Di Fabrizio (del 03/10/2012 @ 09:19:44, in Italia, visitato 1381 volte)
di Alessandra Faiella | 25 settembre 2012
L'avevano detto i sostenitori della Moratti: "Con
Pisapia vi troverete nei
guai, gli zingari occuperanno le vostre case e le coppie gay distruggeranno i
vostri matrimoni!" Mai nessuna previsione si è rivelata tanto azzeccata. L'altro
giorno ho aperto la porta di casa e ho trovato uno zingaro sdraiato sul mio
divano che guardava alla tele "I menu di Benedetta". Gli ho detto "Hai
intenzione anche di cucinarti due fettuccine?". Roba da matti. Sempre per
onorare le previsioni su Pisapia, una mia amica si è lasciata col marito: "Mi
dispiace cara – ha detto lui – ora che a Milano ci sono le coppie di fatto il
nostro matrimonio non ha più senso". E se n'è andato, così su due piedi,
portando via anche il televisore al plasma appena comprato. Cose dell'altro
mondo.
Adesso 'sto benedetto sindaco, non solo celebra dei "quasi matrimoni" in comune
ma si dichiara anche favorevole alle adozioni per le coppie gay. Sul tema sono
andata a rivedermi un video con l'esilarante Alessandra Mussolini che gridava:
"Per un bambino vedere due uomini che si rotolano nel letto è scandaloso!"
In effetti i padri gay hanno queste disdicevoli abitudini, non fanno che
rotolarsi come involtini primavera nei letti sempre sotto gli occhi dei bambini,
sono proprio fissati con questa storia del rotolamento, danno dei veri e propri
spettacoli per ragazzi rotolandosi sul letto, e fanno anche pagare il biglietto!
Dove andremo a finire!
Senza scomodare la Mussolini, che con quel cognome si ha voglia di darle sempre
ragione, tutti sanno che un bambino non ha tanto bisogno di amore e di affetto
ma solo di un padre e di una madre. Lo sa bene una mia amica neuropsichiatra
infantile che di famiglie "normali" con madri e padri
idonei ne vede miriadi.
Mai che nel centro di psicologia infantile arrivino bimbi disturbati con
genitori eterosessuali psicopatici, alcolisti, violenti, o anche solo nevrotici,
mai, mai e poi mai. La famiglia tradizionale è sempre stata garanzia di
dinamiche relazionali perfettamente sane, lo sappiamo tutti, possibile che Pisapia non lo sappia?
Da milanese chiedo che il nostro sindaco su questi temi faccia un passo indietro
o che almeno inviti a cena a casa sua il mio zingaro con famiglia (eterosessuale
lo garantisco).
Non aveva esitato un attimo a buttarsi nel Naviglio per salvare un anziano che
si era gettato nell’acqua tentando il suicidio. Era lo scorso maggio, Loris Vinotti, giovane sinto
residente a Buccinasco nel quartiere Terradeo, si trovava
a Trezzano per lavoro quando dal suo furgoncino aveva notato quell’uomo
lasciarsi andare nell’acqua all'altezza del Ponte Gobbo: Loris si è
immediatamente fermato, tuffandosi per salvarlo...
A distanza di mesi, il Comune di Trezzano non dimentica il gesto di quel ragazzo
del campo sinti, un eroe della vita quotidiana che non ha fatto altro che
comportarsi secondo coscienza. Con un senso civico che troppo spesso si tende a
non attribuire a chi appartiene ad una minoranza etnica come la sinta.
“Di quanti Loris ha bisogno il popolo sinto perché cambino idee e comportamenti
nei suoi confronti?”, si era chiesto a maggio Ernesto Rossi, presidente di
Aperta-mente (di cui fa parte anche Vinotti). Una domanda provocatoria che non
nascondeva la preoccupazione per i pregiudizi che ancora oggi pervadono la
nostra società.
Trezzano ha saputo guardare oltre e domenica 9 settembre ha conferito a Vinotti
un riconoscimento in occasione della premiazione delle persone che si sono
distinte per importanti atti verso la collettività, organizzato dalla Pro Loco.
Tra gli altri premiati, anche il carabiniere che ha sventato una rapina
rimanendo ferito e l’imprenditore Merlini che ha reso un servizio alla
collettività valorizzando, dal punto di vista ambientale, le cave dismesse di
sua proprietà.
