Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Pagine di dialogo e (forse) per iniziare a conoscersi

-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 11/07/2010 @ 09:50:39, in casa, visitato 2559 volte)

IL GIORNALE DI VICENZA SOCIALE. Nuovo sviluppo per il discusso progetto di integrazione che punta alla stanzialità di una famiglia nomade. In attesa che l'Ater liberi un alloggio, saranno ospitati al Caile, vicino al rustico Pettinà

L’accampamento attrezzato di via Lago di Vico. FOTO DONOVAN CISCATO

08/07/2010 Una casa per la famiglia Helt. Intanto provvisoria ma presto definitiva. Siamo ad una svolta decisiva in quello che è stato il primo e assai discusso progetto di inserimento sociale di un nucleo nomade, partito nel 1989 e oggetto persino di un referendum consultivo.
L'obiettivo dichiarato dal Comune è semplice: rendere definitivamente stanziali questi sinti che, a suo tempo hanno deciso di lavorare e restare in città, relegati però con le loro roulotte nell'area di sosta di via Lago di Vico.
Adesso si va "Oltre l'area", nome del nuovo progetto in collaborazione con la cooperativa Primavera Nuova, per superare la condizione di precarietà.
Un'operazione promossa in vista di una probabile assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica (ATER), visto che gli Helt sono i primi nella graduatoria. Prevede la sistemazione temporanea di alcuni dei componenti della famiglia sinti italiani in uno o più appartamenti dell'ex centro di accoglienza al Caile, un'ala del rustico Pettinà, centro civico del quartiere.
Servono alcuni interventi per riadattare la struttura, da un anno e mezzo non più utilizzata dopo l'apertura in centro di Casa Bakhita,
Il progetto prevede la sottoscrizione di un patto di corresponsabilità dove sono definite regole e impegni economici (tra cui affitto e utenze) da rispettare. Tra i punti, oltre al rispetto delle regole di buon vicinato, anche il divieto di sosta a roulotte di altre famiglie.
«Più di venti anni fa una famiglia di nomadi sinti italiani ha scelto di fermarsi a Schio. Con loro abbiamo avviato un progetto di accompagnamento e stretto un patto di impegno reciproco. Ne è nato un percorso di stanzializzazione, a volte non facile, ma che ha portato frutti importanti: con la frequenza della scuola da parte dei bambini e l'impegno nel lavoro da parte degli adulti sottolinea il sindaco Luigi Dalla Via Da quei primi passi oggi la situazione è quindi molto cambiata e ora, come la famiglia auspica da tempo, si prospetta la possibilità di un loro ingresso in un alloggio. È un passaggio importante, sia per la famiglia che per la comunità, e noi vogliamo accompagnarlo».
La messa in pratica di "Oltre l'area" sarà seguita dagli operatori della Cooperativa Primavera Nuova.
«Il progetto aggiunge l'assessore Antonietta Martino - ha l'obiettivo di far superare i disagi della sistemazione attuale rispondendo alla volontà espressa da tempo dalla famiglia di stabilirsi in un alloggio. Diamo loro questa opportunità convinti che il vivere sotto un tetto possa essere un aiuto concreto all'integrazione, oltre che un reale miglioramento della situazione legata all'area di sosta attuale».
Al Caile la sistemazione sarà dunque provvisoria ma stanziale, in attesa che si liberino gli alloggi Ater.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mauro Sartori

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 11/07/2010 @ 09:01:56, in Italia, visitato 1563 volte)

COMUNICATO 9 gennaio 2010 - La Polizia Locale (8 agenti) alle h. 16.30 ca. si è recata al campo di via Cavriana per sgomberare. Alla vista dei 5 minori, alcuni in tenerissima età, ha dato 'la possibilità' di passare questa notte al campo. Lo SGOMBERO è previsto per domani mattina alle h. 7,30/8.00 ca.
Per tutti quelli che potranno essere presenti allo sgombero, l'appuntamento è per le h.6.30
Grazie. Ciao.


Con questo ns. comunicato ieri, venerdì 9, avvertivamo di ciò che questa mattina sarebbe dovuto accadere.
Ma così non è stato! Alle 6,30 'Scendiamo in campo-Gruppo sostegno Forlanini' con una decina di volontari era sul luogo per verificare che non ci fossero problemi durante le operazioni di sgombero, a tutela di tutti gli abitanti ed in particolare dei 5 bimbi,alcuni di tenerissima età, più due donne in attesa e molti anziani con patologie di difficile risoluzione proprio perché causate dalle terribili condizioni di vita del campo.

Alle 6,30 una fila composta di donne, bimbi e uomini si allontanavano dal campo con le poche masserizie trasportabili.
Basta l'avvertimento di sgombero a fare in modo che 'tolgano il disturbo', basta allertarli il giorno prima dichiarando l'immediatezza dello sgombero: avete due ore di tempo per andarvene! E' sufficiente che vedano una divisa per capire cosa sarà della loro vita per i futuri giorni…

E questa mattina la polizia locale che aveva promesso lo sgombero non si è vista, sicuramente si vedrà nei prossimi giorni, con l'Amsa per ripulire il territorio da ciò che non ha potuto essere trasportato.

In compenso verso le h. 8 si sono materializzati 3 poliziotti in borghese della Digos, che hanno identificato alcuni di noi, hanno comunicato alla questura la nostra presenza al campo e la totale assenza dei rom e hanno verificato coi superiori che l'intervento della Polizia locale non ci sarebbe stato.

La minaccia di sgombero è una nuova pratica attuata da questa giunta. Non basta sgomberarli ogni qualvolta lo si ritiene necessario per i finti motivi di sicurezza del territorio, ora lo si comunica allarmandoli, rendendo la loro vita ancora più disgraziata e poi non si effettua lo sgombero nel giorno preannunciato.

Se questa nuova pratica può allontanarli dal campo per alcuni giorni, si deve sapere che mai nessuno è stato allontanato in modo definitivo dal territorio cittadino. Che queste modalità - sgombero e rinvio dello sgombero -esasperano ulteriormente gli animi e producono ulteriore rabbia nei confronti della giunta ed in particolare del vice sceriffo De Corato che continua a fregiarsi dei finti risultati ottenuti.

