Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
AVVISO AI NAVIGANTI: qui potrete trovare molte notizie che abitualmente non volete conoscere.

La redazione
-

\\ Mahalla : VAI : Italia (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 18/03/2006 @ 11:00:39, in Italia, visitato 1765 volte)
La vicenda è introdotta nel blog Sucar Drom:

Le fiamme si sono levate alte ieri notte nel "campo nomadi" che sorge nella pineta dell’Arenosu ad Alghero. Si è svegliato appena in tempo l'anziano Rom che dormiva da solo nella baracca che ha preso fuoco.

Il rogo sembra sia partito poco dopo le 20,00, da una stufa a legna dimenticata accesa in cucina. Quando l’uomo è balzato dal letto, la stanza era completamente avvolta dalle fiamme. Ha provato a domare le fiamme lanciando due secchi di acqua, ma è stato tutto inutile. Il legno che costituiva la struttura ha favorito il propagarsi dell’incendio che in pochi minuti l’ha divorata «Ho preso il cane e sono scappato via», ha raccontato l’uomo, stringendo a sé il piccolo animale ancora spaventato per il pericolo scampato.

Il tempestivo arrivo dei vigili del fuoco sopraggiunti con un’autobotte nel "campo nomadi", ha impedito che le fiamme avanzassero fino a interessare la pineta o altre baracche. La vegetazione infatti non è stata intaccata, ma dell’abitazione lignea del rom, non è rimasto che lo scheletro. All’interno tutti i suoi oggetti sono finiti in cenere.

Un utile approfondimento del giorno dopo:

L’incendio verificatosi la scorsa notte nel campo nomadi, all’interno della pineta sulla direttrice per Santa Maria la Palma, ripropone ancora una volta un problema che negli ultimi vent’anni nessuna amministrazione che si è succeduta alla guida della città è riuscita a risolvere in maniera concreta
ALGHERO - L’incendio verificatosi la scorsa notte nel campo nomadi, all’interno della pineta sulla direttrice per Santa Maria la Palma, ripropone ancora una volta un problema che negli ultimi vent’anni nessuna amministrazione che si è succeduta alla guida della città è riuscita a risolvere in maniera concreta. Della realizzazione di una vera area attrezzata per la sosta delle famiglie Rom se ne inizia a parlare dai primi anni ’90 quando vengono resi disponibili appositi finanziamenti regionali per la realizzazione di campi di sosta per i nomadi. Da allora le varie amministrazioni hanno lavorato in questo senso richiedendo i fondi e regolarmente perdendoli per la mancanza di accordo sulla localizzazione del sito dove realizzare l’area attrezzata. Un disaccordo che vide in varie occasioni la protesta delle famiglie assegnatarie dei terreni limitrofi al potenziale sito del campo nomadi e in altri momenti l’Opera Nomadi contraria a siti troppo nascosti e a rischio di “ghettizzazione”. Sta di fatto che nessuna amministrazione è quindi riuscita a risolvere tale problema. Nel frattempo in questo ventennio si è assistito ad un deturpamento ambientale senza precedenti che ha portato al diradamento consistente del patrimonio boschivo della pineta del Calich e contestualmente all’inquinamento dell’intera area fino alle sponde dello stagno con rifiuti tra i più pericoli e nocivi quali carcasse d’auto con il loro carico di olii esausti, batterie e altro ancora. L’incendio della scorsa notte che avrebbe potuto avere tragiche conseguenze non è che l’ultimo di una lunga serie. Fuochi accesi per scaldarsi utilizzando gli alberi di pino, fuochi per fondere le plastiche dei fili elettrici per poi estrarre il rame utilizzato dai Rom per le loro attività artigianali, sono solo alcune delle azioni svolte senza nessun controllo. Per non parlare poi della corrente elettrica messa a disposizione dal comune e che viene lasciata accesa giorno e notte. Insomma un campo fuori da ogni dettame di civiltà e regolamentazione. Bambini che giocano nel fango d’inverno e nella polvere d’estate. Via vai di auto e poco controllo di quello che si fa all’interno del campo. Il Comitato di Quartiere di Fertilia per diversi anni si è adoperato per una integrazione dei Rom attraverso la scolarizzazione. Un progetto che andò avanti per un po’ di tempo in maniera positiva con la frequentazione della scuola elementare da parte dei bambini ma poi tutto è finito li. Oggi più di ieri diventa assolutamente necessario un sito idoneo per le due famiglie Rom. Un area controllata, recintata, dotata di piazzole di sosta, acqua , potabile ed energia elettrica. Ma soprattutto igiene, non è più tollerabile infatti che venga consentito l’accumulo di rifiuti in maniera così disinvolta. Non è più accettabile che la cultura diversa, l’etnia diversa possa essere il pretesto per inquinare e devastare l’ambiente. L’amministrazione comunale dunque è chiamata a svolgere il proprio ruolo per regolamentare la vita di queste famiglie ospiti nel territorio algherese e non più nomadi, ma stanziali. Diritto dunque a vivere in un ambiente dignitoso, ordinato e igienico, ma anche l’obbligo a farlo rimanere tale.
 
