Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 22/12/2006 @ 22:14:02, in Italia, visitato 1742 volte)
Ricevo da Luciano Muhlbauer
Cari/e
avrete saputo cosa è successo a Opera, dove sono state incendiate le tende
allestite per accogliere i rom sgomberati da via Ripamonti. E mi pare superfluo
argomentare la gravità di questi atti squadristi.
Sotto trovate una comunicazione proveniente da Opera, che invita a partecipare a
un pranzo di solidarietà domani 23 dicembre nell'area dove si sistemeranno i
rom. Per ora a Opera si stanno mobilitando la Casa della Carità e la Cgil, che
organizzano anche il pranzo di domani.
L'invito è quindi di far girare il più possibile questa nota e possibilmente di
partecipare all'iniziativa:
23 dicembre - ore 12.00
Opera - area dove verranno sistemate tende
da Milano in macchina: Via Ripamonti - SS 412 - prima uscita per Opera "Opera
centro" - alla prima rotonda, girare a destra.
Attenzione: ci dicono che potrebbero esserci presidi anti-rom da quelle parti.
un abbraccio
Luciano Muhlbauer
FATE GIRARE E PARTECIPATE GRAZIE
OPERA: MANIFESTAZIONE CONTRO IL CAMPO PROVVISORIO PER ROM:
INCENDIATE LE TENDE APPENA ALLESTITE
SABATO PARTECIPIAMO AL PRANZO AL CAMPO CON DON COLMEGNA
Ieri sera Opera è stata teatro di gravi manifestazioni xenofobe.
In seguito all' improvviso sgombero di un centinaio di cittadini rom ( tra cui
una trentina di bambini) dalle baracche di via Ripamonti, nello scorso fine
settimana erano stati avviati lavori per un campo provvisorio in territorio di
Milano al confine con il quartiere residenziale Noverasco di Opera, nelle
vicinanze di una casa di riposo.
Il Comune di Opera, che non era stato informato, ha segnalato che l' area non
era idonea e data l' emergenza umanitaria ha offerto la propria disponibilità ad
un protocollo di intesa con Prefettura, Provincia e Comune di Milano per creare
un campo provvisorio- per alcuni mesi- in un area in territorio di Opera
utilizzata per i circhi. La gestione è affidata allla Casa dell' accoglienza di
Don Colmegna che attualmente ospita una parte dei rom , mentre altri sono nel
dormitorio di viale ortles.
La Provincia è intervenuta immediatamente, ieri erano state montate le tende.
Ieri sera era previsto un consiglio comunale. Il Sindaco si è reso disponibile a
discutere ad inizio seduta del problema ma la discussione non è potuta avvenire
per il clima di forte tensione da parte del pubblico, sia nel palazzo comunale
che all' esterno, incitata da esponenti di destra e della lega .
Un numeroso gruppo si è recato al campo e poco dopo le tende sono state
incendiate. Quindi la via principale di attraversamento di opera è stata
bloccata dai manifestanti anche con una tenda messa di traverso che impediva il
passaggio ai pullman, mentre si minacciava di andare immediatamente sotto casa
del sindaco e di riprendere la protesta venerdì . Numerosi cittadini "comuni"
osservavano ed approvavano, l' arrivo delle telecamere di rai e tg 5 ha dato
nuovo impulso alle proteste. L' arrivo di ulteriori forze di polizia ha calmato
la situazione che si è normalizzata verso mezzanotte e mezza .
Nel frattempo l' amministrazione ha tenuto una riunione dei consiglieri di
maggioranza con l' arrivo di resenza di rappresentanti della Provincia (l' Ass.
Corso) e Don Colmegna .
Si è deciso innanzitutto di fare una iniziativa sabato 23, con un pranzo di
solididarietà nell' area del campo cui parteciperanno anche i rom, con l'
intenzione di favorendo il superamento dei pregiudizi .
Tutti coloro che vogliono partecipare all' insegna della nonviolenza e della
sono invitati.
E' importante sostenere quanti sono impegnati nel risolvere i problemi di questa
famiglie e respingere il crescere della xenofobia.
Per cortesia fate girare
Grazie
Di Fabrizio (del 21/12/2006 @ 10:37:41, in Europa, visitato 1414 volte)
E' uscito l'aggiornamento di dicembre 2006 di PICUM.org con le notizie e l'evoluzione politica riguardanti i diritti sociali fondamentali degli immigranti non documentati in Europa. Disponibile nel formato Word nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese, italiano e portoghese.
