Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Notizie in italiano dai Rom, Sinti, Kalé, Pavees di tutto il mondo

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 25/01/2007 @ 10:03:46, in Europa, visitato 1552 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

Secondo voci ancora da confermare, nelle recenti elezioni parlamentari in Serbia, sono stati eletti due Rom in Parlamento:

Rajko Djuric – Unione dei Rom di Serbia

Sajin Srdzan - Partito Rom

[...]

Asmet Elezovski
Roma National Congress
National Roma Centrum
Phone/fax: +389 31 427 558
Mobile: +389 75 844 822
www.nationalromacentrum.org

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/01/2007 @ 09:52:43, in Kumpanija, visitato 2008 volte)

Da Roma_Daily_News

Mohammad Kamran - RAWALPINDI: Gli Zingari non hanno residenza permanente, ma risiedono stabilmente in Pakistan. Incredibilmente nelle statistiche della nazione non si fa cenno a questo popolo senza casa.

Nell'ultimo censimento dedicato alla conta degli alloggi e alla registrazione al voto, questo popolo è rimasto escluso perché non risiede in alloggi permanenti e non hanno documenti per provare la loro identità.

Questi nomadi vivono in una povertà abbietta senza un pezzo di carta che certifichi la loro cittadinanza, ma sono parte della nostra popolazione. In effetti, per il tipo di via che conducono, non hanno bisogno di documentazione. Al governo non è mai importato di contarli o di rimetterli nel conto demografico.

Questo popolo vive di solito accanto alle strade ferrate in città o in luoghi dove l'autorità è più tollerante. A Rawalpindi la cintura attorno la principale ferrovia a Murree Chowk è una di queste colonie.

Le famiglie zingare che abitano l'area continuano la loro vita immutabile da anni. Nel loro quartiere di baracche che chiamano casa, bambini ignudi giocano nel fango, una donna scava e un uomo si siede godendosi il sole.

D'altra arte, questo scenario non è confinato solamente a Murree Chowk. Gli Zingari si ritrovano quasi ovunque in Pakistan. Questi nomadi attraversano il paese con le loro cose sui carretti e piantando le tende dove si fermano. Lo stile di vita transiente non appartiene al passato ma fa parte del presente.

"Non capisco perché la gente ci giudichi diversi. Siamo felici e soddisfatti cella nostra vita. Mangiamo tre volte al giorno e raramente andiamo a dormire con lo stomaco vuoto." dice Wali Muhammad, 40 anni. Con le loro dimore improvvisate, gli scarsi possessi e il dialetto rustico, sono una reminiscenza di tempi passati.

Il loro stile di vita è in forte contrasto con la vita cittadina. I loro figli raramente frequentano le scuole e gli uomini di solito passano il giorno a dormire e la notte curando il bestiame. Spesso le donne chiedono l'elemosina o raccolgono legna da bruciare. Il loro stile di vita nomadico attira sospetti perché è visto come un modo di scappare dopo aver commesso crimini o furti.

Spesso sono visti come predatori, parassiti e criminali. La gente non gli crede e li evita appena possibile.

Come la società è diventata più industrializzata, la maggioranza della popolazione si è spostata dalle campagne alle città. Gli Zingari continuano la loro esistenza nomadica, che è una sfida a quanti non riescono ad intendere la vita senza una residenza stabile, proprietà e obiettivi professionali. "Ho fatto quello che volevo e non ho niente di cui lamentarmi," dice Wali Muhammad spiegando perché non ha un lavoro.

Osservando la sua famiglia e la dimora, Wali non si considera deprivato o negletto. Viceversa vede la vita piena di posti dove andare senza troppi legami che lo riportino indietro.

Il governo e le organizzazioni sociali a volte tentano di "aiutare" questi zingari a fermarsi, avere un'educazione e conformarsi alle norme sociali, ma alla fine i tentativi falliscono perché questi zingari intendono continuare a vivere come hanno sempre fatto.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 24/01/2007 @ 10:15:41, in Europa, visitato 2090 volte)

Da Macedonian_Roma

Cari amici,

Spero che dopo tutte queste vacanze, in quest'anno possiamo organizzarci meglio e cominciare a vedere la situazione in una maniera più positiva. Voglio ricordare che il movimento dei Rom ha preso una direzione positiva, ma d'altra parte le problematiche sono rimaste quelle o sono peggiorate. Il Forum Europeo dei Rom e Viaggianti [European Roma and Travelers Forum - ERTF ndr] con l'OSCE/ODIHR lo scorso marzo ha partorito il gruppo di Skopje, formato da attivisti Rom che hanno fatto una priorità dell'aiutare i Rom rifugiati e i dispersi dal Kosovo, come pure dei Rom rimasti in Kosovo. E' una priorità perché i Rom possano meglio organizzarsi in simili situazioni di crisi come nella situazione del dopoguerra nella ex Yugoslavia.