Di Sucar Drom (del 18/03/2006 @ 10:06:01, in Italia, visitato 1539 volte)
È difficile rispondere a questa domanda anche perché sia dal centro destra sia dal centro sinistra non ci sono stati segnali di nuove strategie politiche da adottare nella prossima legislatura a favore di queste popolazioni.
Il nove aprile andranno all’urna circa 90mila Rom e Sinti Italiani. Tantissimi ci telefonano o ci chiedono un parere per un’indicazione di voto, che noi non possiamo dare, ...



 
Di Fabrizio (del 16/03/2006 @ 10:40:49, in Italia, visitato 4201 volte)

Informatevi su quanti soldi effettivamente hanno visto i Rom, su quanto costa una fontanella o l'allaccio dell'acqua. ...” era uno dei punti che suggerivo in Come sopravvivere alle elezioni (e a ciò che segue).

L'estate scorsa, usci un articolo de il Giornale: Via Idro, dove la convivenza è realtà Presto anche l’impianto antincendio, che riportava anche i propositi della giunta comunale:

A questo, si aggiunge l'intervento del Comune: oltre 100mila euro investiti in «lavori straordinari per la messa in sicurezza dell'area». In assoluto, i primi in un campo nomadi. «Alla fine - spiegano gli ingegneri che lavorano al progetto - l'anello di 253 metri di diametro che comprende il campo sarà organizzato come una specie di campeggio». Quindi, nuovo manto stradale, pozzi neri, bagni, allacciamenti al sistema idrico e a quello elettrico, impianto anti-incendio, strutture a «piazzola». Nuovi servizi, nuove spese che gli abitanti del campo si dicono «pronti ad affrontare». E dopo via Idro, gli interventi arriveranno in via Negrotto e via Novara. In totale, 600mila euro stanziati dal Comune...

Avevo seguito i lavori con curiosità:

Qui il fango era un ricordo, perché i vialetti interni erano asfaltati da anni. Da un paio di mesi sono in corso i lavori di ripavimentazione. Il campo è un cantiere unico, ma tra gli operai che lavorano non conosco nessuno, sono di un'impresa esterna. Gli uomini del campo sono seduti a fumare e a lamentarsi, i più giovani invece fanno a gara con gli operai: il tempo è ancora incerto e stanno riparando i tetti delle loro baracche. Le baracche sono abusive, ma nessuno dice niente, d'altronde qui c'è chi ci abita da 16 anni - e non conosco nessuno che a Milano vivrebbe tutto questo tempo in una roulotte.

