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La mangiatoia (I)
Di Fabrizio (del 16/03/2006 @ 10:40:49, in Italia, visitato 4202 volte)

Informatevi su quanti soldi effettivamente hanno visto i Rom, su quanto costa una fontanella o l'allaccio dell'acqua. ...” era uno dei punti che suggerivo in Come sopravvivere alle elezioni (e a ciò che segue).

L'estate scorsa, usci un articolo de il Giornale: Via Idro, dove la convivenza è realtà Presto anche l’impianto antincendio, che riportava anche i propositi della giunta comunale:

A questo, si aggiunge l'intervento del Comune: oltre 100mila euro investiti in «lavori straordinari per la messa in sicurezza dell'area». In assoluto, i primi in un campo nomadi. «Alla fine - spiegano gli ingegneri che lavorano al progetto - l'anello di 253 metri di diametro che comprende il campo sarà organizzato come una specie di campeggio». Quindi, nuovo manto stradale, pozzi neri, bagni, allacciamenti al sistema idrico e a quello elettrico, impianto anti-incendio, strutture a «piazzola». Nuovi servizi, nuove spese che gli abitanti del campo si dicono «pronti ad affrontare». E dopo via Idro, gli interventi arriveranno in via Negrotto e via Novara. In totale, 600mila euro stanziati dal Comune...

Avevo seguito i lavori con curiosità:

Qui il fango era un ricordo, perché i vialetti interni erano asfaltati da anni. Da un paio di mesi sono in corso i lavori di ripavimentazione. Il campo è un cantiere unico, ma tra gli operai che lavorano non conosco nessuno, sono di un'impresa esterna. Gli uomini del campo sono seduti a fumare e a lamentarsi, i più giovani invece fanno a gara con gli operai: il tempo è ancora incerto e stanno riparando i tetti delle loro baracche. Le baracche sono abusive, ma nessuno dice niente, d'altronde qui c'è chi ci abita da 16 anni - e non conosco nessuno che a Milano vivrebbe tutto questo tempo in una roulotte.

Vediamo cosa è successo l'anno scorso: il Comune di Milano aveva indetto una gara d'appalto (al ribasso) vinta da una cooperativa di Messina, che la primavera scorsa iniziò i lavori. Al campo di via Idro ricordano che gli operai lavoravano due settimane, lasciavano le buche aperte e dopo altre due settimane si presentava una nuova squadra. Storie normali di subappalto, la vicina fermata della metropolitana di Cascina Gobba è proprio una delle piazze milanesi del caporalato edilizio.

Succedono così storie assurde: mentre i Rom disoccupati del campo di via Idro guardano gli operai svolgere i lavori che lì tutti sanno fare, si scopre che in una squadra lavorano in nero altri Rom che vivono dalle parti del Cimitero Maggiore. Allora la cooperativa di Messina (o uno dei subappaltatori), assume anche due ragazzi che abitano al campo di via Idro; ma non durano: coi capisquadra si litiga di continuo, gli stipendi non si vedono... i due non ci stanno a lavorare gratis a casa propria e pure a maleparole. Si licenziano giusto in tempo per evitare l'ultima beffa. Il Comune a fine anno toglie l'appalto ai messinesi per inadempienza contrattuale e quella cooperativa sparisce, assieme agli stipendi degli operai.

Oggi, come si presenta il campo di via Idro?

  • Case abusive ma dignitose, a perenne rischio di sgombero che il comune comunque non ha fretta di effettuare;

  • il manto stradale, a neanche un anno dal rifacimento, è un enorme gruviera;

  • le colonnine dell'acqua sono attaccate a quelle della corrente, così ci sono cortocircuiti a ripetizione (quando va bene, sperando che qualcuno non si becchi una scossa a 380);

  • un pomposo centro polifunzionale aperto a tutti ed inagibile, perché manca la corrente elettrica;

  • sono state costruite le bocchette antincendio, ma alcune non sono collegate all'acqua.

Quello che è ancora più grave: è dall'estate scorsa che i bagni non ci sono più, per i lavori in corso. Ogni piazzola ha il suo bravo bagno esterno, ma solo due funzionano per circa 130 persone... e naturalmente sono sempre intasati. Gli altri, sono chiusi a chiave (le cui copie sono in Comune), oppure sono manufatti di cemento VUOTI. Dappertutto, montagne di materiale edile, pagato dal comune ed abbandonato, che prima o poi qualcuno userà per fatti propri.

Settimana scorsa, sono arrivati nuovi operai, a pulire un'area ai margini esterni del campo. La ragione non si sa, ma in questa situazione anche una cosa tanto normale è stato motivo di allarme.

Fine I puntata