In molti ci criticano per i pochi progressi ottenuti, sono personalmente d'accordo ma d'altra parte dobbiamo considerare la realtà, ci troviamo in difficili relazioni diplomatiche tra i Rom prima di tutti e poi tra loro come popolo e le istituzioni. Ora la Serbia è nella fase pre-elettorale e [...] solo dopo sarà possibile confrontarsi sullo status finale del Kosovo. Voglio e spero che i Rom di Serbia abbiano una rappresentanza in parlamento, così che possano aiutarci nel risolvere la situazione attuale dei Rom in questa regione. Anche se possiamo intendere l'attuale come una fase di passaggio, è molto importante per redirigerci sui seguenti punti.

  1. Far crescere l'importanza delle tematiche Rom nel nuovo status del Kosovo, dei rifugiati e dispersi nei Balcani e nei paesi europei (non dobbiamo dimenticare che il Kosovo è una grande ferita per noi Rom come è stato l'Olocausto).
  2. Dobbiamo comunicare e cooperare più spesso e in modo più costruttivo, anche in maniera critica, così da migliorare la nostra piattaforma politica, economica e sociale (ERTF nell'ultima riunione plenaria ha votato una Risoluzione su questi temi e spero che questo abbia una ricaduta nei programmi di molti governi europei e balcanici)
  3. Dobbiamo essere più attivi a livello locale e nazionale così da essere di supporto all'ERTF.

Esistono molte analisi di esperti ma abbiamo perso la nostra capacità di influenzare i livelli decisionali e dobbiamo sviluppare nostri piani d'azione per raggiungere i nostri scopi.

Per finire, cari amici, colleghi e fratelli, usciamo dai nostri recinti e cominciamo a lavorare positivamente per raggiungere qualcosa in più di ciò di cui abbiamo timore.

Spero che presto saremo in grado attraverso lo scambio di informazioni e aiuto da Varsavia, Strasburgo, Bruxelles di cooperare meglio.

Devlesa

Asmet Elezovski

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 23/01/2007 @ 22:45:47, in Italia, visitato 2220 volte)

Leggo su ChiAmaMilano

Un secolo fa, Opera come New Orleans? Ma i subumani allora eravamo noi

[...] Nel 1912 il futuro presidente Usa Woodrow Wilson scriveva nella sua History of American People: "...Arrivano moltitudini di uomini della classe più bassa, dal sud dell'Italia, e uomini del genere più spregevole dall'Ungheria e dalla Polonia, uomini dalle cui file non traspare né qualificazione né energia, né iniziativa né intelligenza sveglia; e sono venuti in numeri crescenti anno dopo anno come se i paesi del sud Europa si stessero sgravando dei loro più sordidi e sfortunati elementi. Perfino i cinesi sarebbero più desiderabili come lavoratori, se non come cittadini, della maggior parte di questa feccia che affolla i nostri porti orientali".
In un articolo del 1888 si poteva leggere: "Gli immigranti italiani possiedono un livello di cultura ed educazione così basso che i lavoratori americani, abituati a un più alto livello di vita, non possono competere con loro. È impossibile per gli americani piegarsi a livelli così bassi di esistenza - hanno scoperto gli investigatori congressuali - , come per esempio vivere di rifiuti, essere ammassati insieme come animali, non avere la minima nozione di pulizia e igiene. Non ci può essere nessun vantaggio per questo paese nel lasciar entrare gente simile. Al meglio, possono contribuire a portare una condizione di barbarie".
Le condizioni di vita della maggior parte degli immigrati italiani erano a dir poco terribili. Alla fine dell’800 un giornalista danese del New York Tribune raccontò che in un insieme di case, che avevano complessivamente 132 stanze, abitavano 1324 emigranti italiani.
A cavallo tra il XIX e il XX secolo il dibattito statunitense circa l’immigrazione italiana era impegnato nel decidere se gli Italiani fossero da assimilare ai “negri” e quindi da considerare come “subumani” o da collocare nel gradino più basso degli “umani”, sotto Polacchi e Cinesi. Tanto che dopo i neri, gli immigrati italiani alla fine dell’800 furono tra le principali vittime dei linciaggi (circa 800 documentati).
Come quando il 15 ottobre 1890 fu ucciso il sovrintendente della polizia di New Orleans, David Hennessy e gli abitanti ne attribuirono la responsabilità ai siciliani perché Hennessy era stato impegnato in un'operazione anticrimine nella colonia italiana.
In un clima d'isteria, la polizia arrestò centinaia di italiani e ne fece processare nove. Con gran costernazione della comunità americana, la giuria trovò sei dei nove accusati "non colpevoli" e non riuscì a raggiungere un verdetto sugli altri tre. Politici e giornali chiesero che si rimediasse a questo "fallimento" della giustizia: una folla attaccò la prigione, ne tirò fuori undici italiani e li linciò.

