Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 01/07/2011 @ 09:51:31, in Italia, visitato 1998 volte)
siamo lieti di invitarti alla presentazione del "Museo del Viaggio
Fabrizio De Andrè"
che si terrà giovedì 7 luglio a Forma Moods in Piazza Lucrezio Tito
Caro, 1 a Milano
dalle ore 18.30 in poi
In
allegato l'invito da scaricare e presentare all'ingresso.
Il programma della serata:
inizio ore 18.30
- Dallo stereotipo negativo alla conoscenza – interverranno Umberto Zandrini
(Consorzio Sir e cooperativa Arca di Noè), Giorgio Bezzecchi
(cooperativa Romano Drom), Maurizio Pagani (Opera Nomadi Milano).
- Il viaggio: Silvano Piccardi e Paolo Ciarchi racconteranno
la loro idea di viaggio.
- Proiezione slide progetto con interventi dell'architetto Daniele
Brandolino
- La parola al pubblico - momento di dibattito e confronto -
- Piccola performance musicale con le note del violino di George
Moldoveanu
ore 20.00 inizio aperitivo e buffet con specialità Rom
E' gradita la conferma.
Ti aspettiamo!
Di Sucar Drom (del 01/07/2011 @ 09:06:59, in blog, visitato 1601 volte)
Festival Khamoro, l'Alexian Group conquista Praga
L'Alexian group ha rappresentato l'Italia nella 13° edizione del Festival
Internazionale Khamoro che si è svolto a Praga dal 22 al 28 maggio scorso,
ottenendo un grande successo di critica e di pubblico sia durante la sfilata
inaugurale per il centro della capitale...
Cronaca di ordinario razzismo
In questi giorni nel mio consueto lavoro di rassegna stampa per l'Istituto di
Cultura Sinta mi sono imbattuto in una notizia da Milano e ho provato a
confrontarla con altre due notizie simili che ho rintracciato, al contrario
della prima, non senza difficoltà. I quotidiani sono: CronacaQui, la Gazzetta di
Reggio e il...
Sant'Egidio: "Quella dei campi è una vergogna tutta italiana"
I campi sosta sono amati dai rom e dai sinti come, nel dopoguerra, le baracche
di periferia dai calabresi o dagli abruzzesi, partiti a cercare fortuna
nelle metropoli italiane. I pochi gruppi che qualche decennio fa ancora
viaggiavano si sono sedentarizzati da tempo. Per l'opinione pubb...
Napoli, newsrom: informare senza pregiudizi
Oltre 100 giornalisti, studenti, operatori dell’informazione per l’ultimo
appuntamento di Newsrom, informare senza pregiudizi. Un grande successo per
l’iniziativa di sensibilizzazione sulle tematiche relative alle minoranze rom e
sinte...
WikiLeaks, Ambasciata Usa preoccupata per l'offensiva contro i sinti e i rom
L'Espresso ha pubblicato alcuni stralci di un documento dell'ambasciatore Usa
Ronald Spogli in cui si esprime preoccupazione per l'offensiva contro i sinti e
i rom del Governo italiano nel 2008, l'anno delle impronte digitali. "La
maggioranza di centrodestra considera la sicurezza un te...
Roma, Alemanno e la solidarietà razzista
E' iniziato e terminato giovedì 22 giugno lo sgombero delle famiglie rom,
profughe dalla ex Yugoslavia, che da alcuni anni abitavano in in parcheggio in
via Marchetti, alla Muratella. Durante le operazioni di sgombero erano presenti
anche il Sindaco Alemanno, l'Assessore comunal...
Meeting Internazionale Antirazzista, i sinti e i rom sono esclusi
L'ARCI ha dato il via sabato scorso al Meeting Internazionale Antirazzista e
come è di consuetudine nel programma non è previsto nessun intervento di sinti e
rom o di organizzazioni sinte e rom. Ma naturalmente si parlerà di sinti e
rom...
Mascarimirì in Gitanistan
Parlare di rom di questi tempi non è semplice. Specie se si vuol indagare
approfonditamente il ruolo, imprescindibile e vitale, che hanno svolto nella
rielaborazione e reinterpretazione delle tradizioni popolari dei luoghi d'Italia
dove si sono stabiliti...
