Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 01/09/2005 @ 13:59:03, in media, visitato 2018 volte)
Alluvione a New Orleans: |
tra 50 e 100 morti |
Attentato a Baghdad: |
oltre 1000 morti |
Carestia in Niger: |
da 20.000 a 3.500.000 morti |
Emergenze
locali |
Sgombero di via Capo Rizzuto: |
Comune e Provincia trattano da 66 giorni (oltre 100 se
si calcola il pre-sgombero) |
Da risistemare: |
circa 100 persone |
Stime: |
oltre 10.000 persone a Milano risiedono in sistemazioni
di fortuna |
Di Fabrizio (del 19/08/2005 @ 15:14:17, in media, visitato 1787 volte)
...paese che vai
Il poster, sul tema dei pregiudizi contro gli Zingari, recita: "Se non fai il bravo, ti daremo agli Sloveni"
Di Fabrizio (del 18/08/2005 @ 21:38:05, in media, visitato 1938 volte)
Premessa: Sulla trasmissione di cui parla Saimir, rimando alla
segnalazione che fece questo febbraio sul blog Pirori
Cari amici,
A nome dell'associazione "La Voix des Rroms" e anche di "Rromani
Baxt", "AVER contre le racisme" e "Ternikano Berno", voglio
ringraziare quanti ci hanno sostenuto.
Siamo lieti di annunciare che oggi il Consiglio Superiore Audiovisuale,
che è l'istanza amministrativa incaricata di sorvegliare il rispetto della
legge nei media francesi, si è pronunciato sulla trasmissione [...] Vi terremo
informati sugli ulteriori sviluppi della vicenda.
Grazie ancora a chi appoggiato la nostra petizione, oggi raccogliamo i
frutti del vostro impegno
con i migliori saluti
Saimir MILE
Association "La Voix des Rroms - E Rromenqo Krlo"
rinchibarno@yahoo.fr
Gli altri appelli appoggiati da Mahalla e ancora in corso:
Di Fabrizio (del 11/08/2005 @ 13:04:10, in media, visitato 3922 volte)
Non l'avrei segnalato, se non fossi appena uscito da un post di Kelebek. E mi son ricordato di Marcell_o che vive anche lui le cronache di questi giorni con un certo disagio.
La Libertà - Piacenza - edizione online
Sui fischi a Tremonti ...Sono gli stessi quotidianamente che si ergono come unici difensori della tolleranza e della democrazia, quelli che dimostrano sdegno e condannano i modi della Lega al Parlamento Europeo di rappresentare il malcontento degli Italiani sull'euro (mentre gli stanno bene gli insulti a Berlusconi nello stesso Parlamento), quelli che accettano l'aumento delle tasse solo quando comanda Prodi o D'Alema, (perché se lo fanno è a fin di bene), quelli che vogliono far votare gli extracomunitari, quelli che giustificano l'eliminazione dei crocefissi nelle scuole, che sono a favore delle moschee per i musulmani, dei campi nomadi attrezzati e case per gli zingari, quelli che chiedono il ritiro delle forze di pace italiane all'estero e che difenderebbero la democrazia contro i terroristi internazionali e i dittatori, con le manifestazioni e i cori della pace, spinello e aborto liberi. [...]
Fosse il solito blogger d'assalto e anonimo, sarebbe la norma. Ma confesso che mi stupisco quando questi pensieri li trovo su un giornale (beninteso, che non sia Libero o La Padania). Forse perché mi illudo ancora che un giornale dovrebbe anche riflettere ed analizzare, e non soltanto sfogare i propri mal di pancia... Non contesto, sia chiaro, il fatto che l'articolista fosse contrario ai fischi a Tremonti, ma che se anch'io estremizzassi il ragionamento (come fa lui), mi farei l'opinione che chi fischiava Tremonti lo faceva per chiedere il voto agli extracomunitari o le case agli "zingari"... o magari non vogliono il crocefisso nella scuola. Sui motivi (giusti o sbagliati) di quei fischi, non ho letto una riga.
Credo che molto più dei fischi a Tremonti, sia questo l'esempio di come (con una confusione immane) ogni confronto o polemica finisca per diventare "scontro di civiltà": o noi o loro. Noto anche come extracomunitari e Zingari, che con questa storia per una volta non c'entrano niente, vengono usati come il necessario prezzemolo per spaventare il lettore. Trasformandoli da persone in carne e ossa (con pensieri e bisogni propri) ad oggetti: fate caso a quante volte nelle cronache "si parla" di loro (di solito in maniera negativa) e a quante volte "vengano fatti parlare".
Rendere l'altro un alieno: ecco l'altro aspetto dello "scontro di civiltà".