Beniamino Piantieri

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 23/01/2007 @ 14:03:46, in media, visitato 1559 volte)
Intervista a Carlo Berini su Tempo Radio
Questa mattina Carlo Berini, Presidente dell'Ente Morale Opera Nomadi Sezione di Mantova, è intervenuto in diretta su Tempo Radio. Moltissime le telefonate e gli sms arrivati in redazione, tanto che insieme con il Direttore della Radio, il signor Beschi, si è deciso di realizzare altre trasmissioni nei prossimi mesi.

Tante le domande, a partire dai 1.100 euro al mese ai Sinti fino ad arrivare alle attività lavorative e ai cosiddetti "campi nomadi". Berini è anche intervento sulla presunta invazione di Rom e Sinti dalla Romania, smentendo gli allarmi che hanno investito l'Italia nell'ultimo mese.

Potete ascoltare l'intervento di Berini (in foto), collegandovi questa sera alle ore 21.00 nello spazio web di Tempo Radio. Potrete inoltre leggere l'intervento sul mensile Il Gazzettino.

Il Consiglio Direttivo dell'Opera Nomadi, insime a Sucar Drom, ringrazia Tempo Radio per l'opportunità offerta.

Inoltre:

Bolzano, Pino Petruzzelli mette in scena la memoria del Porrajmos
All'olocausto dimenticato di Rom e Sinti, il Porrajmos, è dedicato il reportage, in forma di spettacolo, proposto martedì 23 gennaio al Centro di formazione professionale "L. Battisti" di Bolzano, in collaborazione con il Teatro stabile di Genova. Viene presentato "Zingari, l'olocausto dimenticato", di Pino Petruzzelli.
Più di 500.000 Rom e Sinti sono stati uccisi nei
...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 23/01/2007 @ 10:23:18, in Regole, visitato 2034 volte)

Da Hungarian_Roma

By ASSOCIATED PRESS

A trenta poliziotti che avevano espresso giudizi razzisti sugli Zingari su un sito web interno alla polizia, è stato ordinato di frequentare uno speciale corso anti-discriminazione, anche se non incorreranno in provvedimenti disciplinari [...]

"Sono molto spiacente che alcuni miei colleghi abbiano oltrepassato i limiti della libertà di parola," ha detto ai giornalisti Laszlo Bene, capo della polizia nazionale.

[Si tratta di] sessantotto commenti denigratori - in alcuni si scriveva che gli Zingari vanno pestati e steriilizzati, riferendosi a loro con termini insultanti - scritti da ex poliziotti o ancora in servizio, che ad ottobre avevano inviato i commenti al comando di polizia.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 22/01/2007 @ 10:17:34, in Regole, visitato 2100 volte)

http://romanolil.blog.tiscali.it/gm3109370/

Milano, 19 gennaio. Maurizio Pagani, vice-presidente della sezione Opera Nomadi, interviene sul patto di “legalità e socialità”, presidiato dalle forze dell’ordine ed imposto dal comune di Milano nella ristrutturazione del “campo nomadi” di via Triboniano: in questo clima di trattamento “differenziale” sta passando l’idea che la questione Rom vada affrontata dal punto di vista dell’ordine pubblico.

IL “PATTO DI LEGALITÀ” È UNA DERIVA MORALE
Intervista a Maurizio Pagani, vice-presidente di Opera Nomadi Milano

TRIBONIANO: CRISI POLITICA
Il “campo” del Triboniano, attivo dal 2000, ha creato una crisi politica per l’impossibilità di gestire quell’insediamento, ma è solo la punta emergente della “questione Rom” che come un iceberg resta per la maggior parte nascosta. Al Triboniano prendono visibilità le “politiche pubbliche” verso alcuni Rom. Il resto dei Rom Romeni ha trovato domicilio in piccoli insediamenti urbani abusivi che spesso vengono sgomberati creando una catena di emergenze che vengono sottaciute ed ignorate.
Il Triboniano segnala una aggravante, un punto di svolta nel trattamento “differenziale” a cui sono sottoposti i Rom. Da almeno tre anni all’interno del “campo comunale” i servizi essenziali manca-vano o erano ridotti al minimo. L’ultimo incendio, del 31 dicembre, che ha distrutto cinquanta abitazioni (fra baracche e roulotte) è la fotocopia di quello avvenuto nove mesi prima, l'8 marzso 2006.
Dopo nove mesi, nonostante una perorazione alla Protezione Civile Nazionale, mancavano ancora i sistemi minimi di sicurezza, di prevenzione degli incendi ed interventi necessari di Protezione Civile. E così si è ripetuto un incendio di 50 abitazioni, per fortuna senza vittime umane.