Sgombero sì, sgombero no, Scendiamo in campo-Gruppo sostegno Forlanini resta al fianco dei rom e, come più volte dichiarato,fornirà loro l'occorrente perché questa vita da schifo che sono costretti a vivere non sia vissuta in solitudine, riscattando il volgare, inumano ed inutile comportamento della giunta, con la nostra più totale solidarietà ed impegno concreto.

Milano, 10 luglio 2010 - SCENDIAMO IN CAMPO-GRUPPO SOSTEGNO FORLANINI

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Ricevo da Matteo Pegoraro

9 luglio 2010 - [Alleghiamo alla presente il testo (vedi link ndr)] dell'appello diffuso da Front Line (www.frontlinedefenders.org), fondazione internazionale per la protezione dei difensori dei diritti umani nel mondo, riguardo alla persecuzione giudiziaria in corso in Italia nei confronti degli attivisti del Gruppo EveryOne (www.everyonegroup.com), e in particolare dei suoi co-presidenti Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau. A seguito infatti di un decreto penale di condanna nei confronti di Malini e Picciau per presunta "interruzione di pubblico servizio" a Pesaro nel dicembre 2008, Malini, Pegoraro e Picciau sono stati sottoposti a quasi un anno di indagini preliminari su ordine del sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro. Le indagini hanno concluso che i tre co-presidenti sarebbero colpevoli del reato previsto e punito dall'articolo 368 del codice penale italiano, ossia "calunnia", nei confronti di un assessore del Comune di Pesaro e della dirigente dei servizi sociali locali. Il tutto per aver inviato due lettere - una indirizzata alle istituzioni pesaresi e alla società civile, un'altra all'autorità giudiziaria - in cui si parlava di "abusi" perpetrati dai servizi sociali e di sottrazione illecita - a causa dell'indigenza familiare - di una minore di etnia Rom ai propri genitori biologici.
Invitiamo pertanto politici, organizzazioni umanitarie, associazioni e chiunque si batta per la libertà e soprattutto per la salvaguardia dei diritti umani e civili, a divulgare l'appello di Front Line e ad aderirvi, accedendo alla pagina http://www.frontlinedefenders.org/node/2597/action e firmando la petizione on line su www.petitiononline.com/italyhrd.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 10/07/2010 @ 09:12:51, in Italia, visitato 2371 volte)

Si avvicina lo sgombero per i rom accampati a Quaracchi. Dopo il sopralluogo della ASL che ha definito invivibile la situazione, il Comune di Sesto ha già inviato in due riprese la Polizia municipale, e solo l'intervento, fra gli altri, di don Santoro, ha impedito che le persone venissero cacciate su due piedi,senza neppure raccogliere quel poco che hanno. Per il dopo sgombero, che ormai è imminente, è pronta la consueta tradizionale soluzione: lasciare che si arrangino. Purché vadano più in là. E' da gennaio che vanno più in là, questi rom qui, hanno dormito fuori nel gelo e ora bollono nelle baracche di cartone. Pazienza…
Malgrado l'esistenza di fondi europei inutilizzati, destinati specificamente all'inclusione dei rom, i comuni dicono di aver finito i soldi e quindi di essere impotenti.
Certo, per ottenere i fondi bisogna presentare dei progetti, e per fare progetti occorre una volontà politica che, evidentemente, non c'è.
Così come ci appare tristemente latitante la chiesa… il nostro pensiero corre alle decine di strutture religiose – istituti, conventi, canoniche – abbandonate o semivuote, oltre che esenti dall'ICI, che invece di accogliere lo straniero restano sbarrate e inespugnabili.
Malgrado i tanti discorsi sulla vita sacra, sull'infanzia da proteggere, sui diritti umani… Questi sono zingari, mica umani.

di Antonio Passanese, dal Corriere Fiorentino
Un cancello arrugginito divide il mondo reale da quello irreale. A Quaracchi, a due passi dalle industrie della Piana c'è una vera e propria favela. Ci vivono un centinaio di rom tra grossi ratti, zecche, pulci, tonnellate di immondizia, escrementi. Hanno occupato due capannoni completamente rivestiti di amianto. Le strutture cadono a pezzi ma "gli zingari che sono qui non sanno dove andare" denuncia Arianna Contini di Opera Nomadi.
C'è un rischio epidemia, hanno segnalato gli ispettori del dipartimento di prevenzione della Asi 10. Dopo il sopralluogo del 29 giugno scorso i medici hanno riscontrato "che le condizioni complessive dell'area in oggetto sono attualmente incompatibili, dal punto di vista igienico sanitario, con la permanenza di persone". Nella favela di Quaracchi non è difficile prendere la tubercolosi "e tra un po', se qualcuno non interviene, potrebbe scoppiare il colera". Cartoni e lastre di compensato dividono le improbabili camere da letto. Non c'è acqua, non c'è elettricità "la situazione è gravissima — continua Arianna Contini —, in particolare per i numerosi bambini, quasi tutti malati".
Gli oltre cento rom che oggi occupano quell'area dell'Osmannoro (di proprietà di un'azienda di Verona poi affittata alla Cir, ora fallita), fino a qualche tempo fa, erano alla ex Osmatex. "E' inutile scaricarli qui e lì come dei pacchi. Bisogna risolvere il problema alla radice", continua la rappresentante di Opera Nomadi.
Nella favela di Quaracchi i rom hanno paura. Non vogliono parlare e non vogliono farsi fotografare altrimenti "ci mandano via. Però fate vedere come stiamo vivendo". I miasmi sprigionati dalla spazzatura, che da mesi non viene raccolta, prendono allo stomaco. La zona circostante è una fogna a cielo aperto e con il caldo di questi giorni l'odore acre delle urine rende impossibile la permanenza in quell'area, anche per pochi minuti.
Il sindaco Gianassi, qualche giorno fa, ha voluto rendersi conto in prima persona della precaria situazione di Quaracchi. Dice di avere le mani legate perché "non ci sono più fondi. E poi devo anche pensare agli altri 65 rom che alloggiano nel campo di via della Madonna del Piano". Qualche giorno fa il primo cittadino ha ricevuto la nota della Asl e "adesso sto cercando di capire se il rischio epidemia ed amianto sia circoscritto a quel dormitorio abusivo o se riguarda tutta l'area". Intanto nella favela di Quaracchi la spazzatura cresce. E così anche il rischio malattie.