UE, strategie nazionali di integrazione dei rom e dei sinti fino al 2020
Un mese fa, il 13 maggio 2011, l'Unione Europea ha adottato le conclusioni sul
"Quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al
2020", in cui si invitano gli Stati membri a perseguire obiettivi in materia di
istruzione, occupazione, assistenza sanitaria e alloggi...
Django's Clan in The Bibiena Concert
L'Istituto di Cultura Sinta è lieta di annunciare l'uscita del disco "The
Bibiena Concert" del Django's Clan. Al decimo anno di attività del Django's Clan
questo disco rappresenta ad un tempo una svolta e un grande racconto. La svolta
del Django's Clan è il passaggio dalla storica...
Il 7 luglio presso la FNAC (Galleria Commerciale Porta di Roma Via Alberto
Lionello, 201) Jole Severi Silvestrini presenterà il suo libro Oggi mi sa che
muoio. L'incontro sarà presentato dal Commissario Regione Lazio della CRI e
ci saranno anche numerosi rappresentanti della comunità Rom, tra cui Adzovic
Najo, autore di Il popolo invisibile e delegato del sindaco ai
rapporti con la comunità rom.
sabato 2 luglio dalle 19.30 alle 23.30
alla Festa Democratica provinciale PD a Seriate, via Pastrengo
PICCOLA SARTORIA SINTA laboratorio di sartoria di Treviglio
Opera Nomadi Milano e Comune di Treviglio
vi invita a conoscere il nostro progetto e i manufatti da noi prodotti!
L'appuntamento su
Facebook
Articolo precedente
QUI. L'autrice del post che segue mi ha chiesto di provare a mobilitare la
stampa sul caso che presenta. La vedo dura: certi giornalisti non alzano il culo
dalla sedia neanche quando gli sgomberi avvengono a due passi dalla loro sede,
figuriamoci se hanno voglia di muoversi per un paesino perso nella campagna del
nord-est milanese, quando anche nella zona gli appelli vanno a vuoto. RINGRAZIO
QUINDI CHI MI AIUTERA' A FAR CIRCOLARE LA NOTIZIA.
Con la presente vi racconto del mio contatto con la famiglia Halilovic e dei
loro rapporti col comune di Pessano con Bornago.
Alcuni anni fa ho conosciuto la signora Maria, fuori dal supermercato
locale dove si siede a mendicare, e col tempo mi sono molto affezionata a
lei. E' una donna straordinaria, una Romnì bosniaca che è sopravvissuta a
persecuzioni e sgomberi per tutta la vita, e mi ha detto che lei e la sua
famiglia sono nuovamente minacciati di sgombero, nel campo che in gran parte era
già stato sgomberato a novembre 2010.. Mi ha detto che è solo una questione di
tempo prima che completino il lavoro, e che la sua famiglia comprende un figlio
cieco, Spaho, che sarebbe buttato anche lui per strada. Mi ha detto di soffrire
di cuore, di avere un triplo by-pass e che non pensa di poter sopravvivere ad un
ennesimo sgombero.
A quel punto ho capito che non potevo rimanere a guardare senza fare nulla,
così ho deciso di battermi e fare tutto quanto in mio potere per aiutarla. Sono
andata al campo per parlare con la famiglia, la prima di tante visite. Suo
figlio Edin mi ha fatto una breve storia dal loro punto di vista sugli ultimi
otto anni, da quando avevano comprato un piccolo appezzamento di terreno,
sperando di potersi stabilire in modo permanente e di integrarsi, mandando anche
i loro figli alle scuole locali. Ha insistito sul fatto che i loro caravan non
erano fissati al suolo, pensando allora che questo avrebbe potuto essere il
problema legale, che il comune usava come leva per liberarsi di loro. Come si è
scoperto in seguito, la nuova legge proibisce anche lo stazionamento di roulotte
su di un "terreno agricolo". Ovviamente volevano renderlo abitabile con
elettricità, acqua e servizi igienici, ma le loro richieste sono state rifiutate
e le strutture da loro installate sono state abbattute. In otto anni hanno avuto
otto ordini di sfratto e speso ingenti somme di denaro per l'avvocato e gli
appelli.