IN QUESTO CLIMA DI TRATTAMENTO DIFFERENZIALE
In questo clima di trattamento “differenziale” stanno passando due temi essenziali: il controllo di ordine pubblico dei “campi” e che la “questione Rom” va affrontata dal punto di vista della legalità.
1-Una forte idea di controllo dei “campi” a partire dalla ristrut-turazione ed allargamento del Tirboniano che verrà diviso per quattro con incremento di residenti e si va a parlare di 700 persone. Quattro “campi” come forma inedita di gestione degli insediamenti che prevede una sistematica presenza delle forze dell’ordine ed operatori sociali della Casa della carità. Questo progetto di trattare i “campi nomadi” dal punto di vista dell’ordine pubblico, nasce da una intesa politica dell’estate scorsa fra Prefettura, Provincia, Comune e Casa della carità (terzo settore). Un tavolo interistituzionale per Rom nato alla fine della campagna elettorale e che ha preparato il terreno della ristrutturazione del Triboniano con una idea forte di controllo del territorio ed imposizione della legalità.
2- La “questione Rom” considerata sotto l’aspetto di ordine pubblico. Questa idea era in qualche modo fatta propria anche dalla lista Ferrante, di centro-sinistra, nella campagna elettorale per le elezioni amministrative dello scorso giugno. Mi sono presentato come candidato con la lista Fo, che appoggiava il centro-sinistra ma in modo più sociale, proprio per sottrarre la “questione Rom al tema della legalità e di ordine pubblico ed affrontarla, invece, dal punto di vista della cittadinanza attiva.

IL PATTO DI LEGALITA’ E SOCIALITA’
C’è sicuramente una grande confusione e sottovalutazione di quello che significa questo “patto”, che nasconde una grande debolezza politica invece di rendere visibile quello che si può fare con pro-grammi precisi di politiche sociali.
Il patto di “legalità e socialità” è un piccolo obbrobrio giuridico che da un lato ripropone in modo ridondante degli obblighi di integrazione come l’obbligo scolastico, ma lungi dall’essere un regolamento di funzionamento interno, di gestione del “campo”, definisce - dall’altro lato, un modo di trattare una parte dei cittadini. Ma la parte più stonata e che ferisce di più, in questo “patto” di arroganza politico- culturale, è quella di don Colmegna, della Casa della carità, che si è fatto carico di stendere un decalogo da proporre alle istituzioni riu-scendo a convincerle. Un “patto” che va a creare una forma di presi-dio e di controllo della legalità in situazioni di estrema marginalità, di disagio ed anche di miseria personale creati dalle stesse istituzioni, invece di concretizzare un impegno attivo dei Rom anche attraverso la creazione di servizi che migliorino l’abitabilità e la con-vivenza.
Questo “patto” pone due grossi interrogativi:
1- rischia di introdurre una lettura “differenziale” sul piano giuridico;
2- impone la questione da parte delle istituzioni senza nessuna alternativa, senza cercare un piano di confronto paritario fra i Rom ed il resto della società civile che bilancino questo rapporto.
Il “patto” pone sullo stesso piano gli interventi di solidarietà e legalità. Ma la legalità si conquista e fa parte dell’integrazione. Qui c’è solo enfatizzazione istituzionale ed una forma di neo-arroganza culturale che proviene da un ambito esterno alle Comunità. Non si utilizzano mediatori culturali Rom, non si parla di investire nei soggetti rappresentativi di questa Comunità, non si parte dalla attribuzione di dignità ed identità culturale, non c’è nessun percorso con-diviso.

GHETTI, NO CAMPI NOMADI
Ma invece di percorsi con-divisi c’è assistenzialismo di 30 anni fa, con presenza autoritaria delle istituzioni che presidiano delle “invenzioni” amministrative che sono dei veri e propri ed enormi ghetti urbani e come tutti i ghetti sono presidiati all’esterno dalla polizia e dall’esercito perché per il fatto solo di esistere producono una esplosione di violenza e di disagio. In questo caso parlerei di veri e propri ghetti invece che di “campi nomadi”. I vecchi campi nomadi del territorio sono diventati nel tempo dei piccoli villaggi che hanno tentato di amalgamarsi con dignità nel tessuto urbano. Ed invece i nuovi ghetti sono delle discariche umane che non hanno nulla a che vedere con quelli di prima. Nella città di Milano l’emergenza Rom riguarda i Rom Romeni, 2000 persone circa su un totale di 4000. Sembra che la povertà metropolitana, i piccoli slum, le bidonville che si sono create attorno alla città siano un fatto strutturale, quasi una forma voluta di nuova architettura urbana.