Ma per chiudere:

9 luglio 2010 - Comunicato stampa “Infondato il pericolo di epidemia di colera negli insediamenti rom di Sesto Fiorentino”
Intendiamo smentire con fermezza i riferimenti ad un presunto pericolo di epidemia di colera nell’insediamento spontaneo rom nell’area di Quaracchi a Sesto Fiorentino (FI) diffusi nella giornata del 6 luglio dall’Agenzia Ansa, dai quotidiani La nazione (pag.18) e Corriere Fiorentino (pag.8) e da diversi siti internet. Non esistono a tutt’oggi segnalazioni di epidemia di colera sul territorio italiano e non sono state svolte analisi specifiche nell’area di riferimento, come confermato dallo stesso Dipartimento di Igiene Pubblica della Asl.10. Ciò non significa che la situazione igienico sanitaria non sia da considerarsi preoccupante dal punto di vista igienico sanitario. La scorsa settimana Medici per i Diritti Umani ha presentato e diffuso il rapporto dal titolo “L’Europa Invisibile”, contenente tutti i dati sanitari a seguito di due anni di lavoro all’interno degli insediamenti della zona. Invitiamo pertanto gli organi di informazione ad avere maggiore cautela nel diffondere notizie che posso ingenerare inutili allarmismi nell’opinione pubblica. La drammatica condizione di vita di quelle famiglie richiede uno sforzo comune per predisporre soluzioni positive, che una cattiva informazione finisce col rendere ancora più difficili e osteggiate.
Medici per i Diritti Umani
Fondazione Michelucci
Arci Toscana
Caritas Diocesana di Firenze

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 09/07/2010 @ 09:16:24, in media, visitato 2044 volte)

Da British_Roma

Middle East Online - By Iqbal Tamimi

Un viaggio che dura da 1000 anni

Il giornalista zingaro che mi ha insegnato sugli Zingari in Medio Oriente - Jake Bowers, editore di Gypsy Roma Traveller: Non sono pigro e non vivo nel retro di un Carrozzone

02/07/2010 - La sua vita è sempre in movimento come una stella del cinema o una celebrità, se la sua fortuna fosse stata differente, avrebbe potuto essere uno di loro. Ancora, non è mai stato accolto col tappeto rosso. Ciò che rende la vita di Jake Bowers (vedi QUI ndr) totalmente differente dalle celebrità, anche se viaggia come loro, è il fatto di essere uno Zingaro. E' schiacciato in uno stampo non comodo costruito dai media per chi fa parte di gruppi minoritari. Il mio stampo è la mia kefia e quello di Jake è un carrozzone. Bowers è un Viaggiante, un Rom in pace con tutte le frontiere e confini, ed il mondo è la sua casa.

Cosa rende questo Zingaro britannico così differente dai 300.000 altri Zingari GB? Jake mi ha detto "I media principali ammoniscono la gente su di noi, siamo descritti come pigri, non istruiti, che vivono nei carrozzoni, criminali, non credibili perché gli Zingari rapiscono i bambini." Bowers è uno Zingaro ed un giornalista di talento. Non è pigro, da sostentamento alla sua famiglia, paga le tasse e ha un lavoro regolare. Non è sporco, è brillante e si comporta come un vero gentleman alle conferenze dove è invitato come relatore. Da quanto ne so, non vive in un carro, anche se mi ha detto che gli piacerebbe vivere in una casa mobile trainata da un cavallo. Non ha lasciato la sua carovana perché scontento di quello stile di vita, l'ha abbandonato per amore di sua moglie che veniva da un altro ambiente e trovava difficile collegare l'asciugacapelli.

Bowers ci ha accompagnato in macchina, usando il navigatore satellitare per trovare la strada attorno a Bristol, di conseguenza non si fida delle stelle per conoscere la strada, né usa i tarocchi per prevedere il futuro, altrimenti avrebbe saputo quanto è difficile trovare un parcheggio. Non è un criminale, altrimenti non sarebbe diventato editore-capo della prima rivista di questo tipo in GB. E' un giovanotto istruito che ha buon gusto nelle arti ed una buona conoscenza delle società e della storia che mi ha chiarito su alcuni gruppi zingari nel Medio Oriente in Siria, Iraq e Turchia ed anche a Gaza in Palestina (vedi QUI ndr). Si può aver fiducia in lui perché mi è stato presentato dal mio caro amico Mike Jempson, un accademico e giornalista che ha dato un pezzo della sua vita per il giornalismo investigativo e per difendere gli sforzi dei giornalisti nel creare gruppi e sindacati che proteggano i loro diritti nel mondo.

Bowers è un giornalista che sta combattendo la cattiva immagine data dai media sugli zingari, perché sono una minoranza vittimizzata e perché è uno di loro ed è molto fiero della sua ascendenza.

La GB ospita 300.000 Zingari, anche se non sono rappresentati nei media che si diverte a bullarsi di loro. E' per questo che pubblica il Gypsy Roma Traveller, la prima rivista zingara in GB e forse nel mondo, il cui scopo è informare sulla storia, la vita e le arti degli Zingari che ancora soffrono i travisamenti dei media, come le altre minoranze.

Durante il seminario tenutosi a Bristol mercoledì 30 giugno, il secondo di una serie sponsorizzata dall'Economic and Social Research Council per indagare sulle barriere poste dai media riguardo l'assunzione dei neri e dei membri di minoranze etniche, Bowers era invitato come relatore ed ha condiviso con noi le diapositive con i titoli apparsi in una sola settimana sui principali mezzi d'informazione in GB, incluso l'ampiamente distribuito Sun, che incriminano e discriminano gli Zingari.

