Macedonia
Di Fabrizio (del 24/01/2007 @ 10:15:41, in Europa, visitato 2090 volte)
Da
Macedonian_Roma
Cari amici,
Spero che dopo tutte queste vacanze, in quest'anno possiamo organizzarci
meglio e cominciare a vedere la situazione in una maniera più positiva. Voglio
ricordare che il movimento dei Rom ha preso una direzione positiva, ma d'altra
parte le problematiche sono rimaste quelle o sono peggiorate. Il Forum Europeo
dei Rom e Viaggianti [European Roma and Travelers Forum -
ERTF ndr] con l'OSCE/ODIHR lo scorso marzo ha partorito il gruppo di
Skopje, formato da attivisti Rom che hanno fatto una priorità dell'aiutare i Rom
rifugiati e i dispersi dal Kosovo, come pure dei Rom rimasti in Kosovo. E' una
priorità perché i Rom possano meglio organizzarsi in simili situazioni di crisi
come nella situazione del dopoguerra nella ex Yugoslavia.
In molti ci criticano per i pochi progressi ottenuti, sono personalmente
d'accordo ma d'altra parte dobbiamo considerare la realtà, ci troviamo in
difficili relazioni diplomatiche tra i Rom prima di tutti e poi tra loro come
popolo e le istituzioni. Ora la Serbia è nella fase pre-elettorale e [...] solo
dopo sarà possibile confrontarsi sullo status finale del Kosovo. Voglio e spero
che i Rom di Serbia abbiano una rappresentanza in parlamento, così che possano
aiutarci nel risolvere la situazione attuale dei Rom in questa regione. Anche se
possiamo intendere l'attuale come una fase di passaggio, è molto importante per
redirigerci sui seguenti punti.
- Far crescere l'importanza delle tematiche Rom nel nuovo status del
Kosovo, dei rifugiati e dispersi nei Balcani e nei paesi europei (non
dobbiamo dimenticare che il Kosovo è una grande ferita per noi Rom come è
stato l'Olocausto).
- Dobbiamo comunicare e cooperare più spesso e in modo più costruttivo,
anche in maniera critica, così da migliorare la nostra piattaforma politica,
economica e sociale (ERTF nell'ultima riunione plenaria ha votato una
Risoluzione su questi temi e spero che questo abbia una ricaduta nei
programmi di molti governi europei e balcanici)
- Dobbiamo essere più attivi a livello locale e nazionale così da essere
di supporto all'ERTF.
Esistono molte analisi di esperti ma abbiamo perso la nostra capacità di
influenzare i livelli decisionali e dobbiamo sviluppare nostri piani d'azione
per raggiungere i nostri scopi.
Per finire, cari amici, colleghi e fratelli, usciamo dai nostri recinti e
cominciamo a lavorare positivamente per raggiungere qualcosa in più di ciò di
cui abbiamo timore.
Spero che presto saremo in grado attraverso lo scambio di informazioni e
aiuto da Varsavia, Strasburgo, Bruxelles di cooperare meglio.
Devlesa
Asmet Elezovski
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