Di Fabrizio (del 29/09/2012 @ 09:16:39, in Italia, visitato 2501 volte)
Il terzo appuntamento del ciclo autunnale di Passeggiate d'Autore,
manifestazione organizzata dall'associazione Pluriversi - ci porta in un luogo
"classico" ma solitamente inesplorato della geografia urbana, in quel margine
dove la città la città e la campagna si confondono. Tenteremo di trasformare un
lembo di periferia da non-luogo a territorio popolato da abitanti e segnato da
ville storiche, corsi d'acqua, storie e vicende storiche.. E soprattutto,
entreremo in un luogo precario ed indefinito per antonomasia: il campo Rom di
via Idro, con le sue piccole installazioni (storiche o meno), punti nevralgici,
attività ricreative e lavorative: un villaggio inaspettato e risparmiato dalla
speculazione edilizia, pieno di bambini, spazi verdi e cavalli alle porte di
Milano.
La guida sarà Fabrizio Casavola, che frequenta la comunità Rom locale da oltre
20 anni, autore del libro "Vicini Distanti" (Edizioni Ligera). Sarà anche
un'occasione per parlare direttamente con alcuni degli abitanti e conoscere la
loro vita, alcune delle tradizioni sopravvissute ai tempi e alle trasformazioni
sociali, i cambiamenti che ha vissuto la comunità nella sua permanenza milanese
e le loro aspirazioni. Attorno al campo di via Idro, negli ultimi anni si è
creata una collaborazione forte con associazioni e volontari, già impegnati in
tematiche del quartiere, perché questa piccola comunità possa continuare a
vivere in equilibrio tra la vicina città ed il costituendo Parco della Media
Valle del Lambro.
La Passeggiata si concluderà con un pranzo presso il
Marina Social Rom, il
nucleo abitativo presso cui viene offerta l'accoglienza e il ristoro nel corso
delle iniziative organizzate presso il campo.
L'iniziativa riceve il patrocinio dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni
Razziali.
Giornalista, poeta, scrittore, fotografo, regista e
antropologo di fama internazionale, ma anche ex pugile e giocatore di football
americano...
Agli inizi degli anni '90 inizia un lungo percorso di ricerca sulle origini
della propria famiglia, durante il quale scopre documenti che permettono di
riportare alla luce l'esistenza del campo di concentramento di Lety, in
Repubblica Ceca, che oggi è un allevamento di maiali. Le testimonianze raccolte
lo rendono inviso al governo ceco.
Nel 1999 viene ingaggiato dalle Nazioni Unite e inviato nel Kosovo come
intermediario tra le istituzioni e i gruppi rom perseguitati. Lotterà per 11
anni perché i Rom, cacciati dagli estremisti albanesi, possano uscire dai campi
profughi, costruiti su terreni altamente inquinati da piombo e metalli pesanti.
Nel 2004 è insignito del premio Human Rights Award, consegnatogli direttamente
da Günter Grass. Nel 2005 il suo film-documentario Gipsy Blood, visibile su
youtube, è premiato al Golden Wheel International Film Festival di Skopje.
Attualmente risiede a Nish, in Serbia, dove prosegue la sua attività per i
diritti umani, tramite l'associazione Kosovo Roma Refugee Foundation.
Sabato 29 settembre: ore 13,00-14,30 Circolo Vereda,
via De' Poeti 2/E "Poesia per restare umani", reading di Paul Polansky
& Co, nell'ambito dell'evento "100 Thousand Poets For Change"
100 Thousand Poets For Change a Bologna Coordinamento:
Marina Mazzolani, italiana autoctona amante della diversità.
Pina Piccolo, italo-americana, figlia della migrazione.
Antar Marincola, somalo-italiano, figlio del colonialismo.
Gassid Babilonia, iracheno, figlio delle guerra.
Nell'ambito di 100 Thousand Poets for Change, unendosi simultaneamente a 700
iniziative sparse per il mondo in 115 nazioni, i bar, le librerie, i giardini, i
luoghi storici di Bologna si aprono a oltre 80 poeti e alla poesia per costruire
insieme nuove visioni di un mondo non straziato da guerre, diseguaglianze,
ignobili distribuzioni delle ricchezze, sfruttamento insensato della Terra.