Ha anche condiviso con i presenti le foto e le copie dei manifesti che vietano agli Zingari l'ingresso in differenti posti, pub compresi, incolpando gli Zingari per i problemi sociali. Il punto da lui sottolineato è che gli Zingari sono uno dei più grandi gruppi di minoranza nel mondo, con una popolazione di 12 milioni, in viaggio da 1.000 anni, che soffrono tuttora gli stereotipi dei media. Ci sono gruppi minoritari che non sono rappresentati per niente dai media, ed altri che sono male rappresentati. Il razzismo dovrebbe essere affrontato dai media e tutti hanno il diritto ad essere rappresentati.

Iqbal Tamimi - Director for Arab Women Media Watch Centre in UK iqbal.tamimi@ayamm.org

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/07/2010 @ 15:36:47, in musica e parole, visitato 4439 volte)

GOGOL BORDELLO (live) A seguire DAMA (Dj Set): it's not only Rock 'n' Roll Baby

martedì 13 luglio 2010 ore 21.30
Carroponte - via Granelli 1 di fianco al Centro Sarca, Sesto San Giovanni (MI)

Prezzo biglietto: 15 € (+ D.D.P)
Biglietti disponibili in Loco e sul circuito Vivaticket: www.vivaticket.it
In procinto di suonare nei maggiori open air festival europei, i Gogol Bordello saranno di nuovo a Milano per una data speciale, un live show atteso da chi è rimasto fuori dalle porte dell'Alcatraz lo scorso 25 Maggio (sold out come la data di Bolgona), un concerto che è unico al mondo, ecco come ne parla Outune.net (recensione proprio del recente live act milanese): "ti lasci portare da una marea di carne bagnata dove si è perso il senso del pudore, magliette che volano reggiseni semi abbassati e corpi in estasi danzante… un moderno baccanale ... Si suona, si balla e anche chi è on stage comincia a sentire il caldo, Eugene a torso nudo, magro e muscoloso, ricorda quella salamandra di Iggy. Il mustacchio si rende riconoscibile in mezzo alla baraonda, tra tamburi e violini si consuma un rito orgiastico. Sul palco c’è il circo".

Info Line: cell: +39 392.3244.674
mail: info@carroponte.org
Cos'è il Carroponte? Scoprilo su www.carroponte.org

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Da SOS Fornace

Caro Cecchetti,
leggo su "La Prealpina" la tua dichiarazione in merito alla "morte cerebrale" di Zoran Milenkovic (vedi QUI ndr): "Mi accusano (SOS Fornace), di essere responsabile della morte di un rom allontanato da via Sesia. Questa persona, malata, è morta in Germania cinque mesi dopo aver lasciato Rho. Cosa c'entri io in tutto questo nessuno lo sa". Non solo tu, Cecchetti, ma anche chi ha materialmente firmato gli atti all'interno dell'Amministrazione Comunale che hanno portato all'espulsione dal campo in pieno inverno, per futili motivi, di un uomo dializzato e quasi cieco, porta il peso di un'oggettiva "responsabilità morale" in quanto è poi tragicamente accaduto. Zoran, ti ricordo, venne allontanato dal campo regolare di via Sesia dal Direttore ai Servizi alla Persona perché tu e la Lega, chiedeste le Sue dimissioni e quelle dell'Assessore Pellegrini in un tumultuoso Consiglio Comunale, dopo esservi accorti (ma dove eravate prima?) che il Piano Rom, finanziato dal Ministro dell'Interno, Maroni, prevedeva sì lo smantellamento del campo, ma anche il contestuale avvio di azioni di integrazione sociale e abitativa rivolte a 10 precisi nuclei abitanti a Rho, Zoran compreso.
Vedi, Cecchetti, a metterli in fila, tutti gli atti amministrativi che sembrano dover portare ad una fine annunciata, quella del campo nomadi, si rimane colpiti innanzitutto per la serie impressionante di abusi e omissioni, contestazioni prive di fondamento, accanimenti at personam, richieste e impegni pubblici prima sottoscritti e poi smentiti, sperpero di denaro e utilizzo improprio di fondi destinati inizialmente ad azioni di ben altro tipo che avrebbero, quelle sì, coniugato viceversa l'esigenza del principio di legalità da te impropriamente invocato col rispetto delle leggi e della giustizia sociale.
La documentazione del resto, per prendere atto di come in questa città, anche da Voi governata, s'ignorino le regole formali che garantiscono i diritti fondamentali dei cittadini "indesiderati" è lì, a disposizione, anche e soprattutto di tutti quei consiglieri comunali che sono stati eletti proprio per questo: esercitare il potere di controllo sulle azioni pubbliche di chi governa ma che, "fortuna tua e di chi è responsabile anche penalmente dei procedimenti" preferiscono, per calcoli politici come i tuoi, voltarsi dall'altra parte.

Maurizio Pagani - Presidente Opera Nomadi Milano

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/07/2010 @ 09:36:20, in casa, visitato 1526 volte)

Da Roma_Francais

Ci sono campi di fortuna, nascosti sotto un ponte, rannicchiati su un terreno abbandonato... improvvisati dietro una strada. L'anticamera dell'espulsione. E poi ci sono, tra i Rom, quelli che sopravvivono al vagare. A Lilla, alcuni vivono nel vecchio ospedale Saint-Antoine, a Moulins.

Altri nel villaggio d'inserimento di Fives, in un pugno di case mobili. Altri infine avrebbero potuto stabilirsi a Wazemmes. Nell'ex scuola privata di rue Gantois, Saint-Michel. "Sette pezzi potevano essere trasformati molto rapidamente, sarebbe bastato mettere due docce." Chi racconta è padre Arthur, uno dei pionieri della questione rom nella metropoli. Pensava di avere una soluzione d'emergenza per sette famiglie a Mons-en-Baroeul, alloggiati in tende da quando le ruspe hanno demolito i loro ripari di fortuna a fine maggio. Ma Rom in rue Gantois, il sindaco non ne vuole. "Non voglio aprire quella scuola, anche se provvisoriamente", taglia corto Marie-Christine Staniec-Wavrant.