Di Fabrizio (del 20/12/2006 @ 09:46:11, in Europa, visitato 1932 volte)
Da
Roma_andfriends
Si sta creando vicino a Tver un complesso turistico-etnografico "Accampamento
Zingaro". Il progetto è sviluppato da Vladimir Osipoff, presidente del
reparto di Tverskoye dell'Accademia di scienza e di arti di Petrovskaya e prende
a modello un insediamento rom vicino al villaggio di Savvatievo, dove vivono
artigiani e che con il ferro sanno forgiare di tutto. Le fucine e le scuderie
dei cavalli, le musiche e i balli impressioneranno tutti i turisti.
Di Sucar Drom (del 19/12/2006 @ 22:19:08, in blog, visitato 1451 volte)
Pescara,
presentazione del Rapporto Caritas
Giovedì 14 dicembre a Pescara è stato presentato il rapporto annuale
sull'immigrazione nella Provincia di Pescara. Nel rapporto provinciale è stato
inserito un sostanzioso capitolo sulla minoranza Rom scritto da Nazzareno
Guarnieri, Rom Abruzzese. Durante la mattinata è stato anche presentato il
Dossier statistico Caritas sull'Immigrazione in Italia.
Riportiamo il testo del breve intervento...
Veneto,
perché vogliono mandare via il papà e la mamma di quel bambino rom?
“Le Istituzioni li hanno abbandonati” ha detto il Prefetto di Milano e anche
l’ultimo rapporto europeo denuncia con forza le discriminazioni nei confronti
dei Sinti e dei Rom, denunce autorevoli di chi sicuramente non è contro la
legalità. Chi invece manifesta in piazza con slogan di allontanamento o di
espulsione contro suoi concittadini non sta sicuramente manifestando per la
legalità! ...
Figli
dello stesso Padre, frammenti di umanità dentro e fuori la città
Pubblichiamo il testo integrale della Lettera Pastorale "figli dello stesso
Padre, frammenti di umanità dentro e fuori la città" che l'Arcivescovo di
Vicenza, Cesare Nosiglia (in foto), ha inviato il 9 dicembre 2006 a tutte le
comunità cristiane, ai fratelli e le sorelle Rom e Sinte, alle Istituzioni e a
tutte le persone di buona volontà.
L'Arcivescovo Nosiglia da alcuni mesi sta...
Milano,
si cerca di riunire le famiglie rom sgomberate
In attesa di riunire i nuclei famigliari almeno per il Natale saranno sistemati,
sempre provvisoriamente, nelle strutture del Comune e della Provincia in posti
ricavati dal piano emergenza-freddo i circa 60 degli oltre 100 rom sgomberati
giovedì mattina dalla polizia dall'accampamento abusivo di via Macconago.
Dopo aver approfittato, nella notte tra giovedì e venerdì, dell'ospitalità di
do...
Castelsangiovanni (PC), è pronta la nuova area per le famiglie sinte
È iniziato il conto alla rovescia per il trasloco delle famiglie sinte di
Castelsangiovanni. Forse già entro la fine della prossima settimana potrebbero
spostarsi definitivamente dall'area posta tra il cimitero e via Fratelli
Bandiera, dove stazionano ormai da anni, al campo attrezzato realizzato per loro
a Molino Suzzani, ai lati della strada per Creta.
Questo almeno quanto emerso dopo gli...
Catanzaro, i Rom protestano
Nuova protesta dei Rom residenti nella zona di viale Isonzo a Catanzaro.
Numerose persone hanno bloccato la strada, una delle principali per l’accesso al
centro della città di Catanzaro, per richiamare l’attenzione sul cattivo
funzionamento della rete fognante delle case popolari in cui vivono.
I manifestanti criticano anche Aterp e Comune, che non avrebbero predisposto
interventi adeguati...
Di Fabrizio (del 19/12/2006 @ 10:26:18, in Italia, visitato 1786 volte)
anonimomarullina è un blog che avevo già citato in passato per gli articoli
interessanti. Questa volta segnala un articolo curioso sui costumi dei Rom a
Roma.
“Non capisco perché chiedono l’elemosina, tanto lo sanno tutti che sono
ricchi! Hai visto che macchine che hanno?! Io vivo proprio vicino a un campo
zingari e vedo tanti ragazzini che si vestono con tutta roba di marca! …”.