Bologna in mani ai poeti: Sono coinvolti più ottanta poeti in questo evento,
poeti famosi e altri giovani, poeti che credono nella possibilità del
cambiamento globale, cercano con il loro linguaggio di dimostrare la loro
indignazione verso un mondo considerato, erroneamente, libero, democratico e
difensore dei diritti umani.
In tempi di crisi globale l'urgenza di cambiamento a livello sociale, politico
ed ecologico si avverte ancora di più ed i poeti , che spesso captano i
cambiamenti nello "spirito dei tempi" e lo trasmettono con la perizia dei propri
versi possono contribuire in maniera efficace al movimento verso il nuovo.
I poeti hanno sempre scritto e gridato per la pace, i diritti umani, la
convivenza universale e tanti altri ideali, ma si faceva sempre in modo
personale, o a livello di piccoli gruppi. E' la prima volta, nella storia umana,
che i poeti si sono uniti tutti quanti per gridare in coro contro l'ingiustizia,
contro le guerre, contro la diseguaglianza, contro il razzismo, contro la fame e
contro tutti gli ideali sbagliati di un mondo che ormai sta andando alla rovina.
I cambiamenti si fanno a piccoli passi, e non si fanno a passi di uragano,
perché un uragano lascia sempre disastri dietro. A piccoli passi cerchiamo di
cambiare un mondo che è stato cambiato verso il male a piccoli passi.
A questo appello possono rispondere anche gli altri artisti di tutti i generi
d'arte, e tutte le persone che credono nella possibilità del cambiamento, in
modo da coinvolgere assolutamente tutti.
Itinerario delle letture poetiche:
Ore 10,00-14,00 Sala Borsa, Piazza Maggiore
Ore 11,00-12,00 Libreria Coop Ambasciatori, via Orefici 19
Ore 13,00-14,30 Circolo Vereda, via De' Poeti 2/E "Poesia per restare umani", reading di Paul Polansky & Co.
Ore 15,00-18,30 Bar L'Ortica, via Mascarella 25
Ore 16,00-17,30 Mural "500 anni dalla conquista", via Zamboni, Piazza Scaravilli,
lettura di poesie latino-americane
Ore 16,30-18,00 Bar Linea, sotto il Palazzo di Re Enzo
Ore 18,00-20,00 Nuova Arena Orfeonica, v. Broccaindosso 50
Ore 18,30-20,30 Poeti in cammino, da P. Maggiore a P. Verdi
Ore 18,00-20,30 Libreria delle Moline, via delle Moline 3/a
Ore 20,00-23,00 Giardino del Guasto, "Omaggio a PierPaolo Pasolini - una panca,
poesia e musica", con il sax di Guglielmo Pagnozzi
Ore 20,30-23,00 Bar La Scuderia, Piazza Verdi
Ore 21,00-23,00 Bottega del Mondo "Potosì", via Mascarella 35/a
Ore 21,00-24,00 Antico Bar dei Licei, via Broccaindosso 69/A
Vi preghiamo di diffondere l'evento, e anche di seguirlo, perché pubblicheremo
le locandine dei singoli eventi corrispondenti ai diversi posti.
SETTIMANA MILANESE
1 ottobre Ore 21.00 Reading presso CAM Ponte delle Gabelle, via
san Marco 45 (ingresso libero).
2 ottobre Ore 21.00 Reading presso circolo
"Via d'Acqua", viale Bligny 84 PAVIA (ingresso con tessera
Arci ed offerta libera a sostegno per l'iniziativa)
3 ottobre Ore 16.00 visita agli insediamenti rom in zona Cavriana-Forlanini. Ore 21.00 Reading presso
Libreria Popolare in via Tadino
18 (ingresso libero).
4 ottobre Pomeriggio (orario da definire): visita al
villaggio rom di via Idro, seguita da Reading alle ore 21.00 (ingresso libero).
Alle 20.00 sarà possibile cenare al Social Rom (cena solo su
prenotazione, 347-717.96.02 oppure info@sivola.net).
5 ottobre Pomeriggio (orario da definire): visita al
campo sinti
Terradeo a Buccinasco. Ore 21.00 Reading a Corsico presso la
Biblioteca comunale di via Buonarroti n. 8 (ingresso libero).