Tornando alla telenovela:
Buone notizie: stamattina è arrivata una cartolina da zio Kalderosh. E' finito sulle Alpi svizzere (vedi sotto) e si sta rimpinzando di pasticcio di capriolo!
CIAO!!! Un caro saluto dallo zio (e dalla NEO zia)
Xavier, suo nipote, ha portato la cartolina dai carabinieri, per rassicurarli sulla salute della loro collega. Non ho capito il perché, ma l'hanno trattenuto per accertamenti. Per fortuna, avevamo già tolto il francobollo dalla cartolina.
PS: Tikla il guaritore continua domani, così pian piano arriveremo al ferragosto
Di Fabrizio (del 09/08/2005 @ 23:14:26, in media, visitato 2168 volte)
Ho sempre pensato che la lingua inglese fosse più sintetica di quella italiana. Non sempre è così: propongo un confronto all'americana della stessa notizia (e stessa agenzia).
Cassazione: si a espulsioni motivate Accolto ricorso prefetto Milano, aveva espulso 15 rom (ANSA) - ROMA, 8 AGO - La Cassazione da il via libera alle espulsioni collettive degli extracomunitari privi del permesso di soggiorno motivate. Il provvedimento espulsivo deve avere una motivazione, anche identica, nei confronti di ogni singola persona priva dei documenti in regola. La Suprema Corte ha accolto il ricorso della prefettura di Milano contro il decreto del Tribunale di Milano che, lo scorso agosto, aveva annullato i decreti di espulsione di 15 rumeni di etnia rom.
La stessa tradotta in inglese (e da me ritradotta in italiano) diventa così:
Cassazione: sì a espulsioni di massa Da considerare i casi individuali (ANSA) - ROMA, 8 AGO - Deportazioni collettive di migranti irregolari sono accettabili a determinate condizioni, così si è espressa lunedì la Corte di Cassazione.
La Corte ha stabilito che le autorità possono espellere gruppi amplii di stranieri con la medesima motivazione, anche se ogni singolo caso va valutato.
La decisione ha ribaltato quella del TRibunale di Milano, che aveva giudicato l'espulsione di 15 migranti Rom non in regola coi permessi di soggiorno, come in violazione della Convenzione Europea sui Diritti Umani - Protocollo 4, Articolo, che proibisce "le espulsioni collettive di stranieri".
La Cassazione ha stabilito che questo non si debba applicare in Italia, quando ci siano sufficienti rassicurazioni che la richiesta di espulsione sia stata esaminata su basi individuali, anche se la stessa si applichi a più persone.
La Cassazione ha deciso che il fatto che diverse persone siano espulse per la stessa ragione, sia "irrilevante" ai fine della Convenzione.
Sottolinea come ai migranti sia stata fornita adeguata protezione e il diritto all'assistenza legale, perché potessero rimanere in Italia.
Laura Boldrini, portavoce per l'Italia dell'Agenzia dei Rifugiati delle Nazioni Unite, ha giudicato positiva la decisione, nonostante il suo tono generale.
"La Corte ha sottolineato l'importanza di verificare i casi individuali, come pure la salvaguardia dovuta ad ogni immigrato che staper essere espulso," ha detto.
Boldrini si è poi riferita alla recente decisione dei ministeri degli interni di cinque paesi dell'Unione Europea, dilavorare congiuntamente per deportare immigrati della medesima nazionalità. Ha descritto il piano - secondo cui i migranti espulsi da Italia, Francia, Germania, UK e Spagna siano trasportati col medesimo volo - come un tipo di espulsione collettiva.
Queste deportazioni collettive sono state ripetutamente nei titoli di testa delle notizie italiane l'anno scorso, con particolare enfasi sulle espulsione verso la Libia.
Si ritiene che oltre un migliaio di migranti siano stati trasportati in aereo in Libia e circa altri 200 abbiano incontrato lo stesso destino a marzo.
La decisione aveva sollevato ampie critiche da parte dei membri delle opposizioni, delle organizzazioni umanitarie, dell'Agenzia per i Rifugiati dell'ONU e della Corte Europea sui Diritti Umani.
In aprile il Parlamento Europeo aveva votato una risoluzione che condannava le espulsioni, mentre Amnesty International aveva pubblicato una serie di riserve, in quanto le deportazioni collettive sono proibite dalle leggi internazionali.
I gruppi umanitari paventano che le deportazioni collettive violino le regole internazionali sui rifugiati, e che i casi individuali non siano esaminati adeguatamente.
Il governo italiano, che ha fatto della lotta all'immigrazione illegale una sua priorità già dal 2001, ha difeso le deportazioni collettive, rimarcando che ogni richiesta di asilo è esaminata caso per caso.