SUPERARE I CAMPI NOMADI
Premesso ciò, per superare i campi nomadi c’è bisogno di una politica seria, innovativa, che dovrebbe partire dal Piano Regolatore Urbanistico, ed inserire 300-400 nuovi alloggi per queste comunità. A partire dalla “delocazione” che vuol dire favorire la vicinanza abitativa di gruppi familiari parentali. Questa sarebbe una politica reale per quella parte di Rom che proviene già dalle abitazioni, quelli immigrati.
Viceversa in Provincia, la distribuzione nel territorio a macchia di leopardo di piccoli gruppi familiari, va affrontata con un ventaglio di proposte a partire dalla ristrutturazione di case dello Stato (cantoniere, Anas, scuole…), per arrivare alla Legge Urbanistica 2001 che prevede l’istituto della deroga per prassi di abusivismo edilizio, di autocostruzioni, di autoproduzioni abitative delle tante comunità. A partire dalla legalizzazione con apposite deroghe, si potrebbero anche finanziare con mutui agevolati (come si fa nel settore im-migrazione) queste ristrutturazioni.
Invece di partire da situazioni concordate e con-divise la questione campi viene continuamente imposta con la costruzione di piccoli cam-pi nomadi, o dei cosiddetti villaggi della solidarietà, ma sempre fortemente presidiati: campi nomadi di concentramento.
Quindi, in pratica, occorre partire da un rovesciamento delle pro-spettive istituzionali per affrontare il problema abitativo metropo-litano a partire dall’inserimento nelle case e negli appartamenti: molti Rom si sono perfettamente adattati in questi contesti abitativi. Gli stessi soldi spesi per “inventare” nuovi campi si possono investire per una ridistribuzione abitativa concordata coi residenti.

IL PATTO COME DERIVA MORALE
Il patto di legalità è una deriva culturale un appiattimento che sviluppa dibattito fra una “destra” che istiga alla violenza ed una destra che governa l’assistenzialismo ma con una sinistra di opposizione totalmente allo sbaraglio e tacita: per opportunismo – perché non procura voti difendere la causa Rom, o per assoluta mancanza di idee, e questo non ci porta da nessuna parte.
Come Opera Nomadi stiamo contattando e cercando di mobilitare degli altri “saggi” che, a differenza di quelli della Moratti (sindaco di Milano), si interroghino liberamente sul vero significato culturale e politico di questa operazione per riportarla su altri binari, al centro di un rapporto sociale basato sulla con-divisione ed il rispetto del-l’identità.

IL NOSTRO AUSPICIO
Il “patto” è un problema serio che necessità di una risposta della società civile matura. A nessuno fa piacere uscire allo scoperto su questo tema scottante ed impopolare. La strada che stiamo per-correndo è quella di coinvolgere persone di cultura e di valore politico a prendere posizione per un vero sviluppo culturale della città. Per una Milano dei diritti di cittadinanza. Il nostro auspicio è che siano, che siamo, in tanti a rispondere a questo appello.

Maurizio Pagani

Opera Nomadi Milano
Ente Morale DPR n. 347 del 26.3.1970
Via Archimede n. 13 20129 Milano
Tel 0284891841 - 3393684212
E-mail: operanomadimilano@tiscalinet.it

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 22/01/2007 @ 10:03:27, in Italia, visitato 2652 volte)

Da Roma_Italia

La baraccopoli zingara un mondo distante dallo splendore di Milano
Wed Jan 17, 2007 9:00 AM IST - By Lisa Jucca

MILANO (Reuters) - A mezz'ora di strada dai sontuosi negozi di moda, centinaia di Zingari rumeni che sono arrivati in Italia cercando migliori condizioni di vita si sono adunati in un campo infestato dai topi.

Dall'ultimo dell'anno, quando le loro roulottes si sono tramutate in cenere, 50 famiglie dei circa 800 abitanti del campo di via Triboniano sopravvivono nello squallore.

Dal 1999 arrivano in questo piccolo spazio illegale accanto al più grande cimitero milanese, questi Rom non hanno atteso che la Romania raggiungesse l'Unione Europea e si sono diretti verso occidente in cerca di una vita migliore in questa opulenta città.

Nella città [...] si ripulivano le impronte sulla vetrina di Dolce e Gabbana, mentre nella favela zingara mancano acqua corrente, la corrente arriva irregolarmente e si condividono una dozzina di bagni chimici.