Mi ribadisce la madre di un compagno di scuola di Zajko, un ragazzino rom
bosniaco (xoraxané) di quindici anni.
Zajko veste trendy, come la maggior parte dei suoi coetanei italiani. Ha
imparato a tra-vestirsi per mimetizzarsi tra i suoi coetanei gagé (non
zingari)...
Continua su
Novamag
Di Fabrizio (del 19/12/2006 @ 09:55:40, in Europa, visitato 1971 volte)
(riassunto)
European Roma Rights Centre (ERRC) ha pubblicato un rapporto sulla situazione dei diritti umani dei Rom in Ucraina. Il rapporto è il frutto della collaborazione con la Commissione Europea e la Swedish International Development Cooperation Agency (SIDA), che ha seguito l'evolversi della situazione dal 2003 al 2006. La ricerca segue precedenti rapporti di ERRC sull'Ucraina del 1997 e del 2001 ed ha coinvolto diverse organizzazioni locali Romani.
Negli anni recenti hanno avuto luogo diversi e violenti abusi sui diritti umani ed inoltre c'è una condivisa discriminazione razziale in numerosi settori chiave, complice l'inattività e la complicità del governo.
Il rapporto documenta:
- Violenze a sfondo razziale da parte di apparati statali e non;
- Discriminazioni nel campo della giustizia;
- Discriminazioni nelle aree economiche e sociali, incluso i campi dell'alloggio, della sanità, della scolarizzazione, dell'impiego e dei servizi sociali;
- Mancanza diffusa di documenti personali, che negano l'accesso ai servizi di base, come pure la partecipazione alla vita civile e politica.
Le attuali leggi ucraine non sono sufficienti a punire atti di discriminazione razziale anzi, l'assenza di una legge antidiscriminazione rende impossibile alle vittime di ottenere giustizia. Inoltre, anche nelle aree dove esistono misure e meccanismi legali, queste rimangono inutilizzate dalle autorità governative e giudiziarie. Il rapporto inoltre fornisce un quadro delle leggi internazionali sui diritti umani, includendo i dettagli delle azioni legali che coinvolgono direttamente ERRC. Il rapporto termina con una serie di raccomandazioni al governo ucraino, specificando le misure da attuare in vista di un cambio duraturo nella situazione dei diritti umani dei Rom Il rapporto è disponibile in lingua inglese ed ucraina, con un riassunto in romanés, e può essere scaricato QUI.
Per avere ulteriori informazioni su ERRC: office@errc. org
Sulla situazione dei diritti umani in Ucraina:
Di Fabrizio (del 18/12/2006 @ 12:34:38, in Europa, visitato 1464 volte)
5.000 pagine di informazioni su cultura, formazione, lavoro, diritti,
partecipazione e cittadinanza
Tutto gratuito
Bancadatigiovani presenta "L'Europa per te": un sito internet ed un CD-Rom
multimediale gratuiti nati dalla collaborazione fra alcune associazioni ed
istituzioni italiane ed internazionali.
Il progetto, una vera e propria Enciclopedia dei programmi per i giovani,
per chi lavora con i giovani, per chi si occupa di formazione e di cooperazione
internazionale, è stato realizzato in italiano e inglese e contiene
complessivamente circa 5.000 pagine di informazioni; è stato realizzato in 6
mesi di lavoro da alcuni volontari italiani e finlandesi ed è stato supportato
dal Parlamento Europeo-Direzione per l'Informazione, dalla Provincia regionale
di Palermo e dal Centro di servizi per il volontariato di Palermo.
Il Cd-Rom ed il sito contengono una dettagliata e completa guida ai programmi ed
alle iniziative delle Istituzioni europee in materia di cultura, formazione,
lavoro e partecipazione, oltre a diversi programmi realizzati da altre
istituzioni internazionali ed una guida ai tirocini in oltre 100 organizzazioni
internazionali.
Tra le iniziative europee documentate ed analizzate in dettaglio nel sito e nel
CD-Rom, oltre a quelle più note come Leonardo, Erasmus, Europass, Fondo Sociale
Europeo e Gioventù, si trovano anche i recentissimi programmi Progress e
"L'Europa per i cittadini"oltre ad una guida alle carriere internazionali e la
lista completa dei Governi stranieri che offrono borse di studio per cittadini
italiani.