6 ottobre Pomeriggio (orario da definire): visita al
campo di Monte Bisbino(Milano-Baranzate).
7 ottobre Ore 21.30 Reading all'enoteca Ligera via Padova 133 (ingresso libero).
Organizzano: LA CONTA di Milano, ApertaMente
di Buccinasco, FAREPOESIA di Pavia e Mahallacon il concorso delle
comunità rom e sinte locali - per informazioni:
347-717.96.02 oppure info@sivola.net
Di Fabrizio (del 21/09/2012 @ 09:15:50, in Italia, visitato 2262 volte)
dalla rassegna stampa di Elena Cesari
Legnano (MI). Questa settimana, non senza conseguenze rilevanti, si è
alzato un polverone mediatico sulle comunità rom presenti nel quartiere San
Paolo: Legnano,
rom a San Paolo. Nuovo sgombero nel quartiere (Giorno Legnano, 7/9).
Uno sgombero quello dei rom di San Paolo a cui hanno fatto curiosamente seguito
la comparsa di scritte ingiuriose sui muri:
Rabbia rom a Legnano "Italiani bastardi" (Libero
Milano, 12/9). Scritte la cui paternità è attribuita immediatamente da media e
rappresentanti politici di destra alle persone rom. Oggi il razzismo purtroppo
non è una pianta che necessita di molte cure; una volta seminato grazie a un
pretesto qualunque si riproduce rapidamente attraverso il web. Su Twitter e
su Facebook (alla pagina "Questa è Legnano"), molte persone
commentano le scritte sui muri presumibilmente lasciate dai rom. Ne approfittano
anche Movimento Sociale e Fiamma Tricolore, affermando di non poter permettere
"che certi stranieri, residenti tra l’altro in un campo abusivo, insultino tutti
noi italiani". Ragione sufficiente per "affiggere uno striscione che riportava
«rom nelle galere»": Rom:
"Stop alle polemiche" (Prealpina, 14/9). Fiamma Tricolore ha annunciato
una manifestazione "con gli italiani e per gli italiani" davanti al Comune di
Legnano. Tardiva la smentita della polizia sull’origine delle scritte "anti
italiane": Scritte
anti-italiane sui muri. I vigili: non sono stati gli zingari
(Giorno Legnano, 14/9). Secondo il comandante della Polizia locale "La modalità
con cui sono apparse le scritte, quindi i caratteri utilizzati […] ci fanno dire
con un buon grado di sicurezza che non può trattarsi di loro […] perché
conosciamo uno a uno queste persone e sappiamo bene che sono analfabeti.
Attribuire ai rom questo fatto equivale giungere a una conclusione immotivata e
strumentale". Dopo lo scatenamento, meticolosamente costruito dai media,
dell’"emergenza rom", arriva la risposta repressiva delle istituzioni: Dopo
le proteste anti Rom i militari a San Paolo per calmare gli animi
(Giorno Legnano, 18/9). Infine, tardivamente, Prealpina pubblica un articolo in
cui emergono i dubbi sull’effettiva necessità di un intervento militare. In
proposito "il quartiere è diviso": Rom,
a San Paolo aspettando i militari (Prealpina,
19/9).
segnalazione di Alessandra Meloni ed Ernesto Rossi
PRESIDIO ANTIFASCISTA
Come gruppo consiliare Sinistra Legnanese invitiamo tutti i cittadini e le forze
democratiche di Legnano ad aderire e partecipare al presidio antifascista che si
terrà VENERDI' 21 SETTEMBRE dalle 17.30 nel quartiere San Paolo, via Ponzella,
vicino alla chiesa, per manifestare contro il corteo organizzato contro i rom
dal movimento fascista Fiamma Tricolore.
La città del martire partigiano Mauro Venegoni non può rimanere inerte di fronte
alle derive xenofobe e razziste di un gruppo neofascista che sfrutta un problema
reale e sentito per miseri fini propagandistici.
Siamo certi che gli abitanti di San Paolo non si faranno strumentalizzare da
chi, in tutti questi anni, si è distinto per l'assoluta assenza rispetto al
quartiere e per la totale indifferenza nei confronti dei suoi problemi.