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Di Fabrizio (del 08/08/2005 @ 23:01:23, in media, visitato 1650 volte)
Fonte: Romano Liloro mailing listTV BTR NacionalSTR. "Lazar Licenovski" 31-b1000 Skopje, MacedoniaTel: + 389 2 311 - 0356; + 389 2 311 - 2240Fax: + 389 2 321 - 6000 tvbtr@mt.net.mkNovembre 2005: Si terrà a Skopje, in Macedonia, il Terzo Festival Rom della Radio e della Televisione
Ruota Dorata
La manifestazione durerà quattro giorni, dedicati a presentare produzioni video (films, documentari, sceneggiati) e programmi radio di tutto il mondo. Possono partecipare produttori, giornalisti, registi. I lavori devono essere presentati entro il 20 ottobre 2005.Gli argomenti di quest'anno, nello spirito del Decennio dell'Inclusione dei Rom (2005-2015), il terzo Festival Ruota Dorata vuole porre attenzione ai temi: alloggio, economia, salute e scolarizzazione. Durante la durata del festival si sussegueranno anche audizioni di temi filmici e colonne sonore. Inoltre verranno organizzati incontri e dibattiti aperti a tutti partecipanti alla manifestazione, allo scopodi condividere esperienze, raccogliere critiche e suggerimenti, discutere più in generale sull'attenzione che i media rivolgono ai Rom e favorire ogni possibile forma di collaborazione. La manifestazione terminerà con la premiazione dei lavori presentati. Sul Decennio dell'Inclusione dei Rom:
Di Fabrizio (del 05/08/2005 @ 12:48:24, in media, visitato 4054 volte)
Ad agosto, si sa, a parte gli sgomberi non succede molto. Così capita che un giornale che ha sede da queste parti, rispolveri un'idea di un anno fa dell'assessore all'Urbanistica Davide Boni. In parole povere, vorrebbe sostituire i campi sosta periferici con parcheggi e giardini.
In mancanza di notizie interessanti, accontentavi di questa "avventura" metropolitana.
Dovete sapere, che invece zio Kalderosh ad agosto è iperattivo: stamattina stava leggendo quell'articolo con troppa attenzione, per i miei gusti, almeno. Difatti, subito dopo è sparito, con un'idea precisa in testa. Ha pensato: visto che in periferia non ci vogliono, è la volta buona che mi sistemo in centro. Si è recato dall'assessore (sempre il Davide Boni) per dirgli che a lui, Kalderosh, non sarebbe dispiaciuto il Castello Sforzesco: c'è quel tanto di verde che gli piace, lo spazio per tutta la famiglia, e guardando i vecchi progetti del 1600, ci sarebbero anche una stalla e una piccola officina da riadattare. Per quello, ha aggiunto cercando di farsi amico l'assessore "Nema problema, fasso mi e non vi costerà niente".
Purtroppo, a sentirsi fare quel discorso, l'assessore da verde è diventato tutto rosso e ha chiamato (nel mucchio) i commessi regionali, il direttore del Giornale e pure Borghezio, che in quei casi non si nega mai. Poi, dev'essere volata qualche parola di troppo e forse, qualche grappino - perché poco dopo è partita per le vie di Milano una manifestazione spontanea contro gli Zingari e contro la targa che il Comune vorrebbe apporre in memoria di Craxi. A capo della manifestazione, sottobraccio al nipote (quello che fa il ministro per la Repubblica Italiana)... zio Kalderosh, perché se a Craxi (che è morto) gli danno una targa, lui che è vivo e altrettanto onesto, reclama almeno una Panda (anche senza targa, dice lui).
Sembra (qui le testimonianze divergono) che il corteo si sia interrotto perché, mentre il nipote ministro e l'onorevole Di Pietro tentavano di spiegare allo zio il significato della parola "latitante", lui stesse corrompendo alcuni funzionari della Digos, perché non fermassero onorevole e ministro per manifestazione non autorizzata.
Morale: di tutto il gruppo, lo zio è il solo che si è preso i domiciliari. Se nel frattempo non ha capito cosa significa "latitante". Comunque, qui al campo ci sono i carabinieri a tenerlo d'occhio. Sarà per questo motivo, che Tikla ha deciso di non farsi vivo. Comunque, vi augura BUONE FERIE!
Di Fabrizio (del 05/08/2005 @ 02:18:51, in media, visitato 2693 volte)
La radio non è mai stata uno dei principali mezzi di comunicazione tra i Rom in Italia e in Spagna, ma le cose stanno cambiando. In Spagna, a Caceres, alle 13.00 andrà in onda il primo programma radiofonico interamente diretto e organizzato dai Rom nella provincia di Aldea Moret.
La trasmissione fa parte del "Progetto per il Software Libero e la Letteratura Tecnologica" organizzato dal governo locale dell'Estremadura, coordinato dall'Associazione Regionale delle Università Popolari, in collaborazione con la Fondazione Segetariado Gitano. Si vogliono condividere la cultura, la lingua e le tradizioni dei Rom attraverso tecnologie altrimenti di difficile accesso ai Rom. Dato che la radio è un media completamente orale, si addice particolarmente ai Rom, che hanno scarsi testi, nìma una lunga tradizione nel tramandare oralmente storie e cronache.
La nuova trasmissione può contare sull'esempio positivo di Radio Onda d'Urto a Brescia in Italia, che ogni sabato alle 14.00 da diversi anni manda in onda un programma diretto da Bajram Osmani, intitolato "Romano Krlo", la Voce dei Rom. Il programma si può seguire anche in tutta l'area metropolitana milanese. Inoltre Bajram Osmani adopera le onde radio per promuovere la cultura del popolo Rom, che in Italia è assolutamente sottorappresentata nelle programmazioni pubbliche e private. Osmani collabora anche con la redazione della radio nel raccogliere le opinioni dei Rom su fatti come, ad esempio, i documenti e le leggi sull'immigrazione in Italia.
Da qualche anno, Dzeno opera con una propria radio, Radio Rota, che trasmette in lingua Ceca, Romanès, Inglese e Tedesca. Ha iniziato le trasmissioni quattro anni fa, aggregando giornalisti di origine Rom. L'intenzione del direttore Ivan Veselý è di farne un mezzo di trasmissione sia orale che visiva e dal sito sono scaricabili anche video. [...]
(Dzeno Association)
Segnalazione:
Circa due anni fa, la rivista Millecanali aveva chiesto informazioni a diversi gruppi di discussione Rom, per svolgere un'inchiesta sulle televisioni e le trasmissioni europee gestite da "Zingari". L'inchiesta è stata pubblicata e potete leggerla. Qualche imprecisione, ma nel complesso molto interessante http://www.sivola.net/download/millecanali.pdf
Di Fabrizio (del 03/08/2005 @ 01:24:47, in media, visitato 2220 volte)
...e volontario, esteso ai 4 angoli della terra:
Mailing list
Di Fabrizio (del 30/07/2005 @ 18:47:40, in media, visitato 2511 volte)
Leggo:
Bologna, 20 lug. (Apcom) - "Le politiche sino ad ora adottate dalla Regione a favore delle popolazioni nomadi non hanno dato esiti positivi". Ne è convinto il consigliere della Regione Emilia-Romagna Luigi Francesconi (Fi), che ha rivolto oggi un'interrogazione alla Giunta sull'argomento. A dimostrare questo insuccesso, secondo Francesconi, "la crescita del fenomeno dell'accattonaggio e lo scarso interesse che sembrano riscontrare le iniziative volte all'integrazione nel mondo del lavoro". Per questo il consigliere azzurro ha chiesto alla Giunta di "rivedere le scelte fin qui adottate, individuando politiche più efficaci e capaci di garantire maggiore sicurezza ai cittadini che vivono in prossimità di campi nomadi". (continua)
Oppure:
BOLOGNA (31 mag. 2005) - Centoventiquattro giovani sinti e rom coinvolti, di cui 76 hanno svolto percorsi formativi, 48 hanno avuto proposte di lavoro e 35 hanno firmato un contratto lavorativo. Sono i risultati del progetto dell'Iniziativa Comunitaria Equal di riqualificazione e recupero professionale delle popolazioni zingare: "A kistè ki braval an u lambsko drom - A cavallo del vento verso il lungo cammino", che verranno presentati oggi in un seminario presso il Teatro Testoni di Bologna. Il progetto, primo e finora unico in Italia, si è concluso a maggio 2005 dopo tre anni di sperimentazione ed è stato realizzato con il contributo di una partnership costituita da enti locali, enti di formazione, scuole, università, associazioni imprenditoriali e sindacali, associazioni di volontariato. (continua)
Tikla si sta dedicando ad una birra. "Chavo!" mi dice "se per sfortuna sapessi leggere sarei già diventito un dilo, un pazzo!". Lo invidio quell'uomo: nom ha mai lavorato per tutta la vita, e ha imparato tutto ciò che sa, in via Gleno (Bergamo) e guardando la TV. Adesso ha fondato una scuola per blogger e giornalisti, dove insegna a spararle grosse.