Infine, anche grazie alla collaborazione del Consiglio dEuropa, una specifica
sezione è stata dedicata alle iniziative delle Istituzioni europee in materia di
diritti umani e politica di vicinato.
Tutte le informazioni sono aggiornate al 30 novembre 2006 e sono consultabili
con i più comuni software di navigazione in Internet.
Il Cd-Rom sarà distribuito gratuitamente in 3.500 copie ed il sito offrirà
aggiornamenti costanti sui nuovi programmi o i nuovi bandi che saranno
realizzati.
Chi volesse, potrà richiedere l'invio del CD al domicilio gratuitamente. Per
l'invio del Cd-Rom è necessario soltanto registrarsi gratuitamente sul sito
http://www.bancadatigiovani. info
dove si potrà anche compilare il modulo di richiesta.
Collegato al Cd e al sito, anche un servizio gratuito di informazioni sempre
aggiornato su bandi e concorsi delle istituzioni internazionali in materia di
istruzione, cultura, lavoro, partecipazione dei giovani e diritti umani.
L'iniziativa è destinata, secondo i suoi ideatori, ad una vasta gamma di
beneficiari: studenti universitari, docenti, scuole, amministratori pubblici,
servizi sociali, centri di ricerca, giovani disoccupati, neo-laureati, centri di
informazione giovanile, università e centri di ricerca.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito dell'iniziativa
http://www.europe4you. info
info@europe4you. info
Tel. 091/336920 o 335/8086689
Di Fabrizio (del 18/12/2006 @ 10:34:38, in Europa, visitato 1870 volte)
da
Hungarian_Roma
E' stata rilasciato a Budapest un nuovo studio del Fondo Educazionale (REF)
sui benefici dell'investire nell'educazione dei Rom in Ungheria. Durante la
conferenza stampa, Rumyan Russinov, vice-direttore di REF, ha detto: "E' ora che
gli europei capiscano che l'educazione dei Rom non è solo un tema per i
genitori Rom, e che devono essere rimosse molte barriere formali e informali.
Ciò richiede un serio impegno da parte dei Governi e questo studio provano che
questi investimenti hanno il loro ritorno". Alexandre Marc, direttore di REF, ha
menzionato che la sua associazione è impegnata nel dimostrare che analisi simili
sono importanti non solo dal punto di vista dei diritti umani, ma anche nel
senso economico, che è l'argomento che il Ministero delle Finanze dovrebbe
intendere.
Il deficit di educazione della popolazione Rom è ben documentato in tutti i
paesi che partecipano al Decennio dell'Inclusione Rom. L'eredità delle passate
politiche esclusioniste non solo contribuisce al mantenimento dell'esclusione
sociale, preclude anche alla partecipazione nel mercato del lavoro e quindi
perpetua la dipendenza dall'assistenza sociale e riduce drammaticamente il
ritorno in forma di tasse. Lo Studio Fondo Educazionale Rom, condotto da
Gabor Kertesi e Gabor Kezdi [1] utilizzando dati ungheresi
illustra quanto i governi potrebbero incamerare nel futuro investendo
nell'educazione verso i Rom [...] I ricercatori mostrano come il deficit
educativo sia associato con bassi tassi di impiego e delle conseguenze sul
prelievo fiscale e sull'assistenza sociale. [...]
The study is available on
www.romaeducationfund .org
[1] Institute of Economics , Hungarian Academy of
Sciences and Central European University / Institute of Economics , Hungarian
Academy of Sciences respectively.
Di Fabrizio (del 18/12/2006 @ 09:37:46, in Italia, visitato 1446 volte)
OPERA NOMADI SEZIONE DI MILANO ONLUS
Lo sgombero di giovedì 14 Dicembre di una piccola comunità di rom rumeni in via
Ripamonti a Milano, riaccende le polemiche sulla presunta “emergenza nomadi” in
città.
Come in un “gioco delle parti”, i rappresentanti di Prefettura, Provincia,
Comune e Casa della Carità che fino a ieri sedevano insieme al tavolo
interistituzionale per disegnare le nuove politiche di accoglienza rivolte ai
rom, si dicono “sorpresi” o del blitz improvviso o delle conseguenze che ha
provocato, riposizionandosi attorno alle proprie sensibilità e al diverso modo
di considerare l’insieme della problematica.
In buona sostanza un “incidente di percorso”, che naturalmente non bisogna
ripetere, ma che lascia le cose così come sono, anche per il futuro.