Di seguito sono andata a parlare col loro avvocato a Milano, che mi ha detto
di aver provato di tutto ma che questa volta non c'era più niente da fare e che
non poteva più aiutarli (questo si vede chiaramente nel
film/documentario di Laura Halilovic, quando l'avvocato arriva carico di
cartelle al campo, incapace di dar loro altri consigli). La data prevista per lo
sgombero era il 16 maggio di quest'anno.
Poi ho avvicinato i servizi sociali ed il sindaco del comune (guidato da 20
anni dal centro sinistra!). Sono stata accolta con generale indifferenza ed in
alcuni casi palese ostilità. Mi è stato detto che il comune aveva fatto molte
cose per favorire ed aiutare i Rom ad integrarsi (con l'Opera Nomadi), ma che
loro avevano abusato della loro buona volontà, e che da 3 famiglie erano
diventate 33. Che il campo era diventato un centro di criminalità di ogni sorta
e che era stato un giudice a predisporre l'ordine di confisca del terreno a cui
sarebbe seguito lo sgombero. Che il campo era a rischio per la salute e pure un
"abuso edilizio". Quando ho chiesto cosa intendevano fare per donne, disabili e
bambini, la risposta è che erano "abusivi" e che erano non-residenti, quindi,
niente da fare. (In nessun modo è stata mai offerta loro la possibilità di
diventare residenti, perché secondo il comune non avevano un indirizzo -
d'altra parte hanno ottenuto l'indirizzo quando è arrivato l'ordine di
sgombero!). Ha aggiunto che la gente di Pessano c/B aveva espresso numerose
lamentele sul loro conto, e che le persone che avevano orti nei pressi del campo
erano state derubate e minacciate.
A questo punto ho iniziato a scrivere lettere, devono essere state centinaia
a tutte le associazioni dei diritti umani che ho potuto trovare (di cui posso
fornire esempio) e dopo alcuni mesi ho trovato a Milano un avvocato
straordinario che fa parte di un gruppo chiamato "Avvocati per Niente", che ha
acconsentito ad aiutarci per proteggere minori, donne e disabili. Ha scritto una
lettera al comune, indicando i loro obblighi giuridici nei confronti di donne e
bambini e chiarendo che se da parte del comune ce ne fosse stata la volontà, era
disposto a discutere la questione in qualsiasi momento. Il comune non ha mai
risposto a quella lettera. Aveva anche suggerito di cercare di ottenere per la
famiglia di Maria un "permesso di soggiorno" per ragioni umanitarie. Nel timore
di uno sgombero brutale molte famiglie, inclusa quella di Edin, hanno lasciato
il terreno per andare in posti alternativi, ma quelli che non avevano
alternative, i più fragili e vulnerabili del gruppo, hanno spostato le roulotte
dal terreno in questione e si sono accampati sulla strada al margine. Arrivato
il 16 maggio non è avvenuto nessuno sgombero, quasi sicuramente per la
concomitanza con le elezioni locali, ma nell'ultimo fine settimana i vigili
urbani hanno visitato il campo tre volte, dicendo loro senza mezzi termini che a
breve ci sarà un altro ordine di sgombero e devono prepararsi ad andare in tempi
brevi.
Ho parlato col nuovo sindaco (Giordano Mazzurana - ex DC), che mi ha detto
che questo sgombero è inevitabile, perché i Rom sono accampati per strada e
questo è illegale. Sono andata a parlare col parroco che conosce bene Giordano e
che è disposto ad incontrarsi con l'avv. Guariso e Giordano per vedere se
possono sedersi attorno ad un tavolo per trovare una soluzione civile al
problema. Questo si sta dimostrando difficile in quanto sono tutti molto
impegnati in questo periodo (e vi è una certa mancanza di volontà a trovare il
tempo!).
Non ho ancora perso la speranza. Rifiuto di credere che casi portati alla
Corte dei Diritti Umani per antidiscriminazione hanno vinto, e non possiamo in
qualche modo fermare questa folle crudeltà. Ascoltando le chiacchiere della
gente, comprendo che i Rom sono l'ultimo bastione di razzismo, intolleranza e
xenofobia. Ho sentito dire di loro che sono pieni di odio violento e di
ignoranza abissale, che mi rendo conto che si devono fare leggi, rendere
cosciente la stampa, svegliare l'opinione pubblica, sul fatto che queste
persone, i loro bambini e nipoti che sono nati in Italia sono ancora senza
documenti, e vivono in una sorta di purgatorio legale, senza alcuna apparente
possibilità di diventare italiani, spostati da un posto all'altro senza alcun
pensiero reale per un'alternativa durevole.