"Sono disilluso e voglio tornare a casa," dice Marian Marin, 23 anni, mentre tenta di riscaldarsi dopo che l'incendio ha bruciato la sua roulotte. "In Romania guadagnavo appena 100 euro al mese lavorando nelle costruzioni. Sono arrivato qui per mandare qualcosa alla mia famiglia. Ora non mi importa più niente." dice Marin, che ora dorme all'aperto.

Accanto a lui, una donna che indossa un colorito scialle, piange il suo risentimento in romanes, mentre l'umidità trasforma il campo in acquitrino.

Anche  se la causa dell'incendio è ignota, non sarebbe la prima volta che dalle bombole del gas usate per riscaldarsi parte una scintilla fatale.

Ci sono tensioni con i cittadini residenti lì attorno, che dicono di essere stanchi della miseria e della violenza che giungono dal campo. "Le loro macchine rubate ci bloccano la strada e viviamo in mezzo al loro spreco," dice Antonietta Spinella, portavoce dei residenti.

IL MONDO SOMMERSO DI MILANO

Il campo di Triboniano è il più grande e quello più problematico tra gli insediamenti sorti nella provincia di Milano, che si stima ospiti 6.500 Rom del totale italiano di 120.000.

Sopravvivono lavorando nell'edilizia o nelle imprese di pulizia - se non mendicando o rubando.

Mentre i residenti chiedono una barriera che circondi al baraccopoli, gli abitanti del campo sperimentano la dura realtà di Milano e di altre metropoli europee nell'accogliere decine di migliaia di Rom poveri e spesso illetterati.

Da quando, 1 gennaio, la Romania ha raggiunto l'Unione Europea, è cresciuta la paura dei residenti sui Rom che possono arrivare a Milano e in altre città italiane. Il mese scorso, gli abitanti di Opera, un sobborgo di Milano, hanno dato fuoco alle tende preparate nel nuovo campo rom.

Sotto pressione dei gruppi dei diritti civili, il consiglio comunale di Milano ha promesso di equipaggiare il campo di Triboniano con containers abitativi, elettricità e acqua corrente. Ma non ce ne saranno per tutti: la popolazione del campo è triplicata dal 2001, quando si cominciò a parlare di sistemazione imminente.

"I Rom contribuiscono a rendere la situazione più caotica, chiedendo ai loro parenti di raggiungerli" dice Pasquale Maggiore, che lavora con i Rom per il comune di Milano.

POPOLO MISTERIOSO

L'osservatorio sui diritti umani del Consiglio d'Europa ha affermato che l'Italia manca di protezione legale per i Rom, che definisce come la minoranza etnica più discriminata in Europa.

Campi nomadi esistono in tutta Europa, ma Ivana D'Alessandro, esperta del Consiglio d'Europa dice che gli standars italiani sono peggiori che in Francia, Belgio e Paesi Bassi.

"Il campo non è la soluzione. I Rom devono essere trattati come qualsiasi altro popolo senza casa," dice Giorgio Bezzecchi, un Rom che guida l'Opera Nomadi.

Forzare gli Zingari ad integrarsi non è facile. In molti vivono con la loro famiglia estesa e rifiutano di mescolarsi con altri gruppi rom, lasciandoli fuori.

A Triboniano, per esempio, è stato costruito un muro per separare una famiglia estesa di Rom bosniaci che quotidianamente aveva screzi con il più vasto gruppo dei Rom rumeni.

"I Rom sono un popolo misterioso e chiuso," dice suor Claudia Bioni, che ha lavorato con loro per piùdi 10 anni. "Ci sono molti gruppi differenti e non si mescolano tra loro."

Qualche Rom di Triboniano vogliono tagliare i ponti con la loro comunità per migliorare le loro vite: sul lavoro celano la loro identità etnica per mantenerlo e cercare una vera casa.

"Non ho detto al mio capo che sono Rom, neanche mia moglie che lavora tre volte alla settimana come donna delle pulizie"  ci dice Alessandro, 30 anni.

"Se dici 'Rom' dici ladro. Questo è cosa pensa la gente."

(With additional reporting by Jo Winterbottom)

© Reuters 2007. All rights reserved. Republication or redistribution of Reuters content, including by caching, framing or similar means, is expressly prohibited without the prior written consent of Reuters. Reuters and the Reuters sphere logo are registered trademarks and trademarks of the Reuters group of companies around the world.

Articolo Permalink Commenti Oppure (6)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/01/2007 @ 09:49:08, in musica e parole, visitato 2958 volte)

Carissimi,
questi sono giorni di lavoro frenetico e le novità si susseguono ad un ritmo impressionante!!