Non cediamo una fetta della nostra città a individui a cui non importa nulla di
proporre soluzioni o di dare risposte, ma solo di promuovere la loro ideologia,
che in questo Paese ha già portato abbastanza lutti e guerre.
Venerdì la Legnano antifascista sarà a San Paolo.
Di Fabrizio (del 20/09/2012 @ 09:00:04, in Italia, visitato 1643 volte)
Giovedì 27 settembre alle 17.30. Villaggio Rom quartiere Japigia, Bari (nei
pressi del Palaghiaccio)
Presentazione di
- Rom oltre il campo. Esperienze di inclusione e formazione, di Matteo Magnisi
(Stilo Editrice);
- Educare al consumo. Il Commercio Equo e solidale per una cittadinanza attiva,
di Corsina Depalo (Stilo Editrice).
Presenta:
Luisa Santelli Beccegato | già docente di Pedagogia interculturale presso
l'Università degli Studi di Bari
Matteo Magnisi
ROM OLTRE IL CAMPO
Storie di inclusione e formazione
ISBN 978-88-6479-063-3
giugno 2012
128 pp.
€ 13,00
Destinatari: mediatori culturali, interessati ai temi dell'intercultura,
dell'immigrazione e della società multietnica, formatori, cittadinanza attiva
OPERA Tra tutte le minoranze etniche che abitano il nostro territorio nazionale,
quella dei rom è - molto probabilmente - la più vessata. Atavici pregiudizi e
una mai sopita intolleranza accompagnano la storia di questa comunità senza
patria che - nei secoli - ha fatto della libertà e dell'erranza la propria
bandiera. Tuttavia il progredire della Storia ha determinato nelle esigenze e
nei desideri dei rom un mutamento a cui gli Stati che li ospitano non hanno
saputo adeguarsi. Partendo dal caso della comunità rom rumena arrivata a Bari
nel 2000 e dalla nascita del primo campo stanziale sorto nel quartiere Japigia,
l'autore - con passione umanitaria e disincantata obiettività - allarga il
raggio del suo sguardo alle tappe storiche, politiche e sociali raggiunte da
questo popolo, soffermandosi in particolar modo sugli aspetti della formazione e
dell'educazione su cui deve riflettere chi - a vari livelli - è chiamato ad
accogliere e a favorire l'inclusione: istituzioni, scuola, volontari e semplici
cittadini.
Corsina Depalo
EDUCARE AL CONSUMO
Il Commercio Equo e Solidale per una cittadinanza attiva
ISBN 978-88-6479-052-7
Aprile 2012
112 pp.
€ 13,00
Destinatari: docenti, formatori, genitori.
OPERA È inevitabile oggi trasformarsi in consumatori compulsivi? In che modo si può
insegnare ai bambini l'importanza dell'acquisto consapevole, della riflessione
sulla provenienza dei beni comprati? Nell'educare al consumo la famiglia, la
scuola e tutte le agenzie di socializzazione frequentate dai bambini devono
collaborare alla formazione di piccoli cittadini attivi, di consumAttori.
Questo libro fornisce una panoramica teorica in campo educativo, approfondimenti
sull'educazione sociale e il resoconto di un'esperienza di avvicinamento al
Commercio Equo e Solidale condotta dall'autrice con alunni di una scuola
primaria. I risvolti del progetto ‘Educare al consumo' rendono chiara la
disponibilità dei bambini alla conoscenza di un'«altra via d'uscita»: è quindi
importante poterne fornire una.
Di Fabrizio (del 19/09/2012 @ 09:13:21, in Italia, visitato 1317 volte)
Premessa: Ne avevo già scritto a metà luglio, la regione Emilia Romagna intende mettere dei
fondi (non parole) per la ristrutturazione degli insediamenti rom e sinti nella
regione. Precisazione: insediamenti già esistenti, a
forte rischio di degrado, con le ricadute che questo può avere su TUTTA la
popolazione, non
solo tra gli abitanti dei campi. C'è un partito che vi sta opponendo
strenuamente, come suo diritto, ma non avendo in Regione né numeri né alleanze
per quagliare un tubo, ha promosso una specie di "sollevazione" contro rom,
sinti e presidente della Regione (tutti nel mucchio... altrimenti che
opposizione sarebbe?) dei propri amministratori locali. Ho ricordato settimana
scorsa il caso di Lugo di Romagna, dove la protesta non è condivisa neanche dagli
alleati locali. La prossima segnalazione arriva da Faenza, dove si protesta, ma
il campo NON ESISTE neanche; esiste soltanto l'area di Corleto, che non è un
campo, ma una microarea destinata ad UNA sola famiglia, che quindi NON possiede
i requisiti per essere finanziata. Buona lettura
Si ringrazia Rita Laghi per la collaborazione.