Vediamo cosa è successo l'anno scorso: il Comune di Milano aveva indetto una gara d'appalto (al ribasso) vinta da una cooperativa di Messina, che la primavera scorsa iniziò i lavori. Al campo di via Idro ricordano che gli operai lavoravano due settimane, lasciavano le buche aperte e dopo altre due settimane si presentava una nuova squadra. Storie normali di subappalto, la vicina fermata della metropolitana di Cascina Gobba è proprio una delle piazze milanesi del caporalato edilizio.

Succedono così storie assurde: mentre i Rom disoccupati del campo di via Idro guardano gli operai svolgere i lavori che lì tutti sanno fare, si scopre che in una squadra lavorano in nero altri Rom che vivono dalle parti del Cimitero Maggiore. Allora la cooperativa di Messina (o uno dei subappaltatori), assume anche due ragazzi che abitano al campo di via Idro; ma non durano: coi capisquadra si litiga di continuo, gli stipendi non si vedono... i due non ci stanno a lavorare gratis a casa propria e pure a maleparole. Si licenziano giusto in tempo per evitare l'ultima beffa. Il Comune a fine anno toglie l'appalto ai messinesi per inadempienza contrattuale e quella cooperativa sparisce, assieme agli stipendi degli operai.

Oggi, come si presenta il campo di via Idro?

  • Case abusive ma dignitose, a perenne rischio di sgombero che il comune comunque non ha fretta di effettuare;

  • il manto stradale, a neanche un anno dal rifacimento, è un enorme gruviera;

  • le colonnine dell'acqua sono attaccate a quelle della corrente, così ci sono cortocircuiti a ripetizione (quando va bene, sperando che qualcuno non si becchi una scossa a 380);

  • un pomposo centro polifunzionale aperto a tutti ed inagibile, perché manca la corrente elettrica;

  • sono state costruite le bocchette antincendio, ma alcune non sono collegate all'acqua.

Quello che è ancora più grave: è dall'estate scorsa che i bagni non ci sono più, per i lavori in corso. Ogni piazzola ha il suo bravo bagno esterno, ma solo due funzionano per circa 130 persone... e naturalmente sono sempre intasati. Gli altri, sono chiusi a chiave (le cui copie sono in Comune), oppure sono manufatti di cemento VUOTI. Dappertutto, montagne di materiale edile, pagato dal comune ed abbandonato, che prima o poi qualcuno userà per fatti propri.

Settimana scorsa, sono arrivati nuovi operai, a pulire un'area ai margini esterni del campo. La ragione non si sa, ma in questa situazione anche una cosa tanto normale è stato motivo di allarme.

Fine I puntata

 
Di Fabrizio (del 15/03/2006 @ 15:33:00, in Italia, visitato 1817 volte)
Nuovi documenti sui trend migratori dalla Romania, dall'Egitto e sul ruolo degli enti locali.
Testo in italiano, cliccare sull'immagine
 
Di Fabrizio (del 14/03/2006 @ 12:02:26, in Italia, visitato 3029 volte)
E' di tre giorni fa, lo ripubblico ora prima che sulla vicenda cali il silenzio:

Il Comune di Milano sta approntando, con ampio ritardo, la cosiddetta messa in sicurezza del campo comunale per Rom in via Triboniano 210-212, costituito il 6 nov. 2001 e subito uscito… di sicurezza, per un’improvvido squillo di trombe mediatiche che lo trasformò in un punto di raccolta di Rom da tutt’Italia, con la conseguente drammatica condizione d’ingovernabilità –sia da parte dei capi famiglia, che delle autorità municipali- che è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere, invece di fare propaganda.
Il fuoco di mercoledì sera ha dato una mano, senza troppo distinguere fra regolari ed irregolari, come d’altronde fanno le autorità degli sgomberi.