Mercoledì 24 Alexian sarà ospite di RAI NEWS 24

Venerdì 26 sarà in concerto a Bari

Sabato 27 sarà in concerto a Termoli

Domenica 28 sarà Ospite della trasmissione televisiva "Alle Falde del Kilimangiaro" su RAI TRE

Da oggi è on line il video clip del brano "Alba Balcanica" tratto dal suo nuovo doppio CD

"Andre miro romano gi - viaggio nella mia anima rom, dall'India al Jazz"

puoi vederlo clikkando qui: http://www.youtube. com/watch? v=QBTIaF- QER4

Ed ora potete connettervi con il sito aggiornato di Alexian!!
http://www.alexian. it
Sastipé ta Baxt!!
Daniela

Le proposte artistiche di Alexian
http://www.alexian.it/proposte_artistiche.htm

per ascoltare le demo clikka qui
http://www.alexian.it/mp3.htm




Concerto per il PORRAJMOS:
il genocidio dimenticato dei Rom e Sinti. Canti e poesie della memoria in lingua romaní

____________ __
Se siete interessati ad inserire l'evento nelle vostre programmazioni, non esitate a contattarci,
tel. e fax 0872 660099
cell. 3406278489
skype:alexiansantinospinelli
e-mail: spithrom@webzone. it

NOVITà
Concerto per Rom e Orchestra

con Alexian Santino Spinelli o Alexian Group
Quartettto d'Archi o Ensamble orchestrale o Orchestra Sinfonica
diretta da: Fabio Neri
Musiche di Alexian Santino Spinelli
Orchestrate dal M° Fabio Neri
____________ _________ _______
GUARDA IL VIDEO
http://www.youtube. com/watch? v=bfdLmxUbNVs


Eurotour 2007
Un percorso musicale e canoro nella lingua romaní dei Rom abruzzesi per un viaggio ideale attraverso l'intimità di un’arte assolutamente originale.

“Romano Etno-Jazz
Quando la musica, i canti e le liriche dei Rom incontrano il Jazz - Nel repertorio un omaggio a Django Reinhardt -

( per avere maggiori informazioni scarica la brochure im formato PDF)
http://www.alexian. it/catalogoartis ti.pdf

guarda l'Alexian Group in concerto
video 1 http://www.youtube. com/watch? v=gXrIYMGZz- U
video 2 http://www.youtube. com/watch? v=LWywVX9Brxc
video 3 http://www.youtube. com/watch? v=OLhhtPEHmPM

Io Ac-Canto a Dio
Canti religiosi dei Rom italiani (per avere maggiori informazioni scarica la brochure im formato PDF)
http://www.alexian. it/IoaccantoDio. pdf

guarda Alexian in concerto a Jubilmusic
http://www.youtube. com/watch? v=OLhhtPEHmPM

Gran Recital Romanó
di canti, musiche e poesie in lingua romanì
Un viaggio nell'anima romaníIl Gran Recital Romanó è un viaggio nell'anima e nel cuore dei rom con un'originalissima e autentica interpretazione di musiche, canti , danze e poesie in lingua romaní (zingara). Un percorso artistico-culturale narrato in cui vengono rievocate attraverso i suoni, i movimenti, le parole e i colori, le radici profonde di un popolo millenario caratterizzato dalle prismatiche sfumature e dalle intensissime emozioni.
Gli interpreti con la loro formazione professionale non scadono nel becero folklore ma elevano la tradizione a un livello artistico qualitativo e suggestivo. Le musiche proposte in cui si rintracciano gli echi del passato sono quelle dell'ambito familiare che i rom suonano per tramandarsi, per comunicare e per restare uniti. I canti sono memorie mai scritte in cui si custodiscono valori etici, filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici espressioni. Le poesie sono la drammatizzazione del vivere quotidiano dove, attraverso la lingua, espressione autentica della romanipé (identità zingara), riescono a sublimare l'intimità degli stati d'animo.

Teatro Romanó
"Duj Furàtte Muló" - "Due volte morto”
dramma bilingue di Santino Spinelli e Daniele Ruzzier
Lettura scenica con musiche, canti e danze romanès originali
interpreti :
“Alexian” Santino Spinelli
(Fisarmonica, canto e recitazione)
Daniele Ruzzier
(recitazione e danza)
Musiche originali di Alexian Santino Spinelli
Coreografia di Daniele Ruzzier
regia: Santino Spinelli e Daniele Ruzzier

Su richiesta è possibile organizzare settimane culturali dedicate alla cultura romani, possiamo realizzare:
- un'esposizione di arte storia e cultura Romani,
-seminari su storia, olocausto, lingua, cultura, tradizioni,
-corsi di aggiornamento per insegnanti,
- proiezioni film e video con dibattito,
-presentazione del nuovo libro del Dott. Spinelli "Baro Romano Drom - la lunga strada dei Rom, Sinti, Kale, Manouches e Romanichals" Roma, meltemi, 2003,
-Concerto e/o recital Alexian
-Teatro Rom

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 20/01/2007 @ 13:55:06, in blog, visitato 1889 volte)

In evidenza:

Chiedi anche tu la smentita a Matrix

Invitiamo tutti ad inviare una segnalazione alla redazione di Matrix per ottenere la smentita della notizia comunicata durante la trasmissione di Enrico Mentana andata in onda l'otto gennaio su Canale 5.