"Come utilizzare"

A padre Arthur, che gli aveva telefonato in settimana, l'assistente del comune di Lilla alla solidarietà ha opposto un niet categorico. Secondo la socialista, Lilla non ha la vocazione per accogliere tutta la miseria del mondo e fa già la sua parte. "Abbiamo 1.200 posti letti ricovero, il 30% dell'agglomerato. E' sempre lo stesso, si porta la povertà dove c'è già. Padre Arthur può chiedere a Bondues, Marcq-en-Baroeul o Lambersart." Cero. Ma questi tre comuni non si sono autoproclamati "Città della solidarietà". Padre Arthur, non demorde. "A Mons-en-Baroeul, queste famiglie sono state cacciate dal loro bosco, sono finite con le loro poco cose nella metropolitana. Che ne sarà di loro? Quella scuola sarebbe meglio per loro." C'è un esempio. Un precedente. A gennaio, cinquanta Rom si stabilirono in una vecchia scuola privata a Ronchin. Una struttura in disuso, messa a disposizione dal suo proprietario, l'Associazione fondiaria di Lilla e periferia (AFLB). La stessa, braccio immobiliare delle istituzioni cattoliche, recentemente ha avvertito padre Arthur: Lilla ha una scuola privata vacante, Saint-Michel, chiusa a giugno 2009. Alleluia, ha detto l'uomo di chiesa, che ha visto la possibilità di duplicare l'esperienza di Ronchin.

Ma, l'AFLB non ne è più proprietaria. La sindaca ha fatto valere il suo diritto di prelazione. L'edificio è suo. "L'atto è firmato," afferma Mme Staniec. "Riguarda un programma di alloggi sociali." Padre Arthur propone un compromesso: "Noi ci impegniamo a partire da una data convenuta. In attesa che si facciano i lavori, si può utilizzarlo."

Ma Mme Staniec non vuole intendere. "Se ci incontreremo, non si potrà fare niente. E poi mettere delle persone in un edificio non idoneo, non è rispondere ai loro bisogni." Rinviando ancora le responsabilità alle città vicine. Morale, quando Lambersart virerà a sinistra e la presidente Aubry negozierà una soluzione europea a Bruxelles, allora i Rom saranno salvati. Padre Arthur avrà la pazienza di attendere questo dono dal cielo? • S. B.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/07/2010 @ 09:56:11, in Europa, visitato 4227 volte)

by Paul Polansky

[continua] Venne immediatamente indetta un'indagine su dove i Rom e gli Askali del campo volessero vivere. Oltre il 90% dichiarò che intendeva rimanere a Mitrovica nord con i Serbi. Gli Zingari del campo avevano paura di tornare a vivere accanto ai vicini albanesi che li avevano cacciati nel 1999. Inoltre, tutti i loro bambini ora erano andati alle scuole serbe a Mitrovica nord per otto anni e non volevano imparare una nuova lingua prima di frequentare le scuole albanesi a sud. Però, dato che l'ambasciata USA a Pristina era riluttante a cooperare con i Serbi, un membro albanese di Mercy Corps fu inviato a Mitrovica nord per discutere la possibilità di acquisire un terreno per il progetto. Naturalmente, i Serbi e questo Albanese non si videro mai di persona e non venne offerto nessun terreno.

Dopo aver sentito ciò, contattai Mercy Corps (MC) e li invitai ad accompagnarmi a Belgrado, dove si determinavano la maggior parte delle decisioni riguardanti Mitrovica nord. Mercy Corps rifiutò, dicendo che l'unica soluzione era di costruire gli appartamenti nel vecchio quartiere zingaro di Mitrovica sud. Ciononostante, andai da solo a Belgrado e dopo incontri con gli incaricati del governo, mi fu assicurato che se gli Zingari del campo volevano rimanere a nord, si sarebbe trovato un terreno per loro. Mercy Corps rifiutò ancora di riconsiderare cosa volevano realmente gli Zingari dei campi, nonostante il progetto USAID che dichiarava che le case sarebbero state costruite dove gli Zingari intendevano stare in Kosovo.

Nel progetto USAID da 2,4 milioni di $ era anche stipulato che sarebbe stato fornito ai Rom e agli Askali il trattamento medico, una volta che si fossero spostati dai campi tossici. Però, in diverse interviste che ebbi con Mercy Corps ai massimi livelli in Kosovo, MC rifiutò di rivelare cosa richiedeva quella soluzione medica. I Rom che avevano già fatto ritorno al loro vecchio quartiere non vennero curati, nonostante mostrassero alti livelli di piombo un anno dopo aver lasciato i campi.

Nel contempo, l'UNHCR convinse il governo del Kosovo ad assumere l'amministrazione dei campi, togliendo all'ONU la responsabilità degli Zingari dei campi che continuavano a morire di complicazioni legate all'avvelenamento da piombo.

Nel 2009, l'Unione Europea decise di aiutare l'ONU in Kosovo ed inviò una "squadra di giustizia" chiamata EULEX per sovrintendere al sistema giudiziario che era nel caos. Nel loro mandato, i giudici UE dovevano consigliare e sorvegliare il sistema giudiziario kosovaro ed intervenire solo nei casi di "accadimento di serio crimine" che il governo del Kosovo rifiutava di perseguire.

Anche se avevo coinvolto diversi avvocati nei casi contro l'ONU a favore degli Zingari dei campi, non era sin qui trapelato niente perché l'ONU tentava di nascondere le proprie responsabilità sotto lo scudo dell'immunità. Fidandomi dunque negli standard europei di giustizia, scrissi al capo della missione EULEX, chiedendo un appuntamento per discutere questo "grave crimine di negligenza infantile di massa", che dava come risultato oltre 80 morti e danni cerebrali irreversibili a tutti i bambini zingari nei campi. Con mia grande sorpresa, il generale francese in pensione a capo della missione EULEX, Yves de Kermabon, rifiutò di ricevermi. Mi contestò che non era stato commesso nessun grave crimine.