* Il giorno dopo il disastro la polizia era già all’opera per l’ennesima conta e così 10-15 persone sono state portate via con un pulmino dalle macerie ancora fumanti e dalle famiglie.
Il progetto deliberato in Giunta prevedeva che l’insediamento sarebbe stato diviso in quattro settori. Gli abitanti di ognuno di questi settori sarebbero stati trasferiti in successione nel prato antistante, per consentire l’esecuzione dei lavori; quindi, gli aventi diritto (a giudizio insindacabile del Comune e con l’assistenza del servizio sociale, affidato alla Questura) avrebbero potuto poi prendere possesso dei containers messi a disposizione dal progetto (costo 1.050.000 €).

* Non stiamo qui a sottilizzare su altri aspetti, quali la realizzazione, nonostante l’ostilità degl’interessati e degli altri abitanti del quartiere, d’un insediamento di 300 persone, in area di rispetto cimiteriale, nella zona 8 del Decentramento, già carica di analoghe presenze, con conseguenze a ricaduta sull’uso di servizi pubblici (scuola, sanità, trasporti…).

* Contrariamente al previsto, si è cominciato dai Rom bosniaci, una famiglia allargata di 50 persone. Essi hanno assistito, dal fango del prato, in cui hanno trascorso questi mesi di pioggia e gelo, alle varie fasi dei lavori e, con grande sconcerto, a quella che ha portato all’installazione dei containers. Infatti, mentre la gru li sollevava per collocarli sul terreno, hanno potuto constatare che essi erano ampiamente danneggiati nella parte sottostante. Alcuni lo sono anche nell’interno e nel soffitto. Insomma, ci piove. Uno dovrà essere sostituito, perché i suoi allacciamenti non corrispondono a quelli che l’impresa ha realizzato nel terreno.

*Ci chiediamo se questi scatoloni, ammassati a due metri l’uno dall’altro, abbiano veramente un costo tale da corrispondere a quello previsto in delibera, dove peraltro non si parla di materiali di recupero.
Su ognuno di essi, infatti, una targhetta metallica recita: Commissario del Governatorato del Friuli. Ditta Autocar Nuova di Battistini Ezio. Cesena. Contr. N° 301. 9.7.1992. Riparato 11.2.1993.

*I Rom romeni, autentici emigranti, a poco tempo dal preannunciato inizio (?) dei lavori, ancora non sanno con che criterio saranno scelti gl’inquilini e gli espulsi, col solito probabilissimo esito di famiglie spezzate, di bambini tolti dalla scuola, di lavoro faticosamente trovato e subito perso.
Insomma una nuova Capo Rizzuto.

*Non ci rimane che ricordare che dentro quelle scatole vivranno delle persone, che verranno a rilassarsi, tornando dal lavoro in cantiere, dei bambini ci ritorneranno da scuola e ci faranno i compiti, ecc. Una ‘corea’, come si diceva una volta, parlando di emigranti nostri.
In fondo, ci pare un bel segnale d’integrazione e di cittadinanza, se degli zingari potranno, finalmente, vivere come i nostri terremotati.
Ma, se scoppiasse un incendio, nel NUOVO CAMPO messo in sicurezza (ma con le bombole), che accadrebbe fra questi containers ammucchiati?

il Presidente, Laurenţiu Sandu
il vicepresidente Ernesto Rossi

Milano 10 marzo 2006

Per informazioni
ASSOCIAZIONE “AVEN AMENTZA” – UNIONE ROM E SINTI – ONLUS
Via Triboniano 212 – 20156 Milano (Italia). Tellefono +39.(02).48409114
Provincia di Milano, Via Pancrazi 10 –20145 Milano. Tel. +39.(02).7740.4489 – fax 7740.4490
 