Monti (Lega Nord) presenta un'interpellanza al Sindaco Malpezzi sui 27.509
euro per il campo nomadi - lunedì 17 settembre 2012
La Lega Nord ha presentato una interpellanza, riguardo la ristrutturazione del
campo nomadi a Pieve Corleto, che il Comune di Faenza intende fare e spendendo
la somma di 27.509 euro.
"La Lega Nord denuncia, e ovviamente si oppone, a questo vero e proprio spreco
di denaro pubblico, considerato che le casse Comunali sono sempre più vuote, e
il Sindaco di Faenza ha fatto tagli drastici ai servizi e ai bisogni dei
cittadini.
Senza batter ciglio impegna invece questa somma ai nomadi, che nel corso degli
anni hanno già distrutto varie aree a loro destinate, l'area di Via Batticuccolo
distrutta, impianti sanitari divelti con pagamento, da parte del Comune, di 25
milioni delle vecchie lire di bollette di consumo acqua, l'area camper
completamente distrutta anche quella, ecc.ecc
Ma quel che lascia più allibiti sono le motivazioni e le condizioni per la
ristrutturazione di questa area.
Le motivazioni che il testo cita: 'L'inclusione della popolazione Rom e Sinte
rientrano nella priorità di crescita intelligente, ecc. ecc.' , si commentano da
sé, un vero e proprio schiaffo alla intelligenza ed educazione dei Faentini.
Le condizioni lasciano esterrefatti, sono a carico del Comune le spese inerenti
le utenze di acqua, corrente elettrica a sevizio dell'area e degli apparati di
fibra ottica (gli danno anche internet?) quindi tutti i consumi, senza limiti li
pagano i Faentini.
Il comune di Faenza sosterrà i costi per interventi di manutenzione ordinaria
e/o straordinaria che si renderanno necessari per la fruibilità dell'area,
quindi possono spaccare, sporcare, distruggere quanto vogliono, tanto pagano i
faentini.
La ciliegina sulla torta è nelle modalità di accesso: 'L'accesso al servizio è
regolato dal Comune di Faenza che assegna l'area ad uno o più nuclei rom, tenuto
conto della capacità ricettiva'.
Conclusione, possono venire Rom da ogni parte e luogo senza limiti e le
conseguenze sono ben intuibili.
Per queste semplici e logiche motivazioni, la Lega Nord ha presentato una
interpellanza, affinchè questa delibera venga annullata e le somme vengano
destinate per interventi in ambito sociale ai Faentini bisognosi". Mauro Monti - Consigliere Comunale Lega Nord Romagna
Lugo, fondi pubblici per il campo rom. Insorge la Lega: "Prima i
ravennati"
L'amministrazione comunale ha stanziato 6 mila euro che, aggiunti ai
45 mila della Regione, andranno a ristrutturare la rete fognaria e gli impianti
elettrici del piccolo spazio di via Arginello. Il giovane consigliere del
Carroccio, Jacopo Berti: "Visto il periodo di crisi, questi soldi vadano
piuttosto al welfare o al rilancio del commercio" di Enrico Bandini | Lugo
(Ra) | 9 settembre 2012
Via libera al rifacimento del campo nomadi di Lugo. Una delibera regionale di
luglio ha scongelato 1 milione e 90 mila euro di fondi destinati nel 2005, in
conto capitale per l'immigrazione, alla manutenzione dei campi Rom presenti in
Emilia Romagna.
Della cifra complessiva solo poco più di 45 mila euro andranno al piccolo
stanziamento di via Arginello a Lugo. Il contributo regionale rappresenta il 90%
dei 50.867 euro necessari per intervenire sulla struttura. La restante quota di
5.500 euro la verserà il Comune.
