo un'amara certezza: se ci fossero stati altri bambini in quel campo invece dei bambini Rom le modalità, le attenzioni, il linguaggio, sarebbero stati altri.

Non possiamo non ricordare in questa triste circostanza le parole di don Bruno Nicolini, scomparso il 17 agosto scorso dopo una vita spesa al fianco dei rom:
"Chi mai pensa che un nomade sia una persona da prendere sul serio? Chi pensa che il nomade possa essere un santo? Chi pensa che possa essere una persona con cui discuto dell'educazione comune dei nostri figli? Lo zingaro è soltanto un tipo a cui dare qualcosa con molto sospetto, la società lo ha già giudicato. Ma cosa sappiamo di lui? Di quando viene svegliato nel cuore della notte per essere sgomberato. Di quando le loro mogli non vengono accettate negli ospedali per partorire. Come possono crescere i bambini vedendo i rappresentanti dello Stato solo per essere mandati via dalle città?"

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 28/09/2012 @ 09:16:25, in blog, visitato 1615 volte)

Sucar Drom: si al Piano d'azione nazionale contro il razzismo
L'associazione Sucar Drom ha inviato oggi all'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziale ed Etnica (UNAR) presso il Dipartimento per le Pari Opportunità sotto la Presidenza del Consiglio il documento...

Verona, la Giunta comunale vuole discriminare i sinti italiani
La Giunta comunale di Verona, guidata dal Sindaco Flavio Tosi, sembra che abbia deliberato una proposta di modifica al regolamento per l’area per sinti italiani di Forte Azzano a Verona, da portare a breve in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva...

Giuliano (Napoli), Alex Zanotelli: mi ribello a un altro sgombero!
In questa torrida estate, oltre al calore, è stato lo spettacolo osceno dei rom di Giugliano, trattati peggio delle bestie, a farmi ribollire il sangue. E’ inconcepibile per me che in un paese che si proclama civil...

Amnesty International: le comunità rom ancora segregate e senza prospettive
In occasione della presentazione di un nuovo documento, intitolato "Ai margini: sgomberi forzati e segregazione dei rom in Italia", Amnesty International ha sollecitato oggi l'urgente modifica delle leggi, delle politiche e delle prassi discriminatorie che e...

E' grave il ridimensionamento di UNAR
Dopo l'analogo appello lanciato in luglio da numerose sigle dell'associazionismo italiano, tra cui la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), tutte impegnate nell'affermazione dei diritti e della dignità delle persone e co...

Pringiarasmi: un'educatrice tra i sinti da Mantova a Saintes Marie de la Mer
Ripensando ad alcuni eventi significativi della mia vita mi viene spesso alla mente l’esperienza presso l’Associazione Sucar Drom dove ho svolto il mio tirocinio universitario. L’anno e mezzo trascorso con q...

UNAR, il Consiglio d’Europa: "Più risorse e indipendenza"
"Le autorità italiane potenzino l'Unar, sia in termini di risorse che di indipendenza, piuttosto che ridurre drasticamente le risorse". È quanto chiede Nils Mui...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 27/09/2012 @ 11:22:35, in Europa, visitato 1724 volte)

foto da Repubblica

La notizia che circola da ieri, dell'arresto di una presunta banda di SCHIAVISTI (chiamiamo le cose col loro nome), ovviamente è circolata rapida come un fuoco di fascina. Non è da escludere che, come in altri casi gli arresti siano avvenuti in tempi diversi, e per la riservatezza delle indagini tutta l'operazione sia stata svelata a fatti compiuti. Lo dico, perché in passato mi è capitato di seguire casi simili.