Di Fabrizio (del 14/03/2006 @ 10:55:51, in Italia, visitato 2139 volte)
Ricevo e ripubblico, col permesso dell'autrice, questa lettera datata 12 aprile:
Caro Fabrizio, non so se lo sai, ma a a Roma ieri è morta una bambina.
Era piccola, aveva appena 18 mesi. Giocava sul ciglio del fiume, un branco di cani l’ha inseguita, piena di terrore è scappata e caduta sul fondo. Le braccia che la potevano salvare non sono arrivate che quando era troppo tardi. La sua mamma l’ha stretta quando già la sua piccola non poteva sorriderle più.
La sua morte è stata tragica come è stata tragica la sua breve vita e la vita dei suoi fratellini di due mesi e 7 anni, e della sua giovane mamma, di soli 23 anni che si è buttata per salvarla....troppo tardi.
Sì, perchè nel terzo millennio, in un paese tra i più ricchi del mondo, in una capitale “con un tasso di crescita del 4,1%” , questi tre piccini vivevano con i loro genitori in una baracca, tra le canne, sul ciglio del fiume, vicino a loro altre baracche, altre famiglie, altri bimbi indifesi, vulnerabili, altri bimbi in pericolo.
Questa bambina si chiamava Alina, veniva dalla Romania. Suo papà cercava di sopravvivere e far sopravvivere lei, la mamma, i due fratellini, offrendosi a giornata come manovale, ai “caporali”. Se aveva fortuna, era un giorno di lavoro, 35 euro per 10 ore a portar sacchi di mattoni e cemento. Altrimenti, andava ai semafori, lavava i vetri per portare a casa gli spiccioli buttatigli in mano da qualche automobilista più pietoso di altri.
Erano rumeni, di etnia rom. Scappati dalla povertà, l’emarginazione, il razzismo. Scappati in Occidente, inseguendo un sogno di benessere, per una vita migliore per sè e i loro figli. C’è del male in volere questo?
O forse c’è del male in una società che non accoglie e protegge i piccoli che vengono a lei?
Come si può lasciar vivere delle famiglie, delle mamme in gravidanza, dei bimbi vulnerabili, in una baracca , sul ciglio di un fiume, tra le canne, in mezzo ai cani randagi?
A pochi metri da seconde case magari lasciate sfitte...o con affitti stratosferici?
Come è possibile, mi chiedo, che , se non si riesce a dar un tetto a tutti, almeno non si provvede ai bimbi e ai loro genitori, ai malati, a chi chiede asilo e altro rifugio non ha?
Adesso che succederà alla mamma di Alina, ai suoi fratellini? Alla cuginetta di due anni caduta nel fiume insieme a lei, ma che , piccola di due anni, è riuscita a tirarsi fuori sulle sue gambette e che nei suoi occhi porterà per sempre il ricordo di una compagna di giochi che il fiume le portò via per sempre?
(ho letto la notizia su repubblica di ieri, c'era un articolo in cronaca, comunque ecco un link all'ansa http://www.audionews.it/notizia.asp?id=140953)
Ecco mi chiedo che possiamo fare noi per evitare che questo accada di nuovo? Scrivere al sindaco, ai giornali, che altro?
Più siamo a farlo, meglio siamo, per questo te l'ho raccontato.

Mi chiedi alla fine cosa fare.
Giuro che non lo so.
Sarei tentato di ripostare tutta la tua lettera, con la risposta che segue, e vedere cosa ne salta fuori.