Guardando indietro, vedo un forte continuum francese in questa tragedia senza senso che dura da 11 anni: truppe francesi rifiutarono di fermare gli Albanesi che cacciavano questi Zingari dalle loro case nel 1999; il dr. Bernard Kouchner, ex Ministro della Sanità nel governo francese, che sistemò i profughi zingari su di un terreno contaminato e quando i loro bambini ebbero i più alti livelli di piombo nella storia medica, rifiutò di evacuarli e curarli; la KFOR francese che spiana con i bulldozer le strutture delle case zingare che avrebbero potuto essere riparate e ricostruite; un generale francese in pensione a capo della squadra di giustizia europea che rifiuta persino di ascoltare le accuse di gravi e mortali negligenze verso i  bambini durate 11 anni. Naturalmente, con ogni probabilità voleva coprire il fatto che i bulldozer dell'esercito francese nella KFOR avevano distrutto tutte le case francesi che ancora resistevano nel loro vecchio quartiere, così facendo cancellando ogni prova della loro precedente presenza. Dopo tutto, una volta era un incaricato della KFOR in Kosovo.

Ma perché questi Francesi erano così anti-zigani? Forse la ragione è nella loro storia o nella loro tradizione. Durante la II guerra mondiale nella repubblica di Vichy (chiamata anche Francia Libera) i Francesi avevano più campi di concentramento solo per zingari (9) che qualsiasi altro paese d'Europa, Germania compresa.

C'erano almeno 40 altri campi come Camp Gurs (Pirenei Atlantici) dove altri piccoli gruppi di Zingari erano detenuti per i lavori forzati. Viene stimato dagli storici dell'Olocausto che la Francia Libera internò oltre 30.000 Zingari nella II guerra mondiale.

Considerando questi terribili fatti, non è difficile capire perché le truppe francesi rifiutarono di fermare gli Albanesi kosovari dalla pulizia etnica di 8.000 Zingari di Mitrovica, o perché il dr. Bernard Kouchner non volesse perdere il suo tempo cercando di salvare 4.000 bimbi zingari dall'avvelenamento da piombo. Dopo tutto, tradition is tradition.

Naturalmente, non sono solo i Francesi ad avere responsabilità in questa tragedia senza senso. Nelle pagine seguenti leggerete di quanti avrebbero potuto aiutare e non l'hanno fatto. Compiacimento? Incompetenza? Insensibilità? Tu, lettore, devi decidere se si meritano questi anti-premi... per la loro negligenza mortale.

Paul Polansky
Pristina, Kosovo
Febbraio 2010


I governatori ONU del Kosovo

Dal giugno 1999, il Kosovo è stato amministrato dalle Nazioni Unite in base alla Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza. L'Amministrazione ONU del Kosovo (UNMIK) è guidata da un Rappresentante Speciale del Segretario Generale (SRSG). L'SRSG ha pieni poteri nello sviluppare qualsiasi azione ritenuta necessaria per il bene pubblico in Kosovo. Per esempio, nel 2004 durante un sollevamento albanese contro le enclavi serbe, l'SRSG Holkeri ordinò l'evacuazione di diverse comunità, mentre la polizia ONU rimosse fisicamente migliaia di Serbi che rifiutavano di lasciare le loro dimore. Nel 2006, l'SRSG Jessen-Petersen appoggiò la suo vice Patricia Waring nell'impiego della polizia ONU per traslocare fisicamente centinaia di Albanesi che si riteneva fossero in pericolo di vita, dato che le loro case potevano collassare perché il loro villaggio era costruito sopra le gallerie delle miniere. In entrambe i casi, la maggior parte della gente rifiutava di andarsene e dovette essere evacuata a forza.

Nonostante questi e molti altri precedenti, tutti gli SRSG hanno rifiutato di evacuare i Rom e gli Askali che dal 1999 vivono nei campi ONU costruiti su terreno contaminato. Anche se molti dei loro bambini hanno i più alti livelli di piombo nella letteratura medica, e molti sono nati con danni irreversibili al cervello a causa dell'avvelenamento da piombo, l'UNHCR (incaricata dei campi sino al dicembre 2008) ha rifiutato di ottemperare alla richiesta della sua agenzia sorella ONU, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, di evacuare immediatamente i campi e fornire cure urgenti.

Di seguito ci sono gli anti-premi per questi SRSG che attraverso ignoranza, compiacimento, incompetenza e/o insensibilità (decidi tu) hanno rifiutato di salvare questa gente, specialmente i bambini e le donne incinte, i più vulnerabili ai 36 elementi tossici trovati nell'aria, nel suolo e nell'acqua nei ed attorno ai campi.

L'unico SRSG non considerato per i nostri anti-premi è il primo tra tutti, Sérgio Vieira de Mello, che fu un SRSG "in azione" non "a tempo pieno", dato che servì in Kosovo dal 13 giugno al 15 luglio 1999... anche se fu quello il periodo esatto in cui gli estremisti albanesi nelle uniformi nere dell'ALK visitarono le case degli Zingari a Mitrovica sud e dissero ai Rom e agli Askali di lasciarle entro 24 ore, se non volevano che fossero uccisi i loro figli.