Chi si è autonominato difensore "a prescindere" dei Rom e dell'umanità offesa, già ieri diceva che non si trattava di un'indagine contro LA RIDUZIONE IN SCHIAVITU', bensì della solita politica anti-rom, che mira a fare dello "zingaro" il nemico pubblico. Non intendo entrare in questa polemica dai toni scontati; lascio anche perdere il peso che una notizia simile ha tra le cronache di questi giorni. Mi limito a farvi notare alcuni particolari, che probabilmente stanno sfuggendo sull'emozione del momento:

  1. in effetti i titoli di giornali parlano di "una banda di rom sfruttatori", quindi se da un lato c'è l'etnicizzazione (scusate il termine) del crimine, e questo dovrebbe essere proibito, dall'altro non si scrive e non si lascia intendere che tutti i Rom lo siano, anzi, i fatti raccontati svelano esattamente l'opposto;
  2. come lettori siamo portati a pensare che azioni simili siano quasi sempre estemporanee e magari dettate da opportunità politiche, io invece sono convinto che in diversi settori le varie politiche repressive (perché di REPRESSIONE si tratta, buona o cattiva che sia) vadano coordinandosi a livello europeo; faccio un esempio: il fatto che contemporaneamente un'operazione simile sia avvenuta in Francia, dobbiamo leggerlo come una coincidenza o no?

Dopo oltre una ventina d'anni che, fortunatamente per ragioni indipendenti dalla mia professione, frequento anche l'ambiente dei mendicanti, posso dire:

  1. da un lato, c'è chi lo fa, o continua a farlo, per la sua condizione di miseria, di volta in volta considerandolo come un lavoro o come una semplice necessità. Senza essere costretto a farlo da bande organizzate di criminali, ma solo dalla propria condizione personale. Se il paragone non appare azzardato, è un discorso simile a quello (altrettanto datato) della prostituzione, anche se immagino che le tariffe siano diverse;
  2. dall'altro lato, in tutti questi anni, via via ho sentito parlare di traffico di persone dalla Bosnia (anni '90), dal Kosovo (anni 2000) e sempre più spesso dalla Romania. Ma 20 anni fa mi ricordo di cronache simili che accompagnavano l'arrivo delle ondate di immigrati dal nord Africa, dove i Rom non c'entrano. Quindi l'idea che mi son fatto non è di una TARA CRIMINALE presente in questo o in quel popolo, ma di un business che sia alimento della miseria.

Business che esiste (è sempre esistito, anche quando toccava agli Italiani partire per TERRE LUNTANE), non lo nego. E non nego che siano indagini delicate, soprattutto per la condizione delle vittime, di cui dopo nessuno si interessa più. Ma, visto il ripetersi decennale di cronache simili, col tempo mi si è formata in testa una domanda, a cui non riesco a dare risposta:

  • è immaginabile l'esistenza di un'organizzazione straniera che in tutti questi anni si amputa e si riforma in est Europa, Africa, America del sud (una specie di SPECTRE dei poveri)? E' possibile che operino da così tanto tempo in Italia senza avere basi, accordi, coperture con ITALIANI? E perché tra i periodici arresti non ci sono Italiani? Chi li copre?

Tutto ciò, parlando della nuda cronaca nera. Dietro, mettiamoci qualche arida cifra:

  • ad esempio, in Romania lo stipendio di un dottore si aggira sui 500 euro, quello di un operaio sui 200 (quando c'è il lavoro, s'intende). Per arrivare in Italia non devi affrontare il Mediterraneo in barcone, o viaggiare nascosto sotto gli assali di un TIR, bastano invece 24 ore di pullman e 100 euro. Se le condizioni economiche sono queste, il razzismo diviene un elemento secondario e continueranno ad arrivare; non ci sono leggi, polizia o documenti che potranno fermarli. Nel contempo, chi arriva impara presto che anche soltanto chiedendo l'elemosina o finendo nei piani bassi della malavita da strada, si possono guadagnare con poco sforzo e senza documenti cifre equivalenti o superiori ad uno stipendio medio rumeno; di questo c'è qualcuno che ne ha fatto un business. Si tratta di una massa di arrivi a getto continuo che non ha alcun interesse a politiche di integrazione, piuttosto adopera la strategia del mordi e fuggi. Lo stesso discorso vale per Spagna e Francia.