Ecco una lettera a cui è difficile rispondere. Perché ci sono troppi AGGETTIVI, che (parere personale) un rom non adopererebbe, o forse sì... ma di sicuro adoperiamo noi quando cerchiamo un pretesto:
  • Era piccola, aveva appena 18 mesi...
  • La sua morte è stata tragica come è stata tragica la sua...
  • Suo papà cercava di sopravvivere...
  • Scappati dalla povertà, l’emarginazione, il razzismo. Scappati in Occidente, inseguendo un sogno di benessere...
  • seconde case magari lasciate sfitte...o con affitti stratosferici...
  • piccola di due anni, è riuscita a tirarsi fuori sulle sue gambette...
Tutte cose giuste, anche se non conosco il caso personale, ma riferite a una nostra immagine del Rom, come specchio delle storture del nostro sistema.
E magari questo sistema è marcio davvero, ma cambiarlo non è semplice, perché gli stessi AGGETTIVI allora li potrei usare per i milioni di Aline sconosciute che conducono la stessa vita, e di cui ci si ricorda quando passano alla TV, o quando tentiamo noi di imitare la TV.
Come lo risolvi? Scrivendo al sindaco, ai giornali, che altro? Non ci credo. Sindaco e giornali non faranno niente, e noi ci saremo scaricati la coscienza sino al prossimo caso.
I milioni di Aline, non sono Rom: magari sono del Ruanda, del Pakistan... o dell'Italia (ci sono anche nostri connazionali che condividono vite simili).
Sapere che una bambina rom è morta così, non cambia niente del nostro sapere chi sono questi Rom. Perché, il Rom è chi vive in situazione di povertà estrema, come l'operaio che porta a casa uno stipendio ma tace sulla sua origine, è Rom chi subisce la miseria e chi cerca di combatterla, è Rom chi vive tra i cartoni e chi vive in una casa portandosi dietro ricordi da fuggiasco...
Non cambieremo il mondo, forse aiuteremo i Rom a vivere meglio, quando sapremo capire la loro "romanipè" (l'essenza, ammesso che il termine sia giusto). Uomini e donne che possono convivere e collaborare, non oggetti da disprezzare o compatire.
 
Di Fabrizio (del 13/03/2006 @ 11:01:57, in Italia, visitato 3342 volte)

miracolo_a_milano

Talmente abituati a scommettere su B. o su P., talmente abituati a una campagna elettorale continua, che i partiti di programmi e impegni farebbero volentieri a meno. Come dargli torto?

I votanti, una parte almeno, se ne sono accorti, hanno fatto un girotondo e com'era ovvio, sono finiti TUTTI GIU' PER TERRA a chiedere: “E i programmi?”


GorlaCiliegi

2303579

Beh, ci siam detti un paio di mesi fa, se chi deve provvedere se ne dimentica, e chi deve protestare, protesta, PROVIAMO... si scrive noi qualcosa.

Voi non potete immaginare cosa può fare un collezionista di notizie, con una linea internet e 100 persone che discutono per due mesi.

...gli zingari, popolo di cui non frega niente a nessuno (come mi piace questa definizione!)

vivono sul suolo italiano da qualche secolo, abbastanza per aver imparato che se qualsiasi politico chiedesse il voto per loro, al limite rimedierebbe una solenne trombatura. E allora si è ragionato su cosa chiedere, non per i Rom e i Sinti, ma per i loro vicini sedentari, che dai Rom hanno preso lo stesso vizio di lamentarsi in continuazione.

Sarebbe bello, assieme, scoprire che si può anche fare, agire, ragionare... quando lamentarsi non basta.

E così, nasce il nostro programma. Povero, ma dignitoso, in stile con chi lo propone. Ma, la cosa più importante, fattibile e nell'interesse di tutti. I soliti sognatori dai piedi per terra!

Un po' ne siamo orgogliosi, mi pare ovvio, ma visto che, come si dice, è un programma partecipato, sarebbe interessante che i lettori potessero dirne peste e corna. Ci contiamo.

Il candidato virtuale ha i suoi problemi:

  1. trovare gli urbanisti, i consorzi, le associazioni sul territorio che diano una mano;

  2. calcolare quanti siano i certificati elettorali mancanti al campo.

Perché, è come essere un minuscolo partito, l'un per mille della popolazione. In zona, un pacchetto di 50/70 voti può far comodo di questi tempi, o può darsi che non siano sufficienti. Di nuovo, bisogna chiedere una mano ai lettori.