È la goccia che fa traboccare il vaso per Jacopo Berti, giovane consigliere
leghista della provincia di Ravenna. Solidale con le critiche espresse da subito
in Regione dal consigliere berlusconiano, ex An, Galeazzo Bignami, Berti se l'è
presa con questo finanziamento fatto con denaro pubblico: "Prima bisogna pensare
ai ravennati", questa la sua linea.
Niente di nuovo sotto il sole. La polemica, prevedibile, è lo specchio di un
orientamento antitetico sulle tematiche dell'accoglienza e dell'inclusione
sociale. Lega e Pdl da una parte, arroccate in posizione di difesa e giunta
regionale Pd dall'altra.
"La delibera regionale che prevede lo stanziamento dei fondi per la messa a
norma dei campi nomadi risale a 7 anni fa. Gli assessori provinciali e comunali
ci hanno segnalato situazioni pericolose ed era necessario intervenire per
tutelare le persone che vivono in quelle strutture, prevenendo così eventuali
disgrazie". Così Teresa Marzocchi, assessore regionale alla promozione delle
politiche sociali e di integrazione per l'immigrazione, intende tagliar corto
con "una polemica gratuita, inadeguata e vecchia".
"I soldi stanziati serviranno soprattutto per interventi sugli impianti
elettrici: non è bello che una roulotte vada a fuoco. Poi contribuiranno a
migliorare la rete fognaria e il sistema degli scarichi. Diverso il caso di
Reggio Emilia dove verrà aperta una nuova micro area, poiché l'attuale campo è
sovraffollato. Per ora è allo studio la sua collocazione".
La lettura di Jacopo Berti sull'intervento di Regione e Comune è di altro tono:
"Di fronte ad una crisi che sta mettendo in ginocchio tutta la provincia
ravennate –afferma Berti- invece di pensare ad aiutare cittadini e commercianti
locali, l'amministrazione di Lugo preferisce stanziare 50 mila euro per il
rifacimento del campo nomadi. La cifra non sarà delle più alte ma pensiamo che
in un periodo nero come quello che stiamo vivendo sarebbe meglio destinare i
fondi possibili al welfare, all'incentivazione del commercio e alla sicurezza".
Si tratta solo di una polemica politica per Marzocchi che chiarisce il suo punto
di vista: "Tutte le volte che io presento la parte sociale del bilancio
regionale c'è sempre una parte politica che reagisce male. L'eccezione della
Lega riguarda sempre l'immigrazione, ma noi non riteniamo che questa costituisca
un problema. Per noi è un fenomeno che, se accompagnato nella maniera giusta,
rappresenta una risorsa. A ciò si aggiunga che molti dei rom che vivono nei
campi nomadi sono cittadini italiani poi, se anche non lo fossero, andrebbero
tutelati comunque. L'Emilia Romagna è una regione multiculturale, lo ha detto
anche Vasco Errani, e ormai il dibattito è vecchio. Ora gli immigrati sono più
in crisi di altri cittadini solo perché non hanno una rete parentale attorno".
L'assessore ci tiene a smentire anche le accuse di coloro i quali sostengono che
si spendano troppi soldi per misure di carattere sociale. "Anche quest'anno
–spiega- ci siamo avvalsi di fondi nazionali o derivanti dalla progettazione
europea, che hanno costituito di gran lunga la voce di intervento più
sostanziosa, rispetto a quanto abbiamo investito noi come Regione". Insomma il
messaggio all'opposizione è chiaro: "Piaccia o non piaccia, si devono
rassegnare. Non si torna indietro: la nostra è una società multiculturale".
Da parte sua il consigliere del Carroccio, immaginando di essere stigmatizzato
come razzista per la sua proposta, ha messo le mani avanti: "Il mio intervento
non deve essere classificato come razzista o xenofobo, bensì come razionale, in
quanto so con perfezione che i fondi ora presenti nelle casse delle istituzioni
su tutti i livelli sono scarsi, perciò vanno utilizzati al meglio e con
criterio. Non dico di non pensare al campo nomadi, ma nella mia concezione prima
dei nomadi vengono i cittadini ravennati, in questo caso lughesi".
Nelle note stampa il ventenne leghista di Castelbolognese presenta con prudenza
e pacatezza il suo pensiero. Sul suo profilo Facebook emerge invece un altro
Jacopo Berti. A dare una scorsa alla bacheca si è indecisi se ci si trova
davanti a un politico in erba o piuttosto a un pr delle discoteche di Marina di
Ravenna.