Per terminare, casi simili hanno comunque conseguenze su noi stanziali, sulle vittime di questi traffici, su chi è Rom e non solo non c'entra con queste storiacce, ma vive anche nel terrore (giudicate voi se esistenziale o reale) che i propri figli cadano preda dei trafficanti o piuttosto degli assistenti sociali. Paura sottopelle e diffusa, che può coniugarsi tanto nel foraggiare il meccanismo politico-industriale della sicurezza, che nel nostro timore di fare la carità di fronte ad una mano tesa.

Anch'io, sul fare la carità ho le idee confuse. Ripropongo le riflessioni di un po' di tempo fa, e vediamo se è possibile ripartire.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 27/09/2012 @ 09:14:58, in Regole, visitato 1885 volte)

Scritto da Angela Iannone – gio 13 set 2012

Un provvedimento paradossale, che suona un po' come il famoso Comma 22 di Joseph Heller, è stato adottato dal sindaco leghista di Mortara, in Lomellina, Marco Facchinotti. L'ordinanza disposta dal Comune prevede infatti una multa dai 25 ai 500 euro per chiunque venga sorpreso a rovistare nella spazzatura.
Molti cittadini l'hanno definita assurda oltreché ingiusta: non si capisce infatti come possa un senzatetto o un anziano indigente, ridotto per sopravvivere a raccattare rifiuti, pagare una multa da 500 euro. Una sorta di accanimento nei confronti dei più poveri, che mentre imperversa la crisi, con tutte le nuove povertà che essa genera, è risultato ai più decisamente incomprensibile.

Ma a quanto pare l'ordinanza Mortara non è nuova a drastiche soluzioni, visto che qualche anno un’ordinanza simile, che si rifaceva all’articolo 650 del codice penale, disponeva il carcere fino a 3 mesi per gli eventuali trasgressori. L'assessore alla polizia locale, Elio Pecchenino, ha giustificato l'iniziativa come una misura necessaria in quella che definisce una "guerra agli sporcaccioni", volta a punire sostanzialmente chi commette azioni pericolose, al pari di quelli che lasciano rifiuti ingombranti per strada. Ma molti suoi concittadini evidentemente non la trovano convincente.

E' una questione che ha riguardato più volte le amministrazioni leghiste. Anche il sindaco di Terno d'Isola, Corrado Centurelli, un paio di mesi fa era finito al centro di polemiche simili, per aver fatto rimuovere due panchine dal suolo pubblico. Per favorire la viabilità in un passaggio piuttosto stretto, sosteneva il sindaco, per impedire agli immigrati di usarle, accusava l'opposizione, riportando le parole delle stesse guardie padane incaricate della rimozione.
Due anni fa invece il sindaco di Adro, a due passi da Brescia, aveva suscitato l'indignazione generale per la scelta di negare la mensa ai bambini i cui genitori non potevano permettersi di pagare la retta. Diverse poi le ordinanze anti-kebab adottate in più comuni, non solo targati Lega, che vietano di fatto l'apertura di negozi agli immigrati in nome di un'azione di garanzia dei prodotti locali. Fra questi amministratori il sindaco di Lucca, Mauro Favilla, che nel 2009 ha addirittura vietato espressamente "l’attivazione di esercizi di somministrazione la cui attività sia riconducibile a etnie diverse", ricevendo il plauso dell'allora ministro dell'agricoltura Luca Zaia.