E, visto che le elezioni sono un gioco democratico, per chiudere lascio la parola a un avversario politico (altrettanto virtuale)

 
Di Fabrizio (del 13/03/2006 @ 10:25:42, in Italia, visitato 1979 volte)
Un appuntamento segnalato da pensieri in migrazione:

È stato annunciato un interessante appuntamento nei prossimi giorni a Milano.
il titolo è: “Costruire l'integrazione nelle comunità multiculturali".
Si svolgerà martedì 14 marzo 2006, a partire dalle ore 9.30, presso Spazio Oberdan, in piazza Oberdan (MM1 Porta Venezia.
la Provincia di Milano, in collaborazione con il Centro COME e della Cooperativa Farsi Prossimo, presenterà i primi risultati del progetto finalizzato all'apertura, prevista nel 2007, di una "Casa delle Culture ", uno spazio di reciproca conoscenza e dialogo con i cittadini immigrati, occasione permanente di riflessione e di co-progettazione e struttura aperta alla collaborazione di coloro che vogliono fare del nostro territorio il luogo di una comunità coesa, solidale, interculturale. Nell'occasione verrà distribuita "INTEGRANDO - Mappa delle comunità straniere, dei servizi comunali e delle associazioni di mediazione nella provincia di Milano ".
La mappa delinea, da un lato, la presenza sul territorio provinciale di "sportelli o servizi" per stranieri, predisposti localmente su base comunale o inter-comunale, dall'altro traccia la diffusione e le caratteristiche di associazioni e comunità straniere, nazionali e inter-etniche che vi risiedono. Verranno inoltre presentati i risultati di una serie di focus group rivolti ad alcuni testimoni privilegiati che da anni si occupano di integrazione e di intercultura, condotti dalla Provincia di Milano in collaborazione con il Centro COME, allo scopo di approfondire gli obiettivi del progetto di apertura della "Casa delle Culture" e delineare azioni e iniziative da realizzare in quello spazio. All'incontro prenderanno parte:
Daniela Benelli, Assessore alla cultura, culture e integrazione della Provincia di Milano; Graziella Favaro e Miriam De Vito del Centro COME, che illustreranno il lavoro di realizzazione della Mappa e il suo funzionamento; Massimo Gatti e Gianluca Cassuto, operatori socio-culturali rispettivamente di Desio e San Donato Milanese, che illustreranno le politiche di integrazione dei loro Comuni; Bendaoud Mouchen e Almira Myzyri, mediatori linguistico-culturali, che parleranno della partecipazione degli immigrati alla costruzione delle politiche di integrazione
 
Di Fabrizio (del 12/03/2006 @ 10:55:55, in Italia, visitato 2018 volte)
Al Responsabile della Protezione Civile Nazionale - Roma
 
 
Stim.sso Dott. Bertolaso,
 
 Come forse avrà appreso dalle cronache dei mezzi di informazione, nei giorni scorsi l’ennesimo, drammatico incendio di questo lungo inverno ha distrutto una vasta parte dell’insediamento Rom di Via Triboniano a Milano, privando di alcun riparo centinaia di persone di cittadinanza romena.

Nel corso di poche ore, oltre trecento persone, in gran parte bambini che frequentavano le scuole del quartiere, donne, anziani e uomini adulti hanno infatti perso tutto quanto possedevano.

L’intervento delle Autorità Pubbliche e della stessa Protezione Civile Comunale, la cui sede dista poche centinaia di metri dall’accaduto, si è tuttavia limitato alla sommaria indicazione di una pronta accoglienza in alcune strutture comunali, prive però delle effettive attrezzature per l’accoglienza (nei locali della stessa protezione civile è stata messo a disposizione solo il refettorio con delle coperte ma senza l’ausilio di brandine, uso delle docce, assistenza psicologica alle persone ecc.).

L’indomani la situazione non appariva mutata, tant’è che i posti letto disponibili nei cameroni aperti per “l’emergenza freddo invernale” che ospitano i “senza fissa dimora” erano solo 8.

Crediamo che valga la pena riassumerLe brevemente e senza eccessiva enfasi quale era la situazione reale che nel frattempo si viveva e si vive tutt’ora nell’insediamento rom.