Lettera in originale inviata anche alla stampa.
Un caro saluto con i migliori auguri,
Frances Oliver Catania
Di Fabrizio (del 28/06/2011 @ 09:41:48, in blog, visitato 2077 volte)
Da
FULOG
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni procede spedita verso il 6
luglio, data probabile di approvazione del regolamento su internet e diritto
d'autore.
Il 6 luglio si colloca a ridosso dell'anniversario dell'indipendenza americana (
il 4 luglio) ma segnerà per il web italiano una data da ricordare per ben altri
motivi rispetto a quelli "nobili" dei legislatori statunitensi.
Nel frattempo, guardate bene quello che è successo in questi giorni ( e quello
che accadrà).
Caso numero 1.
Sono un'associazione di consumatori con un canale Youtube frequentato da
migliaia di Consumatori.
Qualcuno chiama l'emittente televisiva Mediaset e le dice che ho messo sul mio
canale due frammenti di video protetti da diritto d'autore.
Mediaset si attiva e segnala a Youtube la violazione del diritto d'autore
(domani all'AGCOM).
Dove sono i Server di Youtube?
In Irlanda.
Ahia non si può fare la rimozione selettiva dei files perché i siti non sono in
Italia.
Cosa si fa allora?
Si cancella l'intero canale su Yotube.
Fantadiritto?
No, è quello che è successo due mesi fa all'Unione Nazionale Consumatori, la più
antica Associazione di tutela dei Consumatori, che si è vista dall'oggi al
domani cancellare il canale sul quale erano presenti qualche spezzone di
trasmissione di programmi Mediaset.
I video in questione denunciavano alle Iene e a striscia la notizia alcune
truffe ai danni dei consumatori che sono poi stato oggetto di indagine della
Magistratura..
Peraltro all'interno del canale c'erano anche video autoprodotti con campagne
informative a favore di categorie disagiate.
Tutto sparito.
Puf!
Sulla base della segnalazione di violazione del diritto d'autore.
Ora, dal 6 luglio ad organizzare la "sparizione" sarà l'AGCOM con tutti i suoi (
potenti…) mezzi.
Caso numero 2
Guardate un po' qui cosa è successo:
"Vado in vacanza torno e metto un video su youtube con i filmini della scorsa
estate per farli vedere agli amici… Un bel videomontaggio… macchiato dall'unica
pecca di avere, in sottofondo e coperto dalle voci dei protagonisti, la hit di
Shakira e di qualche altro artista… pochi secondi per ogni brano, giusto il
primo loop del ritornello (tanto per ricordare i tormentoni estivi)…
Improvvisamente me li trovo CANCELLATI…!!
Youtube mi notifica questa mattina con una mail:
"Il tuo video Aprile Maggio 2010 potrebbe contenere materiale di proprietà
o concesso in licenza da WMG.
Non è richiesta alcuna azione da parte tua; se ti interessa sapere come ciò
influirà sul tuo video, visita la sezione "Corrispondenze ID video" del tuo
account per ulteriori informazioni."
Poi di fatto il video non era stato cancellato, ma avevano tolto l'audio…
Sembrava un muto di Charlie Chaplin
Ripenso ai vecchi 8mm, i SUPEROTTO di mio padre, quando faceva i montaggi con le
pellicole e ci metteva in sottofondo INTERE canzoni dei Platters. Cosa sarebbero
quelle scene di quando avevo 3 anni senza "Only You" o "Smoke gets in your eyes"…
LA NOSTRA STESSA STORIA è composta dalla musica… Un po' come togliere le canzoni
di battaglia agli eserciti o la canzone di amore alla scena di un bacio…"
http://avvangelogreco.blogspot.com/2010/12/youtube-ci-vuol-togliere-la-nostra.html
Anche questo già succede e succederà sempre di più a partire dal 6 luglio.
Caso numero 3
Il mio sito o il mio blog sono situati su server esteri.