Lista degli SRSG in Kosovo:

  • Sérgio Vieira de Mello (13 giugno - 15 luglio 1999) Brasile
  • Bernard Kouchner (15 luglio 1999 - 12 gennaio 2001) Francia
  • Michael Steiner (14 febbraio 2002 - 8 luglio 2003) Germania
  • Harri Holkeri (25 agosto 2003 - 11 luglio 2004) Finlandia
  • Søren Jessen Petersen (16 agosto 2004 - 30 giugno 2006) Danimarca
  • Joachim Rücker (1 settembre 2006 - 20 giugno 2008) Germania
  • Lamberto Zannier ( 20 giugno 2008 - a tutt'oggi) Italia

Tratta da Wikimedia Commons - (clicca sull'immagine per vedere la mappa a grandezza naturale)

Fine terza puntata

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 05/07/2010 @ 09:02:52, in sport, visitato 3180 volte)

Da Roma_und_Sinti (Su Johann Trollman, leggete anche QUI)

Spiegel International By Siobhán Dowling

(Manuel Trollmann)
Johann Trollmann era una giovane stella della boxe, quando i nazisti andarono al potere. Il punto culminante della sua carriera avrebbe dovuto essere la vincita del titolo dei pesi massimi leggeri nel 1933. Ma Trollman era Sinto, e quel titolo gli fu tolto. Presto, sarebbe caduto vittima del genocidio nazista.

Sembra uno strano posto per un ring di pugilato - annidato sotto un baldacchino di alberi in un tranquillo angolo di Viktoria Park nel quartiere di Kreuzberg di Berlino. La struttura è di cemento, la base è fortemente inclinata in una direzione ed una dozzina di oggetti sferici di cemento che assomigliano a guantoni da boxe si aggrappano alle corde. Ma cosa ci fa qui?

Lì vicino, una targa con la fotografia di un giovane ben messo in guantoni da boxe, chiarisce ogni confusione. Il ring tra gli alberi è un memoriale temporaneo dedicato a Johann Trollman, un pugile che fu privato dai nazisti nel 1933 del suo titolo dei pesi massimi leggeri, dopo aver vinto un incontro ad un tiro di sasso da lì in Fidicin Strasse. Non c'era posto per un campione come Trollmann nel Terzo Reich - lui era Sinto. E come mezzo milione di Rom e Sinti, sarebbe caduto vittima della politica razziale nazista di annientamento, morendo in un campo di concentramento nel 1944.

La forte pendenza della scultura, dice Alekos Hofstetter, membro di Bewegung Nurr, il gruppo di artisti che ha progettato il monumento, rappresenta "l'abisso in cui fu trascinato Trollmann."

Lungi dall'essere solo un memoriale statico, il sito, inaugurato il 9 luglio - 77° anniversario del titolo vittorioso di Trollmann, è stato quest'estate il palcoscenico per una serie di discorsi e concerti. Laboratori per i giovani locali hanno sottolineato la vita di Trollmann e la persecuzione dei Sinti e dei Rom - definiti "zingari" dai nazisti - nel Terzo Reich. Il nome del monumento è semplicemente "9841", il numero di Trollman da prigioniero nel campo di concentramento.

Snobbato per il colore della pelle

Nato nel 1907 vicino ad Hannover, il nome ufficiale di Trollmann era Johann, ma in famiglia e tra gli amici era conosciuto come Rukeli, dalla parola "albero" in lingua romanés. Cominciò ad allenarsi alla tenera età di otto anni e presto gareggiò col club pugilistico Heros Hannover.

Già prima che i nazisti arrivassero al potere, fu vittima del razzismo quando il comitato selezionatore per i Giochi Olimpici nel 1928 gli preferirono un pugile che aveva battuto da poco. Per tutta risposta, Trollmann si trasferì a Berlino diventando professionista. La paga era buona e vincere, non il colore della pelle, era l'unica cosa che importava.

La sua fama crebbe rapidamente all'inizio degli anni '30, e divenne famoso per il suo stile "danzante"; il suo aspetto che fece di lui un rubacuori. Hofstetter sostiene che Trollmann fu "uno degli inventori della boxe moderna." Il suo stile agile e dinamico si sposava con la competenza tecnica e fece di lui un precursore di Mohamed Alì. Come i nazisti guadagnarono popolarità, venne sempre più attaccato dalla stampa fanatica di destra, che lo etichettò come "lo zingaro sul ring".

Una volta che nel 1933 si assicurarono il potere politico, i nazisti furono rapidi nel prendere il controllo di uno sport che era diventato molto popolare nella Repubblica di Weimar. L'introduzione dopo la I guerra mondiale di un orario lavorativo più corto aveva dato più tempo libero e creato un pubblico attento alle manifestazioni sportive di massa. Considerato come uno sport prettamente proletario, grandi star del pugilato come Max Schmelling attraevano fan borghesi e celebrità come Bertolt Brecht.

Bandito dallo sport

La presa di potere nazista ebbe un effetto immediato nel mondo pugilistico, con alti funzionari del partito che presero posizione ai vertici della federazione e gli Ebrei immediatamente banditi dallosport. Sarebbe seguita presto la proibizione per Rom e Sinti.

Hitler era grandemente entusiasta di questo sport, dice Roger Repplinger - autore di un racconto di semi-fiction sulla vita di Trollman "Leg dich, Zigeneur" (Sdraiati, Zingaro)."Solo due sport erano menzionati nel Mein Kampf, jujitsu e pugilato," ha detto a SPIEGEL ONLINE. "Hitler guardava allo sport come una dote e questo lo rendeva  importante per i nazisti." Le SS ed i soldati si addestravano al pugilato ed era insegnato nelle scuole, la parola Boxen di origine inglese venne sostituita da Faustkampf, o pugni. "Per una nazione che si stava preparando alla guerra," spiega Repplinger, "la boxe era vista come molto utile."

"Alla fine, fu perché i nazisti videro la boxe come nobile che Rukeli perse il titolo," afferma. Quel titolo del 9 giugno fu tanto il punto culminante della carriera di Trollman, che il suo punto di svolta.

Lui ed il suo avversario Adolf Witt combatterono 12 riprese alla Birreria Bock di Fidicin Strasse. Trollmann fu chiaramente il migliore ed avrebbe dovuto vincere ai punti. Ma gli ufficiali nazisti  presenti all'incontro fecero pressione sulla giuria per un pareggio. Il pubblico si rivoltò e gli avvenimenti stavano per prendere una brutta piega.