Donne e bambini giacevano distesi per terra, lungo i muri di cinta che fronteggiano il Cimitero Maggiore, sotto una coltre fitta di coperte, tra immondizie e pericoli di ogni genere e topi, tanti topi.

Molti sono quelli che hanno trascorso le notti in macchina, con tutta la famiglia, accendendo di tanto in tanto il motore per attivare il riscaldamento.

All'interno dell’area comunale scampata all’incendio vi era una processione continua di gente da una roulotte all'altra, dove le persone si stipavano silenziosamente una accanto all’altra per passare la notte. E questo accadeva anche per i bambini che, stremati, dormivano a gruppi di 5 o 6 in un’unica branda.

Neonati, bambini di pochi mesi, minori malati sono rimasti, malgrado quello che era successo, senza alcuna forma di assistenza se non quella minima che in quelle condizioni potevano dargli i propri sventurati genitori, eppure era ben noto come in quel “campo”, abitato inizialmente da 600 – 700 persone, vi fossero anche numerosi minori con patologie gravi per le quali lo stesso Tribunale per i Minorenni ha predisposto nel tempo delle misure di protezione.

Ancora una volta sono quindi mancati quegli interventi umanitari, di conforto e assistenza minima che pure ormai riteniamo abituali e meritori in occasione di un blocco stradale, di un evento con un gran numero di persone e non solo nelle calamità che in ogni dove percorrono periodicamente il nostro Paese.

Anche nei giorni successivi all’evento non è stato predisposta alcuna azione volta a verificare se e in quale misura vi fossero situazioni di reale disagio o di richiesta di aiuto da parte delle persone, eppure sul luogo erano presenti per interventi di ordine pubblico forze di polizia dello Stato e locale, ma non assistenti sociali e personale sanitario dei servizi del territorio.

Pur conoscendo le condizioni e i motivi, accidentali, per i quali si è sviluppato l’incendio, non sono state infine predisposte quelle misure minime atte a scongiurarne efficacemente un altro, che infatti potrebbe ripetersi in qualsiasi momento con esiti ancor più drammatici.

A fronte di quanto sopra descritto riteniamo che l’impiego e l’intervento della Protezione Civile Comunale, nel suo coordinamento e non certo per l’abnegazione degli operatori, abbia seguito un criterio “politico” pregiudiziale, non ottemperando ai propri obblighi di assistenza umanitaria verso persone in stato di grave necessità e gettando un’ombra di discredito e preoccupazione sull’operato di un’istituzione che per i propri indiscussi meriti si è guadagnata in Italia e all’estero un generale apprezzamento e simpatia.

Distinti saluti
 
Il Direttivo
Opera Nomadi Sezione di Milano

Ente Morale DPR n. 347 del 26.3.1970
Via Archimede n. 13                                                                                       
20129 Milano
Tel 0284891841 3393684212

C.F. 97056140151

 
Di Fabrizio (del 11/03/2006 @ 10:07:44, in Italia, visitato 2010 volte)
Ieri le agenzie stampa non credevano ai loro tasti: avevano di seguito due notizie serie sui Rom.
La prima riguardava un incendio che aveva lasciato 400 persone per strada (peccato che ancora non si capisca come va a finire).
La seconda che il senatore Livio Togni, per contestare la sua mancata ricandidatura, porterà 50 zingari (sic) a manifestare in Senato.
Da parte sua, il senatore ha già trovato ospitalità nelle liste del Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo. "Basta con i simboli patinati della trasgressione come la signora Luxuria. Bertinotti faccia il comunista vero e si occupi una volta tanto dei diversi e dei diseredati"
Dopo aver difeso a suo tempo la battaglia del senatore, se posso dirlo, la sua motivazione non mi convince. Se tra qualche anno qualcuno/a saltasse fuori con "Meglio fascisti che zingari"?
 

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 13:15:54
script eseguito in 140 ms

 

Immagine
 Il libro con le storie di via Idro... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7641 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source