Il consigliere sobriamente sceglie come copertina del profilo una foto in cui fa
festa con due amici: petto nudo, occhiali sgargianti e piglio da discotecaro
habituè degli happy hour estivi.
Nelle informazioni su di sé Berti, fiero, ci tiene a precisare che lui non è
italiano, è romagnolo e non si vergogna troppo della sua omofobia, pubblicando
frasi dialettali: "Avé al mudandi roetti in te cul l'è mej d'avé e cul rott in
t'al mudand" ("Avere le mutande rotte nel culo è meglio che avere il culo rotto
nelle mutande", per chi non capisse il vernacolo locale).
Questo l'alfabeto umano e politico di un consigliere cresciuto in seno alla Lega
Nord Romagna, sotto l'ala protettiva dell'onorevole Gianluca Pini.
Costa (PDL): "Indispensabile i lavori al campo nomadi"
mercoledì 12 settembre 2012
"Dopo avere letto sulla stampa locale, l'intervento
del Consigliere Provinciale Jacopo Berti della Lega Nord, inerente
all'investimento di 50.000,00 euro, da parte dell'Amministrazione Comunale di
Lugo per interventi di ristrutturazione presso il campo nomadi di via Arginello,
volevo fare presente al collega, che il sottoscritto conoscendo la situazione
reale in cui versa il campo nomadi, può affermare con certezza che gli
interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria previsti
dall'Amministrazione Comunale di Lugo, sono necessari e miglioreranno le
condizioni di vita delle famiglie che vi risiedono.
Attualmente i servizi igienici sono carenti in quanto insufficienti e datati.
Vorrei dire, al giovane collega della Lega Nord, sostenere che "prima di
spendere dei soldi per il campo nomadi, il Comune pensi ai lughesi e che prima
dei nomadi vengono i cittadini ravennati" sono affermazioni del tutto fuori
luogo in quanto anche i nomadi sono persone anche se hanno scelto di vivere
diversamente.
Dal momento che l'Amministrazione Comunale ha scelto seguendo le indicazioni di
una legge nazionale, di allestire un campo nomadi a Lugo, la medesima
Amministrazione deve garantire la vivibilità all'interno del campo.
L'investimento di € 50.000,00, di cui solo una piccola parte verrà pagata dall'
Amministrazione Comunale e la rimanente sarà finanziata dalla Regione Emilia
Romagna, è irrisorio per fare delle ristrutturazioni immobiliari. Secondo il mio
parere servirebbe un piano triennale per gestire le problematiche del campo e
dare soprattutto agli adolescenti che lì vivono la certezza di far parte del
territorio in cui si trovano e non venire discriminati nella scuola, nel lavoro
ecc.... e forse saranno proprio loro che attraverso la scuola e l'inserimento
lavorativo avranno quella autonomia economica utile per cercare una sistemazione
abitativa e lasciare definitivamente i campi nomadi.
In conclusione, se vi è la possibilità di usufruire di questi interventi
previsti dal piano degli investimenti, devo dire che sono indispensabili per
mantenere la struttura efficiente, vivibile e decorosa nella sua funzionalità." Primo Costa - Consigliere PDL Comune di Lugo
Di Fabrizio (del 11/09/2012 @ 09:13:08, in Italia, visitato 1289 volte)
Segnalazione di Pierluigi Umbriano
23/08/2012 - L'Associazione di promozione sociale "chi rom e...chi no" nasce
a Scampia (Napoli) nel 2002 e riflette un'idea di periferia come spazio in cui
stabilire relazioni significative e attivare processi pedagogici e culturali
partecipati. La sede dell'associazione è una baracca in un campo rom non
autorizzato di Scampia, spazio laboratoriale multifunzionale e autogestito, in
cui si favorisce il confronto tra i vari attori sociali del quartiere e della
città.
Barbara Pierro (Avvocato - Associazione Chi rom... e chi no)
Biagio Di Bernardo (Assistente sociale - Associazione Chi rom... e chi no)
Sergio Sala sj (Comunità dei Gesuiti di Scampia - Centro Hurtado)
Associazione di promozione sociale "chi rom... e chi no" chiromechino.blogspot.com - chirom.e.chino[at]gmail.com
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