"Posso stare tranquillo, io rispetto la legge sono un cittadino modello di cosa
debbo preoccuparmi?".
E invece no.
PUF!
Il mio sito sparisce senza che io ne sappia nulla perché magari sono in vacanza
oltre i cinque giorni.
E non ho ricevuto nulla, oppure perché per qualche motivo non mi è arrivata
alcuna comunicazione.
Chiamo disperato il provider che non mi sa dare alcuna spiegazione.
Ma come può essere stato possibile?
Anche questo è successo nelle scorse settimane.
Per un errore dell'Amministrazione Americana ottanquattromila siti che non
svolgevano alcuna attività illecita, siti di ricette di cucina, associazioni
bocciofile, imprese e blog privati, organi di informazione on line sono
scomparsi dall'oggi al domani, scambiati per siti pedopornografici e
semplicemente cancellati senza preavviso.
Quando è stato scoperto l'errore migliaia di siti non sono più tornati on line,
persi nell'inferno delle cancellazioni tecnologiche "mirate" e tutto ciò grazie
ad una delle procedure tecniche che l'AGCOM italiana intende introdurre, ovvero
l'inibizione dei DNS per i siti esteri, che impedirà a milioni di cittadini
italiani di vedere tali siti, senza la consapevolezza del perché questo stia
accadendo.
Semplicemente chi doveva presiedere a questa cancellazione ha sbagliato i DNS e
PUF!
Sono scomparsi ottanquattromila siti e blog di informazione, marchiati
dell'infamia della pedopornografia.
E ad agire lì è stato il Dipartimento della sicurezza interna statunitense,
pensate quando a fare questa cosa sarà l'italica ed organizzata AGCOM!.
Chi risarcirà i blogger, i siti di informazione, le piattaforme di UGC che
scompaiono in caso di errori?
A chi verranno addebitati gli errori dei titolari dei diritti che segnalano una
violazione che non c'è, visto che non esiste alcuna sanzione per chi fa una
notifica non basata sul diritto?
L'AGCOM non ha pensato di rispondere a nessuna di queste semplici domande.
Nel corso dei prossimi giorni indicherò tutti gli altri casi simili che vi
invito a segnalarmi anche attraverso questo blog.
Buon 6 luglio!
Fulvio Sarzana di S. Ippolito
Studio Legale Roma Sarzana &
Associati
ed ancora:
DELIBERA N. 668/10/CONS CHE METTE A RISCHIO LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE VIA
WEB (per info continua a leggere)
ESEMPIO DI TESTO DA INVIARE AI CONSIGLIERI AGCOM: è possibile spedire
questo appello ai Consiglieri AGCOM ai seguenti indirizzi:
c.calabro@agcom.it -
a.martuscello@agcom.it -
s.mannoni@agcom.it -
e.savarese@agcom.it -
r.napoli@agcom.it -
n.dangelo@agcom.it -
m.lauria@agcom.it -
s.sortino@agcom.it -
g.magri@agcom.it
"Vi chiediamo di astenervi dall'adottare la nuova regolamentazione numero 668
2010 che vi darebbe il potere di rimuovere contenuti da siti internet italiani e
di chiudere i siti stranieri, se sospettati di violare il copyright. Nessuna
decisione che sopprime la libertà della rete e i nostri diritti fondamentali di
accedere alle informazioni può essere presa senza la decisione di un giudice. Vi
chiediamo di rimettere la questione al Parlamento, come prevede la nostra
Costituzione."
Cosa prevede la delibera [Tratto dalla sintesi di
www.valigiablu.it]
Secondo la delibera AGCOM, se il titolare dei diritti di un contenuto
audiovisivo dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito
(senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati, blog, a scopo di
lucro o meno) può chiederne la rimozione al gestore. Che, «se la richiesta
apparisse fondata», avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere.
CINQUE GIORNI PER IL CONTRADDITTORIO. Se ciò non dovesse avvenire, il
richiedente potrebbe, secondo la delibera ancora in bozza, rivolgersi
all'Authority che «effettuerebbe una breve verifica in contraddittorio con le
parti da concludere entro cinque giorni», comunicandone l'avvio al gestore del
sito o del servizio di hosting. E in caso di esito negativo, l'Agcom potrebbe
disporre la rimozione dei contenuti. Per i siti esteri, «in casi estremi e
previo contraddittorio», è prevista «l’inibizione del nome del sito web»,
prosegue l'allegato B della delibera, «ovvero dell’indirizzo Ip, analogamente a
quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di
giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, o ancora
per i casi di pedopornografia».