"Quello era un pubblico esperto di pugilato e che poteva vedere che l'incontro veniva manipolato per fini politici," spiega Sophia Schmitz, storica della boxe di quel periodo. "La folla non era assolutamente disposta a prendere parte a questo tipo di manipolazione basata sul razzismo." Temendo per la propria sicurezza, la giuria cedette e Trollmann, piangendo di frustrazione per avere avuto la vittoria quasi tra le sue mani, fu trionfalmente premiato con la cintura del titolo.

La sua vittoria ebbe vita breve. Pochi giorni dopo gli fu notificato il ritiro del titolo per la sua "performance insoddisfacente."

Combattere per la dignità

Ciò che seguì fu tanto una farsa che, in qualche maniera, una vittoria morale per Trollmann. Fu obbligato a combattere un altro grosso incontro il 21 luglio, contro Gustav Eder. Ma stavolta gli fu ordinato di combattere nello stile "tedesco", che significava stare fermi e scambiarsi pugni. Trollman sapeva di essere sicuro di perdere abbandonando il suo stile in movimento, così decise di lasciare il segno in un altro modo. Si ricoprì il corpo di farina e tinse i capelli di biondo - diventando la caricatura di un ariano. Quando salì sul ring quella sera non combatteva per vincere, ma per mantenere la sua dignità.

"Dopo aver perso il titolo di campione, gli fu assolutamente chiaro cosa lo aspettava come pugile sotto il nazismo," dice Schmitz. Vede la sua apparizione come una dichiarazione: "Non mi permetterò di essere discreditato come Sinto, farò una burla di questa descrizione razzista di zingaro danzante ed invece combatterò come un pugile ariano."

Cacciato dallo sport, Trollman lottò invece per far quadrare il bilancio negli anni '30 e spesso dovette nascondersi per evitare di essere mandato nei nuovi "campi zingari" dove i nazisti radunavano Rom e Sinti prima di trasportarli nei campi di concentramento. Divorziò da sua moglie, una non-Sinta, per proteggere lei e la loro figlia. Poi iniziò la guerra e Trollmann fu richiamato e combatté sino al 1942, quando tutti i Rom e Sinti vennero dimessi dalla Wehrmacht. Il pugile, una volta famoso, fu subito arrestato e inviato nel campo di concentramento di Neungamme, vicino ad Amburgo.

Tentò di mantenere un basso profilo, ma il comandante del campo prima della guerra era stato un funzionario della boxe e riconobbe Trollmann. Lo costrinse a battersi, terribilmente indebolito dai lavori punitivi e dalla mancanza di cibo, per allenare di notte le SS. Era in gioco la sua sopravvivenza.

La commissione prigionieri decise di agire. Simularono la sua morte e fecero in modo di trasferirlo nell'adiacente campo di Wittenberge sotto falsa identità. Ma anche lì, l'ex stella fu presto riconosciuta e i prigionieri organizzarono un combattimento con Emil Cornelius, ex criminale ed odiato Kapo - uno dei prigionieri che godeva di privilegi per le sue responsabilità nel campo. Inevitabilmente Trollmann vinse e Cornelius cercò vendetta per la sua umiliazione. Obbligò Trollmann a lavorare tutto il giorno finché non fu esausto. E poi lo colpì a morte con una pala. Trollman aveva appena 36 anni.

Qualcosa di cui essere fieri

Silvio Peritore del Centro Culturale di Documentazione a Heidelberg dei Rom e Sinti Tedeschi dice che il destino di Trollmann fu simile a quello di molta della sua gente sotto i nazisti. "Quando vedete come ha sofferto: bandito dalla sua professione, ostracizzato, privato dei suoi diritti ed infine mandato ed ucciso in un campo di concentramento. E' un esempio dell'olocausto globale dei Sinti e dei Rom," ha detto a SPIEGEL ONLINE.

Peritore spiega che i giovani sono particolarmente alla biografia di Trollmann, quando arrivano al centro di documentazione in visita scolastica. "Ha incarnato lo spirito sportivo ed era una persona coraggiosa." Rispettano il modo in cui si oppose ai nazisti e"possono identificarsi in lui".

Dato che il monumento a Trollmann è a Berlino solo temporaneamente prima di essere mandato in altre città, avrà un monumento permanente a Berlino questo giovedì nella forma di un Stolperstein, una "pietra d'inciampo". Questi mini-monumenti sono piccole piazze in bronzo che onorano i singoli vittime dei nazisti, e piazzate su vari marciapiedi nel paese. L'artista Gunter Demnig piazzerà lo Stolperstein di Trollmann all'esterno dell'ex birreria di Kreuzberg dove avvenne l'incontro per il titolo. Alla fine di quest'anno si dovrebbe costruire tra il Reichstag e la Porta di Brandeburgo un monumento permanente ai Sinti e Rom uccisi d'Europa, dopo quasi due decadi di ritardo.

Peritore dice che il monumento è vitale per la comunità, spiegando che il genocidio inflitto dai nazisti ha avuto un grande impatto sull'identità dei Rom e Sinti in Germania. "In ogni famiglia c'è stato qualcuno assassinato. Nella mia famiglia abbiamo perso molti parenti ad Auschwitz ed un riconoscimento dei nostri morti è molto importante per la nostra auto-immagine, per la nostra identità," dice. "Dobbiamo sensibilizzare la gente alle attuali forme di pregiudizio contro i Rom e i Sinti."

L'artista Hofstetter dice che il monumento a Trollmann è importante per stabilire la connessione con la discriminazione odierna e per creare un'immagine positiva dei Rom e dei Sinti. "Stiamo mostrando che sono una parte della cultura tedesca. Trollmann era un campione e i giovani Rom e Sinti possono esserne fieri."

Si può vedere il monumento a Trollman in Viktoria Park sino al 16 luglio. La cerimonia di inaugurazione dello Stolperstein per Johann Trollmann [è avvenuta] in Fidicin Strasse il 1 giugno alle 16.30. Per ulteriori informazioni (in tedesco): http://www.trollmann.info

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 13:09:23
script eseguito in 330 ms

 

Immagine
 La comunità virtuale di Rom e Sinti nel mondo... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7463 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source