Nello stesso anno, a Varallo Sesia, in Piemonte, il sindaco Gianluca Bonanno ha ordinato l'installazione di cartelli comunali, scritti in italiano e in arabo, in cui si avvertiva la cittadinanza che in tutte le aree pubbliche della città era vietato indossare burqa, burqini e niqab. Anche in quel caso ci si divise sui motivi reali, ispirati da una visione razzista secondo l'opposizione, destinati secondo la giunta unicamente a favorire l'identificazione delle persone, secondo criteri di pubblica sicurezza.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 26/09/2012 @ 09:13:30, in musica e parole, visitato 1938 volte)

Domenica 30 settembre 2012, h. 20.00
PALAZZO DUCALE
Piazza Matteotti 9 - Genova - info tel. 010 5574064 / 65 www.palazzoducale.genova.it
Una notte di musica, poesia, pittura e cinema Rom.

Allegria, forza espressiva, festa per la vita, sono le caratteristiche principali dell'arte romanì.

Una serata per affacciarsi su un mondo sconosciuto: la musica, la letteratura, la poesia, il cinema e le arti figurative dei rom e dei sinti. L'universo artistico romanì muove dalla quotidianità interna alla famiglia di appartenenza, ma attraverso una sorprendente vivacità espressiva riesce a diventare coinvolgentelinguaggio universale.

La musica è l'arte più nota dei rom e dei sinti: "Sublime canto mistico" come sosteneva Franz Liszt, ma di notevole interesse è anche la giovane letteratura con le sue aspirazioni a una visione libera, pura e naturale della vita.

Una serata per vedere e parlare anche di cinema e arti figurative che attraverso un linguaggio a volte onirico, a volte autoironico, ma sempre permeato di voglia di andare avanti, ci raccontano l'uomo, le sue meraviglie e le sue miserie.

con
Seo Cizmic
Pino Petruzzelli
Paola Piacentini
Claudio Pozzani
Claudia Priano
e le musiche tradizionali e il jazz manouche di Django Reinhardt con il gruppo sinto The Gipsyes Vàganes. I sinto altoatesini The Gipsyes Vàganes fino a poco tempo fa si chiamavano U Sinto ed erano un gruppo musicale composto da zii e nipoti della famiglia Gabrielli. I nipoti con un nome nuovo che in italiano significa "i sinti antichi", proseguono, rileggendola, la tradizione dei loro avi.

a cura di
Seo Cizmic e Pino Petruzzelli

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/09/2012 @ 09:13:00, in scuola, visitato 1451 volte)

di Lucio Bontempelli

Stamattina bussa in presidenza una bambina e mi chiede seria: "vorrei iscrivermi in prima media". Io trasecolo: è da sola? E i genitori? La faccio accomodare. Una storia interessante: di famiglia povera, i genitori lavorano tutto il giorno per sbarcare il lunario, trasferiti da poco in città non possono più accompagnare a scuola la bambina nel paese dove l'avevano iscritta. Non sembra abbandonata a se stessa, ma è certo temprata dalle difficoltà, è autonoma e capace di dare una mano alla sua famiglia, prendendosi responsabilità un poco più grandi di lei. Parla benissimo l'italiano e il rumeno, e mi dice di conoscere anche un po' di inglese: mi diverto a farci due chiacchiere in inglese, ma ben presto smetto perché farei una figuraccia: lo sa molto meglio di me! Purtroppo le mie prime medie sono piene, le chiedo dove abita per capire dove la posso indirizzare, ma lei si orienta poco a Pisa. Le dico di tornare con un genitore quando vuole. Dopo due ore torna con la zia. Spiego anche a lei la situazione, poi individuo due istituti comprensivi abbastanza vicini a casa loro e mi metto a telefonare. Finalmente le trovo un posto. Spiego, al telefono, che probabilmente non sarà un inserimento difficile: la bimba sa benissimo l'italiano, sembra molto educata e responsabile, probabilmente è anche brava (scolasticamente parlando). "Sarà mica ROM?", mi viene chiesto. Cavolo: mi sono dimenticato di chiederle l'etnia! E se fosse addirittura EBREA?

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


31/10/2024 @ 04:23:53
script eseguito in 127 ms

 

Immagine
 Gli amici sono partiti... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 331 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< ottobre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
 
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
     
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source