TESTO DELLA DELIBERA:
http://danielelepido.blog.ilsole24ore.com/files/delibera_668-10-cons.pdf
COSA POSSIAMO FARE
http://www.agoradigitale.org/nocensura
ULTERIORI INFORMAZIONI
http://sitononraggiungibile.e-policy.it/it/faq/
Di Fabrizio (del 27/06/2011 @ 09:27:17, in Italia, visitato 1851 volte)
from testardo on
Vimeo.
Documentario sulle condizioni dei Rom, Sinti e Caminanti a Torino.
A documentary about Rom's, Sinti's and Caminanti's life conditions in Turin (Piedmont,
Italy)
autori: Sara Marconi e Francesco Mele
camera: Federico Tonozzi
montaggio:Roberto Carini
musica: Luca Morino aka morinomigrante
fotografie: Augusto Montaruli
voci: Lorenzo Fontana e Manuela Grippi
traduzione: Oana Patraucean
COMUNICATO STAMPA
IL NUOVO ASSESSORE ALLA SICUREZZA COME PRIMO ATTO DEL SUO MANDATO - SGOMBERA,
SGOMBERA, SGOMBERA, SGOMBERA, SGOMBERA, SGOMBERA - UN APPELLO DELLA FEDERAZIONE
ROM&SINTI INSIEME E DELLA CONSULTA ROM AL SINDACO DI MILANO
La Federazione Rom&Sinti e la Consulta Rom di Milano denunciano che il nuovo
assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, come primo atto
del suo mandato ha proceduto a far eseguire lo sgombero di 6 insediamenti
abusivi di rom rumeni e sinti italiani. 174 persone, la metà minori, costrette a
spostarsi da un punto all’altro della città in un assurdo e crudele carosello,
una pratica che si pensava conclusa con l’uscita di scena di De Corato che aveva
fatto dei suoi 540 sgomberi un trofeo personale. Una pratica che non aveva
sortito allora e non sortisce ora nessun risultato se non costi sociali
altissimi e un grande dispendio di denaro pubblico, utile soltanto a fomentare
discriminazione e persecuzione.
Ci preoccupa che il nuovo assessore sappia fare solo quello che ha fatto il suo
predecessore, sbandierando il “fermo rispetto delle regole” e dimenticando,
nonostante la sua esperienza di volontario Caritas, non solo il principio di
solidarietà ma le infinite raccomandazione delle autorità internazionali a
tutela della minoranza rom e sinta, tra le quali, a proposito di regole, il
divieto di eseguire sgomberi senza alternative sociali, in primo luogo senza
tutela dei minori.
Ci sorprende la scelta del nuovo assessore che non si rende conto che sul tema
dei rom l’unica vera emergenza è la condizione di fragilità di queste piccole
comunità (sono circa 800 i rom irregolari nel territorio del Comune secondo il
censimento del prefetto) che nella città occupata nei piani alti dalle drine
calabresi e dalla corruzione amministrativa occupano spazi abbandonati,
discariche, sottoponti per cercare una via d’uscita dalla loro miseria.
Ci domandiamo se questa è la politica della nuova giunta che è stata eletta
anche grazie al voto dei rom italiani e rumeni che con la loro partecipazione
hanno espresso la speranza che cessasse il clima di pregiudizio, di
discriminazione e di caccia al rom per scopi elettorali.
Per tutto questo la Federazione Rom&Sinti insieme e la Consulta Rom di Milano
rivolgono al nuovo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, un appello pressante
· perché il problema delle comunità rom e sinte presenti sul territorio milanese
venga affrontato nel rispetto dei diritti umani e del principio di uguaglianza
che riguarda ciascun cittadino;
· perché si sospenda la politica degli sgomberi senza senso che tanti danni
hanno provocato a comunità già fragili e inutili costi alla collettività;
· perché si avvii da subito un confronto con le comunità rom e sinte per
elaborare un progetto che ridiscuta il piano Maroni e l’utilizzo dei relativi
fondi, in modo da stabilire un clima di convivenza serena nella città delle
mille comunità e delle mille risorse culturali e umane delle quali la comunità
rom e sinta è parte integrante.