Ma in cosa consistono le iniziative che “bollono in pentola”?
Da mesi, è in preparazione un Piano di Intervento Comunale che si fonda sulla
sottoscrizione di un “Patto di socialità e legalità” da parte delle comunità rom
e sinte, in cambio di una adeguata assistenza e ospitalità.
Le linee fondamentali del piano prevedono: la creazione di piccoli campi che non
superino le 100 – 150 presenze; il censimento per chi abbia titolo a rimanere in
Italia; aiuti umanitari affidati a gruppi di volontariato; la realizzazione di
una graduatoria dei regolari che saranno poi sistemati nei campi.
Campi che saranno gestiti attraverso un Regolamento che fissa alcuni impegni
essenziali, come l’obbligo di mandare i figli a scuola, inserirsi nel mondo del
lavoro, garantire la pulizia del territorio contro il degrado, “denunciare” le
situazioni di illegalità ecc.
Un percorso “ben chiaro” che assicuri vivibilità e sostegno, seguito da vicino
da associazioni del volontariato e forze dell’ordine, che coniughino sicurezza
con solidarietà.
Com’è ovvio, alcune di queste enunciazioni sono genericamente condivisibili o
quantomeno non esclusivamente riferibili ai rom in quanto tali, ma ai
comportamenti civili che dovrebbero tenere tutti i cittadini e le stesse
Istituzioni.
Altri aspetti, la maggior parte, andrebbero analizzati con più attenzione,
perché ripropongono un’idea stantia di assimilazione, controllo e
assistenzialismo, nel più completo immobilismo culturale.
L’idea di costruire “campi nomadi” (o villaggi della solidarietà) di 100 – 150
persone è, ad esempio, ormai ampiamente superata nella società, per la
consapevolezza degli insufficienti benefici che ne derivano e per il significato
di separazione sociale che li accompagnano, ma è anche respinta dalla
maggioranza delle stesse comunità rom e sinte che appena possono ne rifuggono.
Non si possono poi ignorare le modalità di partecipazione e condivisione del
progetto che i proponenti dichiarano essere la premessa per ogni intervento.
Di sicuro queste non riguardano i diretti interessati, cioè i rom, del tutto
ignari di quanto sopra, ma nemmeno l’arcipelago di piccole o grandi associazioni
che da anni se ne occupano sul territorio, ugualmente escluse anche se citate
per convenienza, che se vorranno continuare ad operare in questo settore
erogando servizi, dovranno sottostare alla medesima logica politica subalterna e
ricattatoria.
Un’ultima considerazione riguarda la presunta offerta di luoghi di ospitalità:
non ve ne sono, né di nuovi né all’orizzonte, nemmeno nell’area provinciale,
dove il rinnovamento politico dell’amministrazione aveva creato molte
aspettative.
Ente Morale DPR n. 347 del 26.3.1970
Via Archimede n. 13
20129 Milano
Tel 0284891841 - 3393684212
operanomadimilano@ tiscalinet.
it
C.F. 97056140151
Di Fabrizio (del 17/12/2006 @ 10:11:56, in Europa, visitato 1938 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
By UPI - Dec 12, 2006, 16:35 GMT - BELGRADO, Serbia (UPI): Un esponente dei
diritti delle minoranze ha detto martedì che circa metà dei Rom che vivono in
Serbia non usufruiscono del diritto all'istruzione, al lavoro e alla sanità.
Una recente ricerca su un gruppo di 36.000 Rom, mostra che il 46% di loro non
può registrare la residenza perché vive in baracche improvvisate, spesso senza
acqua ed elettricità. Senza residenza non possono ottenere documenti, che sono
necessari per comunicare con gli apparati statali.
Radio B92 riporta le parole di Petar Antic, del Centro Serbo per i Diritti
delle Minoranze, secondo cui i Rom vivono in una specie di mondo parallelo al
sistema serbo. Antic ammonisce che se il problema non sarà risolto, nei prossimi
10 anni diverrà il più grande ghetto europeo.
Il governo ha adottato piani per affrontare il problema, ma i rappresentanti
della comunità Rom dicono che anche la legge dev'essere modificata.
Circa l'80% dei Rom sono analfabeti e il 60% non ha completato la scuola
dell'obbligo.
Le statistiche ufficiali indicano in 150.000 i Rom presenti in Serbia, ma i
leaders della comunità reclamano che il loro numero salirebbe a 500.000.
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