Come ricorderete fu intervistato un Sinto di Schio, in Provincia di Vicenza, che dichiarò di percepire dall'I.N.P.S. un contributo di circa mille euro al mese. Quello che però non è stato dichiarato durante la trasmissione dal giornalista Pietro Suber, colpevole di non aver approfondito la vicenda, è che uno dei figli di quest'uomo è non vedente e per questa ragione la famiglia percepisce oltre alla pensione di invalidità anche il contributo di accompagnamento, come previsto dalla legislazione vigente.

Durante la trasmissione si è invece percepito che l'indennità economica era ricevuta mensilmente dalla famiglia a causa dell'appartenenza etnica. Questo falso dato rischia di alimentare fenomeni di intolleranza contro le Minoranze Nazionali Sinte e Rom. Sappiamo quanto drammaticamente questo non sia vero!

Invitiamo quindi tutti voi ospiti del nostro blog a spedire una mail che denunci questo errore affinché Enrico Mentana, durante una delle prossime trasmissioni corregga l'errore giornalistico.

Potete accedere alla casella mail della trasmissione a questo indirizzo http://www.matrix.mediaset.it/dillo.shtml e inviare il seguente testo:

trasmissiome dell'otto gennaio 2007

Il sottoscritto ......... chiede che sia precisata la notizia diffusa in data otto gennaio 2007 da Pietro Suber, riguardo l'indennità INPS percepita da un Sinto di Schio, Vicenza, dell'ammontare di circa 1000 euro. Vogliamo che si precisi pubblicamente che la indennità economica si riferisce alla presenza nel nucleo famigliare di un minore non vedente, e non, come si percepiva dalla trasmissione, alla sola appartenenza alla Minoranza Nazionale Sinta.

Firma e data


Le altre notizie:

Caritas: nessun allarme invasione
«Non ci sarà alcun esodo di massa verso le nostre città. L’Italia non deve temere». Dal 1 gennaio 2007 anche Romania e Bulgaria sono entrate a far parte dell’Unione Europea ed i loro cittadini potranno quindi circolare liberamente all’interno di tutti gli stati membri.
L’inizio di un invasione? Secondo l’osservatorio della Caritas no. «L’ingresso nell’Unione Europea di Romania e Bulgaria, ...

Bari, in una mostra l'orrore di Jasenovac
In occasione della 'Giornata delle memoria', "Most za Beograd-Un ponte per Belgrado in terra di Bari" l' associazione culturale di solidarieta' con le popolazioni jugoslave che ha sede a Bari ha curato una mostra fotografica sul campo di sterminio di Jasenovac (1942-1945) in cui morirono, tra gli altri, 12.432 bambini al di sotto dei 14 anni.
La mostra sara' inaugurata il 25 genn...

Padova, il Giorno della Memoria nelle scuole
L'Ufficio Scolastico Provinciale di Padova ha inviato una lettera a tutti Dirigenti Scolastici del territorio provinciale per stimolare e promuovere iniziative per Il Giorno della Memoria. Tale iniziativa dovrebbe essere promossa da tutti i Provveditori italiani.
Nella lettera viene promossa l'iniziativa organizzata nel Comune di Piove di Sacco (PD) sulle persecuzioni razziali subite dagli...

Chiari (BS), le case dei Sinti alla Protezione Civile
E' accaduto anche questo. Le case prefabbricate dove vivevano i Sinti Italiani, residenti nel Comune di Chiari, sono state donate alla Protezione Civile. La delibera di giunta n. 174/2006 è del 19 dicembre scorso e affissa all'Albo Pretorio il 2 gennaio 2007.
Le casette prefabbricate, acquistate dal Comune di Chiari all'inizio del 2000 con fondi regionali vincolati, sono state smontate imme...

Bolzano, Sintengre Laidi
A Bolzano il 22 gennaio alle ore 15.00, presso il Foyer del Comune di Bolzano, si terrà la conferenza stampa di presentazione di tutti gli eventi de "Sintengre Laidi" (Il Giorno della Memoria), organizzati dall’Associazione Nevo Drom, in collaborazione con l’Istituto di Cultura Sinta e la Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone.
Durante il nazismo e il fascismo i Rom e i Sinti vennero...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 13:03:16
script eseguito in 423 ms

 

Immagine
 3 febbraio 2011: benvenuti a Milano... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7300 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source