Federazione Rom e Sinti Insieme C.F. 97510400589
Segreteria: Via don Enrico Tazzoli, 14, 46100 Mantova
telefono 0376 360643, fax 0376 318839 e-mail:
romsinti.insieme@libero.it
web:
http://comitatoromsinti.blogspot.com
Di Fabrizio (del 26/06/2011 @ 09:02:18, in media, visitato 1756 volte)
Da
Romanian_Roma
ROMA
Transition By George Lacatus
15/06/2011 - Bah Tv, un canale di nicchia per le minoranze rumene e Rom in
particolare, è stato lanciato l'8 aprile, Giornata Internazionale dei Rom. Come
nota a margine "Bah" significa fortuna in romanés. Inizialmente, la nuova
stazione televisiva trasmette online. Durante il giorno, Bah Tv trasmette musica
rom e la sera, talk show.
Il proprietario della televisione è Constantin Ninel Potirca (foto sopra),
capo di un gruppo di uomini d'affari rom, ed ex candidato alle presidenziali nel
2009. "Voglio dedicare questo successo a tutte le minoranze in Romania e
specialmente alla minoranza rom, la minoranza a cui sono orgoglioso di
appartenere. Attraverso la creazione di questa stazione, vogliamo mostrare al
mondo che possiamo ottenere qualcosa, che siamo degni di fiducia. Vogliamo
presentare la nostra storia ed il nostro impegno ai nostri rappresentanti
d'affari. Vogliamo esporre i nostri problemi per collaborare con gli altri e
trovare soluzioni più facilmente," ha detto. Aggiungendo che "Vogliamo che
ci conosciate in profondità, così che possiate apprezzare il nostro vero valore
e possiamo mostrare al mondo che noi, minoranze, siamo orgogliose di cosa siamo.
Ecco perché abbiamo scelto lo slogan -Assieme in Europa-, per mostrare che siamo
partner su base egualitaria, coinvolti nelle questioni UE e siamo sempre pronti
ad aiutare a trovare una soluzione."
La stazione trasmette in rumeno.
"Il target sarà generalista, composto soprattutto da minoranze. Il pubblico
includerà anche i Rumeni. Siamo interessati ai Rom, dal punto di vista
dell'etnia. I programmi saranno in rumeno, ma se troveremo materiale in altre
lingue, trasmetteremo anche quello", ha detto Horia Enasel, direttore dei
programmi di Bah TV.
Il proprietario della stazione TV ha detto che l'investimento iniziale è
stato di 100.000 euro e che nel prossimo periodo investirà ancora 500.000 euro.
La struttura e la provenienza dei programmi sarà: programmi autoprodotti
92,5%, produttori di audiovisivi 7,5%. Secondo i tipi di spettacolo, la stazione
trasmetterà programmi informativi 47%, programmi educativi, culturali, religiosi
8,5%, programmi di intrattenimento e altri programmi 37% (12% pubblicità e
televendite).
Al mattino verranno trasmesse notizie, musica folk e pop di interesse per le
minoranze rumene. La notte e nei fine settimane, la programmazione consisterà in
documentari scientifici e culturali. Pilastro della stazione sarà il talk show "Confluent",
trasmesso in diretta alla fine della giornata. Altri programmi condotti sul
canale sono "E loro sono nostri", "Ti ascoltiamo", "Arpeggi" ecc.
Bah TV si può vedere su www.bahtv.ro
Di Fabrizio (del 25/06/2011 @ 09:56:16, in Regole, visitato 1774 volte)
L'Espresso di Fabrizio Gatti
I moduli dati a vigili e agenti per indicare il gruppo etnico delle
persone identificate. Un censimento occulto. E vietato (20 giugno 2011)
Schedature dei cittadini in base al gruppo etnico. A Milano non se ne aveva
notizia dalla caduta del fascismo. Basta invece sfogliare alcune schede
personali, compilate dai vigili urbani durante l'era del sindaco Letizia
Moratti, per scoprire che la pratica è stata adottata per anni. E
probabilmente è ancora in corso. Il gruppo etnico di appartenenza è uno dei
campi da riempire nel modulo di identificazione. Per gli italiani, viene scritta
la formula generica: "Europeo mediterraneo". Soltanto per i rom, nomadi o
stanziali che siano, italiani o stranieri, viene precisata l'appartenenza. Sulle
schede appare appunto la scritta "rom". Fatta così è sicuramente una
discriminazione: i rom non sono cittadini europei? Ovviamente sì. Allora perché
rimarcare l'etnia di appartenenza soltanto per loro?