Dove eravamo rimasti?
Mi lasciò andare, ma non si era dato per vinto e lanciò la sua nuova sfida.
"Vedremo ora chi di noi due corre più in fretta. Intorno al lago, per esempio"
"Tu mi diverti troppo con le tue imprese sportive" gli risposi. "Mio nipotino che ha solo qualche giorno, corre già più veloce di te"
E prima che potesse rispondermi, feci uscire un coniglio bianco da una borsa che si trovava nel carro, e lo lasciai scappare.
"Vai! Cerca di raggiungerlo", gridai allegramente.
"D'accordo, ma quando sarà di ritorno?" mi chiese il Diavolo.
"Ma sei cieco, parola mia!" lo rimproverai "E' già da parecchio che mio nipotino ha fatto il giro del lago".
Cercai sotto il carro un altro coniglio simile al primo e lo mostrai al mio avversario.
"Bene" fece il Diavolo, "faremo un'ultima scommessa. Se vincerai anche questa, la fortuna ti apparterrà. Vedremo chi di noi è capace di trangugiare la maggiore quantità di cibo, Vuoi andare a cercare qualcosa da mangiare?"
Presi una corda e mi andai in un prato dove avevo visto una mandria di mucche. Iniziai a legarle insieme. Dopo un quarto d'ora, non vedendomi tornare, il Maligno mi raggiunse.
"Cosa stai facendo, Tikla?" mi domandò.
"Lo vedi bene" risposi. "Porto la mandria. Oggi ho molta fame"
"Ma tu sei pazzo! Una sola mucca basterà"
E il Diavolo, afferrata una mucca per le corna, la portò vicino al carro. "Vai a cercare della legna per fare il fuoco" mi ordinò. Ripresi la mia corda e partii. Nella foresta, iniziai a legare assieme gli alberi. In capo ad un quarto d'ora, non vedendomi tornare, il Diavolo era di nuovo alla mia ricerca.
"Ma cosa fai lì, Tikla?" mi apostrofò.
"Ebbene, per evitare di andare parecchie volte a cercare legna, mi prendo la foresta. Stasera potrebbe fare freschino"
"Ma tu sei pazzo! Un solo albero sarà sufficiente".
Il Maligno strappò un albero dal terreno e se lo caricò in spalla per portarlo al carro. "Mentre io spacco la legna e faccio il fuoco" mi disse, "tu vai a cercare dell'acqua". Per la terza volta, con la corda in spalla, mi avviai. Arrivato al pozzo, lo circondai con la corda. Dopo un quarto d'ora, ecco il Diavolo:
"Cosa stai facendo adesso?"
"Lo vedi bene. Per non andare spesso a prendere l'acqua, porterò il pozzo con me. Metti caso che mi venga sete..."
"Ma tu sei pazzo! Una botte d'acqua sarà sufficiente"
Così il Diavolo riempì la botte, poi se la caricò in spalla e la portò sino al carro.
Un'ora più tardi la mucca fu cotta a puntino, il Demonio così la divise in due e me ne donò metà. Ci mettemmo a mangiare. Mentre mangiavamo, io raccontavo storie buffe e lo obbligavo a voltarsi. "Attenzione, c'è il Diavolo dietro di te!" gli dicevo. Le sue palpebre si chiudevano mentre si sbellicava dalle risa. Ne approfittavo per gettare nel lago grossi pezzi di carne. Così, fui il primo a terminare la mia mezza mucca.
"Hai vinto, Tikla" mi disse il Diavolo. "Fin dall'inizio ho visto tutto. Sappi che un essere della mia specie non chiude mai gli occhi. So che sono stato io a scaraventarti sul tetto del carro; che è stato un colpo di fucile quello che hai sparato vicino al mio orecchio; so che hai cercato di distrarmi per poterti sbarazzare della carne di mucca gettandola nel lago. So che saresti incapace di portare tutte le mucche fino a qui, come del resto tutti gli alberi della foresta o il pozzo. Sapevo bene che tu cercavi solo di guadagnare tempo. Ma io non avevo nessuna intenzione di farti del male. Volevo solamente sapere in che modo te lasaresti cavata. Devo confessare che sono stato battuto da uno più furbo di me!"
Così, il Diavolo mi gettò una borsa colma di monete d'oro e partì ridendo a crepapelle. Il Maligno era stato battuto da uno più maligno di lui.
Per fortuna che hai finito Tikla! Non ce la facevo più
Allora sappi che per la prossima volta sarà peggio: ho in serbo un altra storia, e adesso vammi a riempire la brocca, che la mia gola è secca.
Liberamente tratto da: Tikla e il Diavolo
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