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Profondo Rom (V)
Di Fabrizio (del 05/08/2005 @ 12:48:24, in media, visitato 4054 volte)

Ad agosto, si sa, a parte gli sgomberi non succede molto. Così capita che un giornale che ha sede da queste parti, rispolveri un'idea di un anno fa dell'assessore all'Urbanistica Davide Boni. In parole povere, vorrebbe sostituire i campi sosta periferici con parcheggi e giardini.

In mancanza di notizie interessanti, accontentavi di questa "avventura" metropolitana.

Dovete sapere, che invece zio Kalderosh ad agosto è iperattivo: stamattina stava leggendo quell'articolo con troppa attenzione, per i miei gusti, almeno. Difatti, subito dopo è sparito, con un'idea precisa in testa. Ha pensato: visto che in periferia non ci vogliono, è la volta buona che mi sistemo in centro. Si è recato dall'assessore (sempre il Davide Boni) per dirgli che a lui, Kalderosh, non sarebbe dispiaciuto il Castello Sforzesco: c'è quel tanto di verde che gli piace, lo spazio per tutta la famiglia, e guardando i vecchi progetti del 1600, ci sarebbero anche una stalla e una piccola officina da riadattare. Per quello, ha aggiunto cercando di farsi amico l'assessore "Nema problema, fasso mi e non vi costerà niente".

Purtroppo, a sentirsi fare quel discorso, l'assessore da verde è diventato tutto rosso e ha chiamato (nel mucchio) i commessi regionali, il direttore del Giornale e pure Borghezio, che in quei casi non si nega mai. Poi, dev'essere volata qualche parola di troppo e forse, qualche grappino - perché poco dopo è partita per le vie di Milano una manifestazione spontanea contro gli Zingari e contro la targa che il Comune vorrebbe apporre in memoria di Craxi. A capo della manifestazione, sottobraccio al nipote (quello che fa il ministro per la Repubblica Italiana)... zio Kalderosh, perché se a Craxi (che è morto) gli danno una targa, lui che è vivo e altrettanto onesto, reclama almeno una Panda (anche senza targa, dice lui).

Sembra (qui le testimonianze divergono) che il corteo si sia interrotto perché, mentre il nipote ministro e l'onorevole Di Pietro tentavano di spiegare allo zio il significato della parola "latitante", lui stesse corrompendo alcuni funzionari della Digos, perché non fermassero onorevole e ministro per manifestazione non autorizzata.

Morale: di tutto il gruppo, lo zio è il solo che si è preso i domiciliari. Se nel frattempo non ha capito cosa significa "latitante". Comunque, qui al campo ci sono i carabinieri a tenerlo d'occhio. Sarà per questo motivo, che Tikla ha deciso di non farsi vivo. Comunque, vi augura BUONE FERIE!