Ma c'è di più. Gli uffici della vigilanza urbana, ora promossa al rango di
polizia locale, avrebbero sbagliato numerose schede. I funzionari milanesi,
comprensibilmente confusi su geografia e antropologia, avrebbero schedato come
rom numerosi cittadini romeni che rom non sono. Il risultato è prima di tutto
statistico. Si tratta di solito delle schede sulle persone indagate o arrestate
con l'accusa di avere commesso reati. Così la minoranza rom si ritrova
ingiustamente accusata di crimini che non ha mai compiuto. Non solo a Milano, ma
a livello nazionale. Le schede vengono infatti consegnate al gabinetto di
Polizia scientifica della questura. E da lì, i dati sono inseriti nel casellario
centrale d'identità, potente archivio del dipartimento di Pubblica sicurezza del
ministero dell'Interno. Nessuno è in grado di calcolare quante siano le persone
coinvolte nell'errore.
La responsabilità della schedatura non è soltanto dei vigili urbani di Milano.
Le voci che appaiono sul modulo prestampato sarebbero state decise dal ministero
dell'Interno e sono identiche per tutte le questure d'Italia. Gli stessi moduli
vengono distribuiti anche ai comandi della polizia locale che hanno allestito un
laboratorio per il fotosegnalamento. E' l'operazione in cui alla persona da
arrestare o semplicemente da identificare viene scattata la fotografia di fronte
e di lato. E vengono prese le impronte digitali e i dati personali. La voce
"gruppo etnico" compare almeno dal 2008. "I moduli distribuiti alle questure e
alla polizia locale sono gli stessi", spiega un funzionario del ministero, "il
campo "gruppo etnico" è compreso tra le caratteristiche antropologiche. Ma la
sua compilazione non è obbligatoria, né consente la ricerca automatica nel
databe del casellario. Non posso cioè digitare al terminale un gruppo etnico e
avere l'elenco di tutti gli appartenenti. Gli uffici di fotosegnalamento della
polizia di Stato lasciano di solito il campo libero: il gruppo etnico viene
specificato soltanto se si è di fronte a una persona senza documenti, che non è
in grado di dare notizie sulla propria identità o nazionalità. Ma non sappiamo
quali disposizioni siano state date dai comandi di polizia locale".
Le polizie locali insomma decidono da sé. E' l'effetto della secessione della
sicurezza, tanto cara all'attuale ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e alla
Lega Nord. Ecco alcuni casi, tra quelli scoperti da "l'Espresso". Vasile C., 25
anni, e Ioan N., 49, vengono arrestati per ricettazione. E registrati nel
casellario dalla polizia locale di Milano secondo i normali criteri: cognome,
nome, padre, madre, sesso, data di nascita, stato civile, luogo di nascita,
provincia, Stato di nascita, residenza, comune, provincia, cittadinanza,
professione, motivo del segnalamento, impronte digitali, impronte palmari e
fotografie del volto. Non basta questo alla precisione dell'identificazione? No,
i vigili compilano anche il campo "gruppo etnico": rom.
"L'Espresso" ha rintracciato gli agenti che hanno fatto le indagini, ma non il
fotosegnalamento: "Erano romeni, non rom", spiegano. Tre mesi dopo vengono
arrestati i presunti capi della banda, cinque italiani. Uno è nato a Como, due a
Gravedona e Valsolda in provincia di Como, due a Melito Porto Salvo, Reggio
Calabria. E quale può essere il gruppo etnico dei cinque? Lombardo insubrico per
i comaschi? Grecanico-ionico per gli altri due? I vigili scrivono semplicemente:
"Europeo mediterraneo", una classificazione generica che comprende milioni di
cittadini da Gibilterra